IBISOGNIEDUCATIVISPECIALI AdolescenzaeBES: aspe<emo>viestrategieeduca>vodida<cheperilpotenziamentodegli apprendimen> [email protected] DrVincenzoCapuano,Phd [email protected] Psicologo, [email protected] Psicoterapeutacogni1vo-comportamentale perl’etàevolu1vainformazione OUTLINE - Cosa sono i BES - Adolescenza e BES - Favorire l’inclusione - Strategie educativo-didattiche: - Gestione del gruppo classe - Cooperative learning - Tutoring - Didattica digitale e strumenti di facilitazione - Misure compensative - Misure dispensative - Un caso - Commenti conclusivi Cosa sono I BES CosaI “BES” sono … I BES COSA SONO secondo la Dire<va27.12.2012 •DIVERSAABILITA’ •DSA(DisturbiSpecificidiApprendimento) •ADHD(Disturbodadeficitdia@enzioneeiperaBvità) •FunzionamenFcogniFviBORDERLINE •DISAGIOPERSONALE,PSICOLOGICO,SOCIO-AMBIENTALE •DISAGIOLINGUISTICO,CULTURALEEDETNICO GLIALUNNI“SPECIALI” •Nonriesconospontaneamenteasfru@are appienoleoccasionidiapprendimentoche l’ambienteoffreloro(acausadilimiF intrinseci)oppure •Nonhannopotutofruirediopportune sFmolazioniambientali(acausadicontesF deprivanF)oppure •Entrambelecondizioni. Quindi: Richiedonounaspecialemediazione,cioè: ü GlisFmolivenganoopportunamente selezionaF,organizzaFepresentaF ü perpoteressereaccessibili all’apprendimento ü perpoterconsenFreapprendimenF successivi ü indirezionedellaconquistadell’autonomia Dire<va27.12.2012 EstendeatuBiBES,cer1fica1enon, quantodispostodallaLegge170/2010per glialunniconDSA: •Ada@amenFmetodologiciedidaBci, strumenFcompensaFviemisuredispensaFve, modalitàdivalutazione Personalizzate •RedazionedelPianoDidaBcoPersonalizzato Incremento??? •allascuolaprimaria10/15%deibambini perunoopiùaspeBfaFcanoa“stareal passo”dellaclasse •AllasecondariadiIIgradoarriviamoal25%che nonriesceoraggiungeastentoI“minimitermini” Gene>camenteinostrialunninonsonodiversi daquellidi10-20annifa! •MigliorecapacitàdiagnosFca(vediDSA); •MaggioresensibilitàinterpretaFvadegliinsegnanF; •Percezionediincrementodeidisturbidell’a@enzione, bullismo,condizionidellospe@roauFsFco:aumento comedatostorico-antropologico? BISOGNIEDUCATIVI NORMALI? VS SPECIALI? Normali… sviluppodellepropriecompetenze (imparare) appartenenzasocialee acce@azioneidenFtàeautonomia valorizzazioneeautosFma …… diventanospecialiquandoèpiùdifficileoCenere unarispostaadeguataasoddisfarli OUTLINE - Cosa sono i BES - Adolescenza e BES - Favorire l’inclusione - Strategie educativo-didattiche: - Gestione del gruppo classe - Cooperative learning - Tutoring - Didattica digitale e strumenti di facilitazione - Misure compensative - Misure dispensative - Un caso - Commenti conclusivi L’adolescenza e i BES NASCITA BIOLOGICA Settimane 12 20 28 36 NASCITA ANAGRAFICA Anni 1 4 7 10 NASCITA “SOCIALE” Anni 14 17 20 23 L’adolescenza • L’adolescenza per ogni persona è una tappa fondamentale per la costruzione dell’idenFtà e del ruolo sociale; •E’unmomentodicrisiediopportunità,incuisirifle@e suquesFonicomel’iden>tà,leautonomie,l’affe<vità,la sessualità,l’amicizia,lescelteoccupazionalifuture; • E’ un compito evoluFvo che porta con sé a[ese e aspe[a>vesianeiragazzi,sianellefamiglie; •Moltesceltechesicompionoinquestafasedefiniscono