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Scritto da:
Alive1971
PADRE ANZIANO E INVALIDO INGESTIBILE
Buongiorno, sono una donna di 41 anni, con tre figli (di 5 anni e mezzo +
due gemelli di 18 mesi). Mio padre compira' 83 anni fra pochi giorni, e'
vedovo da tre anni ed invalido. Le mie sorelle ed io (tutte con famiglia e
lavoro a tempo pieno) non siamo in grado di prenderci cura in maniera
continuativa di lui. Nonostante una invalidita' gia' certificata, non c'e'
verso di convincerlo ad accettare l'aiuto di una persona estranea. La
situazione sta pero' precipitando negli ultimi mesi: mio padre si muove di
nascosto da noi, prendendo appuntamenti per visite mediche senza
informarci di nulla, rivolgendosi a persone che noi non conosciamo e
rifiutandosi di presentarcele, andando in giro senza che noi sappiamo dove
e con chi sia; ha detto che caccera' via di casa qualsiasi persona noi
possiamo proporgli. Non vuole assolutamente nessuno (c'e' solo una
ragazza che lo aiuta due volte a settimana per le pulizie), ne' ovviamente si
puo' con lui prendere in considerazione l'idea di una casa di cura. Mi sento
persa... Ho rispettato finora il suo desiderio di rimanere da solo, a casa
sua, ma ora credo vivamente che debba essere aiutato. Utilizzo i permessi
della legge 104 per prestargli un minimo di assistenza, ma le ore sono
poche, ed i miei impegni (tra lavoro e tre bimbi piccoli, in una grande
citta', dove tutti i tempi sono dilatati) non mi consentono di dedicarmi a
lui. E sono molto preoccupata. Per lui, perche' temo che possa accadergli
qualcosa di spiacevole, ed anche per me stessa e per le mie sorelle, perche'
cominciamo a temere che qualcuno prima o poi possa accusarci di averlo
abbandonato. Vi chiedo cortesemente di indicarmi una strada da
percorrere, non ce la faccio piu'! Grazie
11-09-2012 - 13:37:45
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Scritto da:
Dr.ssa Guendalina Scozzafava
11-09-2012 - 14:16:47
IP Autore
Scritto da:
ALIVE 1971
11-09-2012 - 14:48:41
IP Autore
Scritto da:
Dr.ssa Guendalina Scozzafava
Membro staff
11-09-2012 - 22:38:04
IP Autore
Padre anziano e invalidi ingestibile
Non curativi delle minacce di abbandono che ovviamente dovranno essere
circostanziate e motivate.
Ho capito il carattere di papà sicuramente intenzionato a preservare nella
sua vita spazi di autonomia da difendere e da mostrare alle figlie, tutte
femmine (nelle persone anziane e' ancora presente e importante la regola
della famiglia patriarcale dove il padre capo famiglia non solo deve essere
l'uomo di casa, ma soprattutto nn può accettare di dover dipendere da
qualcuno, tanto meno dalle figlie), ciò che pero' non mi e' chiara e' la
condizione di salute di papà.
Mi spiego: anziano non significa necessariamente bisognoso di cure e
assistenza.
Parlatene conil medico curante, lui saprà darvi indicazioni precise sulle
autonomie preservate da papà e potrà dunque essere anche un aiuto per
parlargli e convincerlo ad accettare supporti qualora ce ne fosse il bisogno.
Esiste poi l'istituto dell'amministratore di sostegno quale tutela giuridica
da porre in essere a supporto di persone che anche solo a causa di
condizioni di salute definitive o temporanee non sono più in grado di
provvedere a se stessi.
Spiegatemi pero' prima le condizioni di salute di papa' così che possa
indicarvi quale percorso e' meglio intraprendere.
Resto in attesa di vostro riscontro e porgo cordiali saluti.
Dr.ssa Guendalina Scozzafava
PADRE INGESTIBILE
Gentile dottoressa, grazie innanzitutto per aver risposto in maniera cosi'
celere. Ha centrato sicuramente il "carattere" di mio padre. Per quanto
riguarda le sue condizione di salute, stanno rapidamente peggiorando...
Cammina con le stampelle per un intervento di protesi alle anche
probabilemente non riuscito benissimo, soffre di insufficienza cardiaca, 11
anni fa ha avuto un cancro al colon (fortunatamente senza recidive e senza
necessita' di terapie). Da quando mamma e' morta, a maggio del 2009, e'
subentrata sicuramente una certa depressione. la cosa che pero' mi
preoccupa e' pero' il fatto che non lo vedo piu' molto lucido. Rimane una
persona intelligentissima e determinata, come e' sempre stato, ma sono
subentrate delle manie di persecuzione (anche nei confronti delle relazioni
piu' intime), e dei gesti che definirei "avventati". negli ultimi giorni gli e'
stato messo un catetere (una infiammazione alla prostata gli sta dando
difficolta' ad urinare).La Asl lo ha riconosciuto comunque non
autosufficiente. Ho tentato di parlare con il medico curante, il quale mi ha
pero' detto di consultarmi con le mie sorelle e che la decisione su cosa fare
spetta a noi familiari. Grazie ancora
padre anziano e invalido ingestibile
Carissima,
ora che mi è più chiara la situazione, soprattutto da un punto di vista
cognitivo, mi sento di consigliarle tranquillamente la possibilità di
valutare un'istanza per la nomina di un amministratore di sostegno.
si tratta di una tutela giuridica che prevede un affiancamento nella capacità
d'agire del beneficiario.
Laddove ci sono e vogliono questa figura viene di norma ricoperta dai
famigliari che per legge potranno dunque decidere a favore del congiunto,
seppur limitatamente agli ambiti previsti nel decreto di nomina.
L'assistente sociale del suo comune saprà sicuramente darle tutte le
indicazioni di cui necessita specificatamente al suo territorio e insieme
potrete valutare meglio questa possibile soluzione.
Saremo lieti di conoscere gli sviluppi di questa situazione.
Cordiali saluti
Dr.ssa Guendalina Scozzafava
Scritto da:
ALIVE 1971
12-09-2012 - 09:46:53
IP Autore
PAPA'...
Grazie mille dottoressa. Sara' dura perche' so che sara' contro la sua
volonta'... Mi da un dolore immenso... Con i miei figli e' diverso... sono la
mamma ed e' "normale" che io decida per loro molte cose... Qui sara'
davvero dura! Grazie ancora.
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