22 Giugno 2010 | Corriere della Sera Riunificare, tollerare, cercare la verità: questo è il metodo di Giordano Bruno In un mondo dove prevale l’apparenza sulla sostanza, fa riflettere sui valori universali di Nuccio Ordine Nell’articolo lo studioso utilizza tre parole chiave per delineare brevemente il percorso di Bruno: incrociare, tollerare, ricercare. Con l’utilizzo del verbo incrociare Ordine sottolinea che Bruno "ha cercato di riallacciare i fili che secoli di aristotelismo e di pedanteria avevano spezzato in diversi campi della conoscenza", dal piano cosmologico a quello religioso; il verbo tollerare è utilizzato invece per indicare come il pensiero bruniano evidenzi il fatto che che non vi è un unico centro, ma molteplici centri, mostrando così l’esistenza di molteplici punti di vista che "stimolano al dialogo […] senza rinunciare a testimoniare le proprie convinzioni"; il verbo ricercare, infine, è utilizzato per porre in rilievo il fatto che l’intera vita di Bruno "coincide con la caccia alla verità nella coscienza che la preda non si lascerà mai catturare definitivamente". 12 Settembre 2010 | Il Sole 24 Ore I mille Soli che riabilitano Bruno Il filosofo di Nola pagò col rogo l’intuizione dell'infinità dei mondi. Oggi sono 490 gli esopianeti verificati, e la caccia continua. di Patrizia Caraveo In un articolo sullo stato della ricerca dei pianeti extrasolari, di cui, fa notare l’autrice, è parte importante la ricerca di un sistema planetario simile al nostro sistema solare, viene citata la concezione cosmologica di Bruno incentrata sulla presenza di innumerevoli soli ed innumerevoli terre. Viene riportato un documento ritrovato nell’Archivio Storico Capitolino, datato 12 febbraio 1600, una data che precede di cinque giorni quella dell’esecuzione della condanna del Nolano. Nel documento, pubblicato su “Galilaeana” - la rivista del Museo Galileo di Firenze, diretta da Massimo Bucciantini e Michele Camerota - si fa riferimento ad un "curato" che "haveva nominato tanti soli et per questo brugiato", e subito dopo vi si afferma che "sta per brugiarsi un relasso ostinato chiamato Tadeo Bruno da Nola grandissimo letterato che per 3 anni è stato al Santo Officio, il quale ultimamente dicesse al cardinale Santa Severina che egli di dottrina, et massime di filosophia sapeva più di San Tomaso", descrivendo l’atteggiamento di fermezza tenuto da quest’ultimo nell’ascoltare la sentenza. Il "curato" è identificato da Federica Favino (Università La Sapienza, Roma) con il monaco cappuccino Celestino da Verona, che era stato in carcere a Venezia con Bruno, ne era stato un accusatore ed era andato al rogo alcuni mesi prima di Bruno. L’autrice dell’articolo fa notare che "l’avere accomunato il curato e Bruno potrebbe significare che la pluralità dei mondi ha giocato un ruolo importante nella condanna di quest’ultimo", ed in conclusione propone che sia intitolata a Giordano Bruno una missione spaziale dedicata alla ricerca di nuovi mondi, come riconoscimento di questa sua "straordinaria intuizione" 31 gennaio 2009 | L'Unità Campo de' Fiori di Annarosa Mattei Il breve articolo ripercorre la storia della statua di Ettore Ferrari dedicata a Bruno giungendo al 1929, quando ne fu chiesta la rimozione, evitata grazie all’intervento del filosofo Giovanni Gentile. 9 Gennaio 2009 | La Repubblica Quel Giordano Bruno eroe della ragione di Massimiliano Panerari Un’intervista a Corrado Augias in occasione della messa in scena del suo spettacolo Le fiamme e la ragione, dedicato alla storia di Giordano Bruno, al Teatro delle Celebrazioni di Bologna. Lo scrittore e giornalista spiega che la sua opera, concepita come "un elogio del relativismo illuminato e sorretto dalla ragione contro il dogmatismo [...] vuole mostrare le motivazioni politiche e religiose del processo contro Giordano Bruno, tra il dilagare dell Riforma protestante e il sorgere della scienza moderna". 7 Settembre 2008 | Il Sole 24 Ore E Aby scoprì Bruno Warburg era rimasto profondamente colpito dalla figura del filosofo condannato al rogo. In un quaderno di appunti inediti arrivò a definirlo un anticipatore di Nietzsche di Carlo Ossola In occasione dell’uscita del secondo volume degli scritti di Aby Warburg, dal titolo Opere. II: La rinascita del paganesimo antico e altri scritti (1917-1929), edito da Aragno, Ossola si sofferma sugli appunti risalenti al soggiorno italiano tra il 1928 e il 1929 e pone in luce il nesso tra la lettura warburghiana del Nolano e l’interesse dello studioso per il pensiero del Nietzsche «dionisiaco», sottolineando, tra gli altri, il tema dell’«ascesa e indiamento attraverso il ricorso al mito orfico di conoscenza e sacrificio». 