Regione Siciliana Azienda Ospedaliera Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania Timbro Unità Operativa Opuscolo informativo interventi per ernia iatale Per la patologia riscontrataLe, un’ERNIA dello JATO ESOFAGEO, è indicato l’intervento chirurgico, che verrà eseguito dall’Equipe di questa Unità Operativa. L’ernia iatale un’affezione che consiste nel passaggio di una parte di stomaco al di sopra del diaframma (muscolo che divide il cavo addominale dal cavo toracico) in cavità toracica. Alla luce delle indagini preoperatorie effettuate, l’intervento chirurgico (che verrà eseguito in anestesia generale) consisterà in PLASTICA DELLO IATO CON VALVOLA ANTIREFLUSSO secondo ____________________ ovvero nel riposizionamento dello stomaco nella sua sede e nel restringimento del foro diaframmatico dello iato mediante una plastica e confezionamento di una valvola che impedisca il reflusso del contenuto gastrico nell'esofago. Questo intervento verrà eseguito per via laparoscopica □ per via laparotomica □ Tuttavia potrebbe essere necessario durante l’intervento modificare la tattica chirurgica in rapporto alla valutazione intraoperatoria. e procedere all’intervento con laparotomia mediana, nel caso in cui l’intervento sia iniziato per via laparoscopica. A tale conversione si ricorre quando si incontrino condizioni tali da non consentire la prosecuzione dell’ intervento con un sufficiente margine di sicurezza. Questo intervento può comportare le seguenti complicanze: - emorragie ed ematomi postoperatori che potrebbero rendere necessario un reintervento a scopo emostatico, ovvero emotrasfusioni, con il relativo rischio infettivologico; - lesioni della milza con la necessità di praticare una splenectomia; tale intervento può comportare nel postoperatorio un incremento della piastrinemia, con rischio di trombosi, e nei soggetti giovani, disturbi dell’immunità e tendenza alle infezioni; - Insorgenza di trombosi venose profonde ed eventuali embolie polmonari; - formazione di aree atelettasiche o di addensamento polmonare con successivi fatti infettivi a carico dei polmoni ed eventuale versamento pleurico - gas bloat syndrome: impossibilità ad eruttare, accompagnata da senso di ripienezza - disfagia: impedimento al transito esofageo dovuto ad una plastica eccessivamente stretta. gastrica e malessere persistente. Può comunque regredire in poche settimane spontaneamente o con una dilatazione. In caso di persistenza può essere indicato il reintervento. - rottura della plastica: i fili di sutura possono lacerare la muscolatura dei pilastri diaframmatici e far ricomparire l’ernia. - scivolamento del fondo gastrico al di sopra della plastica: (fenomeno del telescopio) con conseguenze analoghe alla rottura della plastica. Tutte queste complicanze sono fortunatamente divenute abbastanza rare grazie a particolari accorgimenti tecnici che vengono messi in pratica (calibratura, ancoraggio della plastica, ecc). Tratto da “linee-guida utili a somministrare una adeguata informazione pregiudiziale alla compilazione della dichiarazione di avvenuta informazione ed espressione del consenso all'atto medico” commissione medico-legale della Società Italiana di Chirurgia - infezione della/e ferita/e chirurgiche; - complicanze generiche (a carico di cuore, polmoni, reni, fegato, cervello, ecc.) possono verificarsi, soprattutto in soggetti particolarmente anziani e/o con importanti malattie d’organo (coronaropatie, insufficienza renale o epatica o respiratoria) o sistemiche (diabete, dismetabolismi, defedamento, ecc.), così come in corso o dopo qualunque manovra anestesiologica, chirurgica, farmacologica, ecc. Altre complicanze potrebbero essere rappresentate da: ___________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ La chirurgia, benché eseguita con tecnica rigorosa, non può considerarsi esente da rischi e la incidenza delle complicanze può essere aumentata dalla/e malattia/e associata/e da cui Lei è affetta/o : ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ Presentandosi la necessità di salvarLa da un pericolo imminente e non altrimenti evitabile di un danno grave alla Sua persona, o se si constatassero difficoltà ad eseguire l'intervento programmato con la tecnica propostami, verranno poste in atto tutte le pratiche che i sanitari curanti riterranno idonee a scongiurare o limitare tale pericolo e, comunque, a portare a termine l'intervento nella migliore sicurezza, ove necessario anche modificando o interrompendo il programma terapeutico prospettatoLe. data ____ / ____ / ________ Firma del medico Ciò premesso, dichiaro - che di quanto propostomi mi sono stati chiaramente spiegati gli obiettivi, i benefici e gli eventuali rischi e/o menomazioni prevedibili (anche in rapporto a terapie alternative quale la terapia medica); che mi è stato detto che comunque residueranno una o più cicatrici; - di essere stata/o invitata/o a leggere con molta attenzione quanto riportato in questo scritto che corrisponde, peraltro, a quanto ampiamente spiegatomi a voce; - di avere ben compreso il significato di quanto mi è stato esposto e di non avere ulteriori chiarimenti da avanzare oltre a quelli che mi sono stati già forniti. data ____ / ____ / ________ Firma del/la paziente/genitori/rappresentante legale Tratto da “linee-guida utili a somministrare una adeguata informazione pregiudiziale alla compilazione della dichiarazione di avvenuta informazione ed espressione del consenso all'atto medico” commissione medico-legale della Società Italiana di Chirurgia