Ragazzi
2012/2013
nidi e scuole dell’infanzia
teatro ragazzi
nidi e scuole dell’infanzia 2012 - 2013
Carissimi insegnanti,
ecco per voi in questo libretto le proposte della Stagione 2012-2013 di Teatro per le Scuole, con
la speranza che possano soddisfare le vostre esigenze e la vostra curiosità. Tanti fra gli spettacoli scelti raccontano il vissuto interiore dei bambini, il loro mondo, le loro paure e aspettative,
affrontando temi delicati e attuali; altri continuano l’offerta degli anni passati proponendo momenti di teatro d’attore, di figura, d’ombra, di oggetti, di narrazione e musicale.
Continua Opera Kids, percorso di avvicinamento all’opera lirica per i bambini delle scuole
d’infanzia. L’imponente musica di Wagner de L’Olandese Volante è stata trasformata e ridotta
appositamente per il nostro giovanissimo pubblico, che potrà immedesimarsi nella parte della
ciurma del Vascello Incantato e seguire le meravigliose avventure del capitano.
E’ un approccio naturale alla musica classica, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, quello che si cerca in La Storia di Pierino e il lupo: la storia è raccontata con la musica, ogni
strumento dell’orchestra diventa un personaggio, in un modo semplice, immediato e vivace. Una
storia che si vuole raccontare non con le parole dei grandi, ma con le parole che sanno partorire
i più piccoli. Ancora un’occasione di incontro con la musica classica, Le mie prime quattro stagioni, la celebre composizione di Antonio Vivaldi, suonata e raccontata ai piccoli. L’Ara Malikian
Ensemble intende trasmettere l’esperienza della musica, in modo ludico ed eloquente, spiegando
e mettendo in scena prima di ogni movimento i sonetti che lo stesso Vivaldi compose per questi
concerti. In maniera semplice la parola facilita la comprensione della musica, introducendo il
pubblico in una nuova avventura e trasformando il concerto in una fantastica esperienza da raccontare. Ma Mère l’Oye (Mamma Oca) è una suite di Maurice Ravel per pianoforte ed è composta
di cinque movimenti, ispirati ad altrettante illustrazioni tratte da un libro di fiabe per l’infanzia di
Charles Perrault. Nello spettacolo I racconti di mamma Oca quei disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita, dialogando con le note della suite ed evocano la poesia dell’infanzia attraverso
le avventure di Pollicino, la bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti. Le parole, le
note, le figure animate, le mani leggere degli attori-animatori tessono una favola semplice e allo
stesso tempo ricca di profonde emozioni.
Vi sono poi alcuni titoli particolarmente indicati per i più piccini, pensati quindi per un numero
ridotto di spettatori, dove la parola lascia spazio a giochi di luce, puri suoni, oggetti e sogni, per
entrare in quella dimensione onirica che tanto appartiene al mondo del bambino. Chesicheno
parla della sostanza o dell’essenza delle cose: del modo in cui il bambino sceglie e quindi scopre
il mondo. Balbettio è una sinfonia di suoni, luci, colori, immagini e movimenti, che diventano
pura poesia e danza agli occhi dei bambini e dove le parole passano in secondo piano per accompagnare l’azione degli attori con musiche dal vivo. Anche On–Off, spettacolo pensato per i nostri
giovanissimi, ha come protagonista assoluta la luce. Nasce da una ricerca condotta all’interno dei
nidi d’infanzia per osservare i bambini e il loro rapporto con la luce e con il buio e diventa quasi
un omaggio allo stupore e alla curiosità che i bimbi manifestano di fronte a fonti luminose…
Non mancano momenti di narrazione o con pupazzi animati, anche famosi. Ritorna Giulio
Coniglio il simpatico personaggio, nato dalla fertile immaginazione di Nicoletta Costa: Una giornata con Giulio Coniglio, fatta di avventure e di piccoli riti quotidiani, sarà raccontata e cantata
da un’attrice, aiutata da pupazzi. Pippo Pettirosso non ci ha abbandonato! Il tenero personaggio
frutto della fantasia di Francesco Tullio Altan ci racconterà (finalmente) come, trovatosi solo nel
nido, deve scoprire il mondo. Anche qui la musica farà un po’ da protagonista trasformando lo
spettacolo in un musical in miniatura, con canzoncine divertenti e tenere filastrocche - il gatto
che miagola in blues, le rane che gracidano su ritmi balcanici o il gallo che dà la sveglia a suon di
beguine… Importante per i bambini è il percorso che Pippo compie durante tutta la sua giorna-
ta: alla fine diventa più autonomo e più grande, riuscendo persino a vincere la paura del bosco
(buio) e a ritrovare la strada di casa.
Arriva al Teatro Ariosto uno dei personaggi più amati e conosciuti, Pippi Calzelunghe.
Chi non
ricorda questa simpatica bambina assolutamente fuori dagli schemi e le sue avventure con gli
inseparabili Annika, Tommy e il Signor Nilsson?
Diversi sono i titoli dedicati a tematiche proprie del mondo dei bambini. Uno spettacolo delicato
e divertente e molto attuale sul tema del cibo e dell’alimentazione è L’Omino del pane e
L’Omino della mela. Pensato e creato per i piccoli spettatori alla scoperta del mondo e alle prese
con i primi pasti fuori casa tra le mura della scuola dell’infanzia. Due buffi personaggi, mezzi
cuochi e mezzi clown, tra gag e pantomime, musiche divertenti e ricette un po’ speciali accompagnano i bimbi nell’universo del cibo, alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti.
L’Aggiustaorsetti, liberamente tratto dal Meraviglioso Mago di Oz, è uno spettacolo che fa sognare, che commuove ed emoziona. L’attenzione è sulla figura del papà, in un mondo che ruota
spesso intorno al rapporto bambino/mamma. Parla dell’attesa del protagonista nei confronti di
un papà che al mattino se ne va chiudendo la porta di casa, per recarsi al lavoro in un luogo per il
bimbo non ben definito e che suscita in lui una serie di infinite fantasie e di domande. C’è anche
una componente magica e fantasiosa: quell’omino sornione ma così innocente, il Signor Bum
Bum, che rapisce il papà facendolo volare grazie ad un vento fortissimo e che cercherà l’orsetto
con la zampetta rotta finito stranamente nella tasca della giacca, proprio per aggiustarlo, e per
far ritornare il papà a casa.
