CONQUISTA DELL’ETIOPIA
Le truppe Italiane invasero l’Etiopia senza una dichiarazione di guerra.
L’esercito etiope fu sconfitto e il re costretto alla fuga.
Mussolini era convinto che conquistando l’Etiopia avrebbe ottenuto il consenso di Francia ed
Inghilterra e che la comunità internazionale non sarebbe intervenuta.
-
Ma
La Società delle Nazioni
condannò l’Italia per aver aggredito un
paese membro dell’associazione.
Sanzioni economiche: vietò la vendita all’Italia di beni militari.
Successivamente
ritirate.
Non indebolirono l’Italia poiché non le rispettò.
Anzi
Mussolini assunse atteggiamenti vittimistici che garantirono al regime il
consenso quasi totale dell’opinione pubblica nazionale.
- Impero Italiano in Africa venne riconosciuto
Vittorio Emanuele III sovrano
d’Etiopia.
- La guerra in Etiopia aveva avvicinato Mussolini a Hitler
firmato un patto di
amicizia:
Asse Roma-Berlino
La Germania aveva appoggiato l’Italia
rifornendola di armi e materie prime.
Mussolini lo voleva utilizzare per fare
pressione sulle altre potenze coloniali
per ricavarne dei vantaggi ecc.
- L’Italia iniziò la propria discriminazione contro gli Ebrei
Promulgazione delle leggi razziali:(vedi Germania)
-
condanna della
Chiesa e opinione
Pubblica
Vietavano i matrimoni misti tra ebrei e non ebrei
Impedivano di frequentare la scuola pubblica
Vietavano il servizio militare e l’esercizio di alcune professioni
IMPERIALISMO E LA NUOVA POLITICA ESTERA
Pag 330 “I Saperi della storia 3” TOMO A

Ottobre 1935 invasione Etiopia
coloniale europea

PRETESTO GUERRA
Italia, paese belligerante, impegnata nell’ultima guerra
incidenti alla frontiera dei possedimenti italiani in Somalia ed Eritrea
1

il maresciallo R. Graziani porta a termine la guerra in pochi mesi (maggio 1936); egli fu molto feroce
nelle operazioni militari, utilizzò armi chimiche bandite dagli accordi internazionali stipulati al termine
della prima guerra mondiale e coinvolse nel conflitto anche i civili.

Guerra d’Africa
politica economica (allargare i confini del mercato nazionale)
riavere il consenso popolare

mito dell’impero
ritorno alle antiche glorie romane
risposta alla disoccupazione aggravata dal fatto che gli USA hanno
chiuso le frontiere
IL NAZIONALISMO ANTIMPERIALISTA
Nel primo dopoguerra Francia e Inghilterra si illusero di poter mantenere la loro egemonia sugli imperi, ma in
realtà non avevano le risorse economiche e le capacità militari per controllare i loro domini. (Durante la prima
guerra avevano chiesto uomini e materie prime ai loro territori d’oltremare). L’insofferenza delle colonie portò
alla nascita di movimenti indipendentisti in Asia e in Africa.
L’Inghilterra trasformò le colonie ( Canada, Australia, Unione Sudafricana, Nuova Zelanda) in dominions,
cioè stati indipendenti legati da interessi economici comuni e comunque fedeli alla corona. Le altre colonie
rimasero sotto lo stretto controllo del governo inglese.
La Francia, invece, impose loro un governo centralistico e non lasciò alle nuove classi dirigenti nessuna
autonomia. Questo causò delle rivolte (Siria, Marocco) e la nascita dei movimenti anticolonialisti.
Durante la conferenza della pace di Versailles, gli Stati Uniti vollero che i territori delle colonie venissero
annessi alle potenze vincitrici sotto forma di mandato. Le colonie potevano autogovernarsi ma erano
comunque dipendenti dalla potenza colonizzatrice.
Nel dopoguerra nacque il nazionalismo arabo, che univa le rivendicazioni nazionali (l’entità territoriale araba)
all’identità islamica .
