ML 119 -­ PIANO DI LAVORO CONSUNTIVO
MATERIA: FILOSOFIA DOCENTE: MARCO IANNUCCI CLASSE 5^ E A.S. 2015/2016 INDIRIZZO: NUOVO ORDINAMENTO (RIFORMA) – ARTI FIGURATIVE FINALITA’ RAGGIUNTE Con il percorso didattico compiuto durante l'anno scolastico si è contribuito: 1. alla formazione culturale degli studenti, favorendo un approccio storico-­critico-­problematico ai problemi connessi anche alle scelte di studio, di lavoro e di vita;; 2. alla maturazione di soggetti consapevoli della loro libertà e del loro situarsi in una pluralità di rapporti naturali ed umani implicante un'apertura interpersonale ed una disponibilità alla feconda conversazione umana;; 3. alla capacità di esercitare la riflessione critica sulle diverse forme di sapere, sulle loro condizioni di possibilità e sul loro "senso", cioè sul loro rapporto con la totalità dell'esperienza umana;; 4. all'attitudine a problematizzare conoscenze, idee e credenze, mediante il riconoscimento della loro identità e storicità;; 5. all'esercizio del controllo del discorso, attraverso l'uso di strategie argomentative e di procedure logiche;; 6. alla capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili, anche in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare, che nasce dalla rapidità delle attuali trasformazioni scientifiche e tecnologiche, sociali e culturali. METODI DI LAVORO UTILIZZATI Si sono utilizzate lezioni frontali, lezioni dialogate, analisi del testo in adozione, analisi guidata di brani presi in esame. Il recupero si è effettuato mediante studio individualizzato assistito dall'insegnante con chiarimenti e consigli di metodo. STRUMENTI UTILIZZATI Priorità è stata data agli appunti presi durante le lezioni, integrati dal libro di testo in uso, in qualche caso da fotocopie e da libri portati e mostrati in classe. CRITERI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI Ai fini della valutazione si è tenuto conto dei livelli di partenza, delle conoscenze e delle competenze acquisite dall'alunno, dell'interesse e della partecipazione attiva alle lezioni, dell'impegno nello studio, dell'assiduità della frequenza, del rispetto delle scadenze/consegne e del senso di responsabilità dimostrato. NUMERO DI VERIFICHE ATTUATE PER QUADRIMESTRE E RELATIVA TIPOLOGIA È stata effettuata una verifica orale, più una scritta nel primo periodo valutativo;; due verifiche orali nel secondo periodo valutativo, più eventuali verifiche orali di recupero. DATA: 06/06/2016 FIRMA DOCENTE: _____________________________ ML 119 -­ PIANO DI LAVORO CONSUNTIVO
PROGRAMMA SVOLTO MODULO-­PERCORSO N° 1 OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI CONTENUTI SVOLTI - Conoscere ed utilizzare il
lessico e le categorie
essenziali della tradizione
filosofica;
PERCORSO TEMATICO: DUE MODELLI DI ETICA: L’ETICA RAZIONALE DI
KANT E L’ETICA DELLA RINUNCIA ALLA VOLONTA’, DI SCHOPENHAUER.
- comprendere le linee
essenziali di sviluppo della
filosofia moderna come
individuate dal docente;
- usare in modo corretto gli
strumenti didattico-disciplinari;
- esporre in modo
terminologicamente e
logicamente corretto gli
elementi disciplinari.
Premesse: - Nella filosofia dal XVII secolo in avanti, con la nascita della Scienza
nel senso moderno del termine, si presentano le condizioni per un
distacco tra la conoscenza e l’etica, che è poi anche un distacco tra la
scienza e la filosofia. La scienza si fa carico dei problemi conoscitivi,
ma non dei criteri in base ai quali orientare le scelte riguardanti le
azioni (esempio della bioetica). Kant e Schopenhauer rappresentano
due diverse reazioni filosofiche a questa situazione.
