Una Nuova
Esperienza di Vita
con il Defibrillatore Cardioverter Impiantabile
343 638 /A /307
Informazioni per il Paziente
BIOTRONIK GmbH & Co.
Woermannkehre 1
D-12359 Berlin · Berlin
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Fax (+49 30) 6 85 28 04
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sbiotronik
sbiotronik
Una Nuova Esperienza di Vita
con il Defibrillatore Cardioverter Impiantabile
Informazioni per il Paziente
1
Indice
1 Introduzione
Lettera di saluto
2
6 Esami di controllo (follow-up) – una parte
importante della terapia
4
8
2 Il cuore ed il suo ritmo naturale
11
3 Anomalie del ritmo naturale del cuore
Quando il cuore batte troppo lentamente:
bradicardia
Quando il cuore batte troppo rapidamente:
tachicardia
Le cause delle tachiaritmie
Ritmo eccessivamente rapido del cuore
Flutter ventricolare
Fibrillazione ventricolare
16
16
16
17
19
20
21
4 L’ICD – impulsi elettrici salva-vita
Dallo shock elettrico esterno all’impulso
accuratamente dosato
L’ICD eroga sempre gli impulsi corretti
Stimolazione antitachicardica e antibradicardica
Cardioversione
Defibrillazione
Come vengono avvertiti i diversi impulsi?
Chi ha bisogno un ICD?
22
23
25
26
27
28
30
34
5 L’impianto dell’ICD
L’ICD – i singoli componenti
Un piccolo intervento chirurgico
Precauzioni immediatamente dopo l’impianto
Scheda Identificativa del Paziente ICD
35
35
38
42
44
7 Precauzioni per assicurarsi una lunga vita
con l’ICD
Come Lei deve comportarsi all’insorgere di una
fibrillazione ventricolare e dopo l’intervento
terapeutico dell’ICD
Come deve comportarsi nel caso di terapie mediche
Procedure tecniche e apparecchiature
46
50
51
56
57
8 Una nuova esperienza di vita
Il superamento di problemi psicologici iniziali
Scambiare informazioni con altri pazienti
Il Signor Wetzel, insegnante a Münster, vive dal
1990 con un ICD
65
66
69
9 Vivere attivamente ogni giorno con l’ICD
Guidare auto o motociclette, viaggiare
Sport
Fare il bagno e la doccia, nuotare
Apparecchi elettrici domestici innocui
Risposte alle più frequenti domande sull’ICD
75
75
76
77
78
79
10 L’invenzione del Defibrillatore Impiantabile
88
11 Il gruppo BIOTRONIK
89
12 Le mie note
94
13 Glossario
96
14 Annotazione di pubblicazione
72
102
3
1 Introduzione
Per la terapia permanente dei disturbi del Suo ritmo
cardiaco, il Suo medico Le ha consigliato l’impianto di
un Defibrillatore Cardioverter Impiantabile (ICD) della
BIOTRONIK.
Questo libretto si propone di darLe alcune informazioni
e consigli utili per aiutarla ad affrontare positivamente
questa nuova esperienza di vita. Le spiegheremo in
dettaglio l’affidabilità dell’ICD e le poche precauzioni
da prendere in modo che Lei possa godere per lungo
tempo della nuova qualità di vita acquisita.
Consigli per favore anche ai Suoi familiari, amici e
conoscenti di leggere questo libretto, in modo che
possano comprendere al meglio la Sua nuova condizione e contribuiscano a farLe ritrovare il più presto
possibile il gusto per la vita.
Queste informazioni non sostituiscono i colloqui con
il Suo medico. Segua, per favore, in ogni caso le sue
istruzioni. Alla fine di questo libretto abbiamo aggiunto
4
alcune pagine vuote per permetterLe di annotare
eventi particolari verificatosi durante la sua vita quotidiana e da riportare al Suo medico al successivo controllo periodico (follow-up).
L’ICD « ascolta » costantemente il Suo battito cardiaco
ed eroga impulsi elettrici solo in caso di necessità.
La funzione primaria dell’ICD, e speriamo anche la
più usata, è quella di rassicurarLa sul fatto che il Suo
cuore batte spontaneamente con un ritmo regolare.
Non occorre che Lei si riguardi eccessivamente e potrà
riprendere una vita normale ed attiva.
L’ICD è in grado di rilevare anche le forme più lievi di
tachicardia e di bradicardia o le frequenze irregolari del
Suo cuore e impedisce, nella maggior parte dei casi,
danni irreparabili erogando deboli impulsi elettrici
che il paziente portatore di ICD non nota nemmeno.
Il compito principale, e fortunatamente anche il più
raro, dell’ICD è quello di rilevare velocemente frequenze cardiache troppo rapide o fibrillazioni ventricolari pericolose – il medico le definisce tachiaritmie –
5
e di bloccarle con impulsi elettrici ad alta energia
(shock).
Un vantaggio importante dell’ICD impiantato sta nel
fatto che l’energia erogata è di gran lunga inferiore a
quella che, nella peggiore delle ipotesi, il medico di
emergenza eroga dall’esterno sul corpo del paziente.
Una sezione particolare di questo libretto è stata concepita per aiutarLa ad accettare l’impianto anche dal
6
punto di vista psicologico. Lei crederà, certamente a
ragione, che alcune cose nella Sua vita cambieranno
in modo determinante. Desideriamo comunque comunicarLe la nostra convinzione, basata sull’esperienza
di centinaia di migliaia di pazienti in tutto il mondo,
che molto probabilmente questi cambiamenti avranno
per Lei un risvolto positivo.
Si tratta di una nuova esperienza di vita. Lei dovrà
imparare a convivere con un sofisticato apparecchio
di alto livello tecnologico. L’insicurezza e lo scetticismo iniziali lasceranno il posto alla certezza che l’ICD
della BIOTRONIK Le erogherà sempre gli impulsi
appropriati in tutte le situazioni critiche per la Sua
vita. Con questa certezza Lei potrà guardare con fiducia al futuro.
7
Lettera di saluto
Cara Lettrice, caro Lettore,
se Lei legge questo libretto farà probabilmente parte
di un ampio gruppo di persone a cui, per ragioni mediche, è stato consigliato l’impianto di un sistema di
defibrillazione.
Lei si sta confrontando con una tecnologia altamente
sofisticata che può creare insicurezza e forse paura.
Gli ultimi anni della Sua vita saranno stati comunque fortemente limitati da una malattia cardiaca, da
un infarto o da aritmie ripetute e pericolose per la
Sua vita.
Lei ha effetuato molti controlli medici, deve prendere
farmaci, ma il pericolo di morte – senza altre misure
terapeutiche – non è del tutto bandito.
Molte cose che Lei vorrebbe fare devono passare in
secondo piano. Anch’io ho dovuto fare questa esperienza nove anni fa.
8
La decisione di sottoporsi all’impianto di un defibrillatore rappresenta un’occasione unica per riprendere
la propria vita normale in un tempo relativamente
breve.
Questo libretto si propone di informarLa dettagliatamente sullo stato attuale della terapia con defibrillatore che oggi ha raggiunto un altissimo livello di affidabilità. Verifichi la possibilità di incontrarsi con altri
pazienti, parli col Suo medico di fiducia anche su
possibili difficoltà di adattamento e discuta con i Suoi
familiari ed i Suoi amici sulla Sua nuova situazione
di vita.
