Ragazzi 2012/2013 nidi e scuole dell’infanzia teatro ragazzi nidi e scuole dell’infanzia 2012 - 2013 Carissimi insegnanti, ecco per voi in questo libretto le proposte della Stagione 2012-2013 di Teatro per le Scuole, con la speranza che possano soddisfare le vostre esigenze e la vostra curiosità. Tanti fra gli spettacoli scelti raccontano il vissuto interiore dei bambini, il loro mondo, le loro paure e aspettative, affrontando temi delicati e attuali; altri continuano l’offerta degli anni passati proponendo momenti di teatro d’attore, di figura, d’ombra, di oggetti, di narrazione e musicale. Continua Opera Kids, percorso di avvicinamento all’opera lirica per i bambini delle scuole d’infanzia. L’imponente musica di Wagner de L’Olandese Volante è stata trasformata e ridotta appositamente per il nostro giovanissimo pubblico, che potrà immedesimarsi nella parte della ciurma del Vascello Incantato e seguire le meravigliose avventure del capitano. E’ un approccio naturale alla musica classica, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, quello che si cerca in La Storia di Pierino e il lupo: la storia è raccontata con la musica, ogni strumento dell’orchestra diventa un personaggio, in un modo semplice, immediato e vivace. Una storia che si vuole raccontare non con le parole dei grandi, ma con le parole che sanno partorire i più piccoli. Ancora un’occasione di incontro con la musica classica, Le mie prime quattro stagioni, la celebre composizione di Antonio Vivaldi, suonata e raccontata ai piccoli. L’Ara Malikian Ensemble intende trasmettere l’esperienza della musica, in modo ludico ed eloquente, spiegando e mettendo in scena prima di ogni movimento i sonetti che lo stesso Vivaldi compose per questi concerti. In maniera semplice la parola facilita la comprensione della musica, introducendo il pubblico in una nuova avventura e trasformando il concerto in una fantastica esperienza da raccontare. Ma Mère l’Oye (Mamma Oca) è una suite di Maurice Ravel per pianoforte ed è composta di cinque movimenti, ispirati ad altrettante illustrazioni tratte da un libro di fiabe per l’infanzia di Charles Perrault. Nello spettacolo I racconti di mamma Oca quei disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita, dialogando con le note della suite ed evocano la poesia dell’infanzia attraverso le avventure di Pollicino, la bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti. Le parole, le note, le figure animate, le mani leggere degli attori-animatori tessono una favola semplice e allo stesso tempo ricca di profonde emozioni. Vi sono poi alcuni titoli particolarmente indicati per i più piccini, pensati quindi per un numero ridotto di spettatori, dove la parola lascia spazio a giochi di luce, puri suoni, oggetti e sogni, per entrare in quella dimensione onirica che tanto appartiene al mondo del bambino. Chesicheno parla della sostanza o dell’essenza delle cose: del modo in cui il bambino sceglie e quindi scopre il mondo. Balbettio è una sinfonia di suoni, luci, colori, immagini e movimenti, che diventano pura poesia e danza agli occhi dei bambini e dove le parole passano in secondo piano per accompagnare l’azione degli attori con musiche dal vivo. Anche On–Off, spettacolo pensato per i nostri giovanissimi, ha come protagonista assoluta la luce. Nasce da una ricerca condotta all’interno dei nidi d’infanzia per osservare i bambini e il loro rapporto con la luce e con il buio e diventa quasi un omaggio allo stupore e alla curiosità che i bimbi manifestano di fronte a fonti luminose… Non mancano momenti di narrazione o con pupazzi animati, anche famosi. Ritorna Giulio Coniglio il simpatico personaggio, nato dalla fertile immaginazione di Nicoletta Costa: Una giornata con Giulio Coniglio, fatta di avventure e di piccoli riti quotidiani, sarà raccontata e cantata da un’attrice, aiutata da pupazzi. Pippo Pettirosso non ci ha abbandonato! Il tenero personaggio frutto della fantasia di Francesco Tullio Altan ci racconterà (finalmente) come, trovatosi solo nel nido, deve scoprire il mondo. Anche qui la musica farà un po’ da protagonista trasformando lo spettacolo in un musical in miniatura, con canzoncine divertenti e tenere filastrocche - il gatto che miagola in blues, le rane che gracidano su ritmi balcanici o il gallo che dà la sveglia a suon di beguine… Importante per i bambini è il percorso che Pippo compie durante tutta la sua giorna- ta: alla fine diventa più autonomo e più grande, riuscendo persino a vincere la paura del bosco (buio) e a ritrovare la strada di casa. Arriva al Teatro Ariosto uno dei personaggi più amati e conosciuti, Pippi Calzelunghe. Chi non ricorda questa simpatica bambina assolutamente fuori dagli schemi e le sue avventure con gli inseparabili Annika, Tommy e il Signor Nilsson? Diversi sono i titoli dedicati a tematiche proprie del mondo dei bambini. Uno spettacolo delicato e divertente e molto attuale sul tema del cibo e dell’alimentazione è L’Omino del pane e L’Omino della mela. Pensato e creato per i piccoli spettatori alla scoperta del mondo e alle prese con i primi pasti fuori casa tra le mura della scuola dell’infanzia. Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, tra gag e pantomime, musiche divertenti e ricette un po’ speciali accompagnano i bimbi nell’universo del cibo, alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti. L’Aggiustaorsetti, liberamente tratto dal Meraviglioso Mago di Oz, è uno spettacolo che fa sognare, che commuove ed emoziona. L’attenzione è sulla figura del papà, in un mondo che ruota spesso intorno al rapporto bambino/mamma. Parla dell’attesa del protagonista nei confronti di un papà che al mattino se ne va chiudendo la porta di casa, per recarsi al lavoro in un luogo per il bimbo non ben definito e che suscita in lui una serie di infinite fantasie e di domande. C’è anche una componente magica e fantasiosa: quell’omino sornione ma così innocente, il Signor Bum Bum, che rapisce il papà facendolo volare grazie ad un vento fortissimo e che cercherà l’orsetto con la zampetta rotta finito stranamente nella tasca della giacca, proprio per aggiustarlo, e per far ritornare il papà a casa. In Bù!Una Divertente storia di paura con il ritmo narrativo lento e rassicurante di una filastrocca, vengono messe in scena le paure tipiche dei bambini. Vengono nominate, vengono condivise per far capire ai piccoli spettatori che esse appartengono a tutti e che con un po’ di coraggio e un sorriso in più si possono sconfiggere e dimenticare… Anche Buonanotte Martina affronta una paura tipica dei bambini: quella di addormentarsi, di chiudere gli occhi al mondo, ai giochi e agli oggetti quotidiani per lasciarsi sprofondare nel sonno senza luce e pieno di cose misteriose. Cercando