In Bù!Una Divertente storia di paura con il ritmo narrativo lento e rassicurante di una filastrocca, vengono messe in scena le paure tipiche dei bambini. Vengono nominate, vengono condivise per far capire ai piccoli spettatori che esse appartengono a tutti e che con un po’ di coraggio
e un sorriso in più si possono sconfiggere e dimenticare…
Anche Buonanotte Martina affronta una paura tipica dei bambini: quella di addormentarsi, di
chiudere gli occhi al mondo, ai giochi e agli oggetti quotidiani per lasciarsi sprofondare nel sonno
senza luce e pieno di cose misteriose. Cercando le buone pratiche per accompagnare i piccoli al
sonno, si crea un percorso teatrale che parte da una vivace attività e cammina verso un’atmosfera
più rarefatta in cui suoni e luci pian piano si spengono nel buio e nei suoi segreti.
Goccia a goccia è un’avventura, una storia di crescita e d’iniziazione raccontata, cantata e musicata. In tempo reale si disegna, usando le mani come pennello e la sabbia come colore, con sagome ritagliate e stupefacenti giochi d’acqua e sfumature colorate. In mezzo al mare può essere
una metafora sulla vita: ci sentiamo un poco tutti in mezzo al mare e tutti potremmo essere
naufraghi della vita quotidiana. Ecco perché i grandi come i piccoli spettatori non faticheranno a
riconoscersi nel naufrago dello spettacolo, che raggiungendo il centro della scena, circondato dal
blu che tutto colora, si trova ad affrontare e a risolvere le situazioni della vita che lo raggiungono
come le onde, incessantemente.
Sempre attuale Il Pinguino senza Frac sul tema della diversità: liberamente tratto dal racconto
di Silvio D’Arzo narra un’avventura indimenticabile e commovente per adulti e per bambini, una
grande lezione di vita che sonda le più sottili sfumature della diversità mostrando la ricchezza
del sentirsi diversi.
Novità assoluta del Teatro Gioco Vita è lo spettacolo La pietra e il bambino, che tra le tante suggestioni ci trasmette un messaggio di speranza. Anche in mezzo alle situazioni più disperate
si può amare e farsi amare, ascoltare, capire, ritrovare la voce per poi un giorno raccontare la
propria storia….
come prenotare
l’accesso a teatro
Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile
esclusivamente presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico della Fondazione I Teatri a partire da martedì 30 ottobre 2012. Dal 30 ottobre al 5 novembre saranno accettate
esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta
elettronica all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno
soddisfatte in ordine d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle
singole richieste.
Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo scaricabile dal sito
de I Teatri alla pagina Scuole-Università.
Dal 6 novembre 2012 sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i
numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00,
il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 30 ottobre.
La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti.
Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro,
vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare
ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi.
In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni.
Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che
intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (in carrozzina,
ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili.
Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore
10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10,30: vi invitiamo a segnalare da subito
nella vostra prenotazione la preferenza d’orario.
Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita.
Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica.
In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30 ad eccezione di:
In mezzo al mare, la cui II recita inizierà alle ore 10.45 e de Le mie prime Quattro Stagioni la cui II recita inizierà alle ore 11.00.
E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire
un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni.
La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione.
L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno
fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini.
In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo
fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena.
Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo.
trasporti
TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata alle scuole dell’infanzia. Per le
scuole del Comune di Reggio Emilia il costo è di € 3 fino a 26 bambini trasportati
e di € 2,5 da 27 bambini in su: se indicherete nella scheda di prenotazione la
necessità del trasporto sarà nostra cura organizzarlo.
Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal numero
di persone trasportate: da quest’anno le scuole dovranno contattare direttamente
TIL tramite il sig. Luca Caramello al numero telefonico 0522.927631 per richiedere il servizio di trasporto.
I nidi dovranno organizzare il trasporto autonomamente.
i costi
I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fa eccezione lo spettacolo Il Vascello incantato
(€ 6 comprensivo di libretto per ogni partecipante).
Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effettiva necessità di custodia dei bambini.
Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello
spettacolo. Vi invitiamo pertanto a preparare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia
rapido, possibilmente non tutto in monete da 1 euro, e di recarvi in biglietteria appena arrivate per l’emissione dei biglietti.
l’informazione
Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche; potrete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro le
compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuole Università.
Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione.
Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line.
Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al venerdì dalle
9.00 alle 14.00, il sabato dalle 9.00 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o 458990 per
qualsiasi richiesta o chiarimento.
Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione.
Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] e ad iscrivervi
alla nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della
scuola ed ai giovani.
Martedì 20 novembre 2012
Teatro Ariosto, ore 10.00
Giovedì 29 novembre 2012
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
I Fratelli Caproni
Teatro dell’Archivolto
l’omino del pane e l’omino della mela
una giornata con giulio coniglio
ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti
scene, costumi e luci Alessandro Larocca e Andrea Ruberti musiche Gipo Gurrado
con Gabriella Picciau musiche Paolo Silvestri drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino
da L’omino nel pane di Natan Zach
Età: 3-6 anni
Tecnica: Teatro d’attore, mimo, clownerie
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Uno spettacolo delicato e divertente, pensato e creato per i piccoli spettatori alla scoperta del mondo e alle prese con i primi pasti “fuori casa” tra le mura della scuola
materna, per insegnare loro ad apprezzare i pasti sani, i cibi genuini e le ricette di una
volta….come il pane con la marmellata!
Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, hanno deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini e di spiegare loro i
segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione. Ma uno dei due, molto sbadato, ha
comprato solo una pagnotta e una mela …come faranno i nostri cuochi a preparare un
pasto per tutti?
Così, tra una ricetta un po’ speciale e divertentissimi numeri di clownerie, i due iniziano
un viaggio fantasioso all’interno dei cibi, fino ad entrare nel pane dove incontrano un
buffo omino – l’Omino del pane appunto – che abita nella pagnotta e che non vuole
saperne di farsi affettare. Tra gag e pantomime, musiche divertenti e interazioni con il
piccolo pubblico, i due cuochi-clown scoprono che questi magici omini abitano anche
nelle mele, nelle banane, in tutti i frutti, in tutti i cibi più strani e accompagnano i bambini nel mondo del cibo alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti.
Alessandro Larocca e Andrea Ruberti - I Fratelli Caproni si incontrano all’inizio degli
anni 80 presso la scuola teatrale della compagnia Quellidigrock, fondata da M.Nichetti.
In quel periodo studiano e approfondiscono l’arte del mimo e della pantomima seguendo il metodo Etienne Decroux, grande maestro dell’allora allievo Marcel Marceau. Nel
loro percorso utilizzano come strumento principale il potenziale espressivo del corpo.
Danno vita e partecipano a numerose produzioni della Compagnia Teatrale Quellidigrock, quali: Istruzioni per l’uso, Kinesis, Caos, Incontro, L’omino del pane, Con la testa
fra le nuvole. Negli anni 90 ormai è segnato il loro destino: si sono scelti naturalmente
come coppia comica, dando vita ad un sodalizio artistico che li vede protagonisti in
produzioni teatrali, televisive, cinematografiche e Festival internazionali.
di Nicoletta Costa
Età: 2-7 anni
Tecnica: Teatro d’attore e pupazzi con canzoni dal vivo e musiche originali
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Dopo la felice esperienza di Giulio Coniglio e gli amici per sempre, proponiamo un
nuovo spettacolo che ha come protagonista il simpatico personaggio, nato dalla fertile
immaginazione di una delle più importanti firme della letteratura per l’infanzia.
