Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSM-DP) 1 Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSM-DP)...................................... 1 Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSM-DP) ................................................... 4 1. Direttore del DSM-DP................................................................................................................... 4 2. Responsabile Infermieristico del DSM-DP .................................................................................. 5 3. Comitato di Dipartimento.............................................................................................................. 6 4. U.O. Centro Salute Mentale.......................................................................................................... 6 4.1 S.S. Emergenza Urgenza Territoriale.............................................................................................. 7 5. U.O. Psichiatria ............................................................................................................................. 7 6. U.O. Riabilitazione Psichiatrica .................................................................................................. 7 6.1 7. 8. S.S. Disabilità Mentale e Disagio Psicosociale.................................................................................. 8 U.O. Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA)............................................................... 9 7.1 S.S. Neuropsichiatria Infantile Ospedaliera..................................................................................... 9 7.2 S.S. Psicopatologia correlata a fattori psicosociali ......................................................................... 10 UO Dipendenze Patologiche (SerT)............................................................................................ 10 2 Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSM-DP) Direzioni Tecniche Aziendali Comitato di Dipartimento Direzione infermieristica eTecnica Direzione Assistenza Farmaceutica DIRETTORE DIPARTIMENTO STAFF Responsabile Infermieristico del DSM-DP Referente Assistenza Farmaceutica Referente Amministrativo U.O. Centro Salute Mentale S.S. Emergenza Urgenza Territoriale U.O. Psichiatria U.O. Riabilitazione Psichiatrica S.S. Disabilità Mentale e Disagio Psicosociale U.O. Neuropsichiatria dell' Infanzia e dell'Adolescenza (NPIA) U.O. Dipendenze Patologiche (SerT) S.S Neuropsichiatria Infantile Ospedaliera S.S. Psicopatologia correlata ai Disturbi Psicosociali 3 Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DSM-DP) Missione La missione del DSM-DP consiste nella tutela della salute mentale e nel contrasto alle dipendenze patologiche di tutta la popolazione, in età evolutiva ed adulta, del proprio bacino territoriale di riferimento. Nel perseguire questa missione il DSMDP presta la propria attenzione al benessere psichico, fisico e sociale della persona, alla sua sofferenza, ai disagi ed alle sue aspettative, al rispetto della libertà, della dignità e dell’autodeterminazione. Il DSM-DP declina la propria missione nei seguenti punti: concorre a promuovere la salute mentale ed il contrasto alle dipendenze patologiche come aspetto della salute generale in ogni fascia di età, in collaborazione con tutte le altre agenzie sanitarie e sociali del territorio; concorre a tutelare i diritti di effettiva cittadinanza delle persone con disagio psichico, disturbo mentale e dipendenze patologiche che rischiano di produrre discriminazioni ed emarginazioni dal tessuto sociale; garantisce l’accesso ai servizi del dipartimento favorendo il superamento di ogni forma di pregiudizio o disuguaglianza, e favorendo la crescita di una cultura che elimini ogni forma di discriminazione; produce prestazioni e servizi appropriati, qualificati e centrati sulla persona, favorendo la partecipazione dell’utente al proprio piano di trattamento, ed assicurando la unitarietà e continuità degli interventi con un uso razionale delle risorse; garantisce alla utenza di riferimento una presa in carico effettiva, comprendente le sfere sanitaria e sociale, provvedendo direttamente alla erogazione delle prestazioni di pertinenza del dipartimento ed organizzando, se necessario, l’integrazione con le prestazioni rese da altri dipartimenti aziendali od Enti; garantisce la tutela della salute mentale, la cura dei disturbi mentali e delle dipendenze patologiche per la popolazione afferente agli istituti penitenziari