Le insicurezze e le paure scompariranno col tempo e
Lei svilupperà una nuova qualità di vita. Dopo un certo
periodo di assuefazione, nascerà in Lei la certezza di
avere nel dispositivo impiantato un aiuto affidabile in
tutte le situazioni d’emergenza.
Scoprirà che potrà riprendere attivamente molte delle
Sue attività abituali e si sentirà addirittura pronto ad
9
intraprenderne altre, impensabili prima dell’impianto.
In questo senso, Le faccio i miei migliori auguri per
questa Sua nuova fase della vita.
Dieter Wetzel, Münster
Presidente di
Herz in Takt Defi-Liga e. V.
Gruppo di auto-assistenza
per pazienti portatori di defibrillatori
2 Il cuore ed il suo ritmo naturale
Il cuore è un muscolo cavo, grande all’incirca come
un pugno, che pompa in un minuto circa cinque litri di
sangue nel corpo umano. Per adempiere questo suo
compito di pompaggio, il cuore di una persona sana
batte normalmente dalle 60 alle 140 volte al minuto,
a seconda che sia in stato di riposo o sotto sforzo. In
media, il cuore umano batte 100.000 volte al giorno,
circa 40 milioni di volte all’anno e quasi 3 miliardi di
volte durante una vita.
Internamente il cuore è suddiviso in due parti: si
parla di cuore sinistro e di cuore destro. Entrambe le
metà del cuore sono costituite da un atrio e da un
ventricolo.
La parte destra del cuore pompa il sangue utilizzato,
di colore rosso scuro, nei polmoni dove si arricchisce
di ossigeno e raggiunge poi la parte sinistra del cuore. La parte sinistra del cuore pompa sangue ancora
inutilizzato, di colore rosso chiaro, nelle arterie principali e fornisce l’organismo di nutrimenti e di ossigeno.
10
11
atrio sinistro
nodo del seno
atrio destro
Il battito del cuore viene provocato dalla contrazione
ritmica degli atri e dei ventricoli. Ogni singola fibra
del miocardio è in grado per sé stessa di contrarsi.
Le fibre muscolari si compongono di cellule muscolari,
ognuna delle quali è dotata di una sua propria carica
elettrica. Questa carica elettrica viene orientata, si
può dire ordinata, da impulsi elettrici che nelle persone sane sono generati da un intreccio di nervi nel
cuore: il nodo del seno.
I piccoli impulsi elettrici del nodo del seno attivano
il battito del cuore e regolano le sequenze delle sue
singole fasi. Partendo dal nodo del seno, gli impulsi
viaggiano attraverso un tessuto conduttore collocato
nel miocardio. Questo tessuto si chiama sistema di
conduzione.
ventricolo destro
ventricolo sinistro
sistema di conduzione elettrica
12
Quando il sistema di conduzione è sano, tutti gli
impulsi arrivano fino alle cellule più lontane del
muscolo cardiaco. Questo è il presupposto per la contrazione ed il rilassamento ritmico di tutte le fibre
muscolari.
13
L’ECG mostra sia la frequenza cardiaca, quindi il
numero di battiti del cuore al minuto, sia la sequenza
delle contrazioni muscolari ad ogni battito del cuore.
Il medico ricava importanti informazioni sulla salute
del cuore soprattutto dall’analisi di ciascun battito
cardiaco.
14
ECG
Onda P = contrazione degli atri
QRS = contrazione dei ventricoli
Onda T = ripolarizzazione delle cellule
Onda P
QRS
Onda T
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3 Anomalie del ritmo naturale
del cuore
Il cuore può battere – in diverse combinazioni anomale descritte qui di seguito – troppo lentamente o troppo rapidamente, regolarmente o irregolarmente.
Quando il cuore batte troppo lentamente:
bradicardia
La bradicardia, la frequenza cardiaca costantemente
troppo bassa, viene giá trattata con successo come
disturbo del ritmo cardiaco tramite stimolazione elettrica. A questo scopo è stato realizzato il pacemaker.
Esistono però anche quadri clinici complessi nei quali
il cuore oltre a battere permanentemente troppo lentamente, è coinvolto anche in episodi di improvvise
tachiaritmie, cioè di flutter e fibrillazioni ventricolari
acute.
Quando il cuore batte troppo rapidamente:
tachicardia
Per le frequenze cardiache troppo alte i medici
hanno scelto le definizioni tachicardia (generale) e
16
tachiaritmia. Questi termini provengono dal greco.
Tachi (Tachys) significa rapido, veloce; cardia che
si riferisce a cuore e aritmia definisce una cadenza
irregolare.
Le cause delle tachiaritmie
Le persone con un cuore leso, che hanno già avuto
un infarto cardiaco, che soffrono di restringimento
delle arterie coronarie o di un’altra malattia cardiaca
possono essere colpite da tachiaritmie.
La palpitazione accelerata del cuore, il flutter o la
fibrillazione ventricolare sono spesso causati da un’extrasistole. Questa extrasistole è un battito anomato
17
del cuore, come se il cuore « inciampasse ». Questo
battito anomalo del cuore non viene provocato da un
impulso emesso dal nodo del seno ma dalle fibre
muscolari che si contraggono automaticamente e in
modo disordinato. Si può dire che l’attivazione elettrica
delle singole cellule avviene in modo disordinato.
Ritmo eccessivamente rapido del cuore
Sotto l’aspetto medico, il battito accelerato del cuore
viene definito come tachicardia. Ciò significa che il
cuore batte generalmente ancora in modo regolare
ma troppo rapidamente. Le conseguenze sono un
senso di debolezza generale e vertigini.
Una persona con un cuore in buono stato di salute
può sopportare facilmente un’extrasistole. Nel caso
però di un cuore già leso, può succedere che l’impulso
emesso dal nodo del seno « non rimetta in ordine il
ritmo ». Il tempo trascorso tra l’erogazione dell’impulso e la contrazione del cuore è troppo corto per
poter consentire alle singole fasi cardiache del cuore
di svolgersi in modo ordinato.
160
18
Cuore con una frequenza
di 160 battiti al minuto
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Flutter ventricolare
Fibrillazione ventricolare
Il battito accelerato diventa particolarmente pericoloso quando la frequenza supera i 250 battiti al minuto.
Questa condizione è nota come flutter ventricolare.
I ventricoli si contraggono così rapidamente che il
cuore non ha il tempo di riempirsi di sangue. In questa situazione il cuore pompa solo poco sangue nel
sistema circolatorio e la persona è prossima a perdere i sensi.
Quando il cuore supera i 300 battiti al minuto, si corre
pericolo di morte causato dalla fibrillazione ventricolare. In questo stato il muscolo cardiaco fibrilla soltanto, e non trasporta praticamente quasi più sangue
nel sistema circolatorio. La persona sviene rapidamente per mancanza di sangue nel cervello. Questa
situazione può condurre a gravissimi disturbi del cervello e di altri organi o addirittura causare la morte.
Cuore con una frequenza
di 250 battiti al minuto
20
250
300
Cuore con una frequenza superiore
a 300 battiti al minuto
21
4 L’ICD – impulsi elettrici salva-vita
Grazie al progresso della tecnologia medica, l’impianto
dell’ICD è diventato un’operazione di normale routine.
L’abbreviazione ICD significa Defibrillatore Cardioverter Impiantabile. Non è necessario che Lei ricordi
questi termini tecnici poiché tutti i medici conoscono
questa abbreviazione.
22
Dallo shock elettrico esterno
all’impulso accuratamente dosato
In questa sezione Le spiegheremo quello che l’ICD può
fare per Lei. Descriveremo i singoli componenti dell’ICD nella sezione successiva, assieme all’impianto.