Giulio Coniglio vive in un bosco insieme ai suoi amici e deve affrontare la vita di tutti
i giorni come un normale bambino. La sua giornata è fatta di avventure ma anche di
riti quotidiani nei quali lo spettatore può identificarsi. Lo spettacolo ricco di colori con
musiche originali di Paolo Silvestri, musicista storico del Teatro dell’Archivolto, si articola tra storie raccontate da un’attrice aiutata da pupazzi che catturano l’attenzione dei
piccoli spettatori attraverso un gioco antico come il mondo: il teatro.
Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio
Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione del
1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al Teatro: da
questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola. Nell’intendere il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e culturale, il
Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti: quello delle
attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della produzione di
spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani dai più piccoli
ai più grandi.
Lunedì 10 dicembre 2012
Teatro Ariosto, ore 10.00
Mercoledì 12 e giovedì 13 dicembre 2012
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Fondazione Aida (Italia), Glossateatro (Italia) e Papagena (Svezia)
CTA Gorizia
pippi calzelunghe
pippo pettirosso
dal romanzo di Astrid Lindgren
con Marina Fresolone, Maria Vittoria Barrella, Jacopo Pagliari tecnico Simone Meneghelli scene,
costumi e pupazzi Tjåsa Gusfor regia e traduzioni Pino Costalunga e Marinella Rolfart
Età: 4-10 anni
Tecnica: teatro d’attore e di figura
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Lo spettacolo narra la vicenda di Pippi, una bambina assolutamente fuori dagli schemi,
e dei suoi amici attraverso i loro occhi sbarazzini e spensierati. La storia di Pippi si snoderà dal suo arrivo nella vecchia casa, Villa Villacolle con una scimmietta dallo strano
nome - il Signor Nilsson - e con un cavallo sistemato nella veranda, alle sue avventure
con Annika e Tommy, i suoi vicini di casa e compagni di giochi in una scenografia coloratissima e divertente. Pippi è uno dei personaggi più celebri nel mondo intero proprio
per la sua simpatia e capacità di comunicare, di cercare guai e di comportarsi in maniera un po’ rude con la stessa libertà dei maschi.
“I suoi capelli avevano lo stesso colore delle carote ed erano spartiti in due trecce che
stavano dritte all’insù. Il suo naso aveva la forma di una patatina ed era tutto punteggiato di lentiggini. Sotto il naso c’era una bocca larga con denti bianchi e sani. Il suo
vestito era davvero singolare. Infatti Pippi lo aveva cucito da sé. Lei lo avrebbe voluto
blu, ma il tessuto blu non era bastato e così Pippi si era ingegnata a cucirci sopra qui e
lì dei piccoli pezzi di stoffa rossa. Sulle sue gambe lunghe e magre portava un paio di
lunghe calze, una marrone e l’altra nera. Ed aveva pure un paio di scarpe nere che erano
esattamente lunghe il doppio dei suoi piedi…”.
(da: Astrid Lindgren, Pippi Långstrump, Rabén & Sjörgen, 1945)
Lo spettacolo ha vinto il Premio Biglietti d’Oro Agis-EtI per il successo di pubblico
conseguito nella stagione 2007-2008
Aida nasce a Verona nel 1983 da un gruppo di artisti e professionisti teatrali che decidono di riunirsi per promuovere il teatro per ragazzi. Nel 1987, l’associazione ottiene
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il riconoscimento di teatro stabile di innovazione per ragazzi.
con Elena De Tullio e Loris Dogana, testo scene e figure Francesco Tullio Altan, regia Roberto
Piaggio, musiche originali Aldo Tarabella
Età: 3-7 anni
Tecnica: teatro d’attore, figure e musica
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Per questo spettacolo Altan ha inventato il tenero e dolcissimo Pippo, un piccolo pettirosso che, ritrovandosi per la prima volta da solo senza la sua mamma, esce dal nido
alla scoperta del mondo.
Pippo si sveglia una mattina e si ritrova da solo senza la sua mamma, che gli ha lasciato
un biglietto con le istruzioni per la giornata: “Lavati, spazzolinati i denti, bevi il latte,
mangia i biscotti, pettinati, vestiti, vai a fare un giro...” Pippo non sa ancora leggere, tuttavia sa benissimo che cosa deve fare e obbedisce alla lettera. Poi esce dal nido, va a fare
una passeggiata nel bosco, dove incontra il gatto, le rane, il gallo, l’ape, il fiore. Tutti
sanno fare qualcosa: il gatto sa miagolare, le rane gracidare, il gallo canta il chicchirichì
della sveglia, l’ape sa fare il miele, il fiore profuma... Pippo pettirosso sa a malapena
volare, per il resto sa fare ben poco... non sa nemmeno fischiare… Per di più si perde, e
proprio mentre scoppia un terribile temporale. Per fortuna c’è la casa del merlo Aldo,
musico, che, oltre a dargli ospitalità per qualche ora, farà per lui una cosa meravigliosa: gli insegnerà a fischiare… spiegandogli anche che “c’è una musica per ogni cosa..
basta ricordarsela!... Una musica per la cioccolata, una per la rosa e il gelsomino, una
per l’aglio… Insomma il merlo Aldo gli fa un piccolo corso di educazione musicale per
giovani e inesperti pettirossi. A sera Pippo, riprendendo la strada di casa, torna a incontrare gli stessi personaggi di prima. Ma questa volta sarà lui a insegnare loro qualcosa..
Durante la giornata trascorsa con il merlo Aldo, Pippo è diventato infatti più autonomo
e più “grande”. E, con l’aiuto di ciò che ha imparato, riesce a vincere la paura del bosco
buio e a ritrovare la strada di casa.
Il CTA - Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia, riconosciuto dal Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali come Teatro di Figura di rilevanza nazionale, svolge dal
1994 un’intensa attività di promozione e diffusione del Teatro di Figura nella regione
Friuli - Venezia Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e
l’organizzazione di rassegne, laboratori, mostre, eventi.
