SITCC 2014 DIARIO DI BORDO NOVE Sabato, 17 maggio 2014 L'APPROCCIO COGNITIVISTA AI DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETÀ EVOLUTIVA: INTERVENTI PREVENTIVI E TERAPEUTICI PSICOTERAPIA COGNITIVA IN LIGURIA Seminari in preparazione del Congresso SITCC 2014 Incontri con psicologi e studenti di psicologia con orario 9.30-12.30 Aula 2, Università degli Studi di Genova, Corso Podestà 2, Genova La partecipazione è gratuita LAVINIA BARONE Lavinia Barone, laureata in Filosofia, specializzata in Psicologia presso l’Università Cattolica di Milano, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Psicologia Sociale e dello Sviluppo ed è attualmente Professore Associato presso i corsi di laurea in Psicologia dell’Università di Pavia. Ha lavorato come psicoterapeuta presso il Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia dell’Istituto Scientifico San Raffaele di Milano e come ricercatore presso l’Università di Trieste (insegnamenti di Psicologia dello Sviluppo e di Psicologia Dinamica). Ha svolto parte della sua formazione presso il Cornell Medical Center di New York, sotto la direzione di Otto Kernberg. E’ specializzata nel settore della valutazione delle rappresentazioni mentali d’attaccamento. E’ Socio fondatore del Centro interdipartimentale per lo studio dei Disturbi di personalità dell’Università di Pavia, membro della Società Italiana di Terapia cognitivocomportamentale (SITCC) e vicepresidente della Società Italiana per la Terapia dialetticocomportamentale SIDBT. Ha integrato la sua area di ricerca collegando gli studi nel campo della psicologia dell’emozione e dell’attaccamento con gli studi nell’ambito dello sviluppo atipico, con particolare attenzione all’area dei Disturbi di personalità. Attualmente si occupa in maniera particolare degli antecedenti evolutivi della regolazione emozionale nell’ambito dello sviluppo sia tipico sia atipico e degli interventi a sostegno della genitorialità. Presso l’Università di Pavia è direttore del Laboratorio di Psicologia dell’Attaccamento e Sostegno alla Genitorialità. FURIO LAMBRUSCHI Furio Lambruschi, Psicologo e Psicoterapeuta, è Direttore Scientifico della Scuola Bolognese di Psicoterapia Cognitiva ad indirizzo costruttivista ed evolutivo sede di Bologna e di Forlì e Docente presso diverse scuole di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva. E’ Direttore e Docente del Master di Psicoterapia Cognitiva dell’Età Evolutiva della SBPC, attualmente alla VI edizione. Ha insegnato Psicologia Clinica presso il Corso di Laurea in Psicologia dell’Università di Urbino, e Psicoterapia dell’età evolutiva presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica dell’Università di Siena. Svolge numerose attività professionali come Psicologo Psicoterapeuta, tra le quali attività psicoterapeutica di secondo livello (Parent Training e Child Group) per il trattamento dei Disturbi Esternalizzanti presso l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’AUSL di Cesena; Direzione Scientifica, Supervisione e attività Clinica presso il Centro di Terapia Cognitiva di Forlì. Conduce gruppi di supervisione clinica a Forlì, Bologna e Novi Ligure. Membro e Socio Didatta della Società Italiana di Terapia cognitivo-comportamentale (SITCC), entro la quale coordina insieme a Lavinia Barone l’AIPEE, Area di Interesse sulla Psicoterapia dell’età evolutiva. All’interno della SITCC ha contribuito ad avviare e a sviluppare nel tempo le applicazioni del modello clinico cognitivo-costruttivista a diversi ambiti della Psicopatologia Infantile. Tra le pubblicazioni più rilevanti degli autori ricordiamo : Barone L., Emozioni e Sviluppo. Percorsi tipici e atipici, Carocci, 2007. Lo sviluppo emotivo è un tema centrale per gli studi in ambito psicologico, educativo, clinico e riabilitativo. Il volume lo affronta da una prospettiva originale partendo da un’analisi della natura e delle funzioni delle emozioni e illustrandone le caratteristiche lungo l’intero ciclo di vita. Il risultato è una trattazione articolata, aggiornata ed esauriente dei diversi percorsi di sviluppo e delle competenze che li sostengono, esemplificati in quelli più convenzionali - o tipici - e in quelli meno convenzionali, che coinvolgono soggetti portatori di disabilità fisiche o psichiche o appartenenti a contesti socioculturali diversi. Una particolare attenzione è dedicata ai campi di studio limitrofi ed emergenti - come l’attaccamento e la teoria della mente - che costituiscono occasione di scambio e stimolo euristico per una più completa comprensione dello sviluppo emotivo. Una sezione dedicata alla presentazione di nuovi strumenti di valutazione integra e conclude la trattazione dei temi proposti. Il libro si rivolge agli studenti, ai professionisti che operano in ambito psicologico, educativo, riabilitativo e clinico e ai ricercatori, nonché a tutti coloro che si interessano agli aspetti emotivi e relazionali dello sviluppo. Lambruschi F. (a cura di), Psicoterapia dell’Età Evolutiva. Procedure di assessment e strategie psicoterapeutiche, Bollati Boringhieri, 2014. La nuova edizione del manuale propone, in forma ampiamente aggiornata e rinnovata, un modello clinico di impianto cognitivista rivolto all’età evolutiva, dettagliandone le sue possibili applicazioni all’osservazione e alla valutazione diagnostica del bambino e dell’adolescente, nella relazione con le sue figure d’attaccamento, e