ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2014 1. IL QUADRO MACROECONOMICO L’attività economica mondiale nel primo trimestre del 2014 è cresciuta ad un ritmo graduale, subendo un lieve indebolimento rispetto alla fine del 2013 a causa delle tensioni geopolitiche acuitesi negli ultimi mesi e delle condizioni meteorologiche avverse che hanno impattato negativamente sull’economia degli Stati Uniti. In marzo l’indice mondiale dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers’ Index, PMI) relativo alla produzione manifatturiera è diminuito leggermente (a 52,4, da 53,2 in febbraio), confermando il rallentamento dell’attività mondiale nel primo trimestre. Nell’area euro gli indicatori congiunturali hanno confermato un moderato rafforzamento del ciclo economico nei primi mesi del 2014. A marzo, l’indice €-coin ha continuato ad aumentare, attestandosi su valori positivi per il settimo mese consecutivo. In aprile il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha dichiarato di essere pronto a mettere in atto misure non convenzionali per contrastare rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione, confermando che i tassi ufficiali rimarranno su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un periodo prolungato. I rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro rimangono orientati al ribasso. Gli andamenti nei mercati finanziari mondiali, i rischi geopolitici, una domanda interna inferiore alle attese e un’attuazione insufficiente delle riforme strutturali nei paesi dell’area potrebbero influenzare negativamente le condizioni economiche. Negli USA, il Federal Open Market Committee (FOMC) ha annunciato una riduzione mensile degli acquisti di attività per ulteriori 10 miliardi di dollari, a 55 miliardi, a decorrere da aprile. La riduzione riguarderà sia gli acquisti di mutui cartolarizzati sia le acquisizioni di titoli del Tesoro a più lungo termine. Il FOMC ha inoltre rivisto le indicazioni prospettiche sulla politica monetaria rispetto a gennaio, affermando che, nel decidere per quanto tempo mantenere invariati i tassi di interesse, terrà conto di una serie di informazioni, tra cui le condizioni nel mercato del lavoro, gli indicatori delle pressioni inflazionistiche e delle aspettative di inflazione e i dati relativi agli andamenti finanziari. Pagina 1 Secondo le stime del Fondo monetario internazionale, l’attività economica mondiale accelererebbe al 3,6 per cento nell’anno in corso e al 3,9 nel 2015. Fonte:Bollettino mensile BCE – Aprile 2014. Fonte: Bollettino economico 2/2014 BANCA D’ITALIA. Pagina 2 OECD Composite Leading Indicator, amplitude adjusted, Italia e Area Euro – Gennaio 2005-Febbraio 2014 €-coin – sviluppato dalla Banca d'Italia – fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro. Esprime tale indicazione in termini di tasso di crescita trimestrale del PIL depurato dalle componenti più erratiche (stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo). €-coin è pubblicato mensilmente dalla Banca d'Italia e dal CEPR. Previsioni dell'andamento del Pil in Italia – T1:2012-T4:2014 Pagina 3 Nei primi mesi dell’anno l’inflazione nella media dei paesi avanzati è diminuita. In marzo la crescita dei prezzi al consumo sul periodo corrispondente si è collocata all’1,5 per cento negli Stati Uniti e all’1,6 nel Regno Unito. Nell’area euro il tasso di inflazione, fonte EUROSTAT, si è collocato allo 0,5% in marzo, in ribasso rispetto all’0,7% del mese di febbraio. In Italia, nello stesso periodo, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha fatto registrare un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,4% nei confronti di marzo 2013. Fonte: EUROSTAT – APRILE 2014. Fonte: EUROSTAT – APRILE 2014. Pagina 4 Fonte: ISTAT- APRILE 2014. Nell’area euro i dati più recenti evidenziano che la disoccupazione si è stabilizzata ad un livello elevato. Il tasso di disoccupazione si è attestato all’11,8% nel mese di marzo 2014. Negli USA il tasso di disoccupazione nello stesso periodo si è collocato al 6,7%, stabile rispetto mese di febbraio. In Italia nel mese di marzo il numero di disoccupati è risultato pari a 3 milioni 248 mila, diminuendo dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il tasso di disoccupazione, pari al 12,7%, si è ridotto di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali ma è aumentato di 0,7 punti nei dodici mesi. I disoccupati tra i 15-24enni sono 683 mila. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è pari al 42,7%, sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente ma in aumento di 3,1 punti nel confronto tendenziale. Pagina 5 Fonte: EUROSTAT – MAGGIO 2014. Fonte: ISTAT – APRILE 2014. Pagina 6 2. MERCATI FINANZIARI Nei primi mesi del 2014 è continuata la discesa dei differenziali di interesse dei titoli di Stato decennali rispetto alla Germania, beneficiando del consolidamento delle prospettive di crescita economica e del procrastinarsi delle politiche espansive di politica monetaria da parte della BCE. In Italia, dalla fine del 2013, i rendimenti dei titoli decennali italiani sul mercato secondario sono diminuiti di 95 punti base e i differenziali rispetto ai corrispondenti titoli tedeschi si sono ridotti di 55 punti base. Gli indici azionari sono aumentati dell’1,2 per cento nell’area dell’euro tra la fine del 2013 e la metà di aprile. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito i corsi si sono lievemente ridotti rispettivamente dell’1,4 e del 2,3 per cento. Pagina 7 Fonte: Bollettino economico 2/2014 BANCA D’ITALIA. In Italia il mercato azionario è cresciuto dell’11 per cento a seguito della notevole riduzione del premio per il rischio richiesto dagli investitori, della moderata crescita della redditività attesa delle società quotate e dalla diminuzione dei tassi di interesse a lungo termine sui titoli degli emittenti pubblici. Pagina 8