rete di autorita` regionali e locali per l`integrazione degli immigrati

giunta regionale – 9^ legislatura
ALLEGATOA alla Dgr n. 2498 del 04 dicembre 2012
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RETE DI AUTORITA’ REGIONALI E LOCALI PER
L’INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI
MEMORANDUM OF UNDERSTANDING
ALLEGATOA alla Dgr n. 2498 del 04 dicembre 2012
Le sottoscritte autorità locali e regionali, dopo aver esaminato il parere del Comitato delle
regioni in merito alla Comunicazione della Commissione sull’ "Agenda europea per
l'integrazione
dei
cittadini
di
paesi
terzi",
- Riconosce che l'immigrazione è una realtà in tutti gli Stati membri dell'Unione europea e
la necessità di attuare politiche efficaci per l'integrazione sociale, economica e
culturale
degli
immigrati
provenienti
da
paesi
terzi;
- Affrontano l'integrazione come un processo dinamico, costante e progressivo, che
costituisce una responsabilità congiunta a diversi livelli di governo e che richiede alle parti
interessate sforzi continui e una costante collaborazione per realizzare gli obiettivi;
- Descrive l'integrazione di processi bilaterali che richiede un impegno reciproco e si
compone di diritti e doveri, per la società di accoglienza nonché per gli immigrati;
- Crede che le politiche di integrazione dovrebbero essere sviluppate a livello locale,
seguendo un approccio di "bottom-up" dal “basso verso l’alto” e che il metodo di
governance multi-livello è più adatto per ottenere i migliori risultati in termini di
integrazione
immigrati;
- Approvano che le politiche di integrazione degli immigrati devono essere in armonia con
i valori europei fondamentali, come il rispetto dei diritti umani e della diversità, la lotta
contro
la
discriminazione
e
la
promozione
delle
pari
opportunità;
- Attribuiscono una grande importanza al trattamento equo degli immigrati legali in
materia di accesso al mercato del lavoro, dei beni pubblici, dei servizi di sanità e della
protezione
sociale;
- Sostengono la necessità di un approccio olistico che tenga conto non solo degli aspetti
economici e sociali dell'integrazione ma anche delle questioni legate alla diversità culturale
e religiosa, alla cittadinanza e alla partecipazione degli immigrati legali alla vita pubblica;
- Rileva che la partecipazione degli immigrati alla vita economica, sociale e politica delle
loro città e regioni ospitanti è un elemento essenziale per il raggiungimento della
coesione economica, sociale e territoriale che sono stati fissati dalla strategia
“Europa 2020”;
Per le ragioni sopra esposte, le autorità firmatarie prendono l'iniziativa di creare una
rete di "Autorità regionali e locali per l'integrazione degli immigrati" e si impegnato
a collaborare con le istituzioni dell'UE, degli Stati Membri e le parti interessate, al
fine di contribuire in modo significativo alla promozione di politiche di integrazione
efficaci,
che
riguardano:
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gli sforzi in corso per l'integrazione di tutti gli immigrati. Le azioni di integrazione non
dovrebbero rivolgersi soltanto agli immigrati nuovi arrivati, ma anche agli immigrati di
seconda
o
terza
generazione.
la creazione un clima di fiducia reciproca tra immigrati e società di accoglienza.
l’incoraggiamento
di
iniziative
volte
a
promuovere
il
dialogo
interculturale.
l'apprendimento della lingua del paese ospitante, preservando la loro scelta di imparare la
lingua
madre.
l’incoraggiamento di misure per facilitare l'accesso degli immigrati al mercato del lavoro e
l'acquisizione
di
qualifiche
professionali.
la validazione e la certificazione della formazione e delle qualifiche che gli immigrati hanno
acquisito nel loro paese di origine, al fine di facilitare la loro integrazione nel mercato del
lavoro e di avere maggiori possibilità di accedere ai sistemi di istruzione e formazione nel
paese
di
accoglienza.
la partecipazione attiva degli immigrati nelle strutture e nelle istituzioni della società di
accoglienza
e
nell
processo
politico.
la promozione delle pari opportunità per gli immigrati nei settori dell'istruzione, della
formazione, del lavoro, della sanità, degli alloggi e agli altri servizi di carattere pubblico.
l'adozione di misure innovative per l’integrazione a livello regionale e locale, al fine di
rispondere efficacemente alle sfide demografiche a cui alcune regioni sono confrontate.
Per raggiungere questi obiettivi le autorità firmatarie esprimono la volontà di
cooperare al fine di sistematizzare e sfruttare l'esperienza e le pratiche Europee,
come
segue:
Cooperare in modo privilegiato con il Comitato delle Regioni e la Commissione Europea,
al fine di promuovere il dialogo tra le autorità politiche e diffondere le esperienze a livello
regionale.
Partecipare allo sviluppo e all'utilizzo di "indicatori comuni europei", così come al
monitoraggio e alla valutazione delle politiche di integrazione per gli immigrati provenienti
da
paesi
terzi.
L'uso di nuovi strumenti, come i "patti territoriali" e "moduli europei" che permettono di
attuare le misure e le priorità tematiche appropriate per ogni unità territoriale e che
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possano prendere in considerazione norme costituzionali di ciascuno Stato membro, della
distribuzione delle competenze tra i diversi livelli di governo e dei principi di sussidiarietà e
di
proporzionalità.
Diffondere la loro conoscenza ad altre autorità regionali e locali, in modo adeguato ad ogni
situazione locale, per migliorare l'efficacia delle politiche di integrazione.
Bruxelles, Ottobre 2012
I co-firmatari della iniziativa per la creazione della rete delle autorità regionali e locali per
l'integrazione degli immigrati provenienti da paesi terzi:
La città di Budapest (HU)
Regione Est Inghilterra (UK)
Regione Emilia-Romagna (IT)
Regione Assia (DE)
Unione Nazionale Comuni Greci (GR)
Regione Paijat-Hame (Sud Finlandia) (FI)
Regione di Valencia (ES)
Regione del Veneto (IT)
L'Unione dei Comuni e delle Città Fiamminghe (BE)