Si parla di “risveglio dei popoli”, cioè della presa di coscienza da parte dei popoli colonizzati. Questo fu
dovuto alla circolazione delle idee tra i vari strati della popolazione durante la guerra, perché i coloni erano
venuti a contatto con le mentalità e le culture europee. Inoltre, essi furono ispirati dai principi di Wilson,
soprattutto quello dell’autodeterminazione dei popoli, e anche dalla rivoluzione d’ottobre, per quanto riguarda
l’emancipazione.
Si diffuse la lezione teorica di Lenin sull’imperialismo soprattutto in Cina e estremo Oriente.
( “L’imperialismo fase suprema del capitalismo”).
Contatto con la
mentalità occidentale
durante la guerra
Diffusione degli ideali
wilsoniani di autodeterminazione
Elaborazione teorica
di Lenin sull’imperialismo
Movimenti nazionalisti
anticolonialisti
LA DECOLONIZZAZIONE
-
Tra le due guerre erano sorti i primi movimenti e partiti indipendentisti e questo suscitò nelle colonie il
sentimento nazionale e il desiderio d’indipendenza.
-
Le colonie combattevano per la democrazia e la libertà
2
-
La decolonizzazione durò 40 anni e interessò il continente africano e asiatico. L’ indipendenza fu
raggiunta da alcuni paesi come la Gran Bretagna per via pacifica trasformando l’ impero in
Commonwealth (libera associazione di popoli uniti nella ricerca sotto la corona inglese) o come la
Francia per via violenta che oppose resistenza ai movimenti di liberalizzazione.
-
Sia gli USA che l’ URSS erano contrari al colonialismo, gli USA in nome della libertà dei popoli e l’ URSS
in nome del comunismo.
-
In questo periodo si inizia a parlare di NEOCOLONIALISMO poiché i paesi colonizzatori preferirono
mantenere un controllo solo economico piuttosto che uno anche politico che era rifiutato sia dal paese
colonizzato, che pretendeva la propria indipendenza, sia dal fatto che una dipendenza politica avrebbe
comportato troppe spese.
-
Resta comunque importante il rapporto che rimane tra le colonie e le madrepatria dal punto di vista
economico e culturale,mentre dal punto di vista politico questi nuovi stati diventavano per la più parte
dittature militari.
COLONIALISMO
Legame politico-economico tra madrepatria e paese colonizzato
DECOLONIZZAZIONE
NEOCOLONIALISMO
Legame economico e culturale tra madrepatria e paesi colonizzati
No legame politico-nascita di regimi dittatoriali militari
IL PROCESSO DI DECOLONIZZAZIONE
IN TEORIA...
Dopo il conflitto l'ONU confermò l'impegno per un nuovo ordine mondiale fondato su:
-
Indipendenza nazionale
Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo (1948)
Gran Bretagna e Francia aveva già permesso al loro impero coloniale più autonomia in cambio della
partecipazione alla Guerra, mentre la Germania, l'Italia (Maghreb e Medio Oriente) e il Giappone avevano
sostenuto le tendenze indipendentistiche per indebolire i nemici.
IN PRATICA...
-
La decolonizzazione fu rallentata dai vincitori e complicata dallo scontro tra i due blocchi in cui era diviso
il mondo.
Anche con la concessione dell'indipendenza ad alcuni Paesi, la loro effettiva sovranità risultò limitata a
causa di arretratezze generali (politiche ed economiche)
Frontiere decise “a tavolino”, non rispettando le nazionalità
DECOLONIZZAZIONE IN AFRICA
Decolonizzazione: processo che durò circa 40 anni e che portò alla fine degli imperi coloniali e
all’indipendenza dei popoli afro-asiatici.
Pacifica: trattative con la Madrepatria
3
INDIPENDENZA
Violenta: con guerre di liberazione
Gli Usa giocarono un ruolo decisivo: con la Carta Atlantica (1941) proclamarono il principio di
autodeterminazione dei popoli.
NEOCOLONIALISMO: i colonizzatori abbandonano il controllo politico della colonia per mantenere quello
economico.
INDIPENDENZA AFRICANA (MAGHREB: MAROCCO, ALGERIA, TUNISIA, LIBIA)
1. LIBIA:(colonia italiana) è il primo paese che riesce ad ottenere l’indipendenza (1951); affida il
governo ad una monarchia senussita.1969: con un colpo di stato, Gheddafi instaura la Repubblica.
