[GIARDINAGGIO]
A CURA DI LORENZO CAMMELLI
Acer palmatum
le cure
L’ACERO
쎲 Messa a dimora:
il periodo migliore è ottobre/
novembre o febbraio/marzo
per gli aceri medio grandi;
per quelli in vaso non c’è
problema: va bene ogni
periodo dell’anno.
쎲 Annaffiature: bagnare
con abbondanza ogni 3-4
giorni, per far penetrare
l’acqua in profondità:
sempre molto e di rado per
evitare marciumi alle radici.
Le piante in vaso richiedono
acqua un po’ più spesso.
쎲 Concimazione: durante
la stagione vegetativa
occorrono concimazioni
regolari, con fertilizzanti
liquidi per piante da fiore,
per far mantenere alla
pianta i colori brillanti.
쎲 Potatura: occorre una
spuntatura di mantenimento
in febbraio/marzo e solo sui
rami di 1-2 anni. Potature
drastiche servono solo se si
vuole ridimensionare la
pianta in modo decisivo.
쎲 Posizione: in terrazzo
solo gli aceri giapponesi,
per il loro sviluppo assai
lento; tutti gli altri sono veri
e propri alberi che è meglio
collocare in giardino.
쎲 Esposizione: l’ideale
è godere del sole
del mattino,
che ravviva i suoi
colori, e poi
ombra
pomeridiana, per
evitare che il troppo sole
li spenga: mai solo ombra
o posizioni ventose che
non fanno godere dello
spettacolo delle foglie.
쎲 Terreno: sono tutte
piante assai adattabili,
ma temono terreni troppo
calcarei o acidi.
쎲 Accostamenti: meritano
un posto di primo piano
contro siepi verdi come
quelle di bosso, o con
lo sfondo di conifere.
Si possono ben combinare
anche aceri fra loro
giocando sulle diverse
colorazioni e caratteristiche,
per ottenere un susseguirsi
di toni vivaci nelle varie
stagioni, per creare quinte
di altezze diverse. Ottimo
è l’accostamento con
rododendri e azalee o con
cespugli contenuti per
lo sviluppo ma colorati
e contrastanti. Evitare
invece l’accostamento
con erbacee perenni
o con arbusti vigorosi
che li soffocherebbero.
Acero e
rododendro
IL BELLO CHE ARREDA IL GIARDINO
Scegliere e accostare fra loro le piante è un’arte, un
Ci sono piante che hanno forme così belle da arredare già da
sole un giardino, altre prendono
maggior risalto se vengono situate in composizione con altri alberi, favorendo gli accostamenti
adatti che sottolineano i colori
del fogliame, l’originalità delle
forme o le varietà diverse.
쎲 In inverno soprattutto i salici
piangenti, con i rami che formano una trama delicata e quasi evanescente, diventano un’eccellente primo piano per sempreverdi
dal fogliame scuro di cui attenuano l’intensità, rendendoli come
più delicati.
쎲 In primavera giochi di luce e
colore si ottengono accostando diversi alberi da frutto in fiore: è il
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caso di ciliegi ornamentali e meli piccolo e non si possono creare
selvatici, che creano un’armonio- singolari accostamenti con gli alsa mescolanza di bianchi e rosa.
beri, per la mancanza di spazi
쎲 In estate, quando le foglie dei ampi, effetti analoghi si ottengocaducifogli sono al massimo del no utilizzando alla base di ogni
loro splendore, accostando alberatura cespugli e arbusti, opl’acer platanoides a un prunus ni- pure perenni o bulbose che creigra o a un gleditschia triacanthos
si ottengono angoMagnolia
li assai suggestivi
ricchi di colore.
쎲 In autunno si
può “giocare” sul
colore delle foglie,
dal giallo delle betulle e dei pioppi
ai rossi del sorbo e
degli aceri.
Se il giardino è
po’ come disporre i mobili in una casa
no contrasto o armonia di colore. Per ottenere una composizione che duri tutto l’anno, piantare due conifere con fogliame di
diversi colori, come per esempio
la picea pungens, azzurra verdastra, e la chamaecyparis lawsoniana, verde brillante: per rompere la simmetria delle conifere
è sufficiente piantare al loro piede soffici felci.
La robinia pseudoacacia fa da
perfetto sfondo, con le sue foglie
dorate, al cipresso glabra dal fogliame grigio azzurro.
Quadro primaverile di grande
effetto è la magnolia soulangeana con la sua caratteristica cascata di fiori rosati a calice, con accanto fiori piccoli e colorati che
ben rendono l’esplosione della
nuova stagione.
Tipi speciali
Gli aceri presentano splendide sfumature sia in primavera
quando si rivestono della brillante tonalità del nuovo fogliame,
sia in autunno quando si “accendono” di rosso fuoco fino alla caduta delle foglie. Tutti questi motivi estetici, oltre all’eleganza di
portamento e alla facilità di coltivazione, rendono queste piante
adattissime ad arredare piccoli
spazi o a colorare grandi giardini. Particolarmente adatti sono gli aceri giapponesi (originari del Giappone, della Cina e
della Corea) che hanno effettivamente una crescita lenta, per cui
impiegano una vita per raggiungere la loro altezza di 8-10 metri.
Tale caratteristica li rende pertanto molto adatti a terrazzi o a piccoli angoli di giardino.
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쎲 Per assistenza, consigli, suggerimenti e ideazioni:
Studio Cammelli - 20017 Rho - Milano, tel. e fax: 02.93.50.37.66;
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