Apparato cardiovascolare - Digilander

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Prof. Romei: APPARATO CARDIOVASCOLARE
I lezione, 17/10/2007
CUORE
E’ un organo muscolare cavo, posto nel mediastino anteriore tra i polmoni. Confina
anteriormente con lo sterno e le coste, posteriormente con l’ esofago e inferiormente con il
diaframma. Ha forma di cono rovesciato con la punta in avanti, in basso e verso sinistra.
E’ lungo ~ 15 cm, largo ~10 cm e pesa ~300 gr.
Esterno del cuore
Si distinguono:
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faccia sterno-costale (supero-anteriore)
faccia diaframmatica (infero-posteriore)
margine destro (acuto)
margine sinistro (ottuso)
base (emergono le vena cava superiore, quella inferiore e le vene polmonari 2 a dx
e 2 a sx)
apice (ventricolo sx)
Solco coronario: segna il confine fra atrii e ventricoli.
Interno del cuore
Presenta 4 cavità: superiormente 2 atrii, destro e sinistro, separati dal setto interatriale e
inferiormente 2 ventricoli, dx e sx, separati dal setto interventricolare.
L’ atrio di dx comunica con il ventricolo di dx e l’atrio di sx con il ventricolo di sx attraverso
orifizi atrio-ventricolari chiusi da valvole:
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tricuspide a dx
bicuspide o mitrale a sx
ATRII
Hanno capacità pari a 200 ml, forma irregolare, pareti sottili con appendici (AURICOLE) e
muscoli pettinati. Sono separati tra loro dal setto interatriale che forma la parete mediale
ed è in parte muscolare e in parte membranoso (infero-posteriormente, formato da
connettivo fibroso). La loro parte inferiore è sostituita dall’orifizio atrio-ventricolare.
Atrio dx
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parete superiore: sbocco della vena cava superiore (~2 cm).
parete posteriore: sbocco della vena cava inferiore (~3 cm) e subito sotto sbocco
del seno coronario (~1 cm).
parete laterale: immette nella cavità dell’auricola dx le cui pareti presentano rilievi
muscolari che continuano con i muscoli pettinati.
La vena cava superiore porta all’atrio dx il sangue venoso refluo dalla testa, dal collo,
dalle pareti e da alcuni organi del torace, dagli arti superiori.
La vena cava inferiore porta all’atrio dx il sangue venoso refluo dalla parte
sottodiaframmatica del corpo.
Il seno coronario porta all’atrio dx il sangue venoso refluo dalle pareti del cuore.
Atrio sx
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parete posteriore: si aprono 4 vene polmonari che portano il sangu ossigenato dai
polmoni al cuore.
parete laterale: si accede all’auricola sx.
VENTRICOLI
Hanno forma conica, capacità di ~200 ml e pareti più spesse rispetto a quelle degli atrii (la
parete del ventricolo sinistro è più spessa rispetto a quella del ventricolo dx). La loro
superficie interna presenta rilievi muscolari (trabecole carnee) di I, II, III ordine.
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III ordine: aderiscono alle pareti dei ventricoli (creste)
II ordine: con le loro estremità aderiscono alle pareti dei ventricoli e sono sollevati in
centro (come se fossero ponti)
I ordine: con un'estremità (base) sono impiantati nella parete dei ventricoli e
formano i muscoli papillari 3 a dx e 2 a sx. il loro apice è libero ed emette corde
tendinee che si inseriscono sulle cuspidi delle valvole atrioventricolari impedendo il
loro ribaltamento verso gli atri durante la contrazione ventricolare.
Le basi dei ventricoli presentano orfizi atrioventricolari e anteriormente orifizi arteriosi, tutti
provvisti di valvole.
Valvole atrioventricolari: imbuti membranosi inseriti sul contorno dell'orifizio
atrioventricolare e sporgenti nei ventricoli. Sono separate da incisure che le dividono in
cuspidi (lembi).
Nel ventricolo dx c'è la valvola tricuspide (a 3 cuspidi) e nel ventricolo sx la valvola
bicuspide o mitrale (a 2 cuspidi).
