Sergio Stiso - Istituto Comprensivo Soleto

IL NOSTRO PERCORSO
Abbiamo inquadrato la figura di
Sergio Stiso nello spazio e nel
tempo, approfondito la sua
biografia e compreso la sua
importanza nell’ambito
dell’Umanesimo Salentino.
Sergio Stiso, monaco di
rito greco, umanista,
filosofo e teologo, Fu
uno dei principali
animatori
dell'ellenismo che si
sviluppò, in Terra
d'Otranto, tra la fine
del Quattrocento e
l'inizio del Cinquecento
CENNI BIOGRAFICI
Non si hanno molte notizie circa i suoi primi anni di
vita. Si sa solo che è nato nel 1458, nel piccolo centro
di Zollino, paese appartenente all'antica provincia di
Terra d'Otranto, dove la famiglia, originaria di Gallipoli,
si era stabilita all'inizio del XV secolo.
Si sa inoltre che studiò dapprima presso il prestigioso
Ginnasio di Nardò e, successivamente, nel Monastero
di San Nicola di Casole, vicino Otranto dove intraprese
la via del sacerdozio.
Monsignor Fabrizio di Capua, arcivescovo di Otranto,
gli assegnò la cappella di San Salvatore a Zollino
intorno al 1520.
Visse, stimato e rispettato, tra i 70 e
gli 80 anni. Non si conosce la data
precisa della sua morte, avvenuta
sicuramente prima del 1538. Fino
poco tempo fa si riteneva che fosse
morto nel 1535. Studi recentissimi,
condotti dallo studioso Manni,
hanno retrodatato la data della sua
scomparsa all’anno 1531.
abbiamo collocato sulla linea del
tempo l’ arco temporale della SUa vita
UMANESIMO E RINASCIMENTO: ETA’ DI TRANSIZIONE TRA MEDIOEVO ED ETA’
MODERNA
ETA’ MODERNA
BASSO MEDIOEVO
XI
XII
XIII
XIV
XV
XV
XVI
XVII
ETA’
CONTEMP
XVIII
XVIII
UMANESIMO E
RINASCIMENTO
1000
Rivoluzione
agricola
1458
1531
Anno di
nascita di
Sergio
Stiso
Presumibile
anno della
morte di
Stiso
1492
Scoperta
dell’America
1789
Rivoluzione
Francese
XIX
SERGIO STISO VISSE E
opero’ iN pieNo periodo
RINASCIMENTALE:
EPOCA di grandi
cambiamenti in tutti i
campi
ABBIAMO SCHEMATIZZATO CON
UNA MAPPA CONCETTUALE GLI
AMBITI IN CUI AVVENGONO
QUESTE GRANDI
TRASFORMAZIONI
mappa concettuale
- Antropocentrismo: l’uomo al centro
dell’universo; lo si considera una persona
libera, protagonista della storia, capace di
dominare la natura e di piegarla ai propri
interessi.
- Nuova visione del mondo e nuovi stili di
vita. Con l’Umanesimo si diffonde una
cultura laica, cioè indipendente dalla
religione.
NUOVA VISIONE DEL
MONDO
- Mecenatismo: I signori si circondano di
artisti e intellettuali per dare lustro alla
propria corte.
- Firenze con Lorenzo dei Medici, Venezia
e Roma (Stato Pontificio) sono i
principali centri di questo movimento.
- Umanesimo: da “umanae litterae”. Ritorno alla
classicità come riscoperta di valori e studio dei
classici latini e greci che diventano modelli da
imitare.
- Umanisti: i loro precursori sono Francesco
Petrarca e Boccaccio. Giotto nella pittura.
- Nascita e diffusione di numerosi cenacoli
intellettuali.
- Lorenzo Valla: fondatore della filologia: disciplina
che riporta alla versione originale i testi antichi.
SCRITTORI: Ariosto, Guicciardini, Machiavelli...
MECENATISMO E
CORTI
CAMPO LETTERARIO:
UMANESIMO
RINASCIMENTO
(II metà del XV secolo e I metà del XVI secolo)
-Rinnovamento in tutti i campi.
-Fioritura letteraria,culturale e artistica.
- Inizio dell’età moderna.
CAMPO ARTISTICO
Artisti del Rinascimento:
- Architettura:
Brunelleschi e Buonarroti...
- Pittura:
Masolino da Panicale, Raffaello Sanzio,
Giovanni Bellini, Andrea Mantegna, Tiziano
Vecellio, Sandro Botticelli.
- Scultura:
Leon Battista Alberti, Michelangelo
Buonarroti.
CAMPO TECNOLOGICO
-Johann Gutenberg: inventore della stampa a
carattere mobili.
- Utilizzo del torchio tipografico e avvio delle
attività di stampa.
- Declino del manoscritto e della tecnica
amanuense.
- Intensificazione della navigazione nella
seconda metà del XV secolo, grazie
all’invenzione di nuovi strumenti e tecniche.
- Scoperte di nuove terre e popoli fino ad
allora sconosciuti.
- Utilizzo della polvere da sparo.
CAMPO SCIENTIFICO
- Rivoluzione Copernicana: ripresa delle
teorie eliocentriche e definizione di un
sistema basato sulla centralità del Sole.
-Nuove scoperte in campo scientifico.
Nel campo letterario, lo studio
delle “humanae litterae” diede
vita all’Umanesimo
come riscoperta dei valori della
civiltà antica e studio dei
classici che diventarono modelli
da imitare.
