ESAME DI IGIENE ed EDUCAZIONE SANITARIA
PROF. MARINELLI
Argomento del corso:
1) Definizione, contenuti e obiettivi dell’igiene: concetto di salute globale, livelli
di prevenzione, educazione alla salute.
2) L’epidemiologia come strumento di studio delle malattie infettive e cronicodegenerative: le metodologie epidemiologiche, agenti patogeni e fattori di
rischio.
3) Epidemiologia generale delle malattie infettive: cause, sorgenti, serbatoi,
veicoli e vettori di infezione: modalità di contagio; malattie endemiche e
malattie esotiche; epidemie e pandemie.
4) Profilassi generale delle malattie infettive: notifica, accertamento, isolamento
e misure contumaciali.
5) Profilassi immunitaria delle malattie infettive; vaccini sieri e immunoglobine;
calendari vaccinali.
6) Epidemiologia e profilassi di malattie a diffusione aerea: influenza, meningiti.
7) Epidemiologia e profilassi di malattie esantematiche: morbillo, rosolia.
8) Epidemiologia e profilassi di malattie a trasmissione fecale: epatite A,
poliomelite, febbre tifoide.
9) Epidemiologia e profilassi di malattie a trasmissione ematica; epatiti B, C e
Delta. Aids.
10)
Epidemiologia e profilassi di malattie a trasmissione tossinfettiva:
difterite, tetano.
11)
Igiene degli ambienti confinati: inquinamento indoor, fattori fisici ,
chimici e biologici del microclima; benessere ambientale.
12)
Igiene degli alimenti e della nutrizione: principi alimentari, educazione
alimentare, metodi di conservazione degli alimenti, tossinfezioni alimentari.
13)
Igiene dell’acqua: ciclo dell’acqua, approvvigionamento e distribuzione,
potabilità.
14)
Igiene dell’aria: composizione e proprietà fisiche, inquinamento
outdoor.
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DEFINIZIONE DI IGIENE:
è una branca della medicina finalizzata a promuovere e conservare la
salute del singolo e della collettività. Essa è una scienza che si è evoluta nel
tempo, trasformandosi da individuale in pubblica e quindi in sociale.
CONTENUTI. Si occupa di studiare i fattori di rischio e le cause di malattie e
prevenire le esposizioni.
OBIETTIVI: il suo obiettivo primario è che ogni individuo nasca sano e
mantenga sano e inalterato lo stato di salute.
CONCETTO DI SALUTE GLOBALE. L’O.M.S definisce la salute come lo
stato di completo benessere fisico , mentale e sociale e non solo l’assenza di
malattia. È un traguardo, è una salute ideale e non reale in quanto il completo
benessere non è molto raggiungibile, ci si può solo avvicinare. Inoltre il benessere
fisico è molto più facile da raggiungere rispetto a quello psichico e sociale.
LIVELLI DI PREVENZIONE: la prevenzione (nata nel 1400) è un’insieme di
attività e opere attuate al fine di promuovere e conservare lo stato di benessere e
di evitare l’insorgenza delle malattie.
Ci sono tre livelli di prevenzione a seconda degli obiettivi e dei tempi di
intervento.
1) prevenzione primaria: è quella che interviene nel periodo pre-patogenetico ed
ha per oggetto l’individuo sano non solo clinicamente ma anche
biologicamente. In questo modo si determina nel tempo la riduzione
dell’incidenza delle malattie . E’ quella fatta dai legislatori attraverso vaccini.
2) Prevenzione secondaria: è una specie di screening il cui obiettivo è la scoperta
e la guarigione dei casi di malattia prima che essi si manifestino clinicamente.
Il suo strumento è la diagnosi precoce, in questo modo si determina una
riduzione della mortalità.
3) Prevenzione terziaria: il suo obiettivo è quello di impedire l’invalidità nelle
persone già ammalate , quindi essa entra in campo nel periodo post clinico e si
identifica con la riabilitazione o rieducazione e con la prevenzione delle
ricadute.
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EPIDEMIOLOGIA.
E’ una branca dell’igiene che studia come una malattia si distribuisce in una
popolazione al fine di individuare le cause e i fattori che ne determinano
l’insorgenza.
Deriva dal greco e significa “discorso su una malattia del popolo”. È nata a metà
dell’800 in Inghilterra con Snow che voleva studiare l’epidemia del colera e si
accorse che questo partiva dalle condotte di acqua stagnante e inquinata.
LE METODOLOGIE EPIDEMIOLOGICHE
La metodologia epidemiologica si basa su due livelli:
 epidemiologia osservazionale = studia la distribuzione delle malattie nella
popolazione in base al tempo e allo spazio e anche le caratteristiche delle
persone colpite. Questi studi permettono di avere un quadro generale sul
fenomeno in esame. Lo studio da eseguire è di tipo descrittivo con il quale è
possibile definire :
1)dove si manifesta una determinata condizione di salute o di malattia
2) quando si manifesta
3) chi viene colpito.
Questi studi si basano sulla raccolta e sull’analisi da dati provenienti dalle
statistiche correnti o dati ufficiali. Si divide a sua volta in : descrittiva e analitica.
 Epidemiologia sperimentale. Verifica invece la validità di ipotesi
formulate negli studi di epidemiologia osservazionale attraverso interventi
quali bonifiche ambientali, vaccini….
FATTORI DI RISCHIO. La capacità di un oggetto, sostanza, alimento,
ambiente ecc…di arrecare danno viene definita come “pericolo”.
Il rischio esprime la probabilità che tale danno si verifichi ossia che un pericolo si
estrinsechi.
Esempio. Un recipiente contenente veleno rappresenta un pericolo. Se ben
custodito in un luogo non accessibile rende improbabile che tale pericolo si
trasformi in rischio ed è difficile che arrechi un danno.