2. MAROCCO E TUNISIA: (colonia francese) i francesi alternano interventi militari con proposte di
parziale autogoverno ma nel 1956 furono costretti a concedere la piena indipendenza ad entrambi i
paesi.
3. ALGERIA:(colonia francese) la sua indipendenza fu ostacolata da circa un milione di francesi che vi
risiedevano dal 1830 e che detenevano il potere politico ed economico.All’inizio degli anni ’50 il
movimento nazionalista algerino costituì il FRONTE DI LIBERAZIONE NAZIONALE (FLN) guidato
Mohammed Ben Bella: era un’organizzazione clandestina radicata, in particolare, nelle città e votata
alla causa della piena indipendenza.
Nel 1954 la lotta contro i francesi culminò in una insurrezione proclamata dal FLN che pose le basi dello
scoppio di una guerra destinata a durare 8 anni.
L’apice dello scontro fu la battaglia di Algeri (1957) che per 9 mesi vide l’intera città coinvolta nella guerriglia
urbana; la Francia, con forti repressioni e uso sistematico della tortura riuscì a soffocare l’insurrezione
suscitando le proteste della maggior parte dell’opinione pubblica francese.
Tutto questo provocò gravi fratture politiche in Francia che segnarono la crisi della Repubblica che terminò
nel 1958, quando De Gaulle ritornò al potere e pose fine al conflitto.
1959: le trattative con l’FLN riconobbero l’autodeterminazione dell’Algeria.
1962: a Evian, il governo francese e quello provvisorio Algerino si accordarono per riconoscere
l’indipendenza dell’ Algeria.
LA DECOLONIZZAZIONE NELL’ AFRICA NERA
1960: Indipendenza per molti stati: Nigeria Congo Belga, Senegal, Mali, Camerun, Togo, Madagascar,
Dahomey (oggi Benin), Niger, Alto Volta (oggi Burkina Faso), Costa D’Avorio, Ciad, Repubblica
Centrafricana, Gabon e Mautritania.
ERITREA
2 dicembre 1950: l’ ONU dichiarò l’Eritrea unità autonoma federata all’ Etiopia
 maggiori poteri governativi ma non totale indipendenza
!962: l’ Etiopia trasformò l’ Eritrea in semplice provincia statale
 rivolta prima e guerra di liberazione poi, da parte della popolazione Eritrea
1991: l’ Eritrea ottiene l’ indipendenza
SOMALIA
1949: l’ ONU incaricò l’ Italia di amministrare la Somalia Italiana per farle ottenere l’ autonomia.
1960: indipendenza e unificazione di Somalia italiana e inglese
1977: indipendenza della Somalia francese sotto il nome di REPUBBLICA DI GIBUTI
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GHANA
1957: indipendenza del Ghana
Trattative tra Inghilterra e Ghana
 maggiori poteri alle forze locali
 formazione di un governo autonomo
COMUNITà FRANCO-AFRICANA
1958: Nascita della comunità franco- africana, (proposta dal generale De Grulle e ottenuta con referendum
locali)
 le colonie africane mantengono rapporti con la Francia
 non si rinuncia alla prospettiva di indipendenza
GUINEA
1958: indipendenza ottenuta approfittando del referendum in riferimento alla nascita della Comunità francoafricana
CONGO BELGA
Ottiene l’indipendenza nel 1960 grazie ai moti indipendentisti guidati da Lumumba che convinsero il re belga
a concedere l’indipendenza.
NIGERIA
Ottiene l’indipendenza nel 1960 dopo una serie di guerre civili.
ANGOLA E MOZAMBICO
L’Angola e il Mozambico incontrano difficoltà per raggiungere l’indipendenza a causa del regime presente
nel Portogallo (paese colonizzatore).
Nel 1975 ottengono l’indipendenza con l’affermazione della democrazia nel Portogallo.
KENYA
Raggiunge l’indipendenza1963 dopo frequenti atti terroristici della setta Mau Mau contro i coloni.
RHODESIA
Nel 1965 i coloni bianchi proclamano indipendenza, ma solo nel 1980 la minoranza bianca restituì il potere
alla maggioranza nera e lo Stato prese il nome di Zimbabwe.
