Chiesa Ortodossa Georgiana e Concili Ecumenici Sergo Parulava

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Chiesa Ortodossa Georgiana e Concili
Ecumenici
Sergo Parulava
ROMA; 2007
Introduzione
Chiesa cristiana in oriente sempre aveva una vita diversa, un stile diverso della
continuità nel convivenza con mondo cristiano in occidente, dall’inizio, proprio dalla
nascita della chiesa, la parte orientale si è fatto subito entrare negli avvenimenti cristiani,
con i discussioni, con le riflessioni e con i primissimi scontri fra i cristiani.
Era questo sempre in oriente, quel oriente, che avendo in patrimonio grande pensiero
filosofico, non poteva ricevere un religione cosi rivoluzionaria, con il semplice “Credo”,
proprio apostolo Paolo fecce il suo famoso intervento ad Atene, usando il linguaggio
filosofico, ed anche dopo, quando con Costantino il Grande il cristianesimo prende un
ruolo decisivo nel pensiero religioso-filosofico, allora si lavora per determinazione della
terminologia ecclesiastica, contro dei cambiamenti dogmatici.
Proprio per questo la chiesa si riuniva e prendeva delle decisioni, per manifestare il
“Credo Cristiano”, si convocavano degli gerarchi della chiesa, di solito erano rappresentati
delle chiese maggiore del mondo , venivano da li dove c’era bisogno di portare le parole
dei concili.
Sapendo che la Chiesa Ortodossa oggi riconosce dei primi sette concili mondiale,
Concili dal Niceano I fino al Niceano II, quelli che sono stato svolti tutti in oriente, e
naturalmente con la partecipazione della maggioranza di parte orientale, certamente con i
rappresentanti della chiesa del occidente. Allora dal oriente si cercava sempre di
convocare dei gerarchi delle chiese maggiori, delle prime grande cinque chiese, di Roma
(occidente),Costantinopoli, Gerusalemme, Antiochia, e quella Alessandrina. C’erano o no
dei rappresentanti delle antiche chiese, dobbiamo andare alle fonti dirette o indirette.
Alla chiesa georgiana, dobbiamo prima di tutto sottolineare, che gia nel secolo V ,
questa chiesa ritiene autocefalia, dalla madre chiesa di Antiochia, che come sappiamo, si
rilasciava soltanto alle chiese antiche ed apostoliche, basando sulla verità, che tale chiesa è
stata fondata dalle predicazioni del apostolo e degli apostoli, cosi e fu dichiarato dal
Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, durante la cerimonia del riconoscimento della
Chiesa Georgiana, come chiesa autocefala.1
1
L’autocefalia della chiesa georgiana è stato preso nel secolo V, durante dei secoli, tale autocefalia fu stata
confermata anche dai concili locali o mondiali, ma nel 1801 l’occupazione russa zaristi prima porta annullazione
della monarchia georgiana dei Bagration, e poi in seguito, vanno in esilio, anche il patriarca, con i vescovi e la
chiesa georgiana diventa un semplice diocesi (numero sesto) della chiesa Russa. Soltanto nel 1918, quando la
Georgia riesce ad ottenere una momentanea l’indipendenza dai Zaristi russi, anche la chiesa georgiana subito si
Autocefalia di quale si basa, sulla predicazione del apostolo Andrea, che avrebbe
predicato sul lungo di Mar Nero. Predicando fra gli altri nelle città, colonie greche, e
queste città erano i primi centri cristiane e primissimi sedi vescovili nella Georgia
occidentale, dalle quale troviamo dei partecipanti nei concili ecumenici.
Questi vescovi non erano vescovi soltanto delle città greche, ma anche della
popolazione intorno, allora erano dei vescovi rappresentanti della popolazione georgiana,
alcune volta anche essi erano di nazionalità georgiana, se le volta non erano i diretti
vescovi della chiesa georgiana, comunque erano dei primi che hanno portato le parole del
concilio in Georgia.
Quasi totale mancanza delle opere scritte su di questa tema, si spiega con le numerosi
occupazioni, con le distruzioni e con le perdite delle innumerevoli fonti ecclesiastici, cosi
fino alla fine del XX secolo, non esisteva nessuna, anche piccola, opera che avrebbe
raccolto tutta la storia della partecipazione dei vescovi dalle terre georgiane, per fortuna
oggi abbiamo, piccolo, ma interessante ricerca su di tema, dello storico Metropolita Anania
Djaparidze , chi è il primo , che su di tema ha cercato di riunire tutte le fonti e
informazioni, e dedicato un capitolo nel suo libro “Concili della Chiesa Georgiana”2 ,
nell’opera lo storico cerca di dare luce sulle questioni meno studiate, confrontando le fonti
della storia georgiana e queste dei concili.