Il rischio può essere espresso dalla seguente formula:
R= D x P
R=rischio
D= danno
P=probabilità
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Quindi con il termine fattore di rischio si indica una condizione vale a dire tutto
ciò che risulta associato con la malattia oggetto di studio; cioè tali fattori
aumentano la probabilità di contrarre una determinata patologia. Tuttavia la
malattia può manifestarsi anche in loro assenza e la loro presenza non comporta
necessariamente la malattia (causa non necessaria e non sufficiente).
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE INFETTIVE
Le malattie infettive vengono studiate e classificate dall’epidemiologia in base
alla distribuzione spaziale e geografica, all’andamento cronologico e alla
distribuzione demografica.
Secondo un rapporto O.M.S del 1996 le malattie infettive sono ancora la prima
causa di morte prematura sul pianeta.
Inoltre secondo la distribuzione una patologia infettiva viene definita:
M.SPORADICA: se si presenta con casi rari senza tendenza a diffondersi (es
tetano).
M. ENDEMICA: quando è presente costantemente in un determinato territorio
(es. varicella, morbillo, tubercolosi) e solo in quel territorio può essere contratta.
Si presenta a volta in modo sporadico.
M. EPIDEMICA. È il contrario della sporadica, molti casi si concentrano in un
luogo e i casi sono legati tra loro cioè traggono origine da un comune fattore
eziologico. (es. tifo, colera).
PANDEMIA. Si ha quando un’epidemia si diffonde ad almeno due continenti.
(es. influenza).
ESOTICA. Non presente in Europa ma solo nei Paesi esotici . Si può però
importare e può essere solo epidemica. (es. malaria, febbre gialla).
AGENTI PATOGENI:
gli agenti patogeni per la specie umana sono:
 Batteri: possono essere piccoli e visibili sono al microscopio. Sono essere
unicellulari e quindi sono anche molto resistenti a varie temperature. Ci
sono di diverse forme, si possono dividere, possono passare ad altri batteri
le loro informazioni, così da estendere l’infezione.
 Virus: Sono l’estremo caso dei batteri, sono capaci di entrare in una cellula
e di nutrirsi del materiale genetico. Danno false informazioni cosi
costringono la cellula a creare altri virus. La cellula sovraccarica si romperà
e lascerà liberi i virus creati.
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Le malattie infettive si trasmettono con il CONTAGIO.
Il contagio parte dalla SORGENTE (individuo affetto) che può trasmettere la
malattia in diversi modi:
via verticale: è unica per direzione e verso, da madre a figlio con la
gravidanza, con la placenta, l’allattamento.
Via orizzontale: essa può avvenire in due modi:
1) contagio diretto: l’agente patogeno passa da un individuo all’altro attraverso
rapporti sessuali o contatti fisici ma anche per via aerea senza alcuna
interposizione.
2) contagio indiretto: il passaggio dell’agente patogeno avviene per interposizione
di un tramite che a seconda dei casi può essere chiamato VEICOLO (alimenti,
acqua…), o VETTORE (esseri animati quali insetti , zanzare…).
In base a tutto ciò le malattie infettive possono essere distinte in – molto
contagiose; - poco contagiose e –non contagiose.
Sono molto contagiose tutte le malattie trasmesse a contagio diretto.
Inoltre per SERBATOIO di infezione si intende l’habitat naturale in cui vive il
virus e si moltiplica;
invece si definiscono PORTATORI di infezione ospiti infetti, contagiosi, e
asintomatici, cioè che hanno in se la malattia ma non la manifestano, dal punto di
vista clinico sono sani. Ce ne sono di diverse categorie:
1= PRECOCE è colui che elimina l’agente patogeno già nel periodo di
incubazione della malattia
2= CONVALESCENTE . dopo la malattia nella convalescenza a volte il virus, il
germe rimane nel corpo e può essere trasmesso anche dopo molto tempo.
3= SANO è un ospite che non è stato malato ma che trasmette la malattia.
CAUSE DELLE MALATTIE.
Dirette
Es. malattie infettive
indirette
ad es. la malnutrizione, ambienti
insani, sporchi, . Esse potenziano le
cause dirette e possono causare le
malattie se si sommano. Quindi sono
multiple e non necessarie.
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PROFILASSI DELLE MALATTIE INFETTIVE
La profilassi è quella scienza che ha lo scopo di prevenire l’insorgenza e la
diffusione delle malattie infettive mediante misure dirette nei confronti del
triangolo epidemiologico. Essa si distingue in :
● generale: consiste nell’applicazione di tutti i mezzi validi ad evitare
l’insorgenza delle malattie infettive.
● è rivolta invece a prevenire una singola e determinata malattia.
Inoltre si distingue una:
profilassi indiretta: con interventi rivolti all’ambiente es. bonifica, igiene urbana e
delle case, smaltimento dei rifiuti.
Profilassi diretta: che consiste in tutte quelle misure dirette a neutralizzare una fonte
di infezione per limitarne il contagio.
La profilassi diretta è basata su procedure distinte cronologicamente quali:
- 1 NOTIFICA: consiste nell’informare le autorità competenti
dell’insorgenza di un nuovo caso di malattia infettiva. La
segnalazione va effettuata dal medico di base al Servizio Ecologia
della ASL competente territorialmente.
[dopo la notifica andrebbe collocato il punto 6 cioè l’accertamento ma
sugli appunti è posto alla fine. Bah]
- 2 ISOLAMENTO. Il servizio Igiene della Asl mette in isolamento il
malato infettivo per evitare il contagio e l’inquinamento
dell’ambiente. Esso può essere:
domiciliare fiduciario = per patologie endemiche
domiciliare con piantonamento = vi si ricorre in via eccezionale se
l’infermo non è trasportabile. Comunque l’ospedale rappresenta l’unica
sede dove è realizzato un isolamento davvero efficace.