L’erogazione di impulsi elettrici è
il metodo che presenta le maggiori probabilità di successo
per bloccare le aritmie cardiache. Quando ad esempio il
cuore batte troppo lentamente,
impulsi elettrici molto lievi e
regolari, erogati dai pacemaker,
possono riportare il cuore al
suo ritmo normale.
I Defibrillatori Impiantabili vengono utilizzati nella
pratica clinica già dal 1980. Essi hanno consentito di
ampliare enormemente le possibilità di terapia per i
pazienti che soffrono di tachiaritmie. Prima della loro
applicazione, il medico doveva limitarsi a prevenire
le tachiaritmia con la somministrazione dei farmaci
prescritti. Ma questa terapia non è purtroppo adatta
a tutti i pazienti. Anche il metodo dell’ablazione con
cateteri, col quale si bruciano parti determinate nel
ventricolo, non è applicabile a tutti i pazienti.
La tachicardia, come la
fibrillazione ventricolare,
prima dell’invenzione dell’ICD poteva essere bloccata solo da un
medico che applicava dall’esterno uno shock
elettrico molto forte al cuore oppure somministrava la medicazione d’urgenza. A causa
dell’imprevedibilità della fibrillazione ventricolare,
la scarica elettrica salva-vita poteva spesso essere
erogata all’ultimo minuto solo da un medico del pronto
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soccorso con l’ausilio di un defibrillatore portatile,
quando si poteva mantenere la circolazione sanguigna
del paziente con un massaggio al cuore fino al suo
arrivo in ospedale.
L’idea dell’applicazione di due grandi elettrodi metallici sul torace da parte del medico e la successiva erogazione dello shock spaventa molte persone. Ancora
maggiore è naturalmente la paura che il medico del
pronto soccorso non arrivi in tempo.
Affinché il dispositivo impiantato eroghi gli impulsi
salva-vita sempre al momento giusto è necessario che
esso riconosca le frequenze cardiache pericolose e
reagisca erogando impulsi correttivi di diversa intensità. Grazie all’applicazione della moderna microelettronica, è stato possibile integrare queste capacità
e altre funzioni terapeutiche in un piccolo dispositivo
impiantabile.
Oltre alla sua continua disponibilità terapeutica, il
Defibrillatore Cardioverter Impiantabile ha un altro
vantaggio essenziale rispetto allo shock elettrico
erogato esternamente: l’energia può essere erogata
direttamente nella regione del cuore interessata. Per
questo motivo, l’ICD svolge la sua funzione erogando
solo un decimo dell’energia di shock necessaria per
un defibrillatore esterno, anche nei casi più gravi.
L’ICD eroga sempre gli impulsi corretti
La funzione principale dell’ICD, nel caso più grave,
è quella di erogare impulsi e shock per bloccare le
fibrillazioni ventricolari e salvarLe la vita in caso di
emergenza. Lei però non deve in nessun caso temere
che l’ICD reagisca con forti shock elettrici ad ogni
variazione del ritmo cardiaco normale.
24
25
Al contrario: l’apparecchio emette normalmente
impulsi correttivi deboli, che il paziente non sente,
e questa stimolazione regolare previene spesso la
fibrillazione ventricolare.
deboli (stimolazione antitachicardica) in rapida
sequenza che, nella maggior parte dei casi (60–80 %),
consentono di bloccare l’accelerazione del battito
prima dell’insorgere di una fibrillazione.
Il medico programma l’ICD in base alla conoscenza
del Suo stato cardiaco e dei suoi limiti di resistenza.
Una importante funzione supplementare facilita enormemente il medico nella programmazione ottimale
dell’ apparecchio per le necessità di una vita attiva:
l’ICD memorizza tutte le misure terapeutiche adottate
e la storia di questi episodi. Questi dati vengono poi
letti e valutati regolarmente durante gli esami di controllo (follow-up).
L’ICD stimola il cuore anche quando esso batte troppo
lentamente (stimolazione antibradicardica). Questa
forma di stimolazione è erogata dal pacemaker. Per i
pazienti nei quali l’atrio del cuore deve essere incluso
nella terapia, è disponibile un modello speciale. Questo modello unisce le funzioni dell’ICD con quelle di
un pacemaker bicamerale.
Consideriamo ora in dettaglio i diversi livelli di terapia
dell’ICD:
Stimolazione antitachicardica e antibradicardica
La fibrillazione ventricolare viene preceduta normalmente da un battito accelerato del cuore. Nel caso di
accelerazione del battito, l’ICD eroga impulsi elettrici
26
Cardioversione
Se persiste l’anomalo battito accelerato del cuore
malgrado la stimolazione antitachicardica o si sviluppa una fibrillazione ventricolare, interviene il livello
di terapia successivo. La cardioversione (« cambio
del ritmo del cuore ») consiste in una leggera scarica
elettrica che è molto meno spiacevole di un impulso
di defibrillazione.
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Defibrillazione
Nel caso di fibrillazione ventricolare o quando gli
altri livelli di terapia non hanno avuto successo dopo
un certo tempo, l’apparecchio eroga un forte shock
elettrico che normalmente blocca efficacemente
la tachiaritmia. L’energia per questo forte impulso
può essere erogata entro 10 secondi dall’insorgere
della fibrillazione ventricolare.
elettrocatetere
ICD
Prima di erogare nuovi forti shock elettrici, il Suo
ICD controlla ogni volta se la tachiaritmia persiste.
In caso negativo, l’impulso già preparato non viene
erogato.
erogazione dello
shock tra l’elettrodo
e la cassa dell’ICD
rilevamento, stimolazione antitachicardica e antibradicardica
28
29
succedere che la muscolatura del torace e del braccio
dal lato dell’impianto si contragga brevemente e
che il paziente risenta per qualche giorno di dolori
muscolari.
Come vengono avvertiti i diversi impulsi?
Lei non sentirà nulla durante la stimolazione antitachicardica e antibradicardica. Lei noterà il successo
di questa forma di terapia soprattutto della normalizzazione del Suo ritmo cardiaco.
La cardioversione e la defibrillazione sono forme di
terapia che sono perecepite brevemente con dolore.
La maggior parte delle persone perde conoscenza per
alcuni secondi all’insorgere dell’aritmia e perciò non
sente lo shock elettrico.
Lo shock elettrico viene erogato entro una frazione
di secondo e, nella maggior parte dei casi, conclude
la situazione pericolosa per la vita. Se però questo
stato di pericolo continua, il dispositivo erogherà altri
impulsi. La maggior parte delle persone che vivono
con un ICD registrano gli shock elettrici più forti come
una sensazione di sollievo perché intervengono per
salvare la vita.
Statisticamente, l’erogazione degli impulsi ad alta
energia avviene più frequentemente nel perodo successivo all’impianto. Dopo alcuni mesi la necessità
dell’erogazione di una terapia diminuisce e molti
pazienti ICD negli anni successivi vivono senza la
necessità di cardioversione o di defibrillazione.
Le persone che restano coscienti durante lo shock,
provano un dolore come quello di un pugno nel
petto che sparisce istantaneamente. Può comunque
30
31
« Quando sono svenuto in casa, mia moglie ha
chiamato subito un medico d’urgenza. Dopo
la rianimazione mi è stato impiantato un ICD.