Trattazione:
tappa n°1 – Immanuel Kant (1724-1804) tratta le tematiche etiche separatamente
da quelle conoscitive. Nella Critica della ragione pratica (1787) suddivide le
regole etiche in massime di prudenza (saggezza pratica legata alle
circostanze), in imperativi ipotetici (“se vuoi … allora devi …”) condizionati dal
fine, e in imperativi categorici (“agisci così”), gli unici che hanno valore
universale e assoluto. Le massime di saggezza e gli imperativi ipotetici. Lettura
commentata della 1^ e della 2^ formulazione dell’imperativo categorico. L’etica
di Kant: è razionale, universalistica e ottimistica (illuminismo di fondo) ed è
anche un’etica formale.
Sul libro di testo: → Vol. 2, Cap.23, § 5.1, pagg. 416-417].
Il filosofo contemporaneo Hans Jonas (1903-1993) in Il principio responsabilità.
Un’etica per la società tecnologica (1979) riformula l’imperativo categorico
applicandolo alla responsabilità che l’umanità di oggi ha nei confronti
dell’ambiente naturale e delle generazioni future. I pregi e i limiti di un'etica
razionale.
Sul libro di testo: → Vol. 3, riquadro in grigio a pag. 289.
tappa n°2 – Arthur Schopenhauer (1788-1860) nel Mondo come volontà e come
rappresentazione (1818) sviluppa una via di liberazione prettamente
individuale, che ci porta dal “mondo come mia rappresentazione” che è
illusione (“velo di Maya” - influenza degli antichi testi dell’India) al “mondo come
volontà” cui si ha accesso con l’introspezione (che si rifà alla meditazione
orientale). Si tratta di oltrepassare il piano della conoscenza come
rappresentazione, nel quale domina il dualismo tra soggetto conoscente e
oggetto conosciuto, per cogliere in noi la “cosa in sé” (ciò che Kant giudicava
impossibile), che è la volontà di essere. Le caratteristiche della volontà: è una
forza cosmica che governa tutto (sta al posto di Dio) è irrazionale ed è più forte
della ragione; è portatrice di dolore, soprattutto per noi umani, perché ci lega
alla dinamica del desiderio (immagine della vita come pendolo che oscilla tra il
dolore e la noia). Anche l’amore-passione è strumento della volontà. Il suicidio
non libera dalla volontà/dolore. Lo fanno l’arte, l’etica della pietà e l’ascesi, in
quanto in esse si realizza con forza sempre maggiore l’indebolimento dei
desideri e degli attaccamenti legati all’ego, fino alle pratiche ascetiche estreme
della povertà, della castità e del digiuno. Approfondimenti sull’Arte come via di
liberazione. Confronto con la via di liberazione praticata e insegnata nell’India
antica dal Buddha
Sul libro di testo: → Vol. 3, Cap.3, §§ 3, 4 e 5 (da pag. 45 a pag. 51).
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MODULO-­PERCORSO N° 2 OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI CONTENUTI SVOLTI - Conoscere ed
PERCORSO TEMATICO: UN MODELLO ALTERNATIVO DI RAGIONE: LA DIALETTICA
utilizzare il lessico
DI G.W.F. HEGEL.
e le categorie
Premessa: La ragione portata avanti da Hegel è alternativa alla ragione scientifica. Perché?
essenziali della
Perché quest’ultima spezzetta la Natura in fenomeni particolari che studia separatamente. Il
tradizione filosofica;
territorio delle scienze è infatti il particolare, i singoli fenomeni, ciò che è condizionato e
- comprendere le
linee essenziali di
sviluppo della
filosofia moderna
come individuate
dal docente;
- usare in modo
corretto gli
strumenti didatticodisciplinari;
- esporre in modo
terminologicamente
e logicamente
corretto gli elementi
disciplinari. finito, il relativo. Ma così si perde il senso dell'insieme, della totalità della quale quei
fenomeni fanno parte (si possono fare molti esempi) e questa è una perdita grave se
partiamo dal presupposto che il tutto è determinante rispetto alle parti (questo è il
presupposto di Hegel e di molta parte della filosofia). Il territorio verso cui si muovono i
Romantici e i filosofi idealisti è invece l’universale, il tutto, l’incondizionato, l’infinito,
l’Assoluto (ricerca dell’unità perduta – sentimento della Sehnsucht). Il primo accesso a
questo territorio avviene con l'esperienza del SUBLIME, già trattata da Kant nella Critica del
giudizio (1790). Il sublime è un sentimento misto di piacere e dispiacere che nasce dal
contatto con ciò che ci supera infinitamente in grandezza (sublime matematico) e in
potenza (sublime dinamico).
