La guida botanica di Claudia - Aprile

La guida botanica di Claudia
La primavera è arrivata e con lei è giunto anche il momento di prendersi seriamente cura del proprio orto e del
proprio giardino; le giornate si stanno allungando
ormai da settimane, e in tutta la penisola le
temperature, anche quelle notturne, si alzano
vistosamente.
Il mese di aprile è il momento principale delle
semine,
ma occorre
provvedere
alla
preparazione del terreno: si deve infatti
vangarlo, fresarlo e concimarlo (se non è stato
fatto in autunno).
Aprile è in genere un mese piovoso, e le piante si sviluppano rigogliosamente anche senza l'aiuto delle nostre
annaffiature. Per questo motivo eventuali periodi di siccità, anche brevi, sono i più pericolosi: le piante in pieno
rigoglio vegetativo necessitano di grandi quantità d'acqua, e giornate asciutte e particolarmente soleggiate
causano l'evaporazione della gran parte dell'acqua contenuta nel terreno.
Luna calante: è preferibile approfittare dei giorni di luna calante per dedicarsi alla semina di cicoria, bieta,
radicchio, lattughino da taglio, rucola, scorzabianca, valeriana, sedano, cipolle e indivia. Prima della semina,
preparare l'orto ad accogliere le nuove piantine rivoltando le zolle ed occuparsi anche di preparare un nuovo
cassone per il compostaggio in giardino e di rimestare quanto già accumulato durante l'inverno. Si consiglia
inoltre di seminare le erbe aromatiche e di procedere alla potatura di viti, meli e peri in questo periodo. Cipolla,
aglio, scalogno e tutti gli ortaggi a bulbo dovrebbero essere preferibilmente raccolti quando la luna è calante.
Luna crescente: la tradizione contadina consiglia di seminare quando la luna è crescente ravanelli, carote,
piselli, taccole, prezzemolo, basilico, angurie, cetrioli, asparagi (semi), cavoli, compreso il cavolo verza, e
zucchine. Con la luna crescente si possono inoltre trapiantare asparagi (radici), fragole, patate, cipolle e lattuga.
Approfittare dei giorni di luna crescente per raccogliere le erbe aromatiche e le erbe officinali da essiccare, oltre
che per la raccolta di carote e ravanelli.
In giardino
Piantature: Il mese di Aprile è ideale per cercare nuove piante per il giardino; non perché sia perfetto per porle
a dimora, ma semplicemente perché con l’arrivo della primavera i vivai si riempiono di piante, fiori, piantine;
meglio evitare di acquistare piante a caso, guidati dall’istinto o dal desiderio di portare a casa una pianta
particolare o che ci ha colpiti, cercando di recarsi al vivaio già con una ben delineato progetto in testa e tenendo
ben presente serve per realizzarlo.
Tappeto erboso: Il taglio ottimale portato a 4,5-5,0 cm in marzo può essere ribassato a 3,5-4,0 cm (altezza
ottimale del periodo). Il calendario degli sfalci prevede ancora 2 sfalci alla settimana per i tappeti finissimi, 1 alla
settimana per i tappeti erbosi ornamentali composti da specie ibride, e 2 tagli mensili per i tappeti erbosi più
rustici. Se non fatto il mese precedente è possibile eseguire la sfeltratura, nel caso in cui fosse superiore a 6-8
mm occorre procedere con una passaggio incrociato, da eseguirsi con arieggiatore /scarificatore.
A fine di aprile effettuare la prima concimazione con concime specifico; se è stata fatta la concimazione di fine
inverno sono sufficienti 15 gr/mq di concime ad alto tenore in azoto per mantenere bello il tappeto erboso e
prepararlo ad affrontare nel modo migliore il periodo caldo.
Potature: in aprile le piante riprendono in pieno la loro attività vegetativa per cui occorre iniziare le operazioni
colturali primaverili. E’ il momento di potare tutte quelle piante che fioriscono sui rami dell'anno (corbezzolo,
alloro, catalpa …), oltre a terminare la potature degli alberi da foglia che necessitano di interventi di leggera
riduzione; su piante sempreverdi come la Magnolia grandiflora, è possibile eseguire una potatura di drastica
riduzione se l’esemplare si presa con vegetazione affaticata. Le siepi di conifere o da altre specie sempreverdi,
come la piracanta, possono essere potate per regolare le sagomature. Non intervenire assolutamente sui
cespugli a fioritura primaverile (lillà, forsithya, meli da fiore, spirea …) se non per rimuovere rami spezzati o
danneggiati dal freddo; un intervento di potatura eseguito in questo momento compromette l’imminente
fioritura.