inmodosignificaFvoilproge[odivita. DIPENDENZA INDIPENDENZA SVILUPPO Età adulta Adolescenza Età scolare Età prescolare Anni 3 5 7 9 11 13 15 17 19 25 27 29 CRESCITA PSICOLOGICA Acquisire un’identità personale Riconoscere le proprie emozioni e sviluppare la capacità di gestirle Riconoscere le emozioni degli altri e la loro influenza sui rapporti sociali Appropriarsi dei codici di comportamento del gruppo Emozioni, Stati d’Animo, e Sentimenti: le 3 componenti principali della vita affettiva Eventi Attivanti Esterni/Interni Emozioni Base Autostima Storia Personale Valori Obiettivi Motivazioni Stati d’Animo/Umore Sentimenti Giudizi Pregiudizi Atteggiamenti Opinioni Temperamento Processi di Pensiero ATTIVITÀ VALUTATIVA E INTERPRETATIVA DELLA MENTE UMANA (Terapia/Educazione Razionale Emotiva) LIVELLI CHE SI ATTIVANO PER GENERARE SIGNIFICATI 1. Credenze di base/schemi cognitivi: modi di pensare profondi, stabili e rigidi, originati nella storia passata 2. Assunzioni cognitive: credenze più specifiche che descrivono la relazione tra eventi, pensieri e comportamenti 3. Pensieri automatici: il monologo interno più accessibile alla coscienza, attraverso il quale accompagniamo le attività I VARI LIVELLI NEI PROCESSI DI PENSIERO CHE GENERANO STATI D’ANIMO E AZIONI NELL’APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE Evento importante: una grave malattia della madre Credenza di base: alla mia famiglia succedono sempre disgrazie, siamo sfortunati Assunzioni: Se sono con i miei genitori posso proteggerli, posso essere utile Evento specifico scatenante: In estate faccio un periodo di studio all’estero Pensieri automatici: Starà bene? Come starà? Telefonare? Stati d’animo: Irritabile - ansioso Azioni: Torno a casa improvvisamente PRINCIPALI IDEE (ASSUNZIONI COGNITIVE) ILLOGICHE, IRRAZIONALI E AUTODISTRUTTIVE PRESENTI NELLE NOSTRE MENTI (Ellis, 1994) 1. È necessario essere amati e approvati da ogni persona significativa 2. È necessario essere competenti e adeguati, altrimenti si è persone senza valore Le persone devono comportarsi in modo gentile e onesto È terribile se le cose non vanno come vorremmo Le emozioni sono causate da eventi esterni e noi non possiamo fare niente su queste reazioni Se qualcosa potrebbe essere pericoloso, non devo pensarci e devo evitarlo assolutamente La nostra storia passata ci condiziona fortemente e non possiamo fare granché per cambiarla C’è sempre una soluzione giusta e perfetta ai problemi 3. 4. 5. 6. 7. 8. PerunragazzoconBES • PerunapersonaconB.E.S.(eperlasuafamiglia)questo passaggiorisultapiùimpegnaFvoepiùcomplessoda affrontare • Avoltelenormalitensioniea@esesonoamplificate dall’incertezzadellerealipossibilitàdiunfuturo “desiderabile”(sopra@u@oneigenitori); • Avoltelapresenzadeldeficitriducelapossibilitàdi accessoagliambienFformaFvi,occupazionaliesociali; • Diventadifondamentaleimportanzal’aBvitàdi orientamento/accompagnamentodellascuola; Difficolta’Scolas>che PERFORMANCE INADEGUATE (incapacità) VALUTAZIONI INSUFFICIENTI PUNIZIONI PERDITA DI MOTIVAZIONE DEMOTIVAZIONE EVITAMENTO COMPITO PASSIVITA’E/O ISOLAMENTO COMPORTAMENTI OPPOSITIVI Bisogni Educativi Speciali “IlBisognoEducaFvoSpecialein adolescenzamoltospessosiassociaa ComportamenFinternalizzanFo esternalizzanF”. Il 75 % di studenti con DSA si differenziano dai loro coetanei non DSA nelle misure di competenza sociale. Per l’insegnante la percezione di inadeguatezza accademica sembra influenzare molto il funzionamento sociale (es. minori interazioni, ridotta accettazione, più facilità al rifiuto. Questi rilievi vengono recentemente ripresi anche da contributi italiani (Moè,De Beni e Cornoldi, 2007) Aspetto Definizione Nei Disturbi di Apprendimento DisturbiPsicopatologici DISTURBI ESTERNALIZZANTI ADHD DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO DISTURBI DELLA CONDOTTA DisturbiPsicopatologici DISTURBI INTERNALIZZANTI DISTURBI D’ANSIA DISTURBI SOMATOFORMI DISTURBI DELL’ UMORE Daquil’importanzadicostruire: UNARETEDIRISORSEDISOSTEGNO Scuolacomecomunitàsolidalecheintegrale differenzeerispondeaivaribisognitenendo ContosiadegliaspeJcogniKvicheemoKvi Pluralità dirisorse Relazionidi collaborazione/aiuto OUTLINE - Cosa sono i BES - Adolescenza e BES - Favorire l’inclusione - Strategie educativo-didattiche: - Gestione del gruppo classe - Cooperative learning - Tutoring - Didattica digitale e strumenti di facilitazione - Misure compensative - Misure dispensative - Un caso - Commenti conclusivi Favorire l’inclusione Ilsuccessoforma>vonella norma>va •DPR275/99Regolamentodell’Autonomia Lascuoladevepromuovereilsuccesso forma1vodituEediciascuno •L.59/2004Personalizzazione •L.170/2010suiDSA,D.5669eLineeGuida •Decreto27.12.2012eCircolare8delmarzo 2013suiBisogniEduca1viSpeciali:estendea tuJiBesibeneficidella170 Secondolenorme,lascuoladeve assicurareilsuccessoformaFvoatuBglialunni, • valorizzandolediversità • epromuovendolepotenzialitàdi ciascuno INCLUSIONE •Strumentoperesplicitarelaproge@ualitàdellascuola rispe@oall’INCLUSIONEèilPianodell’OffertaFormaFva IlPOFèinclusivo quandoprevedeazioniedinterven>tesi amigliorareladimensioneordinariadel “farescuola”nell’o<cadeldare rispostepreciseadesigenzeindividuali Ilsensodelleparole…. OUTLINE - Cosa sono i BES - Adolescenza e BES - Favorire l’inclusione - Strategie educativo-didattiche: - Gestione del gruppo classe - Cooperative learning - Tutoring - Didattica digitale e strumenti di facilitazione - Misure compensative - Misure dispensative - Un caso - Commenti conclusivi Le strategie educativo-didattiche Strategie educa>vo-dida<che per ilpotenziamento degli apprendimen> el’inclusione nel gruppo-classe 1. 2. 3. 4. 5. 6. GesFone del gruppo-classe CooperaFve learning Tutoring DidaBca digitaleestrumenFdifacilitazione MisurecompensaFve MisuredispensaFve 1.Ges>onedelgruppoclasse GESTIONE DEL GRUPPO-CLASSE Per a@uare AMBIENTI DI APPRENDIMENTO efficaci dal punto di vista socio-relazionale è importante che gli insegnan> operino con unitarietà di inten> e, contestualmente, curino a@eggiamenF e approcci che contribuiscano alla costruzione idenFtaria posiFva dell’alunno BES: creando un clima posi>vo in classe; favorendo un dialogo in tu[e le a<vità con i compagni della classe; s>molando e sostenendo la mo>vazione intrinseca. Occorre inoltrecostruire un ambiente di apprendimento