- 3 CONTUMACIA . si attua invece per i soggetti sani ma sospetti
per aver avuto contatto con persone infette durante il periodo di
contagiosità.
- 4 INCHIESTA EPIDEMIOLOGICA. Consiste nella raccolta di
tutte le informazioni utili a definire tempi cause e modalità di
insorgenza di ogni caso di malattia infettiva per risalire alla sorgente
di infezione.
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- 5 DISINFEZIONE E DISINFESTAZIONE. Cioè tutte le misure
profilattiche per distruggere i microrganismi patogeni (disinfezione)
ed i micro parassiti (disinfestazione).
In base ai tempi di intervento essa può essere:
continua: viene effettuata a letto del soggetto contagioso e su tutto ciò che viene a
contatto.
Periodica e terminale: sono indicate per le pratiche di disinfezione ambientale.
- 6 ACCERTAMENTO. Una volta sospettata una patologia infettiva
bisogna accertarla e diagnosticarla il più presto possibile attraverso
esami strumentali e laboratoriali.
PROFILASSI IMMUNITARIA DELLE MALATTIE INFETTIVE: VACCINI,
SIERI E IMMUNOGLOBINE, CALENDARI VACCINALI
VACCINI E VACCINOPROFILASSI
La vaccinoprofilassi è quella pratica sanitaria che ha lo scopo di prevenire
l’insorgenza delle malattie infettive favorendo le difese immunitarie attraverso la
somministrazione di vaccini.
I vaccini sono farmaci in grado di indurre il sistema immunitario a rispondere
attivamente.
IL SISTEMA IMMUNITARIO: la sua funzione è quella di proteggere l’organismo da
agenti estranei (patogeni- detti antigeni) creando anticorpi (immunoglobine).
Quando una sostanza estranea all’organismo (antigene) entra in contatto con il
sistema immunitario di un individuo, questo induce la formazione di anticorpi
specifici cioè diretti verso quel particolare antigene. Gli anticorpi sono proteine (le
immunoglobine Ig) che si dividono in diverse classi : IgA, IgD, IgE…
Già dalla nascita è presente una parte del sistema immunitario ma non possediamo
ancora tutti quegli elementi che servono per avere un sistema immunitario specifico.
Il sistema immunitario è formato dagli organi linfatici (come il midollo osseo) e i
leucociti (globuli bianchi). È nel midollo osseo che si formano i globuli bianchi e che
vengono trasportati dal sangue.
I leucociti di dividono in :
monociti / macrofagi/ neutrofili = distruggono gli agenti estranei
basofili / eosinofili che sono coinvolti nelle reazioni allergiche
linfociti = si dividono in linfociti B , linfociti T e linfociti natural killer.
Il sistema immunitario di barriera è rappresentato dalla CUTE che ci protegge e
dalla MUCOSE RESPIRATORIE che ci permettono di non ammalarci.
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I vaccini sono preparati biologici di elevato potere antigenico, somministrati per
indurre uno stato di immunità attiva nei riguardi di determinati patogeni.
I vaccini oggi disponibili possono essere raggruppati in due grandi categorie:
1)VACCINI TRADIZIONALI che a loro volta si dividono in vaccini antimicrobici e
vaccini antitossici
2) VACCINI DI NUOVA GENERAZIONE che si dividono in : vaccini sintetici;
vaccini a Dna ricombinante e vaccini antidiotipo.
I requisiti fondamentali dei vaccini sono:
-IMMUNOGENICITA’ ossia la capacità di indurre una risposta immunitaria
adeguata quando opportunamente somministrato. Questa viene influenzata da alcuni
fattori quali età, sesso, alimentazione….
- EFFICACIA. È necessario distinguere tra efficacia del vaccino ed efficacia della
vaccinazione. Cmq la maggior parte dei vaccini oggi dimostra un’efficacia protettiva
superiore del 90%.
- INNOCUITA’ ossia l’incapacità di causare una malattia; ciononostante, dopo la
somministrazione di un vaccino, possono verificarsi reazioni indesiderate e
complicanze di vario grado e severità
Le CONTROINDICAZIONI
cioè le indicazioni a non vaccinare si distinguono in :
Controindicazioni VERE : la vaccinazione non va fatta in :presenza di febbre alta,
allergia ai componenti, gravi reazioni a precedenti vaccinazioni, malattia congenita
del sistema immunitario, terapia cortisonica, gravidanza.
Controindicazioni FALSE: si dice che non ci si può vaccinare quando si hanno:
alcune malattie minori come raffreddori, allergia, asma,….invece non è così.
VIE DI SOMMINISTRAZIONE:
i vaccini possono essere somministrati per via : - ORALE (molto pratica e gradita ai
pazienti) ; - INTRAMUSCOLARE (è la più utilizzata e molto spesso si effettuano più
vaccini contemporaneamente.
REAZIONI INDESIDERATE: non vanno confuse con le controindicazioni e
durano da 1 a 3 giorni. L’esito che ne consegue è favorevole; esse consistono quasi
sempre nella febbre che compare nelle prime 24 ore o nei primi 3 giorni. A volte
possono comparire reazioni allergiche.
I vaccini in genere vanno conservati in frigo altrimenti possono comportare una non
risposta o insufficiente.
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MALATTIE A TRASMISSIONE AEREA.
L’INFLUENZA
È una malattia infettiva, acuta e altamente contagiosa a decorso generalmente
benigno che colpisce le vie respiratorie inferiori e superiori.
Può presentarsi in forma sporadica ma più spesso in forma epidemica o pandemica.
La malattia ha un periodo di incubazione breve di uno o 2 giorni e si manifesta con
rino-tracheo- bronchite febbrile associata a malessere, nausea, vomito, diarrea,. La
malattia si esaurisce in pochi giorni (media 6 giorni) lasciando uno stato di
spossatezza.