Trattazione: G.W.F. Hegel (1770-1831): la via di accesso al pensiero dell’infinito consiste nel
passare dalle parti (il finito) al tutto (l’infinito); l’infinito è totalità di tutto ciò che è stato, è e
sarà, cioè è una totalità in continuo sviluppo e trasformazione al suo interno; l’infinito così
pensato è detto l’Assoluto; esso e un processo le cui parti sono tutte in relazione tra loro;
l’Assoluto viene concepito da Hegel non come Sostanza (termine "statico") alla maniera di
Schelling, ma come Soggetto (ciò che compie un’azione, la fonte del muoversi e
trasformarsi delle cose - termine "dinamico"); Hegel si distacca da Schelling anche perché
non vuole, come lui, privilegiare il sentimento, l’intuizione e l’Arte, ma la Ragione.
Il pensiero dell’Assoluto come soggetto è la dialettica; i suoi tre momenti vengono chiamati
tesi, antitesi e sintesi e muovono il pensiero in quanto muovono la realtà stessa (“Ciò che è
reale è razionale e ciò che è razionale è reale” - immagine del circolo di circoli). Esempio
tratto dalla natura: lettura commentata del passo hegeliano sul bocciolo-fiore-frutto. Le parti
della natura vivente non sono "pezzi" ma "organi".
I campi di applicazione della dialettica che abbiamo visto sono:
a) il pensiero nel suo processo di conoscenza della realtà: tesi: momento astratto-intellettuale;
antitesi: momento negativo-razionale; sintesi: momento positivo-razionale (es. della rosa).
b) il movimento della Storia: esempio (tesi: età dell'Assolutismo – antitesi: Rivoluzione
Francese – sintesi: età napoleonica). Anche qui il ruolo fondamentale è dell'antitesi, in
quanto il motore della Storia sono le contraddizioni rispetto all'aspirazione umana alla
libertà. L'ipotesi di una "fine della Storia" (Francis Fukuyama dopo la caduta del muro di
Berlino nel 1989). Le tre fasi della storia secondo Hegel (libertà di uno - di alcuni - di tutti).
Lo “spirito del mondo”, gli "individui cosmico-storici" (con esempi). La preminenza dello
Stato sugli individui. La filosofia spiega ciò che è accaduto (“Civetta di Minerva”), ma non fa
anticipazioni sul futuro.
c) la dialettica dell’Assoluto, che ha come protagonista il movimento dell’IDEA nel suo passare
da: 1) Tesi: l’Idea in sé, cioè tutte le forme possibili non ancora realizzate (= Dio prima della
creazione del mondo - paragone con l’artista prima di creare); 2) Antitesi: l’Idea esce fuori
di sé (= Dio crea il mondo); l’Idea si congiunge con la materia; sorge la Natura; l’Idea nega
(in parte) se stessa; 3) Sintesi: l’Idea ritorna in sé dando luogo ad una specie
autocosciente, cioè umana. La dialettica della Storia è collocata qui. Lo Spirito Assoluto
nelle sue manifestazioni: l’Arte (le sue 3 fasi), la Religione e la Filosofia.
Per lo studio ci si è basati sulla scheda di sintesi distribuita dall’insegnante e sugli appunti
delle lezioni in classe.
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MODULO-­PERCORSO N° 3 OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI - Conoscere ed utilizzare il
lessico e le categorie essenziali
della tradizione filosofica;
- comprendere le linee
essenziali di sviluppo della
filosofia moderna come
individuate dal docente;
- usare in modo corretto gli
strumenti didattico-disciplinari;
- esporre in modo
terminologicamente e
logicamente corretto gli elementi
disciplinari. CONTENUTI SVOLTI PERCORSO TEMATICO: DALL’ASSOLUTO ALLA GLOBALIZZAZIONE.
