Capuano Vincenzo - Liceo Classico Virgilio

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IBISOGNIEDUCATIVISPECIALI
AdolescenzaeBES:
aspe<emo>viestrategieeduca>vodida<cheperilpotenziamentodegli
apprendimen>
[email protected] DrVincenzoCapuano,Phd
[email protected]
Psicologo,
[email protected] Psicoterapeutacogni1vo-comportamentale
perl’etàevolu1vainformazione
OUTLINE
-  Cosa sono i BES
-  Adolescenza e BES
-  Favorire l’inclusione
-  Strategie educativo-didattiche:
-  Gestione del gruppo classe
-  Cooperative learning
-  Tutoring
-  Didattica digitale e strumenti di facilitazione
-  Misure compensative
-  Misure dispensative
-  Un caso
-  Commenti conclusivi
Cosa sono I BES
CosaI “BES”
sono …
I BES
COSA SONO
secondo la
Dire<va27.12.2012
•DIVERSAABILITA’
•DSA(DisturbiSpecificidiApprendimento)
•ADHD(Disturbodadeficitdia@enzioneeiperaBvità)
•FunzionamenFcogniFviBORDERLINE
•DISAGIOPERSONALE,PSICOLOGICO,SOCIO-AMBIENTALE
•DISAGIOLINGUISTICO,CULTURALEEDETNICO
GLIALUNNI“SPECIALI”
•Nonriesconospontaneamenteasfru@are
appienoleoccasionidiapprendimentoche
l’ambienteoffreloro(acausadilimiF
intrinseci)oppure
•Nonhannopotutofruirediopportune
sFmolazioniambientali(acausadicontesF
deprivanF)oppure
•Entrambelecondizioni.
Quindi:
Richiedonounaspecialemediazione,cioè:
ü  GlisFmolivenganoopportunamente
selezionaF,organizzaFepresentaF
ü  perpoteressereaccessibili
all’apprendimento
ü  perpoterconsenFreapprendimenF
successivi
ü  indirezionedellaconquistadell’autonomia
Dire<va27.12.2012
EstendeatuBiBES,cer1fica1enon,
quantodispostodallaLegge170/2010per
glialunniconDSA:
•Ada@amenFmetodologiciedidaBci,
strumenFcompensaFviemisuredispensaFve,
modalitàdivalutazione
Personalizzate
•RedazionedelPianoDidaBcoPersonalizzato
Incremento???
•allascuolaprimaria10/15%deibambini
perunoopiùaspeBfaFcanoa“stareal
passo”dellaclasse
•AllasecondariadiIIgradoarriviamoal25%che
nonriesceoraggiungeastentoI“minimitermini”
Gene>camenteinostrialunninonsonodiversi
daquellidi10-20annifa!
•MigliorecapacitàdiagnosFca(vediDSA);
•MaggioresensibilitàinterpretaFvadegliinsegnanF;
•Percezionediincrementodeidisturbidell’a@enzione,
bullismo,condizionidellospe@roauFsFco:aumento
comedatostorico-antropologico?
BISOGNIEDUCATIVI
NORMALI?
VS
SPECIALI?
Normali…
sviluppodellepropriecompetenze
(imparare)
appartenenzasocialee
acce@azioneidenFtàeautonomia
valorizzazioneeautosFma
……
diventanospecialiquandoèpiùdifficileoCenere
unarispostaadeguataasoddisfarli
OUTLINE
-  Cosa sono i BES
-  Adolescenza e BES
-  Favorire l’inclusione
-  Strategie educativo-didattiche:
-  Gestione del gruppo classe
-  Cooperative learning
-  Tutoring
-  Didattica digitale e strumenti di facilitazione
-  Misure compensative
-  Misure dispensative
-  Un caso
-  Commenti conclusivi
L’adolescenza e i BES
NASCITA
BIOLOGICA
Settimane
12
20
28
36
NASCITA
ANAGRAFICA
Anni
1
4
7
10
NASCITA
“SOCIALE”
Anni
14
17
20
23
L’adolescenza
• L’adolescenza per ogni persona è una tappa
fondamentale per la costruzione dell’idenFtà e del ruolo
sociale;
•E’unmomentodicrisiediopportunità,incuisirifle@e
suquesFonicomel’iden>tà,leautonomie,l’affe<vità,la
sessualità,l’amicizia,lescelteoccupazionalifuture;
• E’ un compito evoluFvo che porta con sé a[ese e
aspe[a>vesianeiragazzi,sianellefamiglie;
•Moltesceltechesicompionoinquestafasedefiniscono
inmodosignificaFvoilproge[odivita.