Il periodo di massima incidenza è quello invernale. La sorgenza di infezione è
l’uomo ammalato o il portatore sano, invece il serbatoio sono alcuni mammiferi
inferiori (volatili, suini, cavalli). La trasmissione avviene per contatto diretto o per
via aerea, con le goccioline di saliva infetta.
MENINGITI
È una malattia infettiva acuta e molto contagiosa causata dal meningococco.
La via di ingresso di questo virus è il naso-faringe e il periodo di incubazione è dai
2/10 giorni.
Il contagio è particolarmente favorito da situazioni particolari quali sovraffollamento
e scarsa igiene. Più colpito è il sesso maschile e la maggior parte dei casi si verifica
in bambini di età inferiore ai 5 anni. La notifica è obbligatoria anche per il solo
sospetto e va intrapreso entro le 24 ore l’isolamento ospedaliero.
La meningite è una malattia umana diffusa in tutto il mondo e in particolare nelle
zone a clima caldo e secco e con alta densità abitativa. La sintomatologia progressiva
si manifesta con febbre, cefalea, nausea, vomito, rigidità nucale e del dorso, delirio,
convulsioni.
La vaccinazione di massa non è consigliata per l’andamento per lo più sporadico.
MALATTIE ESANTEMATICHE.
Sulla pelle escono macchie o bolle e seguono un iter sempre uguale.
MORBILLO. È una malattia esantematica molto contagiosa tipica della specie
umana, lascia un’immunità permanente e colpisce soprattutto il bambino. Il periodo
di incubazione varia da 10 a 14 giorni e la malattia ha una fase invasiva caratterizzata
da febbre e dalla comparsa di macchie di Koplic; una fase eruttiva che va dal III al
IV giorno caratterizzata da abbassamento febbrile, comparsa dell’esantema
confluente (rosso vivo) e nuovo rialzo febbrile; e infine una fase esfoliativa che si
manifesta con impallidimento dell’esantema ed inzio della disquamazione.
Il contagio avviene direttamente per via aerea e il serbatoio di infezione è l’uomo. Il
morbillo può portare delle conseguenze nelle forme più gravi come la
broncopolmonite che specie nel primo anno di vita può risultare letale.
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L’otite può portare danni all’udito; l’encefalite acute che attacca soprattutto i ragazzi
dopo i 14 anni.
La vaccinazione è consigliata intorno al 15 mese d’età insieme a quella anti-rosolia e
anti-parotite.
ROSOLIA. È una malattia infettiva e contagiosa. È molto pericolosa se trasmessa
dalla madre al nascituro nel primo trimestre di gravidanza, invece in età adulta non è
particolarmente pericolosa infatti generalmente è benigna e si manifesta con
un’eruzione rosea sulla faccia, sul collo, sul tronco.
Dopo un’incubazione di circa 15 giorni la malattia esordisce con sintomi quali mal di
testa, lacrimazione, naso che cola, vago malessere, tosse, starnuti, febbre che versoil
4 giorno può anche essere molto alta. La febbre comincia ad abbassarsi quando
compare l’esantema e a differenza del morbillo le macchioline sono più piccole e
non diventano quasi mai emorragiche.
MALATTIE A TRASMISSIONE FECALE
Appartengono a questo gruppo le malattie in cui il virus viene eliminato dal soggetto
infetto attraverso la via intestinale con le feci mentre la via di ingresso è
rappresentata dalla bocca.
La trasmissione avviene attraverso le mani contaminate non lavate bene e portate alla
bocca oppure attraverso liquidi e alimenti contagiati. Esse sono:
EPATITE A. è una malattia infettiva a diffusione fecale, acuta e contagiosa. Il virus
che la determina è molto resistente all’ambiente esterno e viene distrutto soltanto se
sottoposto alla temperatura di 60 gradi per un’ora e 100 gradi per 5 minuti.
La malattia è trasmessa attraverso il circuito fecale orale tramite veicoli contaminati
(acqua, frutti di mare, verdure crude) o vettori meccanici quali mosche. Il periodo di
incubazione dura in media circa un mese. La sintomatologia è costituita da febbre,
anoressia, nausea, vomito. Il vaccino è consigliato soprattutto in alcune regioni come
la Puglia e la Campania e molto spesso viene combinato insieme a quello per
l’epatite B.
POLIOMELITE. E’ detta anche malattia di Heine-Medin ed è una patologia
infettiva acuta e dalla sintomatologia varia che può manifestarsi con infezioni in
apparenti o gravi paralisi. Oggi la poliomelite si è molto contenuta grazie anche
all’introduzione del vaccino ed esistono tre tipi di virus.
In passato questa malattia era particolarmente diffusa nei paesi ad alto livello
igienico soprattutto nella forma paralitica, colpendo sia bambini che adulti.
La trasmissione avviene attraverso la via digestiva, per contatto diretto o per
consumo di latte non pastorizzato, verdure o altri alimenti contaminati da acque
fognarie.
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La notifica della poliomelite è obbligatoria ma le forme non paralitiche sfuggono alla
diagnosi clinica. L’isolamento si esegue per 10 gg dai primi sintomi (in ospedale).
FEBBRE TIFOIDE.
E’ detta anche tifo addominale ed è una malattia infettiva e contagiosa causata dalla
salmonella typhi. È una malattia endemo- epidemico- ubiquitaria, a trasmissione
fecale/orale, diffusa soprattutto nei paesi a clima temperato dove le condizioni
igienico-ambientali sono depresse.
L’età più colpita è quella pediatrica ed è più esposto il sesso femminile.
È una malattia esclusivamente umana e l’unica sorgente di infezione è l’uomo malat,
convalescente e/o portatore cronico.