all’intervento psicoterapeutico nei più comuni quadri psicopatologici dell’età evolutiva. La nuova edizione del manuale riporta, per ogni area psicopatologica, le più importanti e consolidate tecniche cognitivo-comportamentali, di provata efficacia e il loro utilizzo strategico in funzione dell’organizzazione del sé del bambino e della qualità dei suoi legami d’attaccamento. Presenta, inoltre, nuovi programmi di trattamento multimodale dei disturbi esternalizzanti, come il Power Coping Program di J. Lochman; le applicazioni dell’EMDR in età evolutiva con particolare riferimento al disturbo post-traumatico da stress; le innovative tecniche di videofeedback per il sostegno e l’intervento sulla genitorialità; e infine l’originale contributo proveniente dalla “terza ondata” delle terapie cognitivo-comportamentali (mindfulness e accettazione) al trattamento dei disturbi infantili. Lambruschi F., Muratori P. (a cura di), Psicopatologia e Psicoterapia dei disturbi della condotta, Carocci, 2013. È evidente a tutti il crescente rilievo dei Disturbi da Comportamento Dirompente in età evolutiva, in termini di incidenza, di difficoltà nei percorsi di presa in carico, valutazione e trattamento e, indubbiamente, anche in termini di costi sanitari e sociali. Le tradizionali concettualizzazioni e modalità di trattamento di questi disturbi (in gran parte basate su una presa in carico individuale del bambino e, quando possibile, su un blando lavoro di sostegno alla coppia genitoriale) hanno chiaramente evidenziato i loro limiti, imponendo un ripensamento scientificamente aggiornato e complesso delle prospettive teoriche e delle metodologie di lavoro (protocolli di intervento di riconosciuta efficacia) valutabili come più adeguate in questo campo. Questo volume raccoglie una serie di contributi che rispecchiano e promuovono un tale ripensamento. La prima parte del libro è dedicata all’inquadramento evolutivo, concettuale e diagnostico dei disturbi da comportamento dirompente. La seconda parte tenta, invece, di fissare alcune linee fondamentali di lavoro multimodale ineludibili per una buona prassi nel percorso di costruzione del setting clinico, di valutazione e di presa in carico (individuale o di gruppo) del bambino con disturbo della condotta e dei suoi familiari. Nella terza parte vengono, infine, descritti alcuni specifici modelli d’intervento che, in quest’ambito clinico, hanno mostrato empiricamente una buona efficacia nella riduzione della sintomatologia esternalizzante del bambino e nello sviluppo di più efficaci competenze genitoriali, tra i quali l’Incredible Years, di Carolyne Webster-Stratton e il Coping Power Program di John Lochman. GENITORIALITÀ E INTERVENTI PREVENTIVI: COLLEGARE RICERCA E INTERVENTO NELLA CORNICE DELL'ATTACCAMENTO Lavinia Barone Gli studiosi dell’età evolutiva sono sempre più interessati agli aspetti applicativi della ricerca come la promozione della salute mentale, del benessere dei bambini e degli adolescenti e la prevenzione dei rischi di esiti negativi, con un’attenzione particolare per le applicazioni nella famiglia. L’approccio traslazionale in psicologia dello sviluppo e la metodologia evidence-based consentono di partire dalla ricerca e dai risultati ottenuti per progettare gli interventi, garantendo in tal senso di ottenere interventi fondati sulle evidenze, rigorosi e con un buon rapporto costi/benefici. Verrà presentato e discusso, all’interno della cornice concettuale della teoria dell’attaccamento, un esempio di progettazione e attuazione di un intervento di sostegno della genitorialità come strumento di prevenzione primaria per lo sviluppo delle problematiche infantili relative all’esternalizzazione; un modo per “insegnare” al genitore a coniugare pratiche affettive e pratiche disciplinari, applicando una “disciplina sensibile” e prevenendo in tal modo lo sviluppo di comportamenti aggressivi o dirompenti nei bambini . STRUTTURAZIONE DEL SETTING CLINICO, PROCEDURE DI ASSESSMENT E INTERVENTO TERAPEUTICO Furio Lambruschi I Disturbi da Comportamento Dirompente (DCD) e più precisamente il Disturbo OppositivoProvocatorio (DOP) e il Disturbo della Condotta (DC), costituiscono uno dei più frequenti motivi di richiesta di consultazione e uno dei maggiori impegni, sia in termini diagnostici che terapeutici, nei servizi di salute mentale dell’infanzia e dell'adolescenza. I minori che presentano quadri clinici riferibili a questa categoria diagnostica hanno elevati rischi evolutivi e una compromissione rilevante e pervasiva del loro funzionamento adattivo, che spesso rende fallimentare il loro percorso sia in ambito scolastico che sociale. Tali condizioni cliniche verranno inquadrate, sul piano esplicativo, all’interno di una prospettiva psicopatologica cognitivista (ad orientamento costruttivista e interpersonale) che vede i sintomi infantili come mezzi volti al mantenimento dello stato di relazione con le proprie figure d’attaccamento e quindi al mantenimento della coerenza e stabilità del senso di sé che entro tali relazioni prende forma. Coerentemente, saranno discusse le più opportune strutturazioni del setting clinico (usualmente di tipo multimodale) e gli interventi terapeutici di riconosciuta efficacia, volti all’incremento delle competenze metacognitive e autoriflessive sia nel bambino che nei genitori e quindi alla riduzione del comportamento oppositivo e/o aggressivo del bambino stesso.