RiceRca sulla caRatteRizzazione ambientale dei sistemi costRuttivi

Ricerca sulla caratterizzazione
ambientale dei sistemi costruttivi
minerali ytong e Multipor
Sostenibilità in edilizia - Soluzioni tecniche a confronto
a cura di A. Campioli, M. Lavagna, M. Paleari
COSTRUIRE IL FUTURO, RIQUALIFICARE L’ESISTENTE
L’INTELLIGENZA
È IL MIGLIOR MATERIALE PER COSTRUIRE
Costruire in modo intelligente garantisce un futuro sostenibile.
YTONG è un marchio tedesco del
ERAVAMO GIÀ EFFICIENTI
gruppo Xella International, lea-
ENERGETICAMENTE PRIMA
der in Europa nel settore di ma-
CHE QUALCUNO INVENTASSE
teriali per l’edilizia e nel mondo
QUESTA ESPRESSIONE
con il marchio YTONG nel mer-
Il calcestruzzo aerato autocla-
cato del calcestruzzo aerato au-
vato YTONG, detto anche calce-
toclavato (AAC).
struzzo cellulare, è stato brevettato nel 1923 dal Dr. Axel
Il nome deriva dalla fusione di
Eriksson, architetto svedese che,
“Yxhult” (nome del luogo in cui
a causa di una crisi energetica
è stato inventato) e di “betong”
legata alla scarsità del legno, ri-
fornisce un ottimo isolamento
(calcestruzzo in svedese).
cercava un materiale da costru-
termico: protegge dal freddo e
zione che presentasse i pregi del
dal caldo, permettendo di rea-
Il sistema di costruzione YTONG
legno - isolamento, solidità e la-
lizzare pareti monostrato con
ha oltre 80 anni di storia ed è co-
vorabilità - ma non le sue critici-
conseguente risparmio di spazi
stituito da un’ampia gamma di
tà - combustibilità e necessità di
e costi.
blocchi per divisori e murature,
manutenzione. YTONG risponde
pannelli isolanti e lastre auto-
perfettamente a tali esigenze: il
Acqua, sabbia, calce e cemento
portanti per la realizzazione di
calcestruzzo cellulare è solido,
sono le materie prime naturali
solai e coperture.
isolante, facile da lavorare, in-
che rendono il blocco YTONG si-
combustibile, durevole ed eco-
mile alla Tobermorite, una pietra
Oggi YTONG conta nel mondo
logico. Grazie alla struttura
naturale; queste vengono misce-
oltre 50 stabilimenti dislocati in
caratteristica che comprende
late con un agente aerante e fat-
Europa, Asia ed Americhe e dal
milioni di minuscoli pori, i pro-
te indurire in autoclave a vapore:
2012 è attivo in Italia lo stabili-
dotti YTONG offrono solidità
ne nasce un prodotto rispettoso
mento produttivo di Pontenure, a
con un peso contenuto. Poichè
dell’ambiente, dal peso leggero
Piacenza.
l’aria ha una bassa conducibilità
e allo stesso tempo forte in ter-
termica, il calcestruzzo cellulare
mini di capacità portante.
2
introduzione
In questo documento è riportata
zioni economiche, agli aspetti
stiche di sostenibilità ambientale
una sintesi dei risultati dell’atti-
relativi all’efficienza ambientale.
relative al prodotto. In partico-
vità di ricerca condotta presso
lare la ricerca illustra la valuta-
il Dipartimento ABC (Archi-
Su questo fronte l’attenzione
zione ambientale di diverse so-
tecture, Built Environment and
oggi è concentrata sulla ridu-
luzioni tecniche in calcestruzzo
Construction Engineering) del
zione dei consumi di energia e
aerato autoclavato (Autoclaved
Politecnico di Milano da Andrea
delle emissioni di CO2 nella fase
Aerated Concrete) con un dupli-
Campioli, Monica Lavagna e
d’uso degli edifici mentre spesso
ce obiettivo: da un lato quello di
Michele Paleari, sul tema della
vengono trascurati gli impatti le-
orientare all’uso degli indicatori
caratterizzazione ambientale dei
gati alla produzione dei materiali
sintetici quantitativi resi dispo-
sistemi costruttivi Ytong e Multi-
utilizzati per la loro costruzione.
nibili dalle EPD (Environmental
por prodotti dal gruppo Xella.
Con l’obiettivo di colmare que-
Product Declaration) dei prodot-
sta lacuna il documento illustra
ti Xella elaborate in Germania
La ricerca si propone di fornire a
l’utilità dei dati ambientali LCA
per la valutazione del compor-
progettisti e operatori del settore
(Life Cycle Assessment) ai fini di
tamento ambientale dei siste-
edilizio un documento di orienta-
orientare le scelte di progetto e
mi costruttivi Ytong e Multipor;
mento progettuale e di supporto
di individuare soluzioni costrutti-
dall’altro quello di comparare le
informativo per quanto riguarda
ve caratterizzate da una elevata
prestazioni ambientali di diverse
la scelta della soluzione tecnica
efficienza ambientale nella fase
soluzioni tecniche di involucro
da adottare, in una prospettiva
di produzione e propone alcune
(portante e non portante), a pa-
di sostenibilità ambientale. In tal
esemplificazioni di come impo-
rità di prestazione termica (unità
senso, la ricerca intende amplia-
stare correttamente l’uso dei dati
funzionale), tramite l’uso di dati
re il bagaglio conoscitivo degli
ambientali LCA nelle compara-
LCA assunti dalle dichiarazioni
operatori del settore edilizio sui
zioni tra soluzioni alternative.
EPD tedesche dei prodotti Xella
materiali e i sistemi costruttivi,
e dalla banca dati Ecoinvent 2.2
già consolidato sul fronte delle
La ricerca intende offrire un qua-
(elaborati con SimaPro 7.3.2 e i
prestazioni tecniche (termiche,
dro informativo chiaro e scientifi-
metodi EPD2008 e Cumulative
acustiche, etc.) e delle implica-
camente fondato delle caratteri-
Energy Demand).
3
INDICE
1.La valutazione ambientale degli edifici e l’ecologicità dei prodotti edilizi................. 5
1.1. Come misurare l’ecologicità di un edificio.......................................................................................... 5
1.2. Come misurare l’ecologicità di un prodotto edilizio........................................................................... 9
1.3. Che cos’è una valutazione LCA............................................................................................................ 9
1.4. Specificità di applicazione del metodo LCA in edilizia..................................................................... 12
1.5. Il ruolo della durata nella valutazione LCA degli edifici................................................................... 13
1.6. Che cos’è un EPD............................................................................................................................... 15
2.Scelte progettuali verso la sostenibilità ambientale.................................................... 19
2.1. Come utilizzare i dati di un LCA o di un EPD nel progetto............................................................... 19
2.2. Esempi di valutazioni comparative a parità di prestazioni............................................................... 22
3.Ecoprofilo LCA di soluzioni costruttive di involucro
in calcestruzzo aerato autoclavato................................................................................... 24
3.1. EPD Ytong e Multipor......................................................................................................................... 24
3.2. Ecoprofilo LCA di soluzioni costruttive di involucro in calcestruzzo aerato autoclavato................ 26
4.Valutazione comparativa LCA con soluzioni costruttive convenzionali..................... 27
4.1. Confronto LCA tra soluzioni costruttive alternative di chiusura verticale
con trasmittanza termica 0,27 W/m2K e 0,18 W/m2K....................................................................... 31
4.2. Confronto LCA tra soluzioni costruttive alternative di chiusura verticale portante
con trasmittanza termica 0,27 W/m2K e 0,18 W/m2K....................................................................... 34
4.3. Confronto LCA tra soluzioni alternative di isolamento termico
per chiusura verticale portante con trasmittanza termica 0,25 W/m2K.......................................... 37
4
1.La valutazione ambientale
degli edifici e l’ecologicità
dei prodotti edilizi
Il mondo della progettazione
Cycle Assessment), che per-
circoscritta al solo ambito del ri-
è oggi assillato dal problema
mette di comprendere se una
sparmio energetico, ma impone
dell’individuazione di criteri di
scelta tecnico-costruttiva o ma-
un allargamento di obiettivi che
valutazione chiari, affidabili e
terica consente effettivamente
richiede una rinnovata attenzio-
allo stesso tempo di facile im-
di ridurre gli impatti ambientali
ne per il contenimento dei con-
piego, attraverso i quali orienta-
avendo come orizzonte di riferi-
sumi di risorse (non solo ener-
re la scelta dei materiali e delle
mento l’intero ciclo di vita di un
gia, ma anche acqua e materiali)
soluzioni tecnico-costruttive, al
prodotto. La valutazione LCA vie-
e la riduzione di inquinamento e
fine di progettare e costruire edi-
ne attualmente promossa all’in-
rifiuti prodotti dalle attività edili-
fici ecologici o ambientalmente
terno delle politiche, delle strate-
zie nelle fasi di realizzazione, ge-
sostenibili. In risposta a questa
gie e delle normative ambientali
stione e dismissione degli edifici.
necessità si stanno delineando
europee.
Per dare risposta all’esigenza
numerose indicazioni spesso in
Questi due approcci alla valuta-
espressa dai diversi operatori
concorrenza, quando non in con-
zione ambientale connotano sia la
(progettisti, costruttori, investito-
flitto, tra loro.
definizione dell’ecologicità dell’e-
ri immobiliari, pubbliche ammi-
Un primo ordine di indicazioni
dificio sia la definizione dell’ecolo-
nistrazioni, ecc.) di avere a dispo-
proviene dai criteri ambientali
gicità dei prodotti edilizi.
sizione strumenti di valutazione
premiali (es. contenuto di rici-
ambientale del progetto, negli
clato, reperibilità locale) conte-
1.1.Come misurare l’ecolo-
ultimi venti anni sono state intra-
nuti negli strumenti di valuta-
gicità di un edificio
prese diverse strade, che hanno
zione multicriterio a punteggio
Superata la pressione esercitata
portato a elaborare diversi stru-
per la certificazione ambientale
dall’entrata in vigore della nor-
menti, oggi disponibili e in via di
degli edifici (es. LEED), nati in
mativa sull’efficienza energetica
ulteriore definizione, che partono
ambito volontario e promossi dal
degli edifici, l’interesse del mer-
da approcci molto diversi.
mercato.
cato e degli operatori sta già an-
Queste esperienze possono es-
Un secondo ordine di indicazioni
dando oltre, spostandosi verso
sere sostanzialmente ricondot-
proviene dalla valutazione am-
la loro valutazione ambientale.
te a due orientamenti e relati-
bientale del ciclo di vita LCA (Life
Quest’ultima non può essere
vi percorsi di definizione degli
5
Fig. 01.
Sintesi dei
differenti approcci
e strumenti per
la valutazione
ambientale
degli edifici.
02). Viene così definito un protocollo con l’elenco dei requisiti
ambientali, le procedure di verifica e le soglie di prestazione
da soddisfare; in base al grado
di soddisfacimento di ciascun
requisito, viene associato un
punteggio di merito e in base
alla somma dei punteggi ottenuti si perviene al “punteggio di
sostenibilità” dell’edificio. I vari
sistemi a punteggio esistenti
(BREEAM, LEED, HQE, CASBEE,
Protocollo Itaca, ecc.) sono nati
strumenti metodologici: quello
ri del mercato (progettisti, pro-
in nazioni diverse e sono stati
volontario, nato nel mercato per
duttori, imprese di costruzioni,
elaborati da gruppi di lavoro di-
il mercato e dunque già da tem-
gruppi assicurativi, enti gestori
versi, dunque sono costituiti da
po operativo, che ha portato alla
di patrimoni, ricercatori, ecc.).
requisiti, procedure di verifica e
definizione dei sistemi di valuta-
Dal punto di vista metodologi-
soglie prestazionali diverse a se-
zione multicriterio a punteggio
co questi strumenti si basano
conda della nazione (e gruppo di
(Green Building Rating Systems)
sull’individuazione di un elenco
lavoro) che li ha definiti.
e quello normativo, di lenta af-
di criteri ambientali (requisiti di
Pur costituendo strumenti in-
fermazione, che si fonda sulla
progetto), definiti a partire dagli
teressanti, che ampliano la ve-
quantificazione di indicatori am-
obiettivi ambientali di risparmio
rifica della sostenibilità dalla
bientali sintetici tramite il me-
dei consumi di risorse (energia,
sola efficienza energetica a uno
todo del Life Cycle Assessment,
materiali, acqua), di riduzione
spettro allargato di questioni
ossia della valutazione ambien-
dell’inquinamento (emissioni in
(sostenibilità del sito, gestione
tale del ciclo di vita, riconosciu-
aria, in acqua e rifiuti solidi) e di
dell’acqua, scelta dei materiali,
to a livello internazionale come
tutela della salute umana (fig.
qualità nel tempo, ecc.), i siste-
metodo scientifico per valutare
il profilo ambientale dei prodotti
(e degli edifici), codificato all’interno della normativa tecnica
internazionale (ISO, CEN) e promosso all’interno delle politiche
ambientali europee (fig. 01).