Fioriture: ad aprile è poi arrivato il momento di godere delle piantagioni effettuate in novembre: in questo
periodo i bulbi di tulipano fioriscono, preceduti da narcisi e giacinti. A fine aprile iniziano ad intravedersi, tra rami
contorti di alberi ancora privi di foglie, piccole fioriture violacee, sfumate di bianco, che nel giro di qualche giorno
si trasformano in una nuvola profumata di grappoli lilla: è il glicine che nei mesi successivi cattura l’attenzione
grazie alla sua spettacolare fioritura.
Fiorisce ad aprile: Calibrachoa. La Calibrachoa è una nuova varietà di petunia (presentata per la prima volta al
Flormart nel 2010 dalla ditta Andreas Psenner & figli) dal portamento ricadente molto apprezzata per creare
vivaci macchie di colore nei vasi del
terrazzo e nelle aiuole del giardino. La
fioritura inizia già a metà aprile quando le
giornate oramai lunghe garantiscono molte
ore di luce. L’elevata rifiorenza e l’elevata
vigoria garantiscono di avere piante fiorite
per tutta l’estate. Sempre compatte, con
una vegetazione che potremo definire
serrata, anche dopo una pioggia, o un
periodo di stress idrico. In giardino si
utilizzano in piena terra per formare aiuole con cuscini colorati, sui balconi in
cassette così da ottenere un effetto di tutto pieno sulla parte alta del vaso e una cascata di fiori ricadenti grazie
ai lunghi tralci, nei portici come basket appesi.
Terreno: ama il terreno soffice, umido e ricco di sostanza organica.
Esposizione: come le petunie e le surfinie di dimensioni normali, la petunia nana predilige i luoghi soleggiati e al
contrario di esse non teme il vento e la pioggia.
Annaffiature: regolari ed abbondanti, soprattutto nei periodi di siccità. La mancanza di acqua provoca
l’ingiallimento delle foglie.
Concime: fertilizzare con regolarità, una volta al mese, impiegando inizialmente un prodotto equilibrato e poi
uno specifico per piante da fiore. Abbinare una volta ogni due mesi
Asparago (semi)
Asparago (radici)
T
Barbabietola
Sf
S
S
S
S
S
S
Cardo
Carote
S
Cavolo Broccolo
Sa
Cavolo Cappuccio
Sc
T
Sa
T
Cavolfiore
Sc
T
Sa
Sc
Sf
Sc
T
Sa
Sa
Cicoria da taglio
Sc
Cicoria scarole
Cipolla estiva
S
Sf
T
S
S
S
S
S
S
T
S
S
T
S
Fagiolo rampicante
S
T
Sc
T
Sf
Sc
Sa
S
Lattuga a cappuccio
Sc
Sc
S
Lattuga da taglio
Sc
Sc
S
Melanzana
Sc
Sc
Sf
Sc
Sc
Sf
Sc
Sc
Sf
Sc
Melone
Peperone
Sa
Sa
Cavolo di Bruxelles
Fragola
Raccolta: aprile è il mese della raccolta degli
asparagi. Tagliare i turioni (la parte
commestibile che emerge dal terreno)
quando raggiungono una altezza di circa 15
– 20 cm.
N.B.: il primo vero raccolto degli asparagi
avviene non prima del terzo anno dalla
semina; non allarmarsi pertanto se dal
terreno piantato ad asparagi l’anno prima
non emerge nulla.
A seconda delle regione di appartenenza ad
aprile sarà possibile raccogliere ancora
alcuni ortaggi ancora legati alla stagione
invernale (cavolfiori, carciofi e finocchi), e i
primi doni della stagione primaverile come i
piselli (se sono stati seminati in anticipo e
protetti dal freddo).
T
S
Sa
Cicoria a cespo
Trapianto in campo
S
S
Semenzaio in serra calda
T
S
T
Sc
Sc
Semina a dimora
T
Carciofi
Semenzaio in serra fredda
S
T
S
S
Bieta e bietola
Sf
Semenzaio all'aperto
T
S
Basilico
Cetriolo
Sa
Aprile
S
Cavolo Verza
Legenda (tabella delle semine e trapianti)
Marzo
Febbraio
Tabella delle semine e trapianti
Gennaio
Nell’orto
Semina: si effettuano quasi tutte le semine
delle principali specie, ma occorre
provvedere alla preparazione di semina: si
deve
infatti
vangare
il
terreno,
frantumando con la vanga le zolle, ed
eliminare le erbe infestanti o altri residui.
Preparato il terreno si può iniziare semina,
a file o a spaglio, o al trapianto delle
piantine da semenzaio.
Subito dopo aver terminato la semina
coprire il terreno con teli di agritessuto per
proteggerlo da uccelli e da improvvisi
acquazzoni.
Sc
S
T
Sa
T
Sa
Sf
T
Sa
Sf
T
Sa
Sa
S
Pisello e Taccola
S
S
Pomodoro
Sc
Sc
Sf
Sc
S
Porro
Sc
Sa
S
Prezzemolo
S
S
S
Rapa
S
S
S
Ravanello
Sc
S
S
Rucola
Sc
S
S
Scorzobianca-Scorzonera
Sedano - Sedano rapa
S
S
Sc
Sc
Sa Sc
S
T
Sa
Spinacio
S
S
S
Valeriana
S
S
S
Zucca
Sc
Sf
Sc
T
S
Zucchino
Sc
Sf
Sc
T
S
Nell’appartamento
Le piante da appartamento risentono positivamente dell’arrivo della primavera: maggiore luminosità e giornate
più lunghe sono uno importante stimolo alla formazione di nuovi germogli e per coadiuvarle nella crescita e
fioritura è importante usare del concime, in maniera più frequente rispetto ai mesi precedenti. Le piante che
sono state riparate possono essere trasferite all'aperto, avendo cura di esporle gradualmente ai raggi solari, in
modo da non far bruciare le foglie e farle riabituare alle condizioni ambientali esterne e nell’eseguire queste
operazioni fare attenzioni al freddo, al gelo e al vento che possono danneggiarle, in quanto, dopo il periodo di
riposo al coperto, non sono più tanto resistenti, ma hanno bisogno di riacclimatarsi lentamente senza subire
sbalzi termici drastici.
Nel frutteto
Per chi possiede un frutteto, aprile è il mese giusto per dedicarsi alla prevenzione di funghi e malattie che
potrebbero danneggiare la pianta e inibire il raccolto; da aprile a luglio, infatti, i controlli vanno intensificati in
quanto le piogge primaverili favoriscono la rapida diffusione delle malattie fungine e dei parassiti, che possono
essere combattuti con una pulizia completa del terreno o del prato nel quale si trovano le piante.
Per prima cosa smuovere il terreno intorno agli alberi di frutto in modo da individuare il prima possibile la
presenza di parassiti o altri elementi dannosi; recidere quindi i rami rovinati dal freddo o colpiti dalle screpolature
e rimuoverli insieme alle foglie secche e ai residui delle potature mediante un rastrellamento. Il materiale
organico ricavato può diventare una pericolosa fonte di propagazione di parassiti (afidi e cocciniglie), e di malattie
fungine; dopo averlo allontanato dai piedi della pianta, bruciarlo o interrarlo con attenzione.
