FACE À FACE PAROLE DI FRANCIA PER SCENE D’ITALIA grafica e impaginazione Chiara Petternella L’edizione 2012 di Face à face, sesta dalla sua nascita, è l’esempio del dialogo artistico tra la Francia e l’Italia. Da Napoli a Torino, da Noto a Roma, questo appuntamento annuale con il teatro francese, prodotto dall’Institut français Italia, coinvolge circa venti città italiane, tra piccoli e grandi centri. Per prima cosa vorrei sottolineare il dinamismo dei nostri partner italiani. I teatri e i festival che, per il 2012, parteciperanno a Face à face sono, infatti, sempre più coinvolti nella strutturazione e nella concezione del progetto: 30 teatri accoglieranno quest’anno 46 spettacoli e più di 120 attori italiani, che saranno protagonisti di letture, allestimenti o ancora spettacoli di testi francesi. Il teatro francese contemporaneo non è mai stato così presente in Italia. Se c’è una specificità di Face à face che mi piace ricordare, è la sua capacità di seguire ogni tappa della creazione teatrale. Poiché se è vero che il momento dello spettacolo rappresenta il cuore del progetto Face à face; è altresì essenziale conservare nella mise en espace un segno dei testi che ne hanno permesso la genesi, offrendo al pubblico il duplice privilegio di essere spettatori ma anche lettori. Sostenendo la traduzione, la pubblicazione e la rappresentazione, Face à face accompagna la totalità del processo di creazione assicurando, in Italia, una sempre maggiore diffusione della produzione drammaturgica francese, oggi particolarmente ricca, e capace di nutrire la rete di teatri italiani di testi che rappresentano l’attualità francese. Questo Festival ha inoltre permesso ai giovani delle scuole per interpreti e traduttori, come quelle dell’Università di Bari, Catania, Bologna e Forlì di confrontarsi in un importante dialogo tra culture. Sotto questo aspetto, Face à face diventa strumento di formazione permettendo agli studenti di lavorare, accompagnati da professionisti, nella prospettiva di una messa in scena teatrale futura. Infine, mi sembra importante sottolineare che, se da sei anni assistiamo ad una sempre più importante circolazione di spettacoli in lingua italiana di autori della drammaturgia francese e francofona contemporanea, il merito è del costante sostegno che Face à face riesce a garantire alla diffusione di autori come Joël Pommerat, Wajdi Mouawad, Pierre Notte, David Lescot che hanno saputo trovare in Italia un pubblico sempre più numeroso e bramoso di scoprire le loro ultime creazioni. Un particolare ringraziamento va ai nostri partner: all’Institut francais, alla Fondazione Nuovi Mecenati, al Teatro Eliseo e alla Pav per il loro costante sostegno e per il loro importantissimo impegno, alla SACD e al Comune di Milano. Jean-Marc Séré-Charlet Consigliere culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia Direttore dell’Institut français Italia L’edizione 2012 di Face à face promuove con ancora maggiore intensità i testi dei nostri migliori drammaturghi contemporanei in un rapporto di anno in anno più fecondo e stabile con il sistema teatrale italiano. Questa edizione si presenta quindi come la più ricca e complessa dalla creazione del progetto nel 2006, sia per numero di teatri italiani coinvolti che per autori francesi presentati. La programmazione cerca, da un lato, di consolidare la presenza di autori ormai conosciuti dal pubblico italiano grazie alle passate edizioni di Face à face con dei testi ancora inediti in Italia e, dall’altro, arricchisce la proposta con nuovi autori, nuove scritture nell’obiettivo di offrire al pubblico italiano una finestra il più completa e attuale possibile sul panorama teatrale francese. Al fine di mantenere una continuità con le passate edizioni e approfondire la scrittura di alcuni autori particolarmente significativi e rappresentativi del sistema teatrale francese contemporaneo, saranno presentati testi inediti di quegli autori con i quali il pubblico italiano è già entrato in contatto nelle scorse edizioni. David Lescot racconta la più grande truffa finanziaria del XX secolo nel suo ultimo testo Il sistema di Ponzi che sarà presentato al Teatro Eliseo in una mise en espace a cura di Piero Maccarinelli. La produzione francese del testo, con la regia dello stesso Lescot è attualmente in scena al Théâtre de la Ville di Parigi. Sempre al Teatro Eliseo, l’ultimo testo del grande autore e regista Joël Pommerat, La mia cella frigorifera, che sarà presentato a cura di Accademia degli Artefatti. Nuova la collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma che presenterà, come saggio di diploma degli allievi del terzo anno del corso di recitazione, il testo di Jean-Luc Lagarce Noi, gli eroi al Teatro Studio Eleonora Duse di Roma. In Emilia Romagna Fabrice Melquiot parteciperà ad una serie di incontri sul tema della composizione letteraria e della traduzione. Parallelamente sarà presentato con l’interpretazione di Anna Amadori il suo testo L’inatteso tradotto dagli allievi della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) dell’Università di Bologna. Anche Le passage di Véronique Olmi, in scena al Teatro Kismet di Bari, sarà oggetto di traduzione da parte di un gruppo di allievi dell’Università di Bari. Tornerà anche Pierre Notte, con il suo nuovo testo Fuori di mamma, che al Teatro Vittorio Emanuele di Noto accompagnerà al pianoforte la messa in scena di Silvio Peroni. Dello stesso autore saranno in tournée in varie città d’Italia le due produzioni dell’anno scorso di Due vecchiette vanno a nord. Laurent Gaudé sarà invece al Teatro Studio di Scandicci con il suo testo Onisio Furioso, allestito da Giancarlo Cauteruccio. Ahmed il filosofo di Alain Badiou verrà messo in scena da Marco Martinelli e Luigi Dadina del Teatro delle Albe, nuovo partner di Face à Face. Il testo L’infusione di Pauline Sales, con la mise en espace curata da Renzo Martinelli, verrà presentato sia al Teatro i di Milano che a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma. Diverse le proposte di autori mai rappresentati in Italia, nel tentativo di offrire al pubblico di Face à Face un panorama sempre più ampio e strettamente legato all’attualità artistica francese. Identità dell’autore e regista Gérard Watkins sarà presentato al Teatro Eliseo con la cura di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini. La confusion di Marie Nimier sarà messo in scena a Catania, Nancy Huston incontrerà il pubblico a Lecce. Un’attenzione particolare va quest’anno alla francofonia: Jean-Luc V. Raharimanana, Kossi Efoui, Marie Laberge, voci provenienti da altre culture e di cui la vibrante parola fa eco a storie e percorsi diversi. Serena Sinigaglia allestirà al Piccolo Teatro di Milano una mise en espace tratta dal caso letterario Alla mia età, mi nascondo ancora per fumare dell’autrice algerina Rayhana, testo che ha avuto un enorme successo in Francia. Pascal Rambert sarà protagonista di un’operazione complessa costruita grazie alla collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione: il Festival VIE ospiterà a maggio lo spettacolo Clôture de l’amour, produzione che ha debuttato la scorsa estate al Festival di Avignone, di cui Pascal Rambert è autore e regista. Contemporaneamente ne verrà presentata la traduzione, in vista dell’allestimento italiano del testo che vedrà lo stesso Rambert dirigere attori italiani e che debutterà a dicembre 2012. Il Teatro i di Milano, dopo il successo ottenuto dai due spettacoli prodotti nell’ambito della scorsa edizione di Face à face produrrà quest’anno Lotta di negro e cani di Bernard-Marie Koltès con la regia di Renzo Martinelli e interpretato tra gli altri da Federica Fracassi, attrice premio UBU 2011 per la sua interpretazione in Hilda di Marie NDiaye e in Incendi di Wajdi Mouawad, in tournée anche questa stagione. Altre le produzioni della scorsa edizione che continuano ad essere presenti nei cartelloni dei teatri italiani come la produzione della Fondazione Teatro V.E. di Noto sul testo Perthus di Jean-Marie Besset e Stabat Mater Furiosa di Jean-Pierre Siméon con Marinella Manicardi, prodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione. L’attenzione a quei testi di teatro contemporaneo dedicati all’infanzia continua anche quest’anno, consolidandosi attraverso una proposta ancora più ricca: Mamie Ouate in Papuasia di Joël Jouanneau e Marie-Claire Le Pavec sarà presentato a Firenze in forma di radiodramma ideato da Fosca; Iq e Ox di Jean-Claude Grumberg che sarà ospite in Emilia Romagna con la cura di Pietro Babina; Mon étoile dello stesso Grumberg sarà allestito dal Teatro Libero di Palermo. Intanto, continua in Italia la tournée del Pinocchio di Joël Pommerat con la regia di Fabrizio Pallara, produzione Face à face 2011. Continua la feconda collaborazione con il Festival delle Colline Torinesi attraverso il programma transfrontaliero CARTA BIANCA condiviso con l’Espace Malraux di Chambéry che quest’anno, oltre alla consueta vetrina di spettacoli francesi, ospita un convegno dedicato alla traduzione teatrale e alla pratica dei sottotitoli nello spettacolo. Questa sesta stagione di Face à face accoglie inoltre per la prima volta attraverso la collaborazione con il Napoli Teatro Festival, il progetto Ecrire et mettre en scène aujourd’hui: una “palestra” in cui l’obiettivo è di permettere un reale incontro e scambio tra registi, autori e attori. Il progetto, ideato dal Panta Théâtre di Caen, prevede due sessioni di lavoro di 9 giorni ciascuna. Gli autori Marion Aubert e Pierre-Yves Chapalain, i registi Gérard Watkins e Guy Delamotte insieme a 5 attori italiani esploreranno una forma per far scoprire al pubblico una scrittura originale. Il progetto bilaterale prevede inoltre una fase speculare in Francia in cui registi e autori italiani lavoreranno con attori francesi secondo la stessa modalità. Continua il prezioso partenariato con Radio3 Rai che sarà al nostro fianco dando voce agli autori ospiti attraverso interviste ed approfondimenti e mandando in onda alcune delle mise en espace presentate nel corso di questa sesta edizione. Radio3 Rai produrrà inoltre la mise en espace dal testo Music-hall di Jean-Luc Lagarce nell’ambito della stagione Teatro in diretta dalla sede storica di via Asiago. Infine, l’immancabile appuntamento con il Ballo Letterario Europeo, quest’anno per la prima volta in collaborazione con il Goethe Institut, Deutsches Theater Berlin, l’Ambasciata di Francia in Germania e l’Istituto Italiano di Cultura Berlino. Lucia Calamaro e Magda Barile per l’Italia, Fabrice Melquiot e Eddy Pallaro per la Francia e Anne Habermehl e Philipp Löhle per la Germania si riuniranno per comporre un testo a dodici mani che proporranno al pubblico in un’atipica serata di parole e musica. Comitato artistico Eric Biagi, Gioia Costa, Olivier Descotes, Anita Dolfus, Julien Donadille, Stéphane Miglierina, Sandrine Mini, Fabrice Morio, Carole Pelloux Direzione del progetto Sandrine Mini SOMMARIO Bari Bologna Casalecchio di Reno (BO) Catania Firenze Lecce Milano Modena Noto (SR) Palermo Ravenna Roma Torino Progetti speciali Le produzioni di Face à face in tournée Biografie Face à face – Parole d’Italia per scene di Francia p. 13 p. 14 p. 16 p. 17 p. 18 p. 21 p. 22 p. 30 p. 32 p. 33 p. 36 p. 38 p. 46 p. 47 p. 55 p. 66 p. 78 CALENDARIO FACE à FACE 2012 GENNAIO 5 - 21 Teatro Libero Incontroazione - Palermo Marie Laberge Il falco 13 Teatro Italo Argentino - Agnone (IS) Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 14 Cinema Teatro Pacifico - Sulmona (AQ) Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 15 Teatro Libero Incontroazione - Palermo Geoffroy de Pennart Il lupo sentimentale 21 Teatro Tito Marrone - Trapani Joël Pommerat Pinocchio 23 - 26 Teatro Vittorio Emanuele - Noto (SR) Joël Pommerat Pinocchio 30 - 1 febbraio Teatro Franco Parenti - Milano Daniel Pennac Bartleby lo scrivano 1-4 Teatro Metastasio - Prato Joël Pommerat Pinocchio 3-4 Auditorium Sant’Anna Verbania Pallanza Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 4-5 Teatro Quarticciolo - Roma Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 9 Teatro Comunale - Brolo (ME) Jean-Marie Besset Perthus 10 Sala del centro giovanile Parabiago (MI) Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 10 Auditorium - Pace del Mela (ME) Jean-Marie Besset Perthus 10 Teatro Calcara - Crespellano (BO) Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 12 Teatro A. Cafaro - Latina Jean-Marie Besset Perthus 13 Piccolo Eliseo Patroni Griffi - Roma David Lescot Il sistema di Ponzi 14 Teatro Kursaal - Giulianova (TE) Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 15 - 12 marzo Teatro i - Milano Bernard-Marie Koltès Lotta di negro e cani 15 - 19 Teatro CRT - Milano Jean-Marie Besset Perthus 16 Institut français - Milano incontro con Jean-Marie Besset FEBBRAIO 8 16 Institut français - Firenze Jean-Pierre Siméon Stabat Mater Furiosa 20 - 26 Teatro Studio Eleonora Duse - Roma Jean-Luc Lagarce Noi, gli eroi 24 Teatro