I sistemi volontari di valutazione
multicriterio a punteggio (Green
Building Rating Systems), si sono
andati definendo, in maniera prima spontanea, poi sempre più
formalizzata, attraverso gruppi
di lavoro costituiti dagli operato6
Fig. 02. Nei sistemi a punteggio gli obiettivi di riduzione degli impatti ambientali
vengono declinati in criteri (requisiti) ambientali di progetto.
mi a punteggio sono strumenti
nimento di tutti gli impatti am-
Committee ISO/TC 59, Building
ancora deboli dal punto di vista
bientali generati durante tutte
construction, Subcommittee SC
di una effettiva verifica dell’ef-
del fasi del ciclo di vita dell’edi-
17, Sustainability in building con-
ficacia ambientale delle scelte
ficio e dei suoi materiali e com-
struction, ha elaborato le norme
progettuali. Alcuni studi hanno
ponenti, andando a quantificare i
ISO/TS 21929-1:2010 Sustainabi-
evidenziato come l’effettiva ri-
consumi e le emissioni.
lity in building construction. Su-
duzione degli impatti ambienta-
In ambito normativo si è cerca-
stainability indicators. Framework
li degli edifici certificati tramite
to di individuare uno strumento
for the development of indicators
questi strumenti sia soltanto
oggettivo, affidabile, scientifica-
for buildings e ISO 21931-1:2010
del 15% . Inoltre il fatto che le
mente fondato, che consentisse
Sustainability in building con-
modalità di verifica della soste-
di quantificare gli impatti ambien-
struction. Framework for methods
nibilità ambientale cambino da
tali, così da permettere la compa-
of assessment for environmental
sistema a sistema e dunque il
rabilità dei risultati e la verifica
performance of construction wor-
fatto che cambiando sistema si
dell’effettivo risultato ambientale
ks – part1: Buildings, che hanno
pervenga a un livello diverso di
in termini di riduzione comples-
l’obiettivo di armonizzare i diversi
sostenibilità per uno stesso edi-
siva degli impatti. Un metodo di
strumenti di valutazione ambien-
ficio, genera alcune perplessità
misurazione sintetico di tutti gli
tale degli edifici e di introdurre
sulla affidabilità di questi siste-
impatti ambientali prodotti è il
la valutazione ambientale del ci-
mi e soprattutto sulla compara-
Life Cycle Assessment (LCA), che
clo di vita (LCA), integrando nella
bilità dei risultati (in particolare
valuta i flussi di consumo di risor-
valutazione ambientale dell’edi-
quando diventano strumenti di
se e di emissione di inquinanti in
ficio la certificazione ambientale
certificazione ambientale). In ef-
tutte le fasi del ciclo di vita.
di prodotto EPD (Environmental
fetti, i sistemi a punteggio fanno
Esso costituisce il riferimento
Product Declaration) secondo la
riferimento a una “sostenibilità
metodologico di tutte le norme
norma ISO 21930:2007 Sustaina-
debole”, dove la valutazione fi-
inerenti la valutazione ambien-
bility in building construction. En-
nale si basa sull’idea che la mi-
tale degli edifici e dei prodotti
vironmental declaration of buil-
nore performance ambientale
edilizi. In particolare, il Technical
ding products (fig. 03).
(1)
ottenuta in una categoria possa
essere compensata dalla miFig. 03.
Quadro di sintesi
dei lavori normativi
in ambito ISO
relativi alla
sostenibilità degli
edifici.
gliore performance ambientale
ottenuta in un’altra categoria.
Tutt’altro approccio connota l’ambito normativo, dove si sta puntando a individuare strumenti di
“sostenibilità forte”, in modo da
operare una verifica della riduzione degli impatti su un range
allargato di temi ambientali (effetto serra, acidificazione, formazione di ossidanti fotochimici,
ecc.), con l’obiettivo di conte(1)
Humbert S., Abeck H., Bali N., Horvath A., “Leadership in Energy and Environmental Design (LEED). A critical evaluation by
LCA and recommendations for improvement”, International Journal of Life Cycle Assessment, n. 12, 2007, pp. 46-57.
7
L’approccio delineato all’interno delle norme ISO è stato portato avanti in ambito europeo
dal Technical Committee CEN
TC350 Sustainability of con-
struction works. Framework for
assessment of buildings, che ha
elaborato le norme EN 156431:2010
Sustainability
asses-
sment of buildings. Part 1: Ge-
tazione LCA è ancora oggi uno
a pagamento, e contengono dati
neral framework, EN 15643-
strumento poco noto e poco dif-
ambientali “medi”, restituendo
buil-
fuso sul mercato, soprattutto in
un profilo ambientale di prodotto
dings. Part 2: Framework for the
Italia. La motivazione è da ricer-
generico e non specifico.
assessment of environmental
carsi nella difficoltà di accesso ai
Le informazioni ambientali for-
performance, EN 15978:2011 As-
dati ambientali (manca a tutt’og-
nite dai produttori scarseggiano
sessment of environmental per-
gi una banca dati italiana), nella
a causa della mancanza di una
formance of buildings. Calcu-
scarsità di dati primari disponi-
domanda “consapevole” da par-
lation method, in cui si dettaglia
bili (veicolati per esempio dalle
te degli operatori del settore edi-
la procedura di valutazione LCA
certificazioni di prodotto EPD),
lizio (committenza, progettisti,
dell’edificio, basata sui dati LCA
nella complessità del metodo
costruttori).
di prodotto derivanti da EPD, se-
(se utilizzato in valutazioni ap-
L’introduzione delle norme ela-
condo la norma EN 15804:2012
profondite), nella rarità di ope-
borate dal CEN TC 350, che basa-
Environmental product declara-
ratori competenti (soprattutto
no la valutazione ambientale de-
tions. Core rules for the product
nelle sedi decisionali).
gli edifici sulla valutazione LCA,
category of construction pro-
L’ostacolo principale è comun-
sta portando i sistemi a punteg-
ducts (fig. 04).
que la difficoltà di accesso ai dati
gio a integrare tale valutazione
Questo corpus normativo è ab-
ambientali: le banche dati sono
nell’elenco dei criteri ambienta-
bastanza “recente” e la valu-
poche, in genere accessibili solo
li, a sostituzione dei criteri rela-
2:2011
Assessment
of
tivi ai materiali. In particolare il
Fig. 04.
Quadro di sintesi
dei lavori
normativi in ambito
CEN relativi
alla sostenibilità
degli edifici.
DGNB tedesco è nato recentemente, nel 2008, in maniera già
conforme alle norme CEN e prevede come valutazione ambientale dell’edificio la valutazione
LCA (fig. 05) condotta a partire
dai dati desumibili dalle certificazioni EPD dei prodotti utilizzati. Ciò sta spingendo i produttori
verso la certificazione EPD dei
loro prodotti, determinando una
crescente disponibilità di informazioni relativamente alle informazioni ambientali dei prodotti.
8
Fig. 05.
Esempio
di certificazione
ambientale di
edificio volontaria
che include
indicatori LCA.
Inoltre, il riferimento all’infor-
è possibile orientare la scelta
dei materiali, la cui misura è de-
mazione desumibile dalle certi-
quando tutti i materiali possono
scrivibile attraverso gli ecoprofili
ficazioni EPD consente di uscire
vantare una qualche caratteri-
individuati con una valutazione
dall’ambiguità dell’uso di dati
stica di ecologicità?
LCA, e dalle prestazioni che poi
secondari provenienti da banche
Innanzitutto occorre precisare
quel prodotto garantirà in uso
dati, permettendo invece l’uso di
che non esistono materiali eco-
(compresa la durata).
dati primari riferiti allo specifico
logici in senso assoluto, poiché
In questa direzione devono es-
prodotto utilizzato nell’edificio,
l’ecologicità dipende dal conte-
sere ricercati indicatori presta-
stimolando il mondo della pro-
sto geografico di produzione e
zionali utili per orientare le scel-
duzione a una concorrenziali-
d’uso, dall’applicazione del pro-
te progettuali nella direzione
tà diretta e innescando virtuosi
dotto nell’edificio, dalle presta-
dell’efficienza ambientale.
processi di innovazione basati
zioni che è in grado di soddisfare
sul miglioramento delle presta-
rispetto alle esigenze di proget-
zioni ambientali dei prodotti.
to, dalle condizioni di esercizio,
1.3.Che cos’è una
valutazione LCA
dalle prestazioni attese dall’edi-
Il Life Cycle Assessment è una
ficio nel tempo, dalla durabilità
procedura standardizzata che
l’ecologicità di un
e bassa manutenibilità in rela-
permette di quantificare e valu-
prodotto edilizio
zione anche alla sua corretta
tare i danni ambientali connessi
La definizione di ecologicità di
messa in opera. Tutte variabili
all’intero ciclo di vita di un pro-
un materiale destinato alle co-
indefinibili alla scala del prodot-
dotto o un servizio. Il metodo vie-
struzioni è questione particolar-
to, ma individuabili solo di volta
ne codificato dal SETAC (Society
mente critica e complessa.
in volta sulla base dell’edificio e
of Toxicology and Chemistry),
Tutti i prodotti possono essere
delle esigenze di progetto.
nel 1993 e trova un primo rico-
definiti ecologici per un qual-
L’ecologicità non può quindi es-
noscimento internazionale ne-
che loro aspetto: i materiali di
sere assunta come caratteristi-
gli standard ISO della serie
origine vegetale e animale sono
ca intrinseca di materiale o di
14040 nel 1997.
biologici e rinnovabili; i materia-
un prodotto, ma invece è stretta-
Il metodo si fonda sulla consta-
li di origine vegetale, animale e
mente dipendente dagli impatti
tazione che ogni processo attiva
minerale sono naturali; i mate-
ambientali che si determinano
dei flussi di sostanze (materia) e
riali di sintesi chimica possono
nelle fasi di reperimento delle
di energia in ingresso (consumi
essere riciclati. Ma allora, come
materie prime e di produzione
in input) e dei flussi di rifiuti e di
1.2.Come misurare
9
inquinamento in uscita (emissio-
strumento usato per esaminare
svolta dal prodotto (o servizio),
ni in output). Se noi monitoriamo
le conseguenze ambientali dalla
ossia la prestazione di riferimen-
questi flussi possiamo definire
culla alla tomba (from cradle to
to, in modo da poter individuare
(per ogni unità di prodotto finale)
grave) della realizzazione e uso
prodotti (o servizi) alternativi. La
quali sono i consumi di materia
di prodotti o edifici.
definizione dell’unità funzionale
ed energia e quali sono i rifiuti e
L’obiettivo di una valutazione
serve per quantificare il flusso di
l’inquinamento causati (fig. 06).
LCA è quello di comparare gli
riferimento oggetto della valutazione, ovvero la quantità di materiale necessaria a soddisfare
Fig. 06.
Flussi di consumi
ed emissioni
considerati per
ciascun processo
in un LCA.
la prestazione attesa.
Per esempio, se lo scopo della
valutazione è mettere a paragone diversi tipi di materiali isolanti, l’unità funzionale potrebbe
essere la resistenza termica: per
raggiungere la stessa prestazione occorre un differente spessore per ciascun materiale isolanIl processo di trasformazione
impatti ambientali di diverse al-
te in relazione al valore specifico
può essere un unico processo
ternative, allo scopo di scegliere
di conducibilità termica, e dun-
oppure una catena di processi
il prodotto a minor impatto am-
que una diversa quantità di ma-
di trasformazione: ricostruen-
bientale oppure di individuare le
teriale (in kg).
do tutta la filiera e tutti i flussi
criticità ambientali per operare
Dunque il confronto tra diversi
di materia ed energia è possi-
dei
ambientali
prodotti (o servizi) deve essere
bile determinare il profilo am-
(eco-innovazione di prodotto o di
impostato sulla base della stes-
bientale (ecoprofilo) di un certo
processo).
sa unità funzionale, quantifica-
prodotto, che ci racconta gli im-
Dal punto di vista metodologico,
ta come flusso di riferimento.
patti ambientali prodotti dalla
un LCA consiste in quattro fasi:
I diversi flussi di riferimento in-
estrazione delle materie prime
1.Definizione dello scopo e degli
dividuati vengono assunti come
fino all’uscita dello stabilimento
miglioramenti
obiettivi
quantità di riferimento per cal-
produttivo (from cradle to gate).
2.Analisi dell’inventario
colare gli input e gli output.
Se facciamo la stessa operazio-
3.Valutazione degli impatti am-
Un altro aspetto che deve es-
ne considerando tutte le attività
che si svolgono anche durante
bientali
4.Interpretazione dei risultati.
l’uso (messa in opera, manuten-
sere definito nell’impostazione
iniziale sono i confini di sistema:
non sempre è possibile ricostru-
zione, ecc.) e a fine vita (demoli-
Nella prima fase, devono essere
ire l’intero ciclo di vita (per cui è
zione, separazione dei materiali
formulati gli obiettivi e lo scopo
possibile compiere l’assunzio-
e conseguente smaltimento in
per cui viene svolta la valutazio-
ne di trascurare alcune fasi) e
discarica, termovalorizzazione,
ne. Un primo passaggio fonda-
non sempre è possibile risalire
riciclaggio, riuso), possiamo co-
mentale è la definizione dell’u-
a tutte le filiere (per cui è pos-
struire il bilancio ecologico di un
nità funzionale, soprattutto nelle
sibile interrompere certe catene
prodotto lungo il ciclo di vita.
valutazioni comparative: si tratta
di processo). Per chiarire quali
Il Life Cycle Assessment è uno
di esplicitare qual è la funzione
sono i confini di sistema, viene
10
in genere costruito uno schema
Il risultato dell’inventario (Life
no(3) (ODP. Ozone Depletion
(diagramma dei flussi) che rap-
Cycle Inventory) è un elenco di
Potential), kg CFC-11 eq.
presenta i processi analizzati e i
quantità di sostanze.
flussi tra processi.
La terza fase di un LCA consiste
(AP. Acidification Potential of
La seconda fase di un LCA con-
nella valutazione degli impatti
land and water), kg SO2 eq.
siste nella raccolta di dati (in-
ambientali, ossia nella valutazio-
Eutrofizzazione(5) (EP. Eutrophi-
ventario) relativi ai processi de-
ne del contributo di ciascuna delle
cation Potential), kg (PO4)3- eq.
finiti nel diagramma dei flussi.
sostanze elencate nell’inventario
Formazione di smog fotochi-
Per ciascun processo devono
alle diverse categorie di impatto
mico(6) (POCP. Photochemical
essere quantificati gli input (ma-
ambientale. Innanzitutto si pro-
Ozone Creation Potential), kg
terie prime, acqua ed energia in
cede alla “classificazione”, in cui
C2H4 eq.
ingresso) e gli output (emissioni
i flussi di materiale ed energia,
Degrado abiotico di risor-
in aria, in acqua, nei suoli e rifiu-
esaminati nell’analisi dell’inven-
se non fossili(7) (ADP. Abiotic
ti solidi) e devono essere compu-
tario, vengono assegnati alle ca-
depletion potential for non-
tati tutti i flussi relativi a ciascun
tegorie ambientali.
fossil resources), kg Sb eq.
processo in ciascuna fase del
Le tipiche categorie di impatto
ciclo di vita del prodotto. I dati
ambientale sono:
raccolti devono sempre essere
Effetto serra
(2)
(GWP. Global
Warming Potential), kg CO2 eq.
nita nella prima fase dell’analisi.
