didattica attiva I vulcani italiani VIAGGIO in ITALIA 2. L'abitato di Taormina con l'imponente edificio vulcanico dell'Etna sullo sfondo. Sylvain Grandadam / The Image Bank / Gettyimages L’Italia è un territorio caratterizzato da numerosi vulcani, sia attivi, sia estinti (figura 1). I vulcani attivi sono concentrati nelle regioni centro-meridionali e in particolare nel versante tirrenico. I più importanti sono: l’Etna in Sicilia, il Vesuvio in Campania, Stromboli e Vulcano nelle isole Eolie. L’Etna (3 323 m) è il più alto vulcano d’Europa ed ha attività prevalentemente effusiva, in quanto emette lava basaltica molto fluida. L’Etna è interessato da frequenti eruzioni, che non sono particolarmente pericolose poiché la lava fuoriesce in colate tranquille e le esplosioni sono modeste (figura 2). Talvolta la lava fuoriesce formando spettacolari fontane di lava. 1. Le aree vulcaniche italiane. 3. Le pareti del Monte Somma, l'antico fianco del vulcano prima della terribile esplosione del 79 d.C., circondano il Gran Cono del Vesuvio. Piattaforma Porfirica Atesina Monti Lessini Larderello Tatiana Mironenko / iStockphoto Colli Euganei M. Amiata Monti Volsini Monti Cimini Monti Sabatini Colli Albani Roccamonfina Isole Pontine Campi Flegrei Vesuvio M. Vulture M. Ferru Vavilov Magnaghi Marsili Ustica Vulcani antichi estinti Vulcani attivi M.ti Iblei Aree vulcaniche sottomarine Fumarole Soffioni boraciferi Rilievi Vulcano Etna Vulcani recenti quiescenti o estinti Sorgenti di acque calde Stromboli Isole Eolie Lipari Pantelleria Linosa 4. Stromboli, vista dall'aereo, mostra i suoi ripidi fianchi soggetti a frequenti frane. Italo Bovolenta editore - 2014 Italo Bovolenta editore - 2014 1 didattica attiva Il Vesuvio è caratterizzato da fasi di attività fortemente esplosiva alternate a fasi di quiescenza che possono durare anche secoli. Il vulcano (figura 3) è attualmente a riposo, ma viene tenuto sotto stretta sorveglianza, in quanto attivo e pericoloso. Il Vesuvio, infatti, può dare origine alle temibili nubi ardenti. È tristemente famosa l’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C., che provocò la morte degli abitanti delle città di Pompei ed Ercolano e venne descritta da Plinio il Giovane. Gli edifici di questa città sono stati ritrovati sepolti dalla cenere vulcanica. L’ultima eruzione del Vesuvio è avvenuta nel 1944. Lo Stromboli fa parte delle isole Eolie e ha un’attività esplosiva molto frequente; le eruzioni emettono ceneri, lapilli e piccole bombe vulcaniche insieme a vari gas e colate laviche. Piccole esplosioni si succedono ogni quarto d’ora e le sue emissioni di vapore chiaro sono visibili anche di notte da lontano, perciò lo Stromboli è soprannominato «il faro del Mediterraneo» (figura 4). 5. L'Isola di Vulcano (22 km2) rappresenta la sommità di un edificio vulcanico molto più grande, la cui base si trova a 1 000 m sotto il livello del mare. 6. La zona dei Campi Flegrei, in cui è visibile il lago d'Averno ospitato all'interno di un antico cratere (foto da satellite). Vulcano, che costituisce l’omonima isola, è un vulcano temporaneamente a riposo, attualmente caratterizzato dalla presenza di fumarole. Ha attività prevalentemente esplosiva e l’ultima eruzione è avvenuta alla fine dell’Ottocento (figura 5). Altri vulcani attivi si trovano nella zona dei Campi Flegrei (figura 6) e nell’isola di Ischia in Campania. Quella dei Campi Flegrei (vicino a Pozzuoli) è un’area vasta circa 65 km2, in cui si trovano numerosi crateri vulcanici. In epoca storica si sono succedute varie eruzioni di tipo esplosivo. Attualmente l’attività eruttiva è a riposo e l'area è interessata dalla presenza di fumarole e dal fenomeno dell'epirogenesi (vedi § 8.5). Nel mar Tirreno sono presenti alcuni vulcani sottomarini attivi, di grandi dimensioni e caratterizzati da attività effusiva. Tra tutti ricordiamo il Marsili che è alto oltre 3 000 m. 7. I laghi laziali sono tutti di origine vulcanica; alcuni sono ospitati all'interno di caldere, altri, come il lago di Bolsena nella foto, sono ospitati all'interno di un cratere vero e proprio. Nella penisola italiana sono presenti anche numerosi vulcani estinti. Tra essi il complesso del Monte Amiata in Toscana, le isole Pontine nel Lazio, le isole di Linosa, Pantelleria, Ustica in Sicilia. I Colli Albani nel Lazio erano stati considerati vulcani estinti, ma sono stati recentemente riclassificati come vulcani quiescenti, in grado di poter riprendere l’attività eruttiva (figura 7). In Veneto, in Trentino e nell’Alto Adige sono presenti depositi di rocce magmatiche legati ad attività vulcanica avvenuta in tempi molto remoti. Tra essi i Monti Lessini, i Colli Euganei e la zona dei porfidi della Val d’Adige. Italo Bovolenta editore - 2014 Italo Bovolenta editore - 2014 2