Fraschini - Pavia Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 27 Piccolo Eliseo Patroni Griffi - Roma Joël Pommerat La mia cella frigorifera 28 Teatro Trivulzio - Melzo (MI) Pierre Notte Due vecchiette vanno a nord 5 Teatro Filodrammatici - Milano Jean-Luc V. Raharimanana Gli incubi del geco 6 Institut français - Milano incontro con Jean-Luc V. Raharimanana 10 Cantieri Teatrali Koreja - Lecce incontro seminariale con Nancy Huston 11 Teatro Libero Incontroazione - Palermo Jean-Claude Grumberg Mon étoile 13 - 14 Teatro Storchi - Modena Joël Pommerat Pinocchio 20 Institut français - Milano incontro con Kossi Efoui 23 - 25 Teatro Tor Bella Monaca - Roma Joël Pommerat Pinocchio 26 Piccolo Eliseo Patroni Griffi - Roma Gérard Watkins Identità 27 - 29 Teatro Biblioteca Quarticciolo - Roma Joël Pommerat Pinocchio 28 - 1 aprile Teatro India - Roma Wajdi Mouawad Incendi 2 Institut français - Milano incontro con Thierry Pariente 2 Teatro Filodrammatici - Milano Kossi Efoui Io - tragedia 3 Piccolo Teatro di Milano - Teatro Studio Milano Rayhana Alla mia età, mi nascondo ancora per fumare 5 Teatro Kismet Opera - Bari Véronique Olmi Le passage 13 Teatro Alfredo Testoni Casalecchio di Reno (BO) Jean-Claude Grumberg Iq e Ox MARZO APRILE 9 21 Teatro Studio di Scandicci - Firenze Laurent Gaudé Onisio Furioso 24 Radio3 Rai - Roma Jean-Luc Lagarce Music-hall 27 Zo – Centro culture contemporanee Catania Marie Nimier La confusion 2 - 14 Teatro i - Milano Wajdi Mouawad Incendi 5-7 Fabbrica Europa - Stazione Leopolda Firenze Françoise Tanguy Théâtre du Radeau Onzième 6 Teatro Vittorio Emanuele di Noto Noto (SR) Pierre Notte Fuori di mamma 15 - 20 Teatro Belli - Roma Marie Laberge Il falco 22 Institut français - Firenze Joël Jouanneau Marie-Claire Le Pavec Mamie Ouate in Papuasia. Una nonna in Papuasia 26 - 27 Teatro delle Passioni - Modena Pascal Rambert Clôture de l’amour 28 Teatro i - Milano Pauline Sales L’infusione 30 Ambasciata di Francia - Palazzo Farnese Roma Pauline Sales L’infusione 1 CISIM Lido Adriano - Ravenna Alain Badiou Ahmed il filosofo 10 Teatro India - Roma Ballo letterario europeo con Fabrice Melquiot, Eddy Pallaro, Magda Barile, Lucia Calamaro, Anne Habermehl e Philipp Löhle 10 Institut français - Napoli Scrivere e rappresentare, oggi con Gérard Watkins e Marion Aubert 15 - 22 Festival delle Colline Torinesi - Torino CARTA BIANCA 2012 21 Institut français - Napoli Scrivere e rappresentare, oggi con Guy Delamotte e Pierre-Yves Chapalain 20 - 22 Bologna / Forlì Focus su Fabrice Melquiot MAGGIO GIUGNO 10 PROGRAMMA BARI ph. Marianne Rosensthiel Teatro Kismet Opera 5 APRILE LE PASSAGE di Véronique Olmi traduzione a cura del gruppo di studio “Tradurre per la scena” con la supervisione di Ida Porfido del Dipartimento di Lettere, Lingue, Arti Italianistica e Culture comparate, Università degli Studi di Bari mise en espace a cura di Teresa Ludovico con Teresa Ludovico e Michele Cipriani La Rivoluzione di Ottobre, il lungo esilio a Praga e Parigi, l’ostilità dell’emigrazione russa, l’indifferenza dell’ambiente artistico europeo, l’ascesa del nazismo, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il ritorno forzato in Unione Sovietica, l’amore indefettibile per il marito, la morte per fame della figlia minore e la deportazione in un gulag della maggiore, l’alta passione per la poesia… È a questa materia scottante che Véronique Olmi sceglie di dare voce nel suo huis clos a due personaggi: Marina Cvetaeva e il figlio adolescente Mur. Dal loro confronto nervoso, serrato, scandito in quattro atti che corrispondono ad altrettanti periodi cruciali della loro tragica esistenza, emerge la storia controversa del nostro recente passato, ma anche e soprattutto il ritratto vibrante di una delle più grandi scrittrici del secolo scorso. Teatro Kismet Opera, strada San Giorgio Martire 22/F, Bari – tel. 080 5797667 13 BOLOGNA 20 - 22 GIUGNO FOCUS SU FABRICE MELQUIOT con Anna Amadori a cura di Elena Di Gioia con il sostegno di Reon Future Dimore con il patrocinio del Dipartimento di Musica e Spettacolo Università di Bologna in collaborazione con Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) – Università di Bologna e Alliance Française di Bologna APPUNTAMENTI Incontro/lettura con Fabrice Melquiot, Anna Amadori e Gerardo Guccini, docente di Drammaturgia Dipartimento di Musica e Spettacolo Università di Bologna via Barberia 4, Bologna Incontro con Fabrice Melquiot, Anna Amadori e il laboratorio di traduzione della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna, sede di Forlì. 14 L’INATTESO di Fabrice Melquiot traduzione a cura degli studenti del modulo di Traduzione editoriale I (lingua francese) della laurea magistrale in Traduzione specializzata presso la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna, sede di Forlì regia e interpretazione Anna Amadori L’inatteso è il monologo di una donna che piange il suo amante scomparso. Liane parla al suo uomo, morto o andato via; racconta la sua vita dedicata all’attesa del suo ritorno, e gli chiede senza sosta di tornare. Ogni tanto gioca con delle boccette di vetro colorato che immagina essere regali del suo amante scomparso: ne aspira il profumo, le accarezza. Liane ripercorre in un primo momento i ricordi della sua storia d’amore passata, e in seguito intuisce la possibilità di un futuro da costruire da sola. Calendario completo degli eventi www.teatroreon.it IN REPLICA A FORLÌ 15 CASALECCHIO DI RENO Teatro Alfredo Testoni 13 APRILE IQ E OX di Jean-Claude Grumberg traduzione di Emiliano Schmidt Fiori mise en espace con ombre e bambini dagli 8 ai 10 anni a cura di Pietro Babina Testo teatrale dedicato all’infanzia, Iq e Ox vuole essere una riflessione sull’integralismo religioso e sui conflitti nati da un’ottusa applicazione di dogmi e restrizioni. Jean-Claude Grumberg, prendendo spunto dal multiculturalismo dell’epoca attuale, non esprime giudizi sull’appartenza ad una fede religiosa ma invita i ragazzi ad un atteggiamento di apertura nei confronti di ideologie diverse, per una pacifica convivenza tra culture. Protagonisti sono due bambini, Iq e Ox, appartenenti a caste sacerdotali di due nazioni nemiche. Ripudiati dai padri, sono costretti alla fuga per essersi aiutati in una situazione di pericolo mentre, attorno, incombe la guerra fra i loro popoli. Teatro Alfredo Testoni piazza del Popolo 1 Casalecchio di Reno (BO) tel. 051 573040 Nella stessa giornata è previsto l’incontro TEATRO E INFANZIA 16 CATANIA Zo – Centro culture contemporanee 27 APRILE STATALE 114 LA CONFUSION di Marie Nimier traduzione di Nina Guglielmino con Laura Zerbini, Giorgia Coco regia e scena Salvo Gennuso video Elena Russo videodesigner Riccardo Puglisi costumi Lia Basile musiche Giancarlo Trimarchi luci Ségolène Le Contellec direttore tecnico Aldo Ciulla aiuto regia Giada Russo consulenza scientifica Cettina Rizzo, Sergio Zinna organizzazione Silvio Parito, Felicita Platania Statale 114 in collaborazione con Zo Centro Culture Contemporanee e Laboratorio TradurrePerlaScena, Università di Catania Una donna vive in una casa, facendo andare la lavatrice, rassettando, parlando con gli oggetti. Lo fa per colmare un vuoto, dare un senso al presente, o per dimenticare. Sandra e Simon sono cresciuti assieme, come fratelli. Ma si sono amati, e i loro corpi sono diventati la geografia della loro storia, il paesaggio dell’amore. Un amore che diventa il luogo del ricordo e della memoria, in una casa piena di oggetti, e Sandra, che incontra forse Simon, forse il suo fantasma, per resistere alla vita, diventa l’oggetto con cui parla, in una dimensione dove il limite fra il reale, l’illusione e il sogno è abolito. Cose, oggetti, fantasmi. Alla fine è Sandra che diventa essa stessa cosa. Zo – Centro culture contemporanee, piazzale Asia 6, Catania – tel. 095 533871 17 FIRENZE Teatro Studio 21 APRILE ONISIO FURIOSO di Laurent Gaudé traduzione di Simona Polvani mise en espace a cura di Giancarlo Cauteruccio con cast in via di definizione Un uomo è seduto sulla piattaforma di un binario della metropolitana di New York. È vecchio e vestito di stracci. Si chiama Onisio. Metà uomo e metà Dio, inizia a raccontare la storia della sua vita. La narrazione ha l’andamento di un poema epico. Dalla nascita sui Monti Zagros alla presa di Babilonia, dalla fuga in Egitto all’arrivo nella città di Troia, dove decide di morire schierato con i Troiani: Onisio racconta in una lunga successione i pianti e le urla di piacere, le lacrime, le orge e gli incendi. Nell’arco di tempo di una notte, su questo binario anonimo, il mendicante Onisio, infangato e affamato, fa di nuovo sentire la sua voce facendola riaffiorare dalla memoria degli uomini. Teatro Studio via Donizetti 58 Scandicci (FI) tel. 055 7591591 18 FIRENZE Fabbrica Europa Stazione Leopolda 5 - 7 MAGGIO ph. Didier Grappe THÉÂTRE DU RADEAU François Tanguy ONZIÈME regia, scenografia e disegno luci François Tanguy elaborazione sonora François Tanguy e Eric Goudard direzione tecnica e luci François Fauvel con Laurence Chable, Fosco Corliano, Claudie Douet, Muriel Hélary, Vincent Joly, Carole Paimpol, Karine Pierre, Jean Rochereau, Boris Sirdey direttore tecnico François Fauvel tecnico audio Éric Goudard scene Frode Bjørnstad, Jean Cruchet, François Fauvel, Éric Minette, Grégory Rault, François Tanguy e l’equipe del Théâtre du Radeau amministrazione Marc Pérennès in collaborazione con Hélène Audiffren, Pascal Bence, Leila Djedid, Franck Lejuste, Martine Minette, Maryvonne Naji, Emilien Tacheau, Claire Terrades produzione Théâtre du Radeau, Théâtre National de Bretagne, Association Artemps, Théâtre de Gennevilliers – Centre Drammatique National de Création Contemporaine, Festival d’Automne à Paris, Espace Malraux, Scène Nationale de Chambéry et de la Savoie, Théâtre Garonne Combinando musica, luci ed una scenografia montata su pannelli scorrevoli il nuovo lavoro di François Tanguy evoca lo spettacolo della lanterna magica. Onzième, con riferimento al Quartetto d’archi n. 11 di Beethoven, combina testi di Shakespeare, Dostoevskij e Kafka alla musica di Purcell, Schubert e Berio creando in questo modo una versione fantastica del mondo contemporaneo, a metà strada tra il tragico e il farsesco. Il teatro di François Tanguy è una miscela di musica, pittura, frammenti di testo e apparizioni, il cui nucleo di riflessione si muove attorno alle variazioni di senso o alla sua assenza, in un lavoro tanto meticoloso quanto pirotecnico. In collaborazione con Fondazione Pontedera Teatro e Fondazione Fabbrica Europa Fabbrica Europa, Stazione Leopolda Porta al Prato, Firenze tel. 055 2638480 19 FIRENZE Institut français Firenze 22 MAGGIO MAMIE OUATE IN PAPUASIA. UNA NONNA IN PAPUASIA COMMEDIA INSULARE radiodramma per ragazzi e non di Joël Jouanneau e Marie-Claire Le Pavec traduzione di Dominique Martin e Luca Scarlini mise en espace a cura di FOSCA con Maria Caterina Frani e Claudio Tosi in diretta su www.radiopapesse.org Mamie Ouate, una vecchia signora bianca, lillipuziana, è un’entomologa che sogna di catturare “Virginia”, una farfalla femmina di cui si conoscono solo esemplari maschi. Mamie Ouate è l’unica a sapere che la farfalla si è rifugiata sull’isola Blupblup, dove decide di piantare il suo laboratorio ambulante. È aiutata dall’unico abitante dell’isola, o l’unico sopravvissuto, un gigante nero di nome Kadoumi che baratta i servizi resi a Mamie Ouate con granchi e patè. Attraverso questi opposti, che sono il bianco e il nero, grande e piccolo, Nord e Sud, questo spettacolo ci racconta che è necessario saper mentire per sopravvivere, e fare della differenza una forza. Mettere insieme questi due personaggi, Mamie Ouate e Kadoumi, allude a ciò che separa, ma anche a ciò che unisce. Questo testo per l’infanzia è stato scritto nel 1990. Institut français Firenze, piazza Ognissanti 2, Firenze – tel. 055 2718801 20 LECCE Cantieri Teatrali Koreja 10 MARZO ore 10.00 DALLA PARTE DI GIOCASTA. RISCRIVERE E TRADURRE IL MITO DI EDIPO OGGI Incontro seminariale con Nancy Huston autrice di Jocaste Reine a cura di Cantieri Teatrali Koreja Lecce, Facoltà di Lettere e Filosofia Università del Salento, Lingua e Letteratura francese Jocaste Reine In una Tebe decimata dalla peste, la sublime Giocasta prodiga cure alla sua gente. Nell’intimità del palazzo, è ai suoi che dà il suo amore, a Edipo appassionatamente – suo marito, suo figlio –, ad Antigone la ribelle, a Ismene e ai suoi ragazzi. Ma la maledizione incombe. È incollata alla pelle di questa dinastia, malgrado le rivelazioni che potrebbero fare deviare il destino. Questa tragicommedia contemporanea rompe il silenzio di Giocasta, depositaria di incredibili segreti di famiglia. Giocasta parla e la sua parola scuote i tabù, le nostre creden- ze, le relazioni genitori-figli. In una lingua diretta e musicale, Nancy Huston afferma l’amore umano contro il fato, rivisita le nozioni di maschile e di femminile e i fondamenti della nostra società. Jocaste Reine è stata scritta espressamente