La malattia esordisce con febbre progressivamente crescente, malessere generale,
cefalea, lingua patinosa e arrossata ai margini. La notifica è obbligatoria a cui segue
l’isolamento in un locale , preferibilmente l’ospedale, protetto dalle mosche fin
quando non si hanno 3 colture negative (di feci e urine) eseguite a distanza di 24 ore
l’una dall’altra. Il vaccino andrebbe somministrato al personale addetto alla cura del
malato. (è sconsigliato ai bambini al di sotto dei 3 anni di vita e alle donne incinte).
MALATTIE A TRASMISSIONE EMATICA
Dette anche “Virosi ematogene” sono quelle infezioni che si trasmettono da uomo
ad uomo prevalentemente con il sangue, gli emoderivati e alcuni fluidi corporei sia
per contatto diretto sia mediante veicoli quali aghi, strumenti medicali, un’altra
modalità è anche quella verticale attraverso la placenta o il latte materno.
Esse sono:
EPATITE B.
È una malattia infettiva abbastanza contagiosa esclusivamente umana. L’uomo il
serbatoio ed è anche l’unica fonte di infezione. Il virus HBV è molto resistente
all’ambiente esterno dove può persistere fino a 6 mesi. Il virus è presente nel sangue,
nel fegato, nei liquidi organici, saliva, liquido seminale, secrezioni cervice-vaginale,
può portare al cancro al fegato o alla cirrosi epatica.
La sintomatologia dell’epatite B è molto simile a quella dell’epatite A. le principai
differenze sono costituite da un esordio più subdolo senza innalzamento della
temperatura e da un quadro clinico più severo con ittero (quando presente) di
maggiore intensità e durata.
La vaccinazione per l’epatite B è stata resa obbligatoria in Italia con la legge 165/91
per tutti i nuovi nati e per i ragazzi al 12 anno di vita.
EPATITE DELTA.
L’epatite è causata dal virus delta (HDV) capace di riprodursi solo in presenza del
virus B (HBV) .
Quindi l’infezione può verificarsi solo quando :
- contemporaneamente all’infezione dell’epatite B (coinfezione);
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- successivamente all’infezione dell’epatite B (superinfezione)
instaurando una doppia infezione tendente alla cronicizzazione.
Nei Paesi industrializzati tale infezione colpisce spesso i tossicodipendenti, gli
emofilici cioè tutti coloro che sono a stretto contatto con il sangue.
Le misure di prevenzione sono identiche a quelle dell’epatite B.
EPATITE C.
È molto simile all’epatite B ma se ne differenzia per il quadro clinico severo e per la
sua evoluzione verso la cronicizzazione.
Non sono disponibili ne sieri ne vaccini contro l’epatite C.
AIDS.
Detta anche SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA, è una
patologia che colpisce prevalentemente giovani adulti e bambini. L’infezione da HIV
si traduce in una serie di alterazioni a carico di tutte le cellule del sistema immune
con una profonda immunodepressione globale.
Il virus HIV fu scoperto nei primi anni 80.
Il contagio avviene attraverso il sangue, lo sperma, le secrezioni cervicali, e non tutti
i liquidi biologici come ad esempio la saliva.
Il virus non è molto resistente all’ambiente esterno infatti può resistere solo poche
ore al di fuori dell’organismo. L’infezione può essere divisa in tre diverse fasi:
1)l’infezione primaria: questa fase è molto simile ad altre infezioni virali acute ed è
caratterizzata da un periodo di incubazione di 3/6 settimane.
2)la fase di latenza clinica (periodi di sieropositività) che può durare un certo
numero di anni , da 3 ad oltre 15.
3)la fase terminale: la malattia è ormai conclamata con la sindrome da
immunodeficienza acquisita.
Norme di prevenzione:
- non fare uso di droghe
- evitare i rapporti sessuali occasionale
- in tal caso adoperare sempre il rpofliattico
- evitare la promiscuità
- evitare di scambiare e riutilizzare siringhe.
Norme per i soggetti a rischio (tossicodipendenti, omosessuali, emofilici, ):
-sottoporsi periodicamente ad esami clinici e di laboratorio;
-ridurre od interrompere l’uso di droghe
-evitare rapporti sessuali occasionali
-usare il profilattico
-evitare l’uso comune di siringhe
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MALATTIE A PATOGENESI TOSSINFETTIVA
DIFTERITE
È una malattia infettiva, acuta e contagiosa provocata da un bacillo aerobico, è una
malattia antica caratteristica dei mesi invernali che fino all’inizio del secolo scorso
rappresentava una delle più frequenti cause di mortalità infantile.
In Italia nel 1940 è stata resa obbligatoria la vaccinazione per tutti i nuovi nati.
La trasmissione può avvenire in maniera diretta o indiretta in quest’ultimo caso è
mediata da oggetti d’uso quali giocattoli, fazzoletti, alimenti; il periodo di
incubazione varia dai 2 ai 7 giorni e l’esordio è subdolo con febbre poco elevata,
cefalea, talora vomito o modico dolore di gola. Infatti la malattia si manifesta con
un’azione locale in sede orofaringea caratterizzata da infiammazioni.
La notifica della difterite è obbligatoria ed è consigliato l’isolamento ospedaliero del
malato per meglio gestire le complicanze.
Una volta terminata la malattia, l’ambiente va disinfestato in quanto il germe che la
determina è tenace e può sopravvivere all’essiccamento anche per diverse settimane.
La vaccinazione è obbligatoria in Italia e la prima somministrazione viene effettuata
insieme a quella antitetanica al terzo mese di vita; la seconda somministrazione viene
effettuata dopo 6/8 settimane e infine l’ultima tra il 10/11 mese di vita.
TETANO
È una malattia acuta infettiva e non contagiosa determinata dalla accidentale
penetrazione nell’organismo, di solito attraverso una ferita, di un bacillo in grado di
elaborare una potente tossina.
