• Coloro che si conformano tendono ad avere: → bassa autostima

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Figura 5.4 Conformismo tra uomini e donne in relazione a compiti che sono
associati in maniera stereotipica al genere sessuale.
5.2.2 Chi si conforma?
• Coloro che si conformano tendono ad avere:
→ bassa autostima,
→ forte bisogno di sostegno o di approvazione sociale,
→ necessità di autocontrollo,
→ basso quoziente intellettivo,
→ molta ansia,
→ senso di colpa e insicurezza nel gruppo
• Tuttavia nel conformismo i fattori situazionali
contano più della personalità.
Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
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Figura 5.5 I tassi di conformismo scendono quando è presente un sostenitore,
anche se incompetente.
5.2.3 Cultura e conformismo
5.2.4 Contesto e conformismo
•I
popoli legati a valori collettivistici si conformano alle
norme del proprio gruppo più di quanto facciano le
persone appartenenti a popolazioni legate a valori
individualistici.
Le persone sono più inclini al conformismo in
determinati contesti, mentre rimangono indipendenti
in altri.
→
•
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Contesti indagati:
Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
→ dimensione del gruppo
→ unanimità
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Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
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5.3 Acquiescenza
5.2.5 Processi di influenza
Influenza informativa: Influenza che porta ad
accettare le informazioni di un’altra persona come
prove della realtà.
Acquiescenza: Superficiale, pubblico e transitorio
cambiamento nel comportamento e negli
atteggiamenti espressi verbalmente in seguito a
richieste, costrizioni o pressioni del gruppo.
Influenza normativa: Influenza che porta a
conformarsi alle aspettative positive degli altri, per
ottenere approvazione sociale o per evitare
disapprovazione sociale.
• Quali sono i fattori e le condizioni che ci rendono più
acquiescenti?
• Perché in alcune occasioni veniamo influenzati in
Influenza informativa del referente: Pressione che
porta a conformarsi alla norma di un gruppo la quale
definisce un individuo come membro del gruppo
stesso.
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maggior misura in altre?
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5.3.1 Tecniche per accrescere l’acquiescenza (cont.)
5.3.1 Tecniche per accrescere l’acquiescenza
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Accattivamento: Tentativo strategico di conquistare
l’apprezzamento di una persona per ottenerne
l’acquiescenza verso una richiesta.
Richieste multiple, un processo a due fasi:
• la prima richiesta funziona come pretesto per la
seconda autentica richiesta.
Norma di reciprocità: “Fai agli altri quello che gli
altri fanno a te”.
• Può riferirsi alla restituzione di un favore, alla
reciproca aggressione o al reciproco aiuto.
•
Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
Diverse tecniche:
→ Piede nella porta
→ Porta in faccia
→ Colpo basso
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Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
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Figura 5.7 Tecnica del piede nella porta: accondiscendere quando una richiesta
impossibile da soddisfare è seguita da una che invece può essere soddisfatta.
Figura 5.6 Tre tecniche classiche per ottenere accondiscendenza.
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Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
10 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
5.5.1 Oltre il conformismo
•
Tendenza della psicologia sociale a trattare
l’influenza del gruppo:
– come un processo unidirezionale
– in cui individui o minoranze si conformano sempre
alla maggioranze.
5.5.1 Oltre il conformismo
Reazioni al conflitti all’interno del gruppo (Moscovici)
attraverso:
•
•
il conformismo
la mediazione
• l’innovazione
•
•Se così fosse, regnerebbe l’omogeneità sociale.
Influenza della minoranza: Processi di influenza
sociale grazie ai quali minoranze, in termini di numero
o di potere, cambiano gli atteggiamenti della
maggioranza.
11 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
12 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
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5.5.4 L’influenza della minoranza è davvero
diversa?
5.5.2 Coerenza
Una minoranza coerente :
mette in crisi la norma della maggioranza e produce
incertezza e dubbio;
→ attira l’attenzione su di sé;
→ trasmette l’idea di un punto di vista alternativo
coerente;
→ mostra sicurezza circa il proprio punto di vista;
→ mostra che l’unica soluzione al conflitto è
l’accettazione del punto di vista della minoranza.
•
→
13 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
L’esperimento blu-verde
Effetto conversione: Condizione in cui l’influenza
della minoranza produce un importante cambiamento
interiore e privato negli atteggiamenti della
maggioranza.