Fin’ora l’ICD mi ha già salvato due volte la
vita. Non mi sento particolarmente limitato
nelle mie attività dall’apparecchio e ho ricominciato presto il mio lavoro. Questo mi ha
aiutato moltissimo. »
H. K., nato nel 1949,
abita a Greven (Germania) ed è rilegatore
32
33
Chi ha bisogno di un ICD?
Nella sola Europa muoiono annualmente centinaia di
migliaia di persone a causa di un improvviso arresto
del cuore. La causa di questa morte non è dovuta solo
ad un infarto cardiaco, come generalmente si crede,
ma molto spesso ad una fibrillazione ventricolare
accompagnata da arresto circolatorio. L’impianto di
un ICD avrebbe potuto salvare molte di queste persone
decedute a causa di una fibrillazione ventricolare.
Il Suo medico Le consiglierà l’impianto di un defibrillatore
– se Lei è già stato affetto da una fibrillazione ventricolare ed è stato rianimato,
– se le Sue tachiaritmie non possono essere bloccate
da farmaci.
34
5 L’impianto dell’ICD
Grazie alla crescente miniaturizzazione e ad una
migliorata tecnologia degli elettrodi, l’impianto di un
ICD non è più un’operazione complicata. Gli apparecchi pesano meno di 90 grammi e hanno uno spessore
di un solo centimetro.
L’ICD – i singoli componenti
Nella cassa in titanio sono racchiusi un microcomputer
ed una sorgente di energia di lunga durata. Il titanio
è un metallo che, grazie alla sua elevata compatibilità
con i tessuti corporei, si presta molto bene per gli
impianti.
Nella parte superiore si trovano i connettori per gli
elettrocateteri, detti anche cateteri, che vengono
inseriti nella parte destra del cuore e trasportano gli
impulsi dell’ICD. La parte metallica di questi elettrocateteri è costituita da metalli nobili come l’argento,
il platino o l’iridio. Gli elettrodi metallici sulle punte
dei cateteri, oltre a trasferire gli impulsi, trasmettono
costantemente i segnali cardiaci al microcomputer
35
dell’ICD. I fili di conduzione sono isolati con silicone
ben tollerato dai tessuti organici. In caso di necessità
l’ICD trasferisce gli impulsi elettrici al cuore attraverso gli elettrocateteri. A questo scopo, negli elettrocateteri è integrato un cosiddetto elettrodo di defibrillazione che in caso d’urgenza trasmette impulsi di
shock al ventricolo.
Programmatore con testa
di programmazione
Il Suo medico utilizza un dispositivo esterno per programmare l’ICD secondo i Suoi bisogni personali.
Questo dispositivo viene chiamato « programmatore ».
Lo scambio dei dati tra il programmatore e l’ICD
impiantato viene eseguito senza fili (telemetria). La
testa di programmazione, collegata con un cavo al programmatore, viene semplicemente appoggiata sulla
pelle sopra l’impianto.
36
37
Un piccolo intervento chirurgico
L’ICD viene impiantato sotto il muscolo pettorale sinistro, a volte anche sotto quello destro (impianto submuscolare) o sotto la pelle (impianto sottocutaneo).
Analogamente all’impianto di un pacemaker, oggi
viene considerato come intervento medico di routine
con percentuali minime di complicazioni. In qualche
caso particolare gli ICD vengono impiantati nell’area
addominale.
L’operazione viene eseguita sotto anestesia generale,
ma negli ultimi tempi si esegue l’impianto anche con
anestesia locale.
L’elettrocatetere viene spinto, per via venosa, nel ventricolo destro del cuore e la parte terminale viene
collegata all’ICD. La punta del catetere si attacca alle
pareti del cuore in pochi giorni senza ostacolare l’attività del cuore. Lei non sentirà la presenza del catetere
poiché i vasi sanguigni e la parete interna del cuore
sono insensibili al dolore. L’elettrocatetere viene
introdotto all’interno di una vena collocata al di sotto
del muscolo pettorale e non è quindi necessario alcun
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intervento diretto nel cuore. Mediamente, l’intervento
dura circa 1–2 ore.
Al termine dell’impianto, sotto narcosi, viene indotta
una fibrillazione ventricolare e l’ICD viene testato e
programmato per le Sue necessità specifiche.
Dopo l’impianto Lei sarà attentamente controllato
ancora per alcune ore in Unità Coronarica prima di
essere spostato in normale corsia. La cicatrice dell’operazione, lunga circa 10 cm, non è appariscente dal
punto di vista estetico. La percentuale di complicazioni per questo tipo di intervento è molto bassa, circa
l’1–2 %.
Identificazione
radiologica
dell’ICD impiantato
39
« L’ICD mi è stato impiantato a causa di pericolose aritmie cardiache. Quando è stato eseguito il test di shock, nell’ambito del test di
dimissione dall’ospedale, ero pienamente
cosciente. Subito dopo, mi sono sentita nuovamente bene. Sono rimasta distesa per
alcuni minuti e poi sono andata a casa con
la certezza che l’apparecchio funzionava correttamente. Lavoro di nuovo normalmente,
pratico sport (tennis e bicicletta) e vado in
vacanza due volte all’anno, come prima dell’impianto. »
U. K., nata nel 1960, abita a Münster (Germania)
ed è impiegata legale
40
41
Precauzioni immediatamente dopo l’impianto
Immediatamente dopo l’impianto, la cosa più importante è che lei ritorni in un buono stato di salute. Il
decorso post-ospedaliero è in genere relativamente
breve.
Inizialmente, Lei dovrebbe seguire i seguenti consigli:
2 Prenda le medicine prescritte all’ora prestabilita e
segua esattamente le istruzioni del Suo medico.
2 Faccia attenzione a non prendere colpi nell’area del
Se dovesse avere qualsiasi problema o non sentirsi
bene in questo periodo, per favore informi immediatamente il medico. È importante in particolare che Lei
segnali:
– Qualsiasi perdita di sangue o di altri fluidi dai cerotti
o dai bendaggi,
– Qualsiasi infiammazione, gonfiore o riscaldamento
attorno alla zona operata,
– Qualsiasi dolore che peggiora dopo che ha avvertito
dei miglioramenti.
dispositivo impiantato.
2 Eviti, inizialmente, movimenti bruschi ed estesi
delle braccia o il trasporto di pesi importanti.
2 Eviti di indossare qualsiasi cosa che restringa la
zona dell’impianto, ad esempio indumenti contenitivi o attillati, cinture, bretelle, corsetti, ecc.
La degenza media in ospedale va da cinque a sette
giorni dopo l’impianto. Prima di essere dimesso
dall’ospedale, il medico controllerà ancora il Suo ICD.
A questo punto, il medico potrà indurre, sotto anestesia generale di breve durata, una fibrillazione che
sarà immediatamente bloccata dall’ICD.
42
43
Scheda Identificativa del Paziente ICD
Quando sarà dimesso dall’ospedale, Le sarà consegnata una Scheda Identificativa del Paziente. La scheda contiene informazioni importanti per il medico ed
il personale medico. In questa scheda vengono registrati determinati dati tecnici relativi al Suo ICD ed
i successivi esami di controllo. Troverà inoltre un
numero telefonico che Le consentirà di ricevere aiuto
in caso di domande o problemi.
2 Porti sempre con sè la Scheda Identificativa del
Paziente.
2 Mostri al medico o al dentista la Scheda Identifica-
tiva del Paziente prima di iniziare qualsiasi terapia.