Valvole arteriose: dette valvole semilunari, 3 per ogni orifizio arterioso. Ognuna ha
forma a nido di rondine con 3 tasche aperte verso l'alto (verso il vaso).
Nel ventricolo dx c'è l'orifizio dell'arteria polmonare con 1 valvola semilunare anteriore e 2
posteriori. Nel ventricolo sx c'è l'orifizio dell'aorta con 2 valvole semilunari anteriori e 1
posteriore.
Durante la contrazione o sistole dei ventricoli le valvole atrioventricolari si chiudono
impedendo il reflusso di sangue negli atri, mentre le valvole semilunari si aprono
permettendo il passaggio del sangue dai ventricoli nelle arterie.
Durante la dilatazione o diastole dei ventricoli le valvole atrioventricolari si aprono
permettendo la discesa del sangue dagli atri nei ventricoli e le semilunari si chiudono
impedendo il reflusso del sangue dalle arterie nei ventricoli
Dal punto di vista anatomico il cuore si divide in atri e ventricoli. Dal punto di vista
funzionale si parla di
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cuore dx: destra della persona (circolo venoso)
cuore sx
Dal corpo attraverso le vene cave (sup. e inf.) e il seno coronario il sangue venoso arriva
all'atrio dx. tramite la valvola tricuspide passa nel ventricolo dx. Con l'arteria polmonare
arriva nei polmoni dove avviene lo scambio dei gas e le vene polmonari portano il sangue
ossigenato nell'atrio sx. Tramite la valvola bicuspide o mitrale passa nel ventricolo sx e
con l'aorta viene distribuito al corpo.
II lezione, 24/10/2007
CUORE INTERNO
Sistema di conduzione dell’impulso elettrico
L’apparato di conduzione degli eccitamenti è costituito dal miocardio specifico: tessuto
muscolare altamente differenziato in cui si formano e vengono trasmessi gli impulsi
elettrici (induce la contrazione).
É formato dal sistema senoatriale e dal sistema atrioventricolare.
SISTEMA SENOATRIALE
Nodo senoatriale(di Keith-Flack): ~1x0.5 cm. É subepicardico ed è situato nell’atrio dx
vicino allo sbocco della vena cava superiore. Contiene delle fibre con funzione diversa
rispetto alle altre fibre muscolari del cuore. Dà origine agli impulsi per la contrazione del
cuore.
N.B. fasci di conduzione intraatriale.
SISTEMA ATRIOVENTRICOLARE
Nodo atrioventricolare (di Tawara-Aschoff): ~0.5x0.5 cm. É posto sotto all’endocardio,
nell’atrio dx, nella parte inferiore del setto interatriale davanti allo sbocco del seno
coronario. Serve a rallentare lo stimolo.
Fascio di His: tronco di ~1 cm di lunghezza x ~0.2 cm di larghezza che prosegue nello
spessore del setto atrioventricolare e si divide nelle 2 branche dx e sx.
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Branca dx: faccia dx del setto interventricolare
Branca sx: perfora il setto interventricolare, discende lungo la sua faccia sx e si
dirama in 2 emibranche (antero-superiore e postero-superiore)
Si portano ai rispettivi muscoli papillari dove si risolvono nelle Reti del Purkinjé.
CUORE ESTERNO
Pericardio: é un sacco fibrosieroso che avvolge il cuore e l’origine dei grandi vasi. Consta
di una parte esterna o pericardio fibroso e una interna o pericardio sieroso. Il pericardio
sieroso è formato da un foglietto parietale che riveste la superficie interna del pericardio
fibroso e un foglietto viscerale (epicardio) che aderisce al cuore. I 2 foglietti sono separati
da una cavità virtuale che contiene piccole quantità di liquido.
Poggia sulla concavità del diaframma (centro tendineo).
Favorisce il movimento perchè diminuisce l’attrito.