esistenti nel proprio territorio, sulla base degli accordi stipulati con la Direzione del carcere locale e l’Amministrazione penitenziaria regionale; concorre, di concerto con gli altri dipartimenti, con le altre agenzie preposte all’assistenza socio-sanitaria, alla presa in carico di ogni cittadino portatore di bisogni sanitari o socio-sanitari, soprattutto di quello portatore di bisogni multipli o appartenente a nuclei familiari o sociali portatori di bisogni multipli; valorizza come risorsa dei servizi la partecipazione delle Associazioni degli utenti, dei loro familiari, del volontariato; favorisce la collaborazione e l’integrazione degli sforzi di tutti gli attori il cui impegno, nella comunità, può permettere la promozione della salute mentale; ricerca modalità innovative sul piano scientifico e organizzativo, in grado di affrontare con la necessaria flessibilità i cambiamenti dei bisogni di salute della popolazione. 1. Direttore del DSM-DP Aree di responsabilità Sostenere la responsabilità gestionale complessiva del Dipartimento e rispondere alla Direzione Generale dell’attuazione degli obiettivi e del corretto utilizzo delle risorse assegnate; assicurare modalità organizzative finalizzate all’integrazione interdipartimentale; assicurare un ambiente organizzativo che valorizzi lo sviluppo delle relazioni interprofessionali e interdisciplinari in modo che siano centrate sul destinatario dei servizi e basate sulle specifiche competenze professionali; perseguire l’appropriatezza e la qualità dei servizi attraverso una progettazione esplicita dei relativi processi di lavoro realizzata favorendo l’assunzione di responsabilità dei professionisti coinvolti e sistematiche modalità di acquisizione del punto di vista degli utenti; garantire il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze e competenze dei professionisti che operano all’interno del dipartimento e la diffusione dell’informazione e comunicazione interna; l’attenzione alle competenze professionali deve essere coerente con il disegno organizzativo, favorendo setting formativi interprofessionali e centrati sul modo prescelto di garantire i servizi; 4 caratterizzare lo stile di direzione con gli strumenti di governo clinico, curando che siano adottati nelle articolazioni organizzative del dipartimento, assicurando la partecipazione dell’insieme dei professionisti al processo decisionale relativo alle scelte organizzative e gestionali finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi e dell'uso delle risorse disponibili; assicurare la realizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici per la continuità dell’assistenza e individuare soluzioni organizzative tali da rispondere alle necessità assistenziali e alle preferenze delle persone; presiedere e dirigere il Comitato di Dipartimento al fine di perseguire l’integrazione tra le diverse unità organizzative, l'ottimizzazione dell'organizzazione e della gestione delle risorse assegnate, lo sviluppo e l'uniforme applicazione di procedure/linee guida comuni e condivise e il raggiungimento degli obiettivi negoziati con la Direzione generale; presidiare il collegamento con servizi e strutture intra ed extra-aziendali per assicurare la continuità assistenziale e la globalità del trattamento terapeutico in piena integrazione con il privato accreditato; valutare e verificare la quantità/qualità dell’assistenza fornita; assicurare il mantenimento dei requisiti di accreditamento del dipartimento; assicurare l’efficienza del sistema informativo. assicurare il corretto e regolare rispetto delle direttive aziendali in materia di sicurezza e accertarsi che l'ambiente di lavoro e le mansioni e/o gli incarichi dei dipendenti vengano svolte nel rispetto delle norme di igiene e sicurezza del lavoro. 2. Responsabile Infermieristico del DSM-DP Aree di responsabilità Operare in posizione di line al Direttore della Direzione Infermieristica e Tecnica Aziendale e organizzativamente in staff al Direttore del dipartimento, al fine del raggiungimento degli obiettivi assegnati al dipartimento stesso, con ruolo di autonoma responsabilità nella direzione del personale infermieristico e tecnico assegnato al dipartimento; assicurare l’ottimizzazione allocativa delle risorse interne al dipartimento, garantendo il processo di gestione delle risorse professionali con particolare riferimento agli aspetti di programmazione, selezione, inserimento e valutazione, allocazione, sviluppo professionale, sistema premiante e produttività, mobilità