CARTELLA STAMPA

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In collaborazione con
Un evento di
IL MARE
DI TUTTI
A
6 FIERA
INTERNAZIONALE
DEL PESCE BUONO,
PULITO E GIUSTO
GENOVA
PORTO ANTICO
9-12
MAGGIO
A
P
M
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S
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CItalia.slowfood M#SlowFish SLOWFISH.IT
Main sponsor
Con il contributo scientifico di
Ufficio Stampa Slow Fish
Slow Food: Elisa Virgillito, +39 0172 419666 [email protected]
Segreteria: Francesca Barengo, +39 0172 419653 [email protected] – fax +39 0172 411218
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Nuccia Cifarelli, +39 010 5488895 [email protected]
Slow Fish 2013: il mare di tutti!
Dal 9 al 12 maggio al Porto Antico di Genova
un mercato all'aperto, eventi e incontri con pescatori, chef ed esperti
Torna Slow Fish, da giovedì 9 a domenica 12 maggio 2013 a Genova, nell’ampio e
suggestivo spazio all’aperto del Porto Antico. La manifestazione dedicata al mondo ittico
e agli ecosistemi acquatici è organizzata da Slow Food e Regione Liguria, in collaborazione
con Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Il mare di tutti è il tema al centro della sesta edizione, che quest’anno si apre alla città con
un evento a ingresso libero allestito sulle banchine che si affacciano sul mare, per far
conoscere al grande pubblico l’ambiente marino e le risorse ittiche in maniera semplice e
godibile, con appuntamenti pensati per ogni età ed esigenza del pubblico.
Per creare una maggiore consapevolezza sull’importanza delle nostre scelte nel
determinare lo stato di salute dei mari, quest’anno Slow Fish punta su uno dei progetti
cardine per l’associazione della chiocciola: l’esperienza diretta e il coinvolgimento dei
visitatori. Partecipando ai percorsi didattici, studenti, bambini e adulti imparano a
riconoscere le specie meno note e gli accorgimenti per scegliere i pesci giusti in pescheria,
mentre imbarcandosi su un peschereccio condividono con gli stessi pescatori i segreti per
conservare al meglio il frutto della loro pesca. Inoltre, grazie alla preziosa esperienza dei
cuochi e docenti Master of Food, ognuno può far pratica di sfilettatura e brodetti di pesce,
sperimentare la frittura perfetta e insaporire ogni preparazione in una vera e propria
Scuola di cucina.
Novità dell’edizione 2013 sono gli appuntamenti Fish ‘n’ Chef, in cui 16 tra i più grandi
nomi della ristorazione italiana e internazionale interpretano il pescato di giornata per il
pubblico presente, proponendo in abbinamento selezionate etichette di vino o birra. Una
formula nuova che Slow Food propone per la prima volta proprio a Genova per
coinvolgere ancora di più i partecipanti facendoli sedere al tavolo della cucina di un
grande chef.
Tra le bancarelle del Mercato si trovano pesce fresco e conservato, olio, spezie, sale, alghe
e derivati. Gli espositori italiani e stranieri hanno sottoscritto un impegno a non utilizzare
conservanti e aromi artificiali e a non vendere tonno rosso, pesce spada, squalo e salmone,
specie a rischio d’estinzione. Sempre nel Mercato si trovano i Presìdi del mare, esempi
concreti di come i pescatori possano trovare il giusto equilibrio tra la necessità di svolgere
le loro attività tradizionali e la tutela del delicato ambiente in cui lavorano. In
rappresentanza del progetto di tutela più importante di Slow Food, non mancano inoltre
altri prodotti dei Presìdi provenienti da tutta Italia.
Tornano i Laboratori dell’acqua, momenti d’informazione e approfondimento in cui
esperti dialogano con il pubblico utilizzando un linguaggio semplice e diretto, e le Cucine
di strada, per scoprire le specialità gastronomiche dei diversi territori. Uno spazio speciale
in cui accomodarsi per gustare piatti a base di pesci locali e di stagione è il Bistrot
dell’Alleanza, dove protagonisti sono i cuochi che in tutto il mondo si impegnano a
proteggere la biodiversità promuovendo i prodotti dei Presìdi nei loro menù. E perché non
accompagnare ogni degustazione con un buon bicchiere di vino cercando l’abbinamento
perfetto tra le 800 bottiglie proposte in Enoteca?
Slow Fish è anche una campagna internazionale che informa i consumatori, valorizza il
pesce buono, pulito e giusto, e agevola il confronto tra gli attori della pesca sostenibile
(http://www.slowfood.it/slowfish).
Scopri il pesce che fa bene ad ambiente, salute e tasche
Intervista a Silvio Greco, presidente del Comitato scientifico di Slow Fish
Il mare rappresenta il 70% dell’ecosistema terrestre, eppure nel comune sentire è percepito
solo per una piccolissima parte dell’enorme ricchezza che in realtà possiede. La maggior
parte dei non addetti ai lavori si gode il periodo di vacanza che vi trascorre e apprezza le
prelibatezze culinarie a base di prodotti ittici. Ma davvero pochissimi possono vantarsi di
sapere di quanti e quali intrecci è costituito il rapporto tra il mare e l’essere umano con
tutte le sue attività, anche sulla terra ferma.
Il mare di tutti, claim dell’edizione 2013, ci permette di fare una riflessione insieme a Silvio
Greco, presidente del Comitato scientifico di Slow Fish, sull’importanza dei nostri
comportamenti e sulle conseguenze che ogni singola anche apparentemente innocente
azione può avere sui delicati equilibri che regolano l’ambiente marino. Ma non finisce qui!
Il mare è grande e generoso, però reagisce alla nostra incuria ripagandoci con una moneta
altrettanto spiacevole. Così il pesce, anziché essere un fondamentale elemento nutritivo,
finisce per diventare un rischio.
Sembra tutto così complicato… Come può orientarsi il consumatore davanti al banco
del pesce?
In realtà è molto semplice: basta scegliere esemplari dal ciclo vitale breve, ovvero quelli
che si riproducono velocemente. In questo modo, con una sola scelta rispondiamo a tre
necessità. La sicurezza per la salute dell’uomo, in quanto questi pesci non hanno tempo di
accumulare nelle loro carni alti livelli di contaminanti o metalli pesanti. La tutela
ambientale, perché pescandoli delle giuste dimensioni abbiamo la certezza che si siano già
riprodotti. Le nostre tasche, dato che hanno costi davvero accessibili.
I problemi che affliggono il mare ci portano quindi a scegliere solo alcune specie ittiche
per tutelare la nostra salute e la biodiversità. Come si possono sintetizzare i principali?
Direi che il punto di partenza è sempre la nostra quotidianità. Tutte le azioni hanno un
riflesso sul mare, sia diretto che indiretto. Non stiamo solo parlando di ciò che viene
riversato dalle popolazioni che vivono lungo la costa, ma anche delle metropoli
dell’entroterra, delle grandi strutture agricole e zootecniche, degli scarichi industriali.
Insomma il frutto del nostro vivere di tutti i giorni, che, se non opportunamente trattato,
rischia di corrompere l’integrità di fiumi e falde acquifere, finendo inevitabilmente nei
mari. L’inquinamento deturpa il paesaggio e distrugge gli ecosistemi, con conseguenze
gravissime sugli abitanti dei mari, soprattutto per quelli che occupano i gradini più alti
della piramide alimentare. La problematica più grave è quella che riguarda metalli pesanti
e contaminanti che continuano il loro ciclo interminabile dagli scarichi al mare, dal mare ai
pesci e infine, dai pesci all’uomo.
Quindi il nostro senso civico nella gestione dei rifiuti e nell’evitare, ad esempio, sprechi
di detersivi o packaging ingombranti può essere utile. Ma è anche una questione di
abitudini alimentari…
Certamente. Nel Mar Mediterraneo le specie commestibili sono 300, più alcune decine di
crostacei e molluschi. Eppure catturiamo grandi quantità di pesci ma solo di alcune specie,
mettendo sotto stress un delicato equilibrio e rinunciando a un’ampia varietà di gusti. La
notizia più incredibile però è un’altra: nonostante queste risorse, i pesci più diffusi sulle
nostre tavole sono branzino, orata e rombo. Specie allevate! Senza parlare poi dei filetti di
pesce persico che pensiamo siano allevati in Italia e invece vengono dal Lago Vittoria, in
Africa. O del pangasio, allevato nelle acque non sempre cristalline dei fiumi del Sudest
asiatico. E infine, i cosiddetti “pesci bistecca” facili da pulire e cucinare, come calamari,
seppie, gamberi, tonno e pesce spada. Gli ultimi due, oltre a essere fortemente sfruttati,
sono proprio quelli a ciclo vitale più lungo che quindi accumulano più inquinanti.
Di banchina in banchina
Alla scoperta di Slow Fish nel Porto Antico di Genova
Il mare è il vero protagonista di Slow Fish 2013, che quest’anno anima il Porto Antico di
Genova con degustazioni, bancarelle, spettacoli e conferenze. Centro nevralgico della
manifestazione è il molo, dove troviamo la Piazza delle Feste, in cui è il gusto a far da
padrone: spazio quindi ai cuochi del Bistrot dell’Alleanza, con i piatti più interessanti
della cucina di mare preparati con i Presìdi Slow Food. Sono ormai oltre 350 i ristoratori
che in tutto il mondo sostengono il progetto dell’Alleanza a tutela della biodiversità,
impegnandosi a inserire almeno tre Presìdi nei loro menù. Specialità territoriali, queste, da
abbinare a un buon bicchiere di vino consigliato dai sommelier Fisar nella vicina Enoteca,
che con le sue 800 etichette propone un viaggio tra i vini del mare e delle isole, senza
dimenticare le annate storiche della Banca del Vino.
Veniamo poi alla grande novità di questa edizione: Fish ‘n’ Chef, in cui 16 grandi cuochi
da tutto il mondo preparano piatti a base di pesce freschissimo che si possono degustare in
abbinamento a vini e birre per esaltarne i sapori.
Terminiamo con il Banano Tsunami, locale genovese proprio sul mare, che fa da sfondo a
concerti, aperitivi e a due appuntamenti gastronomici parte del progetto itinerante Il
Postrivoro, in cui un giovane sous chef e un esperto di vini creano un menù estemporaneo
e singolare. Un’esperienza in cui è lecito esplorare, domandare e ovviamente assaggiare.
Lo spazio conviviale di scambio e riflessione gestito da Slow Food e Mipaaf, in cui
sfogliare le novità editoriali e scoprire le attività dell’associazione della chiocciola, è invece
nella piazza Falcone e Borsellino. Lo stand ospita alcuni Laboratori dell’acqua, gli ormai
consueti appuntamenti per approfondire i temi più sensibili legati al mondo marino, e la
Ludoteca, con percorsi educativi e un originale laboratorio di pittura per coinvolgere
grandi e piccini alla scoperta dei misteri del mare e delle specie meno conosciute. Le
attività di Slow Food Educa salpano anche a bordo di un peschereccio per svelare i segreti
della vita dei pescatori.