Lunedì 17 dicembre 2012
Teatro Ariosto, ore 10.00
Giovedì 17 gennaio 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Tib Teatro
Claudio Milani - Latoparlato
la storia di pierino e il lupo
bù! una divertente storia di paura
da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev
con Clara Libertini, Solimano Pontarollo drammaturgia e regia Daniela Nicosia elementi scenici
Gianni Volpe tecnico luci e suono Paolo Pellicciari
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro d’attore e musica
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Questa è una storia semplice, immediata, vivace…è una storia che vogliamo raccontare
con freschezza e delicatezza, non con le parole dei grandi, ma con le parole che sanno
partorire i più piccoli…
Il fascino della composizione di Prokofiev sta nella felice intuizione di far raccontare
la storia con la musica, di fare di ogni strumento dell’orchestra un personaggio. Per
questo noi, da attori, vi raccontiamo questa storia con i nostri strumenti: la parola e il
corpo, la danza e le immagini. Mentre la partitura musicale corre libera, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, mentre ad ogni replica ci abbandoniamo assieme a
voi al piacere dell’ascolto, nelle zone di racconto già insite nell’opera, interveniamo con
il nostro modo di raccontare, che assomiglia a quello antico dei cantastorie o cuntastorie, e che risiede soprattutto nella voglia di cuntare, di donare, di rendervi partecipi e
persino protagonisti… insieme a Pierino, l’oca, il gatto, il nonno, l’uccellino… E i cacciatori? Beh quello spetta proprio a voi. Tib Teatro è una struttura di produzione teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni
e le Attività Culturali e dalla Regione del Veneto, che realizza progetti artistici di teatro dedicato alle nuove generazioni, di drammaturgia contemporanea, di educazione e
formazione teatrale, di integrazione tra le arti sceniche e la configurazione storica ed
architettonica dei luoghi. La linea progettuale teatro in musica ha dato vita a spettacoli,
quali La Storia di Pierino e il lupo e Le Quattro Stagioni – selezionati per il Premio ETI
2002 e 2004 (Menzione Speciale) - in cui il lavoro di scrittura nella musica – e non sulla musica – ha prodotto testi inediti, partiture verbali, gestuali, musicali che richiedono
all’attore abilità congiunte di teatro e danza, con la finalità di proporre a tout public, dai
più piccoli ai più grandi, un approccio naturale alla musica colta grazie all’immediatezza del linguaggio teatrale.
con Claudio Milani
testo Francesca Marchegiano
scenografie Elisabetta Viganò, Paolo Luppino,
Armando e Piera Milani
musiche Debora Chiantella, Andrea Bernasconi
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro di narrazione
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Ci sono storie di paura paurose. E altre divertenti.
Bù! è una divertente storia di paura,
raccontata da un attore...e da una porta.
La porta è un confine: da una parte c’è il Bosco
Verde, dall’altra il Bosco Nero.
Nel Bosco Nero vivono il Ladro, il Lupo, la Strega e il
padrone di tutti: il terribile Uomo Nero.
Nel Bosco Verde c’è una mamma rotonda come
le torte, un papà forte, sette fratelli grandi come armadi...e anche un bambino, il piccolo Bartolomeo.
Sarà proprio lui, accompagnato dall’inseparabile copertina, a dover
affrontare le creature del Bosco Nero...Fino a sconfiggerle una per volta.
Con un andamento narrativo di andate e ritorni, divertente e rassicurante come una filastrocca, vengono messe in scena le paure tipiche dei bambini.
Vengono nominate, per
far comprendere ai piccoli spettatori che esse sono patrimonio di tutti e che, con un po’
di coraggio, si possono sconfiggere e dimenticare.
Bù! insegna che le paure si superano
e che ridere, a volte, è l’arma migliore.
Premio Eolo 2012
Attraverso un percorso meditato di piccoli grandi spettacoli: I Racconti di Gloria, Bù!,
L’Albero, Voci, Claudio Milani ha creato, in stretta sintonia con un gruppo di collaudati collaboratori, una personalissima metodologia narrativa basata sul rapporto
inscindibile con il pubblico di bambini, attraverso meccanismi ormai diventati paradigmatici del suo stare in scena che hanno sempre come centralità il sentire bambino,
sia che abiti nel suo giusto luogo sia in quello dell’adulto.
“Nasco dalla Piera e dall’Armando una sera che s’è messo a nevicare.
Un mio nonno aveva gli occhi azzurri, l’altro aveva la Lambretta.
Le nonne mi hanno raccontato le prime storie, in dialetto.
Poi mi sono messo a raccontarle anch’io.”
Claudio Milani
Martedì 29 gennaio 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Martedì 5 febbraio 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
La Baracca - Testoni Ragazzi
La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione
on-off
l’aggiustaorsetti
di Andrea Buzzetti, Carlotta Zini e Valeria Frabetti, regia Valeria Frabetti
Età: 1–4 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
“Quando ero piccolo, ma piccolo piccolo, non volevo mai andare a dormire con la luce
accesa…Chiudevo gli occhi e aspettavo che si accendessero le luci dei miei sogni.”
Lo spettacolo nasce da una ricerca condotta all’interno dei nidi d’infanzia per osservare
i bambini e il loro rapporto con la luce e con il buio.
In scena un attore e, protagonista
assoluta, la luce.
Musica e movimenti accompagnano il ritmo dell’accendersi e dello
spegnersi delle lampadine, dando vita ad una danza.
La luce può essere tutto: un fiore,
un cucchiaio, una ballerina, una candela, una giostra...un papà, una mamma o un
bambino.
“On - off” è un omaggio allo stupore che i bambini manifestano di fronte
alla luce e al loro interesse nel comandarla, e nel controllarne l’intensità attraverso
gli interruttori. Uno spettacolo che asseconda e valorizza la curiosità dei piccoli per le
fonti luminose. Un gioco, e anche un modo per aiutarli a non aver paura del buio e della
notte.
In occasione della partecipazione al Tiba Festival di Belgrado, lo spettacolo On-off, ha conseguito
l’Award For The Best Artistic Achievement, premio assegnato dall’Assitej Serbia.
La Baracca - Testoni Ragazzi. Nata nel 1976, La Baracca è una società cooperativa
attiva da 30 anni nel Teatro per ragazzi. Dal 1995 il centro ha la sede al Testoni Ragazzi
di Bologna. La ricerca e la produzione della compagnia sono incentrate sul teatro
d’attore e scelgono di indirizzarsi soltanto al pubblico dei bambini e dei ragazzi, nella
certezza che il confronto con questi sia di stimolo e di arricchimento. Le produzioni
de La Baracca, rivolte ai bambini del nido e della scuola dell’infanzia e ai ragazzi della
scuola primaria e secondaria, sono rappresentate in Italia e in numerose città europee
ed extraeuropee.
liberamente tratto da Il Meraviglioso Mago di Oz
drammaturgia e regia Ketti Grunchi con Marco Artusi,
Gianluigi (Igi) Meggiorin scenografia e luci Yurij Pevere
Età: 2-7 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Ogni mattina… tutte le mattine, papà si vestiva, annodava la cravatta, baciava la mamma. Mi prendeva in braccio… e mi sorrideva da vicino. Poi usciva dalla porta. Ma dove
andava? Mah! Sapevo solo che la sera, quando era quasi buio e si accendeva la luce,
la stessa porta si apriva e lui ritornava. Tutti i giorni! Pensavo… forse, oltrepassata la
porta, lo aspetta un viaggio lunghissimo, che dura tutto il giorno. Un viaggio così lungo
da consumare anche le scarpe. Oppure, appena uscito dalla porta un vento fortissimo
lo potrà trasportare in un mondo lontano…Dove tutto è possibile, dove un Mago può
far ritrovare le cose perdute. Dove si possono aggiustare anche i miei giochi rotti e far
ricordare le cose dimenticate. Ma di una cosa ero assolutamente certa: che il mio papà
era così forte… che nessun ciclone l’avrebbe portato via per sempre. E lui sarebbe ricomparso, tutte le sere, da quella bellissima porta!