DIPENDENZA
INDIPENDENZA
SVILUPPO
Età
adulta
Adolescenza
Età
scolare
Età
prescolare
Anni
3
5
7
9
11
13
15
17
19
25
27
29
CRESCITA PSICOLOGICA
Acquisire un’identità personale
Riconoscere le proprie emozioni e
sviluppare la capacità di gestirle
Riconoscere le emozioni degli altri e la
loro influenza sui rapporti sociali
Appropriarsi dei codici di
comportamento del gruppo
Emozioni, Stati d’Animo, e Sentimenti:
le 3 componenti principali della vita affettiva
Eventi Attivanti Esterni/Interni
Emozioni
Base
Autostima
Storia
Personale
Valori
Obiettivi
Motivazioni
Stati d’Animo/Umore
Sentimenti
Giudizi
Pregiudizi
Atteggiamenti
Opinioni
Temperamento
Processi di
Pensiero
ATTIVITÀ VALUTATIVA E INTERPRETATIVA
DELLA MENTE UMANA
(Terapia/Educazione Razionale Emotiva)
LIVELLI CHE SI ATTIVANO
PER GENERARE SIGNIFICATI
1. Credenze di base/schemi cognitivi: modi di pensare
profondi, stabili e rigidi, originati nella storia passata
2. Assunzioni cognitive: credenze più specifiche che
descrivono la relazione tra eventi, pensieri e comportamenti
3. Pensieri automatici: il monologo interno più accessibile
alla coscienza, attraverso il quale accompagniamo le attività
I VARI LIVELLI NEI PROCESSI DI PENSIERO CHE
GENERANO STATI D’ANIMO E AZIONI
NELL’APPROCCIO COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
Evento importante: una grave malattia della madre
Credenza di base: alla mia famiglia succedono sempre
disgrazie, siamo sfortunati
Assunzioni: Se sono con i miei genitori posso
proteggerli, posso essere utile
Evento specifico scatenante: In estate faccio un
periodo di studio all’estero
Pensieri automatici: Starà bene? Come starà?
Telefonare?
Stati d’animo: Irritabile - ansioso
Azioni: Torno a casa improvvisamente
PRINCIPALI IDEE (ASSUNZIONI COGNITIVE)
ILLOGICHE, IRRAZIONALI E AUTODISTRUTTIVE
PRESENTI NELLE NOSTRE MENTI
(Ellis, 1994)
1. È necessario essere amati e approvati da ogni persona significativa
2.
È necessario essere competenti e adeguati, altrimenti si è persone senza
valore
Le persone devono comportarsi in modo gentile e onesto
È terribile se le cose non vanno come vorremmo
Le emozioni sono causate da eventi esterni e noi non possiamo fare niente
su queste reazioni
Se qualcosa potrebbe essere pericoloso, non devo pensarci e devo
evitarlo assolutamente
La nostra storia passata ci condiziona fortemente e non possiamo fare
granché per cambiarla
C’è sempre una soluzione giusta e perfetta ai problemi
3.
4.
5. 6.
7.
8.
PerunragazzoconBES
•  PerunapersonaconB.E.S.(eperlasuafamiglia)questo
passaggiorisultapiùimpegnaFvoepiùcomplessoda
affrontare
•  Avoltelenormalitensioniea@esesonoamplificate
dall’incertezzadellerealipossibilitàdiunfuturo
“desiderabile”(sopra@u@oneigenitori);
•  Avoltelapresenzadeldeficitriducelapossibilitàdi
accessoagliambienFformaFvi,occupazionaliesociali;
•  Diventadifondamentaleimportanzal’aBvitàdi
orientamento/accompagnamentodellascuola;
Difficolta’Scolas>che
PERFORMANCE
INADEGUATE
(incapacità)
VALUTAZIONI
INSUFFICIENTI
PUNIZIONI
PERDITA DI
MOTIVAZIONE
DEMOTIVAZIONE
EVITAMENTO
COMPITO
PASSIVITA’E/O
ISOLAMENTO
COMPORTAMENTI
OPPOSITIVI
Bisogni Educativi Speciali “IlBisognoEducaFvoSpecialein
adolescenzamoltospessosiassociaa
ComportamenFinternalizzanFo
esternalizzanF”.