Da segnare in agenda domenica, la presentazione della Guida agli extravergini 2013 di
Slow Food Editore (ore 10.30 presso l’Auditorium dell’Acquario) e la degustazione degli
oli segnalati (ore 15 presso lo stand Slow Food - Mipaaf).
È invece la Cucina didattica di Eataly Genova a far da cornice alla Scuola di cucina, in cui
imparare nuove tecniche di cottura e il goloso recupero degli scarti, sperimentare sfiziose
ricette con le specie meno note e praticare l’arte della sfilettatura sotto l’occhio attento dei
docenti Master of Food. I partecipanti possono così mettere le “mani in pasta” ed essere
protagonisti nella preparazione di gustosi piatti da ripetere anche a casa.
Lungo la banchina poi l’immancabile Mercato, in cui domina la fantasia: triglie, saraghi e
ricciole, rombo chiodato e lampughe. Luogo di scambio e di cultura dove chiacchierare
con i pescatori e carpire qualche storico segreto. Non mancano filetti sottolio e acciughe
sotto sale, salse a base di pesci e conserve di ortaggi, realizzati da artigiani secondo ricette
regionali, il tutto rigorosamente senza conservanti e aromi di sintesi. Presenti i Presìdi del
mare, ma anche altri prodotti tutelati da Slow Food provenienti da tutta Italia.
Tornano a Slow Fish i Personal Shopper, tour guidati dagli studenti dell’Università degli
Studi di Scienze Gastronomiche, che accompagnano i visitatori alla scoperta del mercato,
fornendo preziosi consigli sul consumo di pesce crudo, gli abbinamenti di pesce più
originali e spiegando le tecniche di pesca. Passeggiando tra gli stand, cercate il Palco per
assistere a interessanti incontri, concerti e presentazioni, che non si fermano al calar del
sole. Sabato sera alle ore 21.30, infatti, appuntamento con la musica della Kachupa Folk
Band, mentre domenica alle ore 18 l’interessante spettacolo teatrale Le navi dei veleni. Ad
animare lo spazio allestito da Ricrea anche la diretta di Decanter, trasmissione di Radio 2
con Fede e Tinto.
Simbolo della parte più antica della nostra gastronomia, le Cucine di strada tornano a
Slow Fish per proporre le specialità tradizionali e artigianali della penisola: le delizie di
mare toscane dell’Associazione Cacciucco Livorno, le paste artigianali piemontesi del
Pastificio Vallebelbo, la tradizione della romagnola Osteria del Gran Fritto, le immancabili
Olive all’Ascolana Migliori e naturalmente i padroni di casa, con la storica focacceria
ligure Zena Zuena e la cucina di mare dell’associazione di ristoratori genovesi Descu
Rundu. Al loro fianco quest’anno anche chioschi in cui sorseggiare birre tradizionali e
spazi di degustazione dedicati al nostro territorio. Dal Lazio al Veneto, dalla Puglia alla
Sicilia, sedetevi comodamente nella Piazza delle Regioni e gustate i sapori del mare.
Proprio in occasione della manifestazione, il Mercato ittico di Genova apre le sue porte
fino alle ore 17, ospitando l’Asta del Pesce, in cui acquistare ogni giorno pescato
freschissimo sotto gli occhi attenti del battitore, e organizzando numerose attività
didattiche e percorsi guidati dai personal shopper.
Un week end a Genova per partecipare a Slow Fish offre l’opportunità di scoprire il
fascino della città che vanta il più vasto centro storico d’Europa, con il Sistema dei Palazzi
Patrimonio Unesco e i Musei di Strada Nuova, i vicoli e le botteghe storiche, il Porto
Antico con i suoi scorci suggestivi, l’Acquario e il Galata Museo del Mare, i Parchi di Nervi
e le scogliere a picco sul mare. Eventi, mostre, teatro, musica, appuntamenti scientifici,
fieristici ed enogastronomici sono consultabili sul sito www.visitgenoa.it insieme alle
migliori proposte per organizzare il proprio viaggio.
Gusto, gioco, imparo
Tante attività da sperimentare per bambini e famiglie in visita
Slow Fish 2013 punta tutto sull’educazione di grandi e piccini con tantissime
entusiasmanti attività, che seguono la filosofia di Slow Food imparare giocando. La nuova
formula all’aperto e a ingresso gratuito consente la piena fruibilità non solo per gli
studenti delle scuole, ma anche per tutti i bambini accompagnati da genitori e parenti.
Tutte le attività didattiche si svolgono nello stand di Slow Food e del Ministero delle
politiche agricole alimentari e forestali.
Succede... in Ludoteca
Dopo il successo ottenuto al Salone del Gusto e Terra Madre di Torino, torna l’area giochi
rivolta a tutti quelli che vogliono imparare in maniera ludica e conviviale.
Il domino del pesce ritrovato *
Come si distingue una palamita da una leccia stella? E un sugarello da un pesce lama?
Dove vivono? Come si pescano? Sono buoni da mangiare? Per scoprirlo si può partecipare
al Domino del pesce ritrovato: basta leggere gli indizi su una tessera, trovare il pesce
corrispondente e attaccare la tessera successiva. Più si è bravi e più la squadra acquista
punti. Un “insolito” gioco del domino per conoscere in maniera divertente le specie ittiche
meno note, le tecniche di pesca più sostenibili e per diventare consumatori consapevoli.
Per le scuole primarie e secondarie di primo grado
Giovedì e venerdì alle ore 09.30, 11, 12.30 e 14
Per il pubblico (adulti, bambini e famiglie) - fruizione libera
Da giovedì a sabato dalle ore 15 in poi e domenica dalle 11 in poi; sabato alle ore 11 e
alle 12.30
Il gioco della gallina
Il gioco dell’oca...rivisitato! Per sfidare la sorte con i dadi, rispondendo alle domande sulla
stagionalità, indovinando gli aromi dei cibi, disegnando la frutta di stagione e mimando
un prodotto della tradizione gastronomica italiana.
Il gioco della gallina di Eataly è realizzato in collaborazione con Slow Food e IED Torino.
Per le scuole primarie (classi IV e V) e secondarie di primo grado
Da giovedì a sabato alle ore 11
Per il pubblico (adulti, bambini e famiglie) - fruizione libera
Da giovedì a sabato dalle ore 15 in poi e domenica dalle ore 11 in poi
Pesca al tesoro *
Rivisitazione della classica caccia al tesoro, questa gara tra squadre si snoda per tutto il
Porto Antico. I partecipanti devono risolvere indovinelli, scoprire quali specie sostenibili
sono presenti in alcune vasche dell’Acquario di Genova, fare acquisti consapevoli e
scegliere i pesci giusti tra i banchi delle pescherie. Queste sono solo alcune delle prove che
le squadre sono chiamate a superare per ottenere gli indizi e passare alle tappe successive:
per ogni risposta esatta i ragazzi guadagnano una nuova scheda del calendario dei Pesci
Ritrovati, per imparare a conoscerli e distinguerli e scoprire qualche curiosità su ognuno
di loro.
Un modo originale per ripercorrere e conoscere le attività della filiera e saper scegliere le
specie meno note, lasciando un po’ di “respiro” a quelle più sfruttate.
Per le scuole primarie (classi IV e V) e secondarie di primo grado
Giovedì e venerdì alle ore 09.30, 11, 12.30 e 14
Per le famiglie
Sabato e domenica alle ore 15 e alle ore 17
Laboratorio di pittura *
Quale modo migliore per imparare a conoscere e distinguere specie ittiche meno note, se
non osservandole dal vero per poi disegnarle?
Insieme all’illustratore scientifico Fabrizio Boccardo, i ragazzi imparano a disegnare dal
vero 18 specie sostenibili. I lavori dei giovani artisti saranno pubblicati sul sito Paint a Fish,
il progetto europeo che vuole sensibilizzare le nuove generazioni sul sovrasfruttamento
della pesca.
Per le scuole primarie e secondarie di primo grado
Giovedì e venerdì alle ore 10, 12.30 e 14
Per le famiglie
Sabato alle ore 12.30 e alle ore 14
Go Gardening! Ortaggi alla mano
È il divertente gioco di Slow Food, pensato anche per i più piccini, che conduce alla
scoperta del curioso mondo dell’orto. Imparare a riconosce le piante e le loro parti
commestibili, scoprire che degli ortaggi non si mangia solo il frutto. Incontrare gli animali
utili e quelli dannosi, sfruttare gli strumenti dell’orto e sfidare gli effetti negativi
dell’agricoltura intensiva. Tutto questo... durante una partita di carte “orticole”.
Per il pubblico (adulti, bambini e famiglie) - fruizione libera
Da giovedì a sabato dalle ore 15 in poi
Domenica dalle ore 11 in poi
Fame da… lupo di mare
Com’è fatto un sugarello? È buona la palamita? Esiste la stagionalità anche per i pesci?
Attraverso giochi e lezioni interattive, gli studenti dell’Università degli Studi di Scienze
Gastronomiche avvicinano il pubblico al mondo della pesca sostenibile per imparare a
conoscere meglio i pesci, quali sono le specie che è meglio comprare e quali invece sarebbe
preferibile evitare.
Per il pubblico (adulti, bambini e famiglie)
Sabato e domenica alle ore 16 in Ludoteca
E inoltre…Chi dorme non piglia pesci!
Tanti altri giochi e attività aspettano il pubblico in Ludoteca, tutti i giorni a partire dalle ore 11
Succede... sul peschereccio
Io, menola e tu: ri-peschiamo ricette e tradizioni con mamma e papà *
Imbarcarsi su un peschereccio e vivere come i veri pescatori, scoprire gli strumenti del
mestiere e carpire i segreti per conservare al meglio il frutto della pesca. Tutto questo è
possibile durante Slow Fish sul peschereccio attraccato al Porto Antico a fianco della
Biosfera, per ospitare le famiglie curiose di fare un’esperienza unica.
Per le famiglie
Sabato alle ore 17 e domenica alle ore 15 e alle ore 17
* Le attività Pesca al tesoro; Il domino del pesce ritrovato; Io, menola e tu e il Laboratorio di pittura
sono realizzate nell'ambito del progetto “Pesce Ritrovato by Fish Scale”, grazie al contributo dello
strumento finanziario LIFE della Commissione Europea e il supporto di Regione Liguria, cofinanziatrice del progetto. L'ideazione è a cura di Acquario di Genova – Costa Edutainment,
capofila del progetto, che per questa edizione di Slow Fish ha rafforzato la collaborazione ormai
attiva da anni con Slow Food, attraverso la realizzazione di attività edutainment rivolte a bambini e
famiglie e ospitando incontri e conferenze all'interno delle proprie strutture.
Il mare racconta… di uomini, barche, pesci e cibo!