Premesse: la dimensione della totalità si manifesta non solo nel pensiero di
Hegel, ma anche nella realtà sociale del suo e del nostro tempo (il reale è
razionale). La creazione di un mercato mondiale dei capitali e di una rete
mondiale delle comunicazioni (il Web) ha generato il termine
"globalizzazione". I suoi aspetti positivi e negativi. Siamo noi europei i
portatori di questa tendenza ad invadere lo spazio delle altre umanità, senza
chiedere il loro permesso. L'eurocentrismo e la sua base "egoistica", non
disinteressata.
Trattazione: – Karl Marx (1818-1883) nel Manifesto del partito comunista (1848)
scritto insieme a F. Engels, descrive in anticipo i fenomeni che stanno alla
base dell'odierna "globalizzazione": mercato mondiale, circolazione dei
capitali, cosmopolitismo della produzione industriale e dei consumi (anche
nel campo della produzione intellettuale), creazione di nuovi bisogni,
abbattimento delle barriere locali, regionali, nazionali, universalizzazione
della condizione borghese, trascinamento dei popoli nel modo di produzione
e di consumo borghese, sotto il ricatto economico (bassi prezzi delle merci
industriali), sottomissione della natura tramite la scienza e la tecnica.
Nei Manoscritti economico-filosofici (1844) Marx sviluppa la tematica
dell’Alienazione. Sua definizione: il processo dell’uscire da se stessi di
qualcosa di proprio e il suo trasferirsi in altro (vedi l’Antitesi nella dialettica
dell’Assoluto di Hegel). Marx sposta il tema dell’alienazione dal piano
religioso (trattato da Feuerbach) a quello economico-sociale, che colpisce
l’operaio sotto 3 aspetti: (alienazione del prodotto, alienazione dell’attività e
alienazione della socialità) i quali, sommati, generano l’alienazione
dell’essenza umana. La sua riappropriazione richiede un processo
rivoluzionario che cambi alla radice i rapporti sociali conducendo ad una
società comunista.
La critica all’alienazione economica (un fatto reale del presente) si appoggia
ad una concezione generale della storia umana, il materialismo storico: in
tutte le epoche sono esistite classi sociali contrapposte, ma soprattutto: il
lavoro è sempre la fonte delle ricchezze e di tutti i beni di cui gli esseri umani
dispongono (L’ideologia tedesca – 1845). La sfera del lavoro costituisce la
base o STRUTTURA economica della società, che si specifica in: rapporti di
produzione e in forze produttive (Per la critica dell’economia politica - 1857).
Su di essa si eleva una SOVRASTRUTTURA politica, giuridica e spirituale
(arte, religione, filosofia ...). Non è la coscienza che determina l'essere, ma
l'essere sociale che determina la coscienza (si contrappone a Hegel).
Nel Capitale (Vol. 1 1867) Marx svolge la sua “critica dell'economia politica”
analizzando l'economia capitalistica a partire dalla merce. La sua duplice
natura di valore d'uso (capacità di soddisfare bisogni in quanto risultato di
lavoro concreto e qualitativo) e valore di scambio (pura quantità
corrispondente al tempo di lavoro astratto e indifferenziato mediamente
necessario per produrla). Dal valore di scambio al denaro, e dal denaro al
capitale definito come denaro inserito nel processo di valorizzazione (da MD-M a D-M-D'). La genesi del profitto dallo sfruttamento dell'operaio
(estrazione di plusvalore dal pluslavoro).
Sul libro di testo: → Vol. 3, Cap. 2, § 1 (pag.13-14), § 3 (pag. da 16 a 19), § 4
(pag. 19-21), § 5 (pag. 21-22) e § 6 (pag. 22-24).
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MODULO-­PERCORSO N° 4 OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI - Conoscere ed utilizzare il lessico
e le categorie essenziali della
tradizione filosofica;
- comprendere le linee essenziali
di sviluppo della filosofia moderna
come individuate dal docente;
- usare in modo corretto gli
strumenti didattico-disciplinari;
- esporre in modo
terminologicamente e logicamente
corretto gli elementi disciplinari. CONTENUTI SVOLTI PERCORSO TEMATICO: LA
FREUD.