intradipartimentale; garantire un impiego appropriato (rispetto alle necessità assistenziali), flessibile (rispetto ai progetti dipartimentali, alle esigenze organizzative, alle emergenze e ai picchi di attività) e puntuale delle risorse umane all’interno del dipartimento, elaborando proposte finalizzate alla razionalizzazione ed ottimizzazione nell’uso delle stesse; collaborare alla definizione degli obiettivi e delle priorità degli interventi formativi del personale in ambito dipartimentale, partecipando attivamente nella stesura del programma formativo e sua relativa pianificazione, in collaborazione con i Coordinatori di UO e con il Responsabile del Settore Formazione Sviluppo professionale ; promuovere la ricerca e la sperimentazione di modelli organizzativi innovativi orientati alla presa in carico dell’utente, alla personalizzazione del processo ed all’integrazione tra i diversi professionisti, curandone (metodologicamente ed operativamente), di concerto con il Coordinatore di UO, la progettualità, l’implementazione, la valutazione e la condivisione con le diverse componenti professionali; collaborare con il Direttore di dipartimento e con le funzioni aziendali coinvolte alla realizzazione dei percorsi di accreditamento istituzionale del dipartimento; contribuire alla gestione delle risorse strutturali, tecnologiche, e dei servizi appaltati: a tal fine struttura un sistema di controllo riguardo l’approvvigionamento ed il corretto utilizzo dello stesso; assicurare l’applicazione delle linee guida/protocolli ed il monitoraggio dei livelli di qualità dei processi di assistenza a livello dipartimentale; partecipare attivamente al processo di negoziazione del budget e coadiuvare il direttore del dipartimento nella gestione del budget assegnato; valutare l’applicazione ed il rispetto delle norme comportamentali e disciplinari ed attivare i provvedimenti disciplinari per le risorse di propria afferenza; contribuire all’ applicazione del sistema informativo per le attività infermieristiche e tecniche; essere componente del Comitato di Dipartimento e del Collegio di Direzione. 5 3. Comitato di Dipartimento Il Comitato di Dipartimento è l’organo collegiale di supporto al Direttore del Dipartimento. Assicura la partecipazione degli operatori ai processi di programmazione delle attività e alla definizione dell’assetto organizzativo-gestionale del Dipartimento. La composizione e le specifiche di funzionamento del Comitato è disciplinata da apposito regolamento adottato dal Direttore Generale. Al Comitato di Dipartimento afferiscono le seguenti aree di responsabilità : proporre modelli organizzativi e di gestione delle risorse sulla base di percorsi assistenziali integrati che siano coerenti e funzionali agli indirizzi aziendali relativamente ad azioni ed interventi necessari alla promozione della salute, alla prevenzione della malattia, alla cura, alla riabilitazione fisica, sociale e lavorativa; promuovere il processo di innovazione e di miglioramento della qualità con particolare attenzione allo sviluppo professionale ed alle innovazioni, e l’integrazione organizzativa e professionale tra le Unità Operative afferenti al DSM-DP ; promuovere l’integrazione organizzativa e professionale, tra DSM-DP e Dipartimento cure primarie, Dipartimento di sanità pubblica, Servizi sociali e Dipartimenti ospedalieri; contribuire alla formulazione della proposta di piano annuale di attività del Dipartimento, dei relativi obiettivi assistenziali e della verifica del raggiungimento degli stessi; assicurare le verifiche trimestrali del piano di produzione negoziato e fornire tutti gli elementi utili alla predisposizione della relazione d’esercizio semestrale ed annuale; assicurare il monitoraggio dei livelli di attività assistenziale secondo criteri di efficienza ed efficacia; definire i criteri per la individuazione dei fabbisogni prioritari di formazione e di ricerca, ivi compresi quelli di sostegno all’integrazione professionale, e predisporre i relativi piani di periodo; pianificare le iniziative per il miglioramento dell'integrazione tra le unità operative, della diffusione delle informazioni e dello sviluppo di norme di buona pratica professionale fra le unità operative e proporre l’attivazione di gruppi di miglioramento; promuovere la partecipazione del privato imprenditoriale e sociale nelle attività dipartimentali; promuovere e mantenere lo sviluppo del sistema informativo. 