per Gisèle Sallin, e messa in scena nel 2009 al Théâtre des Osses. Cantieri Teatrali Koreja via Guido Dorso 70, Lecce tel. 0832 242000 21 MILANO Teatro Franco Parenti 30 GENNAIO - 1 FEBBRAIO BARTLEBY LO SCRIVANO di Daniel Pennac una storia di Wall Street di Herman Melville testo francese Pierre Leyris (ed. Gallimard) adattamento di Daniel Pennac regia di François Duval lettura spettacolo con Daniel Pennac Spettacolo in lingua francese Teatro Franco Parenti via Pier Lombardo 14, Milano tel. 02 59995206 22 “Tutta la mia vita ho letto ad alta voce. E questo doveva prima o poi finire sulla scena di un teatro”. Infatti, sulla scena di un teatro, Daniel Pennac dà voce al “preferirei di no”, la frase-sigillo di Bartebly lo scrivano, il celebre racconto di Herman Melville. Ma cosa unisce il destino dei due scrittori sotto il comune segno dell’indecifrabile Bartebly? Quale fascinazione esercita sul creatore di Malaussène la bizzarra vicenda dello scrivano che non rifiuta, bensì declina garbatamente ma ostinatamente tutti gli ordini dell’avvocato che l’ha appena assunto, opponendogli una “signorile nonchalance cadaverica”? È nell’incomunicabilità il senso profondo di questa storia surreale. Ed è soprattutto l’opposizione di due solitudini incapaci di sfaldarsi la nota sulla quale Pennac lascia cadere l’accento: una, quella di Bartebly, per il netto rifiuto di giocare il gioco degli uomini, l’altra, quella dell’avvocato, per il vano accanimento con il quale cerca di comprenderne le ragioni. MILANO Teatro i 15 FEBBRAIO - 12 MARZO LOTTA DI NEGRO E CANI di Bernard-Marie Koltès traduzione di Valerio Magrelli regia di Renzo Martinelli con Alberto Astorri, Rosario Lisma, Alfie Nze, Valentina Picello produzione Teatro i in collaborazione con Face à face Parole di Francia per scene d’Italia e Institut français Milano Una notte africana. Un cantiere francese nel buio dell’Africa nera. L’ingegnere Cal ha da poco ucciso un operaio indigeno ed eliminato il suo corpo. Alboury, “fratello negro” del morto, viene a reclamare quel corpo scomparso per riconsegnarlo alla madre e calmare così il suo pianto. Lotta di negro e cani è un’incursione in una notte straniera e sconosciuta, metafora dello scontro del contrasto irrisolto tra il bianco e il nero. Un dramma contemporaneo affidato a quattro personaggi e ai loro fallimenti. Lotta di negro e cani non ha affatto come argomento l’Africa e i negri; non racconta né il neocolonialismo né la questione razziale. Non ha certo alcun messaggio da trasmettere. Parla semplicemente di un luogo del mondo. A volte incontriamo dei luoghi che sono non dico delle riproduzioni del mondo intero, ma una sorta di metafora della vita, o di un aspetto della vita, o di qualcosa d’altro che ci sembra importante ed evidente. Bernard-Marie Koltès Teatro i via Gaudenzio Ferrari 11, Milano tel. 02 8323156 23 MILANO Teatro dei Filodrammatici 5 MARZO GLI INCUBI DEL GECO di Jean-Luc V. Raharimanana traduzione di Marie-José Hoyet mise en espace a cura di Tiziana Bergamaschi con i partecipanti al seminario “Incontri con la drammaturgia” un progetto dell’Accademia dei Filodrammatici Il geco è un animale strano che uccide perché non ci si accorge di lui. Non si è mai sentito un geco gridare. Si può supporre che questa piccola bestia silenziosa assorba tutto ciò che inavvertitamente l’uomo esprime in sua presenza: frustrazioni, rancori, speranze, che le si ripresentano in forma di incubo. Nel dramma si susseguono le sequenze di questi incubi in un’alternanza di poesia e rabbia, di grida e sussurri. Le tematiche trattate sono: la globalizzazione, l’esclusione sociale, il colonialismo, la democrazia, le dittature africane, la schiavitù, il genocidio in Rwanda, l’ecologia. Presentate sotto forma di una concatenazione di suoni differenti, distinti, di una cacofonia senza nome talora urlata altre volte sussurrata, ma sempre indignata. INCONTRI CON LA DRAMMATURGIA Progetto dell’Accademia dei Filodrammatici focalizzato in questa stagione sulla drammaturgia africana sub-sahariana. In collaborazione con Institut français Milano e con Face à face, Parole di Francia per scene d’Italia. 24 Teatro dei Filodrammatici 2 APRILE IO - TRAGEDIA di Kossi Efoui traduzione di Alessandro Jedlowski collaborazione alla drammaturgia di Eugenio Murrali e Elena Polic Greco mise en espace a cura di Tiziana Bergamaschi con i partecipanti al seminario “Incontri con la drammaturgia” un progetto dell’Accademia dei Filodrammatici Protagonista è una dea errante, immagine libera e catartica di un femminino che, seppur violato, è simbolo della forza immortale della natura continuamente in grado di rigenerarsi . Il personaggio di Io, già nel Prometeo incatenato di Eschilo, è una fanciulla violata da Giove e trasformata in giovenca da Giunone. Inseguita da un tafano che continuamente la punzecchia è condannata ad errare fino ai confini del mondo. Troverà pace in Egitto, dove Giove le ridarà forma umana. Assunto il nome Iside, diverrà la sposa divina di Osiride e darà vita a Horus. Qui l’immagine di Io rivive in Africa ai nostri giorni sotto forma di marionetta. Degli attori rappresentano in un mercato la tragedia Prometeo incatenato e, in parallelo, viene alla luce un presente di guerre e sofferenze. Delle giovani donne vittime di violenza, declinazione moderna di Io, vengono accolte in un centro della croce rossa. Lì diventeranno madri. Dall’oltraggio nasce una storia nuova. Teatro Filodrammatici, via Filodrammatici 1, Milano - tel. 02 36595671 6 marzo, ore 18.30 Incontro con Jean-Luc V. Raharimanana con la partecipazione di Marie-José Hoyet 20 marzo, ore 18.30 Incontro con Kossi Efoui 2 aprile, ore 18.30 Incontro con Thierry Pariente, Direttore dell’ENSATT di Lione Institut français Milano, Palazzo delle Stelline, corso Magenta 63, Milano – tel. 02 4859191 25 MILANO Piccolo Teatro di Milano – Teatro Studio 3 APRILE ALLA MIA ETÀ, MI NASCONDO ANCORA PER FUMARE di Rayhana traduzione di Mariella Fenoglio mise en espace a cura di Serena Sinigaglia con Anna Coppola, Matilde Facheris, Pia Lanciotti, Annagaia Marchioro, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Marcela Serli, Chiara Stoppa un rigraziamneto all’Agenzia Isabella Gullo Alla mia età, mi nascondo ancora per fumare è una tragicommedia che riunisce nove donne in un hammam ad Algeri, in un’epoca in cui le bombe cadono ancora sulla città. Nove donne molto diverse tra loro – alcune più giovani piene di speranza e di sogni, altre con uno sguardo più duro sulla vita – si confrontano col dolore comune di vivere in un paese dove le donne subiscono ancora la violenza degli uomini. La pièce alterna con grazia dialoghi divertenti su storie personali, alla coscienza dell’avvenire politico del paese. Gli sguardi e i punti di vista si incrociano, tra pudore e audacia, 26 rivelando in maniera violenta, ironica, divertente e intensa i silenzi repressi delle donne costrette tra rigidità religiose e familiari. Piccolo Teatro di Milano, Teatro Studio via Rivoli 6, Milano tel. 848 800304 27 28 MILANO Teatro i 28 MAGGIO L’INFUSIONE di Pauline Sales traduzione di Ida Porfido mise en espace a cura di Renzo Martinelli con Federica Fracassi e cast in via di definizione L’infusione è un atto unico, privo di scene o di sequenze interne, basato su una strana, talvolta inquietante triangolazione tra esseri umani e dimensioni esistenziali. Una sera marito e moglie hanno una discussione nel salotto di casa. L’intervento di un terzo personaggio li aiuta a spezzare il circolo vizioso dei loro rapporti e ad affrontare le conseguenze di un evento ineluttabile. I pochi oggetti in scena sottolineano il fluire del tempo e le trasformazioni in atto: un telefono che squilla ripetutamente, una tazza di tisana che passa di mano in mano, una sigaretta accesa e lasciata a metà. Di vol- IN REPLICA A ROMA 30 MAGGIO Ambasciata di Francia ta in volta dolenti, irati, dubbiosi o affranti, i protagonisti di quest’opera sembrano creature fantomatiche, irreali, colte nell’istante in cui varcano quel labile confine che separa la concretezza della vita dall’annientamento della morte. Teatro i via Gaudenzio Ferrari 11, Milano tel. 02 8323156 Ambasciata di Francia Palazzo Farnese piazza Farnese 67, Roma serata a inviti 29 MODENA Teatro delle Passioni 26 - 27 MAGGIO CLÔTURE DE L’AMOUR scritto, realizzato e diretto da Pascal Rambert con Audrey Bonnet, Stanislas Nordey assistente alla regia Thomas Bouvet scenografia Daniel Jeanneteau accessori La Bourette luci Pascal Rambert e Jean-François Besnard produzione Théâtre de Gennevilliers Centre Dramatique National de Création Contemporaine coproduzione Festival d’Avignon con il sostegno di Consiglio Regionale dell’Île-de-France, città di Gennevilliers, servizi culturali ed educativi della città di Gennevilliers In una grande stanza bianca, una donna ed un uomo si parlano. È lui che inizia la conversazione. Lei ascolta, attenta, e gli risponde con un secondo monologo. Evocano insieme la loro separazione, parlano del passato e dell’oggi. Lei è Audrey Bonnet. Lui Stanislas Nordey. Se i personaggi fittizi portano i loro nomi, è perché questo spettacolo è stato scritto per loro. Per loro e per nessun altro. Per i loro corpi, per il loro modo di parlare, per quello che rappresentano nell’immaginario del regista e autore. È molto semplice, anche se l’intimità qui esposta non è propria di Audrey Bonnet e Stanislas Nordey, quelli veri. È giustamente in questa aggiunta di distanza che si gioca la tensione del rapporto, l’estraneità della riconoscibilità, il problema dello scarto. Alla domanda “chi amiamo quando amiamo?” Pascal Rambert non dà nessuna risposta, si aggira semplicemente nelle possibilità. Non rifiuta i luoghi comuni che usano, almeno una volta, due persone che si separano, che cercano la ragione del proprio disamore, che riscrivono i ricordi abbellendoli, prima di distruggere il tutto con qualche frase assassina. Teatro delle Passioni, viale Carlo Sigonio 382, Modena - tel. 059 301880 30 ph. Marc Domage del testo tradotto in italiano da Bruna Filippi sarà organizzata una lettura pubblica nell’ambito del Festival VIE In collaborazione con VIE SCENA CONTEMPORANEA FESTIVAL 31 NOTO Teatro Vittorio Emanuele di Noto 6 MAGGIO FUORI DI MAMMA di Pierre Notte traduzione di Anna D’Elia mise en espace a cura di Silvio Peroni con Margot Sikabonyi e Alessandro Tiberi e con la partecipazione al pianoforte di Pierre Notte musiche di Pierre Notte produzione Fondazione Teatro V.E. di Noto 32 ph. Francesco Prezioso Un padre e una madre: s’annuncia tempesta. Lei salta dalla finestra, lui scivola e cade all’indietro. In un cantuccio il cane solleva la testa, osserva e racconta. È lui solo a parlare, a commuoversi, persino a cantare. La madre rimane impigliata tra i fili per stendere i panni e per un pelo si salva. Il padre si rompe l’osso sacro cadendo all’indietro. C’è chi tira le cuoia e chi perde la testa e per finire il figlio e la figlia devono vedersela con una ben strana eredità... È messa un po’ male, ma è pur sempre una bella famiglia. Teatro Vittorio Emanuele di Noto piazza XVI Maggio 1, Noto (SR) tel. 0931 896655 PALERMO Teatro Libero Incontroazione 5 - 21 GENNAIO IL FALCO di Marie Laberge traduzione di Maria Teresa Russo regia Beno Mazzone con Mirella Mazzeranghi, Massimiliano Lotti e Rosario Sparno scena Raffaele Ajovalasit costumi Lia Chiappara luci Gianfranco Mancuso produzione Teatro Libero Palermo Il Falco è una pièce di grande poesia, ispirata a problemi tratti dalla vita dell’uomo contemporaneo. Tre personaggi diversi, una donna, un ragazzo e un uomo, al di là delle loro relazioni e delle loro storie, esprimono temi e problemi del nostro vivere nella società di oggi. Molteplici sono le tematiche trattate, ma l’aspetto più affascinante dell’invenzione drammaturgica sta nella metafora che l’autrice ha voluto cogliere fra il ragazzo e la vita di un particolare uccello, il falco, appunto, incarnazione del concetto di libertà assoluta. In una condizione di cattività, il falco si lascia morire per esprimere la propria condizione di uccello libero, proprio come il ragazzo nella pièce, che alle sovrastrutture sociali oppone la forza della natura. Teatro Libero Incontroazione, salita Partanna 4, Palermo - tel. 091 6174040 IN REPLICA A ROMA 15 - 20 MAGGIO Teatro Belli Teatro Belli, piazza Sant’Apollonia 11/a, Roma - tel. 06 5894875 33 PALERMO Teatro Libero Incontroazione 15 GENNAIO IL LUPO SENTIMENTALE da una storia per immagini e parole di Geoffroy de Pennart drammaturgia e regia Luca Mazzone con Silvia Scuderi, Salvo Dolce e Andrea Saitta 34 Luca il lupo ha deciso che era tempo di lasciare casa e andare a vivere la sua vita. La nonna, il nonno, la madre, il padre e i fratelli sono tristi - ma rassegnati - di vederlo andare via. Sulla porta di casa, il padre di Luca gli lascia un elenco di cose buone da mangiare. Purtroppo per la sua pancia, Luca è troppo sentimentale, e lascia passare una capra succulenta e i suoi sette cuccioli, una paffuta