Prima di tutto, per dimostrare che la chiesa georgiana, sempre aveva un forte legame
con il mondo cristiano, prende le parole di Procopio di Cesarea: “ Gli Iberici sono dei
cristiani e seguono le regole meglio di tutti che conosciamo”3, e questo scriveva Procopio nel VI
secolo, gia erano finiti quattro concili mondiali, che dimostra lo spirito conciliare del
ambiente georgiana, questo sottolineava Cattolicos Kirion II ( † 1921 ) , che diceva che
georgiano hanno mantenuto “il Cristianesimo del Gerusalemme” , che vuol dire senza
cambiarne contenuto, anche prima nel secolo XI , davanti al patriarca d’Antiochia, San
Giorgio di Monte Athos, che aveva testimoniato che i georgiani non hanno mai rifiutato le
decisioni dei concili.
I Concilio Ecumenico
2
3
dichiara la propria autocefalia, nonostante quello che lo stato dopo di soli tre anni viene un’altra volta occupata dai
russi (1921, questa volta dai comunisti), chiesa comunque riesce a difendere l’autocefalia, chiesa russa lo riconosce
dopo 22 anni, nel 1943; e poi dal mondo ortodosso e cristiano in genere nel 1990, e viene definita come la “Chiesa
Ortodossa, Apostolica ed Autocefala Georgiana” e la sua guida “Cattolicos di Mtskheta e patriarca di tutta la
Georgia”.
ANANIA DJAPARIDZE:” I concili ecclesiastici della Georgia” 3 vol. Tbilisi, 2003, edizione :” MERANI”
“Gheorgika” II,
Primo Concilio di Nicea
Dal 19 giugno al 25 luglio (?) 325.
Papa Silvestro I (314-335).
Convocato dall’imperatore Costantino.
Tema: Simbolo Niceno contro Ario: consustanzialità del Figlio col Padre.
Documenti: 20 canoni.
Rivedendo gli elenchi dei vescovi che hanno firmato i documenti del quel concilio,
possiamo trovare un nome:
“Vescovo di Bichvinta Stratophulos”
Bichvinta4, era nella Georgia occidentale, vicino al Mar Nero, città è stata fondata dai
greci, ed allora fu uno più antichi sedi vescovili5, questa città avrebbe ospitato degli
apostoli, e la comunità cristiana era cosi famosa, che il primo concilio non si ha fatto
mancare un vescovo da li, queste terre anche per Eusebio di Cesarea erano delle antiche
terre georgiane, scriveva che anche nei tempi di Nabukodonossor queste terre erano abitati
dagli Iberici.
Quel fatto, che da Bichvinta, un vescovo è stato invitato nel concilio ecumenico, è una
grandissima informazione, sul considerare ed immaginare l’ampiezza ed influenza della
comunità d’essa. Con questa notizia, possiamo collegare anche la crescente vita economica
e con il centro commerciale, che era nei questi parti.
Alcuni storici pensano d’esistenza di qualche un altro, secondo vescovo del concilio di
Nicea, intendono:
“Domnus ( Domne) vescovo di Trebisonda”
perché nei questi tempi, il territorio intorno a Trebisonda, era abitata dagli alcuni tribù
georgiani, fino a XIII secolo, anche senza essere dentro nello stato georgiano, Trebisonda
sempre considerava, come una città ospitante dei caucasici.
4
Bichvinta - nome georgiano,in greco sarebbe Pitiunt , una città famosa e ricca, anche molto bella, con i boschi degli
alberi dell’età secoli, e sotto sta il Mare. Attorno d’essa erano tanti villaggi e naturalmente passava la via proveniente
dall’oriente, quale attraversava tutta la Georgia occidentale e andava al nord, a Nicofsia, poi alla terra dei popoli del
Caucaso.
5
Per confermare questa affermazione basterebbe un recente ritrovamento archeologico nei questi parti, è stato
scoperto un basilica della seconda meta del IV secolo, costruttore della quale era un certo georgiano, dalla
popolazione aborigena, col nome “Oreli”.
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II Concilio Ecumenico
Primo Concilio di Costantinopoli
Dal I maggio al luglio 381.
Papa: Damaso I (366-384).
Convocato dall'imperatore Teodosio I.
