Intervalli di Fiducia

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Inferenza Statistica
• Intervalli di fiducia
• Introduzione
• Caso varianza nota
• Caso varianza non nota
• Intervalli di fiducia per i coefficienti di regressione
1
Inferenza Statistica - Riepilogo
• Il campione è un sottoinsieme scelto a caso nella
popolazione
CAMPIONE
POPOLAZIONE
Frequenza relativa f con cui
si osservano i risultati sono
utilizzati per calcolare
Le probabilità p(y) sono
usate per il calcolo di
Y
e
s2
Essi cambiano valore al
variare del campione
La media è un esito di una
VA:
⎛ σ2 ⎞
YN ~ N ⎜⎜ μ , ⎟⎟
⎝ N ⎠
M. Grosso Statistica
Intervalli di Fiducia
μ e σ2
che sono dei parametri
COSTANTI della
popolazione
1
Intervalli di Fiducia - Introduzione
• Sino ad ora si sono considerati diversi stimatori
puntuali:
– per esempio la media Y è un oggetto il cui valore
atteso coincide con il parametro cercato μ.
L’osservazione di Y sarà un po’ più grande o un po’
più piccolo del valore vero
• Non possiamo affermare che Y è esattamente uguale a
μ
μ.
• Si potrebbe costruire un intervallo di fiducia del tipo
μ = y ± Δy
in cui è molto probabile cada il valore vero di μ.
Δy dipenderà dall’ampiezza delle fluttuazioni di Y
3
Intervalli di fiducia
• Il primo passo è decidere quale è il livello di fiducia γ
tale che ll’intervallo
intervallo di valori ottenuto contenga
verosimilmente il valore vero μ.
• Il livello di fiducia rapresenta quindi una probabilità.
In genere (ma non sempre) si fissa un livello di fiducia
pari a γ = 0.95.
• In parole povere,
povere si utilizzerà una tecnica che ci darà
darà,
nel momento in cui si ripetono un gran numero di
campioni, un intervallo corretto γ·100 volte su 100
4
M. Grosso Statistica
Intervalli di Fiducia
2
Intervalli di fiducia
• Esempio:
• Si consideri un campione
mp
di dimensioni
m
N proveniente
p
da una popolazione di tipo gaussiano di media μ e
deviazione standard σ
• Sarà quindi
Media campione Y
Popolazione Y
media :
deviazione standard
μY
σY
media :
μY
deviazione standard
SE =
σY
N
5
Intervalli di fiducia
• Scelto il livello di fiducia (esempio: γ=0.95), il nostro
obiettivo è la determinazione di un intervallo di valori
tale che l’esito della variabile aleatoria “media
campione” cada nel 95% dei casi in tale intervallo
• Sfruttando le tabelle delle probabilità per la
distribuzione di tipo Standard e le proprietà delle
trasformazioni lineari
P(− c < Z < c ) = 0.95
⇒
c = z0.025 = 1.96
⎛
⎞
Y −μ
P⎜⎜ − z0.025 <
< z0.025 ⎟⎟ = P (− 1.96 SE < Y − μ < 1.96 SE )
SE
⎝
⎠
6
M. Grosso Statistica
Intervalli di Fiducia
3
Intervalli di fiducia
• Da cui:
P(μ − 1.96 SE < Y < μ + 1.96 SE ) = 0.95
Area = 0.95
PY ( y )
μ−1.96 SE
μ
C’è il 95% di
probabilità che il
valore osservato
della media cada
nell’intervallo rosso
μ+1.96 SE
Intervallo simmetrico rispetto all’origine
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Intervalli di fiducia
• Manipolando la diseguaglianza all’interno della
parentesi
parentesi:
P(Y − 1.96 SE < μ < Y + 1.96 SE ) = 0.95
• La relazione ottenuta fornisce una stima
dell’intervallo di fiducia
• N.B. in questo caso la deviazione standard σ della
popolazione
l i
è supposta nota
• Importante:
Nella diseguaglianza μ è sempre costante. È
l’intervallo di fiducia che varia con il campione.
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M. Grosso Statistica
Intervalli di Fiducia
4
Intervalli di fiducia – Esempio
• Si consideri un caso (irrealistico) in cui si ha accesso
alla conoscenza della popolazione in termini di media e
varianza.
varianza
• La popolazione sia di tipo Gaussiano con media e
varianza:
μY = 69
σ Y = 3.32
Sono entrambi noti a priori
• Si prelievi da questa popolazione un campione di 10
elementi per cui la variabile aleatoria media sia:
μY = 69
SE = σ Y =
σY
= 1.02
N
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Intervalli di fiducia - Esempio
Intervalli di fidu
ucia
calcolati
• Se uno statistico ripete il calcolo dell’intervallo di
fiducia piu’ volte (su campioni differenti):
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Intervalli di Fiducia
67
…
69
71
Solo una
volta su 20
l’intervallo
di fiducia
non
racchiude il
valore vero
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5
Intervalli di fiducia - Esempio
• Ovviamente,l’opportunità di ripetere più volte
ll’esperienza
esperienza (e considerare quindi differenti campioni)
è possibile solo dal punto di vista teorico e lo
statistico sa che avrà a disposizione solo un campione
per trarre le sue conclusioni dalla media.