Cappuccetto Rosso, tre porcellini cicciottelli, e anche l’orrendo Pierre ... Come fare per calmare la fame? Il lupo sentimentale è stato scritto nel 1998. Teatro Libero Incontroazione 11 MARZO MON ÉTOILE di Jean-Claude Grumberg traduzione, scena e regia Beno Mazzone con Francesco Gulizzi, Silvia Scuderi, Enrica Volponi, Micaela De Grandi costumi Lia Chiappara musiche Antonio Guida luci Gianfranco Mancuso Teatro Libero Palermo Mon étoile narra la storia di due ragazzini, di diversa provenienza, con le loro diverse abitudini di vita; narra di un futuro possibile di teletrasporto intergalattico, di viaggi fra la Terra e le Stelle. Ma soprattutto mette l’accento sulle diversità che tanto inquietano gli adulti. Ma come ogni favola ha un lieto fine e questa si conclude con un matrimonio. Bibi riceve per le vacanze di Pasqua il suo corrispondente intergalattico dalla testa di porro. Insieme vivono un’avventura notturna straordinaria, nel corso della quale decidono di costruire un mostro sorprendente di nome “Golom” che li difende da tutti…. I genitori di Bibi sorvegliano, ma non troppo, i due ragazzini e si pongono strane domande. Teatro Libero Incontroazione salita Partanna 4, Palermo tel. 091 6174040 35 RAVENNA CISIM Lido Adriano 1 GIUGNO AHMED IL FILOSOFO di Alain Badiou traduzione di Gioia Costa mise en espace a cura di Luigi Dadina e Marco Martinelli - Teatro delle Albe cast in via di definizione Ahmed il filosofo (1995) è una farsa in ventidue brevi scene nella quale il lessico cambia ritmo, colore, carattere. I personaggi sono definiti dal linguaggio che ognuno di loro adotta come stile di vita e che rappresenta il personale modo di essere al mondo. C’è chi è padrone dei segreti della sintassi, come Ahmed che parla il francese con più raffinatezza di coloro che lo possiedono per nascita e per cultura; chi, come Moustache, ha un linguaggio grossolano quanto le sue idee e chi, come Fenda, nutre ogni sua frase di immagini lussureggianti, metafore impreviste e acrobazie vittoriose. Unico libero, coraggioso e sincero, quello di Fenda è il solo capace di tenere testa al virtuosismo di Ahmed. CISIM, viale Parini 48 Lido Adriano, Ravenna tel 0544 36239 36 37 In collaborazione con ARTISTI RIUNITI 38 ROMA Piccolo Eliseo Patroni Griffi 13 FEBBRAIO IL SISTEMA DI PONZI di David Lescot traduzione di Gioia Costa mise en espace a cura di Piero Maccarinelli con Anita Bartolucci, Francesco Bonomo, Giuseppe Cederna, Viola Graziosi, Paola Minaccioni, Emanuele Salce, Luciano Virgilio Charles Ponzi era un italiano immigrato negli Stati Uniti all’inizio del XX secolo che, dopo 15 anni di avventure inimmaginabili, creò a Boston una truffa finanziaria, garantendo il 50% d’interessi in 45 giorni, cosa che lo rese miliardario per un anno. Ma per il suo tramite è il nuovo secolo che si racconta, da un punto di vista che non è quello delle utopie, né quello dei regimi politici, e nemmeno quello delle guerre, ma quello del denaro. Ponzi non crede in nulla, se non nel fatto di essere destinato a far soldi, cosa d’altronde vera. Confesso che i truffatori mi piacciono molto. Attraverso di loro, il sistema appare più distinto. Lo si può migliorare. Benché io mi preoccupi poco di migliorare il sistema capitalista. Ma i truffatori, gli usurpatori, gli affabulatori, i ciarlatani hanno successo in teatro. Condanniamoli (nella vita), ma rendiamo loro grazia (in scena) di saper bloccare il meccanismo, di introdurre una breccia poetica nel reale. E ricordiamo che il sistema di Ponzi, dopotutto, è il nostro. David Lescot Piccolo Eliseo Patroni Griff, via Nazionale 183, Roma - tel. 06 4882114 39 ROMA Teatro Studio Eleonora Duse 20 - 26 FEBBRAIO NOI, GLI EROI di Jean-Luc Lagarce traduzione di Margherita Laera progetto di Valentino Villa e Monica Vannucchi con la collaborazione musicale di Claudia Martino Aschelter regia Valentino Villa scene Francesco Mari costumi Gianluca Falaschi luci Sergio Ciattaglia movimenti Monica Vannucchi canto Claudia Martino Aschelter aiuto regia Rita De Donato con Massimiliano Aceti, Roberta Azzarone, Beatrice Bassoli, Lavinia Cipriani, Karoline Comarella, Alessandro Cosentini, Aurelio D’Amore, Vittoria Faro, Horaldo Federico Lima Roque, Michele Lisi, Chiara Mancuso, Carlotta Mangione, Salvatore Moricca, Cristina Mugnaini, Francesco Petruzzelli, Francesco Sferrazza Papa, Giulia Tomaselli assistente Isabelle Seleskovitch foto di scena Tommaso Le Pera ufficio stampa Margherita Fusi Undici attori sulla scena per celebrare il teatro come metafora della vita: Jean-Luc Lagarce racconta di una piccola compagnia alle prese con le difficoltà della politica culturale di provincia di una non meglio precisata località dell’Europa centrale. Sono stanchi, esausti, delusi dalla vita che conducono, nel dubbio se provare a rinnovare il loro repertorio o rinunciare alla loro impresa. O andare in città più grandi per ricominciare una vita in solitudine, senza la compagnia, fuori dalla loro piccola e, in fondo, rassicurante comunità. Ma questa sera festeggiano un avvenimento importante: la figlia dei capo-comici si fidanzerà con l’attore giovane. Si sposeranno e diventeranno loro i responsabili della compagnia e del suo repertorio, per affrontare le incertezze della sussistenza, gli hotel non riscaldati, il personale prepotente delle sale nelle feste di provincia e l’indifferenza canzonatrice del pubblico. Teatro Studio Eleonora Duse, via Vittoria 6, Roma - tel. 06 36000151 40 ph. Quenneville Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” Saggio degli allievi del III anno del corso di recitazione 41 ROMA Piccolo Eliseo Patroni Griffi 27 FEBBRAIO LA MIA CELLA FRIGORIFERA di Joël Pommerat traduzione di Caterina Gozzi mise en espace a cura di e con Accademia degli Artefatti Estelle, donna di servizio onesta e devota, è il capro espiatorio dei dipendenti di un’azienda. Convinta che il genere umano sia profondamente buono, cerca di dare un senso alla crudeltà degli uomini attraverso il simbolismo dei sogni. Estelle è in effetti sicura: sono solo le idee del suo capo ad essere malvagie, e se lui potesse vedere in cosa sbaglia, si trasformerebbe. Così inizia la sua avventura punteggiata da omaggi discreti sia a Brecht che a Shakespeare. Pubblicato in Francia nel 2011, Ma chambre froide si è aggiudicato il Grand prix du Syndicat de la Critique. Lo spettacolo ha debuttato, con la regia dell’autore stesso, a Parigi all’Odéon-Théâtre de l’Europe dove Joël Pommerat è artista associato dal 2010. Piccolo Eliseo Patroni Griffi via Nazionale 183, Roma tel. 06 4882114 42 43 44 ROMA Piccolo Eliseo Patroni Griffi 26 MARZO IDENTITÀ di Gérard Watkins traduzione di Gabriella Baldissera mise en espace a cura di e con Daria Deflorian e Antonio Tagliarini Marion e André vivono in una situazione di precarietà. I due giovani, dopo aver finito gli studi, non trovano lavoro, così cercano di passare il tempo come possono. Lui beve “per dimenticare”, lei ha perso l’appetito, e non riesce più a mangiare. Immersi in un’atmosfera claustrofobica assistiamo ad un rapporto che va gradualmente disintegrandosi, senza un’apparente via d’uscita. Ma un giorno André legge sull’etichetta di una bottiglia di vino l’annuncio di un concorso in cui sono in palio molti soldi. Basta rispondere ad una domanda. Questa domanda li condurrà, loro malgrado, in un percorso di ricerca di identità che cambierà le loro vite e la loro relazione. Piccolo Eliseo Patroni Griffi via Nazionale 183, Roma tel. 06 4882114 45 TORINO CARTA BIANCA 2012 Il Festival delle Colline Torinesi dedica un segmento del suo programma a CARTA BIANCA, progetto teatrale transfrontaliero iniziato nel 2007, condiviso con l’Espace Malraux di Chambéry e rivolto alla tutela della creazione contemporanea di Francia e Italia. Il programma di CARTA BIANCA 2012 ruota intorno al convegno Traduction du théâtre/ Traduzione del teatro dedicato alla traduzione teatrale e alla pratica dei sottotitoli nello spettacolo. Tale convegno chiamerà a raccolta attori, registi, scrittori di teatro, traduttori, operatori professionali della scena. 16 GIUGNO Teatro Gobetti, Via Rossini 8, Torino Parallelamente al convegno è prevista una vetrina di teatro francese contemporaneo 15 - 16 GIUGNO Cavallerizza, via Verdi 9, Torino prima nazionale di Kolik di Rainald Goetz, traduzione dal tedesco di Olivier Cadiot e Christine Seghezzi. Con Thierry Raynaud. Regia di Hubert Colas. Prodotto da Diphtong Cie in coproduzione con Comédie de Reims, Théâtre Garonne de Toulouse, Centre Pompidou de Metz, Théâtre des Salins Scène Nationale à Martigues. Con il sostegno di CENTQUATRE, del Festival ActOral e di Montévidéo. Prima rappresentazione al Centre Pompidou di Metz, 16 marzo 2011. 19 - 20 GIUGNO Chiesa dei Battù, piazzale Roma, Pecetto Torinese mise en espace di 12 suore slovacche di Sonia Chiambretto, prima traduzione italiana dal testo francese 12 soeurs slovaques a cura di Gessica Franco Carlevero. Con Elisa Galvagno. Immagini filmate di Ernaldo Data. Regia di Sergio Ariotti. Prodotto dal Festival delle Colline Torinesi. 21 - 22 GIUGNO Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6, Torino anteprima di La nuit tombe di Guillaume Vincent, creazione della 66ma edizione del Festival d’Avignon. Regia di Guillaume Vincent. Prodotto da Compagnie MidiMinuit in coproduzione con Festival d’Avignon, La Colline Théâtre National, Le Théâtre des Bouffes du Nord, La Comédie de Reims, Théâtre du Beauvaisis, Ircam-Centre Pompidou, Festival delle Colline Torinesi. Festival delle Colline Torinesi, Torino – tel. 011 19740291 46 PROGETTI SPECIALI RADIO3 RAI Radio3 Rai Auditorium ph. Quenneville Si rinnova per il terzo anno la collaborazione di Radio3 Rai e Face à face. Seguire e sostenere una rassegna come Face à face rientra nella vocazione di questa rete, per la quale il teatro è sempre stato, e continua a essere, uno dei linguaggi più efficaci nel mantenere aperto il canale che unisce arte e realtà, creatività e società. Come per le passate edizioni, anche quest’anno Radio3 seguirà il calendario degli appuntamenti attraverso interviste e approfondimenti con attori, registi e autori coinvolti, e con la messa in onda integrale di alcune delle letture sceniche della rassegna. Nella scorsa edizione, la collaborazione tra Face à face e Radio3 si è arricchita ulteriormente, attraverso la produzione del testo Le serpi di Marie NDiaye, affidato alle voci di Anna Bonaiuto, Sonia Bergamasco, Michela Cescon, e alla cura registica di Ricci/ Forte, e presentato nell’ambito della stagione del Teatro in diretta dalla Sala A di via Asiago a Roma. L’impegno produttivo di Radio3 si rinnova anche quest’anno, con la realizzazione di un testo di Jean-Luc Lagarce mai rappresentato in Italia, Music-hall, con la regia di Valentino Villa. 48 ROMA 24 APRILE MUSIC-HALL di Jean-Luc Lagarce traduzione di Gioia Costa mise en espace a cura di Valentino Villa produzione Radio3 Rai Una vedette e due suoi boys tentano di ridare vita ad uno spettacolo interpretato molte volte. Uno spettacolo di cui non ricordano più i dettagli in una sala ormai buia e presumibilmente vuota. Nessuno, questa sera, sembra più ricordare com’è lo spettacolo. I tre personaggi andranno alla ricerca delle scene dimenticate e delle loro identità. Non le ritroveranno se non al termine di un lungo vagare fra le spirali della loro miserevole messinscena. Un teatro inospitale, dopo i fasti del passato, è la loro casa. E provare lo spettacolo è l’unica ancora di salvataggio per questi naufraghi del palcoscenico. L’essenza e l’abisso del teatro, le difficoltà del farlo, di farne la propria anacronistica vocazione, il tentativo di salvaguardarne il percorso magico, l’amore che dona, l’incomprensibile passione, dunque. Ma anche, attraverso le reali avventure dei protagonisti con le loro risate improvvise e forzate, il dolore e la solitudine, i loro sogni, possibili o improbabili, la forza dell’abitudine, il sentirsi disarmati di fronte al dover ricominciare, la terribile, alcune volte patetica, questione dell’esistenza. Radio Rai, Auditorium, via Asiago 10, Roma – serata a inviti 49 BALLO LETTERARIO EUROPEO Il Ballo letterario nell’edizione del 2012 si presenta con una grande novità: sono 3 le nazioni a confronto – Francia, Italia e Germania – sul tema della scrittura, per un appuntamento dalla forte connotazione europea. Sei autori – due francesi, due italiani e due tedeschi – si riuniscono all’alba intorno a un litro di caffè con una selezione delle loro canzoni preferite. Compongono insieme una lista di dieci pezzi, riprendono un caffè ed elaborano il canovaccio di una storia comune che prende corpo dal luogo, dalla città, dall’umore o da un avvenimento della giornata. Si dividono gli episodi della storia da scrivere per la sera, poi, cronometro alla mano, ciascuno si mette all’opera. Regole del gioco: testi e canzoni si alternano, ciascun testo deve finire con il titolo della canzone che segue. La sera gli spettatori sono in pista e gli autori, sotto i riflettori, leggono