Il 75 % di studenti con DSA si differenziano dai loro
coetanei non DSA nelle misure di competenza sociale.
Per l’insegnante la percezione di inadeguatezza
accademica sembra influenzare molto il
funzionamento sociale (es. minori interazioni, ridotta
accettazione, più facilità al rifiuto.
Questi rilievi vengono recentemente ripresi anche da
contributi italiani (Moè,De Beni e Cornoldi, 2007)
Aspetto
Definizione
Nei Disturbi di Apprendimento
DisturbiPsicopatologici
DISTURBI
ESTERNALIZZANTI
ADHD
DISTURBO
OPPOSITIVO
PROVOCATORIO
DISTURBI
DELLA
CONDOTTA
DisturbiPsicopatologici
DISTURBI
INTERNALIZZANTI
DISTURBI
D’ANSIA
DISTURBI
SOMATOFORMI
DISTURBI
DELL’
UMORE
Daquil’importanzadicostruire:
UNARETEDIRISORSEDISOSTEGNO
Scuolacomecomunitàsolidalecheintegrale
differenzeerispondeaivaribisognitenendo
ContosiadegliaspeJcogniKvicheemoKvi
Pluralità
dirisorse
Relazionidi
collaborazione/aiuto
OUTLINE
-  Cosa sono i BES
-  Adolescenza e BES
-  Favorire l’inclusione
-  Strategie educativo-didattiche:
-  Gestione del gruppo classe
-  Cooperative learning
-  Tutoring
-  Didattica digitale e strumenti di facilitazione
-  Misure compensative
-  Misure dispensative
-  Un caso
-  Commenti conclusivi
Favorire l’inclusione
Ilsuccessoforma>vonella
norma>va
•DPR275/99Regolamentodell’Autonomia
Lascuoladevepromuovereilsuccesso
forma1vodituEediciascuno
•L.59/2004Personalizzazione
•L.170/2010suiDSA,D.5669eLineeGuida
•Decreto27.12.2012eCircolare8delmarzo
2013suiBisogniEduca1viSpeciali:estendea
tuJiBesibeneficidella170
Secondolenorme,lascuoladeve
assicurareilsuccessoformaFvoatuBglialunni,
•  valorizzandolediversità
•  epromuovendolepotenzialitàdi
ciascuno
INCLUSIONE
•Strumentoperesplicitarelaproge@ualitàdellascuola
rispe@oall’INCLUSIONEèilPianodell’OffertaFormaFva
IlPOFèinclusivo
quandoprevedeazioniedinterven>tesi
amigliorareladimensioneordinariadel
“farescuola”nell’o<cadeldare
rispostepreciseadesigenzeindividuali
Ilsensodelleparole….
OUTLINE
-  Cosa sono i BES
-  Adolescenza e BES
-  Favorire l’inclusione
-  Strategie educativo-didattiche:
-  Gestione del gruppo classe
-  Cooperative learning
-  Tutoring
-  Didattica digitale e strumenti di facilitazione
-  Misure compensative
-  Misure dispensative
-  Un caso
-  Commenti conclusivi
Le strategie educativo-didattiche
Strategie educa>vo-dida<che
per ilpotenziamento degli
apprendimen> el’inclusione nel
gruppo-classe
1. 
2. 
3. 
4. 
5. 
6. 
GesFone del gruppo-classe
CooperaFve learning
Tutoring
DidaBca digitaleestrumenFdifacilitazione
MisurecompensaFve
MisuredispensaFve
1.Ges>onedelgruppoclasse
GESTIONE DEL GRUPPO-CLASSE
Per a@uare AMBIENTI DI APPRENDIMENTO efficaci dal
punto di vista socio-relazionale è importante che gli
insegnan> operino con unitarietà di inten> e,
contestualmente, curino a@eggiamenF e approcci che
contribuiscano alla costruzione idenFtaria posiFva
dell’alunno BES: creando un clima posi>vo in classe;
favorendo un dialogo in tu[e le a<vità con i compagni
della classe;
s>molando e sostenendo la mo>vazione intrinseca.
Occorre inoltrecostruire un ambiente di apprendimento
in cui l’allievo BES si senta accoltoed ascoltato.