SUDAFRICA
Il Sudafrica è l’unico stato africano in cui i coloni bianchi riuscirono a mantenere il pieno potere: apartheid.
La lotta politica dei neri si era organizzata nel partito dell’African National Congress guidato da
Nelson Mandela venne scarcerato dopo 25 anni nel 1990 dal presidente Fredrik De Klerk che abolì la leggi
che permettevano la segregazione razziale.
Nel 1993 Mandela e De Klerk ricevettero il premio nobel per la pace e nel 1994 Nelson Mandela e il partito
ANC salirono al potere col 63% dei voti.
DECOLONIZZAZIONE IN ASIA
L’ONU riconosce agli ebrei sfuggiti al genocidio nazista la Palestina come Stato autonomo (1947). Questo
comportò l’espulsione delle popolazioni locali e suscitò immediatamente reazioni violente e conflitti.
CINA: Si scatenò una guerra civile tra i nazionalisti di Chiang Kai-scek e i comunisti di Mao Tse-tung, che si
concluse con la nascita della Repubblica Popolare Cinese (1949) – sistema politico a democrazia popolare
egemonizzata dal Partito comunista.
INDIA: Gli inglesi abbandonarono il Paese in seguito ad una mobilitazione anti-colonialista guidata da
Gandhi e ispirata alla non-violenza.
Il nuovo governo dell’India “libera” era diretto da Chandra Bose, esponente nazionalista, e appoggiato dal
Giappone.
A causa dei contrasti tra induisti e islamici si suddivise la penisola in due Stati: India e Pakistan (1947).
I confini politico-religiosi del Bengala e del Punjab rimasero indeterminati.
FILIPPINE: Le Filippine ottengono l’indipendenza nazionale alla fine della Seconda Guerra Mondiale (1946),
in seguito alle occupazioni di Spagna, Stati Uniti (1898) e Giappone (1941). Gli americani, si preoccuparono
5
di favorire l’ascesa al potere delle forze conservatrici (liberali e nazionalisti), reprimendo i tentativi di rivolta
comunisti per proteggere la loro egemonia economica. Questo appoggio sfocerà nel 1964 nella dittatura di
Ferdinando Marcos.
VIETNAM: I comunisti del Vietminh avevano proclamato l’indipendenza nel 1945, in seguito alla resistenza
anti-nipponica. Comunque dovette affrontare i tentativi francesi di inserire il Vietnam nella loro Union
Française, struttura federativa su modello del Commonwealth britannico. Questo provocherà una guerra di
otto anni che porterà con l’arresa della Francia (1954).
INDONESIA: I nazionalisti, guidati da Sukarno, proclamarono l’indipendenza in seguito dopo più di tre secoli
di dominio olandese. L’Olanda tentò di preservare i suoi interessi economici, perciò cercò di creare l’Unione
olandese-indonesiana, disarticolando l’unità nazionale indonesiana. Nel 1949 gli olandesi dovettero
accettare la sovranità della nuova repubblica.
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CRONOLOGIA SOMMARIA DEL COLONIALISMO FRA PRIMA GUERRA
MONDIALE E ANNI ‘50
1919
Inizio della lotta non violenta di Gandhi
1922
1927
1930
1931
1934
1935-36
1936
1941
Fine del protettorato inglese sull’Egitto
Inizio della guerra civile in Cina
Ho Chi Minh crea il PC in Vietnam
Nasce il British Commonwealth
Cina: inizio della “lunga marcia”
Guerra di Etiopia – sanzioni da parte della SdN
L’Inghilterra ritira le truppe dall’Egitto
Carta Atlantica: otto punti concordati tra Churchill e Roosevelt, fra cui
autodeterminazione dei popoli, rispetto della sovranità popolare, cooperazione
internazionale
Battaglia di El Alamein
Italiani e tedeschi si ritirano dall’Africa
nasce l’ONU
Conferenza di Parigi per gli accordi di pace
L’Italia rinuncia a tutte le sue colonie
Patto Atlantico+ NATO
Proclamazione della <repubblica Popolare Cinese
Indipendenza della Libia
Guerra d’Algeria
Piena indipendenza a Marocco e Tunisia
Indipendenza della Somalia
1942
1943
1945
1946
1947
1949
1951
1954-1962
1956
1960
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