le buone pratiche per accompagnare i piccoli al sonno, si crea un percorso teatrale che parte da una vivace attività e cammina verso un’atmosfera più rarefatta in cui suoni e luci pian piano si spengono nel buio e nei suoi segreti. Goccia a goccia è un’avventura, una storia di crescita e d’iniziazione raccontata, cantata e musicata. In tempo reale si disegna, usando le mani come pennello e la sabbia come colore, con sagome ritagliate e stupefacenti giochi d’acqua e sfumature colorate. In mezzo al mare può essere una metafora sulla vita: ci sentiamo un poco tutti in mezzo al mare e tutti potremmo essere naufraghi della vita quotidiana. Ecco perché i grandi come i piccoli spettatori non faticheranno a riconoscersi nel naufrago dello spettacolo, che raggiungendo il centro della scena, circondato dal blu che tutto colora, si trova ad affrontare e a risolvere le situazioni della vita che lo raggiungono come le onde, incessantemente. Sempre attuale Il Pinguino senza Frac sul tema della diversità: liberamente tratto dal racconto di Silvio D’Arzo narra un’avventura indimenticabile e commovente per adulti e per bambini, una grande lezione di vita che sonda le più sottili sfumature della diversità mostrando la ricchezza del sentirsi diversi. Novità assoluta del Teatro Gioco Vita è lo spettacolo La pietra e il bambino, che tra le tante suggestioni ci trasmette un messaggio di speranza. Anche in mezzo alle situazioni più disperate si può amare e farsi amare, ascoltare, capire, ritrovare la voce per poi un giorno raccontare la propria storia…. come prenotare l’accesso a teatro Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico della Fondazione I Teatri a partire da martedì 30 ottobre 2012. Dal 30 ottobre al 5 novembre saranno accettate esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste. Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo scaricabile dal sito de I Teatri alla pagina Scuole-Università. Dal 6 novembre 2012 sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14.00, il sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 30 ottobre. La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti. Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi. In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni. Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (in carrozzina, ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili. Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10,30: vi invitiamo a segnalare da subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario. Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita. Gli spettacoli iniziano alle ore 10,00 se è prevista una sola replica. In caso di doppia recita gli spettacoli iniziano alle ore 9,00 e 10,30 ad eccezione di: In mezzo al mare, la cui II recita inizierà alle ore 10.45 e de Le mie prime Quattro Stagioni la cui II recita inizierà alle ore 11.00. E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni. La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione. L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini. In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena. Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo. trasporti TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata alle scuole dell’infanzia. Per le scuole del Comune di Reggio Emilia il costo è di € 3 fino a 26 bambini trasportati e di € 2,5 da 27 bambini in su: se indicherete nella scheda di prenotazione la necessità del trasporto sarà nostra cura organizzarlo. Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal numero di persone trasportate: da quest’anno le scuole dovranno contattare direttamente TIL tramite il sig. Luca Caramello al numero telefonico 0522.927631 per richiedere il servizio di trasporto. I nidi dovranno organizzare il trasporto autonomamente. i costi I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fa eccezione lo spettacolo Il Vascello incantato (€ 6 comprensivo di libretto per ogni partecipante). Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effettiva necessità di custodia dei bambini. Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello spettacolo. Vi invitiamo pertanto a preparare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia rapido, possibilmente non tutto in monete da 1 euro, e di recarvi in biglietteria appena arrivate per l’emissione dei biglietti. l’informazione Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche; potrete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuole Università. Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione. Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line. Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 14.00, il sabato dalle 9.00 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o 458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento. Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione. Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] e ad iscrivervi alla nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai giovani. Martedì 20 novembre 2012 Teatro Ariosto, ore 10.00 Giovedì 29 novembre 2012 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 I Fratelli Caproni Teatro dell’Archivolto l’omino del pane e l’omino della mela una giornata con giulio coniglio ideato, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Larocca e Andrea Ruberti scene, costumi e luci Alessandro Larocca e Andrea Ruberti musiche Gipo Gurrado con Gabriella Picciau musiche Paolo Silvestri drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino da L’omino nel pane di Natan Zach Età: 3-6 anni Tecnica: Teatro d’attore, mimo, clownerie Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 Uno spettacolo delicato e divertente, pensato e creato per i piccoli spettatori alla scoperta del mondo e alle prese con i primi pasti “fuori casa” tra le mura della scuola materna, per insegnare loro ad apprezzare i pasti sani, i cibi genuini e le ricette di una volta….come il pane con la marmellata! Due buffi personaggi, mezzi cuochi e mezzi clown, creatori di storie fantasiose e di ricette, hanno deciso di preparare un lauto pranzetto a tutti i bambini e di spiegare loro i segreti dei cibi più buoni e della loro realizzazione. Ma uno dei due, molto sbadato, ha comprato solo una pagnotta e una mela …come faranno i nostri cuochi a preparare un pasto per tutti? Così, tra una ricetta un po’ speciale e divertentissimi numeri di clownerie, i due iniziano un viaggio fantasioso all’interno dei cibi, fino ad entrare nel pane dove incontrano un buffo omino – l’Omino del pane appunto – che abita nella pagnotta e che non vuole saperne di farsi affettare. Tra gag e pantomime, musiche divertenti e interazioni con il piccolo pubblico, i due cuochi-clown scoprono