A Slow Fish, Ricrea organizza inoltre le attività didattiche Il mare racconta… di uomini,
barche, pesci e cibo! per i bambini della scuola primaria, presso la Biblioteca Internazionale
Edmondo De Amicis, all’interno dei Magazzini del Cotone. Ecco le proposte che hanno
l’obiettivo di far conoscere i prodotti ittici, le loro qualità nutrizionali e i contenitori in
acciaio che li conservano.
Letture creative su storie di mare, di pesci e di come apprezzare il gusto e le qualità
nutrienti di quelli conservati con le scatolette d’acciaio.
Giovedì e venerdì alle ore 9.30 e alle ore 11
Sabato e domenica alle ore 16 e alle ore 17.30
Racconti avventurosi di un pescatore della Cooperativa della Darsena per far capire il
valore nutrizionale del pesce azzurro.
Giovedì e venerdì alle ore 14 e alle ore 15.30
Sabato e domenica alle ore 16 e alle ore 17.30
Fish ‘n’ Chef
Slow Fish all’aperto, più vicina alla città e ai turisti, non rinuncia agli appuntamenti con i
grandi chef italiani e internazionali che condividono con il pubblico i loro segreti grazie a
Fish ‘n’ Chef, l’innovativa proposta di Slow Food al debutto proprio a Genova.
Su www.slowfish.it il programma completo degli appuntamenti.
Un bancone rettangolare con 25 posti a sedere e una cucina a vista, dove, durante i 4 giorni
si alternano 16 tra i più grandi nomi della ristorazione italiana e internazionale.
Preparazione del piatto e degustazione si fondono, portando lo chef in mezzo ai
commensali e la sua performance live davanti ai loro occhi.
Quattro chef al giorno, che si avvicendano ogni 3 ore a partire dalle 12 nella Piazza delle
Feste. Ogni chef propone un piatto con il pesce protagonista, al quale è abbinato un vino o
una birra. Quattro turni di servizio per ogni chef: il primo di 60 minuti e gli altri di 30, per
un totale di 2 ore e mezza di show-cooking. Nel primo appuntamento lo chef mostra in
diretta la preparazione del piatto, riproposta in video nelle sessioni successive. Il maestro è
comunque presente e disponibile a eventuali domande dei partecipanti.
Tra i protagonisti, Davide Scabin del Combal.Zero di Rivoli (To) e Moreno Cedroni della
Madonnina del Pescatore di Senigallia (An), e i sostenitori dell’Alleanza tra cuochi e
Presìdi Slow Food, Peppino Tinari di Villa Maiella a Guardiagrele (Ch), Vittorio Fusari
della Dispensa pani e vini di Adro (Bs) e Antonio Terzano del ristorante Dentro le Mura
di Termoli (Cb).
Non può mancare la cucina tradizionale ligure reinterpretata in chiave moderna, con i
padroni di casa, Luca Collami del Baldin di Sestri Ponente e Ivano Ricchebono di The
Cook a Nervi, entrambi del circuito Genova Gourmet. Completano la squadra il “cuoco
contadino” Paolo Masieri, di Paolo e Barbara di Sanremo (Im) e il savonese Luigi
Taglienti, di recente alla guida del Trussardi alla Scala di Milano.
E poi ci sono gli “uomini di mare”, quelli che davvero lo vivono e sanno trasmettere in
ogni loro piatto tutto il rispetto per questo mondo. Sono il pescatore Luciano Zazzeri, de
La Pineta a Marina di Bibione (Li), la star tv spagnola Ángel Léon, di Aponiente a Cadice,
che ha fatto dei pesci umili e sconosciuti la sua bandiera, e Gaël Orieux dell’Auguste di
Parigi, padrino francese della campagna internazionale Mr. Goodfish, promossa dal World
Ocean Network per diffondere il consumo sostenibile e consapevole delle risorse ittiche e
realizzata tra gli altri partner europei anche dall’Acquario di Genova.
Una novità curiosa è Il Postrivoro, un progetto di eventi saltuari e itineranti
dell’associazione Raw Magna di Faenza. Un giovane sous chef, proveniente da esperienze
internazionali, accompagnato da un esperto di vini, crea un menù estemporaneo e
irripetibile per un numero ristretto di partecipanti. Per il pubblico di Genova cucinano
Sasu Laukkonen dello Chef & Sommelier di Helsinki, ristorante dell’anno 2012 in
Finlandia, e Yoji Tokujoshi, da sette anni secondo di Massimo Bottura all’Osteria
Francescana di Modena.
Slow Fish esce dal Porto Antico grazie agli Appuntamenti a Tavola, in cui gli chef che
arrivano a Genova per la manifestazione dedicata al mare sono ospitati dai ristoranti del
territorio. In programma un’anteprima, la sera di mercoledì 8 al Marin di Eataly Genova, e
una cena, venerdì 10 al Baldin, per incontrare due grandi nomi della ristorazione italiana e
internazionale: Gennaro Esposito da Vico Equense (Sa) e lo spagnolo Ángel Léon.
Tre cene speciali sono dedicate al progetto Isole Slow, che presenta storie e produttori di
Ischia e Procida (giovedì 9 a cura di Pasquale Palamaro chef del ristorante Indaco), del
Giglio (venerdì 10 a cura di Claudio Bossini de La Paloma) e di Salina (sabato 11 con
Gianfranco Condò del RapaNui). Gli appuntamenti sono ospitati dal ristorante I tre merli
di Genova (Per info e prenotazioni: Ilenia 3666345135).
A Scuola di cucina con i docenti Master of Food
Imparare a riconoscere il pesce fresco, a sfilettarlo e a cucinarlo, ma anche recuperarne gli
scarti per ottenere gustose preparazioni. E poi ovviamente assaggiare il frutto del proprio
lavoro rielaborato in sfiziose ricette, proposte in abbinamento ai vini che più sanno
esaltarle. È la Scuola di cucina proposta a Slow Fish, frutto dell’esperienza dei Master of
Food, che con lezioni dallo stile divulgativo e l’approccio semplice, in un decennio hanno
condiviso con migliaia di soci Slow Food la passione e il piacere per il cibo.
Nella Cucina didattica di Eataly Genova, Scuola di cucina propone ogni giorno due
appuntamenti diversi, con Marcella e Gilberto Venturini, chef e docenti Master of Food,
cui viene abbinato per ogni partecipante il libro Scuola di cucina: Il pesce, fresco di
pubblicazione da Slow Food Editore.
Ecco qualche anticipazione dal programma, disponibile su www.slowfish.it
Giovedì 9 alle ore 10
In punta di lama - L’arte dello sfilettare pesci piccoli e medi
Tre modalità diverse per sfilettare pesci di medie e piccole dimensioni. Al termine viene
presentata una preparazione realizzata con la tecnica di cottura del saltare in padella.
Giovedì 9 alle ore 16
Tutto fa brodo - L’arte dell’utilizzo degli scarti: il fumetto di pesce e il fondo di crostacei
Gli scarti della pulizia del pesci (lische, teste, pelle e carapace) diventano una materia
prima preziosa utilizzata anche nell’alta cucina. La lezione si conclude con la preparazione
dei fondi per il risotto.
Venerdì 10 alle ore 10
In punta di lama - L’arte dello sfilettare i grandi pesci
I tonnetti alalunga, le palamite e gli altri grandi pesci possono essere tagliati in diverse
modalità tutte molto raffinate: tranci, medaglioni, carpacci, fagottini, gujonette, turbanti.
Degustazione finale dei filetti prodotti ed elaborati.
Venerdì 10 alle ore 16
Le-sso tutte! - Le cotture per via umida: bollire, sobbollire, a vapore
Bollitura, acqua pazza e vapore: tre modalità di cottura che esaltano la leggerezza e la
digeribilità del pesce. Alla fine della lezione assaggio delle tre preparazioni.
Sabato 11 alle ore 10
Siamo fritti! - Friggere per immersione e in padella
Frittura per immersione, adatta ai pesci di piccole o piccolissime dimensioni, e in padella per
pesci di medie dimensioni o per scaloppe, tranci... Una lezione per svelare i piccoli segreti
per realizzare un fritto impeccabile!
Sabato 11 alle ore 16
Forno subito! - La cottura nel forno e la cottura in cartoccio
Una lezione per scoprire come realizzare il perfetto controllo delle temperature in forno
con l’ausilio del termometro a sonda. Alla fine degustazione di alcune preparazioni in
cartoccio realizzate sia con la carta da forno che con le nuove pellicole.
Domenica 12 alle ore 10
Non è la solita zuppa - La modalità del brasare: gli umidi e le zuppe
Su cosa si basa la cottura della zuppa? Tempi, temperature, recipienti, utilizzo di
ingredienti aromatici... tutto ciò diventa determinante per ottenere risultati di alto livello.
Domenica 12 alle ore 16
Ci manca l’aria, ma… - Sottovuoto domestico
Cottura raffinatissima e moderna grazie al sottovuoto anche in casa! Con basse
temperature e contatto diretto solo con i liquidi aromatici delle marinate prescelte.
Dietro i fornelli di Slow Fish
Ecco i protagonisti del Bistrot dell’Alleanza: dalla Puglia al Piemonte,
dall’India all’Olanda
La passione è il fil rouge che unisce gli chef ai fornelli del Bistrot dell’Alleanza, lo spazio
allestito nella Piazza delle Feste e riservato ai cuochi che scelgono i Presìdi Slow Food per
le loro preparazioni. Sono oltre 350 i ristoranti, le osterie e le pizzerie che sostengono il
progetto della chiocciola a tutela della biodiversità: nei loro locali è possibile trovare
regolarmente piatti cucinati con i prodotti dei Presìdi, indicati nel menù. Preparatevi ad
assaggiare ricette che uniscono sfumature olandesi e indiane, passando per i sapori
delicati del pesce azzurro delle coste italiane e delle prelibatezze dei nostri laghi.
Amsterdam è senza dubbio la città più rappresentata nel Bistrot dell’Alleanza: quattro gli
chef che fondono la cultura italo-olandese con originali preparazioni. Vezio Furlani,
patron de Al Bacaro, ha portato nella capitale l’atmosfera tipica dei canali veneti: «Non
voglio fare una cucina costosa, ci tengo a usare pochi ingredienti semplici e freschi»,
unendo prodotti olandesi e italiani. Vezio sorride quando racconta che i clienti, aprendo il
menù, non capiscono nulla: non solo infatti trovano nomi di piatti tipici italiani, ma anche
termini dialettali!
Pane e pasta fatti in casa, pesce freschissimo e una ricca carta di vini italiani sono i caratteri
distintivi del Pianeta Terra, il ristorante gestito da Fabio Antonini e Laura Martini. E
«visto che da soli non si va mai lontano», raccontano, Laura e Fabio hanno iniziato a
collaborare con altri colleghi, facendo nascere il primo nucleo dell’Alleanza nel Paese.