4. U.O. Centro Salute Mentale Missione ed Aree di responsabilità Coordinare e gestire a livello territoriale le attività di promozione e tutela della salute mentale attraverso l’azione di èquipe multiprofessionali che operano secondo modelli di presa in carico omogenei e con percorsi di cura che vedono il coinvolgimento e la condivisione con le famiglie; assicurare l’adozione di modelli organizzativi che privilegino interventi di diagnosi precoce e trattamenti tempestivi; assicurare le attività clinico-assistenziali e l’accesso della popolazione alle prestazioni di prima visita, consulenza, trattamento individuale, certificazione, trattamento territoriale integrato, trattamento familiare e psicoeducazionale; collaborare con l’SPDC per le attività clinico-assistenziali di ricovero volontario e ricovero obbligatorio e con le case di Cura Private convenzionate per le sole attività di ricovero volontario, secondo linee guida e protocolli condivisi, con modelli tecnico-organizzativi orientati alla prevenzione delle ospedalizzazioni improprie, alla prevenzione delle ricadute, all’appropriatezza dei percorsi assistenziali in condizioni di acuzie e di crisi, all’uso delle risorse dei servizi territoriali per la gestione extra-ospedaliera dell’acuzie e della crisi; interfacciarsi, secondo un’ottica di integrazione, con i vari soggetti che a livello distrettuale si occupano di trattamento del disagio psichico: medicina generale, dipendenze patologiche, servizi per gli adolescenti, enti locali e istituzioni che a vario titolo concorrono alla salute mentale della popolazione adulta; sviluppare percorsi di presa in carico su patologie specifiche (disturbi del comportamento alimentare, ecc.) in collaborazione con altre strutture aziendali coinvolte; partecipare alla elaborazione dei progetti di formazione e promuove il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze tecniche e professionali; 6 partecipare alle attività di miglioramento continuo della qualità, all’aggiornamento del proprio standard di prodotto, e del Sistema informativo; partecipare ai processi di verifica di efficacia e di efficienza delle prestazioni e servizi erogati. 4.1 S.S. Emergenza Urgenza Territoriale Aree di responsabilità Assicurare la continuità e tempestività della risposta alla emergenza-urgenza territoriale attraverso modalità organizzative dedicate; gestire gli eventi critici presenti nell’ambito della emergenza-urgenza psichiatrica territoriale, coinvolgendo i servizi e le Istituzioni: SPDC, Cure Primarie, Guardia Medica, U.O. Neuropsichiatria Infantile, U.O. Riabilitazione, SerT, Forze dell’Ordine, Magistratura, ecc.; garantire l’applicazione di procedure omogenee legate all’esecuzione degli A.S.O. e T.S.O. in tutti i Comuni provinciali in accordo con le Istituzioni preposte; coordinare e presidiare i percorsi di accesso omogenei ai Servizi Territoriali in condizioni di emergenza urgenza psichiatrica garantendo una risposta tempestiva e appropriata per ridurre al minimo il ricorso all’ospedalizzazione; curare la predisposizione e la tenuta della documentazione sanitaria in relazione all’emergenza-urgenza nell’ambito della cartella informatizzata integrata. 5. U.O. Psichiatria Missione ed Aree di responsabilità garantire l’assistenza psichiatrica in regime di ricovero, attraverso i trattamenti sanitari volontari ed obbligatori e svolgere l’attività di consulenza e collegamento con i reparti ospedalieri ed in particolare con la Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso. collaborare con le altre unità operative del DSM-DP e con le articolazioni dei presidi ospedalieri per le attività clinico-assistenziali, comprese le consulenze e le attività di emergenza-urgenza, secondo modalità di interazione condivise; presidiare la collaborazione con le Strutture private accreditate, per quanto attiene l’accesso alle Residenze Sanitarie Psichiatriche a Trattamento Intensivo, nell’ambito di protocolli di intesa e contratti di fornitura definiti con gli organi di committenza aziendale; partecipare alla elaborazione dei progetti di formazione e promuovere il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze tecniche e professionali; partecipare alle attività di miglioramento continuo della qualità, all’aggiornamento del proprio standard di prodotto, e del Sistema informativo; partecipare ai processi di verifica di efficacia e di efficienza delle prestazioni e servizi erogati e promuovere audit clinici multiprofessionali; proporre e coordinare progetti di miglioramento su criticità inerenti l'area delle Emergenze-Urgenze; 6. U.O. Riabilitazione Psichiatrica