in cui l’allievo BES si senta accoltoed ascoltato. LAVORARE IN CLASSE PRESUPPOSTO: TUTTO CIO’ CHE FUNZIONA PER L’ALUNNO BES E’ ALTRETTANTO EFFICACE PER GLI ALTRI… STRATEGIE: • Valorizzare pun> di forza (intuizione, pensiero visivo e creaFvo, pensiero divergente…) • Minimizzare quelli di debolezza (errori ortografici, deficit nella memoria di lavoro, lentezza esecuFva, mancata autonomia nella le@ura…) LAVORAREINCLASSE Facilitarel’apprendimentoa[raverso… •ilcanalevisivo:avvalendosidiorganizzatori grafici,comeschemi,mappe,immagini,filmaFe colori(moltouFlelaLIM); •ilcanaleudi>vo(audiolibri,registrazioni,sintesi vocale,libriditestodigitali…) Alcunemisure: •aumentodeitempidilavoro(compiF,esercitazioni, verifiche…); •riduzionedelcaricodilavoro(osuddiviso); •modalitàdiverificaprevalentementeORALE STRATEGIEDIINSEGNAMENTO EVITARE/EVITAREDI •Lezioniesclusivamentefrontali •Lunghespiegazioni •Copiaredallalavagnaodallibro •Consegneeverificheincorsivo •Porrel’accentosuglierrori •Faruscirel’alunnoperandarein«auleseparate»… FAVORIRE/SOSTENERE/PROMUOVERE •Riflessioniecondivisionifraglialunni •Fornirematerialefotocopiato •Prediligereilcara@erestampatomaiuscolo •Depenalizzarel’errore(meglioindividuareiprocessi cogniFvieiragionamenFso@esi) •Compensare STRATEGIE di insegnamento per riassumere Evitare/Evitaredi •Lezionifrontali •Lunghespiegazioni •Copiaredallalavagnaodalfoglio •Leconsegneeleverifichein corsivo •Porrel’accentosugli“errori” •Marcatorididiversità •Faruscirel’alunnoperandarein aulainformaFca… •gruppidi“livello” Favorire/Sostenere/Promuovere •Lezioniintera<ve •Riflessioniecondivisionifragli alunni •Fornirematerialefotocopiato •Senecessario,prediligereil cara@erestampatellomaiuscolo •Depenalizzarel’errore(meglio individuareiprocessicogni>viei ragionamen>so[esi) •Compensare STRATEGIE di insegnamento per riassumere Evitare •Diesporrel’alunnopubblicamente senzaunriscontroposiFvo (pertanto“prepararlo”) •Richiestesenzaavere precedentementeconcordato(es. interrogazioni) Favorire/Sostenere/Promuovere •Lapartecipazioneallavitadella classe •Interrogazioniprogrammatee aBvitàinclasseprevenFvamente comunicateall’alunno •EspressioninegaFveodi dissensoesplicitee/oforF •EspressionidelFpo:“Avete capito?” •Espressionisecchecome: “Guardameglio!”… • • • • ApprezzareisuoicontribuF ApprezzareesFmareesiFposiFvi “Misonospiegato?” Optareper:“dove,cosa,come,a chefine,conqualeprospeEva guardare”…(porsicomefacilitatori) IN CLASSE EVITARE •Cartelloniconscri@ea cara@erimisFecon troppicolori •Laposizionedell’alunno BESinulFmafila(o nelleulFmefile) •Laposizionedell’alunno BESaccantoalla ca@edra FAVORIRE/SOSTENERE/ PROMUOVERE •CartelloniconsFmoli visivi •Cartelloni«schemaFci», scriBinSTAMPATO MAIUSCOLO •Laposizionedell’alunno BESdifrontealla lavagna,meglioinprima fila Lavorareinclasse: (Esercitazione) ipotesiperunalezioneefficace •Iniziarel’aBvitàconunasintesidellalezioneprecedente,coinvolgendo tuBcondomandeflash(“warmup”); •Avvalersidel“brainstorming”visivoegraficoper“orientarsi”nelle informazioni(creando“Mappadellalezione”daseguiredurantele aBvità); •variareazioniecontenu1,sollecitandodiverseabilità,affinchéciascuno