Riduzione dello strato di ozo-
(3)
(4)
(5)
(6)
(7)
Degrado abiotico di risorse
fossili (ADP. Abiotic deple-
riferiti all’unità funzionale defi-
(2)
Acidificazione di suoli e acque(4)
tion potential for fossil resources), MJ.
Per poter “sommare” tra loro le
I gas serra consentono alle onde corte emesse dal sole di attraversarli, ma trattengono le radiazioni infrarosse a onde lunghe
riflesse dalla superficie terrestre. Questo permette di avere temperature sulla Terra adeguate alla vita. Ma la sovrabbondanza
di emissioni di tali gas determinate dalle attività umane nell’ultimo mezzo secolo ha alterato l’equilibrio energetico della Terra,
causando un aumento della temperatura atmosferica. Il surriscaldamento del globo (Global Warming) provoca l’aumento di
fenomeni estremi (uragani, temporali, inondazioni, siccità), lo scioglimento dei ghiacciai, l’aumento del livello dei mari, la desertificazione, la perdita di biodiversità.
Lo strato di ozono è uno strato protettivo dell’atmosfera, collocato nella stratosfera, all’altezza di 15-60 km dalla superficie
terrestre, e costituito di ossigeno (O3). Tale strato consente di attenuare le radiazioni solari ultraviolette a onde corte (UV-B),
che possono risultare dannose (tumori alla pelle, cataratte del cristallino, indebolimento del sistema immunitario). La riduzione dello strato di ozono è causata dall’interazione con gli ossidi di cloro contenuti in gas come i clorofluorocarburi (CFC), gli
idroclorofluorocarburi (HCFC) e gli idrofluorocarburi (HFC), usati come agenti espandenti nei refrigeratori, negli spray e nella
produzione di alcuni materiali edilizi (per esempio alcuni isolanti termici). Nel 1987 le Nazioni Unite sottoscrissero il Protocollo
di Montreal, per fermare la produzione di tali sostanze chimiche. Nel 1995 l’Unione Europea ha vietato l’uso e la produzione di
CFC e nel 2000 ha vietato l’uso degli HCFC.
L’acidificazione è causata dalle emissioni in aria di acidi o di gas che a contatto con l’umidità dell’aria si depositano al suolo
e nell’acqua. Depositi acidi hanno un impatto negativo sugli ecosistemi naturali e sull’ambiente sia naturale sia antropizzato.
Esempi di sostanze che provocano l’acificazione sono: il biossido di zolfo (SO2), ossidi di azoto (NOx), ammoniaca (NH3). Le
principali fonti di emissioni di sostanze acidificanti sono l’agricoltura e la combustione di combustibili fossili utilizzati per la
produzione di elettricità, riscaldamento e trasporti.
L’eutrofizzazione è causata dall’arricchimento eccessivo di sostanze nutritive nelle acque e nei suoli. La deposizione al suolo
di composti di azoto favorisce la crescita delle foreste in quanto l’azoto è un nutriente, ma contemporaneamente porta alla distruzione di un gran numero di ecosistemi sia sulla terra che nel mare, con l’esito di impoverire la biodiversità. Negli ambienti
di acqua dolce l’eutrofizzazione è quasi sempre originata dalla presenza di fosfati. Sul suolo e nel mare, invece, nella maggior
parte dei casi è l’azoto il fattore limitante. Le principali sostanze che provocano l’eutrofizzazione sono gli ossidi di azoto (NOx) e
l’ammoniaca (NH3).
La principale causa dello smog fotochimico e delle nebbie tossiche nelle aree urbanizzate è la presenza di ozono negli strati
bassi dell’atmosfera. In questa collocazione l’ozono è dannoso per la salute dell’uomo (provoca asma e bronchiti) e per la
vegetazione e contribuisce alla formazione delle piogge acide. L’ozono si forma, negli strati bassi, per azione della radiazione
solare sugli idrocarburi combinati con gli ossidi di azoto (NOx) e i composti organici volatili (VOC) generati dalla combustione dei
combustibili fossili. Negli ultimi trentanni in Europa il livello al suolo di questo gas è all’incirca raddoppiato.
Le risorse ambientali sono attribuibili a due ordini di stato: abiotico e biotico. Le risorse abiotiche sono i componenti di un ecosistema che non hanno vita (dal greco bios, cioè vita, con il prefisso a-, senza). Si tratta quindi dell’ambiente circostante tranne
animali e piante: luce, terra (suolo e sottosuolo), rocce, minerali, acqua, aria, etc. L’indicatore di impatto ambientale del degrado
abiotico fa riferimento all’estrazione di materie prime minerali o combustibili fossili.
11
1.4.Specificità
quantità di sostanze che causa-
valenti” al contributo della CO2.
no un certo impatto ambientale
Per esempio un grammo di me-
di applicazione del
viene effettuato un processo di
tano determina un effetto ser-
metodo LCA in edilizia
“caratterizzazione”: con l’aiuto
ra pari a venticinque grammi
Il metodo LCA è nato in ambito
di fattori di equivalenza, i dif-
di anidride carbonica, per cui è
industriale, e deve dunque te-
ferenti contributi delle sostan-
possibile “convertire” la quanti-
ner conto delle peculiarità del
ze in inventario vengono ag-
tà di metano in CO2 equivalente
settore edilizio quando viene
gregati in un determinato ef-
e sommarla alla quantità di CO2
applicato per la valutazione am-
fetto ambientale e rapportati
(es. se nell’inventario ci sono 43
bientale degli edifici. Innanzitut-
ad una sostanza (presa come ri-
kg di CO2 e 1 kg di CH4, dal mo-
to ogni edificio è unico e diverso
ferimento). I flussi registrati nel-
mento che 1 kg di CH4 = 25 kg
dagli altri, il che rende difficile
l’analisi dell’inventario vengono
di CO2, posso sommare le due
definire regole standardizzate di
moltiplicati per i rispettivi fat-
quantità e ottenere un valore
valutazione, che dipendono dal
tori di equivalenza e sommati
di GWP pari a 68 kg di CO2 eq.).
contesto geografico, dall’epoca
tra loro: il potenziale d’impatto
Stesso tipo di conversione avvie-
storica, dalla cultura locale, ecc.
così determinato rappresenta
ne anche per altre categorie di
Inoltre l’applicazione del meto-
la misura di un possibile danno
impatto. I fattori di conversione
do LCA nel settore edilizio non è
ambientale.
(caratterizzazione) sono stabiliti
semplice poiché occorre svolgere
È importante sottolineare che
all’interno della EN 15804:2012/
due valutazioni (fig. 08): una rela-
quando si trova un dato espresso
FprA1:2013 (fig. 07).
tiva al ciclo di vita dei prodotti edi-
in kg di CO2, questo significa che
Nella quarta fase, di interpre-
lizi che costituiscono l’edificio e
sono state conteggiate soltanto
tazione dei risultati, dalla let-
una relativa al ciclo di vita dell’e-
Fig. 07.
Esempi di fattori di
caratterizzazione
di alcune sostanze
responsabili
dell’effetto serra.
Fonte: EN
15804:2012/
FprA1:2013.
Sustainability of
construction works.
Environmental
product
declarations.
Core rules for the
product category
of construction
products.
Composto
Diossido di carbonio
Metano
Triclorofluorometano (CFC-11)
Diclorodifluorometano (CFC-12)
Clorotrifluorometano (CFC-13)
Trifluorometano (HFC-23)
Monoclorodifluorometano (HCFC-22)
Pentafluoroetano (HCFC-125)
Bromotrifluorometano (Halon-1301)
Formula
CO2
CH4
CFCl3
CF2Cl2
CF3Cl
CHF3
CHF2Cl
CHF2CF3
CF3Br
GWP100 [kg CO2/kg gas]
1
25
4.800
11.000
14.000
15.000
1.800
3.500
7.100
le emissioni di CO2. Quando inve-
tura di tutta l’analisi vengono
dificio (con responsabilità legate
ce l’unità di misura è espressa in
messi in luce i processi del ci-
a scelte di operatori differenti).
kg di CO2 eq., significa che sono
clo di vita a maggior impatto e
Per poter valutare l’edificio è
state conteggiate tutte le emis-
le sostanze utilizzate a maggior
infatti necessario conoscere il
sioni a effetto serra, converten-
impatto, in modo da evidenzia-
profilo ambientale dei prodot-
do tramite la procedura della
re quali aspetti possono essere
ti che lo compongono (impatti
caratterizzazione i contributi del-
oggetto di miglioramento am-
ambientali per approvvigiona-
le altre sostanze in quantità “equi-
bientale.
mento materie prime, trasporti,
12
Fig. 08.
Fasi del ciclo di vita
e oggetti (edificio/
prodotti edilizi)
della valutazione
LCA in edilizia.
produzione), integrando tali informazioni con dati LCA relativi
alle specificità dell’edificio (trasporto dei materiali al cantiere,
messa in opera, manutenzione,
dismissione), che dipendono da
decisioni di progetto.
La valutazione ambientale di
un edificio estesa all’intero ciclo di vita dovrebbe considerare,
secondo quanto previsto dalle
norme ISO e CEN (fig. 09), gli
impatti relativi alla fase di produzione (approvvigionamento materie prime, trasporti, processi di
produzione, dalla culla al cancello di uscita dallo stabilimento),
alla fase di costruzione (traspor-
1.5.Il ruolo della durata
(per quanto concerne la gestione
to al cantiere, messa in opera),
nella valutazione LCA
energetica), risulta più difficile
alla fase d’uso (gestione energe-
degli edifici
valutare l’impatto ambientale re-
tica, manutenzione, riparazione,
Nella raccolta delle informazioni
lativo alla fase di costruzione (ri-
sostituzione, riqualificazione) e
relative alle diverse fasi, occorre
spetto a cui scarseggiano i dati),
alla fase di fine vita (demolizione
dire che mentre risulta abba-
alla fase di gestione (rispetto a
o disassemblaggio dell’edificio;
stanza “attendibile” la raccolta
cui si possono fare solo ipotesi
riciclaggio dei materiali o smal-
dei dati ambientali relativi alla
sugli interventi di manutenzione
timento in discarica, inclusi i tra-
fase di produzione (database e
e sulle durate dei componenti,
sporti).
EPD di prodotto) e alla fase d’uso
senza la disponibilità di dati certi) e alla fase di fine vita (rispetto
a cui si possono fare solo ipotesi
sugli scenari di demolizione, separazione, smaltimento e/o riciclaggio, non potendo conoscere
le reali possibilità di dismissione
che ci saranno in futuro).
In particolare occorre sottolineare che i processi di manutenzione, riparazione e sostituzione
(in relazione alla durabilità dei
materiali) non sono affatto trascurabili nel bilancio ambientale, poiché aumentano considerevolmente gli impatti ambien-
Fig. 09. Fasi del ciclo di vita che devono essere considerate in una valutazione LCA di
edificio.
tali nel ciclo di vita (a maggior
13
ragione negli edifici a elevata
ché informazione difficilmente
associati alle differenti soluzioni
“intensità tecnologica”, come le
reperibile); questo può portare a
costruttive da utilizzare per la
Passivhaus o gli Zero Energy
orientarsi verso soluzioni maga-
valutazione LCA di edificio.
Buildings).
ri a minor impatto di produzio-
Le attuali EPD europee non di-
Per esempio una soluzione di
ne ma con durate ridotte e che
chiarano la vita utile del prodotto
isolamento a cappotto costitui-
richiedono cicli di sostituzione
e questa informazione è ancora
sce una soluzione costruttiva più
durante la vita utile dell’edificio,
lacunosa in letteratura, per cui
fragile rispetto a una soluzione
innalzando gli impatti ambienta-
spesso per i progettisti risulta
monostrato in muratura, e può
li complessivi rispetto a prodotti
difficile fare stime e assunzioni,
richiedere cicli di sostituzione
magari con impatto ambienta-
che oltretutto pesano molto sul
ogni 25-30 anni, in relazione al
le iniziale superiore ma durata
bilancio ambientale complessivo
tipo di materiale isolante utiliz-
maggiore (fig. 10).
e dunque sulle scelte tra alter-
zato (materiali isolanti differenti
Alcune nazioni europee, come la
native tecniche. La nuova norma
hanno durate differenti, andan-
Francia e l’Austria, sono partico-
UNI EN 15804:2014 sulle EPD
do a incidere sugli interventi di
larmente sensibili al tema della
dei prodotti edilizi prevede l’ob-
sostituzione e sul decadimento
durata e alla sua influenza sulle
bligo di dichiarare la vita utile
prestazionale durante la loro vita
valutazioni ambientali LCA. In
del prodotto (reference service
life), responsabilizzando i produttori e mettendo a disposizione dei progettisti un dato importante per le comparazioni LCA.