L’UMANESIMO SALENTINO
rappresentò la fusione e
l’assimilazione della
CIVILTA’
GRECOBIZANTINA
CIVILTA’
LATINOOCCIDENTALE
“Il Magister”
Aveva una scuola dove insegnava le
“Humane litterae” ad allievi che
appartenevano a famiglie
benestanti della Terra d’Otranto. Per
il lavoro che svolgeva , per
l’importante carica che ricopriva e
per il suo sapere non comune, era
da tutti chiamato “Magister”
maestro.
I SUOI ALLIEVI
Il “Magister” di Zollino ebbe, tra i suoi
allievi, personalità molto importanti nel
tempo: Nicola Patreo di Curzola, Aulo
Giano Parrasio, il celebre Matteo Tafuri di
Soleto (filosofo, astrologo e mago), il
filosofo Marcantonio Zimarra di Galatina
e Nicolò Maiorano di Melpignano, custode
della Biblioteca Vaticana.
percHe’ il SUo operato fU molto
IMPORTANTE?
Da numerose fonti risulta che fu proprio il monaco
salentino, a mettere in salvo, parte dei manoscritti
dell’importantissima biblioteca del monastero di
Casole, durante l’invasione dei Turchi (nel 1480) e
ad avviare, negli anni seguenti, fra gli ultimi decenni
del Quattrocento ed i primi del Cinquecento, un’
opera di recupero e di copiatura dei vari testi.
Questa attività si svolse nello scriptorium di Zollino,
per opera dei suoi allievi.
Sergio Stiso, peraltro, non si limitò a trascrivere
solo opere diffuse allora nel Salento, ma cercò di
acquisire, da biblioteche estere, numerosi testi
sconosciuti nella zona.
La sua fama
EBBE CONTATTI ANCHE CON
LA CORTE DEI MEDICI.
FIRENZE ERA ALLORA UN
IMPORTANTISSIMO CENTRO
CULTURALE
Il prestigio di Sergio Stiso giunse a
Firenze, ai tempi di Lorenzo il
Magnifico. Nel 1491 Giano Lascaris,
umanista al servizio della corte
medicea, prima di imbarcarsi per la
Grecia, visitò la sua casa e gli
commissionò la trascrizione di alcuni
volumi ora conservati presso la
Biblioteca Laurenziana di Firenze.
Il rapporto di amicizia e stima con
Janus Lascaris, bibliotecario di
Lorenzo il Magnifico, continuò
anche in seguito, infatti, intrattenne
con lui rapporti epistolari.
Sergio Stiso
già avanti negli anni, fu
chiamato a Roma per dirigere la
Biblioteca Vaticana, ma declinò
l’iNvito, percHé ormai veccHio, iN
favore del suo allievo Nicolò
Maiorano.
DOVE E’ VISSUTO?
E’ VISSUTO A
ZOLLINO; LA SUA
CASA E’ ANDATA
DISTRUTTA.
ERA SITUATA, NELLA
VIA ATTUALMENTE
DENOMINATA
“Alcide De Gasperi”
GLI ABITANTI DI ZOLLINO, DA SEMPRE, LO HANNO
CONOSCIUTO COME “SERGIO STISIO” E NON STISO,
PROBABILMENTE, A CAUSA DI UN ERRORE DI TRASCRIZIONE,
DELLA VIA A LUI INTITOLATA, SITUATA TRA LA CHIESA
MADRE E PIAZZA SAN PIETRO.
Il 21 dicembre 2012, a conclusione
delle manifestazioni dedicate a
Sergio Stiso, il Consiglio
Comunale, convocato per le ore
10.30, nella sala del Centro
anziani, ha deliberato, alla
presenza delle autorità, di noi
alunni, dei docenti e genitori,
l'intitolazione dell'edificio
scolastico che ospita la scuola
Primaria e Secondaria.
Dopo l’intervento della
Dirigente Scolastica, noi
alunni abbiamo illustrato
il nostro percorso.
Tutti insieme ci siamo poi
recati a scuola per scoprire
la targa dedicata al
“Magister zollinese”.
"A Sergio Stiso
prete di rito greco e insigne maestro della
lingua d'Omero, vissuto a Zollino tra il 1400
ed il 1500.
Nella sua rinomata scuola e nel suo centro
di copia di preziosi manoscritti si formarono
grandi protagonisti delle vicende storico
culturali del tempo.
L'Amministrazione Comunale richiama la
memoria sul dotto umanista nel quale si
specchia l'identità grica di questa comunità
e augura agli odierni educatori e allievi
sempre pari fervore.
Zollino, 21 dicembre 2012"
Scuola Primaria e Secondaria
“Sergio Stiso” ZOLLINO
Conoscere le nostre radici ci ha permesso di
comprendere meglio il presente e di
riappropriarci pienamente della nostra
identità culturale.
Per concludere, possiamo dire che
SERGIO STISO ha dato lustro, in
passato, al nostro paesino E,
ANCORA OGGI, PARLIAMO DI LUI CON
ORGOGLIO. ci auguriamo che il suo
operato possa essere di stimolo e
che, ciascuno di noi, dia sempre il
massimo, impegnandosi
costantemente nello studio per
poter così realizzare, un giorno,
sogni e progetti.
La poesia di Duglas Malloc “IL MEGLIO” che la nostra prof.ssa
ci ha proposto all’inizio dell’anno scolastico, ben rappresenta
la necessità di impegnarci al massimo e di dare il meglio di noi
“il meGlio…”
Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,
siate una scopa nella valle,
ma siate la migliore piccola scopa sulla sponda del ruscello.
Siate un cespuglio, se non potete essere un albero.
Se non potete essere una via maestra, siate un sentiero.
Se non potete essere il sole, siate una stella.
Non con la mole vincete o fallite.
Siate il meglio di qualunque cosa siate.
Cercate ardentemente di scoprire a che cosa siete chiamati, poi
mettetevi a farlo appassionatamente.
Douglas Mallok