02/11/2015 Figura 5.4 Conformismo tra uomini e donne in relazione a compiti che sono associati in maniera stereotipica al genere sessuale. 5.2.2 Chi si conforma? • Coloro che si conformano tendono ad avere: → bassa autostima, → forte bisogno di sostegno o di approvazione sociale, → necessità di autocontrollo, → basso quoziente intellettivo, → molta ansia, → senso di colpa e insicurezza nel gruppo • Tuttavia nel conformismo i fattori situazionali contano più della personalità. Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 1 2 Presentation Title runs here l 00/00/00 Figura 5.5 I tassi di conformismo scendono quando è presente un sostenitore, anche se incompetente. 5.2.3 Cultura e conformismo 5.2.4 Contesto e conformismo •I popoli legati a valori collettivistici si conformano alle norme del proprio gruppo più di quanto facciano le persone appartenenti a popolazioni legate a valori individualistici. Le persone sono più inclini al conformismo in determinati contesti, mentre rimangono indipendenti in altri. → • 3 Contesti indagati: Psicologia sociale – Teorie e applicazioni → dimensione del gruppo → unanimità 4 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 1 02/11/2015 5.3 Acquiescenza 5.2.5 Processi di influenza Influenza informativa: Influenza che porta ad accettare le informazioni di un’altra persona come prove della realtà. Acquiescenza: Superficiale, pubblico e transitorio cambiamento nel comportamento e negli atteggiamenti espressi verbalmente in seguito a richieste, costrizioni o pressioni del gruppo. Influenza normativa: Influenza che porta a conformarsi alle aspettative positive degli altri, per ottenere approvazione sociale o per evitare disapprovazione sociale. • Quali sono i fattori e le condizioni che ci rendono più acquiescenti? • Perché in alcune occasioni veniamo influenzati in Influenza informativa del referente: Pressione che porta a conformarsi alla norma di un gruppo la quale definisce un individuo come membro del gruppo stesso. 5 Presentation Title runs here l 00/00/00 maggior misura in altre? 6 Presentation Title runs here l 00/00/00 5.3.1 Tecniche per accrescere l’acquiescenza (cont.) 5.3.1 Tecniche per accrescere l’acquiescenza 7 Accattivamento: Tentativo strategico di conquistare l’apprezzamento di una persona per ottenerne l’acquiescenza verso una richiesta. Richieste multiple, un processo a due fasi: • la prima richiesta funziona come pretesto per la seconda autentica richiesta. Norma di reciprocità: “Fai agli altri quello che gli altri fanno a te”. • Può riferirsi alla restituzione di un favore, alla reciproca aggressione o al reciproco aiuto. • Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Diverse tecniche: → Piede nella porta → Porta in faccia → Colpo basso 8 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 2 02/11/2015 Figura 5.7 Tecnica del piede nella porta: accondiscendere quando una richiesta impossibile da soddisfare è seguita da una che invece può essere soddisfatta. Figura 5.6 Tre tecniche classiche per ottenere accondiscendenza. 9 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 10 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 5.5.1 Oltre il conformismo • Tendenza della psicologia sociale a trattare l’influenza del gruppo: – come un processo unidirezionale – in cui individui o minoranze si conformano sempre alla maggioranze. 5.5.1 Oltre il conformismo Reazioni al conflitti all’interno del gruppo (Moscovici) attraverso: • • il conformismo la mediazione • l’innovazione • •Se così fosse, regnerebbe l’omogeneità sociale. Influenza della minoranza: Processi di influenza sociale grazie ai quali minoranze, in termini di numero o di potere, cambiano gli atteggiamenti della maggioranza. 11 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 12 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 3 02/11/2015 5.5.4 L’influenza della minoranza è davvero diversa? 