Misure con circuiti elettrici Samuele Straulino Laboratorio di Fisica II - S.S.I.S. 2008 – 2009 http://hep.fi.infn.it/ol/samuele/dida.php Descriverò in particolare questi aspetti: • comportamento a regime di alcuni circuiti con componenti R, C, L alimentati con una differenza di potenziale (d.d.p.) sinusoidale; • condizione di risonanza in un circuito RCL; • regime transitorio in presenza di una tensione rapidamente variabile. Circuito puramente resistivo in presenza di una d.d.p. sinusoidale V (t) = V0 cos ωt V0 i(t) = cos ωt R V (legge di Ohm) La tensione applicata e la corrente che attraversa il circuito hanno la stessa frequenza e sono in fase. R Circuito puramente resistivo in presenza di una d.d.p. sinusoidale 3 4 1.5 2 0 0 -1.5 -2 -3 -4 0 π/2 π 3π/2 2π 5π/2 3π Circuito puramente capacitivo in presenza di una d.d.p. sinusoidale V (t) − Q(t)/C = 0 Q(t) = C V0 cos ωt V i(t) = − ω C V0 sin ωt La tensione applicata e la corrente che attraversa il circuito hanno la stessa frequenza ma sono sfasate di π 2 (la corrente è in anticipo rispetto alla tensione applicata). C Circuito puramente capacitivo in presenza di una d.d.p. sinusoidale 2 4 1 2 0 0 -1 -2 -2 -4 0 π/2 π 3π/2 2π 5π/2 3π Circuito puramente induttivo in presenza di una d.d.p. sinusoidale di V (t) − L =0 dt V i(t) = 0 L Z cos ωt dt V V0 = sin ωt ωL La tensione applicata e la corrente che attraversa il circuito hanno la stessa frequenza ma sono sfasate di π 2 (la corrente è in ritardo rispetto alla tensione applicata). L Circuito puramente induttivo in presenza di una d.d.p. sinusoidale 2 4 1 2 0 0 -1 -2 -2 -4 0 π/2 π 3π/2 2π 5π/2 3π Circuito RC V0 cos ωt − Q C i d → − ω V0 sin ωt − dt C R = Ri = R di dt V C Si cerca una soluzione del tipo i = i0 cos(ωt + ϕ): − ω V0 sin ωt = i0 cos (ωt + ϕ) − ω R i0 sin (ωt + ϕ) C Valutando questa espressione in ωt = 0 e ωt = i 0 = tan ϕ = ω C V0 p 2 1+ω τ 1 ωτ 2 π 2 e risolvendo il sistema cosı̀ ottenuto si trova: τ = RC (COSTANTE DI TEMPO DEL CIRCUITO) VR = R i0 cos (ωt + ϕ) è sfasato rispetto a V Circuito RL V0 cos ωt − L di dt R = Ri V Nota: nel caso non ideale va considerata anche la resistenza RL L Si cerca una soluzione del tipo i = i0 cos(ωt + ϕ): V0 cos ωt = − ω L i0 sin (ωt+ϕ)+R i0 cos (ωt+ϕ) Valutando questa espressione in ωt = 0 e ωt = i0 π 2 e risolvendo il sistema cosı̀ ottenuto si trova: V0 = R p 2 1+ω τ tan ϕ = − ω τ 2 τ = L/R Circuito RCL V0 cos ωt − L R di Q − = Ri dt C V di d2 i i d → − ω V0 sin ωt = L 2 + + R dt dt C dt Si cerca una soluzione del tipo i = i0 cos(ωt + ϕ): − ω V0 sin ωt = − ω 2L i0 cos (ωt+ϕ) + ω= p = L i0 cos (ωt+ϕ) − ω R i0 sin (ωt+ϕ) C Valutando questa espressione in ωt = 0 e ωt = i0 C π 2 e risolvendo il sistema cosı̀ ottenuto si trova: V0 q R2 + (1/ωC − ωL)2 tan ϕ = 1/ωC − ωL R 1/LC → risonanza : lo sfasamento ϕ si annulla e la corrente è massima ( i0 = V0 R ) d2 Q 1 dQ V0 cos ωt − Q − L 2 = R C dt dt r 1 Risonanza per ω = LC F m k L C V Moto in un fluido viscoso senza attrito radente R Confronto con un modello meccanico d2 x dx F0 cos ωt − kx − λ =m 2 dt dt λ dx/dt : ATTRITO VISCOSO r k Risonanza per ω = m In entrambi i casi, in assenza di effetti dissipativi (R = 0; λ = 0), il sistema inizialmente eccitato prosegue indefinitamente a oscillare alla frequenza di risonanza, senza che gli venga fornita energia dall’esterno (V = 0; F = 0). Ricerca della frequenza di risonanza Si utilizza la funzione X-Y dell’oscilloscopio per guardare V in funzione p di VR : si osserva un’ellisse, che degenera in un segmento quando ω = 1/LC • Regolare i VOLT/DIV sui due canali in modo che l’asse maggiore dell’ellisse sia inclinato sullo schermo di circa 45◦ per ottenere una sensibilità maggiore. • Valutare se lo sfasamento intrinseco fra CH1 e CH2 produce un effetto non trascurabile, scambiando fra loro i cavi collegati a questi due ingressi; eventualmente correggere la misura facendo la media delle frequenze ottenute nelle due configurazioni. Circuito RC con generatore a onda quadra Per studiare il regime transitorio che si osserva in presenza di tensioni rapidamente variabili utilizziamo una d.d.p. a onda quadra il cui periodo sia molto più lungo della costante di tempo τ = RC del circuito. V − VC = R i → dQ Q +R =0 C dt V = dQ Q +R C dt Nella soluzione dell’equazione omogenea si considera dipendente dal tempo la costante k: Q(t) → = V0 V (eq. omogenea associata) Q(t) = k(t) e−t/τ R 0 C Valutare il contributo della resistenza interna del generatore dk −t/τ 1 dQ = e − k(t)e−t/τ dt dt τ C V + Ke−t/τ Fronte di salita ( ↑ ): Q(0) = 0 Fronte di discesa ( ↓ ): Q(0) = V0C VC = V0 (1 − e−t/τ ) VC = V0 e−t/τ VR = V0 e−t/τ VR = − V0 e−t/τ Andamento della d.d.p. ai capi di resistenza e condensatore V0 V0/2 0 -V0/2 -V0 Dalla misura di T1/2 (intervallo di tempo in cui il valore della tensione ai capi di condensatore o resistenza passa da V0 a V0/2) si può ricavare la costante di tempo del circuito: τ = T 1/2 / ln 2 Andamento della d.d.p. ai capi del condensatore ... V0 V0/2 0 -V0/2 -V0 ... se il periodo dell’onda quadra è “troppo piccolo” Circuito RL con generatore a onda quadra Consideriamo ancora una tensione a onda quadra , il cui periodo sia molto più lungo della costante di tempo τ = L/R del circuito. V − VL = R i L → V =L di +Ri = 0 dt di +Ri dt R V L Nella soluzione dell’equazione omogenea associata si fa variare la costante k: i(t) = k(t) e−t/τ i(t) → = dk −t/τ 1 di = e − k(t)e−t/τ dt dt τ V + Ke−t/τ R Fronte di salita ( ↑ ): V = V0 per t > 0 Fronte di discesa ( ↓ ): V = 0 per t > 0 VL = V0 e−t/τ VL = − V0 e−t/τ VR = V0 (1 − e−t/τ ) VR = V0 e−t/τ Andamento della d.d.p. ai capi di resistenza e induttanza V0 V0/2 0 -V0/2 -V0 Come nel caso precedente, dalla misura di T1/2 si può ricavare la costante di tempo del circuito.