che questi magici omini abitano anche nelle mele, nelle banane, in tutti i frutti, in tutti i cibi più strani e accompagnano i bambini nel mondo del cibo alla scoperta dei mille segreti contenuti in tutti gli alimenti. Alessandro Larocca e Andrea Ruberti - I Fratelli Caproni si incontrano all’inizio degli anni 80 presso la scuola teatrale della compagnia Quellidigrock, fondata da M.Nichetti. In quel periodo studiano e approfondiscono l’arte del mimo e della pantomima seguendo il metodo Etienne Decroux, grande maestro dell’allora allievo Marcel Marceau. Nel loro percorso utilizzano come strumento principale il potenziale espressivo del corpo. Danno vita e partecipano a numerose produzioni della Compagnia Teatrale Quellidigrock, quali: Istruzioni per l’uso, Kinesis, Caos, Incontro, L’omino del pane, Con la testa fra le nuvole. Negli anni 90 ormai è segnato il loro destino: si sono scelti naturalmente come coppia comica, dando vita ad un sodalizio artistico che li vede protagonisti in produzioni teatrali, televisive, cinematografiche e Festival internazionali. di Nicoletta Costa Età: 2-7 anni Tecnica: Teatro d’attore e pupazzi con canzoni dal vivo e musiche originali Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 Dopo la felice esperienza di Giulio Coniglio e gli amici per sempre, proponiamo un nuovo spettacolo che ha come protagonista il simpatico personaggio, nato dalla fertile immaginazione di una delle più importanti firme della letteratura per l’infanzia. Giulio Coniglio vive in un bosco insieme ai suoi amici e deve affrontare la vita di tutti i giorni come un normale bambino. La sua giornata è fatta di avventure ma anche di riti quotidiani nei quali lo spettatore può identificarsi. Lo spettacolo ricco di colori con musiche originali di Paolo Silvestri, musicista storico del Teatro dell’Archivolto, si articola tra storie raccontate da un’attrice aiutata da pupazzi che catturano l’attenzione dei piccoli spettatori attraverso un gioco antico come il mondo: il teatro. Il Teatro dell’Archivolto diretto da Pina Rando e con la direzione artistica di Giorgio Gallione nasce a Genova nel 1986, rifondandosi sulle basi dell’originale formazione del 1978. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola. Nell’intendere il teatro come importante strumento di crescita formativa, educativa e culturale, il Teatro dell’Archivolto si è impegnato nel corso degli anni su due versanti: quello delle attività di studio e aggiornamento rivolte agli insegnanti e quello della produzione di spettacoli e organizzazione di rassegne rivolte ad un pubblico di giovani dai più piccoli ai più grandi. Lunedì 10 dicembre 2012 Teatro Ariosto, ore 10.00 Mercoledì 12 e giovedì 13 dicembre 2012 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Fondazione Aida (Italia), Glossateatro (Italia) e Papagena (Svezia) CTA Gorizia pippi calzelunghe pippo pettirosso dal romanzo di Astrid Lindgren con Marina Fresolone, Maria Vittoria Barrella, Jacopo Pagliari tecnico Simone Meneghelli scene, costumi e pupazzi Tjåsa Gusfor regia e traduzioni Pino Costalunga e Marinella Rolfart Età: 4-10 anni Tecnica: teatro d’attore e di figura Durata: 60 minuti Biglietto: € 5 Lo spettacolo narra la vicenda di Pippi, una bambina assolutamente fuori dagli schemi, e dei suoi amici attraverso i loro occhi sbarazzini e spensierati. La storia di Pippi si snoderà dal suo arrivo nella vecchia casa, Villa Villacolle con una scimmietta dallo strano nome - il Signor Nilsson - e con un cavallo sistemato nella veranda, alle sue avventure con Annika e Tommy, i suoi vicini di casa e compagni di giochi in una scenografia coloratissima e divertente. Pippi è uno dei personaggi più celebri nel mondo intero proprio per la sua simpatia e capacità di comunicare, di cercare guai e di comportarsi in maniera un po’ rude con la stessa libertà dei maschi. “I suoi capelli avevano lo stesso colore delle carote ed erano spartiti in due trecce che stavano dritte all’insù. Il suo naso aveva la forma di una patatina ed era tutto punteggiato di lentiggini. Sotto il naso c’era una bocca larga con denti bianchi e sani. Il suo vestito era davvero singolare. Infatti Pippi lo aveva cucito da sé. Lei lo avrebbe voluto blu, ma il tessuto blu non era bastato e così Pippi si era ingegnata a cucirci sopra qui e lì dei piccoli pezzi di stoffa rossa. Sulle sue gambe lunghe e magre portava un paio di lunghe calze, una marrone e l’altra nera. Ed aveva pure un paio di scarpe nere che erano esattamente lunghe il doppio dei suoi piedi…”. (da: Astrid Lindgren, Pippi Långstrump, Rabén & Sjörgen, 1945) Lo spettacolo ha vinto il Premio Biglietti d’Oro Agis-EtI per il successo di pubblico conseguito nella stagione 2007-2008 Aida nasce a Verona nel 1983 da un gruppo di artisti e professionisti teatrali che decidono di riunirsi per promuovere il teatro per ragazzi. Nel 1987, l’associazione ottiene dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il riconoscimento di teatro stabile di innovazione per ragazzi. con Elena De Tullio e Loris Dogana, testo scene e figure Francesco Tullio Altan, regia Roberto Piaggio, musiche originali Aldo Tarabella Età: 3-7 anni Tecnica: teatro d’attore, figure e musica Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 Per questo spettacolo Altan ha inventato il tenero e dolcissimo Pippo, un piccolo pettirosso che, ritrovandosi per la prima volta da solo senza la sua mamma, esce dal nido alla scoperta del mondo. Pippo si sveglia una mattina e si ritrova da solo senza la sua mamma, che gli ha lasciato un biglietto con le istruzioni per la giornata: “Lavati, spazzolinati i denti, bevi il latte, mangia i biscotti, pettinati, vestiti, vai a fare un giro...” Pippo non sa ancora leggere, tuttavia sa benissimo che cosa deve fare e obbedisce alla lettera. Poi esce dal nido, va a fare una passeggiata nel bosco, dove incontra il gatto, le rane, il gallo, l’ape, il fiore. Tutti sanno fare qualcosa: il gatto sa miagolare, le rane gracidare, il gallo canta il chicchirichì della sveglia, l’ape sa fare il miele, il fiore profuma... Pippo pettirosso sa a malapena volare, per il resto sa fare ben poco... non sa nemmeno fischiare… Per di più si perde, e proprio mentre scoppia un terribile temporale. Per fortuna c’è la casa del merlo Aldo, musico, che, oltre a dargli ospitalità per qualche ora, farà per lui una cosa meravigliosa: gli insegnerà a fischiare… spiegandogli anche che “c’è una musica per ogni cosa.. basta ricordarsela!... Una musica per la cioccolata, una per la rosa e il gelsomino, una per l’aglio… Insomma il merlo Aldo gli fa un piccolo corso di educazione musicale per giovani e inesperti pettirossi. A sera Pippo, riprendendo la strada di casa, torna a incontrare gli stessi personaggi