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45
6 Esami di controllo (follow-up) –
una fase importante della terapia
I primi esami di controllo hanno luogo normalmente
un mese dopo l’impianto. Durante questo controllo
il medico verifica le impostazioni del Suo ICD e, se
necessario, le modifica. Lei non sentirà alcun dolore:
l’esame viene svolto usando un collegamento senza
fili (telemetrico) tra l’ICD ed il programmatore del
medico.
Il medico può vedere sullo schermo del programmatore tutte le impostazioni del Suo ICD, ad esempio
anche quanto tempo la batteria potrà ancora funzionare. L’ICD memorizza tutti gli episodi trattati consentendo così al medico di sapere esattamente come
il Suo cuore batteva al momento dell’erogazione della
terapia.
2 Tenga un diario personale nel quale Lei registra i
momenti in cui l’ICD ha erogato gli impulsi. Il medico
potrà confrontare le Sue registrazioni con i dati
memorizzati nell’ICD e valutarli i modo da ottimizzare la programmazione dell’ICD.
2 Durante gli esami di controllo informi il Suo medico
su shock ricevuti e che, secondo la Sua opinione,
non erano necessari.
Medico, paziente
e programmatore durante
gli esami di controllo
46
Gli altri esami di controllo hanno luogo periodicamente ad intervalli di tre mesi. Il Suo ICD può funzionare sempre in modo affidabile solo se Lei non manca
a nessuno di questi importanti appuntamenti.
47
« L’ICD mi è stato impiantato a causa di aritmie
cardiache e fibrillazioni ventricolari. Nel
marzo del 1999 ho ricevuto il mio primo shock.
Appartengo a quella categoria di persone
che hanno bisogno di un lungo tempo per abituarsi ad eventi di questo genere. La lettura
dei dati registrati nell’ICD, eseguita durante
gli esami di controllo, ha confermato che
l’apparecchio ha funzionato correttamente. »
B. W. abita a Bielefeld (Germania)
ed è muratore
48
49
7 Precauzioni per assicurarsi
una lunga vita con l’ICD
L’ICD può aiutarla nel modo migliore se Lei supera la
Sua paura ed è più tranquillo. Per questo motivo ci sta
particolarmente a cuore convincerLa dell’affidabilità
del funzionamento dell’ICD.
Per consentire all’ICD di aiutarLa veramente in qualunque circostanza, Le raccomandiamo di
– abituarsi a determinati comportamenti nel caso che
l’ICD debba bloccare una fibrillazione,
– informare tutti i medici curanti che Lei è portatore
di un ICD,
– evitare poche e determinate apparecchiature e procedure tecniche o di utilizzarle solo dopo aver
rispettato tutte le precauzioni.
Constaterà che le precauzioni da prendere sono di
numero inferiore a quello che Lei crede e vi si abituerà
rapidamente.
50
Come Lei deve comportarsi all’insorgere
di una fibrillazione ventricolare
e dopo l’intervento terapeutico dell’ICD
Sia preparato al fatto di poter sviluppare una forte aritmia in qualsiasi momento, a casa o altrove. Se l’aritmia
non si interrompe spontaneamente o non viene bloccata dalla stimolazione antitachicardica, l’ICD deve
erogarLe uno shock elettrico per normalizzare il Suo
ritmo cardiaco.
Nel caso in cui ci sia il pericolo dell’insorgenza
di un flutter o una fibrillazione ventricolare tenga
presente i seguenti consigli:
2 Porti sempre con sé l’indirizzo ed il numero telefonico del Suo medico e del Suo Centro Cardiologico.
2 Se sente l’inizio di una tachiaritmia (improvviso battito accelerato del cuore, capogiro), cerchi un luogo
dove si può sedere o sdraiare. Chieda a qualcuno di
restarLe accanto finché l’episodio non è finito.
2 Informi questa persona sulla necessità di chiamare
un medico di emergenza se Lei rimane incosciente
per più di un minuto.
51
Dopo la terapia di fibrillazione ventricolare,
fare attenzione a quanto segue:
2 Se Lei si sente bene dopo uno shock elettrico, significa che non ha bisogno di un trattamento medico
immediato. Se ha ricevuto lo shock durante la notte
e lo ha superato bene, può attendere il mattino successivo prima di informare il Suo medico.
2 Alla prossima occasione informi comunque il medico, personalmente o tramite un parente, su ogni
shock dell’ICD avvertito chiaramente.
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2 Spieghi al medico cosa stava facendo quando ha
ricevuto lo shock, e come si è sentito prima e dopo
l’evento. Informi il Suo medico anche se ha ricevuto
uno shock elettrico senza aver provato i sintomi di
una aritmia.
2 È molto importante che Lei riporti tutti gli shock in
modo che il medico possa valutare se l’ICD è programmato nel modo più adeguato e sta trattando le
Sue aritmie correttamente.
2 Se riceve una serie di shock o se continua ad avere
dolore, chiami immediatamente un medico o si faccia accompagnare il più presto possibile in ospedale.
53
« Durante una partita di bocce ho avuto un collasso accompagnato da fibrillazione ventricolare. Nell’ospedale dov’ero ricoverato, dopo
una analisi dettagliata, mi è stato impiantato
un defibrillatore. Fin’ora ho ricevuto quattro
o cinque terapie antitachicardiche. Fortunatamente, l’erogazione di uno shock non è
stata ancora necessaria. Quando mi accorgo
che il ritmo cardiaco comincia a diventare
irregolare, mi sdraio e mi addormento dopo
una decina di minuti. Al risveglio, mi sento
nuovamente bene. Se qualcuno mi chiedesse
se gli consiglierei l’impianto di un ICD, non
esiterei un istante a dare una risposta affermativa. »
H. B., nato nel 1936,
abita a Dortmund (Germania) ed è pensionato
54
55
Comportamento in caso di trattamento medico
Nella medicina si impiegano continuamente nuovi
dispositivi e si introducono nuove tecniche metodiche,
i cui effetti possono essere valutati solo dal medico
che le tratta.
2 Comunichi a tutti i medici che La curano che Lei è
un portatore di ICD.
2 Prima di iniziare qualsiasi trattamento, mostri la
Sua Scheda Identificativa dell’ICD, affinché il medico
sappia di non utilizzare alcun dispositivo medicale
che potrebbe interagire con l’ICD.
Dispositivi e procedure medicali che non possono
essere impiegati o che possono essere applicati solo
sotto attento controllo del medico, sono per esempio:
– Risonanza Magnetica Nucleare
– Terapia ad ultrasuoni ed elettrofisioterapia
– Defibrillazione esterna
56
– Diatermia (terapia del calore ad alta frequenza)
– Radioterapia
– Litotripsia (per es. per la rottura dei calcoli renali)
– Elettrocauterizzazione
– Ablazione
I trattamenti del tinnito o della temporanea perdita
dell’udito mediante Terapia iperbarica all’ossigeno
(trattamento in camera a pressione) sono permessi ad
una pressione assoluta di 3,5 bar (pressione ambiente
+ pressione esercitata = 3,5 bar).
Procedure tecniche e apparecchiature
L’ICD è un dispositivo medico con il più alto standard
di qualità e di sicurezza. Esso è provvisto di protezioni
contro le interferenze di altri apparecchi elettrici.
Per consentirLe di fare affidamento sull’ICD in tutte
le Sue attività, elenchiamo qui di seguito alcune procedure tecniche e apparecchiature che possono provocare dei disturbi. Lei non deve preoccuparsi di dover
limitare la Sua libertà di movimento dato che le procedure e le apparecchiature elencate sono utilizzate
solo raramente, e comunque esse comportano un
basso potenziale di interferenza.
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Attenzione!
