Incontri con le Compositrici 2012 - Fondazione Adkins Chiti: Donne

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Incontri con le Compositrici 2012
Interview with Italian composer, double-bass and sitar player
EUFEMIA MASCOLO
Dove sei nata e dove hai studiato?
Sono nata ad Altamura (Bari), ma ho origini della Basilicata, sono cresciuta tra l'area
geografica comprendente il versante appulo della Lucania ed il versante lucano della Puglia.
Una zona che va dai calanchi descritti da Carlo Levi ai pascoli pietrosi dell'Alta Murgia.
Che tipo di musica crei e componi?
Mi piace creare “paessagi sonori”, una musica che vada oltre i generi... Adoro interagire con le
altre discipline artistiche quali: la danza contemporanea, il circo moderno, il teatro, le arti
visive, creare musiche per film, per documentari, con la pittura, etc..
Vivi solamente con quello che guadagni dall’attività di musicista o fai altre cose?
Sì! Vivo e lavoro solo con la musica, volevo fare questo mestiere sin da fanciulla, ho
incominciato all’età di 16 anni.
Che tipo di ostacoli hai trovato nella tua carriera?
Ho vissuto e vivo molte difficoltà nel continuare a svolgere con passione e professionalità il
mestiere di musicista artista, sia dal punto di vista economico che previdenziale e sociale.
Sin da adolescente, ho dovuto affrontare le chiusure mentali di alcuni insegnanti e a volte
subire “l’ignoranza” del Conservatorio, non solo perché sono una donna, ma soprattutto
perché ho scelto di studiare e suonare uno strumento maschile: il contrabbasso.
Per la maggior parte della società, il mestiere di musicista è considerato un hobby, la musica
è spesso considerata come divertimento o intrattenimento culturale; la musica è invece
molto di più, è fondamentale per la crescita dell'uomo stesso, è necessaria per una migliore
qualità di vita.
Per lo Stato Italiano, il mestiere del musicista non è considerato né riconosciuto come un
vero lavoro! Lo Stato italiano non dà agevolazioni di nessun tipo, anzi, continua a tagliare
quei pochi fondi destinati alla cultura e quelli che ne usufruiscono sono sempre gli stessi.
Molti sono i compromessi....se non si conoscono i canali giusti non hai nessuna speranza e
se non sei raccomandata non lavori!!
Difficile, oggi, vivere solo di musica, della mia musica e dei miei progetti artistici.
Bisogna scegliere ...insegnare come precaria nelle scuole? Essere solo un esecutrice? Lavorare
senza qualità? Suonare per pochi soldi?
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Questo mestiere sta per scomparire, almeno nel Sud Italia, non voglio essere solo un
esecutrice della musica, ma voglio molto di più! Nonostante le mille difficoltà , non mollo,
continuo a fare con passione questo mestiere: desidero esprimermi a pieno con la mia
musica, suonare creando valore, bellezza e guadagno per il benessere di tutti.
Un altra difficoltà è quella degli spazi fisici. Non ci sono strutture per svolgere al meglio il
lavoro, per produzione di spettacoli, per work-shop, ecc, eppure ci sono tante stutture
abbandonate,
chiese sconsacrate,
auditorium, teatri oramai destinati ad essere chiusi!
Difficile ed impossibile avere un dialogo con i politici di turno, non concedono nulla, dicono
che devono pensare a cose molte piu serie ed importanti dell' arte e della cultura....questa è
la dura verità!
Altre difficoltà si incontrano nei rapporti con gli altri musicisti… manca solidarietà e unione:
siamo un pò troppo individualisti, competitivi e disgregati per sposare la stessa causa a
differenza di altre discipline artistiche - come ad esempio le compagnie di teatro di danza dove c’è maggiore compattezza e solidarietà tra colleghi sia uomini che donne.
Cosa pensi che possa essere fatto per aiutare le donne che lavorano in ambito musicale?
Abbiamo bisogno, al più presto, di persone capaci che credono e che si prendono cura dell’
arte e degli artisti, persone capaci di investire, di finanziare produzioni, progetti, eventi
culturali e tanto altro. Non solo i politici possono fare e dovrebbero fare per agevolare tutto
ciò: ognuno di noi può e deve contribuire a rendere possibile tutto questo; ci vuole in primo
luogo un cambiamento a livello individuale e allora si che si potrà parlare di un cambiamento
globale.
Mancano manager che sappiano organizzare e tutelare il nostro lavoro con le giuste
competenze!!!