•Esperimento dell’after-effect (Moscovici,
Personnaz,1976)
•
14 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
5.5.3 Inclusione
(Moscovici, Lage, & Neffrechoux,
1969)
Compito: indicare il colore di una macchia che
appare sullo schermo.
• I complici (N=2) dichiarano di vederla verde
•
Numero di risposte sbagliate date dai partecipanti
ingenui (N=4):
– Se minoranza coerente (sempre “verde”): 8,4%
– Se incoerente ( “verde” 2/3 volte): 1,3%
Le minoranze possono essere più efficaci se non si
limitano a promuovere un’opinione che differisce dalla
posizione della maggioranza, ma se sono anche
considerate suoi membri.
•
↓
“Contratto di tolleranza”
•
In condizione di controllo (assenza di complici):
0,3%
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Libro «Ricerche e protagonisti in psicologia sociale»
Capitolo 5
La metodologia
1960-63: Stanley Milgram studi sull’obbedienza all’autorità.
Obbedienza = risultato di due forze che agiscono in modo
congiunto: la disponibilità all’obbedienza e le influenze
esercitate dal sistema sociale.
Obbedienza all’autorità = risultato di un processo che si
sviluppa quando l’individuo, entrando a far parte di un sistema
gerarchico, viene a trovarsi in uno “stato eteronomico”:
•non si considera più libero di intraprendere condotte
autonome, ma strumento per eseguire ordini
• Paradigma sperimentale: induceva i soggetti in uno stato di
eteronomia
• 3 attori: sperimentatore, vittima (complice dello
sperimentatore), soggetto ignaro (nel ruolo dell’insegnante)
• variabile dipendente: livello di obbedienza (misurato in base al
numero dell’ultimo interruttore premuto dal soggetto prima di
interrompere la prova)
•porta ad atti di obbedienza solo se l’autorità dà ordini
specifici che definiscono l’azione e contengono l’imperativo
di eseguirla.
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Procedura
Posizione e compiti assegnati all’insegnante (soggetto ignaro)
• Soggetti sperimentali: maschi tra i 20/ 50 anni d’età reclutati
con annuncio sui media
L’insegnante è davanti a un generatore di corrente dove sono
posti 30 interruttori contrassegnati da scritte che vanno
dall’etichetta “scossa leggera” all’etichetta “attenzione scossa
molto pericolosa”.
Ruolo dello sperimentatore prima della prova
Lo sperimentatore insieme al complice spiega al soggetto il
quadro teorico (falso) dell’esperimento.
I compiti dell’insegnante:
• leggere all’allievo coppie di parole (esempio: scatola
azzurra)
• ripetere la seconda parola di ogni coppia accompagnata da
4 associazioni alternative (esempio: azzurra: auto, acqua,
scatola, lampada)
•decidere se la risposta fornita dall’allievo è corretta
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• nel caso sia sbagliata, infliggere una punizione, aumentando
l’intensità della scossa a ogni errore compiuto dall’allievo
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Posizione e compiti assegnati all’allievo (complice)
Trattamento post-sperimentale e follow-up a distanza di un anno
L’allievo è legato a una sedia e al polso ha un elettrodo
collegato al generatore. All’aumentare dell’intensità delle
scosse, reagisce in modo diverso (75 volts: piccolo grido, 135
volts: gemiti di dolore).
Alla fine dell’esperimento i soggetti vengono informati che le
vittime in realtà non hanno subito scosse e che l’obbedienza allo
sperimentatore rappresenta un comportamento normale.
Ruolo dello sperimentatore nel corso della prova
- Nozioni generali: le scariche sono dolorose, ma non
producono lesioni ai tessuti.
- Pronuncia esortazioni sempre più pressanti (“continui per
piacere”, “non ha altra scelta, deve proseguire”).
Calma, sicurezza, esortazioni pressanti → il soggetto deve
concepire l’obbedienza come normale e il solo modo per
interpretare gli eventi
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Risultati
Gli effetti della vicinanza alla vittima
• I condizione:
– la vittima colpisce la parete della stanza dove si trova
l’insegnante
• II condizione:
– Insegnante sente la vittima piangere e gridare
• III condizione:
– Insegnante e vittima sono vicini nella stessa stanza
• IV condizione:
– Insegnante tocca la vittima ogni volta che le infligge le
scosse
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Gli effetti della vicinanza all’autorità
Risultati: il 65% dei soggetti ha continuato a somministrare
scariche elettriche fino a raggiungere il livello massimo di
voltaggio (405 volts).
Percentuale di obbedienza diminuisce da 1° a 4° condizione.
