Close this window to return to IVIS www.ivis.org International Congress of the Italian Association of Companion Animal Veterinarians May 19 – 21 2006 Rimini, Italy Next Congress : 62nd SCIVAC International Congress & 25th Anniversary of the SCIVAC Foundation May 29-31, 2009 - Rimini, Italy Reprinted in IVIS with the permission of the Congress Organizers 174 53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC Diagnostica per immagini comparata della tiroide Federica Morandi Dr Med Vet, MS, Dipl ACVR, Dipl ECVDI, Knoxville, USA Richiami Anatomici e Patofisiologici - La ghiandola tiroide del cane e nel gatto è formata da due lobi distinti, fusiformi, che si trovano ventralmente e lateralmente ai primi 5-8 anelli tracheali. Due ghiadole paratiroidee sono associate con ciascun lobo tiroideo, una cranialmente e all’esterno, e una all’interno della tiroide. La ghiandola tiroide è abbondantemente vascolarizzata da vasi derivanti dall’arteria tiroidea craniale, che con il nervo laringeo riccorrente corre lungo il margine dorsale di ciascun lobo e penetra nella ghiandola a livello dell’estremità craniale. Sia nel cane che nel gatto, è possibile riscontrare tessuto tiroideo ectopico lungo una linea mediana dalla base della lingua fino al mediastino craniale. Neoplasie tiroidee possono originare sia dalla ghiandola tiroide che da tessuto ectopico, sia nel cane che nel gatto. La più comune patologia endocrina riscontrata nel gatto è l’ipertiroidismo, che risulta in produzione eccessiva di tiroxina (T4) e triiodotironina (T3). La causa più comune di ipertiroidismo nel gatto è l’iperplasia adenomatosa della tiroide, o la presenza di adenomi iperfunzionali. Solo il 3% dei gatti ipertiroidei sono affetti da carcinomi. L’incidenza di carcinomi tiroidei è più elevata nel cane, tuttavia la maggior parte dei cani affetti da questa patologia presentano una normale o diminuita produzione di ormoni tiroidei; la presenza di ipertiroidismo è rara. de è leggermente superiore a quella dei circostanti corpi muscolari. Localizzare tessuto ectopico è spesso difficile. L’uso di Color o Power Doppler è di aiuto per differenziare le strutture vascolari, e per valutare la vascolarizzazione di noduli o masse di origine tiroidea. È bene ricordare che i reperti ecografici possono talora essere normali o equivoci, anche in presenza di alterata funzionalità della ghiandola. La diagnosi di ipotiroidismo è particolarmente difficile, sulle basi della sola ecografia. La differenziazione fra adenomi e carcinomi tiroidei può essere difficile sulle basi della sola immagine ecografica. Gli adenomi hanno in genere margini regolari, possono essere uni- o multi-focali, e spesso sono ipoecogeni in confronto al tessuto tiroideo normale. Talvolta lesioni adenomatose presentano una componente cistica. Le cisti tiroidee si presentano come strutture anecogene con rinforzo posteriore, talvolta multiloculari. I carcinomi tiroidei tendono a essere masse unilaterali, di grandi dimensioni, e a carattere invasivo. Una massa a margini irregolari, inomogenea, con mineralizzazioni e/componenti cistiche o lacune vascolari, e con invasione delle strutture vascolari circostanti e/o dell’esofago è consistente con una diagnosi di carcinoma. La diagnosi di certezza si ottiene comunque con un ago aspirato o biopsia. L’ecografia permette anche la valutazione delle dimensioni e struttura dei linfonodi regionali. Radiografia - La radiografia tradizionale è in genere di scarsa utilità nella valutazione della tiroide. La ghiandola tiroide di dimensioni normali o leggermente ingrandita non è visibile radiograficamente, a causa dell’effetto ‘silhouette’ con le circostanti strutture cervicali, che hanno la stessa opacità dei tessuti molli. In presenza di una massa tiroidea di grandi dimensioni, la radiografia può rivelare la compressione o dislocazione di strutture circostanti, quali la trachea, il laringe o l’apparato ioideo. Nel caso di neoplasie maligne, è possibile riscontrare la presenza di mineralizzazioni. La somministrazione di un bolo radiopaco per os (solfato di bario) può essere di aiuto nell’escusione di una massa di origine esofagea. Tomografia Computerizzata (CT) - La ghiandola tiroide del gatto mostra normalmente elevata densità (Hounsfiled Units -HU- valori medi: 123.2 HU pre-contrasto; 168.5 HU immediatamente post-contrasto; 132.1 HU 4-13 minuti postcontrasto). La CT è utile soprattutto nella definizione delle dimensioni ed estensione di un processo neoplastico di origine tiroidea, in preparazione per un intevento chirurgico. La CT