COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA
PROVINCIA DI FOGGIA
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ANZANO DI PUGLIA FESTEGGIA I DICIOTTENNI
Seconda edizione 2010
Il giorno 21 dicembre 2010 si è tenuta la seconda edizione della manifestazione
dal titolo: “Le Istituzioni festeggiano i diciottenni”. Ai giovani diciottenni
residenti ad Anzano che nel 2010 hanno compiuto diciotto anni, è stata donata
una copia personalizzata della Costituzione italiana e una pergamena ricordo. A
termine della cerimonia i neo maggiorenni hanno apposto la loro firma sull’Albo
d’oro del Comune, dove normalmente firmano le persone più insigni.
La Costituzione è stata consegnata ai giovani da uno dei cittadini più anziani del
paese, il sig. Michele Lanza, di anni novantasei, quasi a suggellare una sorta di
passaggio di consegne da una generazione all'altra, tutte unite dai valori della
nostra Repubblica.
Con questo gesto simbolico gli “anziani” chiedono ai giovani di assumersi fino in
fondo la grande responsabilità di difendere i principi di libertà e democrazia da
loro conquistati con tanti sacrifici e dolori.
L’iniziativa di festeggiare annualmente i giovani diciottenni è nata nella
convinzione che le Istituzioni hanno il dovere di promuovere significativi momenti
di coesione sociale e di sensibilizzare i giovani al rispetto per le più elementari
regole di convivenza civile e democratica.
L’idea di far incontrare i giovani di Anzano con la Costituzione è scaturita anche
dal preciso bisogno di stimolarli alla costruzione di “un Paese più giusto e
armonico” al fine di superare le disuguaglianze che ancora permangono nella
nostra società. Per raggiungere quest’obiettivo abbiamo una sola strada obbligata:
rafforzare e perfezionare gli strumenti migliori che abbiamo a disposizione. Uno di
questi strumenti è la Costituzione della Repubblica Italiana, da sempre
considerata il documento fondante e di riferimento per l’impianto istituzionale e
legislativo del Paese, che sin dalla sua promulgazione (01 gennaio 1948), è stata
sempre considerata esempio e modello a livello internazionale, soprattutto per
quanto riguarda la sezione dei “diritti fondamentali”.
Per onestà bisogna anche riconoscere che se da un lato la Costituzione ha avuto
un ruolo fondamentale per la crescita economica e sociale del Paese, nonché per
la difesa dei diritti delle persone, dall’altro ha avuto sicuramente effetti limitati
sulla qualità della vita politica italiana nel suo insieme. Sono sotto gli occhi di
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tutti la delusione e la disaffezione diffusa per il nostro sistema politico. Questo,
tuttavia, soprattutto per i giovani, non si deve tradurre in un ritiro dalla volontà
di fare politica, ma nell’esigenza di affermare e fondare una nuova politica.
Giacché noi siamo stati capaci solo di dare un’immagine negativa della politica,
questo può avvenire solo se i giovani partecipano quotidianamente e attivamente
alla vita sociale e politica del Paese in generale e della collettività in cui si vive in
particolare e non solo in occasione di un bisogno personale o di una competizione
elettorale. Essere giovane non significa automaticamente essere “portatore di idee
nuove” se non si hanno alle spalle anni d’impegni nella vita sociale della
collettività in cui si vive. Tradotto in parole povere: “Giovani, fatevi avanti”, oggi
e non domani che potreste essere accusati di opportunismo o di inesperienza e
quindi di persone cui è poco opportuno affidare le sorti di un Paese.
Lo spirito con cui abbiamo istituito questa giornata non è solo il piacere di fare gli
auguri formali a dei giovani, che con il compimento della maggiore età entrano a
pieno titolo a far parte della società nel suo insieme e di quella anzanese in
particolare, ma di far capire come determinati valori in cui oggi noi ci
riconosciamo e che riteniamo facciano ormai parte del nostro modo di pensare e
di agire, quasi fossero parte del nostro DNA, trovano la loro origine proprio nella
Carta Costituzionale. Lo spirito, dunque, è quello di far capire ai giovani quanto
importante sia oggi difendere questi principi, perché qualsiasi traguardo
raggiunto non si conserva automaticamente per il futuro: “La democrazia va
riconquistata ogni giorno”.
La storia ci insegna che qualunque siano i valori di una società, questa non
muore mai, ma si evolve sempre. Io credo che più che una carenza di valori oggi
stiamo semplicemente vivendo un “sistema di valori” dove, paradossalmente, c’è
una sovrabbondanza di valori diversi che portano a modelli di riferimento solo
apparentemente contraddittori tra loro. Essendo questo contesto oggi molto vario,
ciò che ne risulta è una “architettura dei valori a geometria variabile”, che porta di
conseguenza a non avere come riferimento una rigida gerarchia di valori, ma a
interpretarli con una certa flessibilità da cui spesso emerge la ricerca del proprio
bene individuale a scapito del bene comune o collettivo.
Per far sì che questa varietà di nuovi valori sia metabolizzata senza grossi
sconvolgimenti sociali è necessario non perdere di vista i riferimenti validi che
affondano la propria radice nella parte migliore della nostra storia recente. Questi
principi possono tranquillamente essere identificati nei “principi” e nei “valori”
contenuti nella Carta Costituzionale della Repubblica Italiana, che nei suoi oltre
sessant’anni di vita ha sicuramente avuto “un ruolo fondamentale per la crescita
economica e sociale del nostro Paese” e da cui bisogna ripartire per la costruzione
di un futuro sempre migliore. Obiettivo questo che si può raggiungere solo con il
coinvolgimento dei giovani che sono proprio il futuro della nostra società.
Da qui si capisce perché abbiamo scelto di regalare una copia della nostra
Costituzione ai giovani diciottenni nel momento in cui, con il compimento del
diciottesimo anno, è suggellato il loro passaggio a cittadini corresponsabili e
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partecipi della vita civile, sociale e politica del Paese: “È dai giovani che
dobbiamo aspettarci quello che noi non siamo stati in grado di fare”.
Il Sindaco
Antonio Rossi
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