_______________________________________________________________________________ Dal 18 al 28 maggio 2017 giovedì, venerdì e sabato ore 21,00 - domenica ore 17,30 IO, EDMUND KEAN scritto, diretto e interpretato da Giovanni de Nava e con Carmen Landolfi COMUNICATO STAMPA Dal 18 al 28 maggio, al Teatro ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico) di Roma, andrà in scena lo spettacolo IO, EDMUND KEAN scritto, diretto e interpretato da Giovanni de Nava e con Carmen Landolfi. Della figura di Edmund Kean, leggendario attore inglese a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, si sono occupati, con la scrittura di lavori teatrali incentrati su di lui, Alexandre Dumàs père, Vittorio Gassman, Raymon Fitz Simons; ora, in questo atto unico di cui è anche autore, Giovanni de Nava, con il suo consueto piglio mattatoriale, rivive, nei panni del Kean, la vita e la carriera del grande attore inglese, il suo disordine esistenziale contrapposto al maniacale rigore e perfezionismo artistico (impasto che gli valse, ad opera di Dumàs père, la definizione di “genio e sregolatezza”, titolo proprio della commedia che lo stesso Dumàs gli dedicò). De Nava ripercorre la carriera di Kean, enfant prodige, dagli squallidi esordi in provincia, fino ai trionfi dovuti alle sue insuperate interpretazioni (soprattutto shakespeariane) che, prima in Inghilterra e poi nelle Americhe, lo consacreranno come il più grande attore di ogni tempo. Scorci di vita ora divertenti ora drammatici, tra sarcasmi, intemperanze, dissolutezze, scandali, si alternano a grandi monologhi shakespeariani, componendo un ritratto completo e inedito del grande attore inglese. NOTE DI REGIA Che Edmund Kean , leggendario attore inglese a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo sia, in quanto “il più grande di ogni tempo” , un punto di riferimento per ogni attore che si rispetti è scontato (oblianti degenerazioni coeve anche non permettendo), ma lo è ancor più per una certa categoria d’attore (oggi sempre più rara) alla quale mi iscrivo a pieno titolo. Non avrei proprio potuto, quindi, esimermi dal viverlo in scena prima o poi. Venuto il momento mi sono accorto che non mi andava per niente di ripercorrere sentieri già tracciati (ovvero il testo di Alexandre Dumàs père “Kean, genio e sregolatezza”, quello di Vittorio Gassmann “Cesare o nessuno”, e, per ultimo, il “Kean” di Raymond Fitzsimons), no, io volevo il “mio” Kean. E così mi sono determinato a scriverlo: ne è nato questo atto unico (il mio debutto come autore teatrale, qui nella sua seconda e definitiva versione, più completa rispetto alla prima - che ho portato in scena nel 2015 - la quale soffriva di certe imprecisioni sia sul fronte del testo che su quello interpretativo) in cui evoco e condenso, rivestendone i panni, la straordinaria esistenza del grande attore, tra disordini di vita quotidiana, intemperanze caratteriali, sessuomania, alcoolismo in forte contrasto rispetto al maniacale rigore scenico e all’acribia che connotava la sua vis recitativa, il tutto contrappuntato da stralci tratti dalle recensioni autentiche dell’epoca e da monologhi riferiti alle sue insuperate interpretazioni shakespeariane (in particolare: Shylock, Iago, Macbeth, Riccardo III ), accompagnandolo passo passo fino alla sua ultima apparizione in scena nelle vesti di Otello, apparizione con la quale si concludeva la sua sregolata ancorché geniale parabola. Un paio di citazioni me le sono tuttavia concesse, come, dall’opera del Dumàs, la divertente scena del provino estorto dalla giovane aspirante attrice Anna Dumbry al Kean (scena che comunque ho “rimanipolato” a mio piacere, aggiungendovi anche elementi nuovi); per il resto il “Madame Bovary c’est moi” ha agio anche nella drammaturgia, e certo non mi sottraggo, anzi: sta a voi scovare, in questa pièce, dove, artisticamente parlando (ché la mia “sregolatezza” esistenziale è governata, come si addice ad un convinto anarca quale io sono, da - mie - regole precise ed inderogabili), finisca il Kean ed incominci il de Nava, sempre ammesso che tra l’uno e l’altro esista un...confine netto. Giovanni de Nava TEATRO ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico) Via F. Redi 1/a - 00161 Roma Tel./ Fax 06.44248154 - Cell. 320.2773855 e-mail: [email protected] - sito: www.teatroarcobaleno.it