con mezzo di contrasto permette di differenziare tessuto vascolarizzato da aree necrotiche o cistiche, e consente di valutare l’invasione o dislocazione delle strutture circostanti. La valutazione dei linfonodi regionali è possibile sulle basi delle dimensioni (normali o aumentate). È bene ricordare che il mezzo di contrasto utilizzato è a base di iodio; una CT con contrasto, perciò risulta in una saturazione dei recettori per lo iodio e uno studio scintigrafico effettuato subito dopo la CT apparirà negativo. Questa considerazione è importante soprattutto nei casi in cui si valuti una massa cervicale o mediastinica e si voglia determinare con la scintigrafia se questa massa sia di origine tiroidea. Il tempo necessario per la risoluzione di questo effetto non è stato determinato con esattezza nel cane e nel gatto. Dopo un CT con contrasto, tuttavia, pressi la nostra Università si raccomanda un intevallo di 3-4 settimane prima di effettuare un eventuale studio scintigrafico. Ecografia - Ideale per la valutazione della tiroide è una sonda ad alta frequenza, da 7.5 a 10 o 13 MHz. I lobi tiroidei si localizzano nel piano longitudinale ventralmente e medialmente all’arteria carotide comune. Ruotando la sonda di 90º per ottenere una scansione trasversale, è possibile visualizzare la trachea, tiroide, arteria carotide, e la vena giugulare nella stessa immagine. I lobi tiroidei sono fusiformi, omogenei e a margini regolari. Nel piano trasversale, i lobi tiroidei hanno forma ovale o triangolare e si localizzano lateralmente alla trachea. L’ecogenicità della tiroi- 53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC Scintigrafia - La scintigrafia tiroidea si effettua utilizzando il 99mTc04-, o tecnezio pertecnetato, o, più raramente, lo 123I, o iodio-123. Il tecnezio pertecnetato ha il vantaggio di emettere raggi gamma con energia di 140 KeV, favorevole dal punto di vista di formazione dell’immagine, ed ha emivita di circa 6 ore. Lo iodio-123 emette raggi gamma con energia leggermente più elevata (159 KeV), e ha emivita più lunga, pari a 13 ore. Lo iodio-123 si comporta come iodio non radioattivo, e viene intrappolato nelle cellule follicolari della tiroide mediante meccanismo di trasporto attivo regolato dal TSH (thyroid stimulating hormon). Lo iodio viene quindi ossidato e legato all’aminoacido tirosina per la formazione di mono-iodotirosina e di-iodotirosina, le quali si combinano a formare T3 e T4. Questi ormoni vengono poi organificati nella formazione di tiroglobulina, una proteina che viene secreta nella colloide. Il tecnezio è un metallo di transizione (gruppo VIIB della tavola periodica) che imita l’azione degli alogeni (‘pseudo-alogeno’). Nella forma di pertecnetato, il tecnezio viene intrappolato e concentrato dalle cellule follicolari della tiroide. Il pertecnetato, tuttavia, non è soggetto a organificazione, né viene legato al gruppo tirosilico per la formazione di tiroglobulina. Il pertecnetato viene perciò concentrato nella tiroide, ma non partecipa alla formazione di ormoni tiroidei, né viene trattenuto all’interno della colloide. Lesioni di piccoli dimensioni (specie di tipo ectopico o metastatico) sono più facilmente visibili utilizzando iodio-123, rispetto al pertecnetato, a causa del più elevato rapporto fra intensità della lesione e background (in altre parole, il background viene marcatamente soppresso utilizzando iodio-123 rispetto al pertecnetato). Scintigrafia Tiroidea nel Gatto - Circa 20 minuti dopo la somministrazione endovenosa di tecnezio pertecnetato, si ottengono immagini laterali e ventrali dell’area cervicale e del torace con collimatore LEAP (‘low-energy, al-purpose’). Una veduta ventrale della tiroide ottenuta con collimatore ‘pinhole’ fornisce un’immagine ingrandita della ghiandola con maggiore risoluzione. In un animale normale, l’intensità dei due lobi tiroidei è simmetrica e leggermente inferiore all’intensità delle ghiadole salivari. È possibile calcolare il rapporto ghiandola tiroide:ghiandole salivari che, dopo 20 minuti dall’iniezione, è pari a circa 0,87:1 (variabile da 0,6:1 a 1,03:1). Il rapporto tiroide:salivari non cambia significativamente fra 20 minuti e un’ora dopo l’iniezione; tuttavia, l’intensità dalla tiroide continua ad aumentare fino a 4 ore dopo l’iniezione. In caso di acquisizione dell’immagine tre o quattro ore dopo l’iniezione di pertecnetato, perciò, è possibile diagnosticare erroneamente un gatto normale come ipertiroideo. - Quadri Patologici nel Gatto - In caso di iperplasia nodulare multifocale (o iperplasia