a più voci questa storia unica, scritta a dodici mani. Gli spettatori sono invitati ad ascoltare tranquillamente ciascun testo ed a danzare follemente su ogni canzone, e non il contrario! Gli stessi autori si riuniranno in un altro Ballo letterario europeo il 15 giugno a Deutsches Theater Berlin in Germania, con una nuova playlist di canzoni e altre storie da raccontare. in collaborazione con Goethe Institut, Deutsches Theater Berlin e Istituto Italiano di Cultura Berlino 50 ph. Jeanne Roualet ROMA Teatro India 10 GIUGNO BALLO LETTERARIO EUROPEO UNA STORIA DA DANZARE IN PIEDI Francia, Italia, Germania con Fabrice Melquiot, Eddy Pallaro, Magda Barile, Lucia Calamaro, Anne Habermehl e Philipp Löhle ph. Fernando Perez Re Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman, Roma – tel. 06 6840001 51 ÉCRIRE ET METTRE EN SCÈNE, AUJOURD’HUI SCRIVERE E RAPPRESENTARE, OGGI Appunti per un dialogo, bozza di una scena…. Come può un autore controllare i propri testi verificando in scena il materiale, proprio nella fase di ideazione? Écrire et mettre en scène vuole essere una “palestra” in cui l’obiettivo è di permettere al regista di avventurarsi in una scrittura, di esplorarla e di avviare un dialogo con il suo autore e, allo stesso tempo, di permettere a quest’ultimo di appurare come funziona il proprio testo, modificandolo all’occorrenza. E se gli attori coinvolti nel progetto sono di una diversa nazione, i punti di vista si ampliano in imprevedibili vie di fuga. Il progetto, ideato dal Panta Théâtre di Caen, per il 2012 prevede il partenariato con l’Italia, con 2 sessioni di lavoro di 9 giorni ciascuna. Quindi un autore e un regista francesi insieme a 5 attori italiani non per produrre uno spettacolo, ma per esplorare una forma e far scoprire al pubblico una scrittura originale. Il progetto bilaterale prevede inoltre, a maggio, 3 sessioni di lavoro presso il Panta Théâtre in cui 5 attori francesi si confronteranno con 3 diverse coppie di registi e autori italiani: Fabrizio Arcuri e Magda Barile, Guy Delamotte (ideatore del progetto e direttore del teatro) e Davide Carnevali, Lucia Calamaro e un regista in via di definizione. In collaborazione con Panta Théâtre di Caen Fondazione Campania dei Festival Napoli Teatro Festival Italia 52 NAPOLI Institut français Napoli 10 GIUGNO Il regista Gérard Watkins e l’autrice Marion Aubert 21 GIUGNO Il regista Guy Delamotte e l’autore Pierre-Yves Chapalain nella stessa serata verrà ripresentato anche il lavoro della prima sessione Institut français Napoli via F. Crispi, 86, Napoli tel. 081 669 665 53 PRODUZIONI DI FACE À FACE IN TOURNÉE NEL 2012 13 GENNAIO Teatro Italo Argentino, Agnone (IS) 14 GENNAIO Cinema Teatro Pacifico, Sulmona (AQ) 4 - 5 FEBBRAIO Teatro Biblioteca Quarticciolo, Roma 10 FEBBRAIO Sala del centro giovanile, Parabiago (MI) 14 FEBBRAIO Teatro Kursaal, Giulianova (TE) DUE VECCHIETTE VANNO A NORD di Pierre Notte ph. Francesco Prezioso traduzione di Anna D’Elia con Iaia Forte e Daniela Piperno regia Marcello Cotugno aiuto regia Beatrice Tomassetti produzione Luna di miele produzione in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia distribuzione PigrecoDelta Teatro Italo Argentino, corso Vittorio Emanuele 69, Agnone (IS) – tel 0865 779030 Cinema Teatro Pacifico, via Angeloni 11, Sulmona (AQ) – tel 0864 242218 Teatro Biblioteca Quarticciolo, via Ostuni 8, Roma – tel. 06 98951725 Sala del centro giovanile, piazza Paolo VI, Parabiago (MI) Teatro Kursaal, corso Garibaldi 109, Giulianova (TE) – tel 085 9189856 56 Due donne, due sorelle: Annette e Bernadette. Hanno appena perso la madre e decidono di inumare le sue ceneri vicino alla salma del padre, morto molto tempo prima e sepolto in un cimitero, da qualche parte nel nord della Francia. Comincia allora un viaggio rocambolesco, un viaggio che è anche una spedizione nel passato, nei loro ricordi. Una serie di quadri presentati in un ordine anarchico che ritraccia il vagabondare strampalato di queste due sorelle tanto diverse ma così complici, in equilibrio tra humor corrosivo e tenerezza. Battute pungenti, ritmo implacabile e poesia, intesa come delicato rumoreggiare di anime, quelle delle due sorelle protagoniste, poesia che lievemente invade la scena, senza mai essere ovvia né tantomeno lacrimevole. 3 - 4 FEBBRAIO Auditorium Sant’Anna, Verbania Pallanza 10 FEBBRAIO Teatro Calcara, Crespellano (BO) 24 FEBBRAIO Teatro Fraschini, Pavia 28 FEBBRAIO Teatro Trivulzio, Melzo (MI) DUE VECCHIETTE VANNO A NORD di Pierre Notte traduzione di Anna D’Elia con Angela Malfitano, Francesca Mazza suono Alessandro Saviozzi scenotecnica e luci Giovanni Marocco interventi video Lorenzo Letizia basi musicali Guido Sodo produzione Associazione culturale “Tra un atto e l’altro” in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia Auditorium Sant’Anna, via Belgio, Verbania Pallanza – tel. 0323 401027 Teatro Calcara, via Garibaldi 56, Crespellano (BO) – tel. 348 8738818 Teatro Fraschini, corso Strada Nuova 136, Pavia – tel. 0382 3711 Teatro Trivulzio, piazza Risorgimento 9, Melzo (MI) – tel. 02 92278742 57 58 21 GENNAIO Teatro Tito Marrone, Trapani 23 - 26 GENNAIO Teatro Vittorio Emanuele di Noto, Noto (SR) 1 - 4 FEBBRAIO Teatro Metastasio, Prato 13 - 14 MARZO Teatro Storchi, Modena 23 - 25 MARZO Teatro Tor Bella Monaca, Roma 27 - 29 MARZO Teatro Biblioteca Quarticciolo, Roma TEATRO DELLE APPARIZIONI PINOCCHIO di Joël Pommerat traduzione di Fabrizio Pallara e Dario Garofalo regia Fabrizio Pallara con Dario Garofalo, Paola Calogero, Valerio Malorni, Adonella Monaco, Viviana Strambelli musiche Valerio Vigliar scene Sara Ferazzoli, Fabrizio Pallara realizzazione scene Sara Ferazzoli, Laura Rhi-Sausi, Francesco Picciotti costumi Laura Rhi-Sausi maschere Ketut Molog I.B. Ari R Bawa, Davide Serracini aiuto regia Francesco Picciotti produzione teatrodelleapparizioni e Area06 coproduzione Face à face – Parole di Francia per scene d’Italia 2011 e Accademia degli Artefatti con il contributo Gruppo Mazzilli srl si ringraziano Antonio Pallara, Giovanni Calogero, Veronique Vergari, Marco Mangiarotti È un teatro nel teatro lo spazio in cui viene raccontata la storia di un burattino, la storia della crescita, una trasformazione continua che appartiene al cammino di ogni bambino per diventare grande. Qui Pinocchio, già adolescente, è alle prese con questa faticosa lotta. Eroe senza tempo si muove e viene mosso dai personaggi che lo accompagnano e lo ostacolano nella sua straordinaria avventura tra lo stupore delle scoperte, la seduzione e il fascino delle cose proibite, la necessità di imparare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e il costante conflitto tra l’obbligo dei suoi doveri e la possibilità di scegliere. Una rivisitazione, quella di Joël Pommerat, tradotta scenicamente dal Teatro delle apparizioni, in cui il linguaggio, i protagonisti e i temi diventano contemporanei e la realtà si fonde con la fantasmagoria della celebre fiaba che ci racconta che per raggiungere il cielo si deve nascere due volte, come fanno gli uccelli o come fanno i burattini per diventare esseri umani. Teatro Tito Marrone, lungomare Dante Alighieri, Trapani - tel. 0923 560229 Teatro Vittorio Emanuele di Noto, piazza XVI Maggio 1, Noto (SR) – tel. 0931 896655 Teatro Metastasio, via Cairoli 59, Prato - tel. 0574 608501 Teatro Storchi, largo Garibaldi 15, Modena - tel. 059 2136011 Teatro Tor Bella Monaca, via Bruno Cirino, Roma - tel. 06.2010579 Teatro Biblioteca Quarticciolo, via Ostuni 8, Roma - tel. 06 98951725 59 16 FEBBRAIO ore 18.00 Incontro con Jean-Marie Besset Institut français Milano Palazzo delle Stelline, corso Magenta 63, Milano – tel. 02 4859191 60 9 FEBBRAIO Teatro Comunale, Brolo (ME) 10 FEBBRAIO Auditorium, Pace del Mela (ME) 12 FEBBRAIO Teatro A. Cafaro, Latina 15 - 19 FEBBRAIO Teatro CRT, Milano PERTHUS di Jean-Marie Besset traduzione di Anna D’Elia regia Giampiero Cicciò con Giampiero Cicciò, Salvatore Palombi, Andrea Luini, Matteo Romoli tecnico luci e audio Alessandro Arena produzione Fondazione di Teatro V.E. di Noto, in coproduzione con Taormina Arte in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia Con questo testo, attraverso i personaggi di Paul e Jean-Louis, Besset propone un affresco disincantato ed a tratti esilarante della fase adolescenziale della vita. I protagonisti sono ragazzi oppressi dalle madri, Marianne e Irène, al tempo stesso autoritarie e vulnerabili, che cercano di plasmarli e di pianificarne l’avvenire. In più, i due giovani sono abbandonati a se stessi dai padri, invisibili nella pièce, padri alle prese con ambizioni e carriere e sempre impegnati ad accumulare denaro. Sarà dunque scontrandosi con i perentori dettami materni che Paul e Jean-Louis proveranno a integrarsi in una collettività dove l’uniformità e l’anestesia delle pulsioni appaiono come improbabili antidoti contro l’emarginazione. Soffocando ed educando l’anima alla finzione, per immergersi miseramente in una realtà piatta e omologata, il nostro futuro - questo il monito di Besset - è votato ad una condizione di ineluttabile scontentezza. Teatro Comunale, via Libertà, Brolo (ME) Auditorium, via Auditorium, Pace del Mela (ME) – tel. 090 9339219 Teatro Comunale A. Cafaro, viale XXI Aprile, Latina - tel. 0773 652642 Teatro CRT, Salone, via Ulisse Dini 7, Milano – tel. 02 89011644 61 62 16 FEBBRAIO Institut français Firenze STABAT MATER FURIOSA di Jean-Pierre Siméon traduzione a cura di Scuola di Interpreti e Traduttori di Forlì SSLMIT con la supervisione di Marie-Line Zucchiatti con Marinella Manicardi produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia Protagonista è la madre di un giovane soldato morto in guerra. Stabat Mater Furiosa (2000) è il rifiuto di una donna, devastata, di capire perché l’uomo dichiara guerra. La sua voce è un grido per la vita; il grido di tutte le donne che capiscono che vita significa anche morte e non c’è bisogno di una spiegazione per questo. Ma la guerra è una macchina inaccettabile, incredibile ed infernale. Porre fine a tutto quest’orrore, che sembra innaturale per l’uomo, significa tornare indietro alle origini, indietro fino alla propria infanzia e di nuovo a quella dei nostri figli. Per vedere un giorno la fine della violenza che porta all’autodistruzione, ogni bambino deve capire che è nato con il sangue sulle mani. E così può esserci un barlume di speranza: grazie al soffio della vita, al suono delle parole e all’innocenza dei giorni felici. Institut français Firenze, piazza Ognissanti 2, Firenze – tel 055 2718801 63 64 ph. Lorenza Daverio 28 MARZO - 1 APRILE Teatro India, Roma 2 - 14 MAGGIO Teatro i, Milano INCENDI di Wajdi Mouawad traduzione di Caterina Gozzi regia di Renzo Martinelli con Federica Fracassi, Francesco Meola, Valentina Picello, Roberto Rustioni, Libero Stelluti adattamento Francesca Garolla scene Renzo Martinelli produzione Teatro i in collaborazione con Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia, Institut français Milano e Delegazione del Québec a Roma Incendi segue il destino di una donna, Nawal, intrappolata in un conflitto che non ha scelto per ritrovare il figlio scomparso. La storia si disvela a poco a poco a partire dal momento in cui la lettura da parte del notaio Lebel del testamento di Nawal risveglia nei suoi figli Jeanne e Simon domande sulla loro nascita: chi è il loro padre e attraverso quale odissea hanno visto la luce lontano dal loro paese d’origine? Questa ricerca mescola la storia di un popolo, di una famiglia e la formazione dell’identità. I destini immaginati da Mouawad riattivano e interrogano i grandi miti, in questo caso sotto le vesti di un Edipo al femminile. L’attualità dei temi affrontati, la solitudine dell’individuo che si risolve solo nella ricerca di un senso per la propria esistenza, e una lingua “alta”, lirica ed al contempo immediata, rendono uniche le opere di Mouawad. Wajdi Mouawad è rappresentato da Agence artistique Simard Denoncourt Inc. Teatro India, lungotevere Vittorio Gassman, Roma – tel. 06 6840001 Teatro i, via Gaudenzio Ferrari 11, Milano – tel. 02 8323156 65 BIOGRAFIE Marion Aubert Attrice e autrice, Marion Aubert (1977) ha studiato al Conservatoire National di Montpellier e ha scritto la sua prima pièce teatrale nel 1996, Petite pièce médicament. Con Capucine Ducastelle e Marion Guerrero nel 1997 ha creato la compagnia Tire pas la Nappe, che ha sede dal 2003 al Théâtre des Treize Vents (Centre Dramatique National di Montpellier) e per la quale scrive la maggior parte dei suoi testi. Tra il 2007 e il 2009 scrive Phaéton, Orgueil poursuite et décapitation e Les Orphelines. Nel 2010 fonda la Coopérative d’écriture su iniziativa di Fabrice Melquiot insieme a 11 autori. Tra i suoi testi Conseils pour une jeune épouse, Advice to a young bride (Préparation collective à la vie conjugale, bilingue, 2010) e Dans le ventre du loup (2011). Le sue opere teatrali sono pubblicate da Les Solitaires Intempestifs e da Actes Sud-Papiers. Alain Badiou Filosofo, commediografo