Un vento fortissimo fa volare un papà. Dentro alla tasca della sua giacca c’è un giocattolo: un orsetto con una zampa rotta! Ma il vento è così forte che porta il papà in un luogo
che non esiste, abitato da un personaggio improbabile: il Signor Bum Bum. Il Signor
Bum bum è un mago, che incanta il papà con scarpe magiche, mele fatate e fiori dal profumo ammaliatore… Un mago che compirà la magia: aggiustare l’orsetto, regalandogli
una zampetta nuova. Ecco ancora… il vento! Ora il papà può tornare nel suo mondo, dal
suo bambino, con il suo giocattolo aggiustato…
Questo spettacolo trae spunto dalla fiaba “Il meraviglioso mago di Oz” e vuole riportare
immaginari possibili sulla figura del papà, spesso marginale in un mondo che ruota
intorno al rapporto bambino - mamma. Per questo il progetto di studio riassume in sé
molti temi legati al “maschile”.
La Piccionaia I Carrara in più di 30 anni di attività ha vissuto varie trasformazioni,
rimanendo fedele alla pratica di un teatro che muta insieme ai suoi spettatori. Dedicano una grande attenzione alle giovani generazioni, nella convinzione che il teatro trovi
alimento nel continuo esercizio di disegnare il futuro nel presente.
Giovedì 7 febbraio 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e 10.30
Compagnia Ferruccio Filipazzi
goccia a goccia
Le avventure di un piccolo fiume
di Ferruccio Filipazzi con Ferruccio Filipazzi e Massimo Ottoni
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro di narrazione, canto e musiche dal vivo, tecnica mista su
vetro luminoso (proiettata su schermo)
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
È una storia di crescita, una storia di iniziazione.
Il fiume come un bambino.
All’inizio,
goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i tuffi, capriole e capitomboli… e poi le corse,
le corse…
La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è da attraversare il bosco
e la luna tra le foglie disegna ombre e animali feroci.
Le tinche, le carpe, i lucci, come
nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume una storia piena di avventure e
di colori che arriva fino al mare.
“Ancora, ancora!”
Ma gli occhi si chiudono, è tempo di
sognare… il mare!
Continua il felice sodalizio tra Ferruccio che canta e racconta e Massimo che narra con
immagini in movimento. La tecnica di Massimo Ottoni consiste nel creare disegni e
figure in tempo reale usando le mani come pennello e la sabbia come colore, distesa su
un piano luminoso: il tutto ripreso da una telecamera e trasmesso su schermo gigante.
La peculiarità più importante è che appena finito un disegno questo non viene distrutto
per realizzarne un altro, lasciando dei punti morti, ma granello dopo granello questo
si trasforma magicamente, divenendo un’altra creazione. Questa volta, Massimo nel
creare disegni e figure in tempo reale non si limita al solo raffinato bianco/nero della
sabbia, ma utilizza anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori.
Ferruccio Filipazzi nel 1973 fonda il gruppo musicale… e per la strada che aderisce al
Nuovo Canzoniere Italiano e all’Istituto E. De Martino con numerose tournées in Italia
e all’estero. Nel 1981 approda, solo, al Teatro del Buratto, dove lavora per dieci anni
prima come attore e poi anche come autore dei testi e delle musiche. Dal ’98, insieme
all’organizzatore Emilio Vita, forma una compagnia di teatro musicale che ha prodotto,
in collaborazione con Accademia Perduta vari spettacoli. Dall’incontro con la scrittrice
Giusi Quarenghi nasce lo spettacolo sulla poesia E sulle case il cielo (ospite al Festival
della Letteratura di Mantova e al Festival dei Due Mondi di Spoleto), inizio di una
felice collaborazione.
Lunedì 11 febbraio 2013
Teatro Ariosto ore 10.00
Drammatico Vegetale
i racconti di mamma oca
musiche da Maurice Ravel con Giuseppe Viroli, Elvira Mascanzoni scene e figure Elvira Mascanzoni, Pietro Fenati scene virtuali Ezio Antonelli, Matteo Semprini regia Pietro Fenati
Età: 3-8 anni
Tecnica: teatro di figura e attore, con video proiezioni
Durata: 55 minuti
Biglietto: € 5
Ma Mère l’Oye è una suite di Maurice Ravel per pianoforte a quattro mani, in seguito
trascritta anche per orchestra, ispirata ad illustrazioni tratte da libri di fiabe per l’infanzia dell’inizio del secolo scorso: La bella addormentata nel bosco, Pollicino, Laideronnette imperatrice delle pagode, La bella e la bestia, Il giardino fatato.
In questo spettacolo quei disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita dialogando
con le note e con loro Pollicino, la bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti, evocano la poesia dell’infanzia. La principessina si punge e cade in un sonno fatato
abitato da uccellini che inghiottono tracce di briciole di pane. Il sogno la conduce dalla
piccola imperatrice delle pagode, dalla bella che danza con la bestia... fino a quando
un principe azzurro la risveglierà. Le parole, le note, le figure animate, le mani leggere
degli attori-animatori tessono una favola semplice e allo stesso tempo ricca di profonde
emozioni.
Nel 1974 nasce la Compagnia Drammatico Vegetale, gruppo storico di teatro per ragazzi: una delle compagnie più fedeli al concetto del teatro di figura, al suo rapporto col
mondo dell’arte, alla ricerca costante nell’ambito del visivo. Altro aspetto importante
nell’opera della Drammatico Vegetale, è il particolare rapporto da sempre ricercato col
suono e con la musica. Costantemente i suoi spettacoli contengono scritture musicali
originali, frequentemente esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra, avendo anche prodotto o partecipato a spettacoli musicali ed opere liriche. La
compagnia opera su tutto il territorio nazionale, promuovendo anche tournée all’estero. Normalmente produce nell’ambito del teatro ragazzi, occasionalmente in quello per
adulti, sempre un teatro di figura o misto. Ha partecipato in varie occasioni ai più importanti festival internazionali di teatro di figura.
