INTEGRAZIONE E SISTEMATIZZAZIONE DEL DIRITTO 1) Integrazione Riferimento è alla presenza di lacune nel diritto (soprattutto con riferimento ai giudici) 1a) UTOPIE RELATIVE ALLA COMPLETEZZA (Corpus iuris giustinianeo, giusnaturalismo, ad. es. C. Wolff, R. Dworkin) - Dottrina dello spazio giuridico pieno e vuoto K. Bergbohm, Santi Romano spazio giuridico pieno = insieme dei comportamenti possibili regolati dal diritto spazio giuridico vuoto = insieme dei comportamenti possibili non regolati dal diritto Nello spazio giuridico pieno non vi sono lacune perché lo spazio giuridico è pieno (i comportamenti sono regolati) = perché vi sono norme Nello spazio giuridico vuoto non vi sono lacune perché lo spazio giuridico è vuoto (i comportamenti non sono regolati) = perché non vi sono norme Uso incoerente del concetto di lacuna = nello SGP non vi è lacuna quando un comportamento è regolato = lacuna è assenza di regole, mentre nello SGV non vi è lacuna quando un comportamento non è regolato = concetto di lacuna è l’opposto del precedente - Norma generale esclusiva E. Zitelmann, D. Donati, H. Kelsen Ogni norma che regola un comportamento include questo comportamento nella disciplina e, allo stesso tempo, 1 convive con norma complementare che esclude i comportamenti non disciplinati - supera problemi dottrina SGP e SGV: vi è la presenza di una norma - è un principio (è posizione di Pattaro: non è espressamente statuita; è molto generale; è elastica e comprimibile mediante emanazione di norme particolari inclusive, ha un chiaro contenuto etico-politico (certezza del diritto e libertà del cittadino) = principio di legalità - è generalizzazione dell’argomento a contrario - DIFFICOLTA’ = CHI LA STATUISCE? 1b) ART. 12 PRELEGGI - Esistono le lacune - riconosciuto da art. 12, II comma, delle Disposizioni preliminari al c.c. che prevede sistemi per colmare lacune: “se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione, si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora dubbio, si decide secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato” - posizione di BOBBIO = è una norma generale inclusiva - vera lacuna: cosa applicare NGE o NGI? Obiezioni di PATTARO: - NGE non è positivamente statuita - è compatibile con NGI (perché art. 12 fa riferimento a casi simili e principi generali = gli altri casi si escludono) - non sarebbe lacuna, ma antinomia Conclusioni: NGE è principio generale inespresso NGI è principio generale espresso 2 Eventuale conflitto è conflitto tra principi che si risolvono (Dworkin) per “compressione ed espansione” a seconda del “peso” del principio in date circostanze senza che il principio soccombente venga eliminato dall’ordinamento giuridico NGE può essere vista, per PATTARO, come richiamata da art. 12, II comma, seconda parte = è principio generale inespresso (si applica per analogia iuris) 1c) SISTEMI PER COLMARE LE LACUNE - ANALOGIA LEGIS = argomento per analogia (schema p. 206) Fondamento è art. 12 PreLeggi =sistema per integrare diritto lacunoso Sistema di AUTOINTEGRAZIONE = la disciplina cui sottoporre i casi non contemplati è all’interno dello stesso ordinamento giuridico VS ETEROINTEGRAZIONE Definizione = dato in caso C, cui non corrisponde nell’ordinamento giuridico alcuna norma (e rispetto al quale si dà pertanto una lacuna), se il caso C è simile al caso C’ che è disciplinato dalla norma N’ dell’ordinamento giuridico, si applica al caso C la norma N’ Deve esserci SOMIGLIANZA RILEVANTE Come si stabilisce: attraverso la RATIO LEGIS = principio ispiratore della legge EFFETTI Analogia Legis: crea nuova direttiva Divieto di ANALOGIA = nel diritto penale e per le leggi eccezionali (art. 14 PreLeggi) 3 - ARGOMENTO A CONTRARIO È l’opposto della Analogia Legis Ricorso a RATIO LEGIS per negare analogia Effetti: non crea nuova direttiva - ARGOMENTO A FORTIORI Si sostiene non già che il caso non regolato è simile o analogo a quello regolato, ma che il caso non regolato è di maggiore o minor conto di quello regolato 2 tipi di argomento a fortiori: - A MINORI AD MAIOREM (da ciò che è minore a ciò che è maggiore) - A MAIORI AD MINOREM (da ciò che è maggiore a ciò che è minore) EFFETTI: crea nuova direttiva - ARGOMENTO APAGOGICO