adenomatosa), uno od entrambi i lobi della tiroide possono esibire aumentata intensità a causa dell’aumentato ‘uptake’ di pertecnetato. I lobi tiroidei affetti hanno in genere margini regolari e un pattern di uptake omogeneo, che può essere simmetrico o asimmetrico. In caso di patologia unilaterale (circa il 30% dei casi), il lobo controlaterale viene completamente soppresso dal meccanismo di 175 feedback negativo attraverso la ghiandola pituitaria. Nel caso in cui un lobo tiroideo mostri uptake aumentato, e l’altro intensità normale o diminuita, entrambi i lobi vanno considerati anormali. L’ipertiroidismo può anche essere il risultato di adenomi tiroidei iperfunzionanti. Gli adenomi possono essere singoli o multipli, uni- o bi-laterali, o originare da tessuto ectopico. In presenza di un adenoma, il tessuto normale circostante viene soppresso dal meccanismo a feedback negativo. Gli adenomi vengono visualizzati al meglio tramite l’uso di un collimatore ‘pinhole’. I carcinomi tiroidei sono rari nel gatto. La distinzione definitiva fra un processo benigno adenomatoso, e un carcinoma, non è possibile solo sulle basi dell’immagine scintigrafica. In altre parole, i carcinomi tiroidei possono mostrare un pattern simile ai processi iperplastici nodulari e adenomatosi. I carcinomi, tuttavia, tendono ad avere un pattern di uptake eterogeneo, con margini irregolari e spiculati. Nel caso in cui l’immagine scintigrafica riveli un pattern di uptake irregolare, con aree di intensità localizzate al di fuori dei margini della tiroide, il sospetto di un processo maligno è elevato. Aree di uptake localizzate alla base della lingua, lungo i piani cervicali e a livello del mediastino possono rappresentare metastasi, ma anche foci ectopici in caso di un processo benigno. L’accumulo di pertecnetato a livello di noduli o masse polmonari è indicativo di un processo neoplastico maligno, tuttavia non solo carcinoma tiroidei, ma anche tumori primari polmonari e altre metastasi possono accumulare pertecnetato. Immagini ottenute circa 20 minuti dopo la somministrazione di 3 mCi (111 MBq) di 99mTc04- in un gatto domestico a pelo corto, femmina sterilizzata di 12 anni: immagine laterale destra (in alto a sinistra), laterale sinistra (in alto a destra), ventrale con collimatore LEAP (in basso a sinistra), e ventrale con collimatore ‘pinhole’ (in basso a destra). Notare che nelle tre immagini ottenute con collimatore LEAP, entrambi i lobi della ghiandola tiroide sono più intensi delle ghiandole salivari, reperto diagnostico di ipertiroidismo bilaterale. Nell’immagine ventrale con collimatore ‘pinhole’, notare la preseza di noduli moltifocali a livello di entrambi i lobi tiroidei, quadro suggestivo di iperplasia multinodulare o di adenomi multifocali. 176 53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC Scintigrafia Tiroidea nel Cane - I parametri di acquisizione di immagine sono simili a quelli descritti per il gatto. La tiroide normale nel cane è più intensa della tiroide normale nel gatto: il rapporto ghiandola tiroide:ghiandole salivari, dopo 20 minuti dall’iniezione, è pari a circa 1,12:1. La presenza di tessuto ectopico sublinguale è più comune nel cane che non nel gatto, specie a seguito di una precedente tiroidectomia. - Quadri Patologici nel Cane - La maggior parte delle neoplasie tiroidee nel cane è rappresentata da carcinomi che non sono metabolicamente attivi (gli animali non sono ipertiroidei). La scintigrafia permette l’identificazione di una massa cervicale come originante o meno dalla tiroide. I tre pattern più comuni in caso di carcinoma tiroideo nel cane includono: 1) uptake aumentato, diffuso a livello dell’intero lobo tiroideo (tumore follicolare); 2) massa a chaiara origine tiroidea, con diminuito uptake del radionuclide, e con perdita del tessuto tiroideo normale (tumore a origine stromale); 3) aree irregolari e multifocali di uptake sia aumentato che diminuito (tumore a popolazione cellulare mista). La scintigrafia è utile nello staging tumorale, soprattutto per la valutazione dei linfonodi retrofaringei, che drenano la ghiandola tiroide, e per la valutazione dei piani cervicali, del mediastino e di possibili noduli polmonari. In questi casi, lo studio viene idealmente effettuato dopo la rimozione del tumore primario. In genere, lo studio con iodio-123 è superiore a quello con pertecnetato a causa della capacità di organificazione dello iodio-123. Bibliografia Feldman E, Nelson R. Hyperthyroidism and Thyroid Tumors. In: Feldman E, ed. 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