possatrovareilsuospazioefavorirelamoFvazione; •ognitantointerrompereefaresintesideicontenuF; spessoseglialunniseguono…seèchiaroilpercorso); •riprendereeripetereinmodidiversiiconceEpiùimportanF(controllare •prediligerestrategiediapprendimentocoopera1vo,comeilcoopera1ve learningoillavoroacoppie,incuilecapacitàcogniFvedell’alunnocon BESpossanoesprimersinell’interazioneconicompagni,incaricaFdi fungeredamediatoriperlestrumentalitàdibase; •fornirematerialeregistratoperriascoltarelalezione 2. Cooperative learning COOPERATIVE LEARNING IlCOOPERATIVELEARNINGèunFpo diapprendimentocollaboraFvo, stru@uratoperpiccoligruppi. Imembrisonoresponsabilidellavoro delgruppo. Alcentroc’èilGRUPPO,nonilSINGOLO RISORSAALUNNI •Relazionidiamicizieedirappor>informalidiaiuto reciproco •Modalitàcoopera>vedilavoroediapprendimento •Tutoring FACILITARELOSVILUPPODIUNA RETEDIAMICIZIEEDIRELAZIONI INFORMALIDIAIUTORECIPROCO 1. Vicinanza,possibilitàeopportunitàdiinterazione 2. Consapevolezza 3. Valorizzazioneufficiale 4. Valorizzazionedelledifferenze 5. ModelliposiKvidiamicizia/aiuto FACILITARELOSVILUPPODIUNARETEDIAMICIZIEE DIRELAZIONIINFORMALIDIAIUTORECIPROCO • Sviluppodire[odiabilitàprosociali(tecniche specifiche,modeling,roleplaying) -sFlegraFficante -areedicompaFbilità -me@ersinellaprospeBvadell’altro -condivisione/aiuto -lealtà -soluzionediconfliB GRUPPOCOOPERATIVO CinquecomponenKessenziali 1.InterdipendenzaposiFva 2.Responsabilitàindividualeedigruppo 3.InterazionecostruBva,preferibilmentedire@a 4.InsegnareaglistudenFleabilitànecessarienei rapporFinterpersonaliall’internodelpiccologruppo 5.Autovalutazione STRUTTURARE L’INTERDIPENDENZAPOSITIVA POSITIVAINTERDIPENDENZA: -degliobieBvi/valutazione -deipremi -dellerisorse -deiruoli -delcompito -diidenFtà/spiritodicorpo -ambientale EFFETTIPOSITIVIDELLE MODALITA’COOPERATIVEDIAPPRENDIMENTO ETUTORING • Consapevolezzadell’altro • Funzionidifferenziate/complementari/interconnessetra alunni • Metacognizione:esplicitazione distrategie di apprendimento/lavoro;riflessionesuiprocessidi apprendimento/cooperaFvi • Confli@ocogniFvo • Strategiediaiutoall’apprendimento/lavoro • Modellidia@eggiamentoposiFvi • Abilitàdicomunicazione/relazione • GesFonedelleemozioni Unesempio L’insegnante di italiano ha la necessità di far comprendere il significato di un brano ed ha 3 allievi con DSA e 2 allievi con BES (uno con difficoltò di linguaggio ma che disegna abbastanza bene, uno con ansia da prestazione e difficoltà a parlare davanti agli altri ma che non fa fatica a leggere). Predispone l’attività didattica in gruppi da 3 Dice cosa ha capito ? DSA Inserisce i concetti in una mappa concettuale Legge il paragrafo Bes con ansia da prestazione Bes (difficoltà di linguaggio) Inquestomodo… Ø L’ AC è uno strumento compensativo Ø L’AC è uno strumento dispensativo Ma non solo… Mi permette di valorizzare le singole diversità senza stravolgere la didattica e senza dover pensare ad uno percorso individualizzato per ciascuno allievo Con un’unica attività COINVOLGO TUTTI CONTEMPORANEAMENTE COSAFALOSTUDENTE? •Condivideconicompagniipropri punFdiforza •Sviluppaleabilitàsociali •GesFsceiconfliB •ÈcoinvoltoinmolteaBvitàcon obieBvichiari