I 5 passi per comunicare il turismo online

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I 5 passi per comunicare il
turismo online
Bit 2016, la Borsa Internazionale del Turismo, si è tenuta a
Milano dall’11 al 13 febbraio e ha unito in un unico posto
espositori provenienti da più di 100 Paesi, 2000 differenti
aziende, e 1500 buyer da altri 62 paesi. L’interesse per i
viaggi e il turismo mantiene il trend degli ultimi anni (4,4%)
e si fa sempre più presente il mercato del Luxury Travel
che, secondo il World Travel Monitor di IPK International, ha
raggiunto in 5 anni un aumento del 48%. E non accenna a
fermarsi. Un dato importante anche per la realtà delle Pmi
svizzere e del Ticino.
Per questo abbiamo pensato di fare il punto della situazione e
fornire una guida alla comunicazione del turismo online.
Partendo soprattutto da un dato: la presenza o meno di una
struttura turistica di qualunque tipo sul web può decretare il
suo successo o la sua disfatta in un attimo, come dimostra una
ricerca di Event Report. Il 70% degli utenti controlla il sito
web dell’albergo e la sua app da cellulare (quando c’è) prima
di prenotare. Se non sono aggiornati o interattivi,
l’attenzione spesso viene rivolta altrove.
La strategia vincente si basa su questi 5 pilastri:
12345-
Il target
Il sito web e l’identità
I social
Le recensioni
Global e Glocal
1- Il target
Come abbiamo visto, il web permette alle nicchie di emergere e
diventare main-stream. Ma per rendere tutto questo realtà,
bisogna rispondere alla domanda: chi è il mio target? C’è
qualcosa di quello che offro che può differenziarmi dagli
altri operatori del settore? Ecco, quella è la chiave del
vostro successo.
Il target: il primo passo per
costruire il giusto messaggio
Nel mercato turistico la nicchia è davvero in crescita.
Londra, Roma, New York e Parigi resteranno per sempre i sogni
nel cassetto di molte persone, ma la tendenza che si sta
sviluppando negli ultimi anni è quella di visitare
posti autentici. Manchester, ad esempio, si sta confermando la
città perfetta per conoscere la vera Inghilterra sotto il
punto di vista del turismo sportivo. I consumatori vogliono
vivere un’esperienza che li porti lontano dal locale per i
visitatori e più vicino ai prodotti locali, artigianali,
peculiari e unici.
Persino New York ora sta spingendo i turisti verso Brooklyn e
il Queens, le parti più “vere” di sé. Mettendo in pratica
nuovi metodi di promozione che si sviluppano esclusivamente
sul web in un’ottica 2.0.
Qual è il tipo di esperienza che vogliono i vostri clienti?
Cosa state facendo voi per accontentarli? Noi possiamo
aiutarvi.
2- Il sito web e l’identità
Avete un piccolo agriturismo in Ticino? La tentazione di
offrire buon cibo, camere Luxury, attività sportive e vita
naturale, tutte nello stesso momento, è tanta.
Il target e l’identità – I primi
passi
Ma cosa succederebbe se riusciste a focalizzare l’offerta e
perfezionare una sola di queste caratteristiche chiave della
vostra attività?
Il 65% dei turisti che decide di partire, va su Google ancora
prima di sapere quale meta preferisce. E come succede sempre,
si ferma ai primi tre risultati. Il sito web premiato da
Google ha contenuti di qualità, è user friendly, responsive,
sempre aggiornato e sa di cosa si occupa. Ha costruito la sua
identità sulla base di un pubblico e tutta la strategia di
comunicazione, di cui il sito web è solo l’inizio, fa parte di
una visione della propria Brand Reputation. Che persiste anche
dopo il check out del cliente.
3- I social per il Turismo
I social network sono il canale principale dove avviene la
comunicazione del turismo online.
I Social Network: dove costruire
la Brand Reputation
E’ la forma di promozione più spontanea e vera del servizio
che fornite. Permette di aprire un dialogo con i clienti sia
diretto che indiretto, attraverso immagini, post di blog,
o video.
Secondo Travel Click, che si occupa di sviluppare la
comunicazione del turismo online, quasi la metà degli alberghi
sfrutta i social network offrendo la possibilità di prenotare
direttamente dalla propria pagina, soprattutto da smartphone.
A questo aggiungono i contenuti di qualità, ad esempio
del blog, veicolati anche tramite newsletter.
Occuparsi dei social network non è semplice e non c’è spazio
per l’improvvisazione: gestire profili e contenuti con un’idea
di fondo è essenziale per creare engagement e distinguersi. Le
immagini, le infografiche, e i video, fanno parte di una
strategia che mira ad aumentare il potenziale di viralità.
Tutto per un unico obiettivo: costruire una comunità intorno
al brand e lasciare ai clienti un posto sempre attivo dove
poter esprimere le esigenze o i pareri, ricevere promozioni e
stimoli che incrementeranno la vostra reputazione online.
4- Le recensioni
ReviewPro, Travelocity, TripAdvisor, Yelp, Zomato. Sono alcuni
dei siti che permettono agli utenti di decidere il vostro
successo o fallimento. Secondo uno studio della The Cornell
Hospitality Research Center (The impact of Social Media on
Lodging Performance) questi strumenti forniscono agli utenti
il potere di incidere fortemente su ogni cosa che riguarda la
vostra Pmi, persino i prezzi.
Le recensioni: croce e delizia
del turismo online
Prima
di
prenotare,
quasi
tutti
i
consumatori consultano TripAdvisor, in molti lo usano per
organizzare intere vacanze sulla base di ciò che consigliano
gli altri. E’ diventata quasi un’abitudine. Gli utenti cercano
opinioni e commenti su un determinato servizio pochi giorni
prima di prenotare, e quello che leggono ha un ruolo chiave
nel loro processo decisionale. Secondo lo studio, un hotel che
ha un punteggio molto alto può addirittura permettersi di
aumentare i prezzi senza perdere clienti. E questo è
decisamente diverso da ciò che succedeva nell’era pre-social.
Va da sé che una buona reputazione online è l’assicurazione
per aumentare il rendimento. E viceversa.
5- Global e Local
Farsi trovare dai clienti
Worldhotel è un progetto che vuole migliorare la struttura
ricettiva degli alberghi a livello mondiale. La strategia del
2016 si intitola “Tell your story” e vuole far acquistare
visibilità mondiale e locale alle strutture che partecipano.
Come? Secondo WorldHotel, iniziando dal rispondere a una
semplice domanda: perché i turisti di tutto il mondo
dovrebbero pernottare in questo albergo?
Essere Global permette di ottenere un posto rilevante a
livello mondiale. Ma mai come oggi è necessario anche farsi
trovare a livello locale. Per questo esistono servizi come
Google Local, nati soprattutto in un’ottica mobile. Il turismo
enogastronomico ad esempio, o quello sportivo, trovano nei
servizi di geolocalizzazione un eccellente alleato. Tanta
strada è stata fatta dalla pubblicità sul giornale locale, no?
Gli 1,18 miliardi di viaggiatori nel mondo stanno utilizzando
questi mezzi proprio in questo momento. Che dite, partiamo?
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