È una malattia molto diffusa nei paesi ad economia agricola e nelle aree
sottosviluppate e nelle zone tropicali a clima caldo umido. Invece nei paesi
industrializzati la malattia è rara. In Italia nel 1963 è stata resa obbligatoria la
vaccinazione per tutti i nuovi nati.
Esistono due forme di malattia: il tetano generalizzato e la forma localizzata.
La sintomatologia è caratterizzata da contratture di alcuni gruppi muscolari e può
portare anche alla morte.
Dal 1968n la vaccinazione è obbligatoria per tutti i nuovi nati e viene associata a
quella difterica a partire dal 3 mese di vita.
IGIENE DELL’ARIAL’ARIA è una materia prima fondamentale per l’uomo e per il mondo vegetale e
animale. Essa è costituita da un miscuglio di gas, particelle solide e liquide il cui
insieme rappresenta l’atmosfera ossia quell’involucro gassoso che circonda la Terra.
La composizione dell’atmosfera si modifica man mano che cresce la distanza dalla
Terra, infatti secondo l’altitudine essa si suddivide in 6 strati:
1)troposfera
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2)stratosfera
3)ozonosfera
4)mesosfera
5)xerosfera
6)esosfera
I principali gas riscontrabili nell’aria sono:
-OSSIGENO (21%). È un gas fondamentale per l’uomo in quanto partecipa
attivamente al fenomeno della respirazione e interviene nei fenomeni vitali in quasi
tutte le cellule.
- AZOTO (78%) Viene assorbito direttamente solo da alcune piante e diffonde
passivamente con al respirazione.
- ANIDRIDE CARBONICA (0,03%) è il prodotto catabolico della
respirazione degli esseri viventi, inoltre è prodotta dalle esalazioni
gassose dei vulcani. Essa viene assorbita dai vegetali che la
utilizzano nella fotosintesi clorofilliana. Questo gas contribuisce a
trattenere il calore irradiato dalla Terra nello spazio, regolando in
questo modo la temperatura dell’aria.
( molti gas ma soprattutto l’anidride carbonica formano una sorta di cappa che
impedisce al calore emanato dalla Terra di espandersi nell’atmosfera. Ecco perché si
parla di effetto serra: in questo modo la temperatura della Terra sale con
conseguenze terribili come lo scioglimento dei ghiacciai e conseguente aumento
temperatura.)
- ARGON (0,94%). È un gas inerte che non partecipa allo scambio
gassoso della respirazione umana.
PROPRIETA’ FISICHE DELL’ARIA sono:
temperatura: essa risente di diversi fattori quali l’altitudine infatti la temperatura
diminuisce con l’altezza; la longitudine (la maggiore incidenza dei raggi solari fa
aumentare la temperatura ad es. all’Equatore); l’alternarsi delle stagioni; la diseguale
distribuzione delle terre e delle acque.
La temperatura media dell’aria è di 15° con valori estremi di – 70° al Polo Nord e
26/28° all’Equatore.
La principali manifestazioni patologiche dell’uomo che si verificano per
l’esposizione al alte temperature sono:
il colpo di calore, il colpo di sole, l’astenia da calore, i crampi da calore.
Invece le principali manifestazioni patologiche che si verificano per l’esposizione a
basse temperature sono: l’assideramento, il congelamento.
PRESSIONE ATMOSFERICA
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È determinata dal peso dell’aria che circonda la Terra ed è inversamente
proporzionale all’altitudine. Le manifestazioni morbose che si manifestano
nell’organismo umano dopo esposizioni a pressioni differenti da quella atmosferica
sono definite BAROPATIE e si distinguono a loro volta in :
- IPERBAROPATIE che insorgono a pressione superiore a quella
atmosferica ad es. nell’immersione subacquea in apnea.
- IPOBAROPATIE che insorgono dopo esposizioni dell’organismo
umano a basse pressioni atmosferiche (mal di montagna).
UMIDITA’
Nell’aria è rappresentato dal vapore acqueo presente nell’aria stessa.
LUMINOSITA’
Viene determinata dalle radiazioni solari dirette o diffuse dal cielo; la luce solare è
molto importante per gli organismi viventi in quanto determina la formazione della
vitamina D che interviene nel metabolismo del calcio e la cui carenza è causata dal
rachitismo. Invece l’eccessiva esposizione alla luce solare può causare eritema solare
e congiuntiviti.
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Nella società moderna uno dei maggiori problemi è l’inquinamento dell’aria e l’aria
è inquinata se c’e contaminazione di qualche altro elemento oppure se quelle
normalmente presenti sono superiori ai valori normali. Gli elementi in più nell’aria
sono sostanze inquinanti che danneggiano l’apparato respiratorio.
Le sostanze inquinanti sono gas e particelle ; le particelle al di sotto dei 5 microm
sono respirabili e sono quindi le più pericolose.
I gas sono ossidi di – zolfo, - carbonio (è il più pericoloso perché si lega
all’emoglobina), - azoto 8 che è quello dell’automobile.
Le fonti di inquinamento sono soprattutto le industrie anche se oggi non sono più
pericolose come una volta; c’e poi l’inquinamento atmosferico anche questo in
diminuzione; quello in aumento invece è quello dovuto al traffico che si potrebbe
eliminare con l’utilizzo dell’idrogeno e dell’energia nucleare.
SMOG
Ci sono due tipi di smog:
- SMOG RIDUCENTE
- SMOG OSSIDANTE
LO SMOG RIDUCENTE (es a Londra). Si ha un addensamento di acqua su di una
superficie fredda, con le nuvole il sole non riesce a passare, l’aria non circola e si ha
un addensamento di polveri e fumo.