• La cosa importante è avere uno strumento che
permette potenzialmente,
permette,
potenzialmente di dare la risposta esatta il
95% delle volte
Intervalli di fiducia – Revisione concetti
1. Il parametro μ della popolazione è costante e resta
tale La variabile aleatoria è ll’intervallo
tale.
intervallo di fiducia il
cui centro Ŷ è una variabile aleatoria
2. Si può scrivere l’intervallo di fiducia nel modo
seguente:
μ = Y ± z0.025 SE
ovvero, in forma più generale:
μ = Y ± z0.025
σ
n
3. Al crescere di n l’intervallo di fiducia si restringe
(perché?).
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Intervalli di Fiducia
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Intervalli di fiducia – Revisione concetti
• Se volessimo aumentare il livello di fiducia (per
esempio: γ=0.99),
esempio
0.99), ci aspettiamo che l’intervallo
l intervallo diventi
più grande
γ=0.95
μ−θ
μ
γ=0.99
μ+θ
μ−θ
θ = z0.025 SE
μ
μ+θ
θ = z0.005 SE
Intervalli di fiducia per campioni di
piccole dimensioni – Varianza non nota
• Sinora si è supposto che fosse nota la deviazione
standard σ della popolazione
popolaz one (e di
d conseguenza, la
deviazione standard del campione a disposizione).
• Questo si verifica raramente
• Nel caso in cui s non fosse nota, dovremmo ricorrere
ad una sua stima. La deviazione standard s del
campione appare il migliore candidato:
s = s2 =
1 n
2
∑ (xi − x )
n − 1 i =1
• L’introduzione di s introduce però un’ulteriore
sorgente di incertezza nella nostra analisi,
soprattutto se il campione è piccolo.
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Intervalli di Fiducia
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Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
I passi per la determinazione dell’intervallo di fiducia
sono i seguenti
seguenti:
1. Scegliere un livello di fiducia γ
2. Calcolare il valore tα tale che:
F (tα ) = 1 −
α
2
=
1
(1 + γ )
2
(α = 1 − γ )
Dove F(x) è la funzione di distribuzione cumulativa della
T di Student ad (n-1) gradi di libertà
Intervalli di fiducia della Media
nel caso di Varianza non nota - Esempio
Probabilità a associata al livello di fiducia
g.d.l della
student
tα = 2.776
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M. Grosso Statistica
Intervalli di Fiducia
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Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
3. Calcolare la media y e la varianza s2 del campione dei
dati sperimentali.
4. Calcolare
s2
k = tα
n
5. L’intervallo di fiducia sarà:
conff {y − k ≤ μ ≤ y + k }
Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• Perché ricorrere alla T di student nel caso di varianza
non nota.
• Si può innanzitutto osservare che la variabile
aleatoria:
Y −μ
Z= n
σ
• è una variabile normale di tipo standard
• Si è inoltre visto che lo stimatore imparziale varianza
s2 può
ò essere correlata
l
ad
d una variabile
i bil aleatoria
l
i χ2 a
n-1 gradi di libertà :
s2 =
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Intervalli di Fiducia
σ2 2
2
1 n
χ n −1
∑ (Yi − Y ) =
n − 1 i =1
n −1
⇒
χ n2−1
=
s2
n −1 σ 2
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Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• Con qualche semplice passaggio si osserva che la
variabile aleatoria
aleatoria:
Y −μ
Z
Y −μ
= n σ = n
T=
2
2
s
χ
s
n −1
n −1
σ2
• È una variabile aleatoria di tipo
p T di student ad n -1
gradi di libertà
• Da notare che il passaggio alla T di student è
obbligatorio per permettere la cancellazionedella
varianza σ2 ignota dalla formula
Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• Quindi il nostro campione di risultati sperimentali può
essere visto, nel suo insieme, come un risultato della
variabile aleatoria t di Student descritta
precedentemente, una volta nota la media dei dati
sperimentali e la varianza stimata.
• È possibile quindi determinare quale è la probabilità
che tale variabile assumi valori compresi in un certo
ntervallo.
intervallo.
P (Θ1 ≤ Θ ≤ Θ 2 ) = γ
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Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• È necessario quindi determinare, data la simmetria
della distribuzione, un numero c tale che
P (− c ≤ T ≤ c ) = F (c ) − F (− c ) = γ
• Data la simmetria della distribuzione, F(-c) = 1-F(c) e
quindi
P(− c ≤ T ≤ c ) = 2 F (c ) − 1 = γ
• Da cui
F (c ) =
1
(1 + γ )
2
Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• La distribuzione t di Student è generalmente più larga
della distribuzione normale di tipo standard.
0.5
0.4
n
0.3
y
0.2
0.1
0.0
-3
-2
-1
0
1
2
3
x
• Pertanto ci attendiamo un intervallo di ampiezza più
grande, rispetto al caso in cui la varianza sia nota in
modo esatto.