Parlaci del nuovo lavoro che hai composto per la serie di concerti “Incontri con le
compositrici”
Sicuramente è una bellissima esperienza sonora, ed anche una strana senzione/emozione quando
una compositrice scrive della musica per te!! Questo significa, per me dare il massimo, con
senso di responsabilità e professionalità nel suonare. I lavori che sto studiando e che a breve
eseguirò, sono davvero originali ed interessanti, ovviamnete ho dovuto studiare e dedicarmi
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ogni giorno per superare le difficoltà tecniche, e la gestione di altri strumenti come la lopp
station, il sitar, voce ed ovviamente il contrabbasso.
Sinceramente all’inizio ho provato un pò di ansia, ed ecco il pensiero: riuscirò a suonare ed
interpretare senza giudizio le composizioni? Sarò capace di esprimere al meglio, non solo
come brava esecutrice della scrittura, ma a trasmettere emozioni-sensazioni al singolo
ascoltatore?
La prima composizione del M Anna Bolfil Levi “Spazio Frammentato” per contrabbasso solo
è una composizione interessante, bella ed insolita, si percepisce che la compositrice conosce
molto
bene lo strumento e le varie possibilità sonore, infatti il ritmo e le sonorità del
contrabbasso divengono a volte cupe e profonde, soavi e romantiche, pensierose ed
evocative...tutto questo in uno spazio frammentato dove il tempo diventa protagonista. In
alcuni frammenti ho trovato difficoltà tecniche ma con lo studio, pazienza e fiducia, quelle
difficoltà sono state superate, l’ansia di non potercela fare è sparita.
Questa è la mia esperienza di studio e sonora.
La compososizione del M Angela Montemurro: “Eufemia for asteroide 630 Euphemia per
contrabbasso, sitar e voce di Eufemia” Beh che dire……. mi ha un attimo destabilizzata e
stupita. La composizione è davvero originale, inizialmente ho dovuto approfondire lo studio
dell’Asteroide e poi tirare fuori il talento come arraggiatrice, musicista, contrabbassista,
sitarista e cantante. La compositrice mi ha dato completamente fiducia e libertà di esprimermi
e di improvvisare nell’eseguire il brano, pur rimanendo fedele ai moduli e alla relazione tra
numeri, moduli e scrittura.
In questa composizione utilizzo la voce con la sillabazione Indiana, utillizzo una tampura
elettrica che mi permette di improvvisare con il sitar e con la voce ed il contrabbasso, effetti
sonori tutto in tempo reale.
In questo momento della mia vita mi ritengo fortunata: sto lavorando e studiando per la
Fondazione e con le altre donne; tutto questo è indispensabile per la mia crescita, sia come
persona che come artista.
Grazie a tutte voi!
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Designata da Parnaso Donne in Musica, Bari - Eufemia Mascolo, suonatrice di
contrabbasso e sitar, diplomata presso il Conservatorio di Musica di Matera, ha completato la
sua formazione con Ermanno Calzolari, Franco Petracchi ed Hugo Aisemberg e ha studiato
musica indiana con Gianni Ricchizzi. Da anni si occupa di musica popolare del sud Italia
realizzando progetti discografici e tour in Italia e all’estero con diverse formazioni. Ha
collaborato con il Teatro Kismet di Bari, col Teatro dei Sassi di Matera come
musicista/attrice e con l’ensemble “Jani’” ha realizzato la sonorizzazione del film muto La
terre di Dovjinko nell’ambito del festival cinematografico IMAGES ’04 (Vevey). Ha al suo
attivo concerti realizzati con formazioni di vario tipo, dal solo alla big band. Come
compositrice ha realizzato musiche per il teatro e per documentari.
Press Office
Lorena Jiménez/Laura Belpedio
European Programme WIMUST
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Incontri con le Compositrici 2012
Non c’è paese senza musica creata dalle donne.
L’umanità sarebbe più povera senza il nostro contributo.
Quando nascono i bambini, le madri cantano!
EUFEMIA MASCOLO,
ITALIA
8 novembre
2012
9 novembre
2012
10 novembre
2012
29 novembre
2012
4 dicembre
2012
Scuola Secondaria di 1° grado, Trevi nel
Lazio
Ist. Magistrale “Luigi Pietrobono”, Alatri
(FR)
Istituto Comprensivo di Fiuggi, Fiuggi
Città
c/o sede Progetto Itaca, Via del
Terminillo 3, Roma
Badia di Sant Maria in Mejulanum,
Corropoli
ore
11.00
ore
11.00
ore
11.00
ore
18.00
ore
11.00
This work programme has been funded with support from the European
Commission. This communication reflects the views only of the author and the
Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the
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