5.5.2 Coerenza Una minoranza coerente : mette in crisi la norma della maggioranza e produce incertezza e dubbio; → attira l’attenzione su di sé; → trasmette l’idea di un punto di vista alternativo coerente; → mostra sicurezza circa il proprio punto di vista; → mostra che l’unica soluzione al conflitto è l’accettazione del punto di vista della minoranza. • → 13 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni L’esperimento blu-verde Effetto conversione: Condizione in cui l’influenza della minoranza produce un importante cambiamento interiore e privato negli atteggiamenti della maggioranza. •Esperimento dell’after-effect (Moscovici, Personnaz,1976) • 14 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 5.5.3 Inclusione (Moscovici, Lage, & Neffrechoux, 1969) Compito: indicare il colore di una macchia che appare sullo schermo. • I complici (N=2) dichiarano di vederla verde • Numero di risposte sbagliate date dai partecipanti ingenui (N=4): – Se minoranza coerente (sempre “verde”): 8,4% – Se incoerente ( “verde” 2/3 volte): 1,3% Le minoranze possono essere più efficaci se non si limitano a promuovere un’opinione che differisce dalla posizione della maggioranza, ma se sono anche considerate suoi membri. • ↓ “Contratto di tolleranza” • In condizione di controllo (assenza di complici): 0,3% 15 Presentation Title runs here l 00/00/00 16 Presentation Title runs here l 00/00/00 4 02/11/2015 Libro «Ricerche e protagonisti in psicologia sociale» Capitolo 5 La metodologia 1960-63: Stanley Milgram studi sull’obbedienza all’autorità. Obbedienza = risultato di due forze che agiscono in modo congiunto: la disponibilità all’obbedienza e le influenze esercitate dal sistema sociale. Obbedienza all’autorità = risultato di un processo che si sviluppa quando l’individuo, entrando a far parte di un sistema gerarchico, viene a trovarsi in uno “stato eteronomico”: •non si considera più libero di intraprendere condotte autonome, ma strumento per eseguire ordini • Paradigma sperimentale: induceva i soggetti in uno stato di eteronomia • 3 attori: sperimentatore, vittima (complice dello sperimentatore), soggetto ignaro (nel ruolo dell’insegnante) • variabile dipendente: livello di obbedienza (misurato in base al numero dell’ultimo interruttore premuto dal soggetto prima di interrompere la prova) •porta ad atti di obbedienza solo se l’autorità dà ordini specifici che definiscono l’azione e contengono l’imperativo di eseguirla. 17 18 Procedura Posizione e compiti assegnati all’insegnante (soggetto ignaro) • Soggetti sperimentali: maschi tra i 20/ 50 anni d’età reclutati con annuncio sui media L’insegnante è davanti a un generatore di corrente dove sono posti 30 interruttori contrassegnati da scritte che vanno dall’etichetta “scossa leggera” all’etichetta “attenzione scossa molto pericolosa”. Ruolo dello sperimentatore prima della prova Lo sperimentatore insieme al complice spiega al soggetto il quadro teorico (falso) dell’esperimento. I compiti dell’insegnante: • leggere all’allievo coppie di parole (esempio: scatola azzurra) • ripetere la seconda parola di ogni coppia accompagnata da 4 associazioni alternative (esempio: azzurra: auto, acqua, scatola, lampada) •decidere se la risposta fornita dall’allievo è corretta 19 • nel caso sia sbagliata, infliggere una punizione, aumentando l’intensità della scossa a ogni errore compiuto dall’allievo 20 5 02/11/2015 Posizione e compiti assegnati all’allievo (complice) Trattamento post-sperimentale e follow-up a distanza di un anno L’allievo è legato a una sedia e al polso ha un elettrodo collegato al generatore. All’aumentare dell’intensità delle scosse, reagisce in modo diverso (75 volts: piccolo grido, 135 volts: gemiti di dolore). Alla fine dell’esperimento i soggetti vengono informati che le vittime in realtà non hanno subito scosse e che l’obbedienza allo sperimentatore rappresenta un comportamento normale. Ruolo dello sperimentatore nel corso della prova - Nozioni generali: le scariche sono dolorose, ma non producono lesioni ai tessuti. - Pronuncia esortazioni sempre più pressanti (“continui per piacere”, “non ha altra scelta, deve proseguire”). Calma, sicurezza, esortazioni pressanti → il soggetto deve concepire l’obbedienza come normale e il solo modo per interpretare gli eventi 21 22 Risultati Gli effetti della vicinanza alla vittima • I condizione: – la vittima colpisce la parete della stanza dove si trova l’insegnante • II condizione: – Insegnante sente la vittima piangere e gridare • III condizione: – Insegnante e vittima sono vicini nella stessa stanza • IV condizione: – Insegnante tocca la vittima ogni volta che le infligge le scosse 23 24 6 02/11/2015 Gli effetti della