e scrittore è nato nel 1937 a Rabat in Marocco. Badiou ha studiato filosofia all’ENS dal 1956 al 1961 ed è stato attivo politicamente come uno dei membri fondatori del Partito Socialista Unificato francese (PSU). Ha scritto nel 1964 il suo primo romanzo, Almagestes. Nel 1967 si è unito ad un gruppo di studio organizzato dal filosofo Louis Althusser ed è stato progressivamente influenzato da Jacques Lacan. Ha insegnato all’Università di Parigi VIII (Vincennes-Saint Denis) dal 1969 al 1999, anno in cui è diventato professore nel dipartimento di Filosofia all’École 66 Normale Supérieure (ENS) di Parigi. Negli anni ‘80 Badiou ha pubblicato opere filosofiche più astratte e tecniche, come Théorie du sujet (1982), e il suo magnum opus, L’être et l’événement (1988). Badiou si è affacciato alla drammaturgia con la serie di opere dedicate alla figura di Ahmed, sorta di maschera da commedia dell’arte della tradizione popolare marocchina, con la quale riflette sui temi della scienza e della filosofia. Jean-Marie Besset Diplomato in Scienze Economiche (ESSEC, 1981) e studi politici (IEP de Paris, 1984), JeanMarie Besset (1959) passa il suo tempo dal 1986 al 1998 tra New York, dove scrive, e la Francia, dove le sue opere sono rappresentate. Nel 1999-2000, insieme a Laura Pels, è stato direttore delegato del Théâtre de l’Atelier. Dal 1995 all’interno della compagnia BCDV, fondata con Gilbert Désveaux, ha ricoperto nei suoi spettacoli diversi ruoli (autore, adattatore, regista, attore). Candidato nove volte ai Molière (cinque volte come Miglior Autore e quattro come Miglior Adattatore), Jean-Marie Besset è stato premiato dal Syndicat National de la Critique Dramatique (1993) ed è stato insignito del Prix Nouveau Talent Théâtre de la SACD (1993), del Prix du Jeune Théâtre de l’Académie Française (1998) e del Grand Prix du Théâtre dell’Académie Française (2005). Infine è stato nominato Chevalier (1995) e Officier des Arts et Lettres (2002). Da gennaio 2010 è direttore artistico del Théâtre des Treize Vents (Montpellier). Pierre-Yves Chapalain Ha scritto e diretto il suo primo testo, La barre de réglisse all’Espace 31 a Gentilly, successivamente con la regia di Catherine Vinatier al Théâtre Paris-Vilette, e Le Rachat e Ma maison montés, regia di Philippe Carbonneau. Il suo testo Le Souffle, è stato oggetto di lavoro nell’ambito dello stage AFDAS guidato da Laurent Gutmann al CDN di Thionville. Come attore ha lavorato in diverse produzioni al Théâtre de la Main d’or, tra cui: Des jours entiers et des nuits entières di Xavier Durringer, regia di Stephanie Chevarie e Le Misanthrope diretto da Jean-Christian Grinevald. Conduce laboratori di scrittura per CDN di Caen e di Besançon. È autore e regista associato al Nouveau Théâtre Centre Dramatique National de Besançon et de Franche-Comté. Geoffroy de Pennart Nato nel 1951 a Parigi, dopo essersi diplomato alla Scuola di Arti Grafiche nel 1974, Geoffroy de Pennart si afferma come artista indipendente. Il suo primo lavoro pagato sono mappe geografiche, poi ottiene delle commissioni da diversi giornali, e alla fine lavora facendo illustrazioni e grafica per alcune società (pubblicità, formazione, comunicazione interna). Questo rimane ancora il suo lavoro principale. Dal 1992 si dedica alla letteratura per l’infanzia come autore e illustratore. Kossi Efoui Autore, regista e attore, Kossi Efoui nasce nel 1962 a Anfoin, in Togo, e si laurea in filosofia all’Università di Bénin (Togo). La sua partecipazione ai movimenti studenteschi negli anni ’80, duramente repressi dal regime, lo costringono alla fuga e a rifugiarsi in Francia. Nel 1989, riceve il Grand Prix Tchicaya U Tam’si du Concours théâtral interafricain per la sua pièce Le Carrefour. Grazie alla borsa di studio Beaumarchais, partecipa alla “résidence d’écriture à la Maison des auteurs du Festival des Francophonies” nel 1992. Ottiene il Prix du Nouveau Talent Radio de la SACD nel 1993 e il Grand prix littéraire de l’Afrique Noire nel 2002 per il suo romanzo La Fabrique des cérémonies. Laurent Gaudé Nato nel 1972, Laurent Gaudé studia Lettere moderne e Teatro a Parigi. A 25 anni, nel 1997, pubblica il suo primo testo teatrale Onysos le furieux, messo in scena al Théâtre National di Strasburgo con la regia di Yannis Kokkos. Successivamente si dedica alla scrittura teatrale, con Pluie de cendres, realizzato allo Studio della Comédie Française, Combat de Possédés, tradotto e realizzato in Germania, e letto in inglese al Royal National Theatre di Londra, Médée Kali realizzato al Théâtre du Rond Point e Les Sacrifiées, realizzato al Théâtre des Amandiers a Nanterre, con la regia di Jean-Louis Martinelli. Parallelamente Gaudé si dedica alla scrittura di romanzi: nel 2001, a 29 anni, pubblica il primo, Cris, e l’anno seguente, nel 2002, si aggiudica il Prix Goncourt des Lycéens e il Prix des Libraires con La mort du roi Tsongor. Nel 2004 vince il Prix Goncourt con Le soleil des Scorta, romanzo tradotto in 34 paesi. Romanziere e drammaturgo, Laurent Gaudé scrive anche novelle (l’ultima raccolta, Les Oliviers du Négus, è pubblicata nel 2011), un libro con il fotografo Oan Kim e uno per l’infanzia, una sceneggiatura. Jean-Claude Grumberg Jean-Claude Grumberg (1939) esercita diversi mestieri, tra cui il sarto, prima di entrare come attore nella compagnia di Jacques Fabbri. Autore di oltre 30 testi (tutti pubblicati con Actes Sud), si dedica alla scrittura teatrale dal 1968 con Demain une fenêtre sur rue, seguito da Mathieu Legros, Chez Pierrot, Michu, Rixe; Amorphe d’Ottenburg. Il teatro di Jean-Claude Grumberg ha come temi principali la storia e la violenza dell’epoca attuale. In Dreyfus (1974), Atelier (1979) e Zone libre (1990) realizza una trilogia sull’occupazione e il genocidio (il padre è morto in un campo di deportazione). Lavora anche come sceneggiatore nel cinema insieme a François Truffaut e Costa Gavras (con il quale vince il César per la migliore sceneggiatura per Amen) e in televisione. Molti sono i premi che ha ricevuto tra cui: Grand Prix dell’Académie Française, il Grand Prix della SACD per l’insieme della sua opera, il Prix de littérature della Ville de Paris e il Molière come migliore autore per Atelier e Zone Libre. Vince il premio d’arte della Fondation France Israël nel 2009 per il testo Vers toi terre promise con il quale ottiene anche il Molière come miglior autore e il Prix du Syndicat de la Critique. Nancy Huston Nata a Calgari (Canada), ma vive a Parigi. Ha pubblicato numerosi romanzi e saggi per Actes Sud e per Leméac, tra i quali Instruments des ténèbres (1996, Prix Goncourt des lycéens et Prix du livre Inter), L’Empreinte de l’ange (1998, Grand Prix des lectrices de Elle), Lignes de faille (2006, prix Femina), Passions d’Annie Leclerc (2007), L’espèce fabulatrice (2008) e Infrarouge (2010). Per il teatro ha scritto, oltre a Jocaste reine, anche Klatch avant le ciel e Angela et Marina. In Italia sono stati già tradotti i romanzi: Contro i maestri dello sconforto (Excelsior, 2009); Un difetto impercettibile (Rizzoli, 2007); Tre volte settembre (Pisani, 2005). Joël Jouanneau Joël Jouanneau (1946), artista associato presso il Théâtre de Sartrouville-CDN dal 1990 e co-direttore dal 1999 al 2003, partecipa al collettivo pedagogico della scuola del Théâtre National di Strasburgo dal 1992 al 2000. Dal 2000 è professore al Conservatorio Nazionale di Arte Drammatica a Parigi. Attraverso il suo lavoro come autore, Joël Jouanneau contribuisce alla nascita di un teatro di repertorio per i giovani. La Scène Nationale Evreux Louviers ha deciso di dargli carta bianca per la programmazione per l’infanzia durante la stagione 2003-2004. In questo contesto, ha creato lo spettacolo L’Adoptée nel gennaio 2004, pubblicato da Actes Sud-papiers. Ha scritto Le Marin d’eau douce che è stato creato nel 2006 al Drama Centre di Lorient in Bretagna nel marzo 2007. Inoltre ha scritto: Mamie Ouate en Papoâsie (1990), Gauche uppercut (1992), Le Condor (1995), Allegria opus 147 (1996), Les dingues de Knoxville (1999), L’Indien des neiges (2000), L’Inconsolé (2004), quasi tutti pubblicati da Actes Sud-papiers. Tra i suoi ultimi testi L’Enfant cachée dans l’encrier (2008) e PinKpunK CirKus (2010). Bernard-Marie Koltès (1948-1989) Nato a Metz nel 1948, Bernard-Marie Koltès è cresciuto nel collegio gesuita di San Clemente fino alla laurea. Dopo aver suonato qualche anno il piano e l’organo, dopo qualche settimana di giornalismo e alla scuola del Centre Dramatique di Strasburgo, fonda la Compagnia Le Théâtre du Quai, per la 67 quale scrive Amertumes (1970), La Marche - Le Procès ivre (1971) e Récits morts (1973), che mette in scena lui stesso. Per la radio scrive L’Héritage (1972) e Des Voix sourdes (1973). Dopo un viaggio in URSS nel 1973, scrive il romanzo La Fuite à Cheval très loin dans la Ville, poi Le Jour des Meurtres dans l’Histoire d’Hamlet. Nel 1976, scrive La Nuit juste avant les Forêts, da lui messo in scena nel 1977, in seguito rappresentato in tutta Europa e quindi Sallinger nel 1977. Viaggia in Nicaragua, in Guatemala e in Salvador poi, nel 1979, scrive Combat de Nègre et de Chiens. A partire dal 1983, inizia la sua collaborazione con Patrice Chéreau, che realizzerà Combat de Nègre et de Chiens, Quai Ouest (nel 1985), Dans la Solitude des Champs de Coton (1986) e Le Retour au Désert (1988). Marie Laberge Marie Laberge è una drammaturga, romanziera, attrice e regista. Nata in Québec, ha studiato danza con Ludmilla Chiriaeff. Dopo gli studi in giornalismo, che abbandona nel 1970, si dedica al teatro, iscrivendosi al Conservatorio di Arte Drammatica in Québec, conseguendo la laurea. Recita in vari spettacoli in Quebec, prima di dedicarsi alla regia e all’insegnamento in arte drammatica. Marie Laberge è autrice di oltre venti testi teatrali, molti dei quali vengono rappresentati in Quebec e in vari paesi europei. Tra i più importanti vanno ricordati L’Homme gris (1986), Oublier (Premio come miglior produzione a Bruxelles 1987-1988), Aurélie, ma sœur (prodotto nel 1994 al Gate Theatre di Londra), Le Faucon, presentato nel 1996 al Festival des Francophonies en Limousin a Limoges. Sceneggiatrice, ha anche diretto il Théâtre du Trident (1977-1980) 68 e il Centre des auteurs dramatiques (1978-1981), di cui è il presidente dal 1987 al 1989. Dal 2009, Marie Laberge pubblica un romanzo epistolare - Les lettres de Martha - una corrispondenza che lei mantiene personalmente 26 volte l’anno con i suoi lettori. Jean-Luc Lagarce Jean-Luc Lagarce (1957-1995) fonda nel 1977 a Besançon la compagnia Le Théâtre de la Roulotte, e nel 1992 la casa editrice Les Solitaires Intempestifs. Ha firmato la regia di testi classici (Beckett, Goldoni, Ionesco) ed è autore di molti testi teatrali, fra cui: Retour à la citadelle; Les Orphelins; Musichall; Histoires d’amour derniers chapitres; Nous les héros; Juste la fin du monde; Le pays lointain. Nel suo teatro sono ricorrenti i temi della solitudine, della difficoltà di amare, dello smarrimento dei non amati. Lagarce è oggi uno degli autori più rappresentati in Francia. In Italia sono stati pubblicati: Ero a casa e aspettavo che piovesse/Le regole del saper vivere nella società moderna, traduzione di Barbara Nativi; Il paese lontano, traduzione di Francesca Moccagatta, Intercity Plays 1998 e nel 2009, presso Ubulibri, il primo volume dei suoi testi teatrali, dal titolo Teatro I e comprende: Giusto la fine del mondo, I pretendenti, Ultimi rimorsi prima dell’oblio, Noi, gli eroi con traduzioni di Franco Quadri, Gioia Costa e Margherita Laera. David Lescot Autore, regista e musicista, David Lescot (1971) dirige nel 1999 il suo primo testo, Les Conspirateurs. Nel 2000 incontra Anne Torrès, per la quale compone e interpreta alla tromba la musica del Prince di Machiavelli. Mette in musica un poema di Aragon per lo spettacolo Le Fou d’Elsa. Ancora per Anne Torrès ultima la scrittura di Mariage, in prima nazionale nel 2003 alla MC93 Bobigny e in tournée a Londra (2008) e a Buenos Aires (2009). Lescot partecipa al festival della Mousson d’été nel 2002 con L’Instrument à pression e nel 2003 con L’Après-guerre, con il quale vince l’Aide à la Commande del Ministero della Cultura. Invitato da Hubert Colas, presenta a Marsiglia Quelques dommages physiques (2003). Dirige stage e atelier di scrittura, in particolare con l’ERAC-Ecole d’acteurs de Cannes e nel 2004 alla Chartreuse di Villeneuvelez-Avignon. Dal 1999 insegna Studi d’arte drammatica presso l’Università Paris X-Nanterre. David Lescot ha ricevuto nel 2009 il premio Molière come Rivelazione Teatrale per La Commission Centrale de l’Enfance. È artista associato al Théâtre de la Ville. Le Système de Ponzi, il suo ultimo testo, debutta al Théâtre des Abbesses a gennaio 2012. Fabrice Melquiot Fabrice Melquiot (1972) scrive i sui primi testi per l’infanzia: Les Petits Mélancoliques e Le Jardin de Beamon. In seguito pubblica molti testi tra cui: La Semeuse, Perlino comment, Bouli Miro, Le Gardeur de silences, Kids, Autour