Lunedì 18 febbraio 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 11.00
martedì 5 marzo 2013
Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30
Ara Malikian Ensemble
As.Li.Co - Opera Kids
le mie prime quattro stagioni
il vascello incantato
musica Antonio Vivaldi
Le Quattro Stagioni direzione musicale Ara Malikian
Ara Malikian violino
Michaela Bilikova Bozzato violino
Andrea Maini viola
Paolo Baldani violoncello
Tony Contartese voce recitante, testi Marisol Rozo
Nuova produzione Ara Malikian Ensemble
Fondazione Teatro comunale di Modena
ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna
drammaturgia e regia Alessandra Premoli adattamento musicale Federica Falasconi progetto
realizzato da As.Li.Co cantante e attore As.Li.Co. scene Nathalie Deana costumi Massimo Carlotto pianoforte Giorgio Martano
per quartetto d’archi e voce recitante
Età: 5-12 anni
Tecnica: musica classica dal vivo con narrazione
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Ara Malikian ci presenta quest’avventura musicale, Le Quattro Stagioni di Antonio
Vivaldi, in un concerto raccontato:
- La Primavera Op. 8 RV269
- L’Autunno Op. 8 RV293
- L’Estate Op.8 RV 315
- L’Inverno Op.RV 294
Le Mie Prime Quattro Stagioni è un concerto nel quale prima di ogni movimento vengono spiegati e messi in scena i sonetti che Vivaldi scrisse in previsione della realizzazione musicale.
I testi, che contengono una varietà di riferimenti a situazioni, fenomeni
naturali, animali, personaggi e stati dell’animo, vengono utilizzati in questo spettacolo
per dare forma teatrale al concerto.
La parola introduce e facilita la comprensione della
musica in modo che il pubblico entri in un’avventura e il concerto si trasformi in una
fantastica esperienza musicale tanto per bambini, quanto per adulti.
“In scena oltre a Malikian altri tre musicisti, a formare un quartetto d’archi. Stanno al
gioco, si alzano, si rincorrono sul palcoscenico...La matinée prende così il carattere di
uno spettacolo più che di un concerto...”
La Stampa, 6 aprile 2011
Ara Malikian, 43 anni, nato in Libano di famiglia armena, inizia a studiare violino da
giovanissimo prima con il padre, poi presso rinomate scuole europee. Vince premi e concorsi prestigiosi, suonando per otto anni come violino di spalla nell’orchestra del Teatro
Real di Madrid. Poi la decisione di abbandonare la buca d’orchestra per vivere il palco...
tratto da L’Olandese Volante di Richard Wagner Età consigliata: 3-5 anni
Tecnica: teatro di narrazione, musica e canto
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 6 (comprensivo di ingresso a teatro,
libretto per ciascun bambino e incontro con la cantante)
Per la quinta edizione di Opera kids, AsLiCo ha scelto di festeggiare il bicentenario della nascita di Richard Wagner, il grande compositore che con la sua musica e la sua personalità ha segnato indelebilmente la storia del teatro musicale.
L’opera, L’Olandese volante, che segna il punto di rottura con l’opera convenzionale, è stata trasformata e ridotta appositamente per il nostro giovanissimo pubblico, che potrà così immedesimarsi nella parte della ciurma del vascello incantato e seguire le meravigliose avventure del loro Capitano. L’imponente musica di Wagner, grazie
ai suoi leitmotive, si trasformerà così in una fiaba per bambini e i bambini impareranno
ad apprezzare chi, come Senta, non bada alle apparenze e crede nei sentimenti che varcano i confini della razionalità e della convenienza.
Percorso Didattico
I bambini che partecipano al progetto impareranno a scuola una filastrocca da cantare durante lo spettacolo e inoltre potranno realizzare alcuni semplici oggetti da portare
a teatro per completare l’azione scenica, seguendo le indicazioni del libretto (immagini
e oggetti da ritagliare, o da colorare..).
Gli insegnanti possono scaricare tramite il sito internet l’aria dello spettacolo e suggerimenti didattici così che possano gestire autonomamente il progetto in classe.
Incontro in classe: tutte le classi iscritte a Opera Kids potranno usufruire di un incontro in classe con una
cantante per imparare insieme il brano musicale scelto. Venerdì 8 marzo 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.45
Materiale didattico
Unoteatro / Stilema
Come corredo delle iniziative verrà fornito il seguente materiale didattico:
in mezzo al mare
Per gli insegnanti:
- Download dal sito operakids.org
- Testo, spartito e supporto audio delle arie da imparare
- Libretto illustrato per la preparazione allo spettacolo
Per i bambini
- Il libretto illustrato per la preparazione allo spettacolo, con pagine da colorare e ritagliare
- OPERAKIDS.ORG giochi e filmati
di e con Silvano Antonelli regia Silvano Antonelli e Alessandra Guarnero aiuto fuori scena Sasha
Cavalli si ringrazia per la preziosa collaborazione Roberto Anglisani
Età: 3-10 anni
Tecnica: teatro di attore con uso di oggetti e di musica dal vivo
Durata: 55 minuti
Biglietto: € 5
Siamo tutti in mezzo al mare...
La scena evoca un mare, è tutto coperto da un telo azzurro. Entra nuotando un personaggio, potrebbe essere un naufrago della vita quotidiana, è spaesato, si è ritrovato lì,
in mezzo al mare, non si spiega come ci sia arrivato e dove stia andando. Sta aspettando
una nave che lo raccolga e lo porti a terra, chissà quando arriverà? Oggetti sommersi,
anch’essi blu come il mare, emergono qua e là sulla scena, sul fondo una quinta armata
che si muove evocando lo sciabordio del mare. Il nostro nuotatore, cerca di tenersi a
galla con i differenti oggetti che di volta in volta compaiono in scena, evoca alcuni episodi di vita quotidiana visti con gli occhi di un “immaginario” proprio del bambino. La
visione bambina del mondo adulto, innocente e per questo spesso spietata, si sviluppa
in una serie di immagini iperboliche. Il nuovo nato, a scuola , a casa con la mamma, in
viaggio con papà, il tempo libero, gli acquisti...ma ogni situazione è interrotta dall’instabilità del mare e tutte le volte il nostro uomo deve riprendere a nuotare, se si ferma
rischia di affogare.
Il nostro personaggio riuscirà a raggiungere la sua nave e a riposare forse solo dopo
aver imparato a rimanere a galla in un gioco continuo di rimescolamenti di situazioni,
proprio della vita...
Premio “Rodari per il Teatro 2012”, Premio “Eolo Awards 2012”, Premio “Festebà
2010”
La Compagnia Teatrale Stilema viene costituita nel 1983 da professionisti presenti da
anni sulla scena del Teatro Ragazzi.