Missione ed Aree di responsabilità gestire le strutture specificatamente deputate all’attività riabilitativa (strutture residenziali, centri diurni, gruppi appartamento, nonché i posti letto disponibili presso le comunità del privato sociale ) e programmare e coordinare i percorsi riabilitativi alternativi o precedenti e successivi alle strutture stesse; 7 garantire l’accesso ai servizi residenziali e riabilitativi attraverso la gestione diretta sia delle strutture dipartimentali che dei posti letto identificati nelle strutture del privato sociale accreditato, secondo criteri di accesso e di funzionamento condivisi che consentano di ottimizzare il processo di presa in carico; collaborare con le altre unità operative del DSM-DP, con il privato sociale residenziale e non accreditato,con il contesto familiare e sociale, secondo modalità di interazione esplicite e condivise che sostengano progetti riabilitativi individualizzati nell’ambito della rete delle strutture/servizi; monitorare i programmi di inserimento lavorativo condotti dalle agenzie del privato sociale; valutare gli invii nelle residenze del privato sociale aziendale ed extra-aziendale e l’appropriatezza degli interventi attuati; proporre e coordinare progetti di miglioramento su criticità inerenti l’area riabilitativa e del reinserimento sociale (alloggi, attività lavorativa, socializzazione, recupero di risorse extra aziendali, promozione della salute e lotta allo stigma); partecipare alla elaborazione dei progetti di formazione e promuovere il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze tecniche e professionali; partecipare alle attività di miglioramento continuo della qualità, all’aggiornamento del proprio standard di prodotto, e del Sistema informativo; partecipare ai processi di verifica di efficacia e di efficienza delle prestazioni e servizi erogati e promuovere audit clinici multiprofessionali. 6.1 S.S. Disabilità Mentale e Disagio Psicosociale Aree di responsabilità Assicurare la tutela sul piano sociale e sanitario di soggetti con disabilità mentale (Ritardo Mentale) e di soggetti in condizione di disagio psicosociale, in età compresa i 18 e i 65 anni (Il disagio psicosociale si rivolge a soggetti con efficienza intellettiva borderline che in assenza di fattori di protezione in ambito sociale e familiare vanno incontro a grave disadattamento), provenienti anche da contesti familiari carenti e multiproblematici sul piano affettivo ed educativo, che nel passaggio all’età adulta necessitano di un supporto ai fini del raggiungimento di una completa autonomia; contribuire alla programmazione a livello aziendale rispetto all’attività complessiva del servizio, in collegamento con il programma aziendale di psicologia, anche in integrazione ai nuovi strumenti di programmazione locale (es. Ufficio di Piano Distrettuale) nonché le attività correlate ai Programmi rivolti alla popolazione in condizione di non autosufficienza; assicurare interventi di prevenzione, presa in carico e supporto alla persona e/o ai familiari, in risposta a situazioni con prevalente disabilità mentale (Ritardo Mentale) e disagio psico-sociale ; garantire l’elaborazione, il monitoraggio e la verifica di progetti individualizzati sociali, educativi, riabilitativi, scolastici ed assistenziali mirati anche alla integrazione o reintegrazione sociale di soggetti in condizioni di marginalità; garantire la consulenza, valutazione e supporto psicologico alla persona e alla famiglia nell'ambito di un progetto individualizzato; proporre l’erogazione di contributi economici ed assegni di cura; garantire inserimenti in centri socio-riabilitativi diurni e residenziali, in centri di lavoro protetto e centri di terapia occupazionale per persone con disabilità gravi e ridotta autonomia nonché attivazione di trasporto per il raggiungimento di strutture e servizi; promuovere progetti di inserimento formativo, lavorativo e/o di socializzazione, e progetti volti all’autonomia personale valorizzando le abilità e le risorse della persona; garantire la raccolta e l’elaborazione dei dati di attività per rispondere ai debiti informativi nei confronti dell’Azienda, degli Enti Locali e della Regione. mantenere attivi i rapporti con la rete dei servizi aziendali, con altri Enti pubblici e con il privato sociale. 8 7. U.O. Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (NPIA) Missione ed Aree di responsabilità garantire alla popolazione di riferimento l’insieme delle prestazioni di neuropsichiatria, psicologia e riabilitazione dell’età evolutiva, sia in ambito territoriale che ospedaliero; implementare la multidisciplinarietà e la interdisciplinarietà ad ogni livello della rete dei servizi, garantendo una effettiva integrazione con gli altri servizi sanitari e sociali aziendali ed extra - aziendali, per fornire una risposta diagnostica e terapeutica tempestiva, globale, definita nel tempo, che tenga conto del paziente e del suo ambiente psico-sociale (famiglia, ambiente sociale); perseguire, durante l’iter valutativo o terapeutico, il costante coinvolgimento della famiglia, con particolare riferimento ai genitori, al fine di ricercare l’adesione degli stessi al progetto terapeutico; valorizzare come risorsa la partecipazione delle Associazioni dei familiari, del volontariato e del privato sociale ed imprenditoriale in un’ ottica di costante scambio e lavoro integrato e condiviso; produrre servizi essenziali e prestazioni appropriate, assicurando la unitarietà e continuità degli interventi con un uso razionale delle risorse, ed elaborare progetti di intervento complessivi e specifici in risposta ai bisogni delle persone (bambini, adolescenti, famiglie) con l’apporto delle diverse professionalità (psicologi, terapisti della riabilitazione, logopedisti, educatori professionali, assistenti sociali); assicurare la presa in carico precoce dei neonati a rischio psico-sociale e dei loro genitori attraverso l’interfaccia con l’area di integrazione socio-sanitaria; assicurare l’assistenza ai pazienti con autismo/DPS in età evolutiva e la continuità assistenziale attraverso un percorso che coinvolga collaborazioni multidisciplinari, intersettoriali, interistituzionali; assicurare un percorso diagnostico e assistenziale per minori con disturbi cognitivi (Ritardo Mentale), di apprendimento e di iperattività e disattenzione, in collaborazione con le altre strutture aziendali e non; assicurare un percorso organizzativo/clinico per la fascia 0 – 16 anni nell’ambito del Percorso aziendale dei disturbi del comportamento alimentare; consolidare la rete con le strutture sanitarie, sociali ed educative dell’età evolutiva per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dei disturbi e delle patologie neuropsichiatriche (ospedali, pediatria di territorio, Sert, Servizi Sociali, Enti Locali, Scuola,...) con protocolli di intervento condivisi e partecipare attivamente, secondo le competenze proprie, al processo di integrazione dei minori disabili; definire percorsi di continuità dell’assistenza attraverso la gestione del passaggio in cura dopo i 18 anni e l’interfacciamento con gli altri servizi/aree coinvolti (pediatria di base, pediatria ospedaliera, SerT, CSM), partecipare alla elaborazione dei progetti di formazione e promuovere il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze tecniche e professionali; partecipare alle attività di miglioramento continuo della qualità, all’aggiornamento del proprio standard di prodotto, e del Sistema informativo; partecipare ai processi di verifica di efficacia e di efficienza delle prestazioni e servizi erogati e promuovere audit clinici multiprofessionali. 7.1 S.S. Neuropsichiatria Infantile Ospedaliera Aree di responsabilità Assicurare la gestione del ricovero nell’ambito della Neuropsichiatria Infantile e l'attività di consulenza alle unità operative ospedaliere, integrandosi strettamente con il Dipartimento Materno Infantile e le agenzie distrettuali preposte alla tutela della salute dei minori e degli adolescenti; fornire risposta a situazioni che presentano carattere di urgenza psichiatrica con consulenza al Pronto Soccorso generale e pediatrico e ai servizi territoriali di NPIA; assicurare l’approfondimento diagnostico clinico, bioumorale e strumentale, per disturbi neurologici e/o psicopatologici dell’età evolutiva, la gestione dell’acuzie e dell’urgenza neurologica o psichiatrica in regime ambulatoriale, di day service, di day hospital, di degenza ordinaria, il trattamento farmacologico e monitoraggio per 9 le malattie neurologiche e psichiatriche di età evolutiva, la consulenza specialistica neurologica e/o psichiatrica a Servizi e Dipartimenti Ospedalieri di cura per l’età evolutiva; promuovere l’attivazione di programmi di monitoraggio/sorveglianza condotti su una popolazione target che presenti elementi riconducibili a fattori di rischio per lo sviluppo di specifico disturbo o patologia. essere riferimento per le problematiche neurologiche e psichiatriche dell'età evolutiva in ambito di Area Vasta Romagna e per l'approfondimento diagnostico delle patologie neuropsichiatriche complesse, che richiede la collaborazione delle diverse articolazioni ospedaliere (pediatria, patologia neonatale, radiodiagnostica, genetica medica, laboratorio, ecc). 