Prolungare la durata dell’edificio e delle sue parti è fondamentale in un’ottica di sostenibilità ambientale. In questo
senso le operazioni di manutenzione, riparazione, sostituzione
e riqualificazione sono consideFig. 10. Confronto tra l’energia incorporata di tre soluzioni tecniche alternative,
considerando uno scenario di durata dell’edificio di 100 anni: la soluzione
tecnica A è a maggior energia incorporata iniziale, ma avendo una durabilità
prevista di 100 anni e non richiedendo interventi di manutenzione
e sostituzione risulta essere, considerando l’intero ciclo di vita, la soluzione
a minor energia incorporata (fonte: Monica Lavagna, “Il ruolo della durata
e della manutenzione nella valutazione ambientale del ciclo di vita”, in Cinzia
Talamo, a cura di, Procedimenti e metodi della manutenzione edilizia. Il piano
di manutenzione, Sistemi Editoriali Esselibri, Napoli, 2010, pp. 115-127).
rate positive dal punto di vista
utile), mentre una soluzione mo-
Francia nelle certificazioni am-
dotate di qualità residue. La de-
nostrato in muratura può durare
bientali EPD (chiamate Fiche de
molizione dell’edificio compor-
100 anni senza richiedere inter-
Déclaration
Environnementale
terebbe la perdita dell’energia
venti manutentivi (se non della
et Sanitaire) deve essere dichia-
incorporata nell’edificio e la ne-
fornitura esterna).
rata la vita utile del prodotto; in
cessità di compiere un nuovo
Spesso si operano confronti
Austria il catalogo materiali IBO,
investimento energetico per la
tra prodotti paragonando l’eco-
di riferimento per la certificazio-
nuova costruzione.
profilo from cradle to gate non
ne ambientale Total Quality, pre-
Un altro tema di fondamenta-
tenendo conto della durata (per-
vede alcuni scenari di vita utile
le importanza nella valutazio-
14
ambientale, dal momento che
permettono la “conservazione”
dei materiali in uso, e dunque
il prolungamento della vita utile
delle parti dell’edificio ancora
ne LCA dell’edificio è costitui-
autocertificate) sulla preferibili-
milavorati e componenti) al pro-
to dall’impatto energetico della
tà ambientale di un prodotto in
duttore (progettisti e imprese di
demolizione e separazione dei
relazione all’intero ciclo di vita.
costruzioni).
materiali, oltre a quello di smal-
Le certificazioni ambientali vo-
Gli standard ISO riconoscono le
timento. L’uso di materiali omo-
lontarie sono chiamate anche
autocertificazioni dei produttori,
genei (solo materiali minerali
etichettature ambientali o eti-
definendole etichette di secondo
dall’interno all’esterno) e siste-
chette/marchi ecologici e sono
tipo (ISO 14021). Si tratta di mar-
mi costruttivi semplici facilita
definite dalle norme della serie
chi ambientali apposti sui pro-
la demolizione selettiva e il ri-
ISO 14020, che distinguono tra:
dotti sulla base di una autocer-
ciclaggio dei materiali. Spesso
nelle valutazioni LCA gli scenari di fine vita degli edifici sono
valutati con approssimazione o
trascurati, mentre questo tema
è di grande rilevanza e oggetto
Etichette di primo tipo (ISO
14024), del tipo Ecolabel;
Etichette di secondo tipo (ISO
14021) o autocertificazioni;
Etichette di terzo tipo (ISO
14025), del tipo EPD.
tificazione del produttore. Non è
quindi previsto un certificatore
esterno che verifichi la validità
del marchio. Esempi più ricorrenti di caratteristiche certificate in questo modo sono: ricicla-
di attenzione normativa a livel-
L’Ecolabel è una etichetta am-
bile, compostabile, percentuale
lo internazionale. In particolare
bientale di primo tipo (ISO
di materiale riciclato contenuto
la Direttiva Quadro sui Rifiuti
14024). Si tratta di marchi am-
nel prodotto, biodegradabilità,
2008/98/CE ha fissato un obiet-
bientali volontari apposti sui
assenza di sostanze tossiche o
tivo di riciclaggio per i rifiuti da
prodotti (per esempio il fiore
dannose per l’ambiente. Queste
costruzione e demolizione pari
dell’Ecolabel europeo), in base
auto-dichiarazioni devono es-
al 70%, da raggiungere nel 2020,
al soddisfacimento di requisiti
sere accurate, verificabili e non
promuovendo di fatto la demoli-
ambientali “a soglia” definiti da
ingannevoli. Per questo motivo
zione selettiva e le soluzioni co-
organismi indipendenti. In que-
viene richiesto l’utilizzo di me-
struttive in grado di favorire tale
sto caso la credibilità del mar-
todologie verificate e provate su
scenario di fine vita.
chio è sostenuta dalla presenza
basi scientifiche, che consenta-
di un ente certificatore. Solo al-
no di ottenere risultati attendibili
1.6.Che cos’è un EPD
cune tipologie di prodotti han-
e riproducibili.
Per semplificare l’accesso alle
no i criteri Ecolabel e possono
L’EPD (Environmental Product
informazioni ambientali relative
certificarsi; in edilizia i prodotti
Declaration) è una etichetta di
ai prodotti, negli ultimi anni si
certificabili sono le coperture
terzo tipo (ISO 14025), che viene
sono sviluppati vari strumen-
dure per pavimenti (piastrelle), i
attribuita grazie a una più artico-
ti di comunicazione ambientale
prodotti vernicianti per interni e
lata “dichiarazione ambientale”
di prodotto, come le certificazio-
per esterni e le pompe di calore.
riferita a un prodotto, per la pre-
ni ambientali . Le etichettature
Ma questo tipo di certificazione è
disposizione della quale occorre
ambientali sono strumenti vo-
poco diffuso in edilizia poiché è
fare riferimento alle norme ISO
lontari utili per stimolare la do-
più adatto alla informazione dal
14040 sulla valutazione del ciclo
manda e l’offerta di prodotti/ser-
produttore (l’industria manifat-
di vita (LCA). In ambito edilizio
vizi ambientalmente preferibili e
turiera) al consumatore, men-
esistono dei riferimenti norma-
per fornire ai consumatori infor-
tre in edilizia occorre un’infor-
tivi internazionali specifici su
mazioni precise e certificate (o
mazione dal produttore (di se-
come redarre le EPD di prodotti
(8)
(8)
Campioli A., Lavagna M., “Criteri di ecologicità e certificazione ambientale dei prodotti edilizi”, il Progetto Sostenibile, 2010,
pp. 48-55.
15
edilizi (ISO 21930 e EN 15804).
virtuosi dal punto di vista am-
le specifico dei singoli prodot-
È questa l’etichettatura più dif-
bientale possono così “nascon-
ti consentirebbe di mettere in
fusa, in quanto non si tratta di
dersi” dietro a un dato “medio”
concorrenza verso l’innovazione
un semplice “marchio” apposto
da banca dati, che esprime valo-
ambientale non solo i comparti
sul prodotto, ma di un documen-
ri di impatto ambientale magari
materici concorrenti, ma anche
to pubblico all’interno del qua-
più bassi rispetto ai loro valori
i singoli produttori, premiando i
le viene pubblicato l’ecoprofilo
effettivi.
più virtuosi. Per questo occorre
(profilo ambientale relativo alle
Può infatti esserci una notevole
uscire dai dati medi delle banche
fasi di pre-produzione e produ-
differenza di impatti ambientali
dati e puntare su una conoscen-
zione), ossia i dati quantitativi
associati a prodotti simili prove-
za specifica delle prestazioni
scaturenti da un LCA. Tali dati
nienti da stabilimenti produttivi
ambientali dei singoli prodotti,
risultano utili per il progettista
differenti, in maniera analoga a
valorizzando le best practices e
per poter operare confronti tra
quanto avviene per le prestazio-
l’uso delle best available techno-
prodotti alternativi e per poter
ni (per esempio, le prestazioni di
logies.
elaborare valutazioni alla sca-
conducibilità termica di prodotti
A livello internazionale esistono
la dell’edificio (considerando le
analoghi dello stesso comparto
diversi sistemi di certificazione in
prestazioni in uso e gli scenari di
materico possono essere molto
relazione ai diversi enti di certi-
fine vita in relazione allo specifi-
differenti tra loro e discostarsi
ficazione, ciascuno dei quali con
co progetto).
dai dati reperibili a letteratura o
le proprie “regole” e procedure.
La diffusione di dati ambienta-
nelle banche dati).
Questo ha portato nei primi anni
li tramite le certificazioni di pro-
Tramite l’EPD il singolo produt-
di sperimentazione all’emissione
dotto è fondamentale. Infatti la
tore può mettere in evidenza il
di EPD elaborate con procedure
scarsa affermazione fino ad oggi
ridotto impatto ambientale del
differenti, rendendo inconfronta-
della valutazione LCA è dovuta
proprio specifico prodotto rispetto
bili i risultati tra sistemi differenti
alla scarsa disponibilità di dati.
ai prodotti dello stesso compar-
e facendo venir meno gli obiet-
Esistono delle banche dati am-
to produttivo. Per esempio, se
tivi delle EPD. La Commissione
bientali relative ai materiali edi-
un produttore alimenta il pro-
Europea ha però dato manda-
lizi, che però hanno il limite di
prio stabilimento produttivo con
to al CEN di sviluppare norme
fornire un profilo ambientale ri-
energia prodotta da biomassa
armonizzate per la valutazione
ferito a contesti geografici preci-
(energia rinnovabile) o adotta
ambientale dei prodotti edilizi e
si, difficilmente estendibili ad al-
un impianto di cogenerazione,
degli edifici, in maniera simile a
tri contesti, e riferito a categorie
riduce drasticamente l’impat-
quanto avvenuto per la certifica-
“generiche” di materiali (lateri-
to ambientale riconducibile al
zione energetica(9). In particolare
zio vale per blocchi forati, mat-
suo prodotto rispetto agli altri,
la certificazione EPD dei prodotti
toni faccia a vista, pignatte, rive-
oppure se un prodotto utilizza
è oggi regolata a livello europeo
stimenti in cotto, tegole e coppi;
materiale riciclato, gli impatti di
dalla norma EN 15804, la più re-
dunque “prodotti” molto etero-
produzione sono notevolmente
cente di un percorso che parte
genei), non permettendo di va-
inferiori allo stesso prodotto che
dalla ISO 14025 e che ha visto un
lorizzare specifici processi pro-
viene confezionato con materie
primo momento di specificazione
duttivi virtuosi e a basso impat-
prime vergini.
delle EPD dei prodotti edilizi con
to ambientale. I produttori meno
L’accesso al profilo ambienta-
la ISO 21930:2007. La norma EN
(9)
16
I problemi di inconfrontabilità dei risultati di diversi schemi di certificazione energetica esistenti in Europa ha indotto la Commissione Europea a dare mandato al CEN per l’elaborazione di norme armonizzate per il calcolo delle prestazioni energetiche
degli edifici, che costituiscono oggi un riferimento obbligatorio richiamato all’interno delle normative cogenti.
Fig. 11. Sito web
dell’Institut Bauen
und Umwelt
dedicato alle EPD
dei prodotti edilizi.
15804 è stata elaborata a segui-
condizioni per la commercializ-
stitut Bauen und Umwelt, Istitu-
to del monitoraggio delle criti-
zazione dei prodotti da costru-
to per le Costruzioni e l’Ambien-
cità e problematiche sollevatesi
zione (marcatura CE).
te), che vede il coinvolgimento di
con le prime EPD, e costituisce
Molte certificazioni EPD sono
esperti indipendenti provenienti
una norma molto più vincolante
reperibili all’estero, in partico-
dal mondo della ricerca e delle
e restrittiva rispetto alle “liber-
lare in Germania, dal momento
istituzioni pubbliche (Ministero
tà” interpretative e procedurali,
che il sistema di certificazione
delle Costruzioni, Agenzie per
proprio allo scopo di far sì che
ambientale nazionale DGNB ri-
l’Ambiente) per la verifica del-
le EPD riescano a diventare uno
chiede l’EPD come certificazio-
le valutazioni. La certificazione
strumento per confrontare il pro-
ne di prodotto per sviluppare il
ambientale di prodotto rilascia-
filo ambientale dei prodotti in un
calcolo LCA dell’intero edificio.
ta dall’IBU (fig. 11) è stata ideata
mercato aperto europeo.