LAVORARE IN CLASSE
PRESUPPOSTO:
TUTTO CIO’ CHE FUNZIONA PER L’ALUNNO BES E’
ALTRETTANTO EFFICACE PER GLI ALTRI…
STRATEGIE:
• Valorizzare pun> di forza (intuizione, pensiero
visivo e creaFvo, pensiero divergente…)
• Minimizzare quelli di debolezza (errori
ortografici, deficit nella memoria di lavoro,
lentezza esecuFva, mancata autonomia nella
le@ura…)
LAVORAREINCLASSE
Facilitarel’apprendimentoa[raverso…
•ilcanalevisivo:avvalendosidiorganizzatori
grafici,comeschemi,mappe,immagini,filmaFe
colori(moltouFlelaLIM);
•ilcanaleudi>vo(audiolibri,registrazioni,sintesi
vocale,libriditestodigitali…)
Alcunemisure:
•aumentodeitempidilavoro(compiF,esercitazioni,
verifiche…);
•riduzionedelcaricodilavoro(osuddiviso);
•modalitàdiverificaprevalentementeORALE
STRATEGIEDIINSEGNAMENTO
EVITARE/EVITAREDI
•Lezioniesclusivamentefrontali
•Lunghespiegazioni
•Copiaredallalavagnaodallibro
•Consegneeverificheincorsivo
•Porrel’accentosuglierrori
•Faruscirel’alunnoperandarein«auleseparate»…
FAVORIRE/SOSTENERE/PROMUOVERE
•Riflessioniecondivisionifraglialunni
•Fornirematerialefotocopiato
•Prediligereilcara@erestampatomaiuscolo
•Depenalizzarel’errore(meglioindividuareiprocessi
cogniFvieiragionamenFso@esi)
•Compensare
STRATEGIE di insegnamento
per riassumere
Evitare/Evitaredi
•Lezionifrontali
•Lunghespiegazioni
•Copiaredallalavagnaodalfoglio
•Leconsegneeleverifichein
corsivo
•Porrel’accentosugli“errori”
•Marcatorididiversità
•Faruscirel’alunnoperandarein
aulainformaFca…
•gruppidi“livello”
Favorire/Sostenere/Promuovere
•Lezioniintera<ve
•Riflessioniecondivisionifragli
alunni
•Fornirematerialefotocopiato
•Senecessario,prediligereil
cara@erestampatellomaiuscolo
•Depenalizzarel’errore(meglio
individuareiprocessicogni>viei
ragionamen>so[esi)
•Compensare
STRATEGIE di insegnamento
per riassumere
Evitare
•Diesporrel’alunnopubblicamente
senzaunriscontroposiFvo
(pertanto“prepararlo”)
•Richiestesenzaavere
precedentementeconcordato(es.
interrogazioni)
Favorire/Sostenere/Promuovere
•Lapartecipazioneallavitadella
classe
•Interrogazioniprogrammatee
aBvitàinclasseprevenFvamente
comunicateall’alunno
•EspressioninegaFveodi
dissensoesplicitee/oforF
•EspressionidelFpo:“Avete
capito?”
•Espressionisecchecome:
“Guardameglio!”…
•
•
•
•
ApprezzareisuoicontribuF
ApprezzareesFmareesiFposiFvi
“Misonospiegato?”
Optareper:“dove,cosa,come,a
chefine,conqualeprospeEva
guardare”…(porsicomefacilitatori)
IN CLASSE
EVITARE
•Cartelloniconscri@ea
cara@erimisFecon
troppicolori
•Laposizionedell’alunno
BESinulFmafila(o
nelleulFmefile)
•Laposizionedell’alunno
BESaccantoalla
ca@edra
FAVORIRE/SOSTENERE/
PROMUOVERE
•CartelloniconsFmoli
visivi
•Cartelloni«schemaFci»,
scriBinSTAMPATO
MAIUSCOLO
•Laposizionedell’alunno
BESdifrontealla
lavagna,meglioinprima
fila
Lavorareinclasse:
(Esercitazione)
ipotesiperunalezioneefficace
•Iniziarel’aBvitàconunasintesidellalezioneprecedente,coinvolgendo
tuBcondomandeflash(“warmup”);
•Avvalersidel“brainstorming”visivoegraficoper“orientarsi”nelle
informazioni(creando“Mappadellalezione”daseguiredurantele
aBvità);
•variareazioniecontenu1,sollecitandodiverseabilità,affinchéciascuno
possatrovareilsuospazioefavorirelamoFvazione;
•ognitantointerrompereefaresintesideicontenuF;
spessoseglialunniseguono…seèchiaroilpercorso);
•riprendereeripetereinmodidiversiiconceEpiùimportanF(controllare
•prediligerestrategiediapprendimentocoopera1vo,comeilcoopera1ve
learningoillavoroacoppie,incuilecapacitàcogniFvedell’alunnocon
BESpossanoesprimersinell’interazioneconicompagni,incaricaFdi
fungeredamediatoriperlestrumentalitàdibase;
•fornirematerialeregistratoperriascoltarelalezione
2.