Tema: Simbolo Niceno-Costantinopolitano. Divinità dello Spirito Santo.
Documenti: 7 canoni.
Concilio raccogliendo 150 padri, fra di loro , anche un vescovo:
“ di Amisya, provincia del Ponto, Pantophilus Iberico”
Certamente questa regione si trova anch’oggi, vicino di Trebisonda, come abbiamo gia
accentato sopra, queste terre erano popolati dalle tribù georgiane, il sopranome del quel
vescovo da una chiara confermazione d’essa.
Alcuni pensano, se fosse dalla città “iberia” che sarebbe trovato nella zona
sopraindicata, invece noi abbiamo gli altri esempi, quando si scrive anche la nazione del
vescovo esempio, un vescovo, che ha firmato documento del primo concilio, si nomina,
come. “ Giovani Persiano”.
Essenza del vescovo georgiano nel secondo concilio ecumenico, è stato confermato
anche dal concilio locale della chiesa ortodossa georgiana nel XX secolo, quando nel un
documento, sottolineato la partecipazione del Pantophilus Iberico nel concilio.
III Concilio Ecumenico
Concilio di Efeso
Dal 22 giugno al 31 luglio 431.
Papa Celestino I (422-432).
Convocato dall'Imperatore Teodosio I.
Cinque sessioni.
Tema: Divina Maternità di Maria contro Nestorio.
Documenti: 6 canoni.
Ad Efeso, sono riuniti dei vescovi, ancora con maggioranza orientali, fra di loro
troviamo un vescovo, famoso antinestoriano:
“Geremia ( Ieremia ) Iberico da Urha”
Urha, si trovava nella Persia, ma Iberico, voleva dire soltanto quello che lui era un
georgiano, si pensa che sarebbe stato dal parte della Georgia orientale, che era stato sotto
dominazione persiana, ed allora quella parte si chiamava “Persiana”, nel V secolo, qui il re
Vakhtang fece 12 nuovi sedi vescovili, si pensa che questo personaggio proveniva da qui, e
per questo avrebbe preso nome “Iberico”, ma il suo sede era ad Urha, e scritto cosi, iberico
da Urha. Comunque un personaggio noto, e studiato nella storiografia georgiana.
IV Concilio Ecumenico
Concilio di Calcedonia
Dall'8 ottobre al 1 novembre 451.
Papa Leone Magno (440-461).
Convocato dall'Imperatore Marciano.
17 sessioni.
Tema: Due nature nell'unica Persona del Cristo (condanna del monofisismo).
Documenti: 30 canoni.
Questo concilio, come nessun altro, è importante per il Caucaso, proprio dopo questo
concilio si ridisegna la nuova mappa della cristianità nel regione, lo stato cristiano
Albanese non c’era più, ed ora anche Armenia, prendendo la via anticalcedoniana è andato
in eresia, unico stato che doveva trasmettere l’insegnamento della chiesa e che doveva
mantenere l’eredità del concilio era chiesa ortodossa georgiana.
Abbiamo alcuni fonti6, che scrivono che parte del concilio, abbia preso un vescovo anche
dal Sebastopolis7, un altro libro, quale era un libro fondamentale per lo studio i concili
della chiesa8, negli appunti scrive , li dove scritto:
“Presbitero Paolo, segretario del vescovo Uranios d’Imeria”
ci sono dei manoscritti, dove al posto “Di Imeria” scritto “di Iveria”, Iveria che vuol dire
Iberia.
Comunque la chiesa georgiana ha subito preso il decreto Calcedoniano, ed è stato un
difensore d’essa davanti al mondo monofisita.
V Concilio Ecumenico
6
“Abkhazia e il convento del nuovo Athon” 1891, ( in russo)
Sebastopolis -Nei tempi del cristianesimo l’hanno chiamato “la città del Santo Stefano”, l’altro nome Dioscuria nome
puro greco proviene dai dioscuri, nella terra d’Abkhazeti, una regione della Georgia, chi è uno delle più ricche e più
belle con il Mare e con le montagne altissime. poi vicino a lei si è sviluppata, la città più importante nella questa zona
– Sokhumi, che sempre manteneva i legami antichi con Dioscuria. Purtroppo oggi questa regione è devastata dalla
guerra ancora mantenuta dai separatisti, contro la Georgia.
8
“Le atti dei concili ecumenici”III vol. pag. 51; 1896 ( in russo)
7
Secondo Concilio di Costantinopoli
Convocato dall'imperatore Giustiniano I.