Se svolge un lavoro all’interno di campi ad alte tensioni oppure con tecnologie complesse, deve eventualmente attendere i risultati di un’analisi relativa
al Suo posto di lavoro.
Forti campi magnetici
Eviti ambienti e situazioni in cui Lei possa essere
esposto a forti campi magnetici.
Nel caso più sfavorevole, il monitoraggio della tachiaritmia viene disattivato finché Lei si trova nel raggio
d’azione del campo magnetico. L’ICD riprende a funzionare normalmente quando Lei si allontana dal raggio d’azione del campo magnetico.
I campi magnetici sono generati specialmente da forti
correnti elettriche. Occorre quindi che Lei chieda
informazioni in presenta di tutti gli impianti elettrici
sconosciuti.
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Mantenga sempre una distanza di sicurezza rispetto
ai seguenti impianti o apparecchi elettrici:
2 sistemi di accensione degli autoveicoli
Tenga sempre una distanza di almeno 30 centimetri tra l’ICD e tutti i motori a combustione in moto.
Le bobine di accensione di questi motori funzionano
con tensioni molto alte che possono interferire
con l’ICD quando si trovano nelle sue immediate
vicinanze.
2 impianti di saldatura elettrica
2 trasmittenti radio e televisive di grande portata
2 impianti radio amatoriali e CB
2 altoparlanti
Mantenga sempre una distanza di almeno 30 centimetri tra l’ICD e gli altoparlanti hi-fi.
2 attrezzi elettrici come ad es. trapani e cacciaviti
ad accumulatore
Mantenga sempre una distanza di almeno 30 centimetri tra l’ICD e gli attrezzi elettrici.
59
« Prima dell’impianto, perdevo i sensi ogni
tanto. Ora non succede più. Per abituarmi
meglio all’ICD, frequento un gruppo di autoassistenza. Recentemente ho passato una
giornata intera all’aeroporto di Düsseldorf
dove sono stati fatti dei test su possibili interferenze del detettore di metal detector sul
mio ICD. Sono passato diverse volte attraverso il metal detector e successivamente
hanno controllato il mio ICD. I segnali elettromagnetici non hanno disturbato il funzionamento dell’ICD. »
K. K., nato nel 1945, abita a Dortmund,
operaio, ora in pensione
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61
Metal Detector (aeroporti, ambasciate ...)
I « metal detector » vengono impiegati negli aeroporti,
nelle ambasciate e in altri locali speciali per controllare che le persone non portino oggetti pericolosi.
Normalmente, i « metal detector » non interferiscono
con le funzioni del Suo ICD. Mostri tuttavia la Sua
scheda identificativa del paziente al personale di sicurezza. Lei sarà controllata in un altro modo e fatta
passare intorno all’area controllata.
Impianti antifurto (grandi magazzini, biblioteche ...)
Gli impianti antifurto utilizzati nei grandi magazzini,
nelle biblioteche o in altri ambienti disturbano solo
raramente il funzionamento dell’ICD. Gli impianti
antifurto hanno un potenziale di interferenza in grado
di attivare una terapia non necessaria.
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Si attenga per favore alle seguente
regole precauzionali:
2 Attraversi rapidamente le zone di entrata e di uscita
dei grandi magazzini e le zone adiacenti alle casse.
2 Non si appoggi contro i sensori (a volte nascosti)
installati normalmente sui lati delle zone di entrata
e di uscita.
Telefoni cellulari / senza filo
Segnalazioni di interferenze elettromagnetiche tra
telefoni cellulari / senza filo e ICD sono estremamente
rare. Gli ICD sono schermati molto bene contro i telefoni cellulari / senza filo.
Osservi comunque le seguenti regole:
Utilizzi il telefono cellulare / senza filo sempre con
l’orecchio opposto alla parte dove è impiantato l’ICD.
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Tenga il telefonino ad una distanza superiore a 30 cm
dall’ICD. Alcuni telefoni cellulari continuano ad emettere segnali finché sono accesi anche se non vengono
utilizzati. Non custodisca perciò il telefono cellulare
nel taschino interno della giacca o nella cintura o
all’interno di un raggio di 15 cm dall’impianto. L’interferenza elettromagnetica ha un effetto temporaneo.
Generalmente l’ICD funziona di nuovo regolarmente
non appena il telefono cellulare viene allontanato dal
dispositivo impiantato.
8 Una nuova esperienza di vita
Lei avrà bisogno di un po’ di tempo per abituarsi a
vivere con l’ICD. Il periodo medio di assuefazione è di
circa quattro mesi. Le insicurezze e le sensazioni
negative iniziali spariranno quando Lei imparerà ad
accettare anche emotivamente l’ICD. Deve considerare
l’ICD come se si trattasse di una polizza sulla vita.
In caso di emergenza, nessun altro apparecchio e nessuna altra terapia possono offrirLe la possibilità di
superare senza inconvenienti un’aritmia pericolosa,
dato che l’ICD è sempre con Lei ed eroga rapidamente
la terapia corretta.
I pazienti portatori di ICD non sono così numerosi
come ad esempio i pazienti portatori di pacemaker e
per questa ragione il Defibrillatore Impiantabile è
ancora abbastanza sconosciuto al pubblico. Questo
libretto può aiutarLa a far comprendere ai Suoi familiari, amici e conoscenti la sua nuova condizione. Lei
potrà condurre una vita normale ed attiva. L’ICD darà
alla sua vita quotidiana nuovi impulsi solo se Lei non
64
65
È probabile che si perda per breve tempo la fiducia in
sé stessi, che si sviluppi una certa ipersensibilità.
è assillata dal pensiero di portare nel suo corpo questo dispositivo.
Quando Lei talvolta si preoccuperà della Sua salute,
si ricordi che può riprendere le attività quotidiane che,
senza l’impiego dell’ICD, non sarebbe stato possibile
nemmeno immaginare.
Il superamento del problemi psicologici iniziali
Probabilmente, le prime settimane dopo l’impianto
non saranno facili. A Lei è affidato il compito di dover
accettare il piccolo apparecchio impiantato come parte
del Suo corpo, della Sua vita quotidiana. Il medico
considera le reazioni emotive negative successive
all’impianto e alla malattia cardiaca come tipici problemi iniziali.
66
Alcuni pazienti nel periodo immediatamente successivo all’impianto sono depressi, altri sviluppano addirittura una vera e avversione per l’apparecchio. Ma
anche un’attenzione ed una cura esagerate possono
a lungo termine pregiudicare la qualità della vita.
Reazioni negative nei confronti del « corpo estraneo »
nel petto sono normali subito dopo l’impianto. Ciò è
dovuto, in parte, al senso di dipendenza che si prova.
Ricerche sulla qualità della vita dei pazienti portatori
di ICD hanno tuttavia mostrato che spesso queste reazioni negative non sono rivolte espressamente contro
il dispositivo impiantato. La maggioranza dei pazienti
ha piena coscienza della sua malattia cardiaca solo
dopo l’impianto, quando comincia ad avvertire i miglioramenti.
L’ICD non può guarire la Sua malattia ma sarà una
« guardia » sicura e, quasi sempre, anche molto
67
discreta. Desideriamo incoraggiarLa a guardare con
fiducia al futuro citando il parere degli psicologi:
« Il paziente può considerare il suo defibrillatore come
una forma di intervento relativamente neutrale intesa
a prolungare la sua vita e a migliorarne la qualità,
e non come un apparecchio attorno al quale tutta la
sua vita deve ruotare in futuro. » (Pubblicazione: Herz/
Kreislauf 3/97)1
Scambiare informazioni con altri pazienti
Molte persone portatrici di ICD hanno fatto un’esperienza molto positiva nello scambio delle proprie sensazioni e di informazioni in gruppi di auto-assistenza
dove si incontrano persone affette da malattie simili.