Cucinare con attenzione ed entusiasmo è quanto Leonardo Pacenti e gli altri colleghi del
Caffè Toscanini fanno in questo noto locale di Amsterdam, dove la brigata di cucina
prepara ricette a base di ottima carne e pesce selezionato.
E poi c’è chi gioca in casa: Geert Burema, padrino delle nuove generazioni che ospita nel
suo locale Merkelbach la sede della Rete Giovane di Slow Food. Un orto didattico nel
parco e piatti a base di verdure freschissime: stagionalità e sostenibilità sono i caratteri
distintivi di questo estroso cuoco.
«È sufficiente avere pochi ingredienti di qualità per preparare grandi piatti», esordisce
Sanjay Kumar, chef e fondatore della School of Cornish Sardines. Indiano d’origine, ha
ereditato la passione per i fornelli dalla mamma. Tradizione che ora ripropone in
Cornovaglia, dove le preparazioni più tipiche profumano di spezie. «Il menù è un ottimo
modo per educare i clienti, stimolando la loro curiosità e aiutandoli a scoprire pesci
sconosciuti». A Genova porta con sé «cumino e zafferano, per ricreare la mia comfort zone»,
scherza lo chef. Altro progetto educativo importante è la sua SOCS, una scuola di cucina
mobile che propone semplici lezioni e attività pratiche a giovani mamme e appassionati.
«Il nostro è un ristorante popolare, perché il gusto autentico non deve essere elitario.
Degustare non significa solo individuare un sapore con il palato, è una sensazione a 360
gradi che riporta a ricordi ed emozioni». Così Roberto e Massimo Amaddeo, del
Ristorante Da Mimmo di Bergamo, spiegano la loro filosofia. Figli d’arte, gestiscono il
locale di famiglia da 25 anni, puntando sempre di più sulla ricerca e il contatto diretto con
i produttori. «I nostri menù sono didascalici, cerchiamo di spiegare il più possibile la storia
dei piatti, e vediamo che soprattutto i giovani rispondono bene, informandosi sulle
tecniche e la provenienza degli ingredienti».
Un nonno pescatore, l’altro contadino e un fratello che produce olio: questa la famiglia in
cui è cresciuto Antonio Terzano, chef dell’Osteria Dentro le Mura di Termoli, in cui fonde
cucina di pesce e dell’entroterra. «Mi rifornisco per lo più dai piccoli pescatori e dalle
vongolare. Cerco sempre l’occasione di mettere in contatto i miei clienti con i pescatori,
facendo ascoltare le storie, presentando squarci del loro mondo, le problematiche che
incontrano e il senso dei loro sforzi». Una cucina a vista in cui propone specie non sempre
conosciute: «credo che per cucinare il pesce bastino il fornello a gas, la griglia per l’arrosto
e la padella per il fritto».
Pesce azzurro e verdure di stagione sono invece le parole d’ordine di Luigi Megliola,
cuoco del Bastimento, ristorante di pesce nel centro di Torino. «Scelgo con cura i fornitori
che mi mandano i prodotti direttamente dalla mia Puglia, che poi rielaboro per proporre
piatti semplici e leggeri. Protagonisti d’eccezione quindi la ricciola, la palamita e l’aguglia,
che i clienti hanno imparato ad apprezzare sia crudi che cotti».
Vi diamo appuntamento al Bistrot dell’Alleanza a Genova, dal 9 al 12 maggio!
Giovedì dalle ore 12.30 alle 15.30 e dalle ore 19.30 alle 22
Venerdì e sabato dalle ore 12.30 alle 15.30 e dalle ore 19.30 alle 22.30
Domenica dalle ore 12.30 alle 15.30
A Slow Fish 2013 con i Presìdi Slow Food
Per assaggiare i prodotti tutelati dalla chiocciola e conoscere i produttori
Con Slow Fish 2013 entra a far parte della grande famiglia dei Presìdi Slow Food il missoltino
del lago di Como essiccato al sole, che troviamo nel Mercato insieme agli altri prodotti
tutelati dall’associazione della chiocciola.
L’agone è il piccolo pesce che fin dai tempi di Plinio il Giovane veniva salato ed essiccato sulle
rive del lago di Como e che con il suo contenuto di grassi e omega 3 garantisce lunga
conservazione e ottimo gusto. L’agone essiccato prende il nome dai missolte, i barili in legno
in cui veniva conservato anticamente. Oggi a pescare gli agoni sono rimasti in pochi: il
mestiere del pescatore non è remunerativo e il pescato arriva da altre zone ad un prezzo
sicuramente più competitivo. Ancora meno sono rimasti coloro che tramandano l’arte dei
missoltini essiccati naturalmente, come prevede la tradizione. Con il Presidio e l’attenzione del
pubblico di Genova, Slow Food promuove il lavoro dei pescatori e la specie lacustre. L’agone
dà il suo meglio in cucina semplicemente cotto alla griglia, condito con un goccio di aceto e
olio extravergine d’oliva e accompagnato da una fetta di polenta: un vero piatto da pescatori!
Nel Mercato sono presenti anche altri prodotti su cui Slow Food ha scommesso, portandoli
alla ribalta e restituendo valore al territorio da cui provengono, a chi ci lavora e alle specie e
varietà interessate.
In onore di Slow Fish cominciamo il nostro giro d’Italia virtuale partendo dai Presìdi legati al
mare e alle acque interne con la padrona di casa: la tonnarella di Camogli. Uscendo da
Genova, basta prendere la via di Levante per trovarsi nello splendido scenario del Parco di
Portofino e scendere fino a Punta Chiappa, dove da aprile a settembre è immersa una delle
ultime tonnarelle d’Italia. Stesso sistema di una tonnara ma più semplice e piccola, è altamente
sostenibile in quanto solo il pesce di taglia medio grande rimane imprigionato nel meccanismo
delle camere.
Doppia sosta nel grossetano, per conoscere la palamita del mare di Toscana e la bottarga di
Orbetello. Della stessa famiglia dei tonni e anch’essa vittima di un eccessivo sfruttamento, la
palamita è un pesce generoso dalle mille possibilità, che a Slow Fish troviamo all’inizio della
stagione di pesca, cucinata alla griglia, in umido o conservata sott’olio in filetti delicatissimi. Il
Presidio difende la pesca e la trasformazione tradizionali che permettono alla specie di
riprodursi e alla popolazione locale di vivere di questo prodotto. Tradizione ultracentenaria
donata dagli spagnoli, la bottarga a Orbetello da sempre viene prodotta dalle famiglie della
laguna tirrenica, dove i cefali abbondano. I produttori del Presidio sono riuniti in una
cooperativa grazie alla quale mantengono l’habitat vivo e sano e integrano il reddito con
attività di pescaturismo.
A pochi passi dalla Capitale, ancor oggi si pesca con rastrelli a mano un piccolo bivalve dal
gusto inconfondibile divenuto raro e ricercatissimo: la tellina del litorale romano. Il
particolare e antichissimo metodo di pesca, praticato da una cinquantina di tuninolari è
un’alternativa alla più invasiva draga idraulica, non ancora arrivata in questa zona.
Un passo più a Sud troviamo la colatura tradizionale di alici di Cetara, che non può mancare
nelle case di questo borgo costiero campano per insaporire con gusto primi piatti, secondi di
pesce e verdure sia crude che cotte. Dal garum dei romani a oggi questo prodotto ha
mantenuto quasi inalterato il sapore, grazie a un antico procedimento tramandato di padre in
figlio. Rigido il disciplinare del Presidio: alici pescate con la tecnica del “cianciolo”
esclusivamente nel golfo di Salerno durante il periodo primaverile, quando presentano un
basso contenuto di grassi e sono particolarmente adatte alla maturazione sotto sale. A Pisciotta
e Pollica, sempre nel salernitano, sopravvive un’antichissima tecnica di pesca, un tempo
diffusa su tutte le coste del Mediterraneo. Da aprile a luglio le 8 barche rimaste escono in mare
la notte stendendo la rete (menaica appunto) per catturare solamente gli esemplari più grandi.
Sono le alici di menaica ottime sia fresche che sotto sale.
E adesso ci spostiamo nell’Adriatico per “assaggiare” il mosciolo selvatico di Portonovo, le
tipiche cozze che si riproducono naturalmente e vivono attaccate agli scogli sommersi della
costa marchigiana del Conero. Ottima è la versione dei pescatori: appena pescati, fragranti per
il profumo delle alghe e del mare, aperti su una lastra posata sul fuoco, senza alcun
condimento; oppure alla marinara con aglio, prezzemolo, olio e pepe.
Infine tappa isolana con la masculina da magghia e i pescatori del Golfo di Catania che
praticano la pesca tradizionale in tutto il Mediterraneo grazie alla quale la testa dell’alice viene
imprigionata nelle maglie della rete, da cui il nome da magghia, che provoca un
dissanguamento naturale rendendo il pesce più gustoso e quindi pregiato.
Non solo mare a Genova: Piemonte e Lombardia si presentano con due specie molto rare.
Valida alternativa agli onnipresenti trota e pesce gatto è la tinca di Ceresole d’Alba, dalla
gobba dorata. Un tempo allevata da ogni famiglia contadina negli abbeveratoi e pescata solo
nei mesi caldi, oggi viene “raccolta” da aprile a ottobre per soddisfare con le sue 60 tonnellate
la domanda della zona. Morbida e saporita è protagonista della cucina del Roero che la vuole
fritta e poi marinata in un’emulsione di aceto, vino bianco ed erbe aromatiche: è il classico
carpione piemontese.
Diverso è invece il carpione del Lago di Garda, un pesce della famiglia dei salmoni che vive
solo in queste acque ma che dal 2006 fa parte della lista rossa dell’Iucn quale specie a forte
rischio di estinzione. I carpioni soffrono infatti la presenza delle specie alloctone e, nonostante
popolino i fondali del lago, rischiano di essere pescati prima della riproduzione. L’unica
soluzione, promossa dal Presidio, è riunire i pescatori e attuare un piano di azione che salvi
specie e mestiere.
Cambiamo totalmente prospettiva con i Presìdi di terra che a Slow Fish testimoniano la varietà
di prodotti che necessitano di essere difesi e promossi: dalle ultime forme del vero
castelmagno d’alpeggio piemontese al fiore sardo dei pastori che in Barbagia viene ancora
prodotto da venti allevatori nel modo tradizionale; dal romagnolo sale marino artigianale di
Cervia ai marchigiani cicerchia di Serra de’ Conti, tra l’altro splendida interprete nelle ricette
con pescato fresco, e lonzino di fico, povero per il prezzo degli ingredienti ma ricco di gusto e
preziose calorie.
Sosta in Campania, e più precisamente in provincia di Salerno, dove assaggiamo il cece di
cicerale, piccolo legume originario dell’Asia occidentale, il carciofo bianco di Pertosa, città
nota per le sue grotte, l’oliva salella ammaccata del Cilento, che ottiene la tipica forma perché
schiacciata con una pietra di mare, il fagiolo di Controne, la cui coltivazione ha radici
antichissime, e il cacioricotta del Cilento, da assaggiare sia fresco che stagionato,
accompagnato da un ottimo miele.