LO SMOG OSSIDANTE (es. napoli o Los Angeles). In questo caso non c’e nebbia
ma c’e un forte traffico quindi temperature molto elevate. Forte presenza nell’aria di
ossidi di azoto e carbonio.
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IGIENE DEGLI AMBIENTI CONFINANTI
(aria INDOOR)
MICROCLIMA.
Ambiente chiuso con molte persone, si ha meno ossigeno e più anidride carbonica
dunque un aumento della temperatura con perdita del benessere delle persone che
sono presenti.
I fattori fisici che caratterizzano il microclima di un ambiente confinante sono:
TEMPERATURA. I valori ottimali della temperatura dell’aria indoor sono in
relazione al sesso, all’età, allo stato di salute dell’individuo che vi abita o vi lavora;
comunque è consigliabile che si mantenga intorno ai 23/25° in inverno e siano
inferiori di qualche grado durante l’estate. La temperatura indoor dovrebbe risentire
il meno possibile delle variazioni termiche esterne.
Inoltre il calore del sole giunge sulla Terra senza bisogno di alcun mezzo (es. l’aria)
e rappresenta il calore radiante che si affianca alla temperatura dell’aria .
IRRAGGIAMENTO
il calore radiante subisce fenomeni di riflessione e di assorbimento con intensità
variabile a seconda delle caratteristiche dei corpi che ne sono investiti (pareti,
persone, pavimenti, macchinari….).
UMIDITA’
Ha una grande importanza per il benessere fisico di una persona infatti se è elevata
può favorire l’insorgenza di alcune malattie infettive e non. Il valore ottimale
dell’umidità in un ambiente varia dal 30 al 60% ed è influenzata da quante persone
vivono in un ambiente, dall’umidità delle pareti, …
VENTILAZIONE. È fondamentale in quanto un corpo caldo (es. il corpo umano) si
raffredda tanto più rapidamente quanto maggiore è la velocità del flusso d’aria da cui
viene investito. Infatti condizioni di umidità e temperature difficili da sopportare
vengono più facilmente tollerate con una adeguata ventilazione (ricambio d’aria).
VIZIATURA DELL’ARIA INDOOR
In un ambiente chiuso, con scarso o nullo movimento dell’aria, il tasso di umidità e
la temperatura vanno aumentando fino a determinare malessere e disturbi tipici del
colpo di calore. La viziatura dell’aria aumenta proporzionalmente al contenuto di
anidride carbonica e quindi per garantire il benessere degli individui è necessaria
un’adeguata ventilazione dell’ambiente.
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IGIENE DELL’ACQUA
L’acqua non è disponibile per l’uomo in quantità illimitata e quella dolce è un
elemento indispensabile per la sua sopravvivenza. Basti pensare che il fabbisogno
giornaliero è di circa due litri!
L’acqua viene utilizzata per diversi usi: l’igiene personale, le attività lavorative,
agricole e industriali.
CICLO DELL’ACQUA. L’acqua non si mantiene sempre allo stato liquido ma
attraversa diverse fasi sotto l’azione dei raggi solari. L’acqua dei mari, dei fiumi,
evapora per azione dei raggi solari; a contatto con gli strati più freddi dell’atmosfera
ricade al suolo condensandosi in pioggia, grandine, neve, ; l’acqua ricaduta al suolo
può essere assorbita dai fiumi, mari oppure viene assorbita dal terreno. Ecco che nel
sottosuolo possono formarsi delle falde acquifere.
L’APPROVIGIONAMENTO IDRICO per i fabbisogni dell’uomo viene effettuato
utilizzando:
- le acque piovane che vengono raccolte nei centri rurali in cisterne
scavate nel sottosuolo; non è potabile perché contaminata e povera di
Sali.
- Le acque telluriche sono acque piovane che, penetrate nelle rocce e
nei terreni si sono arricchite di Sali minerali.
- Le acque superficiali sono rappresentate dalle acque dei fiumi, dei
laghi, e dei bacini artificiali.
POTABILITA’
L’acqua per essere potabile deve avere una composizione chimica tale da poter
essere tollerata dall’organismo umano e non deve contenere impurità nocive per la
salute. L’acqua deve essere limpida, incolore, insapore. Qualora non presenti tali
requisiti deve essere sottoposta a processi di correzione. Un’altra caratteristica
dell’acqua è rappresentata dalla durezza totale che dipende dalla concentrazione di
sali in essa disciolti. La durezza può essere:
-temporanea. Quando i Sali (calcio e magnesio) scompaiono con l’ebollizione.
- permanenti (cloruri, solfati….)
Un alto valore della durezza indica che l’uso dell’acqua deve essere controindicato.
Invece le sostanze tossiche sono costituite da : l’argento, l’arsenico, cianuri, mercurio
e piombo che possono essere letali per l’uomo.
RIFIUTI
Per rifiuto si intende qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia
l’obbligo di disfarsi. Lo smaltimento dei rifiuti sia solidi che liquidi consiste in un
processo di raccolta , cernita, trasporto e trattamento.
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IGIENE DEGLI ALIMENTI
Gli alimenti sono delle fonti di energia; questa viene calcolata in riferimento alle kcal
che producono gli alimenti.
L’uomo mangiando introduce sostanze organiche: proteine, lipidi, glucidi, oltre a
Sali minerali, vitamine….
GLI ALIMENTI
Possono essere di origine vegetale o animale e due sono gli aspetti più importanti
degli alimenti e della loro conservazione:
deperibilità: l’alimento è attaccato dai germi ma questi non possono arrecare danno
agli uomini. Quindi la deperibilità degli alimenti non è patogena.
Salubrità: l’alimento è contaminato da germi patogeni. L’alimento diventa il veicolo
per trasmettere la malattia. Lo scopo quindi della conservazione è quello di rendere
l’alimento quanto meno deperibile e così anche non pericoloso.