8 sessioni dal 5 maggio al 2 giugno 553.
Papa Vigilio (537-555).
Tema: Condanna dei "Tre capitoli" dei nestoriani.
Soltanto uno storico georgiano, B. Diasamidze9, sostiene che anche questo concilio si è
svolto con partecipazione di un vescovo, dalla comunità georgiana, quello dalla città Petra,
Giovanni vescovo di Petra
si pensa che Petra, essendosi molti secoli dentro dello stato georgiano da popolato dai
popoli georgiani, avrebbe avuto un vescovo proprio dalla comunità georgiana, ma questo
opinione non ha nessun appoggio documentare, neanche un'altra, più fantasiosa versione
che vede proprio due vescovi georgiani, uno dalla città Phasis10 e da Sebastopolis.
Professore Diasamidze pensa che nel città di Petra, che nel passato aveva un vescovo,
come altre città greche ( Sebastopolis- Dioscuria, Phasis, Bichvinta … ) , questo si è
confermata nel “Gheorgika11”, dove anche precisato che la popolazione che sta intorno alle
città, chiamate “Barbari”( non greci) , sono dei cristiani e hanno un suo vescovo, questo
voleva dire 1) che fuori era un altro vescovo ( chiamato come vescovo dei “Lazi” un nome
delle tribù georgiana d’occidentale) , probabilmente sotto del patriarcato della Georgia e 2)
dentro delle mura di città doveva essere un altro vescovo, che dipendeva dal patriarcato di
Costantinopoli; ma come precisa storico Djaparidze, in questo periodo ( VI sec.) città
Petra, era ormai distrutta, perché era epicentro delle guerre fra i bizantini e i persiani.
VI Concilio Ecumenico
Terzo Concilio di Costantinopoli
9
B. Diasamidze: ” Il cristianesimo nella Georgia occidentale, durante I- X secoli”Bitumi, 2001, pag. 76
( in georgiano)
10
Phasis - sicuramente il nome deriva dal fiume Fasis , che si entra al Mar Nero proprio accanto alla città. La città era
li da dove partiva la via più corta per raggiungere la seconda importante città della Georgia, Kutaissi ( la città
antichissima fondata nel VII-VI a.c. secolo, aveva nome Aia, che era ed è oggi cuore della
Georgia occidentale), Phasis esiste anche oggi e si chiama Poti, ed anche oggi è una città Marittima.
11
“Gheorgika” cap. II
Dal 7 novembre 680 al 16 settembre 681.
Papi: Agatone (678-681) e Leone II (682-683).
16 sessioni
Convocato dall'Imperatore Costantino IV.
Tema: Condanna della dottrina di una volontà in Cristo (monotelismo);
questione di Onorio.
Nessun storico non sostiene che durante questo concilio, avrebbero partecipato dei
vescovi georgiani, ma durante del aggiuntivo concilio, nominata “Truli”, nel 691,
chiaramente sono registrati due vescovi georgiani:
1) Vescovo di Phasis - Teodore
2) Vescovo di Petron – Giovanni
La prima città, oggi Poti, dai tempi antichissimi fa parte delle città greche sul lungo di
Mar Nero, anche essa è una città dei primissimi sedi vescovili; dalla seconda- Petron , oggi
sono rimasti le resti del antico Cittadella, dentro una piccolo villaggio – Tsikhisdziri. Tutti
due fanno parte della Georgia occidentale- Mingrelia, tutti due vescovi erano sotto il
patriarcato di Costantinopoli, perché in questo periodo maggiore parte della Georgia
occidentale, era occupata dal impero Bizantino, ma comunque erano dei vescovi georgiani
dalla comunità georgiana.
Esiste anche una versione del famoso storico georgiano Tedo Jordania, che aveva scrito
sul concilio, li sarebbero stati anche altri vescovi georgiani, le sue opinioni sono basate
sopra di tutto sui manoscritti georgiani, dove come abbiamo detto sesto concilio era con
altri vescovi georgiani, nel libro di Jordania12, lui mete elenco, dei vescovi e con due
soprannominati mette altri due che hanno partecipato nel VI concilio ( interessante che lo
storico definisce concilio di Truli, come quinto):
Giorgio, Vescovo di Kamakhi, dalle parte della grande Armenia
Fotios, Vescovo della città di Sebastopolis
Ma questa informazione, per mancanza dei documenti, rimane come un opinione, anche è
12
T. Jordania “ Cronache” vol. I pag. 88 Tbilisi ( in georgiano)
da discutere si il primo vescovo davvero era dalla parte georgiana dei villaggi che si
trovavano al confine con l’Armenia, e il secondo, che dalla città Sebastopolis, era davvero
dalla quella georgiana?