CRISI DELLE CERTEZZE:
NIETZSCHE
E
Trattazione: Friedrich Nietzsche (1844-1900) ha messo in crisi le certezze sui
valori della razionalità e della morale legata alla religione cristiana. Con
questo pensatore “Inattuale” si apre la “svolta” che porta al pensiero del
‘900. Il suo percorso dalla filologia alla filosofia. L’influsso di Schopenhauer
e l’amicizia con R..Wagner. La nascita della tragedia (1872): l’apollineo e il
dionisiaco; la riscoperta del “lato oscuro” dell’esistenza (esempio dalla
tragedia “Edipo Re”). La denuncia della decadenza che inizia con il
razionalismo di Socrate e Platone. Lettura da Su verità e menzogna in
senso extramorale (1873): verità e menzogna trattate senza collegarle al
bene e al male. Cosa è la tracotanza (hybris). L'intelletto visto come ausilio
per la sopravvivenza degli animali più deboli (noi). La finzione e
l’astrazione sulla quale si basano i concetti. La critica all’eccesso di storia
(storicismo) nella 2^ “Considerazione inattuale” (12873) Sull’utilità e il
danno della storia per la vita. Il passaggio allo stile aforistico con Umano,
troppo umano (1876); la critica alla ragione metafisica, alla morale, alla
religione. avviene facendone la "genealogia", cioè mostrandone l’origine
legata a nostri interessi. L'azione critico-negativa, di "smontaggio" dei
valori, viene effettuata da N. in spirito di leggerezza, rivolto a un nuovo
inizio. Da qui i titoli "Aurora" (1881) e "La gaia scienza" (1882). Il filosofo
come spirito libero e smascheratore dei valori tradizionali. Lettura da La
gaia scienza (1882): aforisma 125, “L'uomo folle” (l’annuncio della morte di
Dio e il suo significato – Dio come compendio di tutti i valori morali
tradizionali). Cosa è il nichilismo (passivo e attivo). Lettura da Così parlò
Zarathustra (1883-85): il primo discorso (l’annuncio del superuomo o
oltreuomo); il discorso sulle tre metamorfosi dello spirito: cammello, leone e
fanciullo. La volontà di potenza e l’eterno ritorno (lettura dell’aforisma 341
da La gaia scienza). Presenza di motivi antidemocratici (ma non razzisti né
statalisti) nel pensiero di Nietzsche; l'uso ideologico del suo pensiero da
parte del nazionalsocialismo.
Sul libro di testo: → Vol. 3, quasi tutto il Cap. 7 da pag.113 a 129.
Trattazione 2: Sigmund Freud (1856-1939): ha messo in crisi la certezza che
la psiche umana si limitasse all’io cosciente. La nascita della psicoanalisi;
l’accesso all’inconscio: L’interpretazione dei sogni (1900); la teoria
sessuale e il complesso di Edipo; la teoria dell’apparato psichico: la prima
topica e la seconda topica; i meccanismi di difesa; psicoanalisi e civiltà.
Carl Gustav Jung (1875-1861) e la psicologia analitica; il distacco da
Freud; gli archetipi, l’inconscio collettivo e il processo di individuazione.
Sul libro di testo: → Vol. 3, Cap. 19, specialmente l’introduzione a pag. 346347 e i §§ 2, 3 e 4 da pag. 349 a 356 fino a “La religione” escluso.
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TEMPI DI ATTUAZIONE: 1 2 3 4 5 6 7 8 ….. DATA: 06/06/2016 GIUGNO MAGGIO APRILE MARZO FEBBRAIO GENNAIO DICEMBRE NOVEMBRE OTTOBRE MESE N° MOD. PERCOR
SO SETTEMBRE Evidenziare o barrare le caselle corrispondenti FIRMA DOCENTE: _____________________________ FIRMA STUDENTE: _____________________________ FIRMA STUDENTE: _____________________________