come guarire senza farmaci

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ALL’INTERNO DI CIASCUNO DI NOI
AGISCONO POTENTI ENERGIE
CHE SANNO CURARCI PIÙ DEI FARMACI.
PER GUARIRE DA MOLTI DISTURBI
È NECESSARIO PRIMA DI TUTTO
FAR SÌ CHE QUESTE FORZE INTERIORI
POSSANO AGIRE LIBERAMENTE
E RIDARCI SALUTE E BENESSERE.
IN QUESTO LIBRO SPIEGHIAMO
COME ATTIVARE LE AREE DEL CERVELLO
CHE PRODUCONO L’AUTOGUARIGIONE,
ATTRAVERSO LE PAROLE ADATTE
E LE TECNICHE DI VISUALIZZAZIONE.
INOLTRE INDICHIAMO COME FARE
PER EVITARE I PENSIERI NOCIVI
E GLI ATTEGGIAMENTI PSICOLOGICI
CHE SONO ALL’ORIGINE DELLE MALATTIE.
IN PIÙ TUTTI I RIMEDI NATURALI,
COME GUARIRE SENZA FARMACI
RIZA
GLI INTEGRATORI E I CIBI “SANI”
RIZA
Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it
RIZA
CHE CI CURANO SENZA INTOSSICARCI.
COME GUARIRE
SENZA FARMACI
Attiva le capacità di autoguarigione
che appartengono a ognuno di noi
Sommario
INTRODUZIONE
La cura è già in te, lasciala agire liberamente ........... 7
1 Il cervello ci guarisce
meglio di ogni farmaco ............................................ 11
I rischi collegati all’uso
2 e all’abuso delle medicine....................................... 51
I rimedi “verdi” che ti curano
3 senza effetti collaterali ........................................... 101
4 Con i cibi giusti
puoi riattivare le tue difese ................................... 133
Introduzione
La cura è già in te,
lasciala agire liberamente
Che cosa bisogna fare quando ci si ammala? Nelle campagne
pubblicitarie si legge spesso dell’importanza di lottare contro
le malattie. La forza di volontà è davvero importante per
guarire? È così facendo, sforzandoci, che attiviamo le nostre
capacità di autoguarigione?
Il cervello per secernere le sostanze contro i disagi, i dolori, ha
bisogno che ci diciamo più volte “devo farcela”?
Lo strapotere del pensiero scientifico di questi anni ha fatto
credere al mondo che le malattie vengono da alterazioni della
materia vivente, mentre poca o scarsa importanza è data allo
stato mentale delle persone che si ammalano. Se ci sono batteri
ci vogliono gli antibiotici, se ci sono infiammazioni occorrono
i preparati chimici adatti, e così via sino alla chirurgia. Tutto
vero e spesso utile, ma la mente non conta?
Come esiste un effetto placebo, cioè un farmaco inerte che produce guarigioni, così esistono stati di coscienza che possono profondamente cambiare le relazioni tra le molecole, tra le cellule,
tra i tessuti. A seconda di come guardiamo e vediamo il mondo,
il nostro sistema immunitario può combattere e sconfiggere virus e batteri, oppure venirne travolto...
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L’effetto placebo rivela che se una persona crede al medico che
gli dà la pastiglia, arrivano effetti terapeutici, anche se il farmaco non ha nessun valore scientifico.
A cosa dovremmo credere, quando ci ammaliamo? Matilde (54
anni) è guarita da una grave forma di artrite reumatoide semplicemente affidandosi alle immagini di lei che danzava come
una ballerina e muoveva le mani bloccate dalla malattia come
se fossero “carezze al mio volto, alla bambina che adorava tanto giocare con la creta”. Immaginare, impastare e “perdersi dentro queste azioni, come se fossi in balia del vento e del mare”,
sono stati i suoi salvatori.
Più che fare degli sforzi, conta uscire dal pensiero. E poi bisogna
immaginare e fare cose concrete, con la mente completamente
vuota, come se giocassimo incantati. Cose concrete, che magari
non facciamo da anni, oppure completamente nuove.
Giuseppe (40 anni) fantasticava di essere un sarto e si è messo
a tagliare e ritagliare figurini. “Una cosa che mi eccitava talmente che, mentre ero in convalescenza, ci passavo le giornate
e non pensavo più al tumore appena operato”. Ha fatto tutte
le terapie consigliate dai medici, ma ci ha messo del suo: la
fantasia concreta. La ripresa è stata sbalorditiva: in poco tempo ha ripreso la piena attività lavorativa, lasciando sconvolti
i medici che lo avevano in cura.
Quando stiamo male è fondamentale aprire le porte alle immagini: sono il farmaco per uscire dal circuito di pensieri tutti centrati sul disturbo. Niente domande: ce la farò? Ma distrarsi con le immagini e con le azioni concrete.
