COMUNE DI GUASTALLA Provincia di Reggio Emilia Città sostenibile delle Bambine e dei Bambini 1° Premio Anno 2000 Piazza Mazzini, 1 42016 GUASTALLA Tel. (0522) 839711 Fax (0522) 824834 [email protected] Guastalla, 3 novembre 2014 COMUNICATO STAMPA IMPARARE A SCEGLIERE PER DIVENTARE GRANDI: MARINA D’AMATO CI SPIEGA PERCHÉ CI SIAMO PERSI I BAMBINI Una serie d’incontri organizzati da Coop Consumatori Nordest fra Reggio Emilia e Mantova per parlare di educazione al consumo ai giorni nostri. Sabato 8 novembre a Guastalla alle ore 17.30 “Perché ci siamo persi i bambini” un incontro aperto a tutti presso la Biblioteca Comunale in Piazza Garibaldi Si confronterà con la nota sociologa il Sindaco di Guastalla Camilla Verona. Come sempre è una questione di scelte. Ancora una volta Coop mette al centro delle sue attività l’educazione al consumo, la lettura dei giorni nostri attraverso i comportamenti d’acquisto. E lo fa con Marina D’Amato, esperta di spessore nazionale sui temi dell’infanzia e dell’educazione al consumo, che ha già collaborato con Coop in passato. L’incontro di sabato 8 novembre a Guastalla alle ore 17.30 presso la Biblioteca Comunale in Piazza Garibaldi tratterà di genitori e scelte educative legate a una corretta educazione al consumo. A confrontarsi con la D’Amato il Sindaco di Guastalla Camilla Verona. Imparare a scegliere per diventare grandi. Un monito per genitori, insegnanti, educatori e per tutti coloro che si trovano nel difficile ruolo di chi ha il compito di crescere un bambino. La consapevolezza delle scelte fatte: un obiettivo importante per tutti, in particolare per i genitori. Nell’ultimo libro della professoressa edito da Laterza “Ci siamo persi i bambini”, Marina D’Amato descrive una pericolosa inversione di ruoli. Parla di figli che fanno le stesse cose degli adulti, si vestono come loro, guardano la tv, giocano con i videogiochi, navigano su Internet, praticano gli stessi sport, parlano con un uguale numero di vocaboli, usano gli stessi gesti, hanno pochi giocattoli ma moltissimi gadget. Sono i bambini dei nostri giorni, i bambini adulti, figli di adulti bambini. Cosa fare in questo mondo in cui gli adulti hanno fretta di vedere crescere i figli di cui si prendono cura? “Per bambini e adulti, in modi diversi, l’educazione al consumo è una competenza fondamentale – dice Marina D’Amato-. Per gli adulti è importante riuscire a far capire ai bambini che un oggetto è la sintesi e il frutto di una scelta, perché insegnare a scegliere e non ad acquisire tutto, significa porre la prima pietra per una personalità che sarà libera. È la scelta che predispone un piccolo a diventare grande, l’esclusione di qualcosa rispetto a un’altra. Il genitore deve provare, a seconda delle circostanze, a far capire senza imposizioni, che dal cibo al giocattolo si può comprare ciò che è utile in quel momento senza dimenticare la nostra salute, la società e anche l’ambiente. Comprare per comprare – continua la D’Amato - è assolutamente inutile, non rende felici mentre scegliere consapevolmente può essere l’esempio e l’occasione per spiegare che tutto è collegato, tutto è una catena anche solidale”. Coop da trent’anni promuove l’educazione alla cittadinanza e al consumo consapevole con campagne ed attenzioni specifiche nei confronti dei suoi clienti che considera parte di una comunità. La peculiare attenzione rivolta ai più giovani è la sintesi e l’enfasi della sua strategia, finalizzata a predisporre uno stile di vita solidale, attento alla questione ambientale e alla crescita di persone responsabili. In una società che cambia al ritmo delle innovazioni tecnologiche che anticipano persino i processi culturali, oltre che le norme, Coop svolge un ruolo d’impulso e di analisi e fornisce importanti strumenti di lettura. Biografia di Marina D’Amato Marina D’Amato è professore ordinario di Sociologia presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Roma Tre dove insegna Sociologia, Sociologia delle comunicazioni di massa, Sociologia dell'infanzia; Insegna anche all'Università Renè Descartes Sorbona Parigi 5, all'Università di Vincennes Parigi 8. Ha condotto ricerche in Italia, in Francia, in Gran Bretagna, in Tunisia, in Moldavia e in Estonia e collabora con istituti nazionali e centri internazionali sui temi della comunicazione, delle politiche culturali e delle relazioni sociali. Coordina i comitati Sociologie de l'Enfance e Recits, Fiction et Societé, dell'AISLF (Associazione Internazionale dei Sociologi di lingua Francese) ed è membro della Commissione UNESCO per l'Integrazione sociale e per i beni immateriali. Tra le sue pubblicazioni: Musei e identità sociale 2012; Finzione e mondi possibili, 2012; Immaginario e satanismo, nuovi percorsi di identità giovanili, Universitaria, 2009; Telefantasie. La mondialisation de l'immaginaire 2009; Per un'idea di bambini, Armando 2008; Telefantasie, Franco Angeli, 2007; Bambini Multimediali, a cura, Istituto degli Innocenti, Firenze, 2006; I teleroi, Editori Riuniti, 1999, 2006; La TV dei ragazzi , ERI, 2002; Bambini e tv, Il Saggiatore, 1997; Infanzia e società, 1993; Infanzia e pregiudizio, Torino 1993; Lo schermo incantato, 1993; La politica della differenza 1990; Per amore per gioco per forza - televisione dei bambini e dei ragazzi storia e analisi, ed. 1988.