In Germania lo schema di cer-
in stretta collaborazione con le
L’EPD oltretutto costituirà rife-
tificazione delle Dichiarazioni
autorità pubbliche tedesche del
rimento privilegiato per la de-
ambientali di prodotto (EPD) è
settore costruzioni e del settore
clinazione del nuovo requisito
stato sviluppato dalla AUB (Ar-
ambiente.
sulla sostenibilità introdotto dal
beitsgemeinschafft Umweltver-
Le categorie di materiali attual-
Regolamento 305/2011 (CPR –
trägliches Bauproducte), che
mente presenti sono: Bathrooms
Construction Products Regula-
rappresenta la federazione te-
& Sanitary Installations, Building
tion) del Parlamento Europeo e
desca dei produttori di materiali
fasteners, Coating, Metals for
del Consiglio, che fissa le nuove
da costruzione, e dall’IBU
(In-
buildings, Concrete, Floor cove-
(10)
(10)
http://bau-umwelt.de/hp1/Institut-Bauen-und-Umwelt-e-V.htm
17
Fig. 12. Sito web
dell’International
EPD® System, in cui
è possibile trovare
EPD dei prodotti
edilizi italiani.
rings, Fire protection, Roofing
ster & mortar, Room partition
The International EPD® System
and waterproofing membranes,
systems, Reaction resin pro-
(fig. 12), gestito dallo Swedish En-
Roofing and facades, Insulating
ducts, Laminated plastics, Locks
vironmental Management Coun-
materials, Ceiling systems, Floor
and Fittings, Timber, Dry Con-
cil (SWEDAC): è possibile trovare
Covering Adhesives, Fibre glass
struction, Door systems, Back-
EPD di materiali isolanti, calce-
mesh, Basic materials and pre-
ventilated façade, Solid wood,
struzzi, materiali di rivestimento,
products, Wodden materials, Air-
Wall and ceiling coverings.
finestre, tondini in acciaio per ar-
conditioning & Refrigeration En-
Le (ancora poche) EPD italiane di
mature, pitture.
gineering, Ceramic tiles, Lumi-
prodotti edilizi invece fanno riferi-
naires & lamps, Masonry, Pla-
mento al sistema internazionale
18
2.Scelte progettuali
verso la sostenibilità ambientale
Per favorire la diffusione delle
Al di là dei risultati, che non de-
valutazioni LCA a supporto delle
vono mai essere assunti in senso
E.per il confronto tra gli impatti
scelte progettuali orientate alla
assoluto ma considerati e sop-
per costruire e gli impatti per
sostenibilità ambientale, oltre
pesati come parte di un contesto
abitare (fase d’uso).
alla promozione sul versante
più ampio, gli esempi riportati
In tutti questi casi, il confronto
della diffusione delle informa-
hanno l’obiettivo di descrivere
deve essere realizzato definendo
zioni ambientali relative alla pro-
una corretta impostazione delle
la prestazione attesa dal prodot-
duzione tramite EPD, occorre
valutazioni comparative, a parti-
to scelto e quindi la corrispon-
anche creare una domanda di
re dal ruolo fondamentale della
dente unità funzionale.
informazioni ambientali. In par-
definizione dell’unità funzionale
A. I progettisti possono scegliere
ticolare occorre sollecitare gli
(ovvero la prestazione di riferi-
materiali e prodotti a basso im-
operatori del settore, primi fra
mento) e della coerenza dei dati
patto ambientale comparando
tutti i progettisti, all’uso degli in-
di partenza.
prodotti simili (dello stesso
dicatori ambientali come parametri di progetto da affiancare
luzione tecnica,
comparto materico) ma pro2.1.Come utilizzare i dati
venienti da differenti stabili-
agli altri indicatori prestazionali,
di un LCA o di un EPD
menti produttivi (con differenti
anche se ancora molto deve es-
nel progetto
tipi di processo di produzione,
sere ancora fatto sul fronte della
I dati LCA possono essere utiliz-
di energia usata, di filiera di
formazione all’uso corretto del-
zati a supporto del progetto in
approvvigionamento) o carat-
le informazioni ambientali LCA,
diversi modi:
terizzati da differenti risorse
affinché queste ultime possano
A.per il confronto tra prodotti si-
impiegate (per esempio, con
essere uno strumento di cono-
mili tramite dati primari LCA
diversa quantità di materiale
scenza e di supporto alle deci-
(provenienti da EPD),
riciclato), tramite l’accesso a
sioni adeguatamente utilizzato.
In questo capitolo sono indicati
possibili usi dei dati ambientali
LCA a supporto delle scelte di
progetto.
B.per il confronto tra prodotti
alternativi,
C.per il confronto tra soluzioni
tecniche alternative,
D.per l’ottimizzazione di una so-
dati primari specifici, veicolati
dalla certificazione ambientale
di prodotto EPD.
B. I progettisti possono scegliere
materiali e prodotti a basso
19
impatto ambientale confron-
il sistema di chiusura, ma le
e dunque considerati trascu-
tando prodotti alternativi (di
chiusure oggetto del confron-
rabili. Recentemente, dal mo-
diversi ambiti materici) che
to avranno prestazioni molto
mento che si mira a ottenere
svolgano la stessa funzione.
differenti di inerzia termica, di
edifici sempre più efficienti
Anche in questo caso la con-
isolamento acustico, di resi-
energeticamente, gli impatti
dizione ideale è poter fare ri-
stenza al fuoco ecc.
ambientali imputabili ai ma-
D.La
ambientale
teriali con cui l’edificio viene
tenuti nelle EPD, altrimenti
può contribuire a ottimizzare
realizzato tendono ad aumen-
è possibile fare riferimento a
la scelta del tipo di materia-
tare, a causa dell’aumento
dati ambientali contenuti nel-
le (per esempio scegliere un
di impiego di materiale nella
le banche dati.
materiale di rivestimento a
costruzione (per esempio per
C. I progettisti possono sceglie-
minor impatto ambientale) e
il maggiore spessore di ma-
re materiali e prodotti a basso
della quantità di materiale da
teriale isolante impiegato) e
impatto ambientale confron-
impiegare in una certa solu-
di impianti per la produzione
tando soluzioni tecniche alter-
zione tecnica.
di energia da fonti rinnovabili
ferimento a dati primari con-
native che svolgano la stessa
ambientale
(fotovoltaico, solare termico,
funzione; per esempio impo-
LCA può consentire di operare
geotermico). Diventa dunque
stare un confronto tra due so-
un bilancio tra impatti causati
importante verificare se gli
luzioni di chiusura verticale
dai materiali con cui l’edificio
impatti ambientali generati
alternative, assumendo come
viene realizzato e impatti re-
per la produzione dei mate-
unità funzionale 1 m di chiu-
lativi alla fase d’uso. Tradizio-
riali, componenti e sistemi
sura con trasmittanza termica
nalmente gli impatti relativi
costruttivi utilizzati nelle at-
di 0,3 W/m K. In questo caso
alla fase d’uso sono sempre
tività di costruzione di edifici
occorre ricordare che la parità
stati più significativi, mentre
energeticamente efficienti si-
di prestazione è molto sempli-
gli impatti relativi alla produ-
ano inferiori agli impatti evita-
ficata, poiché si è scelta una
zione dei materiali da costru-
ti grazie ai risparmi energetici
prestazione “prevalente” per
zione erano meno importanti,
ottenuti nella fase d’uso.
2
2
20
E.La
valutazione
valutazione
Fig. 12. Valutazioni dell’energia incorporata dell’edificio Leaf House, realizzato in provincia di Ancona.
Fonte delle immagini: Campioli A., Giurdanella V., Lavagna M., “Energia per costruire, energia per abitare”,
Costruire in laterizio, n. 134, mar.-apr. 2010, pp. 60-65.
Per esempio, nel caso degli Zero
I valori di energia incorporata
alla vita dell’edificio (soprattutto
Energy Buildings, spesso l’ener-
sono stati quindi normalizzati in
nel caso dei materiali isolanti e
gia spesa per costruire l’edificio
base alla superficie utile interna
dei materiali di rivestimento, la
è superiore all’energia spesa
dello spazio riscaldato, ottenen-
cui incidenza nel bilancio com-
durante la fase d’uso. In uno stu-
do dei valori espressi in MJ/m
plessivo si è visto essere assai
dio relativo alla Leaf House, uno
e suddivisi per diversi scenari
significativa).
Zero Energy Building costruito in
temporali (anni). In particolare
I risultati evidenziano che, anche
Italia, è stata calcolata l’energia
sono stati scelti gli intervalli 25,
nel caso di normalizzazione su
incorporata dei materiali della
50, 75 e 100 anni, che possono
un arco temporale di 100 anni
costruzione impiegati e delle di-
essere considerati rappresen-
(assunzione che presupporreb-
verse parti d’opera. Ne emerge
tativi della vita utile dell’edificio,
be lo scenario molto improba-
innanzitutto la notevole inciden-
ma che al contempo tengono
bile di non dover intervenire con
za della struttura portante, se-
in considerazione anche il fatto
manutenzioni sull’edificio per
guita da intonaci/rivestimenti e
che la vita utile dei materiali e
tutto l’arco temporale dei 100
isolamento (fig. 12).
dei componenti edilizi è inferiore
anni), l’energia incorporata si at-
2
21
testa comunque sopra i 20 kWh/
a cui determinare la quantità di
11 cm (e quindi 2,32 kg) di EPS,
m a, valore significativo. Dun-
materiale (flusso di riferimen-
15 cm (e quindi 29 kg) di fibra di
que l’energia incorporata risul-
to) oggetto della comparazione
legno, 15 cm (e quindi 17 kg) di
ta sempre superiore all’energia
LCA. Per esempio la prestazio-
idrati di silicati di calcio autocla-
spesa in fase d’uso, anche nello
ne per paragonare due materiali
vato (cemento cellulare); di con-
scenario temporale dei 100 anni
isolanti può essere la resistenza
seguenza l’impatto ambientale
(fig. 12).
termica: occorre a questo punto
dell’EPS e del calcestruzzo auto-
2.2.Esempi di valutazioni
definire lo spessore (in relazione
clavato risultano essere inferiori
comparative a parità
alla conducibilità termica) e la
a quello della fibra di legno gra-
di prestazioni
quantità di materiale in termini
zie al minor flusso di riferimento
I dati ambientali presenti nelle
di peso (in relazione alla densità)
coinvolto, sfatando la convinzio-
banche dati o nelle certificazioni
che sono necessari per assolve-
ne che i materiali a base vege-
ambientali vengono espressi in
re la prestazione attesa. Se si sta
tale siano più ecologici di quelli
genere in relazione al peso (-/kg)
facendo un paragone tra prodot-
sintetici o minerali (fig. 14).
o al volume (-/m ), e quindi in re-
ti precisi, anche le prestazioni
Rispetto a questa esemplifica-
lazione alla massa dei materiali.
e le densità sono direttamente
zione occorre dire che quando si
Questi dati non possono essere
rapportabili, ma se si fa un con-
operano delle valutazioni compa-
utilizzati per compiere compara-
fronto tra categorie materiche in
rative è fondamentale tenere in
zioni: le valutazioni comparative
generale, occorre tenere in con-
considerazione il fatto che i ma-
devono essere fatte a parità di
siderazione il range di variabili-
teriali assolvono più prestazioni
prestazione. Quando si operano
tà sia delle prestazioni sia delle
contemporaneamente, per cui se
dei paragoni tra materiali occor-
densità (fig. 13).
impostiamo diversamente l’unità
re infatti definire l’unità funzio-
Per esempio per ottenere una
funzionale, il risultato ambienta-
nale di riferimento, ossia la pre-
trasmittanza termica di 0,3 W/
le cambia ulteriormente. Tenen-
stazione di riferimento rispetto
m K di 1 m di parete occorrono
do in considerazione che quando
2
Fig. 13.
Comparazione
dell’energia
incorporata di
diversi materiali
isolanti, a parità di
unità funzionale,
considerando i
valori massimi e
minimi di densità.
Fonte: Lavagna
M., “Prestazioni
termiche
e profilo ambientale
dei materiali
isolanti”, Il Progetto
sostenibile, n. 16,
dic. 2007, pp. 68-75.
3
22
2
2
Fig. 14.
Comparazione
dell’energia
incorporata
di tre diversi
materiali isolanti,
a parità di
resistenza termica.
si progetta i materiali vengono
sia la prestazione di capacità ter-
gli aspetti relativi alla salute (es.
scelti per comporli all’interno di
mica della soluzione di involucro,
emissività di VOC), il confronto
una soluzione costruttiva che è
mentre la fibra di legno e il calce-
si articola ulteriormente e l’in-
inserita in un edificio, ci si rende
struzzo autoclavato assolvono in
dividuazione della soluzione mi-
conto che l’interazione tra pre-
sé sia la prestazione di isolamen-
gliore potrebbe modificarsi. Per
stazioni complementari è fonda-
to termico sia la prestazione di
questo nei confronti ambientali
mentale.
inerzia termica. Di conseguenza
è importante fare attenzione a
Pensando alla scala della solu-
con la fibra di legno e il calce-
considerare le prestazioni com-
zione di involucro infatti, oltre
struzzo autoclavato è possibile
plessive offerte dalle soluzioni a
alla resistenza termica è impor-
con un solo materiale soddisfare
confronto.
tante anche considerare l’iner-
due prestazioni contemporanea-
L’esempio mette in evidenza che
zia termica. Rispetto a questa
mente, e quindi dal punto di vista
non esistono scorciatoie per una
prestazione l’EPS risulta svan-
ambientale risulteranno a mi-
scelta ecologicamente orientata
taggiato rispetto alla fibra di le-
nor impatto ambientale rispetto
dei materiali e che non esistono
gno e al calcestruzzo autoclava-
all’EPS, che richiede l’aggiunta
materiali ecologici a priori: oc-
to, poiché essendo un materiale
di altri materiali per soddisfare
corre definire la prestazione at-
a ridotta densità è anche un ma-
le prestazioni complessive ri-
tesa in relazione al singolo pro-
teriale privo di inerzia termica: di
chieste andando ad aumentare
getto e individuare il materiale
conseguenza l’EPS dovrà essere
l’impatto ambientale complessi-
a minor impatto ambientale ri-
abbinato a un altro materiale ca-
vo. Se poi si considerano la pre-
spetto alla prestazione definita.
pacitivo per garantire sia la pre-
stazione acustica, la resistenza
stazione di isolamento termico
meccanica, la sicurezza al fuoco,
23
3.Ecoprofilo LCA di soluzioni
costruttive di involucro
in calcestruzzo aerato autoclavato
Per realizzare gli ecoprofili delle
In Germania i prodotti Xella cer-
(AIMCC) che ha sviluppato una
soluzioni costruttive di involucro
tificati EPD, presso l’IBU, sono: i
banca dati (INIES) contenente
in calcestruzzo aerato autocla-
blocchi Ytong, il pannello isolan-
più di 1.000 FDES. La specifici-
vato si è fatto riferimento alle
te minerale Multipor e i pannelli
tà delle EPD francesi è quella
EPD dei prodotti Ytong e Multi-
armati Hebel (commercializzati
di esprimere i dati LCA in rela-
por disponibili.
in Italia con il marchio Ytong);
zione all’unità funzionale e non
tutti prodotti in stabilimenti te-
all’unità dichiarata (1 kg o 1 m3)
3.1.EPD Ytong e Multipor
deschi. Le attuali certificazioni
come avviene nel resto di Euro-
Il gruppo Xella ha realizzato di-
tedesche fanno ancora riferi-
pa. Questa scelta deriva dal fatto
verse EPD per i propri prodotti,
mento alla ISO 14025. Le cer-
di mettere a disposizione dei dati
in contesti differenti in relazione
tificazioni sono attualmente in
leggibili con più immediatezza
ai diversi stabilimenti produttivi.
corso di aggiornamento rispet-
dai progettisti. La conversione,
Germania e Francia sono i due
to alla nuova norma EN 15804.
se utile, in dati riferiti a 1 kg è
contesti a livello europeo in cui la
Solo per i blocchi Ytong è già
comunque fattibile, poiché viene
richiesta di EPD da parte di pro-
disponibile la certificazione EPD
dichiarato il flusso di riferimento
gettisti e costruttori è più diffusa,
aggiornata. All’interno delle EPD
(quantità di materiale) dell’unità
perché a livello nazionale viene
è possibile trovare i risultati del-
funzionale considerata. Nel caso
promossa la valutazione LCA de-
la valutazione LCA espressi in
della dichiarazione dei prodot-
gli edifici basata su EPD tramite
relazione a 1 m di prodotto.
ti Xella Thermopierre, relativa
gli strumenti di certificazione
In Francia esiste una norma
ai tre stabilimenti produttivi di
ambientale DGNB (Germania) e
di riferimento specifica per le
Mios, Montereau, Saint Savin,
HQE (Francia), e dunque i pro-
EPD dei prodotti edilizi, la NF
l’unità funzionale si riferisce a
duttori sono incentivati a certifi-
P 01-010 sviluppata da AFNOR,
1 m2 di muratura realizzata in
care i propri prodotti. Le EPD dei
e l’EPD viene chiamata Fiche
blocchi di calcestruzzo cellula-
prodotti Xella sono contenute nel
de Déclaration Environnemen-
re da 25-30-36,5 cm (intonaci
report di ricerca completo (dispo-
tale et Sanitaire, promossa da
esclusi) con resistenza termica
nibile su richiesta contattando il
l’Association des Industries de
di 2,56-3,03-3,63 m2K/W e una
servizio tecnico Ytong).