di prima. Ma questa volta sarà lui a insegnare loro qualcosa.. Durante la giornata trascorsa con il merlo Aldo, Pippo è diventato infatti più autonomo e più “grande”. E, con l’aiuto di ciò che ha imparato, riesce a vincere la paura del bosco buio e a ritrovare la strada di casa. Il CTA - Centro Teatro Animazione e Figure di Gorizia, riconosciuto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali come Teatro di Figura di rilevanza nazionale, svolge dal 1994 un’intensa attività di promozione e diffusione del Teatro di Figura nella regione Friuli - Venezia Giulia attraverso la produzione di spettacoli per bambini e adulti, e l’organizzazione di rassegne, laboratori, mostre, eventi. Lunedì 17 dicembre 2012 Teatro Ariosto, ore 10.00 Giovedì 17 gennaio 2013 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Tib Teatro Claudio Milani - Latoparlato la storia di pierino e il lupo bù! una divertente storia di paura da Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev con Clara Libertini, Solimano Pontarollo drammaturgia e regia Daniela Nicosia elementi scenici Gianni Volpe tecnico luci e suono Paolo Pellicciari Età: 3-8 anni Tecnica: teatro d’attore e musica Durata: 60 minuti Biglietto: € 5 Questa è una storia semplice, immediata, vivace…è una storia che vogliamo raccontare con freschezza e delicatezza, non con le parole dei grandi, ma con le parole che sanno partorire i più piccoli… Il fascino della composizione di Prokofiev sta nella felice intuizione di far raccontare la storia con la musica, di fare di ogni strumento dell’orchestra un personaggio. Per questo noi, da attori, vi raccontiamo questa storia con i nostri strumenti: la parola e il corpo, la danza e le immagini. Mentre la partitura musicale corre libera, nella straordinaria esecuzione di Claudio Abbado, mentre ad ogni replica ci abbandoniamo assieme a voi al piacere dell’ascolto, nelle zone di racconto già insite nell’opera, interveniamo con il nostro modo di raccontare, che assomiglia a quello antico dei cantastorie o cuntastorie, e che risiede soprattutto nella voglia di cuntare, di donare, di rendervi partecipi e persino protagonisti… insieme a Pierino, l’oca, il gatto, il nonno, l’uccellino… E i cacciatori? Beh quello spetta proprio a voi. Tib Teatro è una struttura di produzione teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Regione del Veneto, che realizza progetti artistici di teatro dedicato alle nuove generazioni, di drammaturgia contemporanea, di educazione e formazione teatrale, di integrazione tra le arti sceniche e la configurazione storica ed architettonica dei luoghi. La linea progettuale teatro in musica ha dato vita a spettacoli, quali La Storia di Pierino e il lupo e Le Quattro Stagioni – selezionati per il Premio ETI 2002 e 2004 (Menzione Speciale) - in cui il lavoro di scrittura nella musica – e non sulla musica – ha prodotto testi inediti, partiture verbali, gestuali, musicali che richiedono all’attore abilità congiunte di teatro e danza, con la finalità di proporre a tout public, dai più piccoli ai più grandi, un approccio naturale alla musica colta grazie all’immediatezza del linguaggio teatrale. con Claudio Milani testo Francesca Marchegiano scenografie Elisabetta Viganò, Paolo Luppino, Armando e Piera Milani musiche Debora Chiantella, Andrea Bernasconi Età: 3-8 anni Tecnica: teatro di narrazione Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 Ci sono storie di paura paurose. E altre divertenti. Bù! è una divertente storia di paura, raccontata da un attore...e da una porta. La porta è un confine: da una parte c’è il Bosco Verde, dall’altra il Bosco Nero. Nel Bosco Nero vivono il Ladro, il Lupo, la Strega e il padrone di tutti: il terribile Uomo Nero. Nel Bosco Verde c’è una mamma rotonda come le torte, un papà forte, sette fratelli grandi come armadi...e anche un bambino, il piccolo Bartolomeo. Sarà proprio lui, accompagnato dall’inseparabile copertina, a dover affrontare le creature del Bosco Nero...Fino a sconfiggerle una per volta. Con un andamento narrativo di andate e ritorni, divertente e rassicurante come una filastrocca, vengono messe in scena le paure tipiche dei bambini. Vengono nominate, per far comprendere ai piccoli spettatori che esse sono patrimonio di tutti e che, con un po’ di coraggio, si possono sconfiggere e dimenticare. Bù! insegna che le paure si superano e che ridere, a volte, è l’arma migliore. Premio Eolo 2012 Attraverso un percorso meditato di piccoli grandi spettacoli: I Racconti di Gloria, Bù!, L’Albero, Voci, Claudio Milani ha creato, in stretta sintonia con un gruppo di collaudati collaboratori, una personalissima metodologia narrativa basata sul rapporto inscindibile con il pubblico di bambini, attraverso meccanismi ormai diventati paradigmatici del suo stare in scena che hanno sempre come centralità il sentire bambino, sia che abiti nel suo giusto luogo sia in quello dell’adulto. “Nasco dalla Piera e dall’Armando una sera che s’è messo a nevicare. Un mio nonno aveva gli occhi azzurri, l’altro aveva la Lambretta. Le nonne mi hanno raccontato le prime storie, in dialetto. Poi mi sono messo a raccontarle anch’io.” Claudio Milani Martedì 29 gennaio 2013 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Martedì 5 febbraio 2013 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 La Baracca - Testoni Ragazzi La Piccionaia - I Carrara Teatro Stabile di Innovazione on-off l’aggiustaorsetti di Andrea Buzzetti, Carlotta Zini e Valeria Frabetti, regia Valeria Frabetti Età: 1–4 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 “Quando ero piccolo, ma piccolo piccolo, non volevo mai andare a dormire con la luce accesa…Chiudevo gli occhi e aspettavo che si accendessero le luci dei miei sogni.” Lo spettacolo nasce da una ricerca condotta all’interno dei nidi d’infanzia per osservare i bambini e il loro rapporto con la luce e con il buio. In scena un attore e, protagonista assoluta, la luce. Musica e movimenti accompagnano il ritmo dell’accendersi e dello spegnersi delle lampadine, dando vita ad una danza. La luce può essere tutto: un fiore, un cucchiaio, una ballerina, una candela, una giostra...un papà, una mamma o un bambino. “On - off” è un omaggio allo stupore che i bambini manifestano di fronte alla luce e al loro interesse nel comandarla, e nel controllarne l’intensità attraverso gli interruttori. Uno spettacolo che asseconda e valorizza la curiosità dei piccoli per le fonti luminose. Un gioco, e anche un modo per aiutarli a non aver paura del buio e della notte. In occasione della partecipazione al Tiba Festival di Belgrado, lo spettacolo On-off, ha conseguito l’Award For The Best Artistic Achievement, premio assegnato dall’Assitej Serbia. La Baracca - Testoni Ragazzi. Nata