ÈNECESSARIO… L’UTILIZZODI PICCOLIGRUPPI PERCHE’TUTTI CONTRIBUISCANO… Inchecosasidifferenzia dall’approcciotradizionale? •IllavoroècollaboraFvoenoncompeFFvo. •Illavoroèfru@odelgruppo,nondelsingolo. •Perme@ediapprendereleabilitàsociali. •Sviluppaleabilitàperlavitaeperillavoro Qualisonoivantaggi? •Perme@edio@enereunacomprensionepiù profondadelcontenuto. •AccrescelamoFvazionealcompito. •AiutaglistudenFadiventarepartea<vae costru<vanelprocessoeadassumersile responsabilità. •Perme@edicelebrareogniFpodidiversità (culturaliedindividuali). Dicosatenercontonella formazionedeigruppi? •IlTIPOdigruppo:deveessereMISTO,cioè mescolaredeboliecapaci(tutoring). •IlNUMEROdeicomponen>:megliogruppida 3o4;comunquelasceltadipendemoltoanche dall’argomento. •PrimadiuFlizzareilcooperaFvelearning,è necessariopromuovereconspecifiche a<vitàleabilitàsociali,affinchégli studen>imparinoacomunicareinmodocorre@oea negoziareiconfliB… Leabilitàsocialideterminanoillivellodi successodelgruppo 1. abilità che aiutano gli studenF a stare insieme ingruppo(abilitàcomunicaFveedigesFonedi confliB); 2. abilità che aiutano i gruppi a funzionare bene, rispe@oallarealizzazionedelcompito(abilitàdi leadership); 3. abilità di apprendimento per comprendere il materialefornito; 4. abilità di sFmolo all’approfondimento e alla riflessione. COME INSEGNARE LE COMPETENZE SOCIALI Ø SuscitarelamoFvazione; Ø DescirvereinmodooggeBvospecificoeosservabilei comportamenFcheesprimonolacompetenze; Ø DescriveregliaspeBverbalienonverbalidellacompetenza; Ø Usareilmodellamento; Ø Usareroleplayingosimulazionedelruolo; Ø Presentaresituazioniproblemacherichiedonol’usoel’applicazione dellacompetenza; Ø Dareunfeedbacksucio’chel’alunnohasaputocorre@amente simulare; Ø offrireoccasioninellequaliesercitarsi; Ø OperareunarevisionemetacogniFvarinforzandoicomportamenF desideraFeignorandoocorreggendoquelliinopportuni; Ø GeneralizzaregliapprendimenF(renderlitrasferibiliadaltri contesF); 3.TUTORING Tutoring CHECOS’E’? Èunmetodobasatosull’approccio cooperaFvodell’apprendimentodovealunnicon capacitàdiversepossonopassarsi reciprocamenteinformazionisenzarelazione gerarchicaodipotere… ILCONCETTO-CHIAVEE’: COOPERAZIONEVS COMPETIZIONE PAROLEESIGNIFICATI •TUTORChiinsegnaaBvamente •TUTORATOChiriceve l’insegnamento ORGANIZZAZIONEDELLAVORO Iltutoringimplicaun’organizzazioneprecisa dellavoro: •DefinizionediunobieBvo •Abbinamentoaccuratotutor/tutorato •OrarideterminaFescandiFregolarmente •DefinizionedeicontenuF DIDATTICA 3. Didattica digitale 4. Didattica digitale • Il computer deve perme@ere agli studenF di seguire senza parFcolari problemi le normali aBvità didaBche: • Le@ura • Scri@ura • Comprensione del testo Non in modo occasionale STRUMENTIPERLALETTURA UTILIZZODELLASINTESIVOCALE •PERMETTONODIVEDERELA PAGINAORIGINALE •PERMETTONODIEVIDENZIARELE PAROLELETTE STRUMENTIPERLASCRITTURA UTILIZZODELLASINTESIVOCALE •CORRETTOREORTOGRAFICO •USODELLEIMMAGINI RISORSEINRETE Oltreaiprogrammiapagamento,inretepossiamo trovaretanFprogrammicompletamentegratuiFadaB adalunniDSA/BES: PerlaLe[oscri[ura: 1.Pierino; 2.Balabolka; 3.Dspeech. PerleLinguestraniere: 1.Googletradu@ore; 2.Babylon; 3.Superquaderno