Cooperative
learning
COOPERATIVE LEARNING
IlCOOPERATIVELEARNINGèunFpo
diapprendimentocollaboraFvo,
stru@uratoperpiccoligruppi.
Imembrisonoresponsabilidellavoro
delgruppo.
Alcentroc’èilGRUPPO,nonilSINGOLO
RISORSAALUNNI
•Relazionidiamicizieedirappor>informalidiaiuto
reciproco
•Modalitàcoopera>vedilavoroediapprendimento
•Tutoring
FACILITARELOSVILUPPODIUNA
RETEDIAMICIZIEEDIRELAZIONI
INFORMALIDIAIUTORECIPROCO
1. Vicinanza,possibilitàeopportunitàdiinterazione
2. Consapevolezza
3. Valorizzazioneufficiale
4. Valorizzazionedelledifferenze
5. ModelliposiKvidiamicizia/aiuto
FACILITARELOSVILUPPODIUNARETEDIAMICIZIEE
DIRELAZIONIINFORMALIDIAIUTORECIPROCO
• Sviluppodire[odiabilitàprosociali(tecniche
specifiche,modeling,roleplaying)
-sFlegraFficante
-areedicompaFbilità
-me@ersinellaprospeBvadell’altro
-condivisione/aiuto
-lealtà
-soluzionediconfliB
GRUPPOCOOPERATIVO
CinquecomponenKessenziali
1.InterdipendenzaposiFva
2.Responsabilitàindividualeedigruppo
3.InterazionecostruBva,preferibilmentedire@a
4.InsegnareaglistudenFleabilitànecessarienei
rapporFinterpersonaliall’internodelpiccologruppo
5.Autovalutazione
STRUTTURARE
L’INTERDIPENDENZAPOSITIVA
POSITIVAINTERDIPENDENZA:
-degliobieBvi/valutazione
-deipremi
-dellerisorse
-deiruoli
-delcompito
-diidenFtà/spiritodicorpo
-ambientale
EFFETTIPOSITIVIDELLE
MODALITA’COOPERATIVEDIAPPRENDIMENTO
ETUTORING
• Consapevolezzadell’altro
• Funzionidifferenziate/complementari/interconnessetra
alunni
• Metacognizione:esplicitazione distrategie di
apprendimento/lavoro;riflessionesuiprocessidi
apprendimento/cooperaFvi
• Confli@ocogniFvo
• Strategiediaiutoall’apprendimento/lavoro
• Modellidia@eggiamentoposiFvi
• Abilitàdicomunicazione/relazione
• GesFonedelleemozioni
Unesempio
L’insegnante di italiano ha la necessità di far
comprendere il significato di un brano ed ha 3 allievi
con DSA e 2 allievi con BES (uno con difficoltò di
linguaggio ma che disegna abbastanza bene, uno con
ansia da prestazione e difficoltà a parlare davanti agli
altri ma che non fa fatica a leggere).
Predispone l’attività didattica in gruppi da 3
Dice cosa ha
capito
?
DSA
Inserisce i
concetti in una
mappa
concettuale
Legge il
paragrafo
Bes con
ansia da
prestazione
Bes
(difficoltà di
linguaggio)
Inquestomodo…
Ø L’ AC è uno strumento
compensativo
Ø L’AC è uno strumento
dispensativo
Ma non solo…
Mi permette di valorizzare le singole diversità senza stravolgere la
didattica e senza dover pensare ad uno percorso individualizzato
per ciascuno allievo
Con un’unica attività COINVOLGO TUTTI
CONTEMPORANEAMENTE
COSAFALOSTUDENTE?