Productions
durata di vita utile (“durée de
24
3
de
Construction
vie typique”) di 100 anni. Emer-
riferita solo allo strato costituito
dono agli standard internaziona-
ge una ulteriore peculiarità del-
dal prodotto nei diversi spessori
li ISO 14025 e EN 15804.
la dichiarazione, ossia il fatto di
commerciali (intonaci esclusi).
Si è preferito fare riferimento a
dichiarare anche la vita utile del
Sia nelle banche dati, sia nelle
dati primari, anche se riferiti a
prodotto, questione estrema-
EPD, si trovano dati ambienta-
un contesto che non è quello ita-
mente importante in una LCA, in
li espressi in relazione a 1 kg o
liano, non essendo ancora stato
quanto i processi di manutenzio-
1 m di materiale, e occorre poi
possibile realizzare una EPD ri-
ne ed eventuale sostituzione nel
procedere a una serie di calcoli
ferita allo stabilimento di Ponte-
tempo dei componenti entrano
(in relazione a spessori e densità
nure (PC) dal momento che non
nel conteggio degli impatti am-
del prodotto) per ricondursi alla
sono ancora disponibili adeguati
bientali nel ciclo di vita e dunque
soluzione costruttiva “parete”. In
dati di monitoraggio.
conoscere la durata dei compo-
questo caso si intendono invece
I dati relativi ai consumi di ener-
nenti è importante per una valu-
presentare i dati LCA già in re-
gia primaria (PEI) comprendono
tazione dell’efficacia ambientale
lazione alle prestazioni tecniche
sia l’energia non rinnovabile sia
della soluzione costruttiva.
della parete (trasmittanza, iso-
l’energia rinnovabile.
3
lamento acustico, ecc.), in modo
3.2.Ecoprofilo LCA di
da affiancare l’informazione am-
soluzioni costruttive
bientale all’informazione tecni-
di chiusura verticale
ca, come ulteriore parametro in
Ytong, Multipor, Hebel
mano al progettista al momento
Al fine di agevolare l’uso dei
della scelta progettuale.
dati ambientali LCA da parte dei
Le soluzioni costruttive esami-
progettisti, vengono in questa
nate si riferiscono ai principali
sezione presentati gli ecoprofi-
prodotti Xella: i blocchi Ytong, i
li (from cradle to gate) di solu-
pannelli isolanti Multipor, i pan-
zioni costruttive di involucro in
nelli armati Hebel.
AAC, espresse già in funzione
I dati ambientali LCA sono tratti
di 1 m di soluzione costruttiva,
dalle EPD tedesche, che rispon-
2
25
PANNELLO PARETE
CLASSE 500
PANNELLO PARETE
E SOLAIO CLASSE 550
26
ODP prodotto
(10-9 CFC -11 eq./m2)
Trasmittanza termica
strato (senza intonaci)
458
53
30
534
531
704
0,22
509
59
34
593
590
782
62,5
20,0
42,0
0,089
4,72
0,21
534
62
35
622
620
822
62,5
20,0
48,0
0,089
5,39
0,19
611
71
40
711
708
939
62,5
20,0
24,0
0,103
2,33
0,43
356
41
24
415
413
548
62,5
20,0
30,0
0,103
2,91
0,34
445
51
29
519
517
685
62,5
20,0
36,0
0,103
3,50
0,29
534
62
35
622
620
822
62,5
20,0
40,0
0,103
3,88
0,26
594
69
39
692
689
913
62,5
25,0
20,0
0,137
1,46
0,69
424
49
28
494
492
652
62,5
20,0
24,0
0,126
1,90
0,53
458
53
30
534
531
704
62,5
20,0
30,0
0,126
2,38
0,42
572
66
38
667
664
880
62,5
20,0
36,0
0,126
2,86
0,35
687
79
45
800
797
1056
62,5
20,0
40,0
0,126
3,17
0,32
763
88
50
889
886
1174
62,5
20,0
24,0
0,160
1,50
0,67
585
68
39
682
679
900
62,5
20,0
30,0
0,160
1,88
0,53
731
85
48
852
849
1125
62,5
20,0
36,0
0,160
2,25
0,44
878
101
58
1023
1018
1350
60,0
39,0
5,0
0,045
1,11
0,90
80
6
520
160
115
150
60,0
39,0
6,0
0,045
1,33
0,75
96
8
624
192
138
180
60,0
39,0
8,0
0,045
1,78
0,56
129
10
832
256
184
240
60,0
39,0
10,0
0,045
2,22
0,45
161
13
1040
320
230
300
60,0
39,0
12,0
0,045
2,67
0,38
193
15
1248
384
276
360
60,0
39,0
14,0
0,045
3,11
0,32
225
18
1456
448
322
420
60,0
39,0
16,0
0,045
3,56
0,28
257
20
1664
512
368
480
60,0
39,0
18,0
0,045
4,00
0,25
289
23
1872
576
414
540
60,0
39,0
20,0
0,045
4,44
0,23
321
26
2080
640
460
600
60,0
39,0
22,0
0,045
4,89
0,20
353
28
2288
704
506
660
60,0
39,0
24,0
0,045
5,33
0,19
386
31
2496
768
552
720
60,0
39,0
26,0
0,045
5,78
0,17
418
33
2704
832
598
780
60,0
39,0
28,0
0,045
6,22
0,16
450
36
2912
896
644
840
60,0
39,0
30,0
0,045
6,67
0,15
482
38
3120
960
690
900
GWP prodotto
0,25
4,49
(kgCO2eq./m2)
4,04
0,089
(MJ/m2)
0,089
40,0
PEI prodotto
36,0
20,0
(W/m2K)
20,0
62,5
strato (m2K/W)
62,5
Resistenza termica
EP prodotto
(10-5 P04 eq./m2)
MULTIPOR
AP prodotto
(10-4 502 eq./m2)
BLOCCO SISMICO
POCP prodotto
(10-5 C2H4 eq./m2)
BLOCCO THERMO
Conducibilità termica
di progetto (W/mK)
BLOCCO CLIMA
Spessore (m)
BLOCCO CLIMAGOLD
INDICATORI EPD
Altezza (m)
TIPOLOGIA DI PRODOTTO
PRESTAZIONI TERMICHE
Lunghezza (m)
DIMENSIONI
650,0
62,5
25,0
0,130
1,92
0,52
589
65
2595
928
834
1309
650,0
62,5
30,0
0,130
2,31
0,43
707
78
3114
1113
1001
1571
650,0
62,5
36,5
0,130
2,81
0,36
860
95
3789
1354
1217
1911
500,0
62,5
12,5
0,150
0,83
1,20
324
36
1427
510
459
720
600,0
62,5
15,0
0,150
1,00
1,00
389
43
1713
612
550
864
700,0
62,5
17,5
0,150
1,17
0,86
453
50
1998
714
642
1008
750,0
62,5
20,0
0,150
1,33
0,75
518
57
2284
816
734
1152
800,0
62,5
25,0
0,150
1,67
0,60
648
72
2855
1020
917
1440
800,0
62,5
30,0
0,150
2,00
0,50
777
86
3425
1224
1101
1728
800,0
62,5
36,5
0,150
2,43
0,41
946
104
4168
1490
1339
2102
4.Valutazione comparativa LCA con
soluzioni costruttive convenzionali
L’analisi comparativa ha coinvol-
ca 0,18 W/m2K, dove l’andamen-
polistirene espanso sinteriz-
to 14 soluzioni di chiusura verti-
to dei risultati varia in maniera
zato.
cale suddivise in 3 gruppi:
proporzionale.
Il secondo gruppo raccoglie le
Il primo gruppo è costituito dalle
chiusure verticali portanti con
chiusure verticali di tampona-
livelli di prestazione termica di
mento con trasmittanza termica
0,27 W/m2K. Ad essi apparten-
di 0,27 W/m2K e ne fanno parte
gono le seguenti 5 soluzioni:
chiusure verticali di tamponamento,
chiusure verticali con muratura portante,
chiusure verticali a cappotto
con differenti tipi di isolamento termico.
le 4 soluzioni tipologiche elencate a seguire:
soluzione
Per poter operare una valuta-
soluzione bistrato con blocco
Ytong Sismico 575 e cappotto
monostrato
con
blocco Ytong Clima 350,
in pannelli Multipor
soluzione bistrato con blocco
zione comparativa LCA è stata
soluzione leggera stratificata
scelta come unità funzionale 1
a secco con struttura in pro-
m di soluzione di chiusura ver-
fili metallici, lastra esterna a
soluzione bistrato con blocco
ticale con trasmittanza termica
matrice cementizia e lastra
Ytong Clima 350 e cappotto in
omogenea (0,27 W/m K e 0,18
interna in cartongesso e con
pannelli Multipor
W/m K). In questo documento
isolante interposto in lana di
viene presentata una sintesi dei
roccia,
2
2
2
Ytong Thermo 450 e cappotto
in pannelli Multipor
soluzione bistrato con blocco
in laterizio porizzato e isola-
risultati: in particolare sono stati
soluzione a doppia parete co-
selezionati i confronti con tra-
stituita da un paramento ester-
smittanza termica 0,27 W/m K.
no in blocchi di laterizio poriz-
soluzione stratificata in legno
Nel report di ricerca completo
zato e un paramento interno in
con pannello portante X-lam,
(disponibile su richiesta contat-
mattoni forati con interposto
cappotto in fibra di legno e
tando il servizio tecnico Ytong)
un pannello semirigido in lana
controparete isolata su strut-
sono illustrati anche i confronti
di roccia,
tura metallica intelaiata con
2
mento a cappotto in polistirene espanso sinterizzato
di chiusure verticali di tampo-
soluzione bistrato costituita
pannelli in cartongesso.
namento e di chiusure verticali
da blocchi in laterizio porizza-
L’ultimo gruppo mette in con-
portanti con trasmittanza termi-
to e isolamento a cappotto in
fronto 5 materiali isolanti appli27
cabili a cappotto su una chiusura
tive caratteristiche tecniche, al
i risultati della valutazione com-
verticale in blocchi Ytong Sismi-
fine di definire correttamente le
parativa sono strettamente re-
co 575 fino a raggiungere una
quantità di prodotto necessarie
lazionati alle assunzioni relative
trasmittanza termica di 0,25 W/
al raggiungimento del valore di
ai materiali specifici scelti per
m K. I 5 materiali sono:
trasmittanza termica prefissato.
la comparazione e dunque non
Ytong Multipor
Le quantità di materiale che sono
possono essere generalizzate.
polistirene espanso sinteriz-
state definite per condurre la va-
Per poter impostare i confronti,
lutazione del profilo ambientale
l’unità funzionale è stata defini-
lana di roccia
delle varie soluzioni sono quindi
ta assumendo come prestazione
fibra di legno
dipendenti dai valori prestazio-
prevalente la trasmittanza ter-
sughero
nali dei prodotti selezionati (le
mica(11), vista l’attuale attenzione
Ciascun gruppo è stato costi-
specifiche tecniche e i dati ter-
ai temi del risparmio energetico.
tuito selezionando le soluzioni
mofisici sono stati assunti dalle
Come si è però dimostrato nel
di chiusura più frequentemente
schede tecniche dei prodotti se-
capitolo precedente, focalizzare
utilizzate nel panorama edilizio
lezionati). Sebbene questo tipo
l’attenzione su un solo parame-
nazionale, in raffronto con le so-
di approccio porti a risultati for-
tro prestazionale, necessario per
luzioni costruttive Ytong. L’analisi
temente dipendenti dai prodotti
poter dimensionare gli elementi
del profilo ambientale è stata ef-
specifici assunti, si è voluto evi-
costruttivi al fine del confronto,
fettuata dopo aver eguagliato la
tare di riferirsi alla categoria ma-
rischia di non mettere in luce
prestazione di trasmittanza ter-
terica, in quanto soggetta a oscil-
l’insieme delle prestazioni che
mica (unità funzionale) delle so-
lazioni anche significative dei
una soluzione costruttiva ga-
luzioni inserite nella medesima
valori prestazionali e di densità
rantisce. Per questo sono stati
categoria, agendo sullo spessore
che avrebbero comportato il do-
affiancati altri parametri presta-
dell’isolante dopo aver definito il
ver assumere dei range, renden-
zionali di tipo termico, come gli
costituente principale della chiu-
do impossibile la comparazione.