vicinanza all’autorità Risultati: il 65% dei soggetti ha continuato a somministrare scariche elettriche fino a raggiungere il livello massimo di voltaggio (405 volts). Percentuale di obbedienza diminuisce da 1° a 4° condizione. • Esperimento 5: soggetto e sperimentatore si trovano a un metro di distanza • Esperimento 7: lo sperimentatore è in un’altra stanza (ordini via citofono) Risultati: l’obbedienza diminuisce con l’aumentare della distanza tra soggetto e sperimentatore. Prime interpretazioni l’obbedienza diminuisce quanto più: - la sofferenza della vittima diventa saliente al soggetto Vicinanza fisica e cooperazione fra insegnante e sperimentatore ⇒ sentimento di gruppo (obblighi e solidarietà) dal quale è esclusa la vittima. - le azioni del soggetto sono sotto gli occhi della vittima (imbarazzo, vergogna, inibizione) - il soggetto si sente responsabile delle sue azioni 25 26 Gli effetti dello status di chi ordina e riceve le scosse Gli effetti del conflitto di autorità • Esperimento 12: la vittima chiede di ricevere le scosse, lo sperimentatore lo proibisce • Esperimento 15: 2 sperimentatori dopo la scossa di 150 volts Risultati: nessuno arriva a somministrare scossa di 165 volts danno ordini diversi: continuare vs. non continuare. Risultati: i soggetti smettono di dare scosse. Esperimento 13: uno sperimentatore “qualunque” dà ordini a insegnante Risultati: il livello di obbedienza diminuisce molto •Esperimento 14: sperimentatore prende il posto della vittima •Risultati: quando lo sperimentatore-vittima chiede di interrompere le scosse, tutti si fermano, anche se una comparsa ordina di continuare. Disobbedienza aumenta al diminuire dello status dell’autorità. Fattore decisivo nel produrre l’obbedienza è la risposta all’autorità, non la risposta all’ordine. 27 Ordini incongruenti ridimensionano il potere dell’autorità e favoriscono la ribellione. •Esperimento 17: 2 collaboratori si rifiutano di continuare le scosse, lo sperimentatore continua a esortare Risultati: 10% di soggetti obbedienti I soggetti trasgrediscono all’autorità quando si confrontano con altri che non obbediscono. 28 7 02/11/2015 Gli effetti di variabili disposizionali e del contesto Confronto fra aspettative e risultati ottenuti e misure relative all’attribuzione di responsabilità • Sesso dei soggetti sperimentali: le donne obbediscono Aspettative: quanto gli uomini, è minore il massimo livello delle scosse secondo 110 persone interpellate per una previsione solo 1 su 1000 avrebbe somministrato la scossa massima. • Caratteristiche personali dello sperimentatore e della vittima (sperimentatore brusco / vittima mite e viceversa): obbedienza diminuisce ma non in modo rilevante •Ambiente: - sotterranei vs. laboratorio → nessuna differenza - ufficio vs. laboratorio → livelli di obbedienza inferiori ma non in modo significativo Attribuzione di responsabilità - I disobbedienti: più responsabilità all’insegnante (se stessi), meno alla vittima. - Gli obbedienti: meno responsabilità all’insegnante, più allo sperimentatore. Alta responsabilità (il doppio rispetto agli altri) alla vittima: ha partecipato di sua iniziativa e non è stata all’altezza del compito. 29 Condizioni che favoriscono uno stato eteronomico 30 Conseguenze dello stato eteronomico sulle condotte • FATTORI DISTALI: esperienze di educazione all’obbedienza (genitori, insegnanti, istituzioni giuridiche, religiose...) N.B. Non inducono di per sé stati eteronomici. 1. Sintonizzazione (o attenzione selettiva): • FATTORI DEL RAPPORTO FRA SOGGETTO E AUTORITÀ: • attenzione verso il compito - percezione di un’autorità legittima: lo sperimentatore influenza il soggetto in virtù della sua posizione nella struttura sociale; • il soggetto percepisce quasi esclusivamente i segnali provenienti dallo sperimentatore • punizione della vittima come elemento di sfondo • rapidità dell’esperimento → il soggetto non riflette sulle sue azioni - adesione al sistema di autorità: l’adesione volontaria del soggetto porta a sentimenti di impegno e obbligo; 2. Ridefinizione del significato della situazione: - coerenza degli ordini e della funzione di autorità: ordini coerenti al contesto e sperimentatore competente; ogni situazione ha una sua ideologia, essa fornisce una prospettiva che attribuisce coerenza agli elementi presenti. - giustificazione ideologica: fine legittimo del proprio comportamento: opera utile alla scienza. 