7.2 S.S. Psicopatologia correlata a fattori psicosociali Aree di responsabilità sostenere interventi diagnostici e terapeutici multidimensionali e pluriprofessionali tesi alla promozione della salute mentale e al supporto delle abilità in essere o in fieri nel paziente, integrati con le risorse presenti nel suo contesto di vita, in un’ottica d’integrazione fra i professionisti del Dipartimento di Salute Mentale e del Dipartimento di Cure Primarie (educatori, psicologi, assistenti sociali, neuropsichiatri infantili, tecnici della riabilitazione e infermieri) ed in coerenza con la missione dell’unità operativa NPIA e del programma aziendale di psicologia; accogliere e valutare le richieste di approfondimento provenienti dalla S.S. Responsabilità Genitoriale e Tutela Minori nelle quali si sospettino problematiche psicopatologiche; collaborare con la S.S. Responsabilità Genitoriale e Tutela Minori nel percorso riabilitativo/terapeutico dei suddetti minori, predisponendo la messa in atto di progetti integrati nelle situazioni individuate come eleggibili; definire, in collaborazione col programma aziendale di psicologia, i percorsi integrati più efficaci per far fronte alle necessità terapeutiche degli stessi minori e delle loro famiglie; consolidare e perfezionare la collaborazione già in atto con le diverse strutture aziendali e non (es. strutture sociosanitarie convenzionate) anche mediante specifici protocolli d’intesa operativi, al fine di uniformare gli obiettivi terapeutico-educativi; fornire consulenza e formazione ad altri soggetti operanti nel settore. fornire periodicamente i dati di attività alla direzione dell’Unità Operativa. 8. UO Dipendenze Patologiche (SerT) Missione ed Aree di responsabilità garantire la prevenzione, il trattamento e la cura dei disturbi da uso di sostanze d’abuso legali ed illegali e di alcuni comportamenti compulsivi quali il gioco d’azzardo patologico, le dipendenze da videogiochi, ecc.; tutelare la salute dei soggetti con disturbo da uso di sostanze psicoattive, con particolare attenzione alla prevenzione delle malattie infettive, alle intossicazioni acute e croniche da sostanze psicoattive, alla qualità della vita e all’integrazione sociale; assicurare, attraverso il Programma aziendale dipendenze patologiche, il coordinamento con gli Enti Ausiliari e con gli Enti Locali per l’attuazione degli interventi relativi agli obiettivi del Programma regionale “dipendenze patologiche”; operare in un’ottica di ottimizzazione dell’uso delle risorse e di efficacia dell’intervento, all’interno di un sistema di “rete” integrato, tra i vari servizi pubblici - sia della stessa azienda USL - come nel caso dei servizi di psichiatria, programma aziendale di psicologia, servizio tutela minori, presidi ospedalieri - sia di altri enti del territorio come gli enti locali, la direzione della casa circondariale di Rimini, la prefettura, gli enti terapeutici accreditati territoriali e dell’area vasta Romagna, le associazioni del privato sociale, curando il mantenimento di rapporti di effettiva collaborazione e partnership; garantire, nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed equità, la gestione globale del caso clinico attraverso la definizione e l’applicazione di linee guida, il coordinamento e l’integrazione tra le diverse fasi assistenziali e i diversi professionisti, curando in particolare l’integrazione degli interventi sociali con quelli sanitari. 10 seguire l’evoluzione della situazione del soggetto nelle fasi di osservazione e diagnosi, cura e inserimento sociale, definendo programmi terapeutici efficaci e personalizzati, in relazione alla situazione e alle esigenze del soggetto; assicurare l’aggiornamento e la formazione continua degli operatori ; assicurare lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione delle attività/servizi per adeguarle alle nuove sfide relative alle dipendenze, caratterizzate da una continua evoluzione dei profili di consumo di sostanze psicoattive e del contesto sociale; sostenere lo sviluppo della comunicazione con i cittadini per favorire una cultura sulle problematiche connesse con le dipendenze e promuovere stili di vita liberi dal consumo di sostanze, nonché ridurre lo stigma dei soggetti consumatori o dipendenti da sostanze psicoattive. 11