indicatori relativi all’inerzia ter-
sura (tipo di blocco, pannello X-
Il riferirsi a prodotti effettivi di
mica (sfasamento termico, fat-
lam, lastre per chiusura a secco).
mercato rende più realistico il
tore di attenuazione e trasmit-
In considerazione del fatto che
confronto e simula l’approccio
tanza termica periodica), al fine
sul mercato è possibile reperi-
tipico del progettista durante le
di permettere una lettura più
re molteplici prodotti diversi per
scelte di progetto. Il confronto
ampia del comportamento pre-
ogni materiale considerato, cia-
qui proposto può ovviamente es-
stazionale delle soluzioni ana-
scuno di essi con caratteristiche
sere ampliato o aggiornato con
lizzate. Il quadro prestazionale
termofisiche proprie, risulta par-
eventuali altre soluzioni e pro-
non è ancora completo perché
ticolarmente difficoltoso e avul-
dotti alternativi. Il report di ricer-
occorrerebbe confrontare anche
so dalla realtà condurre una va-
ca completo (disponibile su ri-
la prestazione acustica, la resi-
lutazione facendo riferimento ai
chiesta contattando il servizio
stenza al fuoco, la permeabilità/
materiali generici. Per ovviare a
tecnico Ytong) illustra la proce-
resistenza al vapore, ecc. Occor-
questo problema sono stati scel-
dura di calcolo consentendo di
rerebbe inoltre fare alcune con-
ti alcuni prodotti specifici facil-
valutare le prestazioni ambientali
siderazioni relative alla durata
mente reperibili sul mercato, dei
di altre soluzioni.
nel tempo delle soluzioni co-
quali sono state assunte le rela-
Occorre dunque sottolineare che
struttive, ma in questo senso si è
2
zato
(11)
28
Per il calcolo della trasmittanza termica sono stati considerati i valori di conducibilità termica specifici dei prodotti selezionati,
tenendo conto delle percentuali di maggiorazione previste dalla norma UNI 10351:1994, che tengono conto del contenuto di
umidità nelle condizioni medie di esercizio, dell’invecchiamento, dell’installazione, della tolleranza di spessore.
già sottolineato come sia difficile
proprio perché le assunzioni nel
serra (GWP) e acidificazione di
reperire tale informazione nelle
calcolo LCA differiscono. In ge-
suoli e acque (AP).
dichiarazioni dei produttori.
nerale l’EPD costituisce un dato
Occorre sottolineare che l’in-
I dati ambientali per effettuare
più completo e attuale rispetto
dicatore dell’eutrofizzazione ha
le valutazioni sono stati assun-
al valore contenuto in banca dati
tendenzialmente un andamento
ti dalle dichiarazioni EPD tede-
(risalente al 2004), e i nuovi stan-
simile a quello dell’acidificazio-
sche dei prodotti Xella e dalla
dard sulle EPD sono più detta-
ne, dunque l’omissione non al-
banca dati Ecoinvent 2.2 (elabo-
gliati rispetto agli standard sulla
tera la valutazione e il giudizio
rati con SimaPro 7.3.2 e i metodi
procedura LCA nell’indicare cosa
complessivo. L’indicatore rela-
EPD2008 e Cumulative Energy
deve essere computato nella va-
tivo alla riduzione dello strato
Demand) per tutti gli altri pro-
lutazione. I valori di impatto am-
di ozono è poco significativo in
dotti, non essendo disponibili le
bientale riferiti ai pannelli isolanti
edilizia (i valori sono molto bassi)
EPD di tutti i prodotti considera-
Multipor sono stati estratti dalla
e soprattutto verifica un impat-
ti. Per i prodotti Ytong e Multipor
dichiarazione EPD del 2006 e non
to causato da sostanze che sono
sono stati indicati anche i dati
è stato possibile reperire alcun
oggetto di una serie di normative
ambientali tratti dalla banca dati
dato di confronto all’interno della
cogenti (Protocollo di Montreal e
Ecoinvent, poiché esiste uno sco-
banca dati Ecoinvent.
successivi regolamenti europei)
stamento tra la procedura LCA
La valutazione è stata effettuata
che stanno progressivamente
utilizzata per elaborare le EPD e
considerando tutti i principali in-
introducendo il divieto alla pro-
la procedura LCA utilizzata per i
dicatori ambientali:
duzione e all’immissione sul
dati ambientali in Ecoinvent, per
cui, non avendo la disponibilità
Consumo di energia primaria
(PEI), MJ
mercato delle sostanze che causano la riduzione dello strato di
di tutte le EPD per gli altri pro-
Effetto serra (GWP. Global
dotti, si ritiene più significativo il
Warming Potential), kg CO2 eq.
Sono necessarie anche alcune
confronto tra i dati LCA da banca
Riduzione dello strato di ozo-
precisazioni relative ai valori di
dati, per omogeneità nelle mo-
no (ODP. Ozone Depletion Po-
consumo di energia primaria.
dalità di calcolo ed elaborazione
tential), kg CFC-11 eq.
Innanzitutto occorre sottolineare
ozono.
delle LCA. I confronti con dati da
Formazione di smog fotochi-
che nel consumo di energia pri-
banca dati sono riquadrati nei
mico (POCP. Photochemical
maria sono stati conteggiati sia i
seguanti grafici.
Ozone Creation Potential), kg
consumi di energia prodotta da
Si è comunque ritenuto opportu-
C2H4 eq.
fonte non rinnovabile, sia i con-
no illustrare nei grafici anche i ri-
Acidificazione di suoli e acque
sumi di energia prodotta da fonte
sultati elaborati con i dati LCA dei
(AP. Acidification Potential of
rinnovabile. Per distinguere questi
prodotti Xella provenienti da EPD,
land and water), kg SO2 eq.
due tipi di fonte, nei grafici la quo-
nella prospettiva che sia questo
Eutrofizzazione (EP. Eutrophi-
ta di consumo di energia primaria
il dato utile per il confronto tra
cation Potential), kg (PO4) eq.
da fonte rinnovabile viene eviden-
prodotti, quando tutti i prodotti
Si è scelto però di presentare nei
ziata con un tratteggio laddove ha
saranno dotati di EPD.
grafici riassuntivi solo tre indica-
una incidenza significativa (supe-
Si evidenzia che i dati ambientali
tori, al fine di semplificare la let-
riore al 10%).
dei blocchi in calcestruzzo aerato
tura ai progettisti. Sono stati se-
Va precisato inoltre che nel con-
autoclavato contenuti nella ban-
lezionati i tre indicatori più noti e
sumo di energia primaria è com-
ca dati sono differenti rispetto a
più significativi in ambito edilizio:
presa l’energia feedstock (in ac-
quelli estraibili dall’EPD Ytong
consumo di energia (PEI), effetto
cordo con le norme ISO 14040),
3-
29
ossia il contenuto energetico
viene conteggiato lo “stoccaggio”
vita (se si ipotizza come scenario
dei
potenzialmente
di una risorsa che potenzial-
di fine vita la termovalorizzazio-
combustibili, impiegati nei pro-
mente poteva essere usata per
ne), portando il bilancio comples-
cessi analizzati lungo il ciclo di
produrre energia e invece viene
sivo a zero. Nel caso di recupero
vita come materiali e non come
“congelata” in un materiale da
energetico a fine vita, si ottiene
combustibili, calcolato in base al
costruzione, quindi temporane-
dunque un vantaggio ambienta-
potere calorifico superiore, po-
amente destinata ad altri usi.
le dal punto di vista del bilancio
tenzialmente recuperabile a fine
L’energia feedstock può essere
di energia, ma occorre precisare
vita. Il legno, le plastiche, i pro-
recuperata a fine vita tramite ter-
che devono essere conteggiate
dotti organici utilizzati nell’indu-
movalorizzazione del materiale.
le emissioni prodotte a fine vita
stria petrolchimica contengono
Infatti in un bilancio LCA com-
dalla combustione stessa e dun-
energia feedstock, mentre i mi-
pleto, l’energia feedstock “con-
que viene peggiorato il bilancio
nerali e i metalli no.
sumata” a inizio vita viene bilan-
ambientale per esempio del GWP
L’importanza di conteggiare que-
ciata dall’energia “prodotta” dalla
e degli altri indicatori di impatto
sto valore risiede nel fatto che
combustione del materiale a fine
legati alle emissioni in aria.
30
materiali
4.1.Confronto LCA tra soluzioni costruttive alternative di chiusura verticale
BLOCCO YTONG CLIMA
(Dato EPD tedesca)
0,330
0,015
0,05
Strato 4
Blocco Ytong Clima 350
0,103
0,360
3,50
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
BLOCCO YTONG CLIMA
(Dato banca dati)
CHIUSURA LEGGERA
A SECCO
(2)
BLOCCO IN LATERIZIO
RETTIFICATO E CAPPOTTO
0,27
14,51
0,15
0,04
3,77
0,27
14,51
0,15
0,04
3,76
0,27
6,25
0,63
3,73
0,27
14,41
0,12
0,03
3,77
0,27
14,64
0,07
0,02
0,04
0,13
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura armata di finitura Ytong
0,330
0,003
0,04
0,01
Strato 3
Intonaco di fondo Ytong
0,330
0,015
0,05
Strato 4
Blocco Ytong Clima 350
0,103
0,360
3,50
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasante cementizio per lastre
0,290
0,005
0,02
Strato 3
Lastra Aquapanel
0,350
0,013
0,04
Strato 4
Pannello rigido in lana di roccia
0,044
0,080
1,82
Strato 5
Lastra in cartongesso
0,200
0,013
0,06
Strato 6
Intercapedine non ventilata
0,163
0,030
0,18
Strato 7
Pannello rigido in lana di roccia
0,044
0,060
1,35
Strato 8
Lastra in cartongesso
0,200
0,013
0,06
Strato 9
Lastra in cartongesso
0,200
0,013
0,06
0,13
0,04
Strato 10 Strato liminare interno
DOPPIA PARETE
IN LATERIZIO
CON ISOLAMENTO
INTERPOSTO
3,77
(W/m2K)
Intonaco di fondo Ytong
Trasmittanza termica
periodica chiusura
0,01
Strato 3
Fattore di
attenuazione termica
chiusura
0,003
Sfasamento termico
chiusura (h)
0,330
chiusura (W/m2K)
Rasatura armata di finitura Ytong
Descrizione strato
Trasmittanza termica
Strato 2
N° Strato
chiusura (m2K/W)
Tipologia di chiusura
Resistenza termica
Strato liminare esterno
2
CON TRASMITTANZA TERMICA PARI A 0,27 W/m K
strato (m2K/W)
Spessore (m)
Strato 1
CONFRONTO CHIUSURE VERTICALI DI TAMPONAMENTO
Resistenza termica
Conducibilità termica
(W/mK)
con trasmittanza termica 0,27 W/m2K
0,17
(1)
0,13
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Intonaco di finitura in calce e cemento
0,400
0,003
0,04
0,01
Strato 3
Intonaco di fondo in calce e cemento
0,550
0,010
0,02
Strato 4
Blocchi in laterizio porizzato 20x50x19
0,227
0,200
0,88
Strato 5
Rinzaffo in calce e cemento
0,830
0,010
0,01
Strato 6
Pannello semirigido in lana di roccia
0,039
0,090
2,34
Strato 7
Mattoni forati in laterizio 8x24x24
0,280
0,080
0,29
Strato 8
Intonaco in calce e gesso
0,700
0,015
0,02
Strato 9
Strato liminare interno
0,13
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura con collante a base cementizia
0,750
0,003
0,04
0,00
Strato 3
Pannelli in polistirene espanso sinterizzato
0,040
0,080
2,02
Strato 4
Blocchi in laterizio porizzato 25x30x19,9
0,161
0,250
1,55
Strato 5
Intonaco in calce e gesso
0,700
0,015
0,02
Strato 6
Strato liminare interno
0,13
(1)
Il valore di trasmittanza termica periodica è oltre il limite di legge pari a 0.12. Per rientrare nei valori minimi di legge di trasmittanza termica periodica, occorrerebbe incrementare gli spessori di isolante e dunque aumentare la quantità di materiale; questo
comporterebbe un ulteriore aumento dell’impatto ambientale.
(2) Nella soluzione a doppia parete in laterizio, il paramento esterno è costruito con blocchi in laterizio porizzato con uno spessore
di 20 cm al fine di consentire la posa a sbalzo sul filo della soletta strutturale e ricavare un congruo spessore in corrispondenza
di pilastri e travi di bordo atto alla risoluzione parziale dei ponti termici. Tale soluzione costruttiva risulta essere in ogni caso
critica per quanto riguarda la stabilità sismica fuori piano della parete.
31
Nel riquadro tratteggiato sono contenuti i grafici costruiti a partire dai dati da banca dati.
32
Dal confronto emerge che le
(che quindi rende ancora più si-
Per rientrare nei valori minimi
soluzioni costruttive di chiusu-
gnificativi gli impatti) per cerca-
di legge di trasmittanza termica
ra verticale di tamponamento
re di conferire una accettabile
periodica, occorrerebbe incre-
realizzate in calcestruzzo aera-
prestazione di inerzia termica. I
mentare gli spessori di isolante e
to autoclavato Ytong hanno un
valori però non sono pienamente
dunque aumentare la quantità di
comportamento ambientale van-
soddisfacenti e rimangono al di
materiale; questo comportereb-
taggioso rispetto alle altre, gra-
sopra dei limiti normativi di tra-
be un ulteriore aumento dell’im-
zie alla densità ridotta rispetto
smittanza termica periodica (va
patto ambientale.
agli altri elementi in muratura.
sottolineato che le soluzioni leg-
L’indicatore più penalizzante per
Nel caso della chiusura leggera a
gere essendo costituite preva-
il calcestruzzo aerato autoclava-
secco, al ridotto impatto relativo
lentemente da materiale isolante
to è l’effetto serra (GWP), a cau-
alla struttura (telaio) corrispon-
tipicamente vengono utilizzate
sa del processo produttivo della
de però un innalzamento degli
con spessori maggiori e presta-
componente cementizia. Se si fa
impatti legato ai pannelli pre-
zioni superiori; la trasmittanza
riferimento però al dato da ban-
fabbricati di rivestimento e alla
termica di riferimento in questo
ca dati, la soluzione rimane la
notevole quantità di materiale
confronto ha portato a definire
più vantaggiosa dal punto di vista
isolante tipicamente utilizzata in
una soluzione tecnica atipica, con
ambientale.
queste soluzioni. Per l’isolante è
spessori ridotti e dunque scarsa
stata scelta una densità elevata
prestazione di inerzia termica).