Piantata ad aprile: Porro Il porro (Allium porrum) è una pianta aromatica originaria del Mediterraneo che veniva
usato dagli Egizi e dai Romani sin dai tempi antichi per le sue proprietà antisettiche, diuretiche e lassative. Il suo
sapore che ricorda quello di una cipolla ma è più delicato. In cucina è utilizzato per la preparazione di carni, pesci,
minestre, primi piatti o per la guarnizione piatti tagliato a rondelle: la parte iniziale delle foglie, di colore verde,
ha un sapore più delicato ed una consistenza più fibrosa, mentre la
parte finale ha un sapore più intenso e più dolce. Esistono varietà sia
estive sia invernali che variano in base al periodo di semina: le prime
si seminano in inverno e si raccolgono a fine primavera-piena estate
e le seconde si seminano in aprile e si raccolgono a fine autunnoinizio primavera. Il periodo di semina varia a seconda che si sceglie
di seminare in semenzaio (da fine dicembre a inizio febbraio) o
direttamente in piena terra (fine marzo-aprile). Per la semina in orto:
scavare nel terreno delle buche disposte su file distanti tra loro circa
15cm, porre i semi e si ricoprirli con un sottile strato di terreno; dai semenzai all'aperto, le giovane piantine
vengono trapiantate in piena terra in estate, a fine giugno-luglio.
Ne esistono molte varietà; le più comunemente coltivate in Italia sono:
• Lungo gigante d'inverno: ha il piede lungo e si raccoglie durante il periodo invernale; può rimanere nel terreno
anche durante i mesi freddi, la raccolta viene pertanto fatta in modo a scalare (tra i più famosi la qualità
Cervere).
• Mostruoso di Carentan: varietà molto rustica, con bulbo enorme che può raggiungere il diametro di 7- 8
centimetri e i 25 centimetri di lunghezza. E’ molto resistente al freddo e molto appetibile per il suo sapore
inoltre è un alimento facilmente digeribile con un buon contenuto in zuccheri (4.5%) e sali minerali.
• Gigante d'Italia: la parte bianca del fusto raggiunge a volte anche i 30 centimetri di lunghezza, il diametro non
supera i 2-3 centimetri. Molto rustico e produttivo (resiste alla neve senza dare origine a marciumi) è molto
richiesto per il sapore "dolce e squisito".
• Porro lungo della riviera: si distingue per la sua lunghezza, bellezza e resa elevata.
I porri sono noti anche per le virtù di pulizia dell'intestino. La parte verde contiene fibre più dure che costituiscono
un'ottima zavorra che favorisce il transito intestinale in modo delicato e non aggressivo e quindi adatta anche
agli organismi più sensibili. Si utilizza anche come vermifugo sotto forma di decotto: 30 g. di radici di porro, lavate
e pestate nel latte.
Il giardino verticale
Un tempo verticali erano solo i rampicanti, tende verdi naturali per abbellire muri
e superfici scialbe. Oggi per le piante che abitano in città crescere con il naso
all’insù è uno stile di vita sempre più diffuso e apprezzato.
I muri verdi sono formati da moduli preformati, che contengono diversi substrati
colturali di feltro di polipropilene per posizionare le piante. Sono facilmente
integrabili con i rivestimenti di facciata, facilitano le irrigazioni e fungono da
supporto per la vegetazione prescelta. Tra i moduli e la parete viene lasciato uno
spazio che serve per la ventilazione e l’isolamento termo-acustico. All’interno del
substrato vi è un nucleo di torba e perlite espansa, che serve a trattenere
l’umidità necessaria per ricreare l’habitat naturale per la crescita delle piante.
Per le pareti verdi è di estrema importanza la scelta accurata delle specie in
relazione al clima locale, in particolar modo per le pareti verdi realizzate
all'esterno: si deve tenere conto della loro rusticità, della resistenza al vento,
delle necessità di acqua e di nutrienti, dell'esposizione e delle temperature ideali di vegetazione.
Gli aspetti positivi di un giardino/orto verticale sono molteplici:
• Salvano spazio: un’incredibile varietà di piante, anche
commestibili come zucche e meloni, cresce bene espandendosi
verso il cielo.
• Proteggono dagli agenti atmosferici: i muri esterni della casa
traggono beneficio dalla protezione verde.
• Sono un Isolante naturale: contribuiscono all’isolamento termico
dell’edificio che li ospita, mantenendolo più fresco in estate e più
caldo in inverno.
• Migliorano qualità dell’aria: mentre rimuovono l’anidride
carbonica, le piante contribuiscono a catturare le polveri sottili
che inquinano le città.
• Riparano dal rumore
• Facilitano l’agricoltura biologica: sono meno esposti gli attacchi di tutto ciò che troppo spesso viene
combattuto a colpi di pesticidi e diserbanti chimici.