Infine, un salto in Sicilia per conoscere i produttori del limone Interdonato di Messina, più
gustoso dei concorrenti argentini, spagnoli e marocchini, l’oliva minuta che nei Nebrodi dà un
olio monovarietale dalle ottime qualità nutrizionali grazie a un’alta componente in ortofenoli e
una notevole concentrazione di vitamina E, e il cappero di Salina che resiste imperterrito
nonostante le difficoltà legate alla coltivazione. Dall’estremo sud, tra Agrigento e Trapani,
troviamo il carciofo spinoso di Menfi che sopravvive all’avanzata dei più competitivi ibridi
confinato negli ultimi 10 ettari di riserva, e il pane nero di Castelvetrano, una volta celebre in
tutta la Sicilia e oggi quasi introvabile come i grani locali macinati a pietra con cui è prodotto.
Slow Fish non dà spazio solo alla rete italiana, volendo varcare i confini nazionali per
conoscere le specialità europee tutelate da Slow Food, si può cominciare dalle ostriche
naturali della Bretagna: quelle del Presidio sono le pochissime ormai non allevate nel mare
che lambisce la Francia ma captate naturalmente. Dal confine tra Olanda e Danimarca,
arrivano i pescatori tradizionali del mare di Wadden, gli ultimi che in questo tratto di mare
utilizzano il sistema di nasse, palamite e reti ancorate a punti fissi e non in movimento. Ultimo
viaggio in Norvegia, per visitare i paesaggi mozzafiato delle aringhe salate e affumicate di
Sunnmøre e del baccalà di Møre og Romsdal, preparazioni che affondano la loro origine nella
storia di questo Paese, conosciute e apprezzate in tutto il mondo e che oggi rischiano di essere
soppiantate da omologhi industriali.
Guida agli extravergini 2013
Si presenta domenica 12 a Slow Fish la nuova edizione della guida
«Da ormai tredici anni pubblichiamo questa guida con l’intento di valorizzare il lavoro e i
risultati di aziende agricole, frantoi e cooperative che hanno a cuore una seria e qualificata
produzione di territorio: quell’unicum di valori ambientali, culturali e produttivi che
determinano le peculiarità dei vari oli, consentendo l’eterogeneità di profumi e sapori che
caratterizzano l’extravergine italiano dal Trentino alla Sicilia». Così Diego Soracco,
curatore del volume, presenta la Guida agli extravergini 2013, pubblicata da Slow Food
Editore e fresca di stampa.
Il volume è frutto di un lavoro corale che vede impegnati i 130 esperti assaggiatori di Slow
Food in un’attenta ricerca territoriale votata alla qualità. Le diverse aree di produzione
dell’extravergine, ormai distribuite in quasi tutte le regioni italiane, sono passate al
setaccio dai collaboratori che raccolgono i campioni dalle aziende, li degustano, li valutano
e li raccontano. Le schede riportano dati tecnici e di produzione, informazioni sulla
filosofia e sulla storia delle realtà produttive, oltre a dettagliate descrizioni organolettiche
dei prodotti. 772 aziende di cui 12 insignite della Chiocciola, il riconoscimento assegnato
alle realtà la loro interpretazione dei valori organolettici, territoriali e ambientali in
sintonia con i principi Slow Food. 1131 invece gli extravergini, di cui 58 Grandi Oli, che si
distinguono per pregio organolettico, aderenza al territorio e cultivar autoctone, e 25 Oli
Slow, ottenuti con pratiche agronomiche sostenibili e caratterizzati da un buon rapporto
qualità-prezzo.
La guida sarà presentata domenica 12 alle ore 10.30 all’Auditorium dell'Acquario di
Genova, mentre al pomeriggio appuntamento alle 15 allo stand Slow Food Mipaaf per una
merenda a base di pane e olio, scoprendo i profumi e sapori delle cultivar italiane e
chiacchierando con i produttori premiati.
La presentazione è realizzata con il sostegno di Unipol
L’Università di Scienze Gastronomiche a Slow Fish 2013
Dal 9 al 12 maggio studenti protagonisti con Personal Shopper del pesce,
laboratori, didattica per i più piccoli
Dal 9 al 12 maggio, presso il Porto Antico di Genova, si tiene la sesta edizione di Slow Fish, manifestazione
organizzata da Slow Food e Regione Liguria completamente dedicata al pesce, in tutte le sue sfumature e
accompagnamenti possibili.
Oltre a essere presente con uno stand istituzionale, dove poter conoscere i corsi e le peculiarità del nostro
ateneo, l’Università di Scienze Gastronomiche vede attivi in prima linea ben 57 studenti della Condotta
Slow Food UNISG, impegnati per rendere Slow Fish un’esperienza sensoriale unica.
In particolare, gli studenti offrono il servizio di “Personal Shoppers”, ovvero tour guidati tra le bancarelle e
tra i pescatori e produttori, per conoscere le varie sfaccettature del pianeta pesca, dalle specialità ittiche alle
diverse storie di mare.
Ma non solo: anche laboratori didattici in Ludoteca, mostre fotografiche e EAT-IN insieme a pescatori,
artigiani, cuochi e visitatori.
L’obiettivo dei futuri gastronomi è quindi quello di aiutare i visitatori a conoscere la vastità del mondo
pesce, attraverso tour personalizzati e momenti informativi.
Ecco il programma.
I tour “Personal Shoppers” durano un’ora e partono dallo stand UNISG in piazza Falcone Borsellino.
Giovedì 9 Maggio
h 12 e 15.30 - Personal Shopper – Mercato ittico
Per avvicinarsi a un mondo riservato a grossisti e ristoratori, scoprire da dove arriva il pesce che mangiamo e
le dinamiche che caratterizzano il mercato.
h 12.30 e 16 - Personal Shopper – Pesce Crudo
Curiosità e cultura, tradizioni e mode, ricette e degustazioni: ma anche luoghi comuni e pericoli effettivi
legati al pesce crudo.
Venerdì 10 maggio
h 11.30 e 17 - Personal Shopper – Tecniche di pesca
Dal mare al piatto: grazie all’esperienza di alcuni pescatori e le conoscenze dei nostri studenti, si scoprono le
varie tecniche di pesca e la filiera del pesce.
h 12 e 15.30 - Personal Shopper – Mercato ittico
Per avvicinarsi a un mondo riservato a grossisti e ristoratori, scoprire da dove arriva il pesce che mangiamo e
le dinamiche che caratterizzano il mercato.
h 12.30 e 15 - Personal Shopper – Pesce Crudo
Curiosità e cultura, tradizioni e mode, ricette e degustazioni: ma anche luoghi comuni e pericoli effettivi
legati al pesce crudo.
h 13 e 18 - Personal Shopper – Pesce e birra
Due prodotti che vengono spesso abbinati, due mondi da scoprire. A partire dalla produzione di entrambi
fino ad arrivare ai tanti e possibili abbinamenti.
Sabato 11 Maggio
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SCIENZE GASTRONOMICHE
Piazza Vittorio Emanuele, 9 – fraz. Pollenzo - 12042 – Bra (Cn) - tel. +39 0172 458511, [email protected], www.unisg.it
h 11.30 e 15 - Personal Shopper – Tecniche di pesca
Dal mare al piatto: grazie all’esperienza di alcuni pescatori e le conoscenze dei nostri studenti, si scoprono le
varie tecniche di pesca e la filiera del pesce
h 12 e 18- Personal Shopper – Pesce e birra
Due prodotti che vengono spesso abbinati, due mondi da scoprire. A partire dalla produzione di entrambi
fino ad arrivare ai tanti e possibili abbinamenti.
h 12 e 15.30 - Personal Shopper – Mercato ittico
Per avvicinarsi a un mondo riservato a grossisti e ristoratori, scoprire da dove arriva il pesce che mangiamo e
le dinamiche che caratterizzano il mercato.
h 14 e 17 - Personal Shopper – Pesce Crudo
Curiosità e cultura, tradizioni e mode, ricette e degustazioni: ma anche luoghi comuni e pericoli effettivi
legati al pesce crudo
E inoltre:
alle 12 - Slow Fish Eat-In
L’Eat-in è un evento gastronomico e allo stesso tempo politico, un momento di riflessione sul cibo e
d’incontro/confronto tra le persone. Il pranzo riunisce visitatori da ogni dove, inclusi delegati di Terra
Madre, pescatori, studenti, produttori di cibo e cuochi, che portano un loro piatto e lo condividono con gli
altri.
Domenica 12 maggio
h 11.30, 15 e 17 - Personal Shopper – Tecniche di pesca
Dal mare al piatto: grazie all’esperienza di alcuni pescatori e le conoscenze dei nostri studenti, si scoprono le
varie tecniche di pesca e la filiera del pesce.
h 12 e 15.30 - Personal Shopper – Mercato ittico
Per avvicinarsi a un mondo riservato a grossisti e ristoratori, scoprire da dove arriva il pesce che mangiamo e
le dinamiche che caratterizzano il mercato.
h 12.30 - Personal Shopper – Pesce Crudo
Curiosità e cultura, tradizioni e mode, ricette e degustazioni: ma anche luoghi comuni e pericoli effettivi
legati al pesce crudo.
Sabato 11 e domenica 12 maggio:
Alle 16 un Laboratorio in collaborazione con Slow Food Educazione
Succede in... Ludoteca
Fame da lupo...di mare
Quali sono le diverse varietà di pesce? Quale la loro stagionalità? Tutto il mondo della pesca sostenibile,
attraverso giochi e lezioni interattive, con gli studenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.
Ogni giorno e sera della manifestazione: “Succede al...Banano Tsunami”
Durante il giorno i visitatori di Slow Fish potranno concedersi una pausa e godersi la cornice del Porto
Antico proprio dalla terrazza del locale, e qui incontrare produttori ed esperti del mondo del pesce. Nelle
ore serali invece, saranno organizzati aperitivi e feste a tema. E in più, una mostra fotografica realizzata dagli
studenti sull’universo della gastronomia e del pesce.
Per maggiori informazioni:
Ufficio Comunicazione UNISG – [email protected] tel. 0172 458507-15
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SCIENZE GASTRONOMICHE
Piazza Vittorio Emanuele, 9 – fraz. Pollenzo - 12042 – Bra (Cn) - tel. +39 0172 458511, [email protected], www.unisg.it
Pescando s’impara
Incontri, dibattiti e conferenze animano il Porto Antico
La tutela dei pescatori di piccola scala e la mancanza di prospettive per i giovani. La
normativa europea e la gestione delle acque interne. Il problema delle specie rigettate in
mare e di quelle allevate solo per essere trasformate in mangime. La difficoltà nel reperire
pesce povero sui banchi nel mercato e l’assenza di informazioni chiare per una scelta
consapevole e attenta agli equilibri ambientali. Queste sono solo alcune tematiche che
animano i Laboratori dell’acqua, momenti di confronto e di scambio con ricercatori, chef,
pescatori ed esperti del settore. Appuntamenti aperti al pubblico che si svolgono sia nello
spazio gestito da Slow Food e dal Mipaaf che sul Palco situato lungo la banchina.