Comunque è chiaro l’interessamento degli storici georgiani per questo concilio, perché
durante questo concilio, hanno discusso sull’Autocefalia della chiesa georgiana, ed hanno
riconfermato un'altra volta, cosi scrive “La Storia di Kartli” 13 :” ... Concilio ha confermato
la Santa Sede di Mtskheta e il suo Patriarca, come un sovrano della chiesa autocefala,
riconfermando cosi la decisione del patriarcato d’Antiochia, che aveva dato l’autocefalia gia
nel V secolo alla chiesa georgiana…”, purtroppo questa informazione è stato conservato
soltanto nelle fonte georgiane, un altro fonte che parla per questo concilio è “Manoscritti di
Martvili”14, questo documento ripete sopradetta informazione, ma aggiunge anche fonte”:Il
Tacticone di Costantinopoli” , pensano forse questo documento era conservato prima del
concilio “Truliano”, e poi durante le modificazioni, si è scomparsa.
VII Concilio Ecumenico
Secondo Concilio di Nicea
Dal 24 settembre al 23 ottobre 787.
Papa Adriano I (772-795).
13
14
“Kartlis Tskhoveba” vol. I pag. 232
“Martvilis khelnacerebi” edizione “dzveli sakartvelo” , vol. III, 1913-1914
8 sessioni.
Convocato dall'Imperatrice Irene.
Tema: Significato e liceità del culto delle immagini.
Documenti: 22 canoni.
Il problema dell‘Iconoclastia non era mai esistita per i credenti caucasici, e
naturalmente le dichiarazioni del concilio, sono presi senza problemi, forse assenza del
problema spiega, che dalla chiesa georgiana direttamente o indirettamente, dalle terre
georgiane, non era nessun rappresentante nel concilio; comunque c’è un opinione, che
svela essenza un vescovo, che essendo il vescovo della chiesa greca, da Trebisonda, ma nel
documento, dove ci sono delle firme, si vede la doppia intitolazione del sopradetto vescovo,
che ha fatto parte del concilio:
Cristoforos – Vescovo di Trebisonda e di Phasis 15.
La seconda sede per un vescovo, sembra molto strano, secondo alcuni storici georgiani,
questo la prima città indicherebbe sede vescovile, la seconda la provenienza, o almeno il
primo sede, da dove era stato trasferito a Trebisonda, questa opinione si rinforzerebbe
anche dal fatto, che in questo periodo a Phasis, c’era una guerra continua e naturalmente
era un migrazione, forse da qui era partito vescovo, che comunque ha mantenuto nel titolo
della prima città-sede.
Conclusione
La chiesa Ortodossa Georgiana, avendo un’esperienza della collaborazione con le
antiche grande chiese, con oriente e con occidente, aveva avuto la sua parte anche nei
concili ecumenici della chiesa, alcuni dei partecipanti erano diretti rappresentanti della
chiesa georgiana, come
15
K. Kekelidze: “ La storia della Letteratura georgiana nel primo medioevo”1935, pag. 28
Vescovo di Phasis - Teodore
Vescovo di Petron – Giovanni
Alcuni dei partecipanti nei concili, erano dalle città greche, ma nel territorio georgiano,
e nello stesso tempo erano anche vescovi della gente, che vivevano intorno alle città, e
questi vescovi erano i portatori diretti delle decisioni dei concili:
Vescovo di Bichvinta - Stratophulos
Vescovo di Petra - Giovanni
Sono stati alcuni, che non erano vescovi sulla terra georgiana, neanche facevano parte
della chiesa ortodossa georgiana, ma partendo dai nomi, sopranomi o intitolazioni dei
questi padri conciliari, alcuni intravedono la loro nazionalità e provenienza, questi
certamente sono opinioni, si tratta di:
Vescovo di Amisya, provincia del Ponto - Pantophilus Iberico
Vescovo di Urha - Geremia ( Ieremia ) Iberico
Vescovo di Trebisonda e di Phasis – Cristoforos
Ed anche ci sono dei personaggi, esistenza delle quale è discutibile ed appartiene
soltanto alle opinioni dei singoli storici:
Vescovo di Kamakhi - Giorgio
Vescovo della città di Sebastopolis - Fotios
Vescovo d’Iberia - Uranios (rappresentato con presbitero Paolo segretario)
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