33
4.2.Confronto LCA tra soluzioni costruttive alternative di chiusura verticale
0,045
0,080
1,78
Blocco Ytong Sismico 575
0,160
0,300
1,88
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
BLOCCO YTONG THERMO
E CAPPOTTO MULTIPOR
BLOCCO YTONG CLIMA
E CAPPOTTO MULTIPOR
Dati da Banca Dati
BLOCCO YTONG SISMICO
E CAPPOTTO MULTIPOR
BLOCCO YTONG THERMO
E CAPPOTTO MULTIPOR
BLOCCO YTONG CLIMA
BLOCCO IN LATERIZIO
RETTIFICATO E CAPPOTTO
CHIUSURA A SECCO
IN LEGNO
CON PANNELLO XLAM
34
3,88
0,26
15,62
0,07
0,02
3,72
0,27
14,43
0,11
0,03
3,72
0,27
14,08
0,15
0,04
3,88
0,26
15,62
0,07
0,02
3,72
0,27
14,43
0,11
0,03
3,72
0,27
14,08
0,15
0,04
3,71
0,27
17,65
0,04
0,01
3,73
0,27
13,02
0,13
0,03
2
chiusura (W/m K)
Pannelli isolanti Multipor
Strato 4
Trasmittanza
termica periodica
Strato 3
Fattore di
attenuazione
termica chiusura
Dati da EPD Xella tedesca
BLOCCO YTONG SISMICO
E CAPPOTTO MULTIPOR
Sfasamento termico
chiusura (h)
0,02
2
(W/m K)
0,006
Trasmittanza
termica chiusura
0,300
2
Rasatura armata con malta leggera Multipor
chiusura (m K/W)
Strato 2
Descrizione strato
Resistenza termica
Spessore (m)
Strato liminare esterno
N° Strato
2
strato (m K/W)
Conducibilità
termica (W/mK)
Strato 1
CONFRONTO CHIUSURE VERTICALI PORTANTI
CON TRASMITTANZA TERMICA PARI A 0,27 W/m2K
Tipologia di chiusura
Resistenza termica
portante con trasmittanza termica 0,27 W/m2K
0,04
0,13
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura armata con malta leggera Multipor
0,300
0,006
0,04
0,02
Strato 3
Pannelli isolanti Multipor
0,045
0,050
1,11
Strato 4
Blocco Ytong Thermo 450
0,126
0,300
2,38
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura armata con malta leggera Multipor
0,300
0,006
0,02
Strato 3
Pannelli isolanti Multipor
0,045
0,000
0,00
Strato 4
Blocco Ytong Clima 350
0,103
0,360
3,50
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura armata con malta leggera Multipor
0,300
0,006
0,02
Strato 3
Pannelli isolanti Multipor
0,045
0,080
1,78
Strato 4
Blocco Ytong Sismico 575
0,160
0,300
1,88
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
0,13
0,04
0,13
0,04
0,13
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura armata con malta leggera Multipor
0,300
0,006
0,04
Strato 3
Pannelli isolanti Multipor
0,045
0,050
1,11
Strato 4
Blocco Ytong Thermo 450
0,126
0,300
2,38
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura armata con malta leggera Multipor
0,300
0,006
Strato 3
Pannelli isolanti Multipor
0,045
0,000
0,00
Strato 4
Blocco Ytong Clima 350
0,103
0,360
3,50
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
0,02
0,13
0,04
0,02
0,13
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura con collante a base cementizia
0,750
0,003
0,04
0,00
Strato 3
Pannelli in polistirene espanso sinterizzato
0,040
0,060
1,52
Strato 4
Blocchi in laterizio porizzato 30x24x19,9
0,150
0,300
2,00
Strato 5
Intonaco in calce e gesso
0,700
0,015
0,02
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura con collante a base cementizia
0,750
0,003
0,00
Strato 3
Pannelli in fibra di legno
0,052
0,100
1,94
Strato 4
Pannello in legno xlam
0,120
0,100
0,83
Strato 5
Pannello in fibra di legno flessibile
0,046
0,030
0,66
Strato 6
Doppia lastra in cartongesso
0,200
0,025
0,13
Strato 7
Strato liminare interno
0,13
0,04
0,13
Nel riquadro tratteggiato sono contenuti i grafici costruiti a partire dai dati da banca dati.
35
Nelle barre relative all’energia
ra (GWP), la soluzione in X-lam è
crescita delle foreste, dell’uso
primaria (PEI) è stato messo
quella a minor impatto ambienta-
prevalente di energia elettrica
in evidenza con un tratteggio il
le, in quanto viene conteggiata l’a-
nel processo produttivo (impatto
contributo delle energie di tipo
nidride carbonica assorbita dal-
legato alla produzione da termo-
rinnovabile.
la pianta durante la crescita, per
elettrico) e della produzione e
Dal confronto emerge che le so-
cui il legno risulta essere in as-
uso di collanti.
luzioni costruttive di chiusura
soluto il materiale più avvantag-
L’X-lam inoltre presenta un va-
verticale portante realizzate in
giato rispetto a questo indicatore.
lore
calcestruzzo aerato autoclavato
Occorre precisare che, se si ipo-
di energia primaria rinnovabile
Ytong Thermo e Clima (idonee
tizza come scenario di fine vita la
(evidenziata dal tratteggio) poi-
per zone a bassa sismicità) han-
termovalorizzazione, devono es-
ché in questo valore è compresa,
no un comportamento ambien-
sere computate nel bilancio le
oltre al consumo energetico di
tale vantaggioso rispetto alle
emissioni prodotte dal processo
pre-produzione e produzione(12),
altre, grazie alla densità ridotta
di combustione, innalzando nuo-
l’energia feedstock.
rispetto agli altri elementi in mu-
vamente il bilancio del GWP.
Come illustrato a pag. 30, tale
ratura. Più critica è la soluzione
L’X-lam presenta impatti elevati
energia può essere scomputata
con Ytong Sismico, poiché si trat-
per quanto riguarda l’acidifica-
dal bilancio se si ipotizza come
ta di quella a maggiore densità.
zione (AP), a causa dell’uso di
scendario di fine vita la termova-
Dal punto di vista dell’effetto ser-
composti di azoto per favorire la
lorizzazione.
(12)
36
particolarmente
elevato
Tipicamente nella filiera produttiva del legno vengono utilizzati gli scarti del legno come combustibile nel processo produttivo.
Per questo l’energia consumata nei processi di produzione del legno e derivati è prevalentemente da fonte rinnovabile.
4.3Confronto LCA tra soluzioni alternative di isolamento termico per chiusura ver-
0,045
0,060
1,33
BLOCCO YTONG SISMICO
E CAPPOTTO MULTIPOR
Strato 4
Blocco Ytong Sismico 575
0,160
0,360
2,25
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura con collante a base cementizia
0,750
0,003
BLOCCO YTONG SISMICO
E CAPPOTTO IN EPS
0,00
Strato 3
Pannelli in polistirene espanso sinterizzato
0,040
0,060
1,52
Strato 4
Blocco Ytong Sismico 575
0,160
0,360
2,25
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura con collante a base cementizia
0,750
0,003
0,00
Strato 3
Pannello rigido in lana di roccia
0,040
0,060
1,52
BLOCCO YTONG SISMICO
E CAPPOTTO IN LANA DI ROCCIA
Strato 4
Blocco Ytong Sismico 575
0,160
0,360
2,25
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura con collante a base cementizia
0,750
0,003
BLOCCO YTONG SISMICO
E CAPPOTTO IN FIBRA DI LEGNO
0,00
Strato 3
Pannelli in fibra di legno
0,052
0,080
1,55
Strato 4
Blocco Ytong Sismico 575
0,160
0,360
2,25
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
Strato 1
Strato liminare esterno
Strato 2
Rasatura con collante a base cementizia
0,750
0,003
0,00
Strato 3
Pannelli in sughero biondo naturale
0,048
0,070
1,45
BLOCCO YTONG SISMICO
E CAPPOTTO IN SUGHERO
Strato 4
Blocco Ytong Sismico 575
0,160
0,360
2,25
Strato 5
Intonaco interno Ytong
0,330
0,012
0,04
Strato 6
Strato liminare interno
3,81
0,26
17,69
0,05
0,01
3,98
0,25
17,07
0,05
0,01
3,98
0,25
17,46
0,04
0,01
4,01
0,25
18,96
0,04
0,01
3,91
0,26
19,10
0,04
0,01
(W/m2K)
Pannelli isolanti Multipor
Trasmittanza termica
periodica chiusura
0,02
Strato 3
Fattore di
attenuazione termica
chiusura
0,006
Sfasamento termico
chiusura (h)
0,300
chiusura (W/m2K)
Rasatura armata con malta leggera Multipor
Descrizione strato
Trasmittanza termica
Strato 2
N° Strato
chiusura (m2K/W)
Tipologia di chiusura
Resistenza termica
Strato liminare esterno
CON TRASMITTANZA TERMICA PARI A 0,25 W/m2K
strato (m2K/W)
Spessore (m)
Strato 1
CONFRONTO CHIUSURE VERTICALI CON BLOCCO SISMICO E CAPPOTTO
Resistenza termica
Conducibilità termica
(W/mK)
ticale portante con trasmittanza termica 0,25 W/m2K
0,04
0,13
0,04
0,13
0,04
0,13
0,04
0,13
0,04
0,13
37
Nelle barre relative all’energia primaria (PEI) è stato messo in evidenza con un tratteggio il contributo
delle energie di tipo rinnovabile.
38
Complessivamente, l’isolante mi-
zione e produzione(13), l’energia
crescita a parziale compensazio-
nerale Multipor ha un impatto
feedstock.
ne degli impatti prodotti in fase
ambientale simile a EPS e lana di
Come illustrato a pag. 36, tale
di produzione. Anche il sughero
roccia, anche se quest’ultima ha
energia può essere scomputata
risulta avvantaggiato da questo
un impatto molto più elevato per
dal bilancio se si ipotizza come
punto di vista, ma gli impatti di
quanto riguarda l’acidificazione.
scendario di fine vita la termova-
produzione rimangono comun-
La fibra di legno e il sughero
lorizzazione.
que consistenti.
presentano un valore partico-
Dal punto di vista dell’effetto ser-
Complessivamente il sughero è il
larmente elevato di energia pri-
ra (GWP), la fibra di legno risulta
materiale isolante a maggior im-
maria rinnovabile (evidenziata
essere la soluzione a minor im-
patto ambientale, a riprova che il
dal tratteggio) poiché in questo
patto ambientale, in quanto viene
concetto di “naturale” o di “rinno-
valore è compresa, oltre al con-
conteggiata l’anidride carbonica
vabile” non è sufficiente a garan-
sumo energetico di pre-produ-
assorbita dalla pianta durante la
tire ridotti impatti sull’ambiente.
(13)
Tipicamente nella filiera produttiva del legno vengono utilizzati gli scarti del legno come combustibile nel processo produttivo.
Per questo l’energia consumata nei processi di produzione del legno e derivati è prevalentemente da fonte rinnovabile.
39
YTONG
Xella Italia S.r.l.
Via Zanica 19K
Località Padergnone
24050 Grassobbio (BG)
Numero Verde: 800 88 00 77
Fax Verde:
800 33 66 22
Tel.:
035 452 22 72
Fax:
035 423 33 50
[email protected]
Questo prodotto è stato stampato con tecnologie digitali ecosostenibili,
su carta riciclata e con inchiostro a base di sostanze vegetali.
Per informazioni:
Crediamo nella diffusione
di una cultura dell’edilizia sostenibile:
BrSostPolit/Gi&Gi/09/14/0000/1
Nota: La presente brochure è edita dalla Xella Italia S.r.l. I dati e le indicazioni contenute nella presente brochure e in tutte le nostre pubblicazioni hanno carattere esclusivamente esemplifi cativo ed informativo e rispondono agli standard attuali della tecnica delle costruzioni
Ytong al momento della stampa. I dati e le indicazioni riportati nella presente brochure possono essere cambiati o aggiornati da Xella Italia S.r.l. in qualsiasi momento senza preavviso e a sua disposizione. Il cliente non è esonerato dall’obbligo di verifi care i dati e di adeguarsi
alle normative vigenti, anche a livello locale, alla data dell’acquisto o dell’utilizzo del materiali, nonché dall’obbligo del controllo statico, che deve essere necessariamente eseguito da un progettista autorizzato. In riferimento alla normativa europea REACH, Xella Italia S.r.l.
dichiara di non integrare nelle sue produzioni prodotti che, in normali condizioni di utilizzo, liberano nell’ambiente delle sostanze chimiche. Edizione 2014.2
Ytong®, Multipor® e Xella® sono marchi registrati di Xella Group.
www.ytong.it
Documento realizzato in collaborazione con il Dipartimento ABC (Architecture, Built Environment and Construction Engineering) del Politecnico di Milano sul tema
della caratterizzazione ambientale dei sistemi costruttivi
Ytong e Multipor prodotti dal gruppo Xella.