de ma pierre il ne fera pas nuit, La Dernière Balade de Lucy Jordan, Ma vie de chandelle, Le Laveur de visages e L’Actrice empruntée. Nella stagione 2002 - 2003 è invitato da Emmanuel DemarcyMota come autore associato presso La Comédie de Reims dove verranno messi in scena: L’Inattendu, Le Diable en partage, Marcia Hesse. Fin dal 1998 Melquiot riceve numerosi premi tra cui il SACD per la migliore opera radiofonica (2003), il premio Jean-Jacques Gauthier di Figaro e due premi del Syndicat national de la critique. Tra il 2005 e il 2009 scrive numerosi testi teatrali tra cui: Catalina In Fine, Les Petits Mélancoliques, Bouli Miro, Bouli redéboule. Nel 2008 riceve il Prix Théâtre dall’Académie Française per la sua opera drammaturgica. Durante la stagione teatrale 2010/2011 è artista associato presso il Théâtre de la Ville. Wajdi Mouawad Nato in Libano nel 1968, emigra con la sua famiglia in Francia. Dal 1983 vive in Canada dove si diploma all’Ecole Nationale de Théâtre. Dal 1990 al 1999 dirige con Isabelle Le Blanc la compagnia Théâtre Ô Parleur. Dal 2000 al 2004, dirige il Théâtre de Quat’Sous a Montréal. Nel 2005 fonda, con Emmanuel Schwartz, due compagnie di produzione, Abé carré cé carré in Québec, e Au carré de l’hypoténuse in Francia. Dal 1991 Mouawad, mette in scena i suoi testi: Willy Protagoras enfermé dans les toilettes, Rêves, Ce n’est pas la manière dont on s’imagine que Claude et Jacqueline se sont rencontrés (scritto con Estelle Clareton), Incendies. Dal 2007 dirige il Théâtre français du Centre National des Arts a Ottawa. Incendies (2002), Assoiffés (2006) e Seuls (2007) sono tutti pubblicati da Actes-Sud. Incendi è stato pubblicato nella raccolta Face à face 2010 edito da Titivillus (2010). Sono del 2011 il suo ultimo testo Temps e la prima parte del “Progetto Sofocle” che vede la regia di Le trachinie, Elettra e Antigone. Marie Nimier Marie Nimier ha scritto una dozzina di romanzi pubblicati da Gallimard e ampiamente tradotti in tutto il mondo, tra cui Sirène nel 1985 (incoronato dall’Académie française e dalla Société des Gens de Lettres), Domino (premio Printemps du roman), La Nouvelle pornographie, La Reine du Silence (Prix Médicis 2004) e Les Inséparables (Prix Georges Brassens e Prix des Lycéens d’Evreux). Il suo ultimo romanzo, Photo-Photo, è stato pubblicato a settembre 2011 da Gallimard. In ambito teatrale ha collaborato con la coreografa Claudia Gradinger su una lettura danzata di Les Inséparables, attualmente in tour, e per tre anni con la regista Karelle Prugnaud, per la progettazione di una serie di performance dal titolo Pour en finir avec Blanche Neige. Con la stessa regista, lavora al testo La confusion che sarà presentato al Théâtre du Rond-Point a marzo 2012. Pierre Notte Autore, giornalista e regista, Pierre Notte (1969) viene nominato nel 2006 segretario generale alla Comédie-Française e Chevalier des Arts et des Lettres. Con la sua compagnia mette in scena La Ronde di Arthur Schnitzler e testi propri: La Maman de Victor (premio speciale della giuria per il Festival di teatro di Lisysur- Ourcq nel 1992), L’Ennui d’Alice devant les arbres e Plutôt rouge velours. È autore di tre raccolte di poesie e foto, e di romanzi. Ha scritto per il teatro fin dall’inizio degli anni ’80, firmando recentemente Deux petites dames vers le Nord (2008) e Et l’enfant sur le loup (2009). Nel 2003 riceve una bourse d’encouragement à l’écriture théâtrale dal Centre National des Lettres. Dal 2005 per France Culture scrive C’est de l’être parti qu’il s’agit, Sombre précurseur-sitcom, L’État de Gertrud, Se mordre. Con il sostegno dell’Association Beaumarchais la pièce Moi aussi je suis Catherine Deneuve è allestita con la direzione di Jean-Claude Cotillard e vince i premi Théâtre 2005 della Fondation Diane et Lucien Barrière e nel 2006 il Molière du théâtre privé. Due vecchiette dirette a nord è stato pubblicato nella raccolta Face à face 2010 edito da Titivillus (2010). Véronique Olmi Véronique Olmi (1962), dopo gli studi d’arte drammatica, diventa assistente di Gabriel Garan e Jean-Louis Bourdon. Nel 1990 scrive e mette in scena la sua prima pièce A demain Modigliani e nel 1995 Le Passage. Nel 1997 pubblica in rapida successione due nuovi testi con la casa editrice Arche: Chaos debout e Nuits sans lune. Riceve in seguito una bourse d’encouragement per La Jouissance du scorpion. Point à la Ligne, testo del 1998, riceve nello stesso anno il premio CIC Paris Théâtre. Sempre nel 1998 Chaos Debout è messo in scena al Festival d’Avignon da Jacques Lassale. Parallelamente al suo lavoro di scrittura teatrale, pubblica con la casa editrice ActesSud diversi romanzi tra cui Bord de mer, Numéro Six, Un si bel avenir e La Pluie ne change rien au désir. Ha diretto il comitato di lettura del Théâtre du Rond Point e dato vita ad una trasmissione su France-Culture. In Italia sono stati pubblicati da Einaudi: Mathilde, 2010; La pioggia non spegne il desiderio, 2007; In riva al mare, 2004. Eddy Pallaro Nato a Cognac nel 1971, si è laureato in Cinema all’Università di Nancy II, e si è formato come attore con Daniel Pierson. Ha recitato e diretto Dans la solitude des champs de coton di BernardMarie Koltès e Elettra di Sofocle. Con Bérangère Vantusso, ha fondato la compagnia di teatro di marionnette Trois-Six-Trente e diretto Le dieu bonheur di Heiner Müller e Sur une chaise renversée di Jean Cagnard e Christian Caro. Nel 2006 vince la borsa di studio del Centre National du Livre. Porta avanti da qualche anno un lavoro di scrittura nel tentativo di esplorare i vari spazi 69 di rappresentazione della parola. Ha scritto Lui et son cortège e Cent Vingt-Trois nel 2005 messi in scena alla Comédie di Reims, Les origines, Hany Ramzy, le joueur, Les petites bêtes du bon dieu. Daniel Pennac È il padre della tribù Malaussène, una variazione romanzata sul tema del capro espiatorio di 1957 pagine. Professore per 25 anni, scrive Come un romanzo, elogio alla lettura ad alta voce e Diario di scuola, riflessione sul calvario dei somari, coronato nel 2007 dal premio Renaudot. Per quanto riguarda i più giovani, scrive il ciclo di Kamo, Abbaiare stanca, e il celebre L’occhio del lupo. Per quanto riguarda i fumetti, insieme a Jacques Tardif, pubblica Gli esuberati dedicato a “tutti i licenziati, i silurati, gli espulsi, i flessibilizzati, i ristrutturati, i globalizzati” del pianeta impresa. Sarà però nel 2005, con Grazie, un monologo sulla commedia del conferimento dei premi ufficiali e sul conseguente tragico obbligo al ringraziamento, che viene invitato da Jean-Michel Ribes a calcare la scena per la prima volta nella sua vita. Nel 2008 vince il Grand Prix Metropolis bleu per la sua opera completa. Bartleby di Melville fa parte di quelle storie che lo ossessionano da sempre. Joël Pommerat Autore e regista, Joël Pommerat (1963) ha scritto il suo primo testo nel 1985. Tre anni dopo crea la Compagnie Louis Brouillard, con la quale realizza opere che fondono il lavoro di scrittura con la regia in un continuo scambio con le altre figure coinvolte, dallo scenografo, al disegnatore luci, ai musicisti. Inoltre ha realizzato opere audiovisive, cortometraggi e video. Nel giugno 2004, ha realizzato Le Petit Chaperon Rouge al Théâtre de Breti- 70 gny-sur-Orge, primo spettacolo destinato all’infanzia, replicato nel 2006 al Festival d’Avignon con Les Marchands e Au monde. Sempre per l’infanzia ha creato nel 2008 Pinocchio per l’OdéonThéâtre de L’Europe, realizzando nel 2010 una versione in russo per il Teatro Meyerhold a Mosca, nell’ambito del progetto di scambio Francia-Russia. Ha avviato una collaborazione di tre anni con l’Odéon-Théâtre de L’Europe e di cinque con il Théâtre national de la communauté française a Bruxelles. Nel 2011 scrive Ma chambre froide con il quale si aggiudica il premio Molière e il Grand Prix du théâtre du Syndicat de la critique. In Italia sono stati pubblicati Questo figlio (del 2006, trad. Ida Porfido - 2008, B.A. Graphis) e Tremo (trad. Caterina Gozzi 2009, Titivillus). Jean-Luc V. Raharimanana Nasce a Antananarivo, capitale del Madagascar, il 26 giugno del 1967. Nel 1989 lavora con la compagnia teatrale di Cristiane Ramanantsoa, sulla messa in scena della sua pièce Il profeta e il presidente di cui però viene proibita la rappresentazione. Due mesi più tardi ottiene il Prix de la meilleure nouvelle del RFI e, grazie a una borsa di studio, frequenta la Sorbona di Parigi e, in seguito, l’INALCO (Istituto di lingue orientali). Insegna francese e crea numerosi ateliers di scrittura in Francia. Nel 2002 lascia il suo lavoro di insegnante per difendere il padre, professore di Storia all’Università di Antananarivo, condannato a dieci anni di prigione. Dopo questi fatti si dedica solo alla scrittura, per restituire quella che lui definisce “una memoria tradita”, affinché nessuno dimentichi. Pascal Rambert È a Nizza che Pascal Rambert realizza la sua prima regia, ancora studente al liceo. Inizia così un percorso atipico che, di tappa in tappa, lo porterà a fondare una propria compagnia teatrale, Side One Posthume Théâtre, ed a pubblicare i suoi primi lavori drammaturgici, Désir e Les Lits. Successivamente Rambert intraprendere un’indagine personalissima nei diversi campi artistici, in Francia e all’estero. Invitato per la prima volta al Festival di Avignone nel 1989, scrive e dirige Les Parisiens, prima di collaborare insieme a Jean-Pierre Vincent al Théâtre Nanterre-Amandiers. Nel 1992 presenta due suoi testi, John et Mary e De mes propres mains, rappresentativi di una scrittura che alterna opere intime ad opere corali, come L’Épopée de Gilgamesh presentato nel 2000 al Festival di Avignone in un campo di girasoli, oppure After/Before ospitato nel 2005 e ancora Une (micro)histoire économique du monde che vedrà la luce nel 2010. Attuale direttore del Théâtre de Gennevilliers, centro nazionale di produzione contemporanea, continua un costante lavoro sul territorio. Torna ad Avignone con Clôture de l’amour, un testo che riprende l’opera presentata nel 2005, Le Debut de l’A. Rayhana Nata a Bab el Oued, il quartiere più popolare di Algeri, Rayhana (nome d’arte) è fuggita dall’Algeria dopo essersi nascosta per anni dagli integralisti islamici, trasferendosi come rifugiata politica in Francia, dove abita dal 2000. Dopo essersi formata alla Scuola di Belle Arti poi all’Istituto nazionale di arte drammatica e coreografica dell’Algeria, Rayhana si unisce alla compagnia nazionale di Béjaïa come attrice e, più tardi, come regista. Recita in diversi film per il cinema e la televisione e in più dirige molti dei suoi testi teatrali. Riceve numerosi premi in occasione di diversi festival in Algeria tra cui quello di Batna, per la migliore interpretazione, di Béjaïa, migliore spettacolo, di Annaba, migliore interpretazione, e di Cartagine in Tunisia, migliore interpretazione. A mon âge, je me cache encore pour fumer è il primo testo scritto in francese nel 2008. Nel 2010, durante le repliche di questo spettacolo alla Maison des Métallos a Parigi, Rayhana è stata aggredita per strada, insultata e cosparsa di benzina, fortunatamente senza nessuna conseguenza grave. Pauline Sales Pauline Sales (1969) dopo essersi diplomata come attrice al TNS, si dedica anche alla scrittura pubblicando i suoi testi con Solitaires Intempestifs e l’Arche. La sua prima pièce Dépannage è stata creata al Festival di Blayes e pubblicata nel 2002. Invitata al Royal Court a Londra nell’estate del 2000, ha scritto Il aurait suffit que tu sois mon frère, un testo breve, tradotto per Martin Crimp e rappresentato a Londra. Dopo La Bosse e Cake (tradotto per Gregory Motton), il testo Le Groenland nasce su commissione di Le Bottom Théâtre. Presso la Comédie de Valence, dove ha lavorato come artista associata dal 2002 al 2007, ha scritto L’infusion (2004 - messo in scena da Richard Brunel a Valenzia), Désertion (2005 - messo in scena da Philippe Delaigue, per la Comédie Itinérante) e IsraëlPalestine, portraits per gli attori della compagnia (rappresentato nel 2008). Pauline Sales tiene corsi di scrittura presso l’Università ENSATT e, da gennaio 2009, è co-direttrice con Vincent Garanger, del teatro Le Préau a Vire, in Francia. Jean-Pierre Siméon Poeta, autore di romanzi, professore associato di Lettere moderne, Jean-Pierre Siméon (1950) scrive su numerose riviste e dirige con Jean-Marie Barnaud la collezione Grand fonds di Cheyne Editeur. È stato invitato da Christian Schiaretti a lavorare con gli attori della Comédie de Reims dal giugno 1996 al 2001, in qualità di “poeta associato”. Con questo titolo crea, con Christian Schiaretti, Les Langagières, manifestazione intorno alla lingua e al suo utilizzo. All’ENSATT ha dato vita alla cattedra di Poesia contemporanea. È inoltre direttore artistico del Printemps des poètes dal 2001. Tutte le pièce di Siméon, tra cui D’entre les morts, Stabat Mater Furiosa, La Lune des pauvres, Sermons joyeux, Odyssée, dernier chant, Témoins à charge, e il trattato sul teatro, Quel