•Condivideconicompagniipropri
punFdiforza
•Sviluppaleabilitàsociali
•GesFsceiconfliB
•ÈcoinvoltoinmolteaBvitàcon
obieBvichiari
ÈNECESSARIO…
L’UTILIZZODI
PICCOLIGRUPPI
PERCHE’TUTTI
CONTRIBUISCANO…
Inchecosasidifferenzia
dall’approcciotradizionale?
•IllavoroècollaboraFvoenoncompeFFvo.
•Illavoroèfru@odelgruppo,nondelsingolo.
•Perme@ediapprendereleabilitàsociali.
•Sviluppaleabilitàperlavitaeperillavoro
Qualisonoivantaggi?
•Perme@edio@enereunacomprensionepiù
profondadelcontenuto.
•AccrescelamoFvazionealcompito.
•AiutaglistudenFadiventarepartea<vae
costru<vanelprocessoeadassumersile
responsabilità.
•Perme@edicelebrareogniFpodidiversità
(culturaliedindividuali).
Dicosatenercontonella
formazionedeigruppi?
•IlTIPOdigruppo:deveessereMISTO,cioè
mescolaredeboliecapaci(tutoring).
•IlNUMEROdeicomponen>:megliogruppida
3o4;comunquelasceltadipendemoltoanche
dall’argomento.
•PrimadiuFlizzareilcooperaFvelearning,è
necessariopromuovereconspecifiche
a<vitàleabilitàsociali,affinchégli
studen>imparinoacomunicareinmodocorre@oea
negoziareiconfliB…
Leabilitàsocialideterminanoillivellodi
successodelgruppo
1. abilità che aiutano gli studenF a stare insieme
ingruppo(abilitàcomunicaFveedigesFonedi
confliB);
2. abilità che aiutano i gruppi a funzionare bene,
rispe@oallarealizzazionedelcompito(abilitàdi
leadership);
3. abilità di apprendimento per comprendere il
materialefornito;
4. abilità di sFmolo all’approfondimento e alla
riflessione.
COME INSEGNARE LE COMPETENZE
SOCIALI
Ø SuscitarelamoFvazione;
Ø DescirvereinmodooggeBvospecificoeosservabilei
comportamenFcheesprimonolacompetenze;
Ø DescriveregliaspeBverbalienonverbalidellacompetenza;
Ø Usareilmodellamento;
Ø Usareroleplayingosimulazionedelruolo;
Ø Presentaresituazioniproblemacherichiedonol’usoel’applicazione
dellacompetenza;
Ø Dareunfeedbacksucio’chel’alunnohasaputocorre@amente
simulare;
Ø offrireoccasioninellequaliesercitarsi;
Ø OperareunarevisionemetacogniFvarinforzandoicomportamenF
desideraFeignorandoocorreggendoquelliinopportuni;
Ø GeneralizzaregliapprendimenF(renderlitrasferibiliadaltri
contesF);
3.TUTORING
Tutoring
CHECOS’E’?
Èunmetodobasatosull’approccio
cooperaFvodell’apprendimentodovealunnicon
capacitàdiversepossonopassarsi
reciprocamenteinformazionisenzarelazione
gerarchicaodipotere…
ILCONCETTO-CHIAVEE’:
COOPERAZIONEVS
COMPETIZIONE
PAROLEESIGNIFICATI
•TUTORChiinsegnaaBvamente
•TUTORATOChiriceve
l’insegnamento
ORGANIZZAZIONEDELLAVORO
Iltutoringimplicaun’organizzazioneprecisa
dellavoro:
•DefinizionediunobieBvo
•Abbinamentoaccuratotutor/tutorato
•OrarideterminaFescandiFregolarmente
•DefinizionedeicontenuF
DIDATTICA
3. Didattica
digitale
4. Didattica digitale
• Il computer deve
perme@ere agli studenF
di seguire senza
parFcolari problemi le
normali aBvità
didaBche:
• Le@ura
• Scri@ura
• Comprensione del testo
Non in modo occasionale
STRUMENTIPERLALETTURA
UTILIZZODELLASINTESIVOCALE
•PERMETTONODIVEDERELA
PAGINAORIGINALE
•PERMETTONODIEVIDENZIARELE
PAROLELETTE
STRUMENTIPERLASCRITTURA
UTILIZZODELLASINTESIVOCALE
•CORRETTOREORTOGRAFICO
•USODELLEIMMAGINI
RISORSEINRETE
Oltreaiprogrammiapagamento,inretepossiamo
trovaretanFprogrammicompletamentegratuiFadaB
adalunniDSA/BES:
PerlaLe[oscri[ura:
1.Pierino;
2.Balabolka;
3.Dspeech.