Apago = traggo da Comprende REDUCTIO AD ABSURDUM e in generale vuole dire “ridurre un problema ad un altro” = ogni volta che l’interprete per giustificare la soluzione che intende accogliere in un dato caso, cerca di svalutarne un’altra astrattamente possibile (G. Lazzaro) = se non si accoglie soluzione proposta, si avrebbero conseguenze in senso lato inique o irragionevole 2 esempi: albero di alto fusto; art. 1367 (interpretare le clausole nel senso per cui possano avere qualche effetto) EFFETTI: non crea nuova direttiva 4 ANALOGIA IURIS II comma, seconda parte, art. 12 preleggi (“si decide secondo i principi generali dell’ord. giur. dello Stato”) Non è vera analogia (non c’è somiglianza tra 2 casi) I 2 procedimenti hanno in comune l’appello ad una RATIO: RATIO LEGIS = principio ispiratore di una legge RATIO IURIS = principio ispiratore di tutto il diritto È autointegrazione Cosa sono i principi generali dell’ordinamento giuridico dello Stato? Non sono i PRINCIPI ESPRESSI (buon padre di famiglia, giusta causa, danno ingiusto) SONO I PRINCIPI IMPLICITI = si possono ricavare per “astrazione” da norme specifiche o per lo meno non molto generali = si colgono comparando norme apparentemente diverse tra loro ESEMPIO: (pp. 216-217) principio della buona fede EFFETTI: si crea nuova direttiva È ultimo passaggio: - dopo applicazione diretta, dopo analogia legis, dopo a fortiori, dopo applicazione principio espresso Analogia iuris e NGE (PRINCIPIO DI LEGALITA’) Significa che utilizzo A.I ha 2 limitazioni: - esterna = presenza di altre possibilità = altri argomenti - interna = presenza della NGE è concorrente con gli altri principi impliciti 5 6 2) SISTEMATIZZAZIONE DEL DIRITTO Problema è COERENZA ordinamento giuridico: - un ordinamento è coerente se non presenta antinomie - concetto di sistematizzazione presuppone invece che il diritto sia INCOERENTE o disordinato = vi sono norme tra loro incompatibili - contrasto tra norme prende il nome di ANTINOMIA ANTINOMIA = quando 2 norme sono incompatibili 2a) CRITERI PER RISOLVERE LE ANTINOMIE appartenenza all’ordinamento (su base validità come appartenenza) 1) criterio gerarchico = lex superior derogat inferiori vedi: art. 134 Cost.; art. 4 Preleggi (i regolamenti non possono contenere disposizioni contrarie alle leggi); art. 1322 c.c. (limiti imposti dalla legge), 1323 c.c. (tutti i contratti sono sottoposti alle norme generali del titolo IV del c.c.) = legge prevale sempre sui contratti; art. 360 c.p.c. (cause per ricorso in cassazione vi è “violazione o falsa applicazione di norme di diritto”) = legge prevale sulla sentenza 2) criterio cronologico = lex posterior derogat priori art. 15 Preleggi = le leggi non sono abrogate che da leggi posteriori - funziona a stesso livello gerarchico 3) criterio della specialità = lex specialis derogat generali 7 art. 15 del c.p. “quando più leggi penali regolano la stessa materia … la legge speciale deroga alla legge generale”. - funziona a stesso livello gerarchico 2b) GRADUAZIONE e ORDINE DI PREMINENZA DEI CRITERI: 1. gerarchico 2. specialità 3. cronologico 8 3) Dottrina giuridica 3a) Se sia scienza - problema del significato come effetto rappresentativo sul fruitore - dottrina non fa indagini empiriche - produce significati “artificiali” attraverso DEFINIZIONI = direttiva riguardo al modo in cui il fruitore deve reagire a un’espressione linguistica rappresentandosi uno stato di cose - Aarnio = dottrina come “scienza del significato” e individuazione di “certezza non positivistica” del ragionamento giuridico - per Pattaro dipende da cultura giuridica: dottrina non è scienza, ma tecnica 3b) Dottrina giuridica come fonte del diritto Scienza giuridica o dottrina giuridica è fonte secondaria e indiretta (non vi è obbligo, anche se di fatto ci si attiene) - è stata ed è fonte primaria. Esempi: responsa dei giuristi romani; legge delle citazioni di Teodosio II (426 dc); communis opinio doctorum diritto inglese; diritto musulmano - Nei sistemi di civil law: legislatore non prescrive di attenersi, i giuristi non la considerano fonte (vogliono descrivere il diritto), ma di fatto spesso si attengono (motivando che è interpretazione esatta e fedele di ciò la legge prescrive) 9