théâtre pour aujourd’hui, sono state pubblicate da Éditions Les Solitaires Intempestifs. Il suo ultimo testo La mort n’est que la mort si l’amour lui survit - Histoire d’Orphée (2011) non è stato ancora pubblicato. François Tanguy Il nome di François Tanguy (nato nel 1958) resta indissociabile dal Théâtre du Radeau, che si forma nel 1977 e del quale diventa regista nel 1982. A partire dal 1992 la compagnia ha sede alla Fonderie di Le Mans, dove ancor oggi lavora. Ben presto François Tanguy impone la propria visione grazie a Mystère Bouffe (1986), seguito da Jeu de Faust (1987) e Fragments forains (1989). Quello che emerge è un mondo “sotterraneo”, fantasmatico e derisorio – mentre la lingua si riduce a frammenti e suoni enigmatici. Choral: così si intitola una delle creazioni del Radeau e nessun termine potrebbe qualificare meglio l’iden- tità del lavoro. In questi ultimi tempi Tanguy e il Radeau si sono spinti verso una ricerca particolarmente originale che coinvolge i mutevoli confini del teatro, della pittura e della musica. Les Cantates, (2001), Coda (2004) o Ricercar (2008) attestano questa volontà di lavorare sulla transitività delle arti, sugli slittamenti che generano l’insolito e il poetico, come se per immergersi nel segreto del mondo non si cercasse la parola arcaica ma il termine corrente. Gérard Watkins Nato a Londra nel 1965 da padre inglese, regista, e madre francese, insegnante, Gérard Watkins è autore, attore, regista e cantautore. Dopo aver trascorso parte della sua infanzia all’estero, vive in Francia dal 1973. Ha scritto e rappresentato il suo primo atto unico Dead End all’età di 14 anni, mentre Scorchers, testo con 17 attori, lo ha rappresentato nel 1984. Dopo due anni di Classe libre al Cours Florent, e tre anni al CNSAD con Viviane Theophilides, Michel Bouquet, Gérard Desarthe, scrive: Barcelone ou l’étranger est mort (1990); La Capitale Secrète (1995); La Tour (première version); Suivez-Moi (1999); Dans La Forêt Lointaine (2001); Icône (2004), Identité (2008). È stato premiato dalla Fondazione Beaumarchais e da Villa Medici Hors les Murs. Come autore ha lavorato in più di 30 produzioni teatrali con registi come André Engel, Claude Régy, Lars Norén Jean-Louis Martinelli, Michel Didym, Elizabeth Chailloux, Viviane Theophilides. Dirige la Perdita Ensemble, che riunisce attori, musicisti, tecnici. 71 FACE À FACE PAROLE DI FRANCIA PER SCENE D’ITALIA Ambasciata di Francia in Italia Ambasciatore Alain Le Roy Consigliere Culturale Jean-Marc Séré-Charlet Addetta culturale Sandrine Mini Responsabile comunicazione Aude Lalo Teatro Eliseo Presidente e Amministratore delegato Vincenzo Monaci Direttore generale Massimo Monaci Institut français Presidente Xavier Darcos Direttrice Sylviane Tarsot-Gillery Direttrice del Dipartimento degli scambi e delle cooperazioni artistiche Sophie Renaud Responsabile del Polo Teatro Marie Raymond Direzione del progetto Sandrine Mini In collaborazione con Judith Chomel, Gabriella Cogoi Comitato artistico Eric Biagi, Gioia Costa, Olivier Descotes, Anita Dolfus, Julien Donadille, Stéphane Miglierina, Sandrine Mini, Fabrice Morio, Carole Pelloux Produzione e organizzazione generale PAV Il progetto bilaterale Face à face rientra negli accordi tra i Ministeri della Cultura di Italia e Francia Ministère de la Culture et de la Communication Ministero per i Beni e le Attività Culturali Con il sostegno di Fondazione Nuovi Mecenati Institut français Comune di Milano Goethe Institut, Roma Istituto Italiano di Cultura Berlino Deutsches Theater Berlin, Germania SACD Fondation Beaumarchais Air France Media Partner Radio3 Rai Con la collaborazione di (in ordine cronologico) Teatro Libero Incontroazione – Stabile di innovazione della Sicilia, Palermo Teatro Vittorio Emanuele di Noto Teatro Franco Parenti, Milano Artisti Riuniti Associazione Culturale Teatro i, Milano Teatro CRT, Milano Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, Roma Accademia dei Filodrammatici, Milano Cantieri Teatrali Koreja – Stabile d’Innovazione del Salento - Lecce Teatro di Roma Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, Milano Teatro Kismet Opera – Stabile d’innovazione, Bari Emilia Romagna Teatro Fondazione - Teatro Alfredo Testoni, Casalecchio di Reno (BO) Teatro Studio Krypton, Scandicci, Firenze Zo – Centro culture contemporanee, Catania – Statale 114 Fondazione Pontedera Teatro, Pontedera Fondazione Fabbrica Europa, Firenze Teatro Belli – Roma Vie Festival Modena Ravenna Teatro, Stabile di Innovazione, Ravenna Panta Théâtre di Caen, Francia Fondazione Campania dei Festival - Napoli Teatro Festival Italia Festival delle Colline Torinesi, Torino Reon Future Dimone E con Institut français Milano Institut français Firenze Institut français Napoli Institut français Palermo Alliance française di Bari Alliance française di Bologna Institut français Centre Saint- Louis Università degli studi di Bari, Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze e Mediterranee Scuola Superiore Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna – Forlì Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori (SSLMIT) – Università di Bologna Con il patrocinio di Dipartimento di Musica e Spettacolo - Università di Bologna Con il sostegno di Media partner Con la collaborazione di (in ordine cronologico) E con con il patrocinio di Costituita nell’ottobre 2005, la Fondazione Nuovi Mecenati – che annovera tra i soci fondatori Luigi Guidobono Cavalchini Garofoli e Susanna Agnelli – si propone di rafforzare le relazioni culturali franco-italiane nell’ambito della creazione contemporanea, sostenendo la circolazione di opere e di artisti francesi sul territorio italiano ed aiutando a finanziare le residenze di artisti, la partecipazione a progetti di coproduzione, la diffusione audiovisiva e televisiva. Il suo sostegno finanziario è destinato alle istituzioni culturali, pubbliche o private, italiane o francesi, per progetti che implichino la presenza di artisti, noti o emergenti, suscettibili di incidere sull’attualità culturale. In collaborazione con artisti ed operatori italiani, la sua azione si concretizza in vari settori che vanno dalle arti visive al teatro, dalla musica alla danza, ma anche al circo, alle arti di strada, al cinema e all’audiovisivo. Oltre a Face à face, la Fondazione sostiene progetti artistici tra i quali: Suona francese, festival di musica attuale; FranceDanse, festival di danza contemporanea e Rendez-vous, appuntamento con il nuovo cinema francese. www.nuovimecenati.org Contattare la Fondazione Nuovi Mecenati SEGRETERIA Gabriella Cogoi +39 06 68 60 13 12 [email protected] 76 RELAZIONI ESTERNE Sophie Garbi +39 06 68 60 13 12 [email protected] LA FONDAZIONE RINGRAZIA SENTITAMENTE I SUOI MECENATI Con circa 9600 filiali in 22 Paesi, UniCredit è tra i principali gruppi europei di Servizi bancari e finanziari. La sua forza risiede nella competenza finanziaria, nell’elevata qualità del servizio e nel forte impegno offerto a privati ed aziende, aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi finanziari. Da sempre impegnata nella valorizzazione delle espressioni culturali, UniCredit sostiene la Fondazione Nuovi Mecenati dal 2006. Presente in oltre 100 Paesi, Sanofi-aventis è il primo gruppo farmaceutico in Europa e tra i più importanti a livello mondiale. Attraverso l’impegno nella ricerca, nello sviluppo e nella distribuzione di soluzioni terapeutiche volte a migliorare la vita di ognuno, l’azienda pone il paziente al centro di tutte le sue attività. In Italia, con cinque siti produttivi e un centro ricerche, è la prima realtà industriale farmaceutica del Paese. Sanofi-aventis sostiene la Fondazione Nuovi Mecenati dal 2008. Lundbeck, azienda farmaceutica globale presente in circa 50 Paesi, è l’azienda leader a livello mondiale nel campo della Psichiatria. Da più di 30 anni investe esclusivamente in Ricerca e Sviluppo nell’area del Sistema Nervoso Centrale con focus su Depressione, Alzheimer e Parkinson. Da azienda socialmente responsabile sostiene progetti artistici e culturali che si possano combinare all’approccio terapeutico. Lundbeck sostiene la Fondazione Nuovi Mecenati da settembre 2010. Con attività in oltre 130 Paesi, Total è il quinto gruppo petrolifero al mondo. In Italia, è presente in tutti i settori della catena petrolifera: l’Esplorazione e Produzione, la Raffinazione e il Marketing, la Chimica. Total E&P Italia è la filiale italiana nel settore Esplorazione e Produzione (E&P) del Gruppo. La sua attività è concentrata prevalentemente in Basilicata in virtù della Concessione Gorgoglione che ha portato all’individuazione del giacimento Tempa Rossa, tra i più grandi giacimenti petroliferi su terra ferma dell’Europa Occidentale. TotalErg, nata nel 2010 come joint venture tra ERG (51%) e TOTAL (49%) si posiziona, nel settore della Raffinazione e Marketing, come il terzo operatore italiano con circa 3.300 punti vendita ed importanti quote nel mercato Extrarete e nella vendita di lubrificanti, GPL e bitumi. Total sostiene la Fondazione da aprile 2011. Autostrade per l’Italia è una grande realtà industriale che opera nella progettazione e realizzazione di grandi infrastrutture di viabilità in Italia e all’estero. Il Gruppo è detenuto da Atlantia, holding di partecipazioni e strategie nel settore delle infrastrutture, che controlla il 100% del capitale di Autostrade per l’Italia S.p.A. Le società del Gruppo offrono anche soluzioni integrate per il settore autostradale: progettazione, manutenzione, servizi di infoviabilità, sistemi di pagamento automatico, sistemi tecnologici. Oggi Autostrade per l’Italia è impegnata in Francia nella realizzazione e gestione di un sistema di esazione di una tassa ecologica per i mezzi pesanti (Eco-Taxe Poids Lourds) su circa 15.000 km di rete stradale francese. Il Gruppo è presente con Atlantia nel Dow Jones Sustainability Index, come best performer del settore trasporti e infrastrutture. Autostrade per l’Italia sostiene la Fondazione Nuovi Mecenati da novembre 2011. 77 FACE À FACE IN FRANCIA PAROLES D’ITALIE POUR LES SCÈNES DE FRANCE IV EDIZIONE Il progetto Face à face - Parole d’Italia per le scene di Francia, promosso dal 2009 dall’Istituto Italiano di Cultura a Parigi e dal Ministero dei Beni e delle attività culturali è nato dall’esigenza di realizzare una iniziativa gemella a quella sostenuta dal 2007 con grande successo dall’Ambasciata di Francia in Italia, nel segno delle feconde relazioni culturali fra i due Paesi che un’attività pluriennale dedicata all’interscambio artistico ha contribuito a sviluppare. Già dalla prima edizione del 2009 il progetto è stato ospitato dai Teatri di Parigi (Théâtre de l’Odéon e Théâtre du Rond-Point) e di altre sei città della Francia (Marsiglia, Lille, Grenoble, Rouen, Nantes, Pont à Mousson), offrendo sin da subito al pubblico francese uno sguardo il più diversificato possibile sulla drammaturgia contemporanea italiana. L’interesse riscontrato dalla prima edizione di Face à Face presso il pubblico e il sistema teatrale francese, ha permesso di immaginare nuove proposte in favore della promozione delle drammaturgie italiane contemporanee nel territorio francese. Nel 2010 quindi, la seconda edizione di Face à Face ha preso in Francia una dimensione eccezionale: 10 giorni di Festival al Théâtre de la Ville a Parigi con 7 letture e 5 spettacoli, e prosegue con successo al festival ActOral di Marsiglia, al Théâtre Les Ateliers a Lione e al festival Scènes d’Europe alla Comédie de Reims. La terza edizione di Face à Face nel 2011, si è posta l’obiettivo di rappresentare la varietà della scena italiana attuale, mettendo nello stesso tempo in luce quali sono le differenti cifre stilistiche e le caratteristiche specifiche della drammaturgia contemporanea italiana, rinforzando i suoi rapporti con Parigi (sempre al Théâtre de la Ville), Marsiglia, Chambéry, Grenoble, Nancy e Lione, in un ricco programma da giugno a dicembre. Su questa strada l’edizione del 2012 rappresenterà un ulteriore consolidamento della collaborazione culturale fra i due Paesi. Come nell’edizione precedente la Maison Antoine Vitez sosterrà il progetto traducendo alcuni dei testi che saranno letti nell’ambito di questa nuova edizione. Le due iniziative speculari in Italia e in Francia rappresentano a pieno titolo un efficace modello di promozione culturale bilaterale che stimola il confronto reciproco e sollecita forme di cooperazione artistica non ancora sperimentate. Giovanni Caracciolo di Vietri Ambasciatore d’Italia in Francia 78 PAROLES D’ITALIE POUR LES SCÈNES DE FRANCE 2012 Progetto promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi e dalla Direzione generale per lo spettacolo dal vivo del MIBAC Sviluppo e coordinamento relazioni con i partner francesi Ligne Directe (Parigi) Judith Martin e Nadia Delcourt www.lignedirecte.net Produzione e relazioni con gli artististi italiani PAV (Roma) www.pav-it.eu Informazioni www.iicparigi.esteri.it www.lignedirecte.net 79