Università di Modena e Reggio Emilia Cattedra di Medicina del lavoro Cancerogeni occupazionali: l’esempio degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Con la collaborazione della dott.ssa Simona Pedretti Problema • gli IPA (Idrocarburi Policliclici Aromatici) sono ubiquitari nell’ambiente (prodotti dalla combustione del combustibile fossile e dei rifiuti organici) • alcuni metaboliti degli IPA interagiscono con il DNA causando tumori maligni e danni genetici ereditari • gli IPA nell’Uomo sono associati con il tumore del polmone, della cute e probabilmente con il tumore del tratto gastrointestinale, laringeo-faringeo e del tratto genitourinario Caso clinico • • • • soggetto maschio età 52 aa addetto ad un inceneritore dispnea, perdita di peso, astenia Caso clinico: anamnesi • ultima visita: 3 aa fa • questa visita è stata sollecitata dalla moglie, preoccupata dai sintomi del marito: – perdita di peso (circa 10 Kg in 3 aa) – astenia – ipostenia delle braccia e delle spalle – dispnea lieve da sforzo Caso clinico: anamnesi • anamnesi fisiologica: sposato da 25 aa; 1 figlia in buono stato di salute, non fuma, beve alcol occasionalmente • anamnesi patologica remota: nulla da segnalare • anamnesi patologica prossima: da 1 mese tosse cronica produttiva Caso clinico: anamnesi lavorativa • addetto ad un inceneritore comunale per 34 aa • risiede in un quartiere industriale a circa 2 Km dal luogo di lavoro Caso clinico: esame obiettivo • ispezione: lesioni cutanee multiple maculari iperpigmentate, secche, desquamate (fronte, zona temporo-parietale, palpebra, sopracciglio) e lesioni ipercheratosiche papillomatose (viso, collo, torace superiore, avambraccio, mani) • palpazione: linfonodo sopraclaveare dx, fisso, solido Caso clinico: esame obiettivo • auscultazione: rumore polmonare, lato dx, diffuso e crepitii bibasali Caso clinico: esami di laboratorio – Hb= 12,9 g/dL (14-18) – Ht= 36% (42-50) – conta leucocitaria= 2,9 x103/µL (3,9-11) – Ca++= 12,9 mg/dL (8,5-10,5) – FA=483 UI/L (30-125) – AST=121 UI/L (7-45) – ALT=129 UI/L (7-35) Caso clinico: esami strumentali – Rx torace: lesione cavitaria, a parete, di 3,3 cm, con margini irregolari nel lobo superiore dx; atelectasia ilare dx Caso clinico: 1° quesito • quali sono i problemi più rilevanti del paziente? Caso clinico: 1° risposta • • • • • perdita di peso astenia ipostenia muscolare lesioni cutanee su aree esposte dispnea da sforzo Caso clinico: 2° quesito • con quali patologie si pone in diagnosi differenziale? Caso clinico: 2° risposta • • • • tumore del polmone tubercolosi polmonare micosi polmonare ascesso polmonare Caso clinico: 3° quesito • quale trattamento è indicato per il paziente? Caso clinico: 3° risposta • il paziente ha un carcinoma squamocellulare non operabile. Il trattamento consiste nella radioterapia o nella radioterapia associata alla chemioterapia Esposizione professionale a IPA: cenni storici • 1775: Pott ha osservato la comparsa di tumore allo scroto (epitelioma) negli spazzacamini, ipotizzando un’associazione con la fuliggine e la cenere • Negli anni 30: isolamento del benzo(a)pirene dal catrame ⇒dimostrazione della sua cancerogenicità in seguito all’applicazione alla cute degli animali Esposizione professionale a IPA: soggetti a rischio • • • • • • • • • • lavoratori dell’alluminio addetti alla cokeria asfaltatori spazzacamini produttori di gas pescatori (reti catramate) stampatori pavimentatori stradali costruttori di tetti lavoratori nelle fonderie dell’acciaio Esposizione a IPA: altri soggetti a rischio • il feto: potrebbe essere a rischio da effetti da IPA • la prole: studi su animali di laboratorio dimostrano che gli IPA attraversano la placenta • i neonati: gli IPA sono escreti con il latte materno Esposizione professionale a IPA: ipersuscettibilità individuale • soggetti con alte percentuali di AHH inducibile, possono costituire una popolazione a rischio. Variazioni genetiche in AHH inducibile, sono state definite come un fattore determinante la suscettibilità allo sviluppo di tumore polmonare e laringeo. Diversi studi supportano l’ipotesi che i soggetti che sviluppano il tumore polmonare abbiano livelli di AHH maggiori di quelli che non lo sviluppano Esposizione professionale: 4° quesito • oltre al paziente descritto nel caso clinico, chi potrebbe essere esposto a IPA? Esposizione professionale: 4° risposta • i