La viva realtà dell’infanzia, incontrata ogni giorno
nei laboratori o ascoltata grazie alle iniziative dell’Osservatorio dell’Immaginario, costituisce la fonte di una drammaturgia originale, che non attinge dal patrimonio letterario
tradizionale, ma che mira a rappresentare stati, condizioni di un immaginario contemporaneo di ragazzi e giovani. In scena, un teatro d’attore arricchito dall’utilizzo di oggetti,
dall’uso della musica dal vivo, da un attento ricorrere al coinvolgimento dello spettatore.
Lunedì 18 marzo 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Martedì 26 marzo
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro Kismet OperA
Coltelleria Einstein
balbettio
buonanotte martina
di Teresa Ludovico con Marta Lucchini voce Teresa Ludovico spazio scenico e luci Vincent Longuemare assistente alla drammaturgia Loreta Guario collaborazione coreografica Giulio De Leo
di Giorgio Boccassi, Donata Boggio Sola, Bruna Pellegrini con Donata Boggio Sola
e l’invisibile partecipazione di Giorgio Boccassi regia Giorgio Boccassi scenografia Lucio Diana
musiche J. S. Bach, W.A. Mozart pianoforte Glenn Gould tecnico luci e suoni Massimo Rigo
la ninna nanna è cantata dal soprano Oriana Puppo
ricerca poetica dedicata all’infanzia
Età: 3-7 anni
Tecnica: danza, teatro di luci, suoni e oggetti
Durata: 45 minuti
Biglietto: € 5
“Quando un neonato mi guarda, nel suo sguardo puro, assoluto, percepisco un mistero
che mi sgomenta, forse perché in quegli occhi limpidi vedo l’impronta divina. Vedo la
vita che balbetta e chiede asilo con la potenza della sua fragilità, vedo la bellezza, e sento la debolezza della mia forza adulta. Balbettio è una sinfonia di suoni luci e movimenti
che diventano poesia e danza.
L’acqua gocciola e sgocciola, soffia l’aria in aria, terra di terra nella terra, ecco
il fuoco che infuoca le fiamme, ecco l’acqua che bagna le piante...”
Teresa Ludovico
Produrre, promuovere e diffondere arte scenica in tutti gli ambiti della vita culturale
e sociale è uno degli obiettivi che il Teatro Kismet OperA ha prefigurato fin dai suoi
esordi. Il Kismet nasce a Bari nel 1981 come compagnia teatrale ragazzi per iniziativa
di giovani attori provenienti da una scuola universitaria di formazione all’attore diretta
da Carlo Formigoni; seguendo poi il suo felice destino - kismet in sanscrito - viene riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Teatro Stabile d’ Innovazione.
Negli anni l’Opificio per le Arti Kismet OperA configura sempre più la sua attività attraverso differenti percorsi produttivi e si fa polo di attrazione di artisti italiani e stranieri,
diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la fotografia, la musica.
Sonata per sonnellino
Età: 3-7 anni
Tecnica: teatro d’attore e musica
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Cercando le “buone pratiche” per accompagnare i piccoli al sonno, si crea un percorso
teatrale che parte da una vivace attività e cammina verso un rarefarsi di azioni, suono
e luce fino a giungere al buio e ai suoi segreti. E’ sera. Stanca della giornata, Martina
torna a casa per dormire. Si dovrebbero spegnere le luci e chiudere gli occhi. Ma ci sono
ancora tante cose da fare...per allontanare il momento del buio. Una volta la filastrocca
della mamma la accompagnava nel sonno senza paura, ma Martina non se la ricorda
più. Ora è sola e si fa compagnia con la musica suonata dalle sue dita. Da qualche parte il suo Gatto miagola impaziente. Nella stanza del sonno le luci sono tutte accese e
in ogni spazio illuminato ci sono oggetti amici. Martina “mette a dormire” gli oggetti,
li accompagna nel buio. E’ il rito che compie ogni sera per allontanare il momento
dell’ultima luce. La musica del pianoforte anima la sua azione. Una alla volta le luci si
spengono. Martina “mette a dormire” le parti della sua vita attiva. Chiude le finestre sul
mondo esterno per aprire quelle sul mondo interiore. Si avvicina il momento di spegnere anche l’ultima luce. Ci vuole un po’ di coraggio. Chiuderà gli occhi per vedere più in
là? Nel buio c’è ascolto e l’ascolto diventa immagine. E’ il gatto che miagola, il cassetto
che scricchiola, la tazzina che si muove, il cappotto che diventa fantasma o è il naso che
fischia? E’ solo il respiro che affannato si calma, riprende ritmato e profondo come
l’onda del mare e sull’onda naviga la filastrocca della mamma. Con gli occhi chiusi e il
buio intorno, la luce gentile della filastrocca accompagnerà Martina nel sonno.
La Compagnia Coltelleria Einstein nasce ad Alessandria nel 1985 come progetto teatrale
di due artisti: Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola. La ricerca si indirizza al teatro
comico d’autore, al teatro di movimento e al percorso interpretativo. Lo stile interpretativo vuole essere uno stile “vero” e intenso. Questo vale anche per il teatro ragazzi dove
è importante sia l’elemento contenutistico, quindi formativo, sia lo stile interpretativo. Venerdì 5 aprile
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Venerdì 12 aprile 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle arti
Teatro Gioco Vita
il pinguino senza frac
la pietra e il bambino
adattamento teatrale e regia Letizia Quintavalla con Salvatore Arena, Beatrice Baruffini, Agnese
Scotti disegni originali e scene Abel Herrero elaborazione musiche Alessandro Nidi
ideazione luci Massimo Consoli costumi Patrizia Caggiati assistente alla regia Silvia Boschi
testo Guia Risari regia e scene Fabrizio Montecchi disegni Nicoletta Garioni sagome Nicoletta
Garioni, Federica Ferrari musiche Michele Fedrigotti
liberamente tratto dal racconto di Silvio D’Arzo
Età: 4-8 anni
Tecnica: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Biglietto: € 5
Un’ avventura indimenticabile e commovente per adulti e bambini, una grande lezione
di vita di un autore attento a sondare le più sottili sfumature della diversità, a mostrare
la ricchezza del sentirsi diversi.
Piccolo, bianco, povero e senza frac: è Limpo, un pinguino che, triste e sconsolato, si allontana da Mamma e Papà pinguino avventurandosi nell’immenso e sconosciuto Nord
alla ricerca della risposta a un’unica domanda: perché lui non ha il frac?
