Fiap, i mille volti della plastica tra tubi e contenitori

Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 19
Maggio 2011
Eureka
Cicli produttivi innovativi nello stabilimento della Mirandolina di Codogno
Fiap, i mille volti della plastica
tra tubi e contenitori
LUIGI ALBERTINI
E’
davvero una questione di tubi.
Però di plastica, ma in versione
compatibile con la salute pubblica. Per un’azienda che sta marciando bene, seppure in un clima congiunturale affatto facile. L’azienda si
chiama FIAP (acronimo che sta a «Fabbrica Italiana Applicazioni Plastiche») ed
il fondatore fu, nei primissimi Anni Sessanta, Danilo Locatelli, con sede in viale
Cadorna a Casale. Da una decina di anni
il centro operativo ha traslocato in un
modernissimo complesso in località Mirandolina di Codogno, la zona industriale
dove regna la tranquillità e la classica
quiete operativa.
Tubi di plastica, dunque. Un argomento
interessante perché consente di conoscere a fondo l’evoluzione di un materiale che non pareva in sintonia con l’opinione comune. Un comparto che peraltro sta conoscendo sviluppi interessanti,
nel quadro dell’economia lodigiana tesa
a dare sostanza al lavoro ed alla dignità
del territorio. Ne parliamo con Nicola Locatelli, figlio di Danilo (ma papà è sempre in attività) che, con il fratello Marco,
rappresenta la seconda generazione:
gestione tecnica da parte di Nicola, amministrativa e commerciale quella del
fratello. Una perfetta simbiosi che sta
mietendo eccellenti risultati gestionali
peraltro sottolineati persino dalle pubblicazioni ufficiali del settore.
Nicola Locatelli, il senso
della vostra azienda.
«Presto detto: siamo specializzati da anni nel lavorare la plastica, garantendo sicurezza igienica e facile riutilizzo. A papà Danilo si deve
la brillante idea di cambiare
radicalmente il tipo di lavoro
destinando il tubo di plastica
a nuovi utilizzi. Per esempio,
ci siamo messi nel settore
dell’imballaggio, cambiando
completamente mercato rispetto all’origine pur rimanendo come materia prima legati alla plastica. In pratica, siamo riusciti ad individuare segmenti di mercato in cui potevamo inserirci con profitto garantendo qualità, sostenibilità ambientale e buoni prezzi. Il primo concetto riguarda lo sfatare la
credenza che la plastica è dannosa: noi
puntiamo al suo costante riutilizzo. Le
posso dire, tanto per fare un esempio, che
siamo gli unici in Italia a realizzare prodotti per le caldaie e le garantisco che siamo
al cospetto di assoluta qualità e garanzia,
visto che le richieste non ci mancano».
La vostra forza?
«Non è parlandosi addosso che si santifica il lavoro, ma è quello di portare dati di
fatto. La nostra forza, ad esempio, è che,
con l’avvento della recessione, a cominciare, lo ricorderà, dal 2009, noi non abbiamo mai avvertito mezza giornata di
crisi, pur lavorando in maniera del tutto
normale e nel rispetto delle regole di
ogni tipo. Le posso dire che, altro esempio, abbiamo sempre assunto coniugando felicemente gli anziani, quindi l’esperienza, con le nuove generazioni».
Locatelli, il segreto?
«Ho la presunzione di dire che il segreto
sta nell’aver costantemente investito in
macchinari nuovi, moderni, capaci di farci
coniugare qualità e prezzi accessibili. Si,
abbiamo sempre investito anche nei momenti di maggiore crisi perché sono personalmente convinto che il modo migliore
di farsi una credibilità sia quello di dimostrare la propria vivacità produttiva: innovazione tecnologica, buoni prezzi di mercato, capacità di controbattere una concorrenza internazionale spietata. Siamo
fieri di vantare la nostra italianità nessuna
tentazione di emigrare in Paesi del nuovo
Eldorado produttivo, siamo rimasti a casa
e sempre in prima fila, con papà Danilo a
farci coraggio, a spronarci, a dire che stavamo andando nella giusta direzione». E
guardi che questo settore è aperto ad altri
nuovi segmenti di mercato, come ad
esempio i campi di calcio in sintetico: noi
siamo attrezzati con supporti per simili
impianti».
Locatelli, è giunto il momento di
usare il linguaggio tecnico sulla vostra produzione.
«Volentieri. Le posso ad esempio dire che
i mandrini FIAP, prodotti in PVC di alta
qualità possiedono una serie di caratteristiche vantaggiose rispetto ai materiali
tradizionali: elevata resistenza allo
schiacciamento, anche con spessori inferiori; caratteristiche meccaniche costanti
e qualità strutturali e dimensioni eccellenti, soprattutto in termini di tolleranza e
planarità; inalterabilità all’umidità; nessuna necessità di immagazzinaggio interno; possibilità di riutilizzo; convenienza e
facilità, terminato il ciclo di vita, di riciclaggio. Mi consenta di dire che, chi se ne
intende, può capire bene il senso dei nostri concetti».
Lei parlava di mercato europeo.
«Si. La FIAP si colloca in Italia ed in Europa tra le aziende ai vertici nella produzione di anime per avvolgimento dei film
plastici e non. Tale posizione è stata raggiunta grazie al continuo miglioramento
tecnologico degli impianti, che permette
di adeguarsi alle richieste di un mercato
A destra, Nicola Locatelli che insieme
al fratello Marco gestisce
la Fiap di Codogno.
Nelle altre foto il ciclo produttivo
dei tubi in plastica
in continuo sviluppo. Lo sfruttamento di
tali tecnologie, unitamente all’utilizzo di
materie prime di alta qualità, ci permettono di offrire un’anima con elevatissime
caratteristiche qualitative».
Concludendo?
«Le posso assicurare che da noi opera uno
staff tecnico competente, a disposizione
della nostra clientela per studiare e risolvere efficacemente ogni particolare esi-
genza di mercato. Perché solamente un
mandrino prodotto da specialisti può garantire l’affidabilità assoluta e la qualità
che il mercato richiede. I risultati parlano
a nostro favore: queste non sono quindi
dichiarazioni di buone intenzioni, ma è la
pura realtà. Noi siamo a Mirandolina di
Codogno, via Croce Rossa n. 8, tel. 0377437010».