colleghi di lavoro • i residenti che abitano vicino all’inceneritore • i familiari del paziente (contatti cutanei e vestiti) Esposizione professionale a IPA: caratteristiche chimico-fisiche • gli IPA sono costituiti da 3 o più anelli benzenici (solo C e H) uniti insieme • gli IPA si formano quando le sostanze organiche complesse sono esposte ad alte temperature o alte pressioni • In natura esistono centinaia di composti classificabili come IPA • gli IPA sono un naturale componente del combustibile fossile Esposizione professionale a IPA: caratteristiche chimico-fisiche • sono solidi e con bassa volatilità a temperatura ambiente • sono solubili in molti solventi organici e relativamente insolubili in acqua Formula di struttura degli IPA. La regione “bay” è indicata dalla freccia Esposizione professionale a IPA: hazard ambientali • sono ubiquitari • i più comuni sono: il benzo(a)pirene, il benzo(e)pirene, il benzo(a)antracene • gli IPA sono prodotti naturalmente dagli incendi boschivi e dalle eruzioni vulcaniche • gli IPA sono prodotti dalla combustione del carbone, del legno, del petrolio, dell’olio • gli IPA sono prodotti dalle industrie del gas e da quelle di raffinazione del petrolio Esposizione professionale a IPA: hazard ambientali • gli IPA sono prodotti da: – incenerimento dei rifiuti organici – dallo scarico dei veicoli – dai fumi domestici e dagli inceneritori • l’acqua e il suolo contengono quantità misurabili di IPA dovute all’inquinamento atmosferico Esposizione professionale a IPA: hazard ambientali • la carne e il pesce cotto contengono maggiori quantità di IPA rispetto quelli non cotti; noccioline e caffè tostato, olio raffinato vegetale contengono IPA e alcuni cereali potrebbero sintetizzarlo • il fumo di sigarette contiene numerosi IPA Esposizione professionale a IPA: 5° quesito • quali sono le probabili fonti di esposizione del paziente descritto nel caso clinico? Esposizione professionale a IPA: 5° risposta • le polveri generate dall’impianto di incenerimento ove il paziente lavora • la contaminazione ambientale (fuliggine, polvere, fumo di sigarette, cenere) • il paziente potrebbe essere stato esposto a IPA in 3 modi: inalazione, ingestione, contatto cutaneo Tossicocinetica tossicodinamica: 6° quesito • la figlia del paziente, che vive con la sua famiglia nella stessa casa del padre, ha partorito una bambina. La neonata è a rischio di esposizione di IPA? Tossicocinetica tossicodinamica: 6° risposta • la risposta è affermativa; se la figlia del paziente ha respirato aria contaminata vicino alla casa, se ha svolto i lavori domestici (lavato e pulito i vestiti del padre) e pulito la casa, la neonata potrebbe essere stata esposta in utero. La neonata potrebbe inoltre avere assunto gli IPA dal latte materno e potrebbe essere stata contaminata dall’aria contaminata Effetti tossici • gli IPA presentano bassa tossicità acuta per l’Uomo • i metaboliti o derivati degli IPA possono essere mutageni • gli IPA formano addotti con il DNA ⇒ cancerogenicità in animali da laboratorio (cute, polmone, fegato, stomaco) • gli IPA producono effetti sul sistema emopoietico ed immunitario e sulla riproduzione e sullo sviluppo Effetti tossici: cancerogenicità – nell’Uomo: • aumento di tumori della cute, del polmone, del fegato, della vescica e del tratto gastrointestinale • 1° studio epidemiologico (1936) (Giappone e UK): studio della mortalità per tumore polmonare in addetti alla produzione di carbone coke e ai processi di gasificazione • alcuni studi U.S. suggeriscono un eccesso di mortalità per tumori dell’apparato genitourinario Effetti tossici: cancerogenicità • cellule suscettibili all’esposizione IPA: midollo osseo, cute, polmone (cellule ad alta replicazione) • conferma dell’ipotesi di Pott: gli addotti IPADNA agiscono sui siti critici per la regolazione della crescita o della differenziazione cellulare • gli addotti IPA-DNA possono determinare mutazioni che permangono se non vengono riparate Effetti tossici: cancerogenicità • Classificazione IARC del benzo(a)pirene 2A • Classificazione EU del benzo(a)pirene 2 Effetti tossici: cancerogenicità Effetti tossici: 7° quesito • come si potrebbe documentare la responsabilità del luogo di lavoro nell’insorgenza del tumore nel paziente? Effetti tossici: 7° risposta • monitoraggio ambientale • monitoraggio biologico e sorveglianza sanitaria • accertamenti