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Intervalli di Fiducia
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Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• Esercizio:
• In una classe molto numerosa,
numerosa si estraggono 4 voti a
caso di una prova d’esame
64, 68, 89, 77
• Calcolare l’intervallo di fiducia al 95% per la media di
tutta la classe
Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• Esercizio (svolgimento)
• Il primo passo è la determinazione dei gradi di libertà
n=4
⇒
g .d .l. = 3
t0.025 = 3.18
• Si calcola inoltre:
y = 74,
s 2 = 132.7
• L
L’intervallo
intervallo di fiducia sarà in conclusione
μ = 74 ± 3.18
132.7
= 74 ± 18
4
Da notare che l’intervallo è molto grande, dato che deve rispecchiare
la scarsa informazione per le dimensioni piccole del campione
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Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• Qualche esercizio
• Una scelta casuale di 5 stati negli USA ha fornito le
seguenti superfici (in migliaia di miglia quadrate)
• 147, 84, 24, 85, 159
per la superficie
p
• Trovare l’intervallo di fiducia al 95% p
media dell’insieme dei 50 stati degli USA
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Intervalli di fiducia della Media
Caso di Varianza non nota.
• Un campione di 151 dati sperimentali ha fornito un
valore medio Ŷ = 1.0 e una varianza pari a 2.0
• Stimare l’intervallo di fiducia per un tale campione
• Confrontare i risultati con quelli ottenuti utilizzando
una distribuzione normale (ultima riga nella tabella 2,
corrispondente a n = 150)
• L’approssimazione di varianza nota sarebbe stata in
questo caso ragionevole?
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M. Grosso Statistica
Intervalli di Fiducia
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Intervalli di fiducia per stimatori
Caso generica per varianza non nota.
• Dato uno stimatore generico θ̂ (N.B. di tipo gaussiano), la
variabile aleatoria
θθ̂ − θ
sθ2
• rappresenta sempre una variabile aleatoria di tipo T di student.
• Intuitivamente, tale grandezza è la distanza tra valore osservato
e valore vero, normalizzata per la radice della varianza
2
• La grandezza sθ è il valore osservato della varianza dello
stimatore θ̂
• Il numero di gradi di libertà della T di student dipende invece da
caso a caso. Si deve fare riferimento ai gradi di libertà della
stima della varianza
Intervalli di fiducia per i Coefficienti di
regressione
• Oltre alle stime puntuali sui coefficienti di
regressione è possibile valutare un intervallo di
fiducia per i coefficienti stimati della regressione.
• Lo “spessore” dell’intervallo di fiducia è una misura
della qualità della regressione.
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Intervalli di fiducia per i Coefficienti di
regressione
• Nel caso della regressione lineare, è necessaria una
stima della varianza dell’errore
dell errore sperimentale:
sperimentale
∑ (y
n
s2 =
i =1
i
− βˆ0 − βˆ1 xi
)
2
n−2
• In parecchi libri di testo tale espressione prende
anche il nome di Errore Quadratico Medio (in inglese:
Mean Square Errore, acronimo MSE)
Intervalli di fiducia per i Coefficienti di
regressione
• Si è gia visto che gli stimatori β̂1 e β̂0 sono delle
variabili aleatorie gaussiane, nell’ipotesi
nell ipotesi che l’errore
l errore
nella misura all’esperimento i-esimo sia gaussiano.
• Si può dimostrare che le seguenti variabili aleatorie:
βˆ1 − β1
2
s
S xx
e
βˆ0 − β 0
⎛ 1 x2 ⎞
⎟⎟
s 2 ⎜⎜ +
⎝ n S xx ⎠
• Sono delle distribuzioni T di student ad n-2 gradi di
libertà.
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Intervalli di Fiducia
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Intervalli di fiducia per i Coefficienti di
regressione
• Procedura:
• Si sceglie
g un livello di fiducia γ
• Calcolare il valore c tale che:
F (c ) =
1
(1 + γ )
2
• Dove F è la distribuzione t di student ad n-2 gradi di libertà.
• Calcolare
k1 = c
⎛ 1 x2 ⎞
⎟⎟
k0 = c s 2 ⎜⎜ +
⎝ n S xx ⎠
s2
S xx
• Gli intervalli di fiducia saranno:
{
conf βˆ 1 − k1 ≤ β1 ≤ βˆ 1 + k1
}
e
{
conf βˆ 0 − k0 ≤ β0 ≤ βˆ 0 + k0
}
Intervalli di fiducia per i Coefficienti di
regressione
• La quantità:
( )
se β
β̂1 =
s2
S xx
• Si chiama errore standard della pendenza e misura la precisione
con cui β1 è stata stimata.
• In modo analogo, la quantità:
( )
⎡1 x ⎤
se βˆ0 = s 2 ⎢ +
⎥
⎣ n S xx ⎦
• Si chiama errore standard dell’intercetta e misura la precisione
con cui β0 è stata stimata.
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