31 32 8 02/11/2015 Principali fattori che consolidano lo stato eteronomico 3. Perdita di responsabilità: • la moralità non scompare, si ridefinisce: 1. Il concatenarsi degli eventi •il soggetto si sente responsabile e orgoglioso nei confronti dell’autorità (non verso le azioni che compie) L’attore è influenzato dalle proprie azioni precedenti: - se decide che non è accettabile somministrare la scossa come giustificare quella che ha appena somministrato? - se interrompe, deve ammettere che quello che ha fatto fino a quel momento è “male”. 4. Immagine di sé: • l’azione non deriva da motivazioni personali 2. Le pressioni sociali • l’azione non ha conseguenze sul giudizio che il soggetto ha di sé Per i soggetti disobbedire allo sperimentatore significa: Il soggetto considera l’azione distruttiva che compie estranea alla sua natura. - negare la sua autorità e competenza -tradire gli impegni presi 3. L’ansia - l’idea di ribellione all’autorità produce ansia 33 34 Critiche agli esperimenti di Milgram Considerazioni conclusive • Problemi etici: potenziali danni arrecati ai soggetti sperimentali. Gli studi di Milgram: •sottolineano il ruolo delle norme sociali nei processi di obbedienza •hanno sfatato l’idea che le azioni dannose dipendano dalla psicopatologia delle persone coinvolte •mostrano che l’obbedienza si associa a un decentramento all’esterno di sé della fonte del controllo e della responsabilità nelle azioni intraprese L’esperienza traumatica vissuta dai soggetti potrebbe avere avuto conseguenze sulla rappresentazione di Sé, sulla fiducia verso le figure di autorità e sul generale benessere soggettivo. • Credibilità del disegno sperimentale (soggetti atipici, ambiguità dell’intensità delle scosse, generalizzabilità dei risultati…). • Impiego dell’inganno piuttosto che di strategie di roleplaying. • Ricorso a un tipo di violenza arcaico. 35 36 9 02/11/2015 Capitolo 6 6.1 Che cosa sono i gruppi? • I gruppi sono categorie di persone. Insiemi sfuocati: Le categorie sono insiemi sfuocati di caratteristiche organizzati attorno a un prototipo. Persone nei gruppi 37 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni Entitatività: Proprietà che fa apparire un gruppo come un’entità coerente, distinta e unitaria. 38 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni I gruppi 6.2 La presenza degli altri 6.2.1 Prestazioni in pubblico Secondo Lewin • il gruppo è: “una totalità dinamica basata sull’interdipendenza piuttosto che sulla similarità” (1948) • Interazione sociale (o altri tipi d’interdipendenza: destino comune, sentimento di fedeltà): criterio che tiene unito il gruppo • Il gruppo ha un ruolo di mediazione tra individuo e sistema sociale • La mera presenza degli altri influenza: • Miglioramento prestazione per compiti conosciuti/facili Æ Facilitazione • Peggioramento prestazione per compiti poco appresi/difficili Æ Inibizione sociale Teoria della pulsione: la presenza fisica di membri della stessa specie provoca un’attivazione che stimola l’esecuzione di modelli di comportamento abituale (Zajonc) 40 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 10 02/11/2015 L’interazione nei gruppi: l’inerzia Figura 6.3 Perdite di motivazione e coordinazione in gruppi impegnati nel tiro alla fune. •Perdita di coordinazione: Peggioramento della prestazione in gruppo rispetto alla prestazione individuale, • problemi nella coordinazione del comportamento. •Inerzia sociale: Riduzione nell’impegno individuale quando si svolge un compito collettivo • in cui i nostri risultati sono combinati con quelli degli altri membri del gruppo • rispetto a quando lo si svolge da soli 41 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 42 Presentation Title runs here l 00/00/00 6.2.2 Inerzia nei gruppi (cont.) • Perché siamo più inerti in gruppo: → Equità del risultato → Conformità allo standard •MA stare in un gruppo può motivarci a lavorare con più intensità di quando siamo soli: • Compensazione sociale: Incremento di impegno in un compito collettivo per compensare la mancanza di impegno o di capacità – reale, percepita o prevista – di altri membri del gruppo. 43 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni 11