È utile tutto ciò che ci distoglie dal pensare alla malattia. Lo
stesso vale quando ci arriva, come un fulmine a ciel sereno, una
diagnosi che ci spaventa. Le aree del cervello dell’autoguari8
Introduzione
gione funzionano molto meglio se non pensiamo troppo alla
nostra malattia. Hanno bisogno di un bagno rigenerante
nell’immaginario, nella fantasia, nell’avventura di essere un
nuovo personaggio. La mente libera che fantastica è anche un
modo per trovare il medico giusto, su misura per noi.
Bisogna fidarsi del nostro cervello: sa più cose di noi... Le aree
antiche del cervello, dove si compie il misterioso salto dalla
mente al corpo, vengono attivate soprattutto dalle Immagini.
In queste aree ci sono le funzioni autoguaritrici.
La forza dell’autoguarigione è dello stesso campo di quella della provvidenza. Che cos’è la provvidenza?
L’attivare dentro di noi l’immagine di una “forza misteriosa”
che si prende cura di noi. Gli antichi Greci la chiamavano
Atena, perché avevano scoperto che in certi stati mentali ci
succedono cose che ci curano, ci aiutano, ci guariscono e ci fanno
trovare la persona giusta per aiutarci.
Non è un atto di forza, né di coraggio o volontà, ma semplicemente l’affidarsi all’ignoto che ci abita e che ci protegge.
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Capitolo 1
Il cervello
ci guarisce meglio
di ogni farmaco
Capitolo 1
Il sistema immunitario ci cura
senza che ce ne accorgiamo
Negli anni ‘70, alcuni ricercatori hanno fatto una scoperta sconcertante: il sistema immunitario era suscettibile al
condizionamento in risposta a stress psicologico. È il risultato che ha dato l’avvio all’indagine sul rapporto tra
attività nervosa e sistema immunitario.
Al giorno d’oggi si calcola che un essere umano del nostro
tempo, nell’arco della propria vita, sviluppi differenti patologie (anche piuttosto gravi) che vengono prontamente
neutralizzate dal nostro sistema immunitario, senza che si
palesino sintomi o disturbi.
Questo constatazione, per molti aspetti sconcertante, ci
spiega in maniera immediata e diretta quanto sia importante il sistema immunitario, e al tempo stesso ci fa capire che gran parte del suo lavoro si svolge “dietro le quinte”,
senza che noi ci accorgiamo di niente, senza che noi facciamo nulla, senza che usiamo sostanze chimiche.
Nella maggior parte delle patologie, infatti, il processo di
guarigione è “innato” ed è regolato in maniera automatica
dal nostro cervello. La scienza che studia questo rapporto
tra il sistema immunitario e il cervello è chiamata psiconeuroimmunologia, ed è considerata uno degli ambiti più
promettenti della ricerca scientifica. Studia i processi profondi che forniscono al corpo gli strumenti che gli consentono di difendersi e nello stesso tempo anche le ragioni per cui questi processi, in alcune occasioni, si bloccano
lasciando via libera alle malattie.
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Il cervello ci guarisce meglio di ogni farmaco
Il cervello ha il potere di guarirci
Il cervello è capace di creare tutte le condizioni necessarie
a risolvere i disturbi corporei. Anche quelli più gravi. Si
tratta di un fenomeno che la scienza ha sempre descritto
in maniera sbrigativa, chiamandolo “guarigione spontanea”. In realtà il potere curativo del cervello comincia a
essere dimostrato da diversi studi, che analizzano come
l’attività neurologica sia capace di regolare e attivare il
sistema immunitario. In particolare le difese dell’organismo vengono stimolate da tutti gli ormoni prodotti nei
momenti di benessere dal sistema parasimpatico (serotonina, dopamina, endorfine e citochine). Al contrario gli
ormoni prodotti dallo stress, come il cortisolo, hanno un
effetto depressivo del sistema immunitario.
Il legame tra neuroni e autodifese
Oggi è ampiamente riconosciuto dalla medicina ufficiale
che il cervello e il sistema immunitario sono in grado di
influenzarsi reciprocamente in modo diretto.
Diverse alterazioni del sistema nervoso, infatti, si riflettono sulle nostre difese, e viceversa le mutazioni del sistema
immunitario, come quelle che si verificano durante una
malattia, possono agire sul cervello, determinando modificazioni dell’umore e alterazioni cognitive.
Il sistema nervoso autonomo regola la circolazione del
sistema immunitario, decidendo se apportare più o meno
sangue agli organi linfatici e agendo direttamente sulla
funzionalità delle cellule immunitarie, attraverso il rilascio
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