• Esperimento 5: soggetto e sperimentatore si trovano a un
metro di distanza
• Esperimento 7: lo sperimentatore è in un’altra stanza (ordini
via citofono)
Risultati: l’obbedienza diminuisce con l’aumentare della
distanza tra soggetto e sperimentatore.
Prime interpretazioni l’obbedienza diminuisce quanto più:
- la sofferenza della vittima diventa saliente al soggetto
Vicinanza fisica e cooperazione fra insegnante e
sperimentatore ⇒ sentimento di gruppo (obblighi e
solidarietà) dal quale è esclusa la vittima.
- le azioni del soggetto sono sotto gli occhi della vittima
(imbarazzo, vergogna, inibizione)
- il soggetto si sente responsabile delle sue azioni
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Gli effetti dello status di chi ordina e riceve le scosse
Gli effetti del conflitto di autorità
• Esperimento 12: la vittima chiede di ricevere le scosse, lo
sperimentatore lo proibisce
• Esperimento 15: 2 sperimentatori dopo la scossa di 150 volts
Risultati: nessuno arriva a somministrare scossa di 165 volts
danno ordini diversi: continuare vs. non continuare.
Risultati: i soggetti smettono di dare scosse.
Esperimento 13: uno sperimentatore “qualunque” dà ordini a insegnante
Risultati: il livello di obbedienza diminuisce molto
•Esperimento 14: sperimentatore prende il posto della vittima
•Risultati: quando lo sperimentatore-vittima chiede di interrompere le
scosse, tutti si fermano, anche se una comparsa ordina di continuare.
Disobbedienza aumenta al diminuire dello status dell’autorità.
Fattore decisivo nel produrre l’obbedienza è la risposta all’autorità,
non la risposta all’ordine.
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Ordini incongruenti ridimensionano il potere dell’autorità
e favoriscono la ribellione.
•Esperimento 17: 2 collaboratori si rifiutano di continuare le
scosse, lo sperimentatore continua a esortare
Risultati: 10% di soggetti obbedienti
I soggetti trasgrediscono all’autorità quando si confrontano
con altri che non obbediscono.
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Gli effetti di variabili disposizionali e del contesto
Confronto fra aspettative e risultati ottenuti e misure relative
all’attribuzione di responsabilità
• Sesso dei soggetti sperimentali: le donne obbediscono
Aspettative:
quanto gli uomini, è minore il massimo livello delle scosse
secondo 110 persone interpellate per una previsione solo 1 su
1000 avrebbe somministrato la scossa massima.
• Caratteristiche personali dello sperimentatore e della vittima
(sperimentatore brusco / vittima mite e viceversa): obbedienza
diminuisce ma non in modo rilevante
•Ambiente:
- sotterranei vs. laboratorio → nessuna differenza
- ufficio vs. laboratorio → livelli di obbedienza inferiori ma
non in modo significativo
Attribuzione di responsabilità
- I disobbedienti: più responsabilità all’insegnante (se stessi),
meno alla vittima.
- Gli obbedienti: meno responsabilità all’insegnante, più allo
sperimentatore.
Alta responsabilità (il doppio rispetto agli altri) alla vittima: ha
partecipato di sua iniziativa e non è stata all’altezza del
compito.
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Condizioni che favoriscono uno stato eteronomico
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Conseguenze dello stato eteronomico sulle condotte
• FATTORI DISTALI: esperienze di educazione all’obbedienza
(genitori, insegnanti, istituzioni giuridiche, religiose...)
N.B. Non inducono di per sé stati eteronomici.
1. Sintonizzazione (o attenzione selettiva):
• FATTORI DEL RAPPORTO FRA SOGGETTO E AUTORITÀ:
• attenzione verso il compito
- percezione di un’autorità legittima: lo sperimentatore
influenza il soggetto in virtù della sua posizione nella
struttura sociale;
• il soggetto percepisce quasi esclusivamente i segnali
provenienti dallo sperimentatore
• punizione della vittima come elemento di sfondo
• rapidità dell’esperimento → il soggetto non riflette sulle
sue azioni
- adesione al sistema di autorità: l’adesione volontaria del
soggetto porta a sentimenti di impegno e obbligo;
2. Ridefinizione del significato della situazione:
- coerenza degli ordini e della funzione di autorità: ordini
coerenti al contesto e sperimentatore competente;
ogni situazione ha una sua ideologia, essa fornisce una
prospettiva che attribuisce coerenza agli elementi presenti.
- giustificazione ideologica: fine legittimo del proprio
comportamento: opera utile alla scienza.
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02/11/2015
Principali fattori che consolidano lo stato eteronomico
3. Perdita di responsabilità:
• la moralità non scompare, si ridefinisce:
1. Il concatenarsi degli eventi
•il soggetto si sente responsabile e orgoglioso nei
confronti dell’autorità (non verso le azioni che compie)
L’attore è influenzato dalle proprie azioni precedenti:
- se decide che non è accettabile somministrare la scossa
come giustificare quella che ha appena somministrato?
- se interrompe, deve ammettere che quello che ha fatto fino
a quel momento è “male”.
4. Immagine di sé:
• l’azione non deriva da motivazioni personali
2. Le pressioni sociali
• l’azione non ha conseguenze sul giudizio che il soggetto ha
di sé
Per i soggetti disobbedire allo sperimentatore significa:
Il soggetto considera l’azione distruttiva che compie estranea
alla sua natura.
- negare la sua autorità e competenza
-tradire gli impegni presi
3. L’ansia
- l’idea di ribellione all’autorità produce ansia
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Critiche agli esperimenti di Milgram
Considerazioni conclusive
• Problemi etici: potenziali danni arrecati ai soggetti
sperimentali.
Gli studi di Milgram:
•sottolineano il ruolo delle norme sociali nei processi di
obbedienza
•hanno sfatato l’idea che le azioni dannose dipendano dalla
psicopatologia delle persone coinvolte
•mostrano che l’obbedienza si associa a un decentramento
all’esterno di sé della fonte del controllo e della responsabilità
nelle azioni intraprese
L’esperienza traumatica vissuta dai soggetti potrebbe avere
avuto conseguenze sulla rappresentazione di Sé, sulla fiducia
verso le figure di autorità e sul generale benessere soggettivo.
• Credibilità del disegno sperimentale (soggetti atipici,
ambiguità dell’intensità delle scosse, generalizzabilità dei
risultati…).
• Impiego dell’inganno piuttosto che di strategie di roleplaying.
• Ricorso a un tipo di violenza arcaico.
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Capitolo 6
6.1 Che cosa sono i gruppi?
• I gruppi sono categorie di persone.
Insiemi sfuocati: Le categorie sono insiemi sfuocati
di caratteristiche organizzati attorno a un prototipo.
Persone nei gruppi
37 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
Entitatività: Proprietà che fa apparire un gruppo
come un’entità coerente, distinta e unitaria.
38 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
I gruppi
6.2 La presenza degli altri
6.2.1 Prestazioni in pubblico
Secondo Lewin
• il gruppo è: “una totalità dinamica basata
sull’interdipendenza piuttosto che sulla similarità” (1948)
• Interazione sociale (o altri tipi d’interdipendenza: destino
comune, sentimento di fedeltà): criterio che tiene unito il
gruppo
• Il gruppo ha un ruolo di mediazione tra individuo e sistema
sociale
•
La mera presenza degli altri influenza:
• Miglioramento prestazione per compiti
conosciuti/facili Æ Facilitazione
• Peggioramento prestazione per compiti poco
appresi/difficili Æ Inibizione sociale
Teoria della pulsione: la presenza fisica di membri
della stessa specie provoca un’attivazione che stimola
l’esecuzione di modelli di comportamento abituale
(Zajonc)
40 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
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L’interazione nei gruppi: l’inerzia
Figura 6.3 Perdite di motivazione e coordinazione in gruppi impegnati nel tiro
alla fune.
•Perdita di coordinazione: Peggioramento della
prestazione in gruppo rispetto alla prestazione
individuale,
• problemi nella coordinazione del comportamento.
•Inerzia sociale: Riduzione nell’impegno individuale
quando si svolge un compito collettivo
• in cui i nostri risultati sono combinati con quelli degli
altri membri del gruppo
• rispetto a quando lo si svolge da soli
41 Psicologia sociale – Teorie e applicazioni
42 Presentation Title runs here l 00/00/00
6.2.2 Inerzia nei gruppi (cont.)
•
Perché siamo più inerti in gruppo:
→ Equità del risultato
→ Conformità allo standard
•MA stare in un gruppo può motivarci a lavorare con
più intensità di quando siamo soli:
• Compensazione sociale: Incremento di impegno
in un compito collettivo per compensare la
mancanza di impegno o di capacità – reale,
percepita o prevista – di altri membri del gruppo.
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