Perlamatema>ca: 1.XLBooks; 2.Aplusix; PERGLIALUNNIDSA… PERSTUDIARE BISOGNASAPER RIASSUMERE OppureOCCORRE SAPERUTILIZZARE STRUMENTI ADEGUATI? STRUMENTIDI FACILITAZIONE Lemappeconce[ualisonouno strumentografico Perrappresentareinformazioneeconoscenza.Servono perrappresentareinungraficoleproprieconoscenze intornoadunargomento,percuiciascunoèautoredel propriopercorsoconosciFvoall'internodiuncontesto. Perme@onodicreareunastru@uragerarchicaincuiè l'utenteastabilirelerelazionitraglielemenFpresenF organizzaFinunastru@uraadalbero. Lamappamentaleèunostrumentovotatoalla Crea>vità,allamemorizzazione,all’annotazionein Chiavepersonale. Perquesteragionilemappementalisono parFcolarmenteefficacicomestrumenFdi annotazionee di apprendimento, come supportoall’elaborazionedelpensieroealla creaFvità,comeausilionell’orientamento personaleenellacosFtuzionedigruppidi lavoro.Sonoinvecemenoefficacinella rappresentazionedellaconoscenza,dove l'evocaFvitàdellamappamentaleinduceuna minoreefficaciacomunicaFva. 5. Misure compensative Achecosaservonoequalisonogli strumen>compensa>vi? “QueglistrumenFcheperme@onodi compensareledifficoltàdiesecuzionedi Cosasono? compiFautomaFciderivanFdaunadisabilità specifica,me@endoilsogge@oincondizione dioperarepiùagevolmente.” G.Stella Compi>automa>ci: •Perlale@ura:decodificareinmodoautomaFco,rapidoe corre@oilgrafema,trasformandoloinunfonema. •Perlascri@ura:trasformareillinguaggioverbalein linguaggioscri@o,tenendocontodelleregolelinguisFche,in modoautomaFco,rapidoecorre@o. SonostrumenFcheconsentonoalragazzodi compensarelecarenzefunzionalideterminatedal disturbo Svolgendolaparte“automaFca”dellaconsegna perme@ealragazzodiconcentrarel’a@enzione suicompiFcogniFvipiùcomplessi Paragonabiliadunasortadi“protesi”. NonincidonosulcontenutocogniFvo,mapossono avereimportanFripercussionisullavelocitàe/ola corre@ezzadell’esecuzionedellaconsegna. TraipiùimportanFricordiamo… Sintesivocale; traipiùconosciuF, registratoreaudio; negliambiFle@ura, mappecogniFve/ conce@uali/schemi/ ipertesF; scri@ura,calcolo: dizionaridigitali;ortografico; tavolapitagorica,calcolatrice,tabelleeformulari, mappeprocedurali. ApropositodistrumenFcompensaFvièbene ricordareche… Nonsonodisponibilipertu@eleaBvità Compensaresignificale@eralmenteristabilireun rapportodiequilibriotraqualitàposiFvee negaFve Nonincidonosulleabilitàespessoneanche sullavelocitàdiesecuzione LimiFdeglistrumenFcompensaFvi: Nonmodificanolecara@erisFcheFpichedel sogge@oconDSAcomeadesempiola lentezza(cheavolteaumentaneltempo), allora…MisuredispensaFve... 6. Misure dispensative Cosa sono le misure dispensative? Cosasono? Riguardanoladispensadaalcuneprestazioni (le@uraadaltavoce,prendereappunF, ecc...),itempipersonalizzaFdirealizzazione delleaBvità,lavalutazione(nonviene valutatalaforma,masoloilcontenuto),ecc... vedicircolariministeriali.... TralepiùimportanFricordiamo… IsoggeBcon D.S.Asono dispensaFda: Le@uraadaltavoce Scri@uraso@ode@atura Usodelvocabolario Studiodelletabelline Valutazionedellalingua stranieranellaformascri@a Possono usufruiredi: Tempipiùlunghipereseguireconsegne Verificheoralianzichéscri@eoviceversa Interrogazioniprogrammate L’obieBvoditalimisureestrumenFnondeve