medici nei colleghi di lavoro • campionamento dell’aria della comunità Valutazione clinica: anamnesi ed esame obiettivo – – – – – anamnesi lavorativa del soggetto e dei familiari abitudini alimentari, alcoliche, tabagiche hobby terapia ispezione generale: lesioni attiniche della cute, iperpigmentazione in zone esposte al sole, mucosa oro-faringea – Rx torace e test di funzione ventilatoria Valutazione clinica: segni e sintomi • esposizione acuta – gli IPA hanno bassa tossicità acuta – alcuni effetti acuti attribuiti all’esposizione agli IPA sono probabilmente causati da altri agenti Valutazione clinica: segni e sintomi • esposizione cronica – cute: eritema, bruciore, verruche su aree esposte al sole con progressione tumorale. Gli effetti tossici del catrame sono aumentati dall’esposizione a UV – occhi: irritazione e fotosensibilità – apparato respiratorio: tosse isolata, quadro di bronchite, tumore broncogenico – apparato gastroenterico: leucoplachia, tumore orofaringeo e delle labbra Valutazione clinica: segni e sintomi – apparato emopoietico: leucemia e linfoma – apparato genitourinario: ematuria, tumore ai reni e alla vescica Valutazione clinica: test di laboratorio • indicatori biologici – diretti: misurazione di IPA nel sangue e nei tessuti in animali (non usati nell’uomo per i costi elevati) – indiretti: misurazione dei metaboliti nelle matrici biologiche • addotti tra diolo-epossidi con Hb nei globuli rossi • Ab contro gli addotti IPA-DNA nel sangue Valutazione clinica: test di laboratorio – utili per determinare l’esposizione a IPA – inutili per la valutazione clinica del paziente in quanto non sono stati determinati i livelli normali o tossici – la variabilità individuale e i fattori confondenti rendono difficile l’interpretazione dei risultati Valutazione clinica: 8° quesito • da quale patologia è affetto il paziente descritto nello studio • con quali patologie si pone in diagnosi differenziale? Valutazione clinica: 8° risposta • • • • tumore del polmone tubercolosi polmonare micosi polmonare ascesso polmonare Valutazione clinica: 9° quesito • qual è il significato di elevati livelli di AHH? Valutazione clinica: 9° risposta • AHH inducibile è geneticamente determinato. Un aumento di questo enzima nel siero o nel polmone rappresenta un fattore di rischio aggiuntivo nello sviluppo di tumore polmonare e laringeo • questo test è disponibile solo a livello sperimentale Trattamento e gestione • esposizione acuta – rimozione dei vestiti contaminati – decontaminazione cute (acqua e sapone) – decontaminazione occhi (irrigazione e ispezione) – ventilazione assistita in caso di inalazione Trattamento e gestione • esposizione cronica – informazione al paziente riguardante: • aumentato rischio di tumore • effetto additivo del fumo di sigaretta e di altri tossici – valutazione clinica periodica anche in assenza di sintomi – trattamento sintomatico – possibile interazione fra i componenti di miscele con effetti agonisti o antagonisti Trattamento e gestione: 10° quesito • la diagnosi per il paziente descritto nel caso è “tumore al polmone T2, N3, M0”. Quale trattamento si può consigliare? Trattamento e gestione: 10° risposta • il paziente ha un carcinoma squamocellulare non operabile. Il trattamento consiste nella radioterapia o nella radioterapia associata alla chemioterapia Trattamento e gestione: 11° quesito • in generale, cosa si può fare per diminuire il rischio di tumore al polmone? Trattamento e gestione: 11° risposta • informare il paziente sui fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo di tumore: fattori di rischio lavorativi, stile di vita Prevenzione: luogo di lavoro • aria: – ACGIH= 0.2 mg/m3 (Advisory;TWA) – NIOSH= 0.1 mg/m3 (Advisory; limiti di esposizione raccomandati) – OSHA= 0.2 mg/m3 (Regolation; PEL) Prevenzione: ambiente di vita • acqua: – EPA= 0 • cibo: – FDA= non ha stabilito nulla Prevenzione: 12° quesito • il paziente descritto nel caso clinico rappresenta un caso sentinella. Quali azioni deve intraprendere il medico curante? Prevenzione: 12° risposta • il carcinoma squamo-cellulare non richiede una denuncia specifica. • Nel caso del paziente, il luogo di lavoro e l’ambiente rappresentano il più probabile fattore nello sviluppo della patologia neoplastica. • Se venisse documentata l’esistenza di rischio per altri lavoratori è necessario informare le autorità