VASI DEL CUORE
ARTERIE: partono dall’aorta ascendente
Arteria coronaria dx: decorso orizzontale a dx, poi nel solco interventricolare posteriore
fino quasi all’apice.
Arteria coronaria sx: inizia con un tronco comune che emette rami per l’atrio sx e si biforca
immediatamente in interventricolare anteriore (discendente, decorre nel solco
interventricolare anteriore, circonda l’apice e termina sulla parete posteriore) e circonflessa
(decorso orizzontale verso sx, emette rami per la parete laterale sx del cuore).
VENE: decorrono parallelamente alle arterie e rappresentano il sistema di drenaggio.
Confluiscono nella grande vena cardiaca e nel seno coronario e poi nell’atrio dx.
VASI LINFATICI: sono numerosi, endocardici ed epicardici.
Tronchi anteriori: linfoghiandole tracheo-bronchiali.
Tronchi posteriori: linfoghiandole della biforcazione tracheale.
INNERVAZIONE DEL CUORE
(Simpatica e vagale)
Il cuore è innervato dal plesso cardiaco (dietro l’arco aortico). La stimolazione del sistema
simpatico provoca variazioni della frequenza cardiaca (è collegato con l’emotività).
III lezione, 07/11/2007
ARTERIE
Un’arteria è un condotto nel quale il sangue ha una direzione centrifuga (dal cuore alla
periferia).
I rami collaterali di medio e piccolo calibro diramati dalle arterie, una volta arrivati agli
organi possono formare anastomosi. Se le anostomosi sono numerose si chiamano plessi
e servono ad assicurare il flusso del sangue negli organi anche se una delle arterie
partecipanti subisce un danno.
Ogni organo ha un apporto arterioso e un drenaggio venoso. Possono esserci
comunicazioni dirette tra arterie e vene che si chiamano anastomosi arterovenose e
servono a regolare il flusso del sangue all’organo a seconda delle necessità.
Molte arterie finiscono con dei rami terminali (a coda di topo).
La parete arteriosa è formata dall’esterno verso l’interno da 3 tuniche:
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avventizia: lamina elastica esterna formata da connettivo.
media: lamina elastica formata da tessuto muscolare elastico
intima: riveste l’interno dell’arteria e serve a ridurre l’attrito al passaggio del sangue
ma ha anche un ruolo nella coagulazione. È formata da endotelio.
Le arterie possono essere di grosso, medio e piccolo calibro, es: aorta ~2 cm, capillari 720 μm. Man mano che il calibro diminuisce la parete diventa meno elastica e più
muscolare fino ad arrivare ad essere prevalentemente muscolare nelle arteriole di piccolo
calibro. Un’arteria si riduce di calibro perchè ha le diramazioni. Un’arteria si dilata
(vasodilatazione) e si restringe (vasocostrizione) ogni volta che passa il sangue (polso).
Vasa vasorum(vasi dei vasi): le grandi arterie hanno a loro volta arteriole e venule per il
loro nutrimento.
ARTERIA POLMONARE
Emerge dal ventricolo dx, ha calibro di ~3 cm e lunghezza intrapericardica di 5 cm.
Appena esce dal pericardio si dirama in dx e sx. Il ramo dx si porta nel polmone dx e si
divide in 3 rami lobari (1 per ogni lobo). Il ramo sx va nel polmone sx e si divide in 2 rami
lobari(1 per ogni lobo). I rami lobari seguono il percorso dei bronchi.
I bronchi vengono nutriti attraverso la circolazione bronchiale che proviene dall’aorta.
PICCOLA CIRCOLAZIONE O CIRCOLAZIONE POLMONARE
Dal ventricolo dx il sangue non ossigenato (venoso) con l’arteria polmonare si porta ai
polmoni dove attraverso la membrana alveolo-capillare avviene lo scambio di ossigeno e
anidride carbonica tra polmoni e sangue. Il sangue ossigenato (arterioso) torna con le
vene polmonari (2 per ogni polmone con calibro di ~1 cm) nell’atrio sx per essere poi
mandato al resto dell’organismo.
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