18 Ottobre 2009 | Il Sole 24 Ore La memoria magica di Bruno Recensione a Giordano Bruno, Opere mnemotecniche, Tomo II, ed. diretta da Michele Ciliberto, a cura di Marco Matteoli, Rita Sturlese, Nicoletta Tirinnanzi (Adelphi 2009) di Tullio Gregory Una recensione al secondo volume delle Opere mnemotecniche di Giordano Bruno, edizione diretta da Michele Ciliberto, a cura di Marco Matteoli, Rita Sturlese, Nicoletta Tirinnanzi, testo latino a fronte (Adelphi). Gregory sottolinea l’importanza che l’arte della memoria assume nella nolana filosofia, evidenziando il nesso che sussiste tra questa e la dimensione umbratile che costitutivamente connota la condizione umana. E’ la storiografia novecentesca, ricorda Gregory citando l’introduzione di Michele Ciliberto al volume, a porre in rilievo l’importanza dell’arte della memoria nel pensiero bruniano e nella cultura rinascimentale. "Imitando e quasi pareggiando l’infinita potenza di Dio", afferma Gregory, "l’uomo crea un mondo costituito di immagini che [...] rendono via via possibile leggere, come in uno specchio, il mondo reale. [...] Sicché l’arte della memoria [...], nel continuo rapporto fra spirito fantastico, ragione, intelletto è la grande machina attraverso la quale l’uomo può ascendere verso quell’unico vero che, semplice in Dio, si esplica nell’universo infinito". La connessione tra opere mnemotecniche e dialoghi italiani è particolarmente evidente negli Eroici furori, in cui, come sottolinea Michele Ciliberto nell’introduzione, "si pone [...] il problema della funzione e del significato propriamente conoscitivo delle immagini, quale strumento essenziale a disposizione dell’uomo che voglia conoscere qualcosa della realtà". Tullio Gregory conclude l’articolo evidenziando che, con questa edizione critica, le opere mnemotecniche di Bruno sono ora accessibili in "limpide traduzioni, cui fa seguito un ricco commento che collega ogni testo a tutte le altre opere bruniane latine e italiane". 12 Maggio 2010 | La Repubblica Bruno e la macchina della memoria di Anna Benedetti Nella sezione "Firenze" de La Repubblica, l’articolo annuncia la presentazione a Firenze del volume di Giordano Bruno Opere mnemotecniche – Tomo II, ed. diretta da Michele Ciliberto, a cura di Marco Matteoli, Rita Sturlese, Nicoletta Tirinnanzi (Adelphi), all’interno del ciclo "Leggere per non dimenticare". Vengono riportate alcune righe dell’introduzione, in cui Michele Ciliberto mostra come il "pensare per immagini" sia "il centro costitutivo della nova filosofia di Giordano Bruno", mostrando come questo tema connetta opere latine e opere volgari del filosofo; se nelle opere volgari le immagini sono solo descritte, Ciliberto sottolinea come le opere latine siano invece "distinte dalla stampa e dall’uso sistematico di immagini in senso proprio, che sono chiamate, in modo diretto, a illuminare il senso e i caratteri della ricerca di Bruno". Le figure, spesso composte direttamente dallo stesso Bruno (capace di intagliare il legno), hanno dunque un valore "schiettamente filosofico". 4 Gennaio 2008 | La Repubblica Giordano Bruno segreti e magia di Franco Volpi Presentando il volume di Michele Ciliberto Giordano Bruno. Il teatro della vita (Mondadori), Volpi ripercorre alcune tappe fondamentali della fortuna di Giordano Bruno, soffermandosi sulle diverse interpretazioni della figura e del pensiero del Nolano. Lo studioso ricorda i giudizi critici di padre Mersenne e Pierre Bayle, facendo risalire i primi giudizi positivi a Gabriel Naudé, a John Toland e a Diderot; egli sottolinea l’entusiasmo suscitato dal pensiero del Nolano presso i romantici e particolarmente in Schelling, ricordando inoltre il ruolo centrale avuto in Italia dalle interpretazioni di Spaventa e Gentile. Volpi evidenzia poi due tendenze esegetiche di particolare fortuna: quella «alimentata dalla tradizione laico-massonica che vede in Bruno il martire del libero pensiero» e quella iniziata da Frances Yates con il libro Giordano Bruno e la tradizione ermetica (Laterza), «che lo associa al neplatonismo rinascimentale e lo presenta come mago [...] iniziato ai misteri della tradizione ermetica». Volpi afferma che «la nuova biografia di Ciliberto, interamente basata su fonti originali, corregge forzature e unilateralità dell’una e dell’altra interpretazione offrendo un’immagine a tutto tondo del vulcanico personaggio», e conclude che «alla fine si fa largo il convincimento che Bruno sia da riscoprire, oltre che come filosofo della magia e del libero pensiero, anche come grande scrittore». 08 Settembre 2007 | Il Manifesto La potenza redentrice di un pensiero «Giordano Bruno» di Michele Ciliberto per Mondadori. L'avventura esistenziale di un pensatore «maledetto» dove vita e filosofia coincidevano di Alberto Burgio Recensione al volume "Giordano Bruno. Il teatro della vita" di Michele Ciliberto, in cui Burgio ravvisa "la definitiva autobiografia che Giordano Bruno ci consegna, inaspettata, quattro secoli dopo la propria estrema e suprema rappresentazione". 09 Giugno 2007 | Tuttolibri - La Stampa Giordano Bruno oltre gli schemi La complessità della sua persona e del suo pensiero in un saggio di Ciliberto: una vita travagliatissima nel "teatro" dell'Europa del Cinquecento, un ingegno poliedrico e scomodo. di Enzo Bianchi Una approfondita recensione del nuovo volume di Michele Ciliberto dedicato alla figura del Nolano "Giordano Bruno. Il teatro della vita", appena edito da Mondadori. La recensione di Enzo Bianchi si concentra soprattutto sulla complessità della vita di Giordano Bruno e sul suo valore esemplare per comprendere il Cinquecento europeo. 01 Giugno 2007 | Il Domenicale La vita del Domenicano secondo Michele Ciliberto di Gianluca Montinaro Segnalazione del nuovo libro di Michele Ciliberto "Giordano Bruno. Il teatro della vita".