L’esperienza che altre persone hanno superato bene
le loro difficoltà iniziali e lo scambio di informazioni,
aiutano a superare le difficoltà specialmente nelle
prime settimane dopo l’impianto. Associazioni nazionali e alcuni centri di impianto sponsorizzano ed incoraggiano questo tipo di organizzazione tra i pazienti.
1 Ricerca sulla qualità della vita di pazienti ICD sotto l’aspetto medicopsicologico; Stankoweit et al.
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« Cinque settimane dopo l’impiato ho ripreso
il mio lavoro di insegnante. La mia partecipazione ad gruppo di auto-assistenza, fondato
nel 1992, mi è stata di grande aiuto. Specialmente lo scambio di informazioni con gli
altri pazienti ha contribuito in modo determinante a far scomparire gradualmente la mia
paura. »
D. W., nato nel 1949,
abita a Münster (Germania) ed è insegnante
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71
Il Signor Wetzel, insegnante a Münster,
vive dal 1990 con un ICD
« All’età di 41 anni, dopo lo sport, il mio cuore ha
cominciato a battere molto rapidamente e non voleva
più smettere. Mi sentii male e persi i sensi per un
breve periodo di tempo. Il ritmo cardiaco anomalo è
stato bloccato con uno shock elettrico con l’ausilio di
un defibrillatore esterno.
Dopo essere stato sottoposto a tutta una serie di
esami elettrofisiologici e aver ricevuto farmaci antiaritmici, i medici hanno constatato che non esisteva
alcun mezzo che poteva bloccare efficacemente queste tachicardie ventricolari. I medici mi consigliarono
allora l’impianto di un defibrillatore. All’inizio non
ero d’accordo, tanto più che non avevo mai sentito
parlare di questa terapia. Infine diedi però il mio consenso e mi fu impiantato un ICD.
Dopo l’operazione ero tormentato da un senso di
insicurezza e di perplessità poiché non mi ero ancora
adattato al cambiamento della mia situazione. Su mia
richiesta, trascorsi ancora 14 giorni in una clinica di
72
riabilitazione per abituarmi alla nuova situazione. Fino
al 1993 ho ricevuto parecchi shock che hanno bloccato
le nuove tachicardie. All’inizio avevo una grande paura
dato che non sapevo quello che succedeva nel mio
cuore. Dal 1993 non ho più disturbi.
Nei primi tempi, all’infuori dei membri della mia famiglia, non ho raccontato a nessun altro che ero portatore di ICD. I defibrillatori impiantabili erano ancora
per lo più sconosciuti, anche il medico di famiglia avevano poche o vaghe informazioni su questa terapia.
Cinque settimane dopo l’impianto ricominciai a riprendere il mio lavoro di insegnante.
La mia partecipazione ad un gruppo di auto-assistenza
per pazienti portatori di defibrillatori creato nel 1992
da un giovane medico in servizio nella clinica universitaria di Münster mi è stato di grande aiuto per superare la nuova situazione. Specialmente lo scambio di
informazioni con gli altri pazienti ha contribuito a farmi perdere gradualmente la paura. Mi sentivo sempre
più sicuro perché il dispositivo impiantato ha bloccato
73
più volte aritmie pericolose e ora sono certo che posso
fidarmi completamente dell’apparecchio impiantato.
Circa sei mesi dopo l’impianto ho cominciato ad organizzare nuovamente la mia vita in modo normale. Ho
evitato lo stress nel lavoro e ho ricominciato a praticare lo sport come ad esempio il tennis e la bicicletta.
Oggi guido nuovamente anche l’auto con il permesso
del medico. Ciò non era consentito subito dopo l’impianto.
Nel frattempo porto già il terzo apparecchio ed un
nuovo elettrodo. Non penso quasi più all’ICD e mi sento
veramente sicuro. »
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9 Vivere attivamente ogni giorno
con l’ICD
Osservando solo qualche misura precauzionale, Lei
può vivere attivamente ogni giorno se la Sua condizione fisica lo consente e il Suo medico non Le ha
imposto alcun limite particolare. Quando Lei si sarà
abituato all’ICD potrà riprendere anche la Sua attività
professionale. Solo i pazienti che lavorano con apparecchiature ad alta tensione oppure con tecnologie
complesse devono eventualmente attendere i risultati
di un’analisi relativa al loro posto di lavoro.
Guidare auto o motociclette, viaggiare
Consulti il Suo medico se dopo l’impianto può guidare auto o motociclette. Si attenga comunque alle norme stradali vigenti nel Suo paese o in quello in cui
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desidera guidare. In Gran Bretagna ad esempio i
pazienti portatori di ICD non possono guidare l’auto.
Di norma, il Suo medico Le consiglia di rinunciare a
guidare l’auto, o almeno di attendere la Sua reazione
alla prima erogazione di uno shock. Successivamente
Le darà i consigli adatti al caso.
Lei potrà viaggiare senza problemi dopo aver consultato il Suo medico ed averlo informato sul tipo e sulla
durata del viaggio. Anche i viaggi in aereo, in treno o
in nave non rappresentano alcun problema.
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BIOTRONIK ha realizzato il libretto « Compagno di
viaggio » in cui sono elencati gli indirizzi delle cliniche
e delle filiali di BIOTRONIK in Italia e all’estero. Nel
« Compagno di viaggio » Lei troverà inoltre i nomi ed
i numeri telefonici degli uffici ICD della BIOTRONIK
in tutto il mondo.
accompagnato. Il permesso di esercitare lo sport
dipende essenzialmente dalle Sue condizioni fisiche
generali e dalle Sue capacità fisiche e non dal fatto
che Lei porta un ICD. Lei deve però evitare gli sport
pericolosi come l’alpinismo e il nuoto subacqueo perché, a causa della possibilità di sviluppare tachiaritmie, Lei può perdere improvvisamente conoscenza e,
malgrado la presenza di un accompagnatore, trovarsi
in una situazione molto pericolosa.
Sport
Fare il bagno e la doccia, nuotare
Lei potrà praticare le normali attività sportive come
il nuoto, la vela, lo sci o la bicicletta dopo aver consultato il Suo medico. Dovrebbe però essere sempre
L’ICD è ermeticamente sigillato all’interno del Suo
corpo e Lei può quindi fare normalmente il bagno
o la doccia e nuotare. La corrente non viene condotta
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nell’acqua anche quando Lei riceve forti impulsi di
shock.
Tenga però presente che in caso di una aritmia Lei
può perdere temperamente conoscenza. Per questa
ragione Le raccomandiamo di nuotare solo in compagnia di qualcuno o sotto l’osservazione permanente
di un soccorritore professionista informato sulla Sua
malattia cardiaca.
Risposte alle più frequenti domande sull’ICD
In questa sezione abbiamo risposto alle domande che
vengono poste più frequentemente e che riflettono
talvolta ancora una certa preoccupazione durante la
sua attivitá quotidiana.
Cercheremo di dissipare gli ultimi dubbi.
Dopo la lettura di questo libretto, Le sembrerà probabilmente di conoscere già alcune delle risposte.