nel 1976, La Baracca è una società cooperativa attiva da 30 anni nel Teatro per ragazzi. Dal 1995 il centro ha la sede al Testoni Ragazzi di Bologna. La ricerca e la produzione della compagnia sono incentrate sul teatro d’attore e scelgono di indirizzarsi soltanto al pubblico dei bambini e dei ragazzi, nella certezza che il confronto con questi sia di stimolo e di arricchimento. Le produzioni de La Baracca, rivolte ai bambini del nido e della scuola dell’infanzia e ai ragazzi della scuola primaria e secondaria, sono rappresentate in Italia e in numerose città europee ed extraeuropee. liberamente tratto da Il Meraviglioso Mago di Oz drammaturgia e regia Ketti Grunchi con Marco Artusi, Gianluigi (Igi) Meggiorin scenografia e luci Yurij Pevere Età: 2-7 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 Ogni mattina… tutte le mattine, papà si vestiva, annodava la cravatta, baciava la mamma. Mi prendeva in braccio… e mi sorrideva da vicino. Poi usciva dalla porta. Ma dove andava? Mah! Sapevo solo che la sera, quando era quasi buio e si accendeva la luce, la stessa porta si apriva e lui ritornava. Tutti i giorni! Pensavo… forse, oltrepassata la porta, lo aspetta un viaggio lunghissimo, che dura tutto il giorno. Un viaggio così lungo da consumare anche le scarpe. Oppure, appena uscito dalla porta un vento fortissimo lo potrà trasportare in un mondo lontano…Dove tutto è possibile, dove un Mago può far ritrovare le cose perdute. Dove si possono aggiustare anche i miei giochi rotti e far ricordare le cose dimenticate. Ma di una cosa ero assolutamente certa: che il mio papà era così forte… che nessun ciclone l’avrebbe portato via per sempre. E lui sarebbe ricomparso, tutte le sere, da quella bellissima porta! Un vento fortissimo fa volare un papà. Dentro alla tasca della sua giacca c’è un giocattolo: un orsetto con una zampa rotta! Ma il vento è così forte che porta il papà in un luogo che non esiste, abitato da un personaggio improbabile: il Signor Bum Bum. Il Signor Bum bum è un mago, che incanta il papà con scarpe magiche, mele fatate e fiori dal profumo ammaliatore… Un mago che compirà la magia: aggiustare l’orsetto, regalandogli una zampetta nuova. Ecco ancora… il vento! Ora il papà può tornare nel suo mondo, dal suo bambino, con il suo giocattolo aggiustato… Questo spettacolo trae spunto dalla fiaba “Il meraviglioso mago di Oz” e vuole riportare immaginari possibili sulla figura del papà, spesso marginale in un mondo che ruota intorno al rapporto bambino - mamma. Per questo il progetto di studio riassume in sé molti temi legati al “maschile”. La Piccionaia I Carrara in più di 30 anni di attività ha vissuto varie trasformazioni, rimanendo fedele alla pratica di un teatro che muta insieme ai suoi spettatori. Dedicano una grande attenzione alle giovani generazioni, nella convinzione che il teatro trovi alimento nel continuo esercizio di disegnare il futuro nel presente. Giovedì 7 febbraio 2013 Teatro Ariosto, ore 9.00 e 10.30 Compagnia Ferruccio Filipazzi goccia a goccia Le avventure di un piccolo fiume di Ferruccio Filipazzi con Ferruccio Filipazzi e Massimo Ottoni Età: 3-8 anni Tecnica: teatro di narrazione, canto e musiche dal vivo, tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo) Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 È una storia di crescita, una storia di iniziazione. Il fiume come un bambino. All’inizio, goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i tuffi, capriole e capitomboli… e poi le corse, le corse… La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è da attraversare il bosco e la luna tra le foglie disegna ombre e animali feroci. Le tinche, le carpe, i lucci, come nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume una storia piena di avventure e di colori che arriva fino al mare. “Ancora, ancora!” Ma gli occhi si chiudono, è tempo di sognare… il mare! Continua il felice sodalizio tra Ferruccio che canta e racconta e Massimo che narra con immagini in movimento. La tecnica di Massimo Ottoni consiste nel creare disegni e figure in tempo reale usando le mani come pennello e la sabbia come colore, distesa su un piano luminoso: il tutto ripreso da una telecamera e trasmesso su schermo gigante. La peculiarità più importante è che appena finito un disegno questo non viene distrutto per realizzarne un altro, lasciando dei punti morti, ma granello dopo granello questo si trasforma magicamente, divenendo un’altra creazione. Questa volta, Massimo nel creare disegni e figure in tempo reale non si limita al solo raffinato bianco/nero della sabbia, ma utilizza anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori. Ferruccio Filipazzi nel 1973 fonda il gruppo musicale… e per la strada che aderisce al Nuovo Canzoniere Italiano e all’Istituto E. De Martino con numerose tournées in Italia e all’estero. Nel 1981 approda, solo, al Teatro del Buratto, dove lavora per dieci anni prima come attore e poi anche come autore dei testi e delle musiche. Dal ’98, insieme all’organizzatore Emilio Vita, forma una compagnia di teatro musicale che ha prodotto, in collaborazione con Accademia Perduta vari spettacoli. Dall’incontro con la scrittrice Giusi Quarenghi nasce lo spettacolo sulla poesia E sulle case il cielo (ospite al Festival della Letteratura di Mantova e al Festival dei Due Mondi di Spoleto), inizio di una felice collaborazione. Lunedì 11 febbraio 2013 Teatro Ariosto ore 10.00 Drammatico Vegetale i racconti di mamma oca musiche da Maurice Ravel con Giuseppe Viroli, Elvira Mascanzoni scene e figure Elvira Mascanzoni, Pietro Fenati scene virtuali Ezio Antonelli, Matteo Semprini regia Pietro Fenati Età: 3-8 anni Tecnica: teatro di figura e attore, con video proiezioni Durata: 55 minuti Biglietto: € 5 Ma Mère l’Oye è una suite di Maurice Ravel per pianoforte a quattro mani, in seguito trascritta anche per orchestra, ispirata ad illustrazioni tratte da libri di fiabe per l’infanzia dell’inizio del secolo scorso: La bella addormentata nel bosco, Pollicino, Laideronnette imperatrice delle pagode, La bella e la bestia, Il giardino fatato. In questo spettacolo quei disegni che hanno ispirato Ravel prendono vita dialogando con le note e con loro Pollicino, la bella addormentata e tutti gli altri piccoli protagonisti, evocano la poesia dell’infanzia. La principessina si punge e cade in un sonno fatato abitato da uccellini che inghiottono tracce di briciole di pane. Il sogno la conduce dalla piccola imperatrice delle pagode, dalla bella che danza con la bestia... fino a quando un principe azzurro la risveglierà. Le parole, le note, le figure animate, le mani leggere degli attori-animatori tessono una favola semplice e allo stesso tempo ricca di profonde emozioni. Nel 1974 nasce la Compagnia