esserequellodi“guarire”ilbambinodaldisturbo (perchénonèammalato!),madiaiutarloaridurne glieffeB,predisponendounamodalitàdi apprendimentopiùada@aallesuecara@erisFche. leduefinalitàpostedalD.P.R.275/1999sull’autonomiasono: -ilsuccessoformaFvo,ossialapienaformazionedellapersonalità(pienosviluppo della persona umana) (Art. 3 della Costituzione); -garanFreilsuccessoformaFvoatuBisingolialunni,riconosciuFevalorizzaF nellelorodiversità. “Sonomisurechenonviolanol’imparzialità,ma alcontrariome@onoildislessicosullostesso pianodeisuoicompagni”(G.Stella) OUTLINE - Cosa sono i BES - Adolescenza e BES - Favorire l’inclusione - Strategie educativo-didattiche: - Gestione del gruppo classe - Cooperative learning - Tutoring - Didattica digitale e strumenti di facilitazione - Misure compensative - Misure dispensative - Un caso - Commenti conclusivi UN CASO: RICCARDO (EC 14,2) Riccardo è stato condotto in consulenza per difficoltà negli apprendimenti scolastici, evidenziati già a partire dalle prime classi della scuola elementare. All’età di 5 anni ha ricevuto una visita da un ORL e dalla logopedista per difetto di pronuncia (rotacismo interdentale). I problemi cominciano ad emergere con l’ingresso alla scuola elementare: non apprende la tecnica della lettura e della scrittura, presenta difficoltà nelle conoscenze del numero. Ripete la prima media; quest’anno frequenta il primo superiore. OUTLINE - Cosa sono i BES - Adolescenza e BES - Favorire l’inclusione - Strategie educativo-didattiche: - Gestione del gruppo classe - Cooperative learning - Tutoring - Didattica digitale e strumenti di facilitazione - Misure compensative - Misure dispensative - Un caso - Commenti conclusivi Commenti conclusivi Commenti conclusivi • Seloscopoèessereinclusivi,bisognaimpararead acce@areilfa@ochebisognadiventareinclusivi primaditu@o. • Diventareinclusivièunprocessoincuisiimparaad acce@areglialtridiversidanoi,etramitequesto processodiapprendimentoconFnuosimiglioranole propostedidaBche. • TalipropostedidaBchedevonoparFredall’acce@are ladiversitàcomenormalecondizioneumana. •Certocisonoproblemidia@uazione,maquesF devono essere visF come responsabilità primarie delcorpodocente. • La formazione professionale conFnua e mirata degliinsegnanFèparteessenzialeilcuiscoponon è solo quello di formare gli insegnanF, ma anche quello di includere gli insegnanF nella parFcipazioneaBvaeresponsabile. IlPianoInclusivodiIsKtuto: accoglienza,ascolto,accompagnamentodegli alunniconBES •PredisporreunProtocolloOpera>vodiAccoglienza: “chifacosa”incuisianodescriBipassaggiprevisFper accoglierel’alunnoconBES,documentatonelPiano InclusivodiIsFtuto –promuoverepercorsidiaccoglienzaediascolto –accompagnarel’alunnoelasuafamiglianelpercorsodipresadi coscienzadellacondizioneedifiducianellepossibilitàevoluFve –curare: 1. Formazionedelleclassi 2. Incontriconlafamiglia 3. Ilruolodeldocente 4. Lavorareinclasse/climaposiFvo GIUSTIZIA • NON È DARE A TUTTI LA STESSA COSA, MA DARE AD OGNUNO CIÒ DI CUI HA BISOGNO “Non c’è peggior ingius1zia del dare cose uguali a persone che uguali non sono” Don Lorenzo Milani Grazie per la gen>le collaborazione e l’a[enzione prestata !