Conservare un alimento significa preservarlo dalle possibili contaminazioni dalla
produzione al momento del consumo.
Inoltre in base alla velocità con la quale gli alimenti vanno incontro ad alterazioni,
possono essere così distinti:
- poco deperibili ad esempio i cereali
- deperibili ad esempio i vegetali e la carne
- molto deperibili ad es. latte e derivati.
La conservazione degli alimenti può avvenire con mezzi fisici, chimici e biologici
che agiscono in modo tale da prevenire le contaminazioni microbiche.
MEZZI FISICI
Sono basati sulla variazione della temperatura
L’impiego delle alte temperature viene utilizzato nei processi di:
- sterilizzazione : la conservazione è possibile per tempi lunghi
- pastorizzazione: la conservazione è più breve; è una pratica di
disinfezione (mira alla distruzione dei soli patogeni) e viene usata
principalmente per il risanamento del latte e dei succhi di frutta.
Invece l’impiego delle basse temperature viene usato nei processi di :
- refrigerazione: si ottiene utilizzando una temperatura intorno allo 0°
oppure pochi gradi al di sopra (+4°) come nei frigoriferi domestici;
la conservazione ha un periodo limitato, da pochi giorni ad alcune
settimane.
- Congelamento: è il metodo di conservazione che solidifica l’acqua
presente negli alimenti cosi i germi non si moltiplicano perché per
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farlo ne hanno bisogno. Utilizza temperature più basse tra – 15° e –
25° per garantire una più lunga conservazione degli alimenti.
- Surgelamento: avviene a - 45° e quindi è possibile solo a livello
industriale.
Ne il surgelamento ne il congelamento assicurano la distruzione di tutti i
microrganismi, altre tecniche più efficaci sono quelle che si basano sul metodo
dell’essiccamento: i germi hanno bisogno di una certa quantità di umidità per
svilupparsi quindi se si disidrata un alimento si determina la morte dei
microrganismi.
MEZZI CHIMICI
Più utilizzati per la conservazione degli alimenti , essi sono rappresentati
dall’aggiunta di sale, zucchero, olio, aceto, affumicatura e additivi.
- il SALE inibisce lo sviluppo microbico sia perché abbassa l’attività
dell’acqua, sia perché esercita un’azione antisettica. Il sale può
essere impiegato come tale o diluito nell’acqua (in salamoia).
- Lo zucchero è una sostanza igroscopica cioè agisce abbassando
l’attività dell’acqua e viene adoperato per la conservazione della
frutta.
- L’olio: mettendo i cibi sott’olio, si realizza un ambiente privo di
ossigeno e quindi inadatto alla crescita dei microbi.
MEZZI BIOLOGICI
Alcuni cibi vengono conservati mediante fermentazione con la quale si ha la
formazione (ad opera di alcuni microrganismi) di alcool e di acidi organici che
inibiscono lo sviluppo di germi esempio: mosto d’uva.
Con la conservazione degli alimenti si può andare incontro a dei problemi come la
tossinfezione alimentare (quando non viene fatta per bene la conservazione); le più
importanti sono :
STRAFILOCOCCO = LATTE, CREME, (nausea, mal di pancia)
SALMONELLA = uova, frutti di mare crudi (febbre)
BOTULISMO = spore che resistono anche ad alte temperature
Le tossinfezioni alimentari sono sindromi causate dall’introduzione di cibi contenenti
quantità sufficienti di germi patogeni, tossine, o sostanza tossiche.
INTOSSICAZIONE STRAFILOCOCCICA = la tossina strafilococcica è un
potente veleno inodore e incolore, molto resistente alle alte temperature; gli alimenti
in cui è presente sono il latte, le creme, i gelati, i formaggi, gli insaccati e lo
scatolame: sono il terreno ideale per lo strafilococco.
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Provoca vomito e per evitare la contaminazione dei cibi occorre eseguire alcune
norme di conservazione e di igiene degli alimenti.
SALMONELLOSI = le salmonelle sono batteri che possono causare nell’uomo
infezioni gastroenteriche (diarrea, dolori addominali, febbre) fino a determinare la
febbre tifoide o paratifoide.
Le salmonelle sono ospiti frequenti di molti mammiferi, uccelli, rettili e sono
eliminate con le feci.
Gli animali possono contaminare l’uomo direttamente oppure attraverso gli alimenti
o con l’ambiente.
La trasmissione più frequentemente avviene mediante la catena alimentare con il
consumo di acqua e di prodotti di origine animale o vegetale (specialmente i gusci
delle uova).
Altri fattori che possono determinare la malattia sono :
cottura inadeguata
conservazione dei cibi a caldo in modo da sviluppare i microbi
norme igieniche non adeguate
BOTULISMO = è la più terribile intossicazione alimentare essendo mortale nella
maggior parte dei casi ed è causato da una tossina molto velenosa, inodore, incolore
ed insapore. Esistono tre forme di botulismo:
- botulismo alimentare. Quando la tossina viene ingerita con i cibi
contaminati (è la più frequente)
- botulismo infantile. insorge quando la tossina viene prodotta
nell’intestino dopo l’ingestione di spore e si manifesta nei bambini di
età inferiore a sei mesi a causa del peculiare habitat intestinale e il
miele sembra essere un veicolo abbastanza frequente.
- Botulismo da ferita. Insorge con la penetrazione di spore attraverso
lesioni cutanee come nel caso del tetano ed è la forma più rara.
La forma varia da una forma molto lieve che non richiede l’intervento del medico
fino ad arrivare ad una molto grave che può portare alla morte in 24 h. i cibi
maggiormente coinvolti sono le salsicce ed altri insaccati, le conserve alimentari
soprattutto di produzione artigianale (es. quelle fatte in casa).
Per prevenire quello alimentare occorre osservare le norme per una corretta
preparazione e conservazione degli alimenti.
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