Drammatico Vegetale, gruppo storico di teatro per ragazzi: una delle compagnie più fedeli al concetto del teatro di figura, al suo rapporto col mondo dell’arte, alla ricerca costante nell’ambito del visivo. Altro aspetto importante nell’opera della Drammatico Vegetale, è il particolare rapporto da sempre ricercato col suono e con la musica. Costantemente i suoi spettacoli contengono scritture musicali originali, frequentemente esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra, avendo anche prodotto o partecipato a spettacoli musicali ed opere liriche. La compagnia opera su tutto il territorio nazionale, promuovendo anche tournée all’estero. Normalmente produce nell’ambito del teatro ragazzi, occasionalmente in quello per adulti, sempre un teatro di figura o misto. Ha partecipato in varie occasioni ai più importanti festival internazionali di teatro di figura. Lunedì 18 febbraio 2013 Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 11.00 martedì 5 marzo 2013 Teatro Ariosto, ore 9.00 e ore 10.30 Ara Malikian Ensemble As.Li.Co - Opera Kids le mie prime quattro stagioni il vascello incantato musica Antonio Vivaldi Le Quattro Stagioni direzione musicale Ara Malikian Ara Malikian violino Michaela Bilikova Bozzato violino Andrea Maini viola Paolo Baldani violoncello Tony Contartese voce recitante, testi Marisol Rozo Nuova produzione Ara Malikian Ensemble Fondazione Teatro comunale di Modena ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna drammaturgia e regia Alessandra Premoli adattamento musicale Federica Falasconi progetto realizzato da As.Li.Co cantante e attore As.Li.Co. scene Nathalie Deana costumi Massimo Carlotto pianoforte Giorgio Martano per quartetto d’archi e voce recitante Età: 5-12 anni Tecnica: musica classica dal vivo con narrazione Durata: 60 minuti Biglietto: € 5 Ara Malikian ci presenta quest’avventura musicale, Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, in un concerto raccontato: - La Primavera Op. 8 RV269 - L’Autunno Op. 8 RV293 - L’Estate Op.8 RV 315 - L’Inverno Op.RV 294 Le Mie Prime Quattro Stagioni è un concerto nel quale prima di ogni movimento vengono spiegati e messi in scena i sonetti che Vivaldi scrisse in previsione della realizzazione musicale. I testi, che contengono una varietà di riferimenti a situazioni, fenomeni naturali, animali, personaggi e stati dell’animo, vengono utilizzati in questo spettacolo per dare forma teatrale al concerto. La parola introduce e facilita la comprensione della musica in modo che il pubblico entri in un’avventura e il concerto si trasformi in una fantastica esperienza musicale tanto per bambini, quanto per adulti. “In scena oltre a Malikian altri tre musicisti, a formare un quartetto d’archi. Stanno al gioco, si alzano, si rincorrono sul palcoscenico...La matinée prende così il carattere di uno spettacolo più che di un concerto...” La Stampa, 6 aprile 2011 Ara Malikian, 43 anni, nato in Libano di famiglia armena, inizia a studiare violino da giovanissimo prima con il padre, poi presso rinomate scuole europee. Vince premi e concorsi prestigiosi, suonando per otto anni come violino di spalla nell’orchestra del Teatro Real di Madrid. Poi la decisione di abbandonare la buca d’orchestra per vivere il palco... tratto da L’Olandese Volante di Richard Wagner Età consigliata: 3-5 anni Tecnica: teatro di narrazione, musica e canto Durata: 50 minuti Biglietto: € 6 (comprensivo di ingresso a teatro, libretto per ciascun bambino e incontro con la cantante) Per la quinta edizione di Opera kids, AsLiCo ha scelto di festeggiare il bicentenario della nascita di Richard Wagner, il grande compositore che con la sua musica e la sua personalità ha segnato indelebilmente la storia del teatro musicale. L’opera, L’Olandese volante, che segna il punto di rottura con l’opera convenzionale, è stata trasformata e ridotta appositamente per il nostro giovanissimo pubblico, che potrà così immedesimarsi nella parte della ciurma del vascello incantato e seguire le meravigliose avventure del loro Capitano. L’imponente musica di Wagner, grazie ai suoi leitmotive, si trasformerà così in una fiaba per bambini e i bambini impareranno ad apprezzare chi, come Senta, non bada alle apparenze e crede nei sentimenti che varcano i confini della razionalità e della convenienza. Percorso Didattico I bambini che partecipano al progetto impareranno a scuola una filastrocca da cantare durante lo spettacolo e inoltre potranno realizzare alcuni semplici oggetti da portare a teatro per completare l’azione scenica, seguendo le indicazioni del libretto (immagini e oggetti da ritagliare, o da colorare..). Gli insegnanti possono scaricare tramite il sito internet l’aria dello spettacolo e suggerimenti didattici così che possano gestire autonomamente il progetto in classe. Incontro in classe: tutte le classi iscritte a Opera Kids potranno usufruire di un incontro in classe con una cantante per imparare insieme il brano musicale scelto. Venerdì 8 marzo 2013 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.45 Materiale didattico Unoteatro / Stilema Come corredo delle iniziative verrà fornito il seguente materiale didattico: in mezzo al mare Per gli insegnanti: - Download dal sito operakids.org - Testo, spartito e supporto audio delle arie da imparare - Libretto illustrato per la preparazione allo spettacolo Per i bambini - Il libretto illustrato per la preparazione allo spettacolo, con pagine da colorare e ritagliare - OPERAKIDS.ORG giochi e filmati di e con Silvano Antonelli regia Silvano Antonelli e Alessandra Guarnero aiuto fuori scena Sasha Cavalli si ringrazia per la preziosa collaborazione Roberto Anglisani Età: 3-10 anni Tecnica: teatro di attore con uso di oggetti e di musica dal vivo Durata: 55 minuti Biglietto: € 5 Siamo tutti in mezzo al mare... La scena evoca un mare, è tutto coperto da un telo azzurro. Entra nuotando un personaggio, potrebbe essere un naufrago della vita quotidiana, è spaesato, si è ritrovato lì, in mezzo al mare, non si spiega come ci sia arrivato e dove stia andando. Sta aspettando una nave che lo raccolga e lo porti a terra, chissà quando arriverà? Oggetti sommersi, anch’essi blu come il mare, emergono qua e là sulla scena, sul fondo una quinta armata che si muove evocando lo sciabordio del mare. Il nostro nuotatore, cerca di tenersi a galla con i differenti oggetti che di volta in volta compaiono in scena, evoca alcuni episodi di vita quotidiana visti con gli occhi di un “immaginario” proprio del bambino. La visione bambina del mondo adulto, innocente e per questo spesso spietata, si sviluppa in una serie di immagini iperboliche. Il nuovo nato, a scuola , a casa con la mamma, in viaggio con papà, il tempo libero, gli acquisti...ma ogni situazione è interrotta dall’instabilità del mare e tutte le volte il nostro uomo deve riprendere a nuotare, se si ferma rischia di affogare. Il nostro personaggio riuscirà a raggiungere la sua nave e a riposare forse solo dopo aver imparato a rimanere a galla in un gioco continuo di rimescolamenti di situazioni, proprio della vita... Premio “Rodari per il Teatro 2012”, Premio “Eolo Awards 2012”, Premio “Festebà 2010” La Compagnia Teatrale Stilema viene costituita nel 1983 da professionisti presenti da anni sulla scena del Teatro Ragazzi. La viva realtà dell’infanzia, incontrata ogni giorno nei laboratori o ascoltata grazie alle iniziative dell’Osservatorio dell’Immaginario, costituisce la fonte di una drammaturgia originale, che non attinge dal patrimonio letterario tradizionale, ma che mira a rappresentare stati, condizioni di un immaginario contemporaneo di ragazzi e giovani. In scena, un teatro d’attore arricchito dall’utilizzo di oggetti, dall’uso della musica dal vivo, da un attento ricorrere al coinvolgimento dello spettatore. Lunedì 18 marzo 2013 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Martedì 26 marzo Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Teatro Kismet OperA Coltelleria Einstein balbettio buonanotte martina di Teresa Ludovico con Marta Lucchini voce Teresa Ludovico spazio scenico e luci Vincent Longuemare assistente alla drammaturgia Loreta Guario collaborazione coreografica Giulio De Leo di Giorgio Boccassi, Donata Boggio Sola, Bruna Pellegrini con Donata Boggio Sola e l’invisibile partecipazione di Giorgio Boccassi regia Giorgio Boccassi scenografia Lucio Diana musiche J. S. Bach, W.A. Mozart pianoforte Glenn Gould tecnico luci e suoni Massimo Rigo la ninna nanna è cantata dal soprano Oriana Puppo ricerca poetica dedicata all’infanzia Età: 3-7 anni Tecnica: danza, teatro di luci, suoni e oggetti Durata: 45 minuti Biglietto: € 5 “Quando un neonato mi guarda, nel suo sguardo puro, assoluto, percepisco un mistero che mi sgomenta, forse perché in quegli occhi limpidi vedo l’impronta divina. Vedo la vita che balbetta e chiede asilo con la potenza della sua fragilità, vedo la bellezza, e sento la debolezza della mia forza adulta. Balbettio è una sinfonia di suoni luci e movimenti che diventano poesia e danza. L’acqua gocciola e sgocciola, soffia l’aria in aria, terra di terra nella terra, ecco il fuoco che infuoca le fiamme, ecco l’acqua che bagna le piante...” Teresa Ludovico Produrre, promuovere e diffondere arte scenica in tutti gli ambiti della vita culturale e sociale è uno degli obiettivi che il Teatro Kismet OperA ha prefigurato fin dai suoi esordi. Il Kismet nasce a Bari nel 1981 come compagnia teatrale ragazzi per iniziativa di giovani attori provenienti da una scuola universitaria di formazione all’attore diretta da Carlo Formigoni; seguendo poi il suo felice destino - kismet in sanscrito - viene riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Teatro Stabile d’ Innovazione. Negli anni l’Opificio per le Arti Kismet OperA configura sempre più la sua attività attraverso differenti percorsi produttivi e si fa polo di attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la fotografia, la musica. Sonata per sonnellino Età: 3-7 anni Tecnica: teatro d’attore e musica Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 Cercando le “buone pratiche” per accompagnare i piccoli al sonno, si crea un percorso teatrale che parte da una vivace attività e cammina verso un rarefarsi di azioni, suono e luce fino a giungere al buio e ai suoi segreti. E’ sera. Stanca della giornata, Martina torna a casa per dormire. Si dovrebbero spegnere le luci e chiudere gli occhi. Ma ci sono ancora tante cose da fare...per allontanare il momento del buio. Una volta la filastrocca della mamma la accompagnava nel sonno senza paura, ma Martina non se la ricorda più. Ora è sola e si fa compagnia con la musica suonata dalle sue dita. Da qualche parte il suo Gatto miagola impaziente. Nella stanza del sonno le luci sono tutte accese e in ogni spazio illuminato ci sono oggetti amici. Martina “mette a dormire” gli oggetti, li accompagna nel buio. E’ il rito che compie ogni sera per allontanare il momento dell’ultima luce. La musica del pianoforte anima la sua azione. Una alla volta le luci si spengono. Martina “mette a dormire” le parti della sua vita attiva. Chiude le finestre sul mondo esterno per aprire quelle sul mondo interiore. Si avvicina il momento di spegnere anche l’ultima luce. Ci vuole un po’ di coraggio. Chiuderà gli occhi per vedere più in là? Nel buio c’è ascolto e l’ascolto diventa immagine. E’ il gatto che miagola, il cassetto che scricchiola, la tazzina che si muove, il cappotto che diventa fantasma o è il naso che fischia? E’ solo il respiro che affannato si calma, riprende ritmato e profondo come l’onda del mare e sull’onda naviga la filastrocca della mamma. Con gli occhi chiusi e il buio intorno, la luce gentile della filastrocca accompagnerà Martina nel sonno. La Compagnia Coltelleria Einstein nasce ad Alessandria nel 1985 come progetto teatrale di due artisti: Giorgio Boccassi e Donata Boggio Sola. La ricerca si indirizza al teatro comico d’autore, al teatro di movimento e al percorso interpretativo. Lo stile interpretativo vuole essere uno stile “vero” e intenso. Questo vale anche per il teatro ragazzi dove è importante sia l’elemento contenutistico, quindi formativo, sia lo stile interpretativo. Venerdì 5 aprile Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Venerdì 12 aprile 2013 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle arti Teatro Gioco Vita il pinguino senza frac la pietra e il bambino adattamento teatrale e regia Letizia Quintavalla con Salvatore Arena, Beatrice Baruffini, Agnese Scotti disegni originali e scene Abel Herrero elaborazione musiche Alessandro Nidi ideazione luci Massimo Consoli costumi Patrizia Caggiati assistente alla regia Silvia Boschi testo Guia Risari regia e scene Fabrizio Montecchi disegni Nicoletta Garioni sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari musiche Michele Fedrigotti liberamente tratto dal racconto di Silvio D’Arzo Età: 4-8 anni Tecnica: teatro d’attore Durata: 60 minuti Biglietto: € 5 Un’ avventura indimenticabile e commovente per adulti e bambini, una grande lezione di vita di un autore attento a sondare le più sottili sfumature della diversità, a mostrare la ricchezza del sentirsi diversi. Piccolo, bianco, povero e senza frac: è Limpo, un pinguino che, triste e sconsolato, si allontana da Mamma e Papà pinguino avventurandosi nell’immenso e sconosciuto Nord alla ricerca della risposta a un’unica domanda: perché lui non ha il frac? Sopravvissuto a paurose burrasche, a lunghi periodi di digiuno, incontrando