Apparecchi elettrici domestici
Nelle attività domestiche vengono spesso utilizzati
apparecchi elettrici. Gli apparecchi domestici elencati
qui di seguito normalmente non disturbano il funzionamento dell’ICD, a condizione che si trovino in uno
stato di perfetto funzionamento:
– apparecchi elettrici domestici
– radio, televisori e videoregistratori
– coperte scaldaletto
– cucine elettriche, inclusi i forni a microonde
– computer, fax
– rasoi e spazzolini da denti elettrici
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Possono altri apparecchi interferire col mio ICD?
Le impostazioni (la programmazione) del Suo ICD non
possono essere modificate da nessun apparecchio
elettronico, eccetto il programmatore che usa il Suo
medico. Forti campi magnetici, che però si incontrano
raramente o che si possono evitare facilmente, possono inibire la funzione di monitoraggio delle tachiaritmie dell’ICD.
2 Si allontani dalla sorgente del campo magnetico e
l’ICD riprenderà a funzionare normalmente.
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Gli impianti antifurto utilizzati nei grandi magazzini e
nelle biblioteche hanno un potenziale di interferenza
in grado di attivare una terapia non necessaria.
2 Attraversi rapidamente le zone di entrata e di uscita
dei grandi magazzini e le zone adiacenti alle casse.
2 Non si appoggi contro i sensori (a volte nascosti)
installati normalmente sui lati delle zone di entrata
e di uscita.
Cosa sento fisicamente dopo che l’ICD è stato
impiantato?
L’ICD è posto in una tasca sottocutanea nell’area pettorale e può essere visto come un piccolo rigonfiamento.
Dapprima può sembrarLe estraneo a causa del peso,
ma dopo pochi mesi Lei vi si abituerà. Gli elettrodi corrono sottopelle dall’ICD alla zona sub-claveare. Sono
così sottili che Lei difficilmente riuscirà a sentirli
quando le cicatrici dell’operazione saranno guarite.
80
Come vengono avvertiti i diversi livelli di terapia
dell’ICD?
Quando è necessario, l’ICD eroga automaticamente
impulsi elettrici di intensità variabile. La maggior parte
delle aritmie può essere bloccata con deboli impulsi
che Lei non avvertirà.
Gli shock elettrici sono richiesti raramente. La maggior parte delle persone perde conoscenza per alcuni
secondi all’insorgere dell’aritmia e perciò non sente
lo shock elettrico. Se Lei dovesse restare cosciente
durante lo shock, proverebbe un dolore come quello
di un pugno nel petto che sparisce istantaneamente.
L’ICD curerà la mia malattia?
La risposta è purtroppo no. L’ICD non può curare o
migliorare la Sua patologia cardiaca, la causa dell’insorgere delle aritmie.
Però combattendo l’aritmia, cioè il sintomo della Sua
malattia, Le permette di condurre una vita normale,
senza il costante assillo di una pericolosa aritmia.
81
Posso interrompere la terapia farmacologica dopo
l’impianto dell’ICD?
Solo il Suo medico può rispondere a questa domanda
dato che ciò dipende dalle Sue condizioni personali.
Molti pazienti possono vivere dopo l’impianto dell’ICD
senza dover assumere costantemente farmaci.
Spesso però il trattamento con l’ICD viene accompagnato da una terapia farmacologica in modo da dare
un supporto extra al cuore e di minimizzare il numero
delle aritmie che richiedono l’erogazione di shock per
lunghi periodi di tempo.
Non può in nessun caso decidere Lei e deve seguire
sempre scrupolosamente le indicazioni del Suo
medico.
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Lo shock dell’ICD può essere pericoloso per gli altri?
Se qualcuno Le tocca il torace o la schiena mentre
viene erogato lo shock, può avvertire un tremore ed
una piccola corrente. Questa corrente è completamente innocua ed indolore. Le persone che sono informate sulla Sua situazione non si preoccuperanno o
spaventeranno senza motivo.
Come sarà la mia vita sessuale?
Non dovrà limitare la sua vita sessuale. Alcuni portatori di ICD temono l’atto sessuale perché la frequenza
cardiaca aumenta. L’ICD è programmato in modo
da distinguere un ritmo accelerato naturale da una
tachiaritmia.
Posso morire in pace con l’ICD?
Alcune persone temono di non poter morire in pace
con un ICD impiantato. Quando, un giorno, il cuore
perderà la sua forza come in tutte le altre persone,
nessun impulso elettrico potrà farlo di nuovo battere.
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Posso estendere la vita di servizio dell’ICD stando
attento a ciò che faccio?
No. La vita di servizio dell’ICD non dipende dal Suo
livello di attività fisica. Se Lei praticherà regolarmente
una vita attiva, secondo le Sue possibilità fisiche, contribuirà a prevenire forti aritmie.
Quanto dura il mio ICD
e quando è necessario sostituirlo?
L’ICD è dotato di batterie di lunga durata e può funzionare fino a sette anni prima di dover essere sostituito.
La batteria si scarica tanto più rapidamente quanto
più spesso l’ICD eroga gli impulsi ed in funzione dell’energia erogata ad ogni impulso. Durante gli esami
di controllo, il Suo medico ottiene informazioni su
quanti shock sono stati erogati e per quanto tempo
ancora la batteria può funzionare. Per questo motivo
è molto importante per il funzionamento dell’ICD, e
anche vitale per Lei stesso, rispettare le date stabilite
degli esami di controllo.
84
Come viene sostituito un ICD?
Lei riceverà un nuovo ICD prima dell’esaurimento
completo della batteria. Il medico opererà un taglio al
di sopra della vecchia cicatrice dell’impianto, rimuoverà il vecchio ICD e lo sostituirà con uno nuovo. Normalmente, gli elettrodi possono essere riutilizzati e
per questo motivo l’operazione di sostituzione è più
breve di quella del primo impianto.
85
« Nel 1997 è subentrata un’aritmia con fibrillazione ventricolare. Dopo due svenimenti, sono
stato ricoverato nella clinica, dove prima io
stesso ero primario, e mi hanno impiantato
un ICD. La qualità della mia vita non è limitata
dall’ICD: gioco a golf e viaggio spesso. Fin’ora
l’ICD non è dovuto entrare in azione, ma se
dovesse succedere qualcosa, sò che posso
fidarmi completamente dell’ICD. Considero
molto importante essere bene informati e
ragionevolmente consigliati prima dell’operazione per scacciare preoccupazioni o paure
infondate. »
Dr. med. K. R., nato nel 1926,
abita a Münster ed è primario in pensione
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10 L’invenzione del
Defibrillatore Impiantabile
Nel 1967 un collega del medico americano Prof.
M. Mirowski morì improvvisamente a causa di una
fibrillazione ventricolare. Il Prof. Mirowski fu molto
colpito dalla perdita dell’amico e collega senza che
avesse potuto aiutarlo. Egli concentrò allora tutti i
suoi sforzi nello sviluppo di un apparecchio in grado
di proteggere le persone affette da tachiaritmie dalla
morte improvvisa per arresto del cuore. Era la data
di nascita del Defibrillatore Impiantabile.
Nel 1980 fu impiantato per la prima volta un ICD ad
un paziente negli USA. Nel 1984 fu impiantato il primo
ICD in Europa. Da allora si è avuto un tasso di sviluppo
straordinario. Attualmente nel mondo intero ci sono
già centinaia di migliaia di persone che portano un ICD.
11 Il gruppo BIOTRONIK
Le origini dell’azienda BIOTRONIK risalgono alle attività di ricerca del fisico Max Schaldach nella Facoltà
di Fisica dell’Università Tecnica di Berