FACE À FACE
PAROLE DI FRANCIA PER SCENE D’ITALIA
grafica e impaginazione Chiara Petternella
L’edizione 2012 di Face à face, sesta dalla sua nascita, è l’esempio
del dialogo artistico tra la Francia e l’Italia. Da Napoli a Torino, da
Noto a Roma, questo appuntamento annuale con il teatro francese, prodotto dall’Institut français Italia, coinvolge circa venti città
italiane, tra piccoli e grandi centri.
Per prima cosa vorrei sottolineare il dinamismo dei nostri partner italiani. I teatri e i festival che, per il 2012, parteciperanno
a Face à face sono, infatti, sempre più coinvolti nella strutturazione e nella concezione del progetto: 30 teatri accoglieranno
quest’anno 46 spettacoli e più di 120 attori italiani, che saranno
protagonisti di letture, allestimenti o ancora spettacoli di testi
francesi. Il teatro francese contemporaneo non è mai stato così
presente in Italia.
Se c’è una specificità di Face à face che mi piace ricordare, è la sua capacità di seguire
ogni tappa della creazione teatrale. Poiché se è vero che il momento dello spettacolo rappresenta il cuore del progetto Face à face; è altresì essenziale conservare nella mise en
espace un segno dei testi che ne hanno permesso la genesi, offrendo al pubblico il duplice
privilegio di essere spettatori ma anche lettori.
Sostenendo la traduzione, la pubblicazione e la rappresentazione, Face à face accompagna
la totalità del processo di creazione assicurando, in Italia, una sempre maggiore diffusione della produzione drammaturgica francese, oggi particolarmente ricca, e capace di
nutrire la rete di teatri italiani di testi che rappresentano l’attualità francese.
Questo Festival ha inoltre permesso ai giovani delle scuole per interpreti e traduttori,
come quelle dell’Università di Bari, Catania, Bologna e Forlì di confrontarsi in un importante dialogo tra culture. Sotto questo aspetto, Face à face diventa strumento di formazione permettendo agli studenti di lavorare, accompagnati da professionisti, nella prospettiva di una messa in scena teatrale futura.
Infine, mi sembra importante sottolineare che, se da sei anni assistiamo ad una sempre
più importante circolazione di spettacoli in lingua italiana di autori della drammaturgia
francese e francofona contemporanea, il merito è del costante sostegno che Face à face
riesce a garantire alla diffusione di autori come Joël Pommerat, Wajdi Mouawad, Pierre
Notte, David Lescot che hanno saputo trovare in Italia un pubblico sempre più numeroso
e bramoso di scoprire le loro ultime creazioni.
Un particolare ringraziamento va ai nostri partner: all’Institut francais, alla Fondazione
Nuovi Mecenati, al Teatro Eliseo e alla Pav per il loro costante sostegno e per il loro importantissimo impegno, alla SACD e al Comune di Milano.
Jean-Marc Séré-Charlet
Consigliere culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia
Direttore dell’Institut français Italia
L’edizione 2012 di Face à face promuove con ancora maggiore intensità i testi dei nostri
migliori drammaturghi contemporanei in un rapporto di anno in anno più fecondo e stabile con il sistema teatrale italiano. Questa edizione si presenta quindi come la più ricca e
complessa dalla creazione del progetto nel 2006, sia per numero di teatri italiani coinvolti
che per autori francesi presentati. La programmazione cerca, da un lato, di consolidare
la presenza di autori ormai conosciuti dal pubblico italiano grazie alle passate edizioni
di Face à face con dei testi ancora inediti in Italia e, dall’altro, arricchisce la proposta con
nuovi autori, nuove scritture nell’obiettivo di offrire al pubblico italiano una finestra il più
completa e attuale possibile sul panorama teatrale francese.
Al fine di mantenere una continuità con le passate edizioni e approfondire la scrittura di
alcuni autori particolarmente significativi e rappresentativi del sistema teatrale francese
contemporaneo, saranno presentati testi inediti di quegli autori con i quali il pubblico italiano è già entrato in contatto nelle scorse edizioni.
David Lescot racconta la più grande truffa finanziaria del XX secolo nel suo ultimo testo Il
sistema di Ponzi che sarà presentato al Teatro Eliseo in una mise en espace a cura di Piero
Maccarinelli. La produzione francese del testo, con la regia dello stesso Lescot è attualmente in scena al Théâtre de la Ville di Parigi.
Sempre al Teatro Eliseo, l’ultimo testo del grande autore e regista Joël Pommerat, La mia
cella frigorifera, che sarà presentato a cura di Accademia degli Artefatti.
Nuova la collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di
Roma che presenterà, come saggio di diploma degli allievi del terzo anno del corso di recitazione, il testo di Jean-Luc Lagarce Noi, gli eroi al Teatro Studio Eleonora Duse di Roma.
In Emilia Romagna Fabrice Melquiot parteciperà ad una serie di incontri sul tema della
composizione letteraria e della traduzione. Parallelamente sarà presentato con l’interpretazione di Anna Amadori il suo testo L’inatteso tradotto dagli allievi della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) dell’Università di Bologna.
Anche Le passage di Véronique Olmi, in scena al Teatro Kismet di Bari, sarà oggetto di
traduzione da parte di un gruppo di allievi dell’Università di Bari.
Tornerà anche Pierre Notte, con il suo nuovo testo Fuori di mamma, che al Teatro Vittorio
Emanuele di Noto accompagnerà al pianoforte la messa in scena di Silvio Peroni. Dello
stesso autore saranno in tournée in varie città d’Italia le due produzioni dell’anno scorso
di Due vecchiette vanno a nord.
Laurent Gaudé sarà invece al Teatro Studio di Scandicci con il suo testo Onisio Furioso,
allestito da Giancarlo Cauteruccio.
Ahmed il filosofo di Alain Badiou verrà messo in scena da Marco Martinelli e Luigi Dadina
del Teatro delle Albe, nuovo partner di Face à Face.
Il testo L’infusione di Pauline Sales, con la mise en espace curata da Renzo Martinelli,
verrà presentato sia al Teatro i di Milano che a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di
Francia a Roma.
Diverse le proposte di autori mai rappresentati in Italia, nel tentativo di offrire al pubblico
di Face à Face un panorama sempre più ampio e strettamente legato all’attualità artistica
francese.
Identità dell’autore e regista Gérard Watkins sarà presentato al Teatro Eliseo con la cura
di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. La confusion di Marie Nimier sarà messo in scena
a Catania, Nancy Huston incontrerà il pubblico a Lecce.
Un’attenzione particolare va quest’anno alla francofonia: Jean-Luc V. Raharimanana,
Kossi Efoui, Marie Laberge, voci provenienti da altre culture e di cui la vibrante parola
fa eco a storie e percorsi diversi. Serena Sinigaglia allestirà al Piccolo Teatro di Milano
una mise en espace tratta dal caso letterario Alla mia età, mi nascondo ancora per fumare
dell’autrice algerina Rayhana, testo che ha avuto un enorme successo in Francia.
Pascal Rambert sarà protagonista di un’operazione complessa costruita grazie alla collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione: il Festival VIE ospiterà a maggio lo
spettacolo Clôture de l’amour, produzione che ha debuttato la scorsa estate al Festival
di Avignone, di cui Pascal Rambert è autore e regista. Contemporaneamente ne verrà
presentata la traduzione, in vista dell’allestimento italiano del testo che vedrà lo stesso
Rambert dirigere attori italiani e che debutterà a dicembre 2012.
Il Teatro i di Milano, dopo il successo ottenuto dai due spettacoli prodotti nell’ambito della
scorsa edizione di Face à face produrrà quest’anno Lotta di negro e cani di Bernard-Marie
Koltès con la regia di Renzo Martinelli e interpretato tra gli altri da Federica Fracassi,
attrice premio UBU 2011 per la sua interpretazione in Hilda di Marie NDiaye e in Incendi di
Wajdi Mouawad, in tournée anche questa stagione.
Altre le produzioni della scorsa edizione che continuano ad essere presenti nei cartelloni
dei teatri italiani come la produzione della Fondazione Teatro V.E. di Noto sul testo Perthus
di Jean-Marie Besset e Stabat Mater Furiosa di Jean-Pierre Siméon con Marinella Manicardi, prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione.
L’attenzione a quei testi di teatro contemporaneo dedicati all’infanzia continua anche
quest’anno, consolidandosi attraverso una proposta ancora più ricca: Mamie Ouate in Papuasia di Joël Jouanneau e Marie-Claire Le Pavec sarà presentato a Firenze in forma di
radiodramma ideato da Fosca; Iq e Ox di Jean-Claude Grumberg che sarà ospite in Emilia
Romagna con la cura di Pietro Babina; Mon étoile dello stesso Grumberg sarà allestito dal
Teatro Libero di Palermo. Intanto, continua in Italia la tournée del Pinocchio di Joël Pommerat con la regia di Fabrizio Pallara, produzione Face à face 2011.
Continua la feconda collaborazione con il Festival delle Colline Torinesi attraverso il programma transfrontaliero CARTA BIANCA condiviso con l’Espace Malraux di Chambéry che
quest’anno, oltre alla consueta vetrina di spettacoli francesi, ospita un convegno dedicato
alla traduzione teatrale e alla pratica dei sottotitoli nello spettacolo.
Questa sesta stagione di Face à face accoglie inoltre per la prima volta attraverso la collaborazione con il Napoli Teatro Festival, il progetto Ecrire et mettre en scène aujourd’hui:
una “palestra” in cui l’obiettivo è di permettere un reale incontro e scambio tra registi,
autori e attori. Il progetto, ideato dal Panta Théâtre di Caen, prevede due sessioni di lavoro
di 9 giorni ciascuna. Gli autori Marion Aubert e Pierre-Yves Chapalain, i registi Gérard
Watkins e Guy Delamotte insieme a 5 attori italiani esploreranno una forma per far scoprire al pubblico una scrittura originale. Il progetto bilaterale prevede inoltre una fase
speculare in Francia in cui registi e autori italiani lavoreranno con attori francesi secondo
la stessa modalità.
Continua il prezioso partenariato con Radio3 Rai che sarà al nostro fianco dando voce agli
autori ospiti attraverso interviste ed approfondimenti e mandando in onda alcune delle
mise en espace presentate nel corso di questa sesta edizione. Radio3 Rai produrrà inoltre
la mise en espace dal testo Music-hall di Jean-Luc Lagarce nell’ambito della stagione
Teatro in diretta dalla sede storica di via Asiago.
Infine, l’immancabile appuntamento con il Ballo Letterario Europeo, quest’anno per la prima volta in collaborazione con il Goethe Institut, Deutsches Theater Berlin, l’Ambasciata
di Francia in Germania e l’Istituto Italiano di Cultura Berlino. Lucia Calamaro e Magda
Barile per l’Italia, Fabrice Melquiot e Eddy Pallaro per la Francia e Anne Habermehl e
Philipp Löhle per la Germania si riuniranno per comporre un testo a dodici mani che proporranno al pubblico in un’atipica serata di parole e musica.
Comitato artistico
Eric Biagi, Gioia Costa, Olivier Descotes, Anita Dolfus, Julien Donadille,
Stéphane Miglierina, Sandrine Mini, Fabrice Morio, Carole Pelloux
Direzione del progetto
Sandrine Mini
SOMMARIO
Bari
Bologna
Casalecchio di Reno (BO)
Catania
Firenze
Lecce
Milano
Modena
Noto (SR)
Palermo
Ravenna
Roma
Torino
Progetti speciali
Le produzioni di Face à face in tournée
Biografie
Face à face – Parole d’Italia per scene di Francia
p. 13
p. 14
p. 16
p. 17
p. 18
p. 21
p. 22
p. 30
p. 32
p. 33
p. 36
p. 38
p. 46
p. 47
p. 55
p. 66
p. 78
CALENDARIO FACE à FACE 2012
GENNAIO
5 - 21
Teatro Libero Incontroazione - Palermo
Marie Laberge
Il falco
13
Teatro Italo Argentino - Agnone (IS)
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
14
Cinema Teatro Pacifico - Sulmona (AQ)
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
15
Teatro Libero Incontroazione - Palermo
Geoffroy de Pennart
Il lupo sentimentale
21
Teatro Tito Marrone - Trapani
Joël Pommerat
Pinocchio
23 - 26
Teatro Vittorio Emanuele - Noto (SR)
Joël Pommerat
Pinocchio
30 - 1 febbraio
Teatro Franco Parenti - Milano
Daniel Pennac
Bartleby lo scrivano
1-4
Teatro Metastasio - Prato
Joël Pommerat
Pinocchio
3-4
Auditorium Sant’Anna
Verbania Pallanza
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
4-5
Teatro Quarticciolo - Roma
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
9
Teatro Comunale - Brolo (ME)
Jean-Marie Besset
Perthus
10
Sala del centro giovanile
Parabiago (MI)
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
10
Auditorium - Pace del Mela (ME)
Jean-Marie Besset
Perthus
10
Teatro Calcara - Crespellano (BO)
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
12
Teatro A. Cafaro - Latina
Jean-Marie Besset
Perthus
13
Piccolo Eliseo Patroni Griffi - Roma
David Lescot
Il sistema di Ponzi
14
Teatro Kursaal - Giulianova (TE)
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
15 - 12 marzo
Teatro i - Milano
Bernard-Marie Koltès
Lotta di negro e cani
15 - 19
Teatro CRT - Milano
Jean-Marie Besset
Perthus
16
Institut français - Milano
incontro con Jean-Marie Besset
FEBBRAIO
8
16
Institut français - Firenze
Jean-Pierre Siméon
Stabat Mater Furiosa
20 - 26
Teatro Studio Eleonora Duse - Roma
Jean-Luc Lagarce
Noi, gli eroi
24
Teatro Fraschini - Pavia
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
27
Piccolo Eliseo Patroni Griffi - Roma
Joël Pommerat
La mia cella frigorifera
28
Teatro Trivulzio - Melzo (MI)
Pierre Notte
Due vecchiette vanno a nord
5
Teatro Filodrammatici - Milano
Jean-Luc V. Raharimanana
Gli incubi del geco
6
Institut français - Milano
incontro con
Jean-Luc V. Raharimanana
10
Cantieri Teatrali Koreja - Lecce
incontro seminariale con
Nancy Huston
11
Teatro Libero Incontroazione - Palermo
Jean-Claude Grumberg
Mon étoile
13 - 14
Teatro Storchi - Modena
Joël Pommerat
Pinocchio
20
Institut français - Milano
incontro con
Kossi Efoui
23 - 25
Teatro Tor Bella Monaca - Roma
Joël Pommerat
Pinocchio
26
Piccolo Eliseo Patroni Griffi - Roma
Gérard Watkins
Identità
27 - 29
Teatro Biblioteca Quarticciolo - Roma
Joël Pommerat
Pinocchio
28 - 1 aprile
Teatro India - Roma
Wajdi Mouawad
Incendi
2
Institut français - Milano
incontro con
Thierry Pariente
2
Teatro Filodrammatici - Milano
Kossi Efoui
Io - tragedia
3
Piccolo Teatro di Milano - Teatro Studio
Milano
Rayhana Alla mia età,
mi nascondo ancora per fumare
5
Teatro Kismet Opera - Bari
Véronique Olmi
Le passage
13
Teatro Alfredo Testoni
Casalecchio di Reno (BO)
Jean-Claude Grumberg
Iq e Ox
MARZO
APRILE
9
21
Teatro Studio di Scandicci - Firenze
Laurent Gaudé
Onisio Furioso
24
Radio3 Rai - Roma
Jean-Luc Lagarce
Music-hall
27
Zo – Centro culture contemporanee
Catania
Marie Nimier
La confusion
2 - 14
Teatro i - Milano
Wajdi Mouawad
Incendi
5-7
Fabbrica Europa - Stazione Leopolda
Firenze
Françoise Tanguy
Théâtre du Radeau
Onzième
6
Teatro Vittorio Emanuele di Noto
Noto (SR)
Pierre Notte
Fuori di mamma
15 - 20
Teatro Belli - Roma
Marie Laberge
Il falco
22
Institut français - Firenze
Joël Jouanneau
Marie-Claire Le Pavec
Mamie Ouate in Papuasia.
Una nonna in Papuasia
26 - 27
Teatro delle Passioni - Modena
Pascal Rambert
Clôture de l’amour
28
Teatro i - Milano
Pauline Sales
L’infusione
30
Ambasciata di Francia - Palazzo Farnese
Roma
Pauline Sales
L’infusione
1
CISIM Lido Adriano - Ravenna
Alain Badiou
Ahmed il filosofo
10
Teatro India - Roma
Ballo letterario europeo
con Fabrice Melquiot, Eddy Pallaro,
Magda Barile, Lucia Calamaro,
Anne Habermehl e Philipp Löhle
10
Institut français - Napoli
Scrivere e rappresentare, oggi
con Gérard Watkins
e Marion Aubert
15 - 22
Festival delle Colline Torinesi - Torino
CARTA BIANCA 2012
21
Institut français - Napoli
Scrivere e rappresentare, oggi
con Guy Delamotte
e Pierre-Yves Chapalain
20 - 22
Bologna / Forlì
Focus su
Fabrice Melquiot
MAGGIO
GIUGNO
10
PROGRAMMA
BARI
ph. Marianne Rosensthiel
Teatro Kismet Opera
5 APRILE
LE PASSAGE
di Véronique Olmi
traduzione a cura del gruppo di studio
“Tradurre per la scena”
con la supervisione di Ida Porfido
del Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti
Italianistica e Culture comparate,
Università degli Studi di Bari
mise en espace a cura di Teresa Ludovico
con Teresa Ludovico e Michele Cipriani
La Rivoluzione di Ottobre, il lungo esilio a
Praga e Parigi, l’ostilità dell’emigrazione
russa, l’indifferenza dell’ambiente artistico
europeo, l’ascesa del nazismo, lo scoppio
della Seconda Guerra Mondiale, il ritorno
forzato in Unione Sovietica, l’amore indefettibile per il marito, la morte per fame
della figlia minore e la deportazione in un
gulag della maggiore, l’alta passione per la
poesia… È a questa materia scottante che
Véronique Olmi sceglie di dare voce nel suo
huis clos a due personaggi: Marina Cvetaeva e il figlio adolescente Mur. Dal loro confronto nervoso, serrato, scandito in quattro
atti che corrispondono ad altrettanti periodi cruciali della loro tragica esistenza,
emerge la storia controversa del nostro
recente passato, ma anche e soprattutto
il ritratto vibrante di una delle più grandi
scrittrici del secolo scorso.
Teatro Kismet Opera, strada San Giorgio Martire 22/F, Bari – tel. 080 5797667
13
BOLOGNA
20 - 22 GIUGNO
FOCUS SU
FABRICE
MELQUIOT
con Anna Amadori
a cura di Elena Di Gioia
con il sostegno di Reon Future Dimore
con il patrocinio del
Dipartimento di Musica e Spettacolo
Università di Bologna
in collaborazione con
Scuola Superiore di Lingue Moderne per
Interpreti e Traduttori (SSLMIT) – Università
di Bologna e Alliance Française di Bologna
APPUNTAMENTI
Incontro/lettura
con Fabrice Melquiot, Anna Amadori
e Gerardo Guccini, docente di Drammaturgia
Dipartimento di Musica e Spettacolo
Università di Bologna
via Barberia 4, Bologna
Incontro
con Fabrice Melquiot, Anna Amadori
e il laboratorio di traduzione della Scuola
Superiore di Lingue Moderne
per Interpreti e Traduttori
dell’Università di Bologna, sede di Forlì.
14
L’INATTESO
di Fabrice Melquiot
traduzione a cura degli studenti
del modulo di Traduzione editoriale I (lingua francese)
della laurea magistrale in Traduzione specializzata
presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori
dell’Università di Bologna, sede di Forlì
regia e interpretazione Anna Amadori
L’inatteso è il monologo di una donna che
piange il suo amante scomparso. Liane
parla al suo uomo, morto o andato via; racconta la sua vita dedicata all’attesa del suo
ritorno, e gli chiede senza sosta di tornare.
Ogni tanto gioca con delle boccette di vetro
colorato che immagina essere regali del
suo amante scomparso: ne aspira il profumo, le accarezza. Liane ripercorre in un
primo momento i ricordi della sua storia
d’amore passata, e in seguito intuisce la
possibilità di un futuro da costruire da sola.
Calendario completo degli eventi
www.teatroreon.it
IN REPLICA
A
FORLÌ
15
CASALECCHIO
DI RENO
Teatro Alfredo Testoni
13 APRILE
IQ E OX
di Jean-Claude Grumberg
traduzione di Emiliano Schmidt Fiori
mise en espace con ombre e bambini dagli 8 ai 10 anni
a cura di Pietro Babina
Testo teatrale dedicato all’infanzia, Iq e
Ox vuole essere una riflessione sull’integralismo religioso e sui conflitti nati da
un’ottusa applicazione di dogmi e restrizioni. Jean-Claude Grumberg, prendendo
spunto dal multiculturalismo dell’epoca
attuale, non esprime giudizi sull’appartenza ad una fede religiosa ma invita i ragazzi
ad un atteggiamento di apertura nei confronti di ideologie diverse, per una pacifica
convivenza tra culture. Protagonisti sono
due bambini, Iq e Ox, appartenenti a caste
sacerdotali di due nazioni nemiche. Ripudiati dai padri, sono costretti alla fuga per
essersi aiutati in una situazione di pericolo mentre, attorno, incombe la guerra fra i
loro popoli.
Teatro Alfredo Testoni
piazza del Popolo 1
Casalecchio di Reno (BO)
tel. 051 573040
Nella stessa giornata
è previsto l’incontro
TEATRO E INFANZIA
16
CATANIA
Zo – Centro culture
contemporanee
27 APRILE
STATALE 114
LA CONFUSION
di Marie Nimier
traduzione di Nina Guglielmino
con Laura Zerbini, Giorgia Coco
regia e scena Salvo Gennuso
video Elena Russo
videodesigner Riccardo Puglisi
costumi Lia Basile
musiche Giancarlo Trimarchi
luci Ségolène Le Contellec
direttore tecnico Aldo Ciulla
aiuto regia Giada Russo
consulenza scientifica
Cettina Rizzo, Sergio Zinna
organizzazione
Silvio Parito, Felicita Platania
Statale 114 in collaborazione con
Zo Centro Culture Contemporanee
e Laboratorio TradurrePerlaScena,
Università di Catania
Una donna vive in una casa, facendo andare
la lavatrice, rassettando, parlando con gli
oggetti. Lo fa per colmare un vuoto, dare un
senso al presente, o per dimenticare. Sandra e Simon sono cresciuti assieme, come
fratelli. Ma si sono amati, e i loro corpi sono
diventati la geografia della loro storia, il
paesaggio dell’amore. Un amore che diventa il luogo del ricordo e della memoria, in
una casa piena di oggetti, e Sandra, che incontra forse Simon, forse il suo fantasma,
per resistere alla vita, diventa l’oggetto con
cui parla, in una dimensione dove il limite
fra il reale, l’illusione e il sogno è abolito.
Cose, oggetti, fantasmi. Alla fine è Sandra
che diventa essa stessa cosa.
Zo – Centro culture contemporanee, piazzale Asia 6, Catania – tel. 095 533871
17
FIRENZE
Teatro Studio
21 APRILE
ONISIO FURIOSO
di Laurent Gaudé
traduzione di Simona Polvani
mise en espace
a cura di Giancarlo Cauteruccio
con cast in via di definizione
Un uomo è seduto sulla piattaforma di un
binario della metropolitana di New York.
È vecchio e vestito di stracci. Si chiama
Onisio. Metà uomo e metà Dio, inizia a raccontare la storia della sua vita. La narrazione ha l’andamento di un poema epico.
Dalla nascita sui Monti Zagros alla presa
di Babilonia, dalla fuga in Egitto all’arrivo
nella città di Troia, dove decide di morire
schierato con i Troiani: Onisio racconta in
una lunga successione i pianti e le urla di
piacere, le lacrime, le orge e gli incendi.
Nell’arco di tempo di una notte, su questo
binario anonimo, il mendicante Onisio, infangato e affamato, fa di nuovo sentire la
sua voce facendola riaffiorare dalla memoria degli uomini.
Teatro Studio
via Donizetti 58
Scandicci (FI)
tel. 055 7591591
18
FIRENZE
Fabbrica Europa
Stazione Leopolda
5 - 7 MAGGIO
ph. Didier Grappe
THÉÂTRE DU RADEAU
François Tanguy
ONZIÈME
regia, scenografia e disegno luci
François Tanguy
elaborazione sonora François Tanguy
e Eric Goudard
direzione tecnica e luci François Fauvel
con Laurence Chable, Fosco Corliano,
Claudie Douet, Muriel Hélary, Vincent Joly,
Carole Paimpol, Karine Pierre,
Jean Rochereau, Boris Sirdey
direttore tecnico François Fauvel
tecnico audio Éric Goudard
scene Frode Bjørnstad, Jean Cruchet,
François Fauvel, Éric Minette,
Grégory Rault, François Tanguy
e l’equipe del Théâtre du Radeau
amministrazione Marc Pérennès
in collaborazione con Hélène Audiffren,
Pascal Bence, Leila Djedid, Franck Lejuste,
Martine Minette, Maryvonne Naji,
Emilien Tacheau, Claire Terrades
produzione Théâtre du Radeau,
Théâtre National de Bretagne, Association
Artemps, Théâtre de Gennevilliers –
Centre Drammatique National de Création
Contemporaine, Festival d’Automne
à Paris, Espace Malraux, Scène Nationale
de Chambéry et de la Savoie,
Théâtre Garonne
Combinando musica, luci ed una scenografia montata su pannelli scorrevoli il
nuovo lavoro di François Tanguy evoca lo
spettacolo della lanterna magica. Onzième,
con riferimento al Quartetto d’archi n. 11 di
Beethoven, combina testi di Shakespeare,
Dostoevskij e Kafka alla musica di Purcell,
Schubert e Berio creando in questo modo
una versione fantastica del mondo contemporaneo, a metà strada tra il tragico e il
farsesco. Il teatro di François Tanguy è una
miscela di musica, pittura, frammenti di testo e apparizioni, il cui nucleo di riflessione
si muove attorno alle variazioni di senso o
alla sua assenza, in un lavoro tanto meticoloso quanto pirotecnico.
In collaborazione con
Fondazione Pontedera Teatro
e Fondazione Fabbrica Europa
Fabbrica Europa, Stazione Leopolda
Porta al Prato, Firenze
tel. 055 2638480
19
FIRENZE
Institut français Firenze
22 MAGGIO
MAMIE OUATE IN PAPUASIA.
UNA NONNA IN PAPUASIA
COMMEDIA INSULARE
radiodramma per ragazzi e non
di Joël Jouanneau e Marie-Claire Le Pavec
traduzione di Dominique Martin e Luca Scarlini
mise en espace a cura di FOSCA
con Maria Caterina Frani e Claudio Tosi
in diretta su www.radiopapesse.org
Mamie Ouate, una vecchia signora bianca,
lillipuziana, è un’entomologa che sogna di
catturare “Virginia”, una farfalla femmina
di cui si conoscono solo esemplari maschi.
Mamie Ouate è l’unica a sapere che la farfalla si è rifugiata sull’isola Blupblup, dove
decide di piantare il suo laboratorio ambulante. È aiutata dall’unico abitante dell’isola, o l’unico sopravvissuto, un gigante nero
di nome Kadoumi che baratta i servizi resi
a Mamie Ouate con granchi e patè.
Attraverso questi opposti, che sono il bianco e il nero, grande e piccolo, Nord e Sud,
questo spettacolo ci racconta che è necessario saper mentire per sopravvivere, e fare
della differenza una forza. Mettere insieme
questi due personaggi, Mamie Ouate e Kadoumi, allude a ciò che separa, ma anche a
ciò che unisce. Questo testo per l’infanzia è
stato scritto nel 1990.
Institut français Firenze, piazza Ognissanti 2, Firenze – tel. 055 2718801
20
LECCE
Cantieri Teatrali Koreja
10 MARZO ore 10.00
DALLA PARTE DI GIOCASTA.
RISCRIVERE E TRADURRE IL MITO
DI EDIPO OGGI
Incontro seminariale con Nancy Huston
autrice di Jocaste Reine
a cura di Cantieri Teatrali Koreja Lecce, Facoltà di Lettere e Filosofia
Università del Salento, Lingua e Letteratura francese
Jocaste Reine
In una Tebe decimata dalla peste, la sublime Giocasta prodiga cure alla sua gente.
Nell’intimità del palazzo, è ai suoi che dà
il suo amore, a Edipo appassionatamente – suo marito, suo figlio –, ad Antigone
la ribelle, a Ismene e ai suoi ragazzi. Ma la
maledizione incombe. È incollata alla pelle
di questa dinastia, malgrado le rivelazioni
che potrebbero fare deviare il destino. Questa tragicommedia contemporanea rompe
il silenzio di Giocasta, depositaria di incredibili segreti di famiglia. Giocasta parla e la
sua parola scuote i tabù, le nostre creden-
ze, le relazioni genitori-figli. In una lingua
diretta e musicale, Nancy Huston afferma
l’amore umano contro il fato, rivisita le nozioni di maschile e di femminile e i fondamenti della nostra società.
Jocaste Reine è stata scritta espressamente per Gisèle Sallin, e messa in scena nel
2009 al Théâtre des Osses.
Cantieri Teatrali Koreja
via Guido Dorso 70, Lecce
tel. 0832 242000
21
MILANO
Teatro Franco Parenti
30 GENNAIO - 1 FEBBRAIO
BARTLEBY
LO SCRIVANO
di Daniel Pennac
una storia di Wall Street di Herman Melville
testo francese Pierre Leyris (ed. Gallimard)
adattamento di Daniel Pennac
regia di François Duval
lettura spettacolo con Daniel Pennac
Spettacolo in lingua francese
Teatro Franco Parenti
via Pier Lombardo 14, Milano
tel. 02 59995206
22
“Tutta la mia vita ho letto ad alta voce. E
questo doveva prima o poi finire sulla scena di un teatro”. Infatti, sulla scena di un
teatro, Daniel Pennac dà voce al “preferirei
di no”, la frase-sigillo di Bartebly lo scrivano, il celebre racconto di Herman Melville.
Ma cosa unisce il destino dei due scrittori sotto il comune segno dell’indecifrabile
Bartebly? Quale fascinazione esercita sul
creatore di Malaussène la bizzarra vicenda dello scrivano che non rifiuta, bensì
declina garbatamente ma ostinatamente
tutti gli ordini dell’avvocato che l’ha appena assunto, opponendogli una “signorile
nonchalance cadaverica”? È nell’incomunicabilità il senso profondo di questa storia
surreale. Ed è soprattutto l’opposizione di
due solitudini incapaci di sfaldarsi la nota
sulla quale Pennac lascia cadere l’accento:
una, quella di Bartebly, per il netto rifiuto di
giocare il gioco degli uomini, l’altra, quella
dell’avvocato, per il vano accanimento con
il quale cerca di comprenderne le ragioni.
MILANO
Teatro i
15 FEBBRAIO - 12 MARZO
LOTTA DI NEGRO
E CANI
di Bernard-Marie Koltès
traduzione di Valerio Magrelli
regia di Renzo Martinelli
con Alberto Astorri, Rosario Lisma,
Alfie Nze, Valentina Picello
produzione Teatro i
in collaborazione con Face à face
Parole di Francia per scene d’Italia
e Institut français Milano
Una notte africana. Un cantiere francese
nel buio dell’Africa nera. L’ingegnere Cal
ha da poco ucciso un operaio indigeno ed
eliminato il suo corpo. Alboury, “fratello
negro” del morto, viene a reclamare quel
corpo scomparso per riconsegnarlo alla
madre e calmare così il suo pianto. Lotta
di negro e cani è un’incursione in una notte straniera e sconosciuta, metafora dello
scontro del contrasto irrisolto tra il bianco
e il nero. Un dramma contemporaneo affidato a quattro personaggi e ai loro fallimenti.
Lotta di negro e cani non ha affatto come
argomento l’Africa e i negri; non racconta né
il neocolonialismo né la questione razziale.
Non ha certo alcun messaggio da trasmettere. Parla semplicemente di un luogo del mondo. A volte incontriamo dei luoghi che sono
non dico delle riproduzioni del mondo intero,
ma una sorta di metafora della vita, o di un
aspetto della vita, o di qualcosa d’altro che ci
sembra importante ed evidente.
Bernard-Marie Koltès
Teatro i
via Gaudenzio Ferrari 11, Milano
tel. 02 8323156
23
MILANO
Teatro dei Filodrammatici
5 MARZO
GLI INCUBI
DEL GECO
di Jean-Luc V. Raharimanana
traduzione di Marie-José Hoyet
mise en espace
a cura di Tiziana Bergamaschi
con i partecipanti al seminario
“Incontri con la drammaturgia”
un progetto
dell’Accademia dei Filodrammatici
Il geco è un animale strano che uccide perché non ci si accorge di lui. Non si è mai
sentito un geco gridare. Si può supporre
che questa piccola bestia silenziosa assorba tutto ciò che inavvertitamente l’uomo
esprime in sua presenza: frustrazioni, rancori, speranze, che le si ripresentano in forma di incubo. Nel dramma si susseguono
le sequenze di questi incubi in un’alternanza di poesia e rabbia, di grida e sussurri. Le
tematiche trattate sono: la globalizzazione,
l’esclusione sociale, il colonialismo, la democrazia, le dittature africane, la schiavitù,
il genocidio in Rwanda, l’ecologia. Presentate sotto forma di una concatenazione di
suoni differenti, distinti, di una cacofonia
senza nome talora urlata altre volte sussurrata, ma sempre indignata.
INCONTRI CON LA DRAMMATURGIA
Progetto dell’Accademia dei Filodrammatici focalizzato in questa stagione
sulla drammaturgia africana sub-sahariana.
In collaborazione con Institut français Milano
e con Face à face, Parole di Francia per scene d’Italia.
24
Teatro dei Filodrammatici
2 APRILE
IO - TRAGEDIA
di Kossi Efoui
traduzione di Alessandro Jedlowski
collaborazione alla drammaturgia
di Eugenio Murrali e Elena Polic Greco
mise en espace a cura di
Tiziana Bergamaschi
con i partecipanti al seminario
“Incontri con la drammaturgia”
un progetto
dell’Accademia dei Filodrammatici
Protagonista è una dea errante, immagine
libera e catartica di un femminino che, seppur violato, è simbolo della forza immortale della natura continuamente in grado di
rigenerarsi .
Il personaggio di Io, già nel Prometeo incatenato di Eschilo, è una fanciulla violata da
Giove e trasformata in giovenca da Giunone.
Inseguita da un tafano che continuamente
la punzecchia è condannata ad errare fino
ai confini del mondo. Troverà pace in Egitto,
dove Giove le ridarà forma umana. Assunto
il nome Iside, diverrà la sposa divina di Osiride e darà vita a Horus.
Qui l’immagine di Io rivive in Africa ai nostri giorni sotto forma di marionetta. Degli attori rappresentano in un mercato la
tragedia Prometeo incatenato e, in parallelo, viene alla luce un presente di guerre e
sofferenze. Delle giovani donne vittime di
violenza, declinazione moderna di Io, vengono accolte in un centro della croce rossa.
Lì diventeranno madri. Dall’oltraggio nasce
una storia nuova.
Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1, Milano - tel. 02 36595671
6 marzo, ore 18.30 Incontro con Jean-Luc V. Raharimanana
con la partecipazione di Marie-José Hoyet
20 marzo, ore 18.30 Incontro con Kossi Efoui
2 aprile, ore 18.30 Incontro con Thierry Pariente, Direttore dell’ENSATT di Lione
Institut français Milano, Palazzo delle Stelline, corso Magenta 63, Milano – tel. 02 4859191
25
MILANO
Piccolo Teatro di Milano – Teatro Studio
3 APRILE
ALLA MIA ETÀ, MI NASCONDO
ANCORA PER FUMARE
di Rayhana
traduzione di Mariella Fenoglio
mise en espace a cura di Serena Sinigaglia
con Anna Coppola, Matilde Facheris, Pia Lanciotti, Annagaia Marchioro,
Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Marcela Serli, Chiara Stoppa
un rigraziamneto all’Agenzia Isabella Gullo
Alla mia età, mi nascondo ancora per fumare è una tragicommedia che riunisce nove
donne in un hammam ad Algeri, in un’epoca in cui le bombe cadono ancora sulla
città. Nove donne molto diverse tra loro –
alcune più giovani piene di speranza e di
sogni, altre con uno sguardo più duro sulla
vita – si confrontano col dolore comune di
vivere in un paese dove le donne subiscono
ancora la violenza degli uomini. La pièce
alterna con grazia dialoghi divertenti su
storie personali, alla coscienza dell’avvenire politico del paese. Gli sguardi e i punti
di vista si incrociano, tra pudore e audacia,
26
rivelando in maniera violenta, ironica, divertente e intensa i silenzi repressi delle
donne costrette tra rigidità religiose e familiari.
Piccolo Teatro di Milano, Teatro Studio
via Rivoli 6, Milano
tel. 848 800304
27
28
MILANO
Teatro i
28 MAGGIO
L’INFUSIONE
di Pauline Sales
traduzione di Ida Porfido
mise en espace a cura di Renzo Martinelli
con Federica Fracassi e cast in via di definizione
L’infusione è un atto unico, privo di scene o
di sequenze interne, basato su una strana,
talvolta inquietante triangolazione tra esseri umani e dimensioni esistenziali. Una
sera marito e moglie hanno una discussione nel salotto di casa. L’intervento di un
terzo personaggio li aiuta a spezzare il circolo vizioso dei loro rapporti e ad affrontare
le conseguenze di un evento ineluttabile. I
pochi oggetti in scena sottolineano il fluire
del tempo e le trasformazioni in atto: un telefono che squilla ripetutamente, una tazza
di tisana che passa di mano in mano, una
sigaretta accesa e lasciata a metà. Di vol-
IN REPLICA A
ROMA
30 MAGGIO
Ambasciata di Francia
ta in volta dolenti, irati, dubbiosi o affranti, i
protagonisti di quest’opera sembrano creature fantomatiche, irreali, colte nell’istante
in cui varcano quel labile confine che separa la concretezza della vita dall’annientamento della morte.
Teatro i
via Gaudenzio Ferrari 11, Milano
tel. 02 8323156
Ambasciata di Francia
Palazzo Farnese
piazza Farnese 67, Roma
serata a inviti
29
MODENA
Teatro delle Passioni
26 - 27 MAGGIO
CLÔTURE DE L’AMOUR
scritto, realizzato e diretto da Pascal Rambert
con Audrey Bonnet, Stanislas Nordey
assistente alla regia Thomas Bouvet
scenografia Daniel Jeanneteau
accessori La Bourette
luci Pascal Rambert e Jean-François Besnard
produzione Théâtre de Gennevilliers
Centre Dramatique National de Création Contemporaine
coproduzione Festival d’Avignon
con il sostegno di Consiglio Regionale dell’Île-de-France, città di Gennevilliers,
servizi culturali ed educativi della città di Gennevilliers
In una grande stanza bianca, una donna
ed un uomo si parlano. È lui che inizia la
conversazione. Lei ascolta, attenta, e gli
risponde con un secondo monologo. Evocano insieme la loro separazione, parlano
del passato e dell’oggi. Lei è Audrey Bonnet. Lui Stanislas Nordey. Se i personaggi
fittizi portano i loro nomi, è perché questo
spettacolo è stato scritto per loro. Per loro
e per nessun altro. Per i loro corpi, per il
loro modo di parlare, per quello che rappresentano nell’immaginario del regista e
autore. È molto semplice, anche se l’intimità qui esposta non è propria di Audrey
Bonnet e Stanislas Nordey, quelli veri. È
giustamente in questa aggiunta di distanza
che si gioca la tensione del rapporto, l’estraneità della riconoscibilità, il problema
dello scarto.
Alla domanda “chi amiamo quando amiamo?” Pascal Rambert non dà nessuna
risposta, si aggira semplicemente nelle
possibilità. Non rifiuta i luoghi comuni che
usano, almeno una volta, due persone che
si separano, che cercano la ragione del
proprio disamore, che riscrivono i ricordi
abbellendoli, prima di distruggere il tutto
con qualche frase assassina.
Teatro delle Passioni, viale Carlo Sigonio 382, Modena - tel. 059 301880
30
ph. Marc Domage
del testo tradotto in italiano da Bruna Filippi
sarà organizzata una lettura pubblica
nell’ambito del Festival VIE
In collaborazione con
VIE SCENA CONTEMPORANEA FESTIVAL
31
NOTO
Teatro Vittorio Emanuele
di Noto
6 MAGGIO
FUORI DI MAMMA
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
mise en espace a cura di Silvio Peroni
con Margot Sikabonyi e Alessandro Tiberi
e con la partecipazione al pianoforte di
Pierre Notte
musiche di Pierre Notte
produzione Fondazione Teatro V.E. di Noto
32
ph. Francesco Prezioso
Un padre e una madre: s’annuncia tempesta. Lei salta dalla finestra, lui scivola
e cade all’indietro. In un cantuccio il cane
solleva la testa, osserva e racconta. È lui
solo a parlare, a commuoversi, persino a
cantare. La madre rimane impigliata tra i
fili per stendere i panni e per un pelo si salva. Il padre si rompe l’osso sacro cadendo
all’indietro. C’è chi tira le cuoia e chi perde
la testa e per finire il figlio e la figlia devono
vedersela con una ben strana eredità... È
messa un po’ male, ma è pur sempre una
bella famiglia.
Teatro Vittorio Emanuele di Noto
piazza XVI Maggio 1, Noto (SR)
tel. 0931 896655
PALERMO
Teatro Libero Incontroazione
5 - 21 GENNAIO
IL FALCO
di Marie Laberge
traduzione di Maria Teresa Russo
regia Beno Mazzone
con Mirella Mazzeranghi,
Massimiliano Lotti e Rosario Sparno
scena Raffaele Ajovalasit
costumi Lia Chiappara
luci Gianfranco Mancuso
produzione Teatro Libero Palermo
Il Falco è una pièce di grande poesia, ispirata a problemi tratti dalla vita dell’uomo contemporaneo. Tre personaggi diversi, una
donna, un ragazzo e un uomo, al di là delle
loro relazioni e delle loro storie, esprimono temi e problemi del nostro vivere nella
società di oggi. Molteplici sono le tematiche trattate, ma l’aspetto più affascinante
dell’invenzione drammaturgica sta nella
metafora che l’autrice ha voluto cogliere fra
il ragazzo e la vita di un particolare uccello,
il falco, appunto, incarnazione del concetto di libertà assoluta. In una condizione di
cattività, il falco si lascia morire per esprimere la propria condizione di uccello libero,
proprio come il ragazzo nella pièce, che alle
sovrastrutture sociali oppone la forza della
natura.
Teatro Libero Incontroazione, salita Partanna 4, Palermo - tel. 091 6174040
IN REPLICA A
ROMA
15 - 20 MAGGIO Teatro Belli
Teatro Belli, piazza Sant’Apollonia 11/a, Roma - tel. 06 5894875
33
PALERMO
Teatro Libero Incontroazione
15 GENNAIO
IL LUPO
SENTIMENTALE
da una storia
per immagini e parole
di Geoffroy de Pennart
drammaturgia e regia Luca Mazzone
con Silvia Scuderi, Salvo Dolce
e Andrea Saitta
34
Luca il lupo ha deciso che era tempo di lasciare casa e andare a vivere la sua vita. La
nonna, il nonno, la madre, il padre e i fratelli sono tristi - ma rassegnati - di vederlo andare via. Sulla porta di casa, il padre
di Luca gli lascia un elenco di cose buone
da mangiare. Purtroppo per la sua pancia,
Luca è troppo sentimentale, e lascia passare una capra succulenta e i suoi sette
cuccioli, una paffuta Cappuccetto Rosso,
tre porcellini cicciottelli, e anche l’orrendo
Pierre ... Come fare per calmare la fame?
Il lupo sentimentale è stato scritto nel 1998.
Teatro Libero Incontroazione
11 MARZO
MON ÉTOILE
di Jean-Claude Grumberg
traduzione, scena e regia Beno Mazzone
con Francesco Gulizzi, Silvia Scuderi,
Enrica Volponi, Micaela De Grandi
costumi Lia Chiappara
musiche Antonio Guida
luci Gianfranco Mancuso
Teatro Libero Palermo
Mon étoile narra la storia di due ragazzini,
di diversa provenienza, con le loro diverse
abitudini di vita; narra di un futuro possibile
di teletrasporto intergalattico, di viaggi fra
la Terra e le Stelle. Ma soprattutto mette
l’accento sulle diversità che tanto inquietano gli adulti. Ma come ogni favola ha un
lieto fine e questa si conclude con un matrimonio.
Bibi riceve per le vacanze di Pasqua il suo
corrispondente intergalattico dalla testa di
porro. Insieme vivono un’avventura notturna straordinaria, nel corso della quale decidono di costruire un mostro sorprendente
di nome “Golom” che li difende da tutti….
I genitori di Bibi sorvegliano, ma non troppo, i due ragazzini e si pongono strane domande.
Teatro Libero Incontroazione
salita Partanna 4, Palermo
tel. 091 6174040
35
RAVENNA
CISIM Lido Adriano
1 GIUGNO
AHMED IL FILOSOFO
di Alain Badiou
traduzione di Gioia Costa
mise en espace a cura di Luigi Dadina e Marco Martinelli - Teatro delle Albe
cast in via di definizione
Ahmed il filosofo (1995) è una farsa in ventidue brevi scene nella quale il lessico cambia ritmo, colore, carattere. I personaggi
sono definiti dal linguaggio che ognuno di
loro adotta come stile di vita e che rappresenta il personale modo di essere al mondo.
C’è chi è padrone dei segreti della sintassi,
come Ahmed che parla il francese con più
raffinatezza di coloro che lo possiedono per
nascita e per cultura; chi, come Moustache, ha un linguaggio grossolano quanto le
sue idee e chi, come Fenda, nutre ogni sua
frase di immagini lussureggianti, metafore
impreviste e acrobazie vittoriose. Unico libero, coraggioso e sincero, quello di Fenda
è il solo capace di tenere testa al virtuosismo di Ahmed.
CISIM, viale Parini 48
Lido Adriano, Ravenna
tel 0544 36239
36
37
In collaborazione con
ARTISTI RIUNITI
38
ROMA
Piccolo Eliseo Patroni Griffi
13 FEBBRAIO
IL SISTEMA DI PONZI
di David Lescot
traduzione di Gioia Costa
mise en espace a cura di Piero Maccarinelli
con Anita Bartolucci, Francesco Bonomo, Giuseppe Cederna,
Viola Graziosi, Paola Minaccioni, Emanuele Salce, Luciano Virgilio
Charles Ponzi era un italiano immigrato negli
Stati Uniti all’inizio del XX secolo che, dopo
15 anni di avventure inimmaginabili, creò a
Boston una truffa finanziaria, garantendo il
50% d’interessi in 45 giorni, cosa che lo rese
miliardario per un anno. Ma per il suo tramite
è il nuovo secolo che si racconta, da un punto
di vista che non è quello delle utopie, né quello dei regimi politici, e nemmeno quello delle
guerre, ma quello del denaro. Ponzi non crede in nulla, se non nel fatto di essere destinato a far soldi, cosa d’altronde vera. Confesso
che i truffatori mi piacciono molto. Attraverso di loro, il sistema appare più distinto. Lo
si può migliorare. Benché io mi preoccupi
poco di migliorare il sistema capitalista. Ma
i truffatori, gli usurpatori, gli affabulatori, i
ciarlatani hanno successo in teatro. Condanniamoli (nella vita), ma rendiamo loro grazia
(in scena) di saper bloccare il meccanismo,
di introdurre una breccia poetica nel reale. E
ricordiamo che il sistema di Ponzi, dopotutto,
è il nostro.
David Lescot
Piccolo Eliseo Patroni Griff, via Nazionale 183, Roma - tel. 06 4882114
39
ROMA
Teatro Studio Eleonora Duse
20 - 26 FEBBRAIO
NOI, GLI EROI
di Jean-Luc Lagarce
traduzione di Margherita Laera
progetto di Valentino Villa e Monica Vannucchi
con la collaborazione musicale di Claudia Martino Aschelter
regia Valentino Villa
scene Francesco Mari
costumi Gianluca Falaschi
luci Sergio Ciattaglia
movimenti Monica Vannucchi
canto Claudia Martino Aschelter
aiuto regia Rita De Donato
con Massimiliano Aceti, Roberta Azzarone, Beatrice Bassoli, Lavinia Cipriani,
Karoline Comarella, Alessandro Cosentini, Aurelio D’Amore, Vittoria Faro,
Horaldo Federico Lima Roque, Michele Lisi, Chiara Mancuso, Carlotta Mangione,
Salvatore Moricca, Cristina Mugnaini, Francesco Petruzzelli,
Francesco Sferrazza Papa, Giulia Tomaselli
assistente Isabelle Seleskovitch
foto di scena Tommaso Le Pera
ufficio stampa Margherita Fusi
Undici attori sulla scena per celebrare il
teatro come metafora della vita: Jean-Luc
Lagarce racconta di una piccola compagnia
alle prese con le difficoltà della politica
culturale di provincia di una non meglio
precisata località dell’Europa centrale.
Sono stanchi, esausti, delusi dalla vita che
conducono, nel dubbio se provare a rinnovare il loro repertorio o rinunciare alla loro
impresa. O andare in città più grandi per
ricominciare una vita in solitudine, senza
la compagnia, fuori dalla loro piccola e, in
fondo, rassicurante comunità. Ma questa
sera festeggiano un avvenimento importante: la figlia dei capo-comici si fidanzerà
con l’attore giovane. Si sposeranno e diventeranno loro i responsabili della compagnia
e del suo repertorio, per affrontare le incertezze della sussistenza, gli hotel non
riscaldati, il personale prepotente delle
sale nelle feste di provincia e l’indifferenza
canzonatrice del pubblico.
Teatro Studio Eleonora Duse, via Vittoria 6, Roma - tel. 06 36000151
40
ph. Quenneville
Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
Saggio degli allievi del III anno del corso di recitazione
41
ROMA
Piccolo Eliseo Patroni Griffi
27 FEBBRAIO
LA MIA CELLA FRIGORIFERA
di Joël Pommerat
traduzione di Caterina Gozzi
mise en espace a cura di e con Accademia degli Artefatti
Estelle, donna di servizio onesta e devota,
è il capro espiatorio dei dipendenti di un’azienda. Convinta che il genere umano sia
profondamente buono, cerca di dare un
senso alla crudeltà degli uomini attraverso
il simbolismo dei sogni. Estelle è in effetti
sicura: sono solo le idee del suo capo ad
essere malvagie, e se lui potesse vedere in
cosa sbaglia, si trasformerebbe. Così inizia
la sua avventura punteggiata da omaggi discreti sia a Brecht che a Shakespeare.
Pubblicato in Francia nel 2011, Ma chambre froide si è aggiudicato il Grand prix du
Syndicat de la Critique. Lo spettacolo ha
debuttato, con la regia dell’autore stesso, a Parigi all’Odéon-Théâtre de l’Europe
dove Joël Pommerat è artista associato dal
2010.
Piccolo Eliseo Patroni Griffi
via Nazionale 183, Roma
tel. 06 4882114
42
43
44
ROMA
Piccolo Eliseo Patroni Griffi
26 MARZO
IDENTITÀ
di Gérard Watkins
traduzione di Gabriella Baldissera
mise en espace a cura di e con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini
Marion e André vivono in una situazione di
precarietà. I due giovani, dopo aver finito
gli studi, non trovano lavoro, così cercano
di passare il tempo come possono. Lui beve
“per dimenticare”, lei ha perso l’appetito,
e non riesce più a mangiare. Immersi in
un’atmosfera claustrofobica assistiamo ad
un rapporto che va gradualmente disintegrandosi, senza un’apparente via d’uscita.
Ma un giorno André legge sull’etichetta di
una bottiglia di vino l’annuncio di un concorso in cui sono in palio molti soldi. Basta rispondere ad una domanda. Questa
domanda li condurrà, loro malgrado, in un
percorso di ricerca di identità che cambierà
le loro vite e la loro relazione.
Piccolo Eliseo Patroni Griffi
via Nazionale 183, Roma
tel. 06 4882114
45
TORINO
CARTA BIANCA 2012
Il Festival delle Colline Torinesi dedica un segmento del suo programma a CARTA BIANCA, progetto teatrale transfrontaliero iniziato nel 2007, condiviso con l’Espace Malraux di
Chambéry e rivolto alla tutela della creazione contemporanea di Francia e Italia.
Il programma di CARTA BIANCA 2012 ruota intorno al convegno Traduction du théâtre/
Traduzione del teatro dedicato alla traduzione teatrale e alla pratica dei sottotitoli nello
spettacolo. Tale convegno chiamerà a raccolta attori, registi, scrittori di teatro, traduttori,
operatori professionali della scena.
16 GIUGNO
Teatro Gobetti, Via Rossini 8, Torino
Parallelamente al convegno è prevista una vetrina di teatro francese contemporaneo
15 - 16 GIUGNO
Cavallerizza, via Verdi 9, Torino
prima nazionale di Kolik di Rainald Goetz, traduzione dal tedesco di Olivier Cadiot e Christine Seghezzi. Con Thierry Raynaud. Regia di Hubert Colas. Prodotto da Diphtong Cie in
coproduzione con Comédie de Reims, Théâtre Garonne de Toulouse, Centre Pompidou de
Metz, Théâtre des Salins Scène Nationale à Martigues. Con il sostegno di CENTQUATRE,
del Festival ActOral e di Montévidéo. Prima rappresentazione al Centre Pompidou di Metz,
16 marzo 2011.
19 - 20 GIUGNO
Chiesa dei Battù, piazzale Roma, Pecetto Torinese
mise en espace di 12 suore slovacche di Sonia Chiambretto, prima traduzione italiana dal
testo francese 12 soeurs slovaques a cura di Gessica Franco Carlevero. Con Elisa Galvagno. Immagini filmate di Ernaldo Data. Regia di Sergio Ariotti. Prodotto dal Festival delle
Colline Torinesi.
21 - 22 GIUGNO
Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6, Torino
anteprima di La nuit tombe di Guillaume Vincent, creazione della 66ma edizione del Festival d’Avignon. Regia di Guillaume Vincent. Prodotto da Compagnie MidiMinuit in coproduzione con Festival d’Avignon, La Colline Théâtre National, Le Théâtre des Bouffes
du Nord, La Comédie de Reims, Théâtre du Beauvaisis, Ircam-Centre Pompidou, Festival
delle Colline Torinesi.
Festival delle Colline Torinesi, Torino – tel. 011 19740291
46
PROGETTI
SPECIALI
RADIO3 RAI
Radio3 Rai Auditorium
ph. Quenneville
Si rinnova per il terzo anno la collaborazione di Radio3 Rai e Face à face. Seguire e
sostenere una rassegna come Face à face rientra nella vocazione di questa rete, per
la quale il teatro è sempre stato, e continua a essere, uno dei linguaggi più efficaci nel
mantenere aperto il canale che unisce arte e realtà, creatività e società.
Come per le passate edizioni, anche quest’anno Radio3 seguirà il calendario degli appuntamenti attraverso interviste e approfondimenti con attori, registi e autori coinvolti,
e con la messa in onda integrale di alcune delle letture sceniche della rassegna.
Nella scorsa edizione, la collaborazione tra Face à face e Radio3 si è arricchita ulteriormente, attraverso la produzione del testo Le serpi di Marie NDiaye, affidato alle voci
di Anna Bonaiuto, Sonia Bergamasco, Michela Cescon, e alla cura registica di Ricci/
Forte, e presentato nell’ambito della stagione del Teatro in diretta dalla Sala A di via
Asiago a Roma.
L’impegno produttivo di Radio3 si rinnova anche quest’anno, con la realizzazione di
un testo di Jean-Luc Lagarce mai rappresentato in Italia, Music-hall, con la regia di
Valentino Villa.
48
ROMA
24 APRILE
MUSIC-HALL
di Jean-Luc Lagarce
traduzione di Gioia Costa
mise en espace a cura di Valentino Villa
produzione Radio3 Rai
Una vedette e due suoi boys tentano di
ridare vita ad uno spettacolo interpretato molte volte. Uno spettacolo di cui non
ricordano più i dettagli in una sala ormai
buia e presumibilmente vuota. Nessuno,
questa sera, sembra più ricordare com’è
lo spettacolo. I tre personaggi andranno
alla ricerca delle scene dimenticate e delle loro identità. Non le ritroveranno se non
al termine di un lungo vagare fra le spirali
della loro miserevole messinscena. Un
teatro inospitale, dopo i fasti del passato, è la loro casa. E provare lo spettacolo
è l’unica ancora di salvataggio per questi
naufraghi del palcoscenico. L’essenza e
l’abisso del teatro, le difficoltà del farlo, di
farne la propria anacronistica vocazione,
il tentativo di salvaguardarne il percorso
magico, l’amore che dona, l’incomprensibile passione, dunque. Ma anche, attraverso le reali avventure dei protagonisti
con le loro risate improvvise e forzate, il
dolore e la solitudine, i loro sogni, possibili o improbabili, la forza dell’abitudine, il
sentirsi disarmati di fronte al dover ricominciare, la terribile, alcune volte patetica, questione dell’esistenza.
Radio Rai, Auditorium, via Asiago 10, Roma – serata a inviti
49
BALLO LETTERARIO
EUROPEO
Il Ballo letterario nell’edizione del 2012 si presenta con una grande novità: sono 3 le
nazioni a confronto – Francia, Italia e Germania – sul tema della scrittura, per un appuntamento dalla forte connotazione europea. Sei autori – due francesi, due italiani e
due tedeschi – si riuniscono all’alba intorno a un litro di caffè con una selezione delle
loro canzoni preferite. Compongono insieme una lista di dieci pezzi, riprendono un
caffè ed elaborano il canovaccio di una storia comune che prende corpo dal luogo,
dalla città, dall’umore o da un avvenimento della giornata. Si dividono gli episodi della
storia da scrivere per la sera, poi, cronometro alla mano, ciascuno si mette all’opera.
Regole del gioco: testi e canzoni si alternano, ciascun testo deve finire con il titolo della canzone che segue. La sera gli spettatori sono in pista e gli autori, sotto i riflettori,
leggono a più voci questa storia unica, scritta a dodici mani. Gli spettatori sono invitati
ad ascoltare tranquillamente ciascun testo ed a danzare follemente su ogni canzone,
e non il contrario!
Gli stessi autori si riuniranno in un altro Ballo letterario europeo il 15 giugno a
Deutsches Theater Berlin in Germania, con una nuova playlist di canzoni e altre storie
da raccontare.
in collaborazione con
Goethe Institut, Deutsches Theater Berlin
e Istituto Italiano di Cultura Berlino
50
ph. Jeanne Roualet
ROMA
Teatro India
10 GIUGNO
BALLO LETTERARIO EUROPEO
UNA STORIA DA DANZARE IN PIEDI
Francia, Italia, Germania
con Fabrice
Melquiot, Eddy Pallaro, Magda Barile,
Lucia Calamaro, Anne Habermehl e Philipp Löhle
ph. Fernando Perez Re
Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman, Roma – tel. 06 6840001
51
ÉCRIRE ET METTRE
EN SCÈNE, AUJOURD’HUI
SCRIVERE E RAPPRESENTARE, OGGI
Appunti per un dialogo, bozza di una scena…. Come può un autore controllare i propri
testi verificando in scena il materiale, proprio nella fase di ideazione? Écrire et mettre
en scène vuole essere una “palestra” in cui l’obiettivo è di permettere al regista di avventurarsi in una scrittura, di esplorarla e di avviare un dialogo con il suo autore e, allo
stesso tempo, di permettere a quest’ultimo di appurare come funziona il proprio testo,
modificandolo all’occorrenza. E se gli attori coinvolti nel progetto sono di una diversa
nazione, i punti di vista si ampliano in imprevedibili vie di fuga.
Il progetto, ideato dal Panta Théâtre di Caen, per il 2012 prevede il partenariato con
l’Italia, con 2 sessioni di lavoro di 9 giorni ciascuna. Quindi un autore e un regista francesi insieme a 5 attori italiani non per produrre uno spettacolo, ma per esplorare una
forma e far scoprire al pubblico una scrittura originale.
Il progetto bilaterale prevede inoltre, a maggio, 3 sessioni di lavoro presso il Panta
Théâtre in cui 5 attori francesi si confronteranno con 3 diverse coppie di registi e autori
italiani: Fabrizio Arcuri e Magda Barile, Guy Delamotte (ideatore del progetto e direttore del teatro) e Davide Carnevali, Lucia Calamaro e un regista in via di definizione.
In collaborazione con
Panta Théâtre di Caen
Fondazione Campania dei Festival Napoli Teatro Festival Italia
52
NAPOLI
Institut français Napoli
10 GIUGNO
Il regista Gérard Watkins
e l’autrice Marion Aubert
21 GIUGNO
Il regista Guy Delamotte
e l’autore Pierre-Yves Chapalain
nella stessa serata verrà ripresentato
anche il lavoro della prima sessione
Institut français Napoli
via F. Crispi, 86, Napoli
tel. 081 669 665
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PRODUZIONI
DI FACE À FACE
IN TOURNÉE NEL 2012
13 GENNAIO Teatro Italo Argentino, Agnone (IS)
14 GENNAIO Cinema Teatro Pacifico, Sulmona (AQ)
4 - 5 FEBBRAIO Teatro Biblioteca Quarticciolo, Roma
10 FEBBRAIO Sala del centro giovanile, Parabiago (MI)
14 FEBBRAIO Teatro Kursaal, Giulianova (TE)
DUE VECCHIETTE VANNO A NORD
di Pierre Notte
ph. Francesco Prezioso
traduzione di Anna D’Elia
con Iaia Forte e Daniela Piperno
regia Marcello Cotugno
aiuto regia Beatrice Tomassetti
produzione Luna di miele produzione
in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia
distribuzione PigrecoDelta
Teatro Italo Argentino, corso Vittorio Emanuele 69, Agnone (IS) – tel 0865 779030
Cinema Teatro Pacifico, via Angeloni 11, Sulmona (AQ) – tel 0864 242218
Teatro Biblioteca Quarticciolo, via Ostuni 8, Roma – tel. 06 98951725
Sala del centro giovanile, piazza Paolo VI, Parabiago (MI)
Teatro Kursaal, corso Garibaldi 109, Giulianova (TE) – tel 085 9189856
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Due donne, due sorelle: Annette e Bernadette. Hanno appena perso la madre
e decidono di inumare le sue ceneri vicino alla salma del padre, morto molto
tempo prima e sepolto in un cimitero, da qualche parte nel nord della Francia.
Comincia allora un viaggio rocambolesco, un viaggio che è anche una spedizione nel passato, nei loro ricordi. Una serie di quadri presentati in un ordine
anarchico che ritraccia il vagabondare strampalato di queste due sorelle tanto
diverse ma così complici, in equilibrio tra humor corrosivo e tenerezza.
Battute pungenti, ritmo implacabile e poesia, intesa come delicato rumoreggiare di anime, quelle delle due sorelle protagoniste, poesia che lievemente invade
la scena, senza mai essere ovvia né tantomeno lacrimevole.
3 - 4 FEBBRAIO Auditorium Sant’Anna, Verbania Pallanza
10 FEBBRAIO Teatro Calcara, Crespellano (BO)
24 FEBBRAIO Teatro Fraschini, Pavia
28 FEBBRAIO Teatro Trivulzio, Melzo (MI)
DUE VECCHIETTE VANNO A NORD
di Pierre Notte
traduzione di Anna D’Elia
con Angela Malfitano, Francesca Mazza
suono Alessandro Saviozzi
scenotecnica e luci Giovanni Marocco
interventi video Lorenzo Letizia
basi musicali Guido Sodo
produzione Associazione culturale “Tra un atto e l’altro”
in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia
Auditorium Sant’Anna, via Belgio, Verbania Pallanza – tel. 0323 401027
Teatro Calcara, via Garibaldi 56, Crespellano (BO) – tel. 348 8738818
Teatro Fraschini, corso Strada Nuova 136, Pavia – tel. 0382 3711
Teatro Trivulzio, piazza Risorgimento 9, Melzo (MI) – tel. 02 92278742
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21 GENNAIO Teatro Tito Marrone, Trapani
23 - 26 GENNAIO Teatro Vittorio Emanuele di Noto, Noto (SR)
1 - 4 FEBBRAIO Teatro Metastasio, Prato
13 - 14 MARZO Teatro Storchi, Modena
23 - 25 MARZO Teatro Tor Bella Monaca, Roma
27 - 29 MARZO Teatro Biblioteca Quarticciolo, Roma
TEATRO DELLE APPARIZIONI
PINOCCHIO
di Joël Pommerat
traduzione di Fabrizio Pallara e Dario Garofalo
regia Fabrizio Pallara
con Dario Garofalo, Paola Calogero, Valerio Malorni, Adonella Monaco, Viviana Strambelli
musiche Valerio Vigliar scene Sara Ferazzoli, Fabrizio Pallara
realizzazione scene Sara Ferazzoli, Laura Rhi-Sausi, Francesco Picciotti
costumi Laura Rhi-Sausi maschere Ketut Molog I.B. Ari R Bawa, Davide Serracini
aiuto regia Francesco Picciotti
produzione teatrodelleapparizioni e Area06
coproduzione
Face à face – Parole di Francia per scene d’Italia 2011 e Accademia degli Artefatti
con il contributo Gruppo Mazzilli srl
si ringraziano Antonio Pallara, Giovanni Calogero, Veronique Vergari, Marco Mangiarotti
È un teatro nel teatro lo spazio in cui viene raccontata la storia di un burattino,
la storia della crescita, una trasformazione continua che appartiene al cammino di ogni bambino per diventare grande. Qui Pinocchio, già adolescente, è
alle prese con questa faticosa lotta.
Eroe senza tempo si muove e viene mosso dai personaggi che lo accompagnano e lo ostacolano nella sua straordinaria avventura tra lo stupore delle
scoperte, la seduzione e il fascino delle cose proibite, la necessità di imparare
ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e il costante conflitto tra l’obbligo dei suoi
doveri e la possibilità di scegliere.
Una rivisitazione, quella di Joël Pommerat, tradotta scenicamente dal Teatro
delle apparizioni, in cui il linguaggio, i protagonisti e i temi diventano contemporanei e la realtà si fonde con la fantasmagoria della celebre fiaba che ci
racconta che per raggiungere il cielo si deve nascere due volte, come fanno gli
uccelli o come fanno i burattini per diventare esseri umani.
Teatro Tito Marrone, lungomare Dante Alighieri, Trapani - tel. 0923 560229
Teatro Vittorio Emanuele di Noto, piazza XVI Maggio 1, Noto (SR) – tel. 0931 896655
Teatro Metastasio, via Cairoli 59, Prato - tel. 0574 608501
Teatro Storchi, largo Garibaldi 15, Modena - tel. 059 2136011
Teatro Tor Bella Monaca, via Bruno Cirino, Roma - tel. 06.2010579
Teatro Biblioteca Quarticciolo, via Ostuni 8, Roma - tel. 06 98951725
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16 FEBBRAIO ore 18.00
Incontro con Jean-Marie Besset
Institut français Milano
Palazzo delle Stelline, corso Magenta 63, Milano – tel. 02 4859191
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9 FEBBRAIO Teatro Comunale, Brolo (ME)
10 FEBBRAIO Auditorium, Pace del Mela (ME)
12 FEBBRAIO Teatro A. Cafaro, Latina
15 - 19 FEBBRAIO Teatro CRT, Milano
PERTHUS
di Jean-Marie Besset
traduzione di Anna D’Elia
regia Giampiero Cicciò
con Giampiero Cicciò, Salvatore Palombi, Andrea Luini, Matteo Romoli
tecnico luci e audio Alessandro Arena
produzione Fondazione di Teatro V.E. di Noto, in coproduzione con Taormina Arte
in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia
Con questo testo, attraverso i personaggi di Paul e Jean-Louis, Besset propone un affresco disincantato ed a tratti esilarante della fase adolescenziale
della vita. I protagonisti sono ragazzi oppressi dalle madri, Marianne e Irène,
al tempo stesso autoritarie e vulnerabili, che cercano di plasmarli e di pianificarne l’avvenire. In più, i due giovani sono abbandonati a se stessi dai padri, invisibili nella pièce, padri alle prese con ambizioni e carriere e sempre
impegnati ad accumulare denaro. Sarà dunque scontrandosi con i perentori
dettami materni che Paul e Jean-Louis proveranno a integrarsi in una collettività dove l’uniformità e l’anestesia delle pulsioni appaiono come improbabili
antidoti contro l’emarginazione.
Soffocando ed educando l’anima alla finzione, per immergersi miseramente in
una realtà piatta e omologata, il nostro futuro - questo il monito di Besset - è
votato ad una condizione di ineluttabile scontentezza.
Teatro Comunale, via Libertà, Brolo (ME)
Auditorium, via Auditorium, Pace del Mela (ME) – tel. 090 9339219
Teatro Comunale A. Cafaro, viale XXI Aprile, Latina - tel. 0773 652642
Teatro CRT, Salone, via Ulisse Dini 7, Milano – tel. 02 89011644
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16 FEBBRAIO Institut français Firenze
STABAT MATER FURIOSA
di Jean-Pierre Siméon
traduzione a cura di Scuola di Interpreti e Traduttori di Forlì SSLMIT
con la supervisione di Marie-Line Zucchiatti
con Marinella Manicardi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia
Protagonista è la madre di un giovane soldato morto in guerra. Stabat Mater
Furiosa (2000) è il rifiuto di una donna, devastata, di capire perché l’uomo dichiara guerra. La sua voce è un grido per la vita; il grido di tutte le donne che
capiscono che vita significa anche morte e non c’è bisogno di una spiegazione
per questo. Ma la guerra è una macchina inaccettabile, incredibile ed infernale. Porre fine a tutto quest’orrore, che sembra innaturale per l’uomo, significa tornare indietro alle origini, indietro fino alla propria infanzia e di nuovo
a quella dei nostri figli. Per vedere un giorno la fine della violenza che porta
all’autodistruzione, ogni bambino deve capire che è nato con il sangue sulle
mani. E così può esserci un barlume di speranza: grazie al soffio della vita, al
suono delle parole e all’innocenza dei giorni felici.
Institut français Firenze, piazza Ognissanti 2, Firenze – tel 055 2718801
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ph. Lorenza Daverio
28 MARZO - 1 APRILE Teatro India, Roma
2 - 14 MAGGIO Teatro i, Milano
INCENDI
di Wajdi Mouawad
traduzione di Caterina Gozzi
regia di Renzo Martinelli
con Federica Fracassi, Francesco Meola, Valentina Picello,
Roberto Rustioni, Libero Stelluti
adattamento Francesca Garolla
scene Renzo Martinelli
produzione Teatro i
in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia,
Institut français Milano e Delegazione del Québec a Roma
Incendi segue il destino di una donna, Nawal, intrappolata in un conflitto che
non ha scelto per ritrovare il figlio scomparso. La storia si disvela a poco a
poco a partire dal momento in cui la lettura da parte del notaio Lebel del testamento di Nawal risveglia nei suoi figli Jeanne e Simon domande sulla loro
nascita: chi è il loro padre e attraverso quale odissea hanno visto la luce lontano dal loro paese d’origine? Questa ricerca mescola la storia di un popolo,
di una famiglia e la formazione dell’identità. I destini immaginati da Mouawad
riattivano e interrogano i grandi miti, in questo caso sotto le vesti di un Edipo
al femminile. L’attualità dei temi affrontati, la solitudine dell’individuo che si
risolve solo nella ricerca di un senso per la propria esistenza, e una lingua
“alta”, lirica ed al contempo immediata, rendono uniche le opere di Mouawad.
Wajdi Mouawad è rappresentato da Agence artistique Simard Denoncourt Inc.
Teatro India, lungotevere Vittorio Gassman, Roma – tel. 06 6840001
Teatro i, via Gaudenzio Ferrari 11, Milano – tel. 02 8323156
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BIOGRAFIE
Marion Aubert
Attrice e autrice, Marion Aubert
(1977) ha studiato al Conservatoire National di Montpellier e
ha scritto la sua prima pièce teatrale nel 1996, Petite pièce médicament. Con Capucine Ducastelle e Marion Guerrero nel 1997
ha creato la compagnia Tire
pas la Nappe, che ha sede dal
2003 al Théâtre des Treize Vents
(Centre Dramatique National
di Montpellier) e per la quale
scrive la maggior parte dei suoi
testi. Tra il 2007 e il 2009 scrive Phaéton, Orgueil poursuite et
décapitation e Les Orphelines.
Nel 2010 fonda la Coopérative
d’écriture su iniziativa di Fabrice
Melquiot insieme a 11 autori.
Tra i suoi testi Conseils pour une
jeune épouse, Advice to a young
bride (Préparation collective à la
vie conjugale, bilingue, 2010) e
Dans le ventre du loup (2011). Le
sue opere teatrali sono pubblicate da Les Solitaires Intempestifs e da Actes Sud-Papiers.
Alain Badiou
Filosofo, commediografo e
scrittore è nato nel 1937 a Rabat
in Marocco. Badiou ha studiato
filosofia all’ENS dal 1956 al 1961
ed è stato attivo politicamente
come uno dei membri fondatori
del Partito Socialista Unificato francese (PSU). Ha scritto
nel 1964 il suo primo romanzo,
Almagestes. Nel 1967 si è unito
ad un gruppo di studio organizzato dal filosofo Louis Althusser
ed è stato progressivamente influenzato da Jacques Lacan. Ha
insegnato all’Università di Parigi VIII (Vincennes-Saint Denis)
dal 1969 al 1999, anno in cui è
diventato professore nel dipartimento di Filosofia all’École
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Normale Supérieure (ENS) di
Parigi. Negli anni ‘80 Badiou ha
pubblicato opere filosofiche più
astratte e tecniche, come Théorie du sujet (1982), e il suo magnum opus, L’être et l’événement
(1988). Badiou si è affacciato
alla drammaturgia con la serie
di opere dedicate alla figura di
Ahmed, sorta di maschera da
commedia dell’arte della tradizione popolare marocchina, con
la quale riflette sui temi della
scienza e della filosofia.
Jean-Marie Besset
Diplomato in Scienze Economiche (ESSEC, 1981) e studi politici (IEP de Paris, 1984), JeanMarie Besset (1959) passa il suo
tempo dal 1986 al 1998 tra New
York, dove scrive, e la Francia,
dove le sue opere sono rappresentate. Nel 1999-2000, insieme
a Laura Pels, è stato direttore
delegato del Théâtre de l’Atelier. Dal 1995 all’interno della
compagnia BCDV, fondata con
Gilbert Désveaux, ha ricoperto
nei suoi spettacoli diversi ruoli (autore, adattatore, regista,
attore). Candidato nove volte
ai Molière (cinque volte come
Miglior Autore e quattro come
Miglior Adattatore), Jean-Marie Besset è stato premiato dal
Syndicat National de la Critique
Dramatique (1993) ed è stato insignito del Prix Nouveau Talent
Théâtre de la SACD (1993), del
Prix du Jeune Théâtre de l’Académie Française (1998) e del
Grand Prix du Théâtre dell’Académie Française (2005). Infine è
stato nominato Chevalier (1995)
e Officier des Arts et Lettres
(2002). Da gennaio 2010 è direttore artistico del Théâtre des
Treize Vents (Montpellier).
Pierre-Yves Chapalain
Ha scritto e diretto il suo primo
testo, La barre de réglisse all’Espace 31 a Gentilly, successivamente con la regia di Catherine
Vinatier al Théâtre Paris-Vilette,
e Le Rachat e Ma maison montés,
regia di Philippe Carbonneau. Il
suo testo Le Souffle, è stato oggetto di lavoro nell’ambito dello
stage AFDAS guidato da Laurent
Gutmann al CDN di Thionville.
Come attore ha lavorato in diverse produzioni al Théâtre de
la Main d’or, tra cui: Des jours
entiers et des nuits entières di
Xavier Durringer, regia di Stephanie Chevarie e Le Misanthrope diretto da Jean-Christian
Grinevald. Conduce laboratori
di scrittura per CDN di Caen e
di Besançon. È autore e regista
associato al Nouveau Théâtre
Centre Dramatique National de
Besançon et de Franche-Comté.
Geoffroy de Pennart
Nato nel 1951 a Parigi, dopo
essersi diplomato alla Scuola
di Arti Grafiche nel 1974, Geoffroy de Pennart si afferma come
artista indipendente. Il suo primo lavoro pagato sono mappe
geografiche, poi ottiene delle
commissioni da diversi giornali, e alla fine lavora facendo illustrazioni e grafica per alcune
società (pubblicità, formazione,
comunicazione interna). Questo rimane ancora il suo lavoro
principale. Dal 1992 si dedica
alla letteratura per l’infanzia
come autore e illustratore.
Kossi Efoui
Autore, regista e attore, Kossi
Efoui nasce nel 1962 a Anfoin,
in Togo, e si laurea in filosofia
all’Università di Bénin (Togo).
La sua partecipazione ai movimenti studenteschi negli anni
’80, duramente repressi dal regime, lo costringono alla fuga e
a rifugiarsi in Francia. Nel 1989,
riceve il Grand Prix Tchicaya U
Tam’si du Concours théâtral
interafricain per la sua pièce Le
Carrefour. Grazie alla borsa di
studio Beaumarchais, partecipa
alla “résidence d’écriture à la
Maison des auteurs du Festival
des Francophonies” nel 1992.
Ottiene il Prix du Nouveau Talent
Radio de la SACD nel 1993 e il
Grand prix littéraire de l’Afrique
Noire nel 2002 per il suo romanzo La Fabrique des cérémonies.
Laurent Gaudé
Nato nel 1972, Laurent Gaudé
studia Lettere moderne e Teatro a Parigi. A 25 anni, nel 1997,
pubblica il suo primo testo teatrale Onysos le furieux, messo
in scena al Théâtre National di
Strasburgo con la regia di Yannis Kokkos. Successivamente si
dedica alla scrittura teatrale, con
Pluie de cendres, realizzato allo
Studio della Comédie Française,
Combat de Possédés, tradotto e
realizzato in Germania, e letto in
inglese al Royal National Theatre
di Londra, Médée Kali realizzato
al Théâtre du Rond Point e Les
Sacrifiées, realizzato al Théâtre
des Amandiers a Nanterre, con
la regia di Jean-Louis Martinelli.
Parallelamente Gaudé si dedica alla scrittura di romanzi: nel
2001, a 29 anni, pubblica il primo,
Cris, e l’anno seguente, nel 2002,
si aggiudica il Prix Goncourt des
Lycéens e il Prix des Libraires
con La mort du roi Tsongor. Nel
2004 vince il Prix Goncourt con
Le soleil des Scorta, romanzo tradotto in 34 paesi. Romanziere e
drammaturgo, Laurent Gaudé
scrive anche novelle (l’ultima
raccolta, Les Oliviers du Négus, è
pubblicata nel 2011), un libro con
il fotografo Oan Kim e uno per
l’infanzia, una sceneggiatura.
Jean-Claude Grumberg
Jean-Claude Grumberg (1939)
esercita diversi mestieri, tra
cui il sarto, prima di entrare
come attore nella compagnia
di Jacques Fabbri. Autore di oltre 30 testi (tutti pubblicati con
Actes Sud), si dedica alla scrittura teatrale dal 1968 con Demain
une fenêtre sur rue, seguito da
Mathieu Legros, Chez Pierrot, Michu, Rixe; Amorphe d’Ottenburg.
Il teatro di Jean-Claude Grumberg ha come temi principali la
storia e la violenza dell’epoca
attuale. In Dreyfus (1974), Atelier
(1979) e Zone libre (1990) realizza una trilogia sull’occupazione
e il genocidio (il padre è morto in
un campo di deportazione). Lavora anche come sceneggiatore
nel cinema insieme a François
Truffaut e Costa Gavras (con il
quale vince il César per la migliore sceneggiatura per Amen)
e in televisione. Molti sono i premi che ha ricevuto tra cui: Grand
Prix dell’Académie Française, il
Grand Prix della SACD per l’insieme della sua opera, il Prix de
littérature della Ville de Paris e
il Molière come migliore autore
per Atelier e Zone Libre. Vince il
premio d’arte della Fondation
France Israël nel 2009 per il testo Vers toi terre promise con il
quale ottiene anche il Molière
come miglior autore e il Prix du
Syndicat de la Critique.
Nancy Huston
Nata a Calgari (Canada), ma vive
a Parigi. Ha pubblicato numerosi romanzi e saggi per Actes Sud
e per Leméac, tra i quali Instruments des ténèbres (1996, Prix
Goncourt des lycéens et Prix du
livre Inter), L’Empreinte de l’ange
(1998, Grand Prix des lectrices
de Elle), Lignes de faille (2006,
prix Femina), Passions d’Annie
Leclerc (2007), L’espèce fabulatrice (2008) e Infrarouge (2010).
Per il teatro ha scritto, oltre a
Jocaste reine, anche Klatch avant
le ciel e Angela et Marina. In Italia
sono stati già tradotti i romanzi:
Contro i maestri dello sconforto
(Excelsior, 2009); Un difetto impercettibile (Rizzoli, 2007); Tre
volte settembre (Pisani, 2005).
Joël Jouanneau
Joël Jouanneau (1946), artista
associato presso il Théâtre de
Sartrouville-CDN dal 1990 e
co-direttore dal 1999 al 2003,
partecipa al collettivo pedagogico della scuola del Théâtre
National di Strasburgo dal 1992
al 2000. Dal 2000 è professore al
Conservatorio Nazionale di Arte
Drammatica a Parigi. Attraverso il suo lavoro come autore,
Joël Jouanneau contribuisce
alla nascita di un teatro di repertorio per i giovani. La Scène
Nationale Evreux Louviers ha
deciso di dargli carta bianca
per la programmazione per
l’infanzia durante la stagione
2003-2004. In questo contesto,
ha creato lo spettacolo L’Adoptée nel gennaio 2004, pubblicato
da Actes Sud-papiers. Ha scritto Le Marin d’eau douce che è
stato creato nel 2006 al Drama
Centre di Lorient in Bretagna
nel marzo 2007. Inoltre ha scritto: Mamie Ouate en Papoâsie
(1990), Gauche uppercut (1992),
Le Condor (1995), Allegria opus
147 (1996), Les dingues de Knoxville (1999), L’Indien des neiges
(2000), L’Inconsolé (2004), quasi
tutti pubblicati da Actes Sud-papiers. Tra i suoi ultimi testi L’Enfant cachée dans l’encrier (2008)
e PinKpunK CirKus (2010).
Bernard-Marie Koltès
(1948-1989)
Nato a Metz nel 1948, Bernard-Marie Koltès è cresciuto
nel collegio gesuita di San Clemente fino alla laurea. Dopo
aver suonato qualche anno il
piano e l’organo, dopo qualche
settimana di giornalismo e alla
scuola del Centre Dramatique
di Strasburgo, fonda la Compagnia Le Théâtre du Quai, per la
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quale scrive Amertumes (1970),
La Marche - Le Procès ivre (1971)
e Récits morts (1973), che mette in scena lui stesso. Per la
radio scrive L’Héritage (1972) e
Des Voix sourdes (1973). Dopo
un viaggio in URSS nel 1973,
scrive il romanzo La Fuite à Cheval très loin dans la Ville, poi Le
Jour des Meurtres dans l’Histoire
d’Hamlet. Nel 1976, scrive La
Nuit juste avant les Forêts, da
lui messo in scena nel 1977, in
seguito rappresentato in tutta
Europa e quindi Sallinger nel
1977. Viaggia in Nicaragua, in
Guatemala e in Salvador poi, nel
1979, scrive Combat de Nègre et
de Chiens. A partire dal 1983,
inizia la sua collaborazione con
Patrice Chéreau, che realizzerà
Combat de Nègre et de Chiens,
Quai Ouest (nel 1985), Dans la
Solitude des Champs de Coton
(1986) e Le Retour au Désert
(1988).
Marie Laberge
Marie Laberge è una drammaturga, romanziera, attrice
e regista. Nata in Québec, ha
studiato danza con Ludmilla
Chiriaeff. Dopo gli studi in giornalismo, che abbandona nel
1970, si dedica al teatro, iscrivendosi al Conservatorio di Arte
Drammatica in Québec, conseguendo la laurea. Recita in vari
spettacoli in Quebec, prima di
dedicarsi alla regia e all’insegnamento in arte drammatica.
Marie Laberge è autrice di oltre venti testi teatrali, molti dei
quali vengono rappresentati in
Quebec e in vari paesi europei.
Tra i più importanti vanno ricordati L’Homme gris (1986), Oublier
(Premio come miglior produzione a Bruxelles 1987-1988),
Aurélie, ma sœur (prodotto nel
1994 al Gate Theatre di Londra),
Le Faucon, presentato nel 1996
al Festival des Francophonies
en Limousin a Limoges. Sceneggiatrice, ha anche diretto il
Théâtre du Trident (1977-1980)
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e il Centre des auteurs dramatiques (1978-1981), di cui è il
presidente dal 1987 al 1989. Dal
2009, Marie Laberge pubblica un
romanzo epistolare - Les lettres
de Martha - una corrispondenza
che lei mantiene personalmente
26 volte l’anno con i suoi lettori.
Jean-Luc Lagarce
Jean-Luc Lagarce (1957-1995)
fonda nel 1977 a Besançon la
compagnia Le Théâtre de la
Roulotte, e nel 1992 la casa
editrice Les Solitaires Intempestifs. Ha firmato la regia di
testi classici (Beckett, Goldoni,
Ionesco) ed è autore di molti
testi teatrali, fra cui: Retour à la
citadelle; Les Orphelins; Musichall; Histoires d’amour derniers
chapitres; Nous les héros; Juste
la fin du monde; Le pays lointain.
Nel suo teatro sono ricorrenti i
temi della solitudine, della difficoltà di amare, dello smarrimento dei non amati. Lagarce
è oggi uno degli autori più rappresentati in Francia. In Italia
sono stati pubblicati: Ero a casa
e aspettavo che piovesse/Le regole del saper vivere nella società
moderna, traduzione di Barbara
Nativi; Il paese lontano, traduzione di Francesca Moccagatta,
Intercity Plays 1998 e nel 2009,
presso Ubulibri, il primo volume
dei suoi testi teatrali, dal titolo
Teatro I e comprende: Giusto la
fine del mondo, I pretendenti, Ultimi rimorsi prima dell’oblio, Noi,
gli eroi con traduzioni di Franco
Quadri, Gioia Costa e Margherita
Laera.
David Lescot
Autore, regista e musicista, David Lescot (1971) dirige nel 1999
il suo primo testo, Les Conspirateurs. Nel 2000 incontra Anne
Torrès, per la quale compone e
interpreta alla tromba la musica
del Prince di Machiavelli. Mette
in musica un poema di Aragon
per lo spettacolo Le Fou d’Elsa.
Ancora per Anne Torrès ultima
la scrittura di Mariage, in prima
nazionale nel 2003 alla MC93
Bobigny e in tournée a Londra
(2008) e a Buenos Aires (2009).
Lescot partecipa al festival della Mousson d’été nel 2002 con
L’Instrument à pression e nel
2003 con L’Après-guerre, con
il quale vince l’Aide à la Commande del Ministero della Cultura. Invitato da Hubert Colas,
presenta a Marsiglia Quelques
dommages physiques (2003). Dirige stage e atelier di scrittura,
in particolare con l’ERAC-Ecole
d’acteurs de Cannes e nel 2004
alla Chartreuse di Villeneuvelez-Avignon. Dal 1999 insegna
Studi d’arte drammatica presso
l’Università Paris X-Nanterre.
David Lescot ha ricevuto nel
2009 il premio Molière come Rivelazione Teatrale per La Commission Centrale de l’Enfance. È
artista associato al Théâtre de la
Ville. Le Système de Ponzi, il suo
ultimo testo, debutta al Théâtre
des Abbesses a gennaio 2012.
Fabrice Melquiot
Fabrice Melquiot (1972) scrive i
sui primi testi per l’infanzia: Les
Petits Mélancoliques e Le Jardin
de Beamon. In seguito pubblica
molti testi tra cui: La Semeuse,
Perlino comment, Bouli Miro, Le
Gardeur de silences, Kids, Autour
de ma pierre il ne fera pas nuit, La
Dernière Balade de Lucy Jordan,
Ma vie de chandelle, Le Laveur
de visages e L’Actrice empruntée.
Nella stagione 2002 - 2003 è invitato da Emmanuel DemarcyMota come autore associato
presso La Comédie de Reims
dove verranno messi in scena:
L’Inattendu, Le Diable en partage,
Marcia Hesse. Fin dal 1998 Melquiot riceve numerosi premi tra
cui il SACD per la migliore opera radiofonica (2003), il premio
Jean-Jacques Gauthier di Figaro e due premi del Syndicat national de la critique. Tra il 2005
e il 2009 scrive numerosi testi
teatrali tra cui: Catalina In Fine,
Les Petits Mélancoliques, Bouli
Miro, Bouli redéboule. Nel 2008
riceve il Prix Théâtre dall’Académie Française per la sua opera
drammaturgica. Durante la stagione teatrale 2010/2011 è artista associato presso il Théâtre
de la Ville.
Wajdi Mouawad
Nato in Libano nel 1968, emigra
con la sua famiglia in Francia.
Dal 1983 vive in Canada dove si
diploma all’Ecole Nationale de
Théâtre. Dal 1990 al 1999 dirige
con Isabelle Le Blanc la compagnia Théâtre Ô Parleur. Dal
2000 al 2004, dirige il Théâtre de
Quat’Sous a Montréal. Nel 2005
fonda, con Emmanuel Schwartz,
due compagnie di produzione,
Abé carré cé carré in Québec,
e Au carré de l’hypoténuse in
Francia. Dal 1991 Mouawad,
mette in scena i suoi testi: Willy
Protagoras enfermé dans les
toilettes, Rêves, Ce n’est pas la
manière dont on s’imagine que
Claude et Jacqueline se sont
rencontrés (scritto con Estelle
Clareton), Incendies. Dal 2007
dirige il Théâtre français du
Centre National des Arts a Ottawa. Incendies (2002), Assoiffés
(2006) e Seuls (2007) sono tutti
pubblicati da Actes-Sud. Incendi
è stato pubblicato nella raccolta
Face à face 2010 edito da Titivillus (2010). Sono del 2011 il suo
ultimo testo Temps e la prima
parte del “Progetto Sofocle”
che vede la regia di Le trachinie,
Elettra e Antigone.
Marie Nimier
Marie Nimier ha scritto una
dozzina di romanzi pubblicati da Gallimard e ampiamente
tradotti in tutto il mondo, tra
cui Sirène nel 1985 (incoronato
dall’Académie française e dalla
Société des Gens de Lettres),
Domino (premio Printemps du
roman), La Nouvelle pornographie, La Reine du Silence (Prix
Médicis 2004) e Les Inséparables
(Prix Georges Brassens e Prix
des Lycéens d’Evreux). Il suo
ultimo romanzo, Photo-Photo,
è stato pubblicato a settembre
2011 da Gallimard. In ambito
teatrale ha collaborato con la
coreografa Claudia Gradinger
su una lettura danzata di Les
Inséparables, attualmente in
tour, e per tre anni con la regista Karelle Prugnaud, per la
progettazione di una serie di
performance dal titolo Pour en
finir avec Blanche Neige. Con la
stessa regista, lavora al testo La
confusion che sarà presentato al
Théâtre du Rond-Point a marzo
2012.
Pierre Notte
Autore, giornalista e regista,
Pierre Notte (1969) viene nominato nel 2006 segretario generale alla Comédie-Française
e Chevalier des Arts et des
Lettres. Con la sua compagnia
mette in scena La Ronde di Arthur Schnitzler e testi propri: La
Maman de Victor (premio speciale della giuria per il Festival
di teatro di Lisysur- Ourcq nel
1992), L’Ennui d’Alice devant les
arbres e Plutôt rouge velours. È
autore di tre raccolte di poesie
e foto, e di romanzi. Ha scritto
per il teatro fin dall’inizio degli anni ’80, firmando recentemente Deux petites dames vers
le Nord (2008) e Et l’enfant sur
le loup (2009). Nel 2003 riceve
una bourse d’encouragement à
l’écriture théâtrale dal Centre
National des Lettres. Dal 2005
per France Culture scrive C’est
de l’être parti qu’il s’agit, Sombre
précurseur-sitcom, L’État de Gertrud, Se mordre. Con il sostegno
dell’Association Beaumarchais
la pièce Moi aussi je suis Catherine Deneuve è allestita con la direzione di Jean-Claude Cotillard
e vince i premi Théâtre 2005
della Fondation Diane et Lucien
Barrière e nel 2006 il Molière
du théâtre privé. Due vecchiette
dirette a nord è stato pubblicato
nella raccolta Face à face 2010
edito da Titivillus (2010).
Véronique Olmi
Véronique Olmi (1962), dopo gli
studi d’arte drammatica, diventa assistente di Gabriel Garan e
Jean-Louis Bourdon. Nel 1990
scrive e mette in scena la sua
prima pièce A demain Modigliani
e nel 1995 Le Passage. Nel 1997
pubblica in rapida successione
due nuovi testi con la casa editrice Arche: Chaos debout e Nuits
sans lune. Riceve in seguito una
bourse d’encouragement per La
Jouissance du scorpion. Point à
la Ligne, testo del 1998, riceve
nello stesso anno il premio CIC
Paris Théâtre. Sempre nel 1998
Chaos Debout è messo in scena
al Festival d’Avignon da Jacques
Lassale. Parallelamente al suo
lavoro di scrittura teatrale, pubblica con la casa editrice ActesSud diversi romanzi tra cui Bord
de mer, Numéro Six, Un si bel
avenir e La Pluie ne change rien
au désir. Ha diretto il comitato
di lettura del Théâtre du Rond
Point e dato vita ad una trasmissione su France-Culture. In
Italia sono stati pubblicati da Einaudi: Mathilde, 2010; La pioggia
non spegne il desiderio, 2007; In
riva al mare, 2004.
Eddy Pallaro
Nato a Cognac nel 1971, si è laureato in Cinema all’Università di
Nancy II, e si è formato come
attore con Daniel Pierson. Ha
recitato e diretto Dans la solitude
des champs de coton di BernardMarie Koltès e Elettra di Sofocle.
Con Bérangère Vantusso, ha
fondato la compagnia di teatro di
marionnette Trois-Six-Trente e
diretto Le dieu bonheur di Heiner
Müller e Sur une chaise renversée di Jean Cagnard e Christian
Caro. Nel 2006 vince la borsa
di studio del Centre National du
Livre. Porta avanti da qualche
anno un lavoro di scrittura nel
tentativo di esplorare i vari spazi
69
di rappresentazione della parola. Ha scritto Lui et son cortège e
Cent Vingt-Trois nel 2005 messi
in scena alla Comédie di Reims,
Les origines, Hany Ramzy, le
joueur, Les petites bêtes du bon
dieu.
Daniel Pennac
È il padre della tribù Malaussène, una variazione romanzata
sul tema del capro espiatorio di
1957 pagine. Professore per 25
anni, scrive Come un romanzo,
elogio alla lettura ad alta voce
e Diario di scuola, riflessione sul
calvario dei somari, coronato nel
2007 dal premio Renaudot. Per
quanto riguarda i più giovani,
scrive il ciclo di Kamo, Abbaiare
stanca, e il celebre L’occhio del
lupo. Per quanto riguarda i fumetti, insieme a Jacques Tardif,
pubblica Gli esuberati dedicato
a “tutti i licenziati, i silurati, gli
espulsi, i flessibilizzati, i ristrutturati, i globalizzati” del pianeta
impresa. Sarà però nel 2005,
con Grazie, un monologo sulla
commedia del conferimento dei
premi ufficiali e sul conseguente tragico obbligo al ringraziamento, che viene invitato da
Jean-Michel Ribes a calcare la
scena per la prima volta nella
sua vita. Nel 2008 vince il Grand
Prix Metropolis bleu per la sua
opera completa. Bartleby di Melville fa parte di quelle storie che
lo ossessionano da sempre.
Joël Pommerat
Autore e regista, Joël Pommerat
(1963) ha scritto il suo primo testo nel 1985. Tre anni dopo crea
la Compagnie Louis Brouillard,
con la quale realizza opere che
fondono il lavoro di scrittura con
la regia in un continuo scambio
con le altre figure coinvolte, dallo scenografo, al disegnatore
luci, ai musicisti. Inoltre ha realizzato opere audiovisive, cortometraggi e video. Nel giugno
2004, ha realizzato Le Petit Chaperon Rouge al Théâtre de Breti-
70
gny-sur-Orge, primo spettacolo
destinato all’infanzia, replicato
nel 2006 al Festival d’Avignon
con Les Marchands e Au monde.
Sempre per l’infanzia ha creato
nel 2008 Pinocchio per l’OdéonThéâtre de L’Europe, realizzando nel 2010 una versione in
russo per il Teatro Meyerhold a
Mosca, nell’ambito del progetto di scambio Francia-Russia.
Ha avviato una collaborazione
di tre anni con l’Odéon-Théâtre
de L’Europe e di cinque con il
Théâtre national de la communauté française a Bruxelles. Nel
2011 scrive Ma chambre froide
con il quale si aggiudica il premio Molière e il Grand Prix du
théâtre du Syndicat de la critique. In Italia sono stati pubblicati Questo figlio (del 2006, trad.
Ida Porfido - 2008, B.A. Graphis)
e Tremo (trad. Caterina Gozzi 2009, Titivillus).
Jean-Luc V.
Raharimanana
Nasce a Antananarivo, capitale del Madagascar, il 26 giugno
del 1967. Nel 1989 lavora con la
compagnia teatrale di Cristiane
Ramanantsoa, sulla messa in
scena della sua pièce Il profeta
e il presidente di cui però viene
proibita la rappresentazione.
Due mesi più tardi ottiene il Prix
de la meilleure nouvelle del RFI
e, grazie a una borsa di studio,
frequenta la Sorbona di Parigi e,
in seguito, l’INALCO (Istituto di
lingue orientali). Insegna francese e crea numerosi ateliers
di scrittura in Francia. Nel 2002
lascia il suo lavoro di insegnante
per difendere il padre, professore di Storia all’Università di Antananarivo, condannato a dieci
anni di prigione. Dopo questi fatti
si dedica solo alla scrittura, per
restituire quella che lui definisce
“una memoria tradita”, affinché
nessuno dimentichi.
Pascal Rambert
È a Nizza che Pascal Rambert
realizza la sua prima regia, ancora studente al liceo. Inizia così
un percorso atipico che, di tappa
in tappa, lo porterà a fondare
una propria compagnia teatrale, Side One Posthume Théâtre,
ed a pubblicare i suoi primi lavori drammaturgici, Désir e Les
Lits. Successivamente Rambert
intraprendere un’indagine personalissima nei diversi campi
artistici, in Francia e all’estero.
Invitato per la prima volta al
Festival di Avignone nel 1989,
scrive e dirige Les Parisiens,
prima di collaborare insieme a
Jean-Pierre Vincent al Théâtre
Nanterre-Amandiers. Nel 1992
presenta due suoi testi, John et
Mary e De mes propres mains,
rappresentativi di una scrittura che alterna opere intime ad
opere corali, come L’Épopée
de Gilgamesh presentato nel
2000 al Festival di Avignone in
un campo di girasoli, oppure
After/Before ospitato nel 2005 e
ancora Une (micro)histoire économique du monde che vedrà la
luce nel 2010. Attuale direttore
del Théâtre de Gennevilliers,
centro nazionale di produzione
contemporanea, continua un
costante lavoro sul territorio.
Torna ad Avignone con Clôture
de l’amour, un testo che riprende
l’opera presentata nel 2005, Le
Debut de l’A.
Rayhana
Nata a Bab el Oued, il quartiere
più popolare di Algeri, Rayhana
(nome d’arte) è fuggita dall’Algeria dopo essersi nascosta per
anni dagli integralisti islamici,
trasferendosi come rifugiata politica in Francia, dove abita dal
2000. Dopo essersi formata alla
Scuola di Belle Arti poi all’Istituto nazionale di arte drammatica e coreografica dell’Algeria,
Rayhana si unisce alla compagnia nazionale di Béjaïa come
attrice e, più tardi, come regista.
Recita in diversi film per il cinema e la televisione e in più dirige
molti dei suoi testi teatrali. Riceve numerosi premi in occasione
di diversi festival in Algeria tra
cui quello di Batna, per la migliore interpretazione, di Béjaïa,
migliore spettacolo, di Annaba,
migliore interpretazione, e di
Cartagine in Tunisia, migliore
interpretazione. A mon âge, je
me cache encore pour fumer è
il primo testo scritto in francese nel 2008. Nel 2010, durante
le repliche di questo spettacolo
alla Maison des Métallos a Parigi, Rayhana è stata aggredita
per strada, insultata e cosparsa
di benzina, fortunatamente senza nessuna conseguenza grave.
Pauline Sales
Pauline Sales (1969) dopo essersi diplomata come attrice al
TNS, si dedica anche alla scrittura pubblicando i suoi testi con
Solitaires Intempestifs e l’Arche.
La sua prima pièce Dépannage è
stata creata al Festival di Blayes
e pubblicata nel 2002. Invitata al
Royal Court a Londra nell’estate
del 2000, ha scritto Il aurait suffit
que tu sois mon frère, un testo
breve, tradotto per Martin Crimp
e rappresentato a Londra. Dopo
La Bosse e Cake (tradotto per
Gregory Motton), il testo Le
Groenland nasce su commissione di Le Bottom Théâtre. Presso
la Comédie de Valence, dove ha
lavorato come artista associata dal 2002 al 2007, ha scritto
L’infusion (2004 - messo in scena da Richard Brunel a Valenzia), Désertion (2005 - messo in
scena da Philippe Delaigue, per
la Comédie Itinérante) e IsraëlPalestine, portraits per gli attori
della compagnia (rappresentato
nel 2008). Pauline Sales tiene
corsi di scrittura presso l’Università ENSATT e, da gennaio
2009, è co-direttrice con Vincent
Garanger, del teatro Le Préau a
Vire, in Francia.
