4 Via Anna Frank -Progetto Macramè

Anna Frank
Tito Maccio Plauto
San Giorgio
C.T.P. Adulti
Scuola Secondaria di primo grado “Via Anna Frank” di Cesena
Progetto Macramè
MEDIATORI CULTURALI
aa.ss.
2008/2009 - 2009/2010 – 2009/2011
Scuola Secondaria di primo grado “Via Anna Frank” di Cesena
Scuola Secondaria di primo grado “Via Anna Frank” di Cesena
•
Il progetto Macramè nasce dalle
esigenze individuate dal Centro
Interculturale “Movimenti” nel corso
delle sue attività di mediazione nelle
scuole e nei servizi sociali.
•
Negli ultimi anni, infatti, il panorama
della migrazione in Italia ha visto
aggiungersi una realtà ulteriore:
accanto agli uomini e alle donne che
soli hanno affrontato l'ignoto per
offrire un futuro migliore a se stessi
e alle loro famiglie in patria, si sono
aggiunti, grazie ai ricongiungimenti,
coniugi e figli. L'immigrazione nel
nostro paese è avvenuta, e tuttora
avviene, in varie ondate che hanno
generato una situazione sociale
alquanto eterogenea, dove persone
in Italia da decenni si trovano a
fianco dei nuovi arrivati. È vero
tuttavia che negli ultimi anni, in
Italia, si è registrata una crescita
notevole di presenze di giovani
immigrati in età preadolescenziale e
adolescenziale: si tratta
di una
nuova generazione che compare per
la prima volta sulla scena della
migrazione italiana, ponendo agli
operatori e ai servizi del nostro
Paese
la
necessità
di
una
conoscenza approfondita e di una
riflessione
sulla
tematica
interculturale.
Scuola Secondaria di primo grado “Via Anna Frank” di Cesena
•
Secondo l'indagine del rapporto
Caritas
2009,
gli
immigrati
regolari rappresentano il 7%
della
popolazione
italiana,
percentuale più consistente al
Nord: nel nostro Comune siamo a
circa il 9%. Gli immigrati, inoltre,
costituiscono una popolazione
giovane rispetto quella italiana
autoctona, quindi con tassi di
fertilità e natalità più elevati: il
12,6% delle nascite, oggi, è da
genitori di origine straniera.
•
Questi dati, seppur freddamente,
ci
fanno
capire
le
ricadute
sull'istituzione che più di tutte si
occupa di giovani, ovvero la
scuola. La presenza di classi
multiculturali si dimostra spesso
per gli insegnanti una sfida
continua:
è
sempre
più
importante,
per
non
dire
essenziale, pensare percorsi che
non siano esclusivamente mirati
agli alunni immigrati, ma rivolti a
tutti, in uno stile d'insegnamento
più interattivo.
Scuola Secondaria di primo grado “Via Anna Frank” di Cesena
•
Già da alcuni anni, nella nostra scuola (Via
Anna Frank di Cesena), si sta articolando il
progetto “Storie dal mondo”, ideato dagli
insegnanti referenti per l’intercultura per
favorire la valorizzazione delle culture altre,
mediante una serie di interventi all’interno
delle classi nell’arco del triennio. Si è scelto un
approccio interculturale, atto a creare, durante
un iter didattico, un terreno di confronto tra
culture diverse.
•
Quest’anno, uno degli interventi più significativi
è stato quello dei mediatori culturali in classe.
L’iniziativa si è potuta realizzare grazie all’aiuto
del Centro Interculturale “Movimenti”, che ci ha
fornito le persone adatte a lavorare con gli
alunni: è nato così il progetto “Macramè”.
•
I mediatori erano di nazionalità e provenienza
diversa, perciò ognuno di loro aveva storie
diverse
da
raccontare;
l’approccio
autobiografico ha creato tra gli alunni tanta
curiosità.
•
L’esperienza personale, unita al tema del
viaggio, ha rappresentato un elemento di
unione e di interesse per i ragazzi, che
ponevano domande sulla storia ascoltata. Le
classi terze hanno avuto poi l'occasione di
approfondire tale dibattito a conclusione dello
spettacolo ”Heina e il Ghul” della Compagnia
Teatro Stabile di Brescia, parlando con l'attore
protagonista ed il gruppo dei mediatori. Queste
iniziative hanno dato risultati positivi, tali da
poter ricreare tra i due enti, scuola e Centro
Interculturale “Movimenti”, una successiva
collaborazione
e
confronto
per
l’anno
2010/2011.
Cesena, 10 giugno 2010
Livia Addamonte
Scuola Secondaria di primo grado “Via Anna Frank” di Cesena
•
Nelle pagine del libro avrete modo di
leggere come le “sfide di Vita” siano
recepite dai ragazzi, italiani e non, che
devono cercare di muoversi in un contesto
che non fornisce loro strumenti adeguati,
ma si rinserra nello stereotipo e nella paura:
sul piano dei progetti politici nazionali,
infatti, delle culture politiche, delle opinioni
pubbliche, dei media, riscontriamo uno
spettro ampio ma spesso con argomenti
fragili di posizioni e di visioni. Uno dei punti
cardine del progetto è proprio il mettere a
confronto i ragazzi con altri ragazzi di poco
più grandi, che si sono trovati ad affrontare
i loro stessi problemi e sono riusciti a
trovare delle soluzioni, mostrando che è
possibile affrontarli e discuterne insieme.
•
L'inserimento e la riuscita scolastica degli
alunni stranieri è fondamentale per capire
come sarà domani la loro vita e la nostra
società: la scuola è il punto cruciale
attraverso il quale la giovane generazione
transita verso l'età adulta. La scuola è una
palestra di cittadinanza, prova della società
multiculturale futura: qui i ragazzi si
trovano a fianco compagni con altre radici,
qui bisogna rendere esperibile una società
comune e plurale, diversamente dalle
risposte che il mondo d'oggi in gran parte
riserva ai giovani.
•
In questo, ancora una volta, è essenziale
l'incontro con i mediatori che sono i primi a
rispondere alle curiosità e a far conoscere e
riflettere: il razzismo, come dice Paola
Tabet, è un rapporto sociale, che affonda le
sue radici nell’educazione impartitaci.