PerleLinguestraniere:
1.Googletradu@ore;
2.Babylon;
3.Superquaderno
Perlamatema>ca:
1.XLBooks;
2.Aplusix;
PERGLIALUNNIDSA…
PERSTUDIARE
BISOGNASAPER
RIASSUMERE
OppureOCCORRE
SAPERUTILIZZARE
STRUMENTI
ADEGUATI?
STRUMENTIDI
FACILITAZIONE
Lemappeconce[ualisonouno
strumentografico
Perrappresentareinformazioneeconoscenza.Servono
perrappresentareinungraficoleproprieconoscenze
intornoadunargomento,percuiciascunoèautoredel
propriopercorsoconosciFvoall'internodiuncontesto.
Perme@onodicreareunastru@uragerarchicaincuiè
l'utenteastabilirelerelazionitraglielemenFpresenF
organizzaFinunastru@uraadalbero.
Lamappamentaleèunostrumentovotatoalla
Crea>vità,allamemorizzazione,all’annotazionein
Chiavepersonale.
Perquesteragionilemappementalisono
parFcolarmenteefficacicomestrumenFdi
annotazionee di apprendimento,
come
supportoall’elaborazionedelpensieroealla
creaFvità,comeausilionell’orientamento
personaleenellacosFtuzionedigruppidi
lavoro.Sonoinvecemenoefficacinella
rappresentazionedellaconoscenza,dove
l'evocaFvitàdellamappamentaleinduceuna
minoreefficaciacomunicaFva.
5. Misure compensative
Achecosaservonoequalisonogli
strumen>compensa>vi?
“QueglistrumenFcheperme@onodi
compensareledifficoltàdiesecuzionedi
Cosasono? compiFautomaFciderivanFdaunadisabilità
specifica,me@endoilsogge@oincondizione
dioperarepiùagevolmente.”
G.Stella
Compi>automa>ci:
•Perlale@ura:decodificareinmodoautomaFco,rapidoe
corre@oilgrafema,trasformandoloinunfonema.
•Perlascri@ura:trasformareillinguaggioverbalein
linguaggioscri@o,tenendocontodelleregolelinguisFche,in
modoautomaFco,rapidoecorre@o.
SonostrumenFcheconsentonoalragazzodi
compensarelecarenzefunzionalideterminatedal
disturbo
Svolgendolaparte“automaFca”dellaconsegna
perme@ealragazzodiconcentrarel’a@enzione
suicompiFcogniFvipiùcomplessi
Paragonabiliadunasortadi“protesi”.
NonincidonosulcontenutocogniFvo,mapossono
avereimportanFripercussionisullavelocitàe/ola
corre@ezzadell’esecuzionedellaconsegna.
TraipiùimportanFricordiamo…
Sintesivocale;
traipiùconosciuF,
registratoreaudio;
negliambiFle@ura,
mappecogniFve/
conce@uali/schemi/
ipertesF;
scri@ura,calcolo:
dizionaridigitali;ortografico;
tavolapitagorica,calcolatrice,tabelleeformulari,
mappeprocedurali.
ApropositodistrumenFcompensaFvièbene
ricordareche…
Nonsonodisponibilipertu@eleaBvità
Compensaresignificale@eralmenteristabilireun
rapportodiequilibriotraqualitàposiFvee
negaFve
Nonincidonosulleabilitàespessoneanche
sullavelocitàdiesecuzione
LimiFdeglistrumenFcompensaFvi:
Nonmodificanolecara@erisFcheFpichedel
sogge@oconDSAcomeadesempiola
lentezza(cheavolteaumentaneltempo),
allora…MisuredispensaFve...
6. Misure dispensative
Cosa sono le misure dispensative?
Cosasono?
Riguardanoladispensadaalcuneprestazioni
(le@uraadaltavoce,prendereappunF,
ecc...),itempipersonalizzaFdirealizzazione
delleaBvità,lavalutazione(nonviene
valutatalaforma,masoloilcontenuto),ecc...
vedicircolariministeriali....