Jean-Pierre Siméon
Poeta, autore di romanzi, professore associato di Lettere
moderne, Jean-Pierre Siméon
(1950) scrive su numerose riviste e dirige con Jean-Marie
Barnaud la collezione Grand
fonds di Cheyne Editeur. È stato
invitato da Christian Schiaretti a lavorare con gli attori della
Comédie de Reims dal giugno
1996 al 2001, in qualità di “poeta associato”. Con questo titolo
crea, con Christian Schiaretti,
Les Langagières, manifestazione intorno alla lingua e al suo
utilizzo. All’ENSATT ha dato vita
alla cattedra di Poesia contemporanea. È inoltre direttore artistico del Printemps des poètes
dal 2001.
Tutte le pièce di Siméon, tra cui
D’entre les morts, Stabat Mater
Furiosa, La Lune des pauvres,
Sermons joyeux, Odyssée, dernier chant, Témoins à charge, e il
trattato sul teatro, Quel théâtre
pour aujourd’hui, sono state
pubblicate da Éditions Les Solitaires Intempestifs. Il suo ultimo
testo La mort n’est que la mort si
l’amour lui survit - Histoire d’Orphée (2011) non è stato ancora
pubblicato.
François Tanguy
Il nome di François Tanguy (nato
nel 1958) resta indissociabile
dal Théâtre du Radeau, che si
forma nel 1977 e del quale diventa regista nel 1982. A partire
dal 1992 la compagnia ha sede
alla Fonderie di Le Mans, dove
ancor oggi lavora. Ben presto
François Tanguy impone la propria visione grazie a Mystère
Bouffe (1986), seguito da Jeu de
Faust (1987) e Fragments forains
(1989). Quello che emerge è un
mondo “sotterraneo”, fantasmatico e derisorio – mentre
la lingua si riduce a frammenti
e suoni enigmatici. Choral: così
si intitola una delle creazioni del
Radeau e nessun termine potrebbe qualificare meglio l’iden-
tità del lavoro. In questi ultimi
tempi Tanguy e il Radeau si sono
spinti verso una ricerca particolarmente originale che coinvolge i mutevoli confini del teatro,
della pittura e della musica. Les
Cantates, (2001), Coda (2004) o
Ricercar (2008) attestano questa
volontà di lavorare sulla transitività delle arti, sugli slittamenti
che generano l’insolito e il poetico, come se per immergersi
nel segreto del mondo non si
cercasse la parola arcaica ma il
termine corrente.
Gérard Watkins
Nato a Londra nel 1965 da padre inglese, regista, e madre
francese, insegnante, Gérard
Watkins è autore, attore, regista
e cantautore. Dopo aver trascorso parte della sua infanzia
all’estero, vive in Francia dal
1973. Ha scritto e rappresentato il suo primo atto unico Dead
End all’età di 14 anni, mentre
Scorchers, testo con 17 attori, lo
ha rappresentato nel 1984. Dopo
due anni di Classe libre al Cours
Florent, e tre anni al CNSAD con
Viviane Theophilides, Michel
Bouquet, Gérard Desarthe, scrive: Barcelone ou l’étranger est
mort (1990); La Capitale Secrète
(1995); La Tour (première version); Suivez-Moi (1999); Dans
La Forêt Lointaine (2001); Icône
(2004), Identité (2008). È stato premiato dalla Fondazione
Beaumarchais e da Villa Medici
Hors les Murs. Come autore ha
lavorato in più di 30 produzioni
teatrali con registi come André
Engel, Claude Régy, Lars Norén
Jean-Louis Martinelli, Michel
Didym, Elizabeth Chailloux, Viviane Theophilides. Dirige la
Perdita Ensemble, che riunisce
attori, musicisti, tecnici.
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FACE À FACE
PAROLE DI FRANCIA PER SCENE D’ITALIA
Ambasciata di Francia in Italia
Ambasciatore Alain Le Roy
Consigliere Culturale Jean-Marc Séré-Charlet
Addetta culturale Sandrine Mini
Responsabile comunicazione Aude Lalo
Teatro Eliseo
Presidente e Amministratore delegato Vincenzo Monaci
Direttore generale Massimo Monaci
Institut français
Presidente Xavier Darcos
Direttrice Sylviane Tarsot-Gillery
Direttrice del Dipartimento degli scambi e delle cooperazioni artistiche Sophie Renaud
Responsabile del Polo Teatro Marie Raymond
Direzione del progetto
Sandrine Mini
In collaborazione con Judith Chomel, Gabriella Cogoi
Comitato artistico
Eric Biagi, Gioia Costa, Olivier Descotes, Anita Dolfus, Julien Donadille,
Stéphane Miglierina, Sandrine Mini, Fabrice Morio, Carole Pelloux
Produzione e organizzazione generale
PAV
Il progetto bilaterale Face à face rientra negli accordi
tra i Ministeri della Cultura di Italia e Francia
Ministère de la Culture et de la Communication
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Con il sostegno di
Fondazione Nuovi Mecenati
Institut français
Comune di Milano
Goethe Institut, Roma
Istituto Italiano di Cultura Berlino
Deutsches Theater Berlin, Germania
SACD
Fondation Beaumarchais
Air France
Media Partner
Radio3 Rai
Con la collaborazione di
(in ordine cronologico)
Teatro Libero Incontroazione – Stabile di innovazione della Sicilia, Palermo
Teatro Vittorio Emanuele di Noto
Teatro Franco Parenti, Milano
Artisti Riuniti Associazione Culturale
Teatro i, Milano
Teatro CRT, Milano
Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, Roma
Accademia dei Filodrammatici, Milano
Cantieri Teatrali Koreja – Stabile d’Innovazione del Salento - Lecce
Teatro di Roma
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, Milano
Teatro Kismet Opera – Stabile d’innovazione, Bari
Emilia Romagna Teatro Fondazione - Teatro Alfredo Testoni, Casalecchio di Reno (BO)
Teatro Studio Krypton, Scandicci, Firenze
Zo – Centro culture contemporanee, Catania – Statale 114
Fondazione Pontedera Teatro, Pontedera
Fondazione Fabbrica Europa, Firenze
Teatro Belli – Roma
Vie Festival Modena
Ravenna Teatro, Stabile di Innovazione, Ravenna
Panta Théâtre di Caen, Francia
Fondazione Campania dei Festival - Napoli Teatro Festival Italia
Festival delle Colline Torinesi, Torino
Reon Future Dimone
E con
Institut français Milano
Institut français Firenze
Institut français Napoli
Institut français Palermo
Alliance française di Bari
Alliance française di Bologna
Institut français Centre Saint- Louis
Università degli studi di Bari, Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze e Mediterranee
Scuola Superiore Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna – Forlì
Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) – Università di Bologna
Con il patrocinio di Dipartimento di Musica e Spettacolo - Università di Bologna
Con il sostegno di
Media partner
Con la collaborazione di (in ordine cronologico)
E con
con il patrocinio di
Costituita nell’ottobre 2005, la Fondazione Nuovi Mecenati – che annovera tra i
soci fondatori Luigi Guidobono Cavalchini Garofoli e Susanna Agnelli – si propone
di rafforzare le relazioni culturali franco-italiane nell’ambito della creazione contemporanea, sostenendo la circolazione di opere e di artisti francesi sul territorio
italiano ed aiutando a finanziare le residenze di artisti, la partecipazione a progetti di coproduzione, la diffusione audiovisiva e televisiva. Il suo sostegno finanziario è destinato alle istituzioni culturali, pubbliche o private, italiane o francesi,
per progetti che implichino la presenza di artisti, noti o emergenti, suscettibili di
incidere sull’attualità culturale. In collaborazione con artisti ed operatori italiani,
la sua azione si concretizza in vari settori che vanno dalle arti visive al teatro,
dalla musica alla danza, ma anche al circo, alle arti di strada, al cinema e all’audiovisivo. Oltre a Face à face, la Fondazione sostiene progetti artistici tra i quali:
Suona francese, festival di musica attuale; FranceDanse, festival di danza contemporanea e Rendez-vous, appuntamento con il nuovo cinema francese.
www.nuovimecenati.org
Contattare la Fondazione Nuovi Mecenati
SEGRETERIA
Gabriella Cogoi
+39 06 68 60 13 12
[email protected]
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RELAZIONI ESTERNE
Sophie Garbi
+39 06 68 60 13 12
[email protected]
LA FONDAZIONE RINGRAZIA SENTITAMENTE I SUOI MECENATI
Con circa 9600 filiali in 22 Paesi, UniCredit è tra i principali gruppi europei di
Servizi bancari e finanziari. La sua forza risiede nella competenza finanziaria,
nell’elevata qualità del servizio e nel forte impegno offerto a privati ed aziende, aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi finanziari. Da sempre impegnata nella valorizzazione delle espressioni culturali,
UniCredit sostiene la Fondazione Nuovi Mecenati dal 2006.
Presente in oltre 100 Paesi, Sanofi-aventis è il primo gruppo farmaceutico in Europa e tra i più importanti a livello mondiale. Attraverso l’impegno
nella ricerca, nello sviluppo e nella distribuzione di soluzioni terapeutiche
volte a migliorare la vita di ognuno, l’azienda pone il paziente al centro di tutte le sue attività. In Italia,
con cinque siti produttivi e un centro ricerche, è la prima realtà industriale farmaceutica del Paese.
Sanofi-aventis sostiene la Fondazione Nuovi Mecenati dal 2008.
Lundbeck, azienda farmaceutica globale presente in circa 50 Paesi, è l’azienda leader a livello mondiale nel campo della Psichiatria. Da più di 30 anni
investe esclusivamente in Ricerca e Sviluppo nell’area del Sistema Nervoso
Centrale con focus su Depressione, Alzheimer e Parkinson. Da azienda socialmente responsabile
sostiene progetti artistici e culturali che si possano combinare all’approccio terapeutico. Lundbeck
sostiene la Fondazione Nuovi Mecenati da settembre 2010.
Con attività in oltre 130 Paesi, Total è il quinto gruppo petrolifero al mondo. In Italia, è
presente in tutti i settori della catena petrolifera: l’Esplorazione e Produzione, la Raffinazione e il Marketing, la Chimica. Total E&P Italia è la filiale italiana nel settore Esplorazione e Produzione (E&P) del Gruppo. La sua attività è concentrata prevalentemente
in Basilicata in virtù della Concessione Gorgoglione che ha portato all’individuazione
del giacimento Tempa Rossa, tra i più grandi giacimenti petroliferi su terra ferma dell’Europa Occidentale. TotalErg, nata nel 2010 come joint venture tra ERG (51%) e TOTAL (49%) si posiziona, nel
settore della Raffinazione e Marketing, come il terzo operatore italiano con circa 3.300 punti vendita
ed importanti quote nel mercato Extrarete e nella vendita di lubrificanti, GPL e bitumi. Total sostiene
la Fondazione da aprile 2011.
Autostrade per l’Italia è una grande realtà industriale che opera nella
progettazione e realizzazione di grandi infrastrutture di viabilità in Italia e all’estero. Il Gruppo è detenuto da Atlantia, holding di partecipazioni e strategie nel settore delle
infrastrutture, che controlla il 100% del capitale di Autostrade per l’Italia S.p.A. Le società del Gruppo
offrono anche soluzioni integrate per il settore autostradale: progettazione, manutenzione, servizi di
infoviabilità, sistemi di pagamento automatico, sistemi tecnologici. Oggi Autostrade per l’Italia è impegnata in Francia nella realizzazione e gestione di un sistema di esazione di una tassa ecologica
per i mezzi pesanti (Eco-Taxe Poids Lourds) su circa 15.000 km di rete stradale francese. Il Gruppo è
presente con Atlantia nel Dow Jones Sustainability Index, come best performer del settore trasporti e
infrastrutture. Autostrade per l’Italia sostiene la Fondazione Nuovi Mecenati da novembre 2011.
77
FACE À FACE
IN FRANCIA
PAROLES D’ITALIE POUR LES SCÈNES DE FRANCE
IV EDIZIONE
Il progetto Face à face - Parole d’Italia per le scene di Francia, promosso dal 2009 dall’Istituto Italiano di Cultura a Parigi e dal Ministero dei Beni e delle attività culturali è nato
dall’esigenza di realizzare una iniziativa gemella a quella sostenuta dal 2007 con grande
successo dall’Ambasciata di Francia in Italia, nel segno delle feconde relazioni culturali
fra i due Paesi che un’attività pluriennale dedicata all’interscambio artistico ha contribuito
a sviluppare.
Già dalla prima edizione del 2009 il progetto è stato ospitato dai Teatri di Parigi (Théâtre
de l’Odéon e Théâtre du Rond-Point) e di altre sei città della Francia (Marsiglia, Lille, Grenoble, Rouen, Nantes, Pont à Mousson), offrendo sin da subito al pubblico francese uno
sguardo il più diversificato possibile sulla drammaturgia contemporanea italiana.
L’interesse riscontrato dalla prima edizione di Face à Face presso il pubblico e il sistema
teatrale francese, ha permesso di immaginare nuove proposte in favore della promozione
delle drammaturgie italiane contemporanee nel territorio francese. Nel 2010 quindi, la
seconda edizione di Face à Face ha preso in Francia una dimensione eccezionale: 10 giorni
di Festival al Théâtre de la Ville a Parigi con 7 letture e 5 spettacoli, e prosegue con successo al festival ActOral di Marsiglia, al Théâtre Les Ateliers a Lione e al festival Scènes
d’Europe alla Comédie de Reims. La terza edizione di Face à Face nel 2011, si è posta
l’obiettivo di rappresentare la varietà della scena italiana attuale, mettendo nello stesso
tempo in luce quali sono le differenti cifre stilistiche e le caratteristiche specifiche della
drammaturgia contemporanea italiana, rinforzando i suoi rapporti con Parigi (sempre al
Théâtre de la Ville), Marsiglia, Chambéry, Grenoble, Nancy e Lione, in un ricco programma
da giugno a dicembre.
Su questa strada l’edizione del 2012 rappresenterà un ulteriore consolidamento della collaborazione culturale fra i due Paesi.
Come nell’edizione precedente la Maison Antoine Vitez sosterrà il progetto traducendo
alcuni dei testi che saranno letti nell’ambito di questa nuova edizione.
Le due iniziative speculari in Italia e in Francia rappresentano a pieno titolo un efficace
modello di promozione culturale bilaterale che stimola il confronto reciproco e sollecita
forme di cooperazione artistica non ancora sperimentate.
Giovanni Caracciolo di Vietri
Ambasciatore d’Italia in Francia
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PAROLES D’ITALIE POUR LES SCÈNES DE FRANCE
2012
Progetto promosso
dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi
e dalla Direzione generale per lo spettacolo dal vivo del MIBAC
Sviluppo e coordinamento relazioni con i partner francesi
Ligne Directe (Parigi)
Judith Martin e Nadia Delcourt
www.lignedirecte.net
Produzione e relazioni con gli artististi italiani
PAV (Roma)
www.pav-it.eu
Informazioni
www.iicparigi.esteri.it
www.lignedirecte.net
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