foche, trichechi, gabbiani e renne, a poco a poco impara che, di fronte alla sofferenza e alla violenza, tutti i cuccioli di animali, compresi i piccoli degli uomini, piangono allo stesso modo. Sconcertato e infelice al contempo, quasi folle nella sua solitudine e diversità, ormai stanco di rivolgere insistenti perché? lasciati senza risposta, fa ritorno a casa. La tristezza si trasforma in sorpresa quando il piccolo si accorge di indossare il più elegante frac che pinguino abbia mai visto, segno del raggiungimento di una conoscenza fatta di esperienza e di coraggio; Limpo senza frac è diventato “Limpopo, diplomato in Tutto e altre cose”. Il Teatro delle Briciole si è imposto negli anni all’attenzione del pubblico e della critica attraverso una vasta ed articolata produzione di spettacoli rivolti all’infanzia, ai giovani e al pubblico adulto, partecipando alle più importanti stagioni di teatro nazionali ed internazionali, ottenendo importanti riconoscimenti anche europei. È un “patrimonio” della scena italiana che nel corso di una storia più che trentennale ha trasformato radicalmente l’immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro per l’infanzia. Fondato nel 1976, cinque anni dopo è il primo in Italia a dar vita ad un Centro Stabile di Produzione, Programmazione e Ricerca Teatro Ragazzi e Giovani, poi diventato Teatro Stabile di Innovazione. Una favola di Guia Risari Nuova Produzione Età: 3-7 anni Tecnica: teatro d’ombre e d’attore Durata: 50 minuti Biglietto: € 5 Su una collina, circondata solo da alberi e nuvole viveva, da tempo immemore una pietra. Di grandezza media, grigia e marrone, aveva riflessi dorati sotto il sole e argentati sotto la luna. Aveva la solidità dei minerali, ma anche la loro elasticità. Quando un animale le si avvicinava, la pietra vibrava e cambiava colore. A volte anche colore e forma. La pietra amava gli esseri viventi e soprattutto giocare con loro. Dava anche dei consigli a modo suo, perché non aveva una voce. Un giorno arrivò da lei un bambino. Era solo. Non se ne conosceva il nome perché non parlava. La guerra l’aveva toccato. E la fatica. Si sedette vicino alla pietra e cominciò ad accarezzarla. Si rannicchiò contro di lei e si addormentò… Così inizia la storia de La pietra e il bambino: è un invito a non dimenticare che tutto quello che ci circonda è vivo e che dall’amore possono nascere le cose più straordinarie. Un invito anche ad abbandonarsi con fiducia alla dimensione sensoriale e affettiva, a farsi trasportare nel mondo pieno di meraviglie che è il nostro… Così nell’immaginazione di un bambino solo e abbandonato anche una pietra può trasformarsi in una grande madre consolatrice… Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita grazie all’animazione ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi, con il suo modo peculiare di fare, di intendere e di vivere il teatro, i rapporti, la ricerca e la cultura che lo ha caratterizzato fin dalle prime esperienze. Mercoledì 24 aprile 2013 Teatro Cavallerizza, ore 9.00 e ore 10.30 Drammatico Vegetale chesicheno di Pietro Fenati con Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni musiche originali Koro Izutegui oboe Luigi Lidonnicii regia Pietro Fenati. Età: 2-5 anni Tecnica: disegni dal vivo, proiezioni, oggetti. Durata: 35 minuti Biglietto: € 5 I suoni, i gesti, gli sguardi delle emozioni di Elvira, Koro e Piero, alle prese con la materia di cui sono fatti i sogni. Un colore che sporca una carta, una mano che fruga nella sabbia, un pezzo di legno che cade per terra e... poche parole. Il bambino guarda, ascolta, tocca tutto quello che ha attorno a sé e, facendo delle semplici scelte, scopre e interpreta il mondo; intanto cresce. Nel suo eterno presente passa da un sì ad un no, da un no ad un sì. Questo è bello questo è brutto, mi piace non mi piace, lo voglio non lo voglio. Da un apparente banale sì-no costruisce, passo dopo passo, un mondo complesso di relazioni con le persone e le cose. Di questo parla lo spettacolo, cercando la sostanza o l’essenza delle cose; trascurando gli orpelli che rischiano di sommergere il bambino e trasformarlo da soggetto attivo della società in oggetto di consumo. È brutto... è bello È buono... è cattivo È mio... sì che è mio È mio... no che è mio Che sì... che no... Che no... che sì... Lo voglio... che è buono Non lo voglio... che è cattivo Non lo voglio... che è brutto È brutto però è buono Che sì che lo voglio Che sì... che no... Che no... che sì... È bianco... no... è nero E’ buio... allora è brutto E’ nero... allora è brutto E’ bianco... allora e’ brutto E allora... che sì... che no Che no... che è giallo Che sì... che è grigio Che no... che sì... Che sì... che no... È grosso... ho paura E’ grande... mi piace Ho fame... che sì Ho sete... che no Che no che non mi piace Che sì che mi piace Che si che lo rompo Che sì che è tutto mio Che sì che me l’hai rotto Che sì che un po’ è anche tuo Giochiamo? Che sì. Nel 1974 nasce la Compagnia Drammatico Vegetale, gruppo storico di teatro per ragazzi: una delle compagnie più fedeli al concetto del teatro di figura, al suo rapporto col mondo dell’arte, alla ricerca costante nell’ambito del visivo. Altro aspetto importante nell’opera della Drammatico Vegetale, è il particolare rapporto da sempre ricercato col suono e con la musica. Costantemente i suoi spettacoli contengono scritture musicali originali, frequentemente esecuzioni dal vivo, anche in forma di concerto e con orchestra, avendo anche prodotto o partecipato a spettacoli musicali ed opere liriche. ✏ Benemeriti dei Teatri Vanna Belfiore, Deanna Ferretti Veroni, Primo Montanari, Corrado Spaggiari, Vando Veroni GRUPPO BPER Le attività di spettacolo e tutte le iniziative per i giovani e le scuole sono realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione Manodori Annalisa Pellini Luigi Bartoli, Paola Benedetti Spaggiari, Bluezone Piscine, Franco Boni, Achille Corradini, Donata Davoli Barbieri, Anna Fontana Boni, Mirella Gualerzi, Insieme per il Teatro, Paola Scaltriti, Gigliola Zecchi Balsamo Carlo Artioli, Maurizio Bonnici, Gianni Borghi, Andrea Capelli, Avv. Umberto Cicero, Francesca Codeluppi, Giuseppe Cupello, Emilia Giulia Di Fava, Ennio Ferrarini, Milva Fornaciari, Giovanni Fracasso, Marica Gherpelli, Silvia Grandi, Claudio Iemmi, Luigi Lanzi, Paolo Lusenti, Franca Manenti Valli, Graziano Mazza, Ramona Perrone, Francesca Procaccia, Teresa Salvino, Viviana Sassi, Fulvio Staccia, Alberto Vaccari Per informazioni e adesioni: Ufficio relazioni con il pubblico I Teatri Tel 0522 458950/990 Fax 0522.458948 [email protected] Fondazione I Teatri di Reggio Emilia piazza Martiri del VII luglio, 42121 Reggio Emilia telefono 0522/458 811 www.iteatri.re.it _ [email protected]