TralepiùimportanFricordiamo…
IsoggeBcon
D.S.Asono
dispensaFda:
Le@uraadaltavoce
Scri@uraso@ode@atura
Usodelvocabolario
Studiodelletabelline
Valutazionedellalingua
stranieranellaformascri@a
Possono
usufruiredi:
Tempipiùlunghipereseguireconsegne
Verificheoralianzichéscri@eoviceversa
Interrogazioniprogrammate
L’obieBvoditalimisureestrumenFnondeve
esserequellodi“guarire”ilbambinodaldisturbo
(perchénonèammalato!),madiaiutarloaridurne
glieffeB,predisponendounamodalitàdi
apprendimentopiùada@aallesuecara@erisFche.
leduefinalitàpostedalD.P.R.275/1999sull’autonomiasono:
-ilsuccessoformaFvo,ossialapienaformazionedellapersonalità(pienosviluppo
della persona umana) (Art. 3 della Costituzione);
-garanFreilsuccessoformaFvoatuBisingolialunni,riconosciuFevalorizzaF
nellelorodiversità.
“Sonomisurechenonviolanol’imparzialità,ma
alcontrariome@onoildislessicosullostesso
pianodeisuoicompagni”(G.Stella)
OUTLINE
-  Cosa sono i BES
-  Adolescenza e BES
-  Favorire l’inclusione
-  Strategie educativo-didattiche:
-  Gestione del gruppo classe
-  Cooperative learning
-  Tutoring
-  Didattica digitale e strumenti di facilitazione
-  Misure compensative
-  Misure dispensative
-  Un caso
-  Commenti conclusivi
UN CASO: RICCARDO (EC 14,2)
Riccardo è stato condotto in consulenza per difficoltà
negli apprendimenti scolastici, evidenziati già a partire
dalle prime classi della scuola elementare.
All’età di 5 anni ha ricevuto una visita da un ORL e
dalla logopedista per difetto di pronuncia (rotacismo
interdentale). I problemi cominciano ad emergere con
l’ingresso alla scuola elementare: non apprende la
tecnica della lettura e della scrittura, presenta
difficoltà nelle conoscenze del numero. Ripete la
prima media; quest’anno frequenta il primo superiore.
OUTLINE
-  Cosa sono i BES
-  Adolescenza e BES
-  Favorire l’inclusione
-  Strategie educativo-didattiche:
-  Gestione del gruppo classe
-  Cooperative learning
-  Tutoring
-  Didattica digitale e strumenti di facilitazione
-  Misure compensative
-  Misure dispensative
-  Un caso
-  Commenti conclusivi
Commenti
conclusivi
Commenti
conclusivi
•  Seloscopoèessereinclusivi,bisognaimpararead
acce@areilfa@ochebisognadiventareinclusivi
primaditu@o.
•  Diventareinclusivièunprocessoincuisiimparaad
acce@areglialtridiversidanoi,etramitequesto
processodiapprendimentoconFnuosimiglioranole
propostedidaBche.
•  TalipropostedidaBchedevonoparFredall’acce@are
ladiversitàcomenormalecondizioneumana.
•Certocisonoproblemidia@uazione,maquesF
devono essere visF come responsabilità primarie
delcorpodocente.
• La formazione professionale conFnua e mirata
degliinsegnanFèparteessenzialeilcuiscoponon
è solo quello di formare gli insegnanF, ma anche
quello di includere gli insegnanF nella
parFcipazioneaBvaeresponsabile.
IlPianoInclusivodiIsKtuto:
accoglienza,ascolto,accompagnamentodegli
alunniconBES
•PredisporreunProtocolloOpera>vodiAccoglienza:
“chifacosa”incuisianodescriBipassaggiprevisFper
accoglierel’alunnoconBES,documentatonelPiano
InclusivodiIsFtuto
–promuoverepercorsidiaccoglienzaediascolto
–accompagnarel’alunnoelasuafamiglianelpercorsodipresadi
coscienzadellacondizioneedifiducianellepossibilitàevoluFve
–curare:
1. Formazionedelleclassi
2. Incontriconlafamiglia
3. Ilruolodeldocente
4. Lavorareinclasse/climaposiFvo
GIUSTIZIA
• NON È DARE A TUTTI LA STESSA COSA, MA
DARE AD OGNUNO CIÒ DI CUI HA BISOGNO
“Non c’è peggior ingius1zia del dare cose
uguali a persone che uguali non sono”
Don Lorenzo Milani
Grazie per la gen>le
collaborazione
e l’a[enzione prestata !
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