Sopravvissuto a paurose burrasche, a lunghi periodi di digiuno, incontrando foche,
trichechi, gabbiani e renne, a poco a poco impara che, di fronte alla sofferenza e alla
violenza, tutti i cuccioli di animali, compresi i piccoli degli uomini, piangono allo stesso
modo. Sconcertato e infelice al contempo, quasi folle nella sua solitudine e diversità,
ormai stanco di rivolgere insistenti perché? lasciati senza risposta, fa ritorno a casa.
La tristezza si trasforma in sorpresa quando il piccolo si accorge di indossare il più elegante frac che pinguino abbia mai visto, segno del raggiungimento di una conoscenza
fatta di esperienza e di coraggio; Limpo senza frac è diventato “Limpopo, diplomato in
Tutto e altre cose”.
Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica
attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani
e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed
internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei. È un “patrimonio”
della scena italiana che nel corso di una storia più che trentennale ha trasformato radicalmente l’immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro per l’infanzia. Fondato nel 1976, cinque anni dopo è il primo in Italia a dar vita ad un Centro Stabile di
Produzione, Programmazione e Ricerca Teatro Ragazzi e Giovani, poi diventato Teatro
Stabile di Innovazione.
Una favola di Guia Risari
Nuova Produzione
Età: 3-7 anni
Tecnica: teatro d’ombre e d’attore
Durata: 50 minuti
Biglietto: € 5
Su una collina, circondata solo da alberi e nuvole viveva, da tempo immemore una
pietra. Di grandezza media, grigia e marrone, aveva riflessi dorati sotto il sole e argentati
sotto la luna. Aveva la solidità dei minerali, ma anche la loro elasticità. Quando un
animale le si avvicinava, la pietra vibrava e cambiava colore. A volte anche colore e
forma. La pietra amava gli esseri viventi e soprattutto giocare con loro. Dava anche dei
consigli a modo suo, perché non aveva una voce. Un giorno arrivò da lei un bambino.
Era solo. Non se ne conosceva il nome perché non parlava. La guerra l’aveva toccato. E
la fatica. Si sedette vicino alla pietra e cominciò ad accarezzarla. Si rannicchiò contro di
lei e si addormentò…
Così inizia la storia de La pietra e il bambino: è un invito a non dimenticare che tutto
quello che ci circonda è vivo e che dall’amore possono nascere le cose più straordinarie.
Un invito anche ad abbandonarsi con fiducia alla dimensione sensoriale e affettiva, a
farsi trasportare nel mondo pieno di meraviglie che è il nostro… Così nell’immaginazione
di un bambino solo e abbandonato anche una pietra può trasformarsi in una grande
madre consolatrice…
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del
movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha saputo
dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare
di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha
caratterizzato fin dalle prime esperienze.
Mercoledì 24 aprile 2013
Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30
Drammatico Vegetale
chesicheno
di Pietro Fenati
con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni musiche originali Koro Izutegui
oboe Luigi
Lidonnicii
regia Pietro Fenati.
Età: 2-5 anni
Tecnica: disegni dal vivo, proiezioni, oggetti.
Durata: 35 minuti
Biglietto: € 5
I suoni, i gesti, gli sguardi delle emozioni di Elvira, Koro e Piero, alle prese con la materia di cui sono fatti i sogni. Un colore che sporca una carta, una mano che fruga nella
sabbia, un pezzo di legno che cade per terra e... poche parole.
Il bambino guarda, ascolta, tocca tutto quello che ha attorno a sé e, facendo delle semplici scelte, scopre e interpreta il mondo; intanto cresce.
Nel suo eterno presente passa da
un sì ad un no, da un no ad un sì.
Questo è bello questo è brutto, mi piace non mi piace,
lo voglio non lo voglio. Da un apparente banale sì-no costruisce, passo dopo passo, un
mondo complesso di relazioni con le persone e le cose.
Di questo parla lo spettacolo, cercando la sostanza o l’essenza delle cose; trascurando gli orpelli che rischiano di sommergere il bambino e trasformarlo da soggetto attivo della società in oggetto di consumo.
È brutto... è bello
È buono... è cattivo È mio... sì che è mio È mio... no che è mio Che sì...
che no... Che no... che sì...
Lo voglio... che è buono Non lo voglio... che è cattivo Non lo voglio... che è brutto È brutto però è buono
Che sì che lo voglio
Che sì... che no...
Che no... che sì...
È bianco... no... è
nero
E’ buio... allora è brutto
E’ nero... allora è brutto E’ bianco... allora e’ brutto E allora... che sì... che no Che no... che è giallo Che sì... che è grigio
Che no... che sì... Che sì...
che no... È grosso... ho paura E’ grande... mi piace
Ho fame... che sì
Ho sete... che no
Che
no che non mi piace Che sì che mi piace Che si che lo rompo
Che sì che è tutto mio
Che
sì che me l’hai rotto
Che sì che un po’ è anche tuo Giochiamo?
Che sì.
Nel 1974 nasce la Compagnia Drammatico Vegetale, gruppo storico di teatro per ragazzi: una delle compagnie più fedeli al concetto del teatro di figura, al suo rapporto col
mondo dell’arte, alla ricerca costante nell’ambito del visivo. Altro aspetto importante
nell’opera della Drammatico Vegetale, è il particolare rapporto da sempre ricercato col
suono e con la musica. Costantemente i suoi spettacoli contengono scritture musicali
originali, frequentemente esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra, avendo anche prodotto o partecipato a spettacoli musicali ed opere liriche.
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Benemeriti dei Teatri
Vanna Belfiore, Deanna Ferretti Veroni, Primo Montanari, Corrado Spaggiari, Vando Veroni
GRUPPO BPER
Le attività di spettacolo e tutte le iniziative per i giovani e le scuole sono
realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione Manodori
Annalisa Pellini
Luigi Bartoli, Paola Benedetti Spaggiari, Bluezone Piscine, Franco Boni, Achille Corradini, Donata Davoli Barbieri,
Anna Fontana Boni, Mirella Gualerzi, Insieme per il Teatro, Paola Scaltriti, Gigliola Zecchi Balsamo
Carlo Artioli, Maurizio Bonnici, Gianni Borghi, Andrea Capelli, Avv. Umberto Cicero, Francesca Codeluppi, Giuseppe
Cupello, Emilia Giulia Di Fava, Ennio Ferrarini, Milva Fornaciari, Giovanni Fracasso, Marica Gherpelli, Silvia Grandi,
Claudio Iemmi, Luigi Lanzi, Paolo Lusenti, Franca Manenti Valli, Graziano Mazza, Ramona Perrone, Francesca
Procaccia, Teresa Salvino, Viviana Sassi, Fulvio Staccia, Alberto Vaccari
Per informazioni e adesioni:
Ufficio relazioni con il pubblico I Teatri
Tel 0522 458950/990
Fax 0522.458948
[email protected]
Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
piazza Martiri del VII luglio, 42121 Reggio Emilia
telefono 0522/458 811
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