Dedicati a pescatori e giovani gli incontri Sulla stessa barca! Pescatori e scienziati, un
dialogo da incentivare, in programma giovedì alle ore 21, e Pesca: non è un mestiere per
giovani?, sabato alle ore 12: si discute dell’assenza di nuove leve, dei loro dubbi sul futuro
e degli ostacoli che i veri protagonisti del mare incontrano ogni giorno, nella quasi totale
indifferenza della politica e dei media. «È arduo parlare di occupazione in un settore che
ha perso 17.000 posti di lavoro diretti nell’ultimo decennio e su cui pende una proposta di
riforma della Politica Comune della Pesca che si propone di creare nuova occupazione
attraverso la riduzione del 30% della flotta entro il 2020», commenta Ettore Ianì,
presidente di Lega Pesca. «Le condizioni di lavoro sono durissime e le prospettive di
reddito oggi più che mai incerte, ma il problema sta nel dare una nuova identità al
mestiere di pescatore, qualificando la professione e supportandola con un adeguato e
strutturato sistema di formazione, di cui si sente ancora la mancanza in Italia».
Si sa, i nutrizionisti suggeriscono di consumare pesce almeno due volte a settimana, ma
come sceglierlo? Molti i fattori da considerare, dalle condizioni di allevamento al rispetto
dell’ambiente. Spesso è poi difficile, sia per i cuochi che per i consumatori, trovare le
specie cosiddette dimenticate. «Per sbloccare questa situazione, che rischia di far
scomparire dalle tavole degli italiani pesci ricchi di sapori e tradizioni alimentari, è
necessario conoscerle e richiederle, stimolando così i pescatori a non limitarsi alla cattura
delle solite varietà», spiega Franco Andaloro, dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore
per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). «Fondamentali sono le attività di
educazione che risvegliano la curiosità dei consumatori: interessante l’iniziativa di alcuni
pescivendoli che propongono piatti semilavorati preparati con il pesce fresco, facendo
conoscere l’aguglia o un sugo a base di palamita». Se ne parla in Il pesce a tavola. Dalla
parte dei consumatori, sabato alle ore 15, e in Il pesce povero dov’è, domenica alle ore 15.
Al centro dei dibattiti anche lo spreco: non solo si pesca troppo, ma un’elevata quantità di
pescato è poi ributtata in mare. Non perché non sia buono, ma semplicemente perché di
scarso valore commerciale. Senza contare che il 40% di ciò che si pesca è utilizzato per
creare mangimi animali, sostenendo così un’acquacoltura intensiva, altamente inquinante
e dannosa per gli ecosistemi. Esperti del settore ne discutono in Un mare di sprechi,
giovedì alle ore 15, e Quando il pesce diventa mangime, domenica alle ore 16.
Problematiche, queste, per cui è fondamentale una legislazione internazionale, che regoli
anche il crescente fenomeno dell’ocean grabbing nei Paesi in via di sviluppo, e definisca una
concreta politica della pesca a livello europeo. Pescatori e istituzioni devono quindi
lavorare in sinergia per creare un sistema virtuoso di gestione collettiva delle risorse,
anche al di fuori delle aree marine protette. Questi i temi al centro del dibattito in La
normativa in materia di pesca e le prospettive future, giovedì alle ore 19, A chi appartiene
il mare?, sabato alle 16 e Verso una gestione collettiva delle risorse ittiche, sabato alle 19.
E ancora molto altro: scopri il programma completo dei Laboratori dell’acqua su www.slowfish.it
Slow Fish, Green Fish!
La caratteristica principale degli eventi organizzati da Slow Food è l’insieme di attività
didattiche con le scolaresche e lezioni di cucina per i più grandi, occasioni di degustazione
di cibi e vini, incontri con esperti e produttori, spettacoli musicali e teatrali, eventi con
grandi chef e, soprattutto, il grande Mercato con decine di prodotti, dal pesce appena
sbarcato dai pescatori liguri alle conserve, dagli oli ai pani dei Presìdi, dalle spezie alle
erbe aromatiche. Insomma ce n’è per tutti i gusti!
Ma quanto è difficile in un evento così buono e giusto scegliere materiali di allestimento
poco inquinanti, ridurre gli sprechi di cibo e gestire gli scarti?
Da diversi anni Slow Food, in collaborazione con il Corso di studi di Design – Politecnico
di Torino e l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha sviluppato il
progetto Eventi a ridotto impatto ambientale.
Ecco le soluzioni applicate a Slow Fish 2013:
Utilizziamo piatti, bicchieri e posate biodegradabili e poi ci facciamo il compost
Slow Fish ha detto no alla plastica a favore di materiali biodegradabili e compostabili come
stoviglie per la fruizione del cibo e shopper della spesa. Tutto questo grazie alla lunga e
proficua collaborazione con Novamont e alla sensibilità degli espositori che utilizzano
questi materiali all’interno dei loro spazi. Il Mater-Bi®, la polpa di cellulosa e il PLA
vengono valorizzati nella raccolta differenziata dell’organico e quindi riutilizzati per la
produzione di compost.
Noi differenziamo, e tu?
In collaborazione con Amiu, Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana, a Slow Fish viene
effettuata la raccolta integrale di tutte le frazioni (plastica, carta e cartone, vetro e lattine,
organico, legno e sughero, olio esausto e residuo indifferenziabile) organizzata su tre
livelli: le isole di raccolta a uso dei visitatori; il sistema “banco a banco” con il quale si
prelevano i rifiuti già differenziati dai singoli espositori all’interno dei propri spazi; la
raccolta di materiale (soprattutto organico) nelle cucine e nelle aree di preparazione dei
piatti in degustazione. Le frazioni vengono poi trasferite agli impianti di riciclaggio. Tutto
il processo è monitorato e garantito da Amiu.
La seconda vita dell’acciaio
Cosa possono diventare le scatolette di tonno e di acciughe una volta aperte e svuotate del
loro gustoso contenuto? Libero spazio alla fantasia, grazie a Ricrea che si occupa del
riciclo e recupero di imballaggi in acciaio, e li trasforma addirittura in biciclette, panchine
e tanti altri prodotti utili.
Per Slow Fish, Ricrea (Consorzio per il Riciclo e Recupero degli Imballaggi in Acciaio) ha
partecipato ideando e producendo in acciaio riciclato alcuni allestimenti del Mercato
nell’ambito del progetto Mille orti in Africa della Fondazione Slow Food per la
Biodiversità Onlus. Il Consorzio ha realizzato infatti i banconi per le casse degli espositori
e 10 mila salvadanai dedicati ai Mille orti in Africa. Con pochi spiccioli da versare
all’interno dei banconi o dei salvadanai si potrà così contribuire all’adozione di nuovo orto
in uno dei 25 Paesi africani coinvolti nel progetto.
Dell’iniziativa parlerà anche il programma di enogastronomia Decanter di Radio 2, ospite
di Ricrea, che trasmette in diretta dal Palco di Slow Fish.
A Slow Fish, Ricrea organizza inoltre le attività didattiche Il Mare racconta….di uomini,
barche, pesci e cibo! per i bambini della scuola primaria. Presso la Biblioteca Internazionale
Edmondo De Amicis, letture, racconti e degustazioni a cura dei protagonisti della pesca
per far conoscere ai più piccoli i prodotti ittici, le loro qualità nutrizionali e i contenitori in
acciaio che li conservano.
Un’asta per imparare a riciclare
Il mare è la tana in cui si rifugiano tutti gli oggetti abbandonati sulla terra ferma. Per
sensibilizzare il pubblico di Slow Fish sul tema del riuso e del riciclo, Amiu, Ricrea e Slow
Food organizzano l’Asta del Riciclo, domenica 12 alle ore 15, con pezzi restituiti dal mare
e restaurati per l’occasione da artisti genovesi. Il ricavato dell’Asta sarà devoluto ai Mille
Orti in Africa.
L’iniziativa nasce dalla Fabbrica del Riciclo Amiu, dove vengono recuperati e restaurati
armadi e comodini in legno, letti in ferro battuto, divani e poltrone, libri e giocattoli che i
cittadini possono ritirare con un’offerta libera devoluta all’Unicef.
Grafica e comunicazione ecofriendly
Cartelli direzionali e materiali di comunicazione sono stampati su cartoncino riciclato e
certificato FSC, prodotto da Sabox riciclando la carta differenziata in alcuni comuni
campani. Per ogni tonnellata di cartone prodotta da Sabox si risparmiano 1.250 kg di CO2
rispetto all’utilizzo di fibra vergine. Inoltre, impiegando cartoncino riciclato si evitano
circa 2.300 mq di forex, materiale plastico costituito di PVC espanso o semi-espanso.
La grafica di grandi dimensioni è stampata su telo EverGreen, costituito da un supporto in
poliestere e da un rivestimento a base d’acqua. I teli non contengono PVC, ftalato,
formaldeide, fosfati ed etere glicolico e il loro utilizzo consente di evitare 3.000 mq di PVC.
A fine evento i teli vengono trasformati nelle simpatiche e utili borse di design Slow Bag,
progettate da Sciolla Company e realizzate da sartorie torinesi. I modelli realizzati con i
teli riciclati dalle manifestazioni Slow Food sono in vendita presso lo stand associativo.
Due chiacchiere con…
Il pescivendolo Nando Fiorentini e lo chef Luca Collami
Nando Fiorentini e Luca Collami. Un pescivendolo storico e un grande chef, entrambi
protagonisti del mare.
Nando, toscano, pescatore, amante del mondo marino e ora responsabile di tutte le pescherie di
Eataly nel mondo, ha cambiato il modo di vendere il pesce, portando sotto i riflettori le specie
dimenticate e permettendo così di accantonare i poveri bistrattati tonni rossi, pesce spada e
cernie. Già negli anni ’90, quando ancora Nando era un pescatore a tutti gli effetti, aveva deciso
di portare avanti una pesca sostenibile, costruendo reti a maglie larghe per catturare solo i pesci
adulti. Nel 2004 partecipa all’organizzazione di Slow Fish, con preziosi spunti e consigli. E ora
la sua opera continua con i clienti di Torino: «Parlando con loro ogni giorno, spiego la
differenza tra i vari pesci, suggerisco nuove preparazioni e racconto la vita dei pescatori». E il
risultato si vede: oggi in pescheria ci sono moltissime specie diverse, i clienti chiedono di
sfilettare davanti ai loro occhi e anche i mercati rionali della città si sono adattati: non si sono
mai visti sugarelli e leccie stella prima! Ma Nando non si ferma qui: si confronta spesso con i
pescatori liguri portando avanti attività di sensibilizzazione verso il mare e la sua fragilità.
«Desidererei tanto fondare un consorzio di pescatori con un vero e proprio disciplinare, un
marchio che riconosca il lavoro delle persone e la qualità del pescato», ci rivela. Perché parliamo
di un mestiere che rispetta le tradizioni antiche, richiede coscienza, ma deve consentire di
vivere decorosamente e garantire opportunità ai giovani. «Servono attività educative e di
formazione per le nuove leve, per trasmettere i valori del mare, instradare a una pesca
sostenibile che eviti i pesci sottotaglia, per insegnare il diritto del mare e delle popolazioni
costiere. E per far ciò è fondamentale la collaborazione delle capitanerie di porto e delle
istituzioni. Solo così il pescatore non sarebbe più visto come nemico del mare, ma come
qualcuno che lo ama profondamente e soprattutto lo rispetta».
Dal banco del mercato ai tavoli di un ristorante. Tra i protagonisti del Fish ‘n’ Chef, Luca
Collami del Baldin di Genova, rinomato locale stellato, ci racconta l’importanza del ruolo del
cuoco nel far conoscere i pesci dimenticati: «Sono ormai 20 anni che lavoro con specie povere,
instaurando un rapporto di assoluta fiducia sia con i miei fornitori che con i clienti, che non si
stupiscono più di trovare in carta lo sgombro o il sugarello». Anzi, dopo averli provati e
apprezzati al ristorante, li chiederanno anche al loro pescivendolo. «Spesso, infatti, il problema
è che chi vende i pesci non ha voglia di ricercare specie diverse, si accontenta di avere i vari
pesci spada o tonni, mentre il nostro mare offre sapori incredibili. I miei figli sono cresciuti a
pesce lama!», aggiunge. E proprio per proporre alternative sostenibili, ha recentemente
inaugurato una scuola di cucina per appassionati, in cui scoprire i segreti del mare e non solo.
Ma come ha imparato a preparare questi pesci? «Beh, sono un autodidatta, in realtà. Per me è
sempre stato fondamentale cercare di valorizzare le risorse del territorio proponendo prodotti
di altissima qualità: solo così possiamo davvero sensibilizzare i clienti e far capire che si può
mangiare del buon pesce senza per forza uccidere i nostri mari».
Due esperienze diverse, un solo scopo: proteggere il nostro ecosistema permettendo
un’alimentazione sana e rispettosa delle risorse.
Slow Fish 2013: dove, quando e come
1) RISERVATO ALLA STAMPA
Genova, 9-12 maggio 2013
Porto Antico, piazza Caricamento
Da giovedì 9 a sabato 11: dalle ore 11 alle 23, domenica dalle ore 11 alle 21
Per partecipare a Slow Fish non occorre acquistare un biglietto, l’ingresso è gratuito!
Notizie, interviste, foto e video per essere sempre collegati all’evento
Dalla sezione Sala Stampa del sito www.slowfish.it si possono scaricare loghi, cartella
stampa in formato pdf e immagini dell’edizione 2011 in alta risoluzione; rimanere sempre
aggiornati sulla manifestazione accedendo all’area dei comunicati stampa o alle news,
dove vengono pubblicate inchieste, approfondimenti, interviste e ricette che anticipano i
temi e i protagonisti di questa edizione.
Slow Fish quest’anno punta anche sui social media per sviluppare parte della campagna
di comunicazione e raggiungere così un pubblico più eterogeneo: foto, video, ricette,
estratti di libri, e tanto altro animano Facebook e Twitter.
Segui tutti gli aggiornamenti su Facebook: Italia.slowfood e su Twitter: #SlowFish
Quest’anno l’evento è anche paperless, grazie alla App ufficiale Slow Fish 2013 disponibile
gratuitamente per iOS su App Store e nella versione per Android su Google Play.
2) PER IL PUBBLICO
Prenotazioni appuntamenti
I posti disponibili per gli eventi su prenotazione Fish ‘n’ Chef, A Scuola di cucina con i
Master of Food e Appuntamenti a Tavola sono limitati. È possibile iscriversi agli eventuali
posti rimasti rivolgendosi alla Reception Eventi.
I soci Slow Food possono avvalersi dello sconto del 15% per gli Appuntamenti a Tavola e
di 2 euro sugli appuntamenti al Fish ‘n’ Chef. Inoltre, gli associati hanno diritto a uno
sconto del 30% sull’acquisto dei libri di Slow Food Editore, sconti speciali su tutti i
gadget presenti nel catalogo di Slow Bazar e molti altri vantaggi!
Baby Pit Stop® de La Leche League
Slow Fish allestisce anche quest’anno il Baby Pit Stop® de La Leche League, uno spazio
dotato di tutti i comfort per mamme e bambini e con la presenza costante di mamme
esperte di allattamento, in collaborazione con le Consulenti e le mamme de La Leche
League della Liguria e con le ostetriche dei Collegi della Regione.
Guardaroba del pesce
In occasione di Slow Fish, apertura straordinaria del Mercato ittico di Genova fino alle ore
17, dove si può anche usufruire del Guardaroba del pesce, una ulteriore comodità per il
pubblico che vuole proseguire la propria visita a Slow Fish anche dopo aver fatto
acquisti. Il Guardaroba del pesce si trova presso il Mercato ittico in Piazza Cavour 1 ed è
aperto dalle ore 11 alle 17.
Come arrivare
Per raggiungere Slow Fish, usa i mezzi pubblici!
In treno, bus o metropolitana
Da Porta Principe
- a piedi in 15/20’
- in bus: fermata davanti alla Stazione Marittima linea 1 (stazione Caricamento)
- in metro: direzione De Ferrari, fermata San Giorgio
Da Brignole
- in bus: fermata Duca D’Aosta n 12 o 13, direzione: Turati/ Metro S. Giorgio stazione Via
Turati/Caricamento
Informazioni: www.trenitalia.com
www.amt.genova.it
Taxi
Radio taxi 010 5966
Cooperativa Taxisti Genovesi, Mura delle Cappuccine 7r - tel. 010 594690
Cooperativa Auto Pubbliche, Viale Benedetto XV - tel. 010 5220573
Co.Ta.Ge - TaxiGe, 848 848 294
Via mare
Il Porto di Genova dista 1 Km dal Porto Antico
Segnaliamo il servizio NaveBus che via mare collega Genova-Pegli (Molo Archetti) al
Porto Antico in meno di 30 minuti.
Automobile
Quest’anno puoi raggiungere Slow Fish con la piattaforma di condivisione auto di
Carpooling.it. Cerca o offri un passaggio nella sezione Carpooling di Genova,
risparmiando tempo, denaro e contribuendo alla riduzione delle emissioni di Co2.
Autostrada
Uscita Genova Ovest
All’uscita del casello immissione sulla sopraelevata e uscita al primo svincolo, proseguire
superando l’ingresso pedonale del Porto Antico e quindi immettersi nel viale di accesso
all’Area Porto Antico situato tra il Mercato del Pesce e la caserma della Guardia di
Finanza.
Imposta il tuo Gps
Via Magazzini del Cotone, 16128 Genova, Italia
latitudine, longitudine: 44.4072130078113, 8.924771547317504
N44° 24.4794', E008° 55.3064'
Info su parcheggi disponibili: www.portoantico.it
Aereo
L’aeroporto Cristoforo Colombo (tel. 010 60151 - www.airport.genova.it) dista dalla Fiera
circa 7 km. Il servizio di bus navetta Volabus collega l’aeroporto alle stazioni ferroviarie di
Principe e Brignole (www.airport.genova.it/v2/).
PASTA GAROFALO SPONSOR ISTITUZIONALE DI SLOW FISH 2013
Gragnano, Marzo 2013 - E’ un debutto quello di Pasta Garofalo alla sesta
edizione di Slow Fish, la manifestazione organizzata da Slow Food e Regione
Liguria, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali, che quest’anno si tiene al Porto Antico di Genova dal 9 al 12 maggio
2013.
Con questa partnership l’antico Pastificio di Gragnano conferma quindi il proprio
impegno e sostegno alle attività di Slow Food di cui condivide appeno la filosofia
ed identità culturale. Dopo essere stato nel 2010 e 2012 espositore e main
sponsor del Salone del Gusto di Torino, il sodalizio fra Pasta Garofalo e
l’associazione si rinnova ulteriormente attraverso la sponsorizzazione di Slow
Fish e della prossima edizione d Cheese.
Image Building - Simona Vecchies, Giorgio Marigliano,
Email: [email protected]
Tel. 02 89011300 Fax: 02 89011151
Lurisia. Dalla parte dell’acqua, anche di quella di mare. Lurisia firma le etichette di una tra le acque più salutari e leggere d’Europa e di bevande originali e buone. Ma questo non basta a raccontare chi siamo. Ci sono altre qualità e valori che ci rendono unici come la particolare attenzione alla tutela dell'ambiente che ci circonda e all’utilizzo consapevole e sostenibile delle risorse. Gli innumerevoli controlli sull'ineccepibilità dei parametri di purezza dell’acqua che imbottigliamo. La scelta di utilizzare esclusivamente materie prime selezionate ed appartenenti alla storia dell'agricoltura del nostro Paese. La volontà – un po' in controtendenza – di prediligere il contenitore più naturale e garantito che ci sia, il vetro. Il risparmio e l'ottimizzazione dell'energia in tutte le fasi del processo produttivo e distributivo dei nostri prodotti. A questo aggiungiamo l'impegno a produrre ricchezza anche economica per ridistribuirla al nostro territorio e che ci vede in prima linea nella tutela e nella salvaguardia di chi lavora con noi. Siamo dalla parte dell’acqua, sempre, anche quando si parla di mare. Abbiamo a cuore ogni ettaro della concessione mineraria del Monte Pigna, dove nasce la nostra acqua, ma abbiamo altrettanta cura per le coste dove crescono i frutti originali che rendono così speciali le nostre bibite. È proprio grazie al mare se nella costa ligure di ponente si crea il microclima perfetto per coltivare chinotti dall’eccezionale succosità, lo stesso vale per i limoni sfusati di Amalfi, che da oltre 300 anni hanno trovato il loro equilibrio sui terrazzamenti della costiera amalfitana, il sapore perfetto che rende unica la nostra Gazzosa. È sempre il mare a rendere speciali le Arance del Gargano. Solo in questo particolare tratto della costa pugliese le arance maturano alla fine dell’inverno acquisendo un’eccezionale resistenza all’ossidazione dopo la raccolta. Il mare è davvero di tutti, non solo dei pesci e dei pescatori, è una risorsa per le popolazioni che vivono dei prodotti costieri, perché è il mare con le sue caratteristiche organolettiche a renderli speciali. Il mare è anche un po’ di Lurisia, per questo ce ne prendiamo cura, per questo Lurisia è l’acqua ufficiale di Slow Fish anche per il 2013. www.lurisia.it BORMIOLI ROCCO MAIN SPONSOR DI SLOW FISH 2013 La qualità, la sostenibilità e l’estetica del vetro in mostra all’evento dedicato al mondo del mare Fidenza (PR), 13 marzo 2013 -­‐ Bormioli Rocco, leader nella creazione di prodotti in vetro per la tavola e per il canale professionale e partner storico di Slow Food, si riconferma main sponsor di Slow Fish 2013, l’evento promosso da Slow Food e Regione Liguria dedicato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio ittico italiano ed internazionale, che quest’anno per la prima volta accoglierà il pubblico e gli addetti ai lavori nella suggestiva cornice del lungomare del porto antico di Genova dal 9 al 12 maggio. Quella tra Bormioli Rocco e Slow Food è una collaborazione ormai consolidata, che si basa sulla condivisione di principi come la valorizzazione di materie prime di qualità e il rispetto per la natura e per l’ambiente: il vetro infatti oltre a essere il contenitore perfetto per la conservazione di materie prime fresche e di qualità come il pesce, è un materiale amico dell'ambiente, riciclabile all'infinito e allo stesso tempo capace di reinventarsi nelle sue forme e nei suoi colori. “La sostenibilità ambientale è parte integrante dell’essenza stessa di Bormioli Rocco: i nostri prodotti sono realizzati in vetro, il materiale che abbina in maniera eccellente la conservazione del cibo, grazie alle sue caratteristiche di non porosità e max igiene, e la sostenibilità grazie alla sua riciclabilità al 100%” -­‐ commenta Giancarlo Masini, Direttore della Divisione Casa Bormioli Rocco. Tra mercati all'aperto, eventi e incontri con pescatori e chef, lo stand espositivo e di vendita di Bormioli Rocco presenterà una selezione delle ultime novità di prodotto che grazie a colori e forme nuove esaltano le potenzialità anche estetiche del vetro: le collezioni Giove, Perseo, Prometeo e i nuovi colori Multicolor. La collezione Giove nasce da un mix di geometrie essenziali, colore e design dal tono ludico: il risultato è un bicchiere, disponibile nel formato acqua e cooler, ideale per donare un tocco di colore alla propria tavola. Grazie alla presa facilitata dagli incavi sottolineati proprio dal “bollino” colorato, Giove risulta un bicchiere anche molto funzionale: l’impugnatura infatti è comoda e il bicchiere risulta molto maneggevole. Giove è disponibile in sei varianti di colore, toni freschi e giocosi che aiuteranno a personalizzare la propria tavola grazie a un mix&match sempre nuovo e diverso: rosso, arancio, verde, azzurro, fuxia e viola. Perseo è una nuova collezione di calici quotidiani ideata per rispondere alle esigenze di un consumatore sempre più attento al design ma che allo stesso tempo cerca il massimo rapporto qualità – prezzo. Grazie all'innovativa forma del bulbo e al gambo obliquo, il design dei calici Perseo, adatti al consumo di acqua e vino, risulta unico ed innovativo, in linea con i trend più attuali in fatto di stile. La collezione Prometeo rappresenta l’originale connubio del design italiano industriale e lavorazione dei materiali tale da conferire agli elementi della collezione la percezione sensoriale propria di oggetti lavorati artigianalmente. Le forme dei piatti sono ellissoidali con i profili leggermente sinuosi; la superficie esterna è caratterizzata da una texture in rilievo che vuole proprio riprodurre un effetto di lavorazione artigianale. Blu, giallo e grigio: le colorazioni attualmente di moda e che ricordano anche i toni del mare arrivano sulla tavola grazie alla collezione Multicolor Bormioli Rocco. Queste tre nuances accattivanti e moderne coloreranno cinque prodotti in particolare: il bicchiere Bodega Mini, la bottiglia Giara, la caraffa Ypsilon, il bicchiere Ercole da 23cl, il bicchiere Palatina nel formato acqua e i bicchieri Sorgente nei formati acqua e Cooler. Bormioli Rocco vi aspetta a Slow Fish 2013, dal 9 al 12 maggio a Genova. Per informazioni: Hill&Knowlton -­‐Ufficio stampa Bormioli Rocco Maria Caso 02 31914243; [email protected] Contributo scientifico
L’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, sede italiana del Centro Internazionale
di Alti Studi Agronomici Mediterranei (CIHEAM-IAMB) opera attraverso la
formazione, ricerca e cooperazione principalmente a favore dei paesi terzi
mediterranei. Sviluppa azioni per la gestione delle risorse naturali, incluse quelle
marine, per il miglioramento della qualità delle produzioni primarie, lo sviluppo
sostenibile in aree rurali e costiere, la promozione e valorizzazione dei prodotti tipici e
degli stili alimentari. (www.ciheam.org)
Sponsor tecnici
Zorzi, presente sul mercato dal 1975, con lo studio, la progettazione e la realizzazione
di sistemi integrati per la ristorazione, è in grado di offrire un servizio di noleggio
d’eccellenza con una disponibilità di articoli unica sia per quantità che per qualità. La
semplicità, l’efficienza e la creatività di un team giovane e dinamico sempre attento a
perseguire l’obiettivo dell’azienda: la soddisfazione dei propri clienti. E con questo
obiettivo continua la collaborazione con Slow Food in qualità di sponsor tecnico.
Obiettivo Lavoro è l’unica Agenzia per il lavoro dotata di una struttura completa di
Responsabilità Sociale, che comprende Mission, Carta dei Valori, Codice Etico, Bilancio
Sociale, Certificazione Etica SA 8000, Certificazione Ambientale ISO 14001. Obiettivo Lavoro
si riconosce nei valori e nella visione di Slow Food e per Slow Fish 2013 mette a disposizione
le proprie competenze in materia di ricerca, selezione, gestione organizzativa ed
amministrativa del Personale.
Unipol Assicurazioni da oltre 20 anni si dedica alle esigenze dei soci e delle aziende
associate al sistema Slow Food con l’obiettivo di offrire soluzioni esclusive e
personalizzate in grado di garantire il loro benessere. Con questo spirito è stata
rinnovata la Convenzione assicurativa: per soddisfare al meglio i bisogni di sicurezza
degli associati, rendendo ogni scelta più semplice e vantaggiosa. Scopri tutti i vantaggi
presso le Agenzie Unipol Assicurazioni. www.unipolassicurazioni.it
Costa Edutainment, leader in Italia nel settore dell’edutainment, gestisce i quattro
principali acquari italiani - Genova, Cattolica, Livorno e Cala Gonone - e il network
scientifico-culturale AcquarioVillage a Genova. L’azienda ha sviluppato negli anni un
know how trasversale che viene messo a servizio della divulgazione in diversi settori,
con particolare attenzione alla sensibilizzazione del pubblico alla conservazione
dell’ambiente. Si inserisce in tal senso l’impegno sul tema del consumo ittico
responsabile, uno degli asset aziendali principali, con l’obiettivo di promuovere nel
pubblico comportamenti positivi e responsabili.
ORDO è Tecnologia, Esperienza e Conoscenza nel Settore degli Impianti
Illuminotecnici / Impianti Elettrici. Siamo un Team di professionisti provenienti da
qualificate esperienze in campo fieristico e nei settori della progettazione e
organizzazione, dell’illuminotecnica e dell’impiantistica elettrica. La flessibilità della
struttura ci permette di realizzare impianti di qualsiasi tipo, tutti rigorosamente
certificati, in grado di soddisfare ogni esigenza.
Essent’ial, prodotto e distribuito da A.G.C., è un marchio emiliano che propone
complementi d’arredo e oggettistica, sostenendo i temi della tutela ambientale
portandoli concretamente nella pratica produttiva quotidiana. I suoi prodotti, oltre ad
essere caratterizzati dal design unico, sono realizzati con materiali riciclati, ecosostenibili e con carte e fibre ecologiche, certificate FSC. Oggi l’azienda è tra le realtà
imprenditoriali riconosciute dal Club Imprese Modenesi per la Responsabilità Sociale.
A partire dal 2013, alcuni prodotti Essent’ial sono stati certificati ‘Remade in Italy’ (una
certificazione che attesta l’utilizzo di materiale di recupero/riuso nei prodotti).
Partner ambientali
Novamont è un’azienda italiana leader a livello internazionale nella ricerca,
progettazione e produzione di bioplastiche e intermedi chimici da materie prime
rinnovabili. Novamont e il suo centro di ricerche hanno sviluppato un approccio
sistemico per la progettazione di modelli innovativi aventi come elementi strategici la
riduzione del consumo di risorse, il riciclaggio organico e la riduzione dell’impatto
ambientale. In questo contesto è stato approcciato un sistema per la gestione a basso
impatto degli eventi basato sull’utilizzo di stoviglie monouso compostabili e la raccolta
differenziata della frazione organica.
Ricrea è il consorzio che ha lo scopo di agevolare e promuovere raccolta e riciclo degli
imballaggi in acciaio (barattoli, bombolette, tappi, fusti e scatolette). Nato nel 1997, è
costituito da 262 aziende tra fabbricanti di imballaggi in acciaio e produttori di materia
prima. Nel 2012 Ricrea ha avviato al riciclo oltre il 75% degli imballaggi in acciaio
immessi sul mercato.
Amiu, società del Comune di Genova, ha avviato da tempo un sistema orientato
sempre più al recupero e al riciclo. La raccolta differenziata è cresciuta in modo
costante nell’ultimo triennio, secondo un modello sostenibile dal punto di vista
ambientale ed economico. L’obiettivo è valorizzare i diversi materiali, per proseguire
verso i traguardi europei di gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti.
I supporti per stampa digitale di grande formato EverGreen Fabrics sono prodotti da
Dickson Coatings, azienda francese che dal 1831 sviluppa tessuti tecnici industriali per
applicazioni di ogni genere. I supporti EverGreen sono i primi al mondo nel loro
campo di utilizzo (striscioni, pubblicità, decorazione, comunicazione esterna) ad essere
certificati ISO14040-14044 come a basso impatto ambientale nel loro intero ciclo di vita.
Hanno ricevuto anche la certificazione tedesca Oeko-tex per le sostanze nocive.
Sabox progetta e produce GreenboxX®, la scatola realizzata interamente con carta
della raccolta differenziata, un ciclo virtuoso che coinvolge cittadini, istituzioni ed
aziende. Sabox è un sistema che promuove buone pratiche e diffonde nuovi modelli di
consumo e di business. La sua divisione di design industriale, Formaperta, realizza
arredi e allestimenti in cartone ondulato riciclato e certificato FSC® mentre Greener
Italia, altra società del Gruppo, implementa progetti di sostenibilità per aziende ed
eventi.
IL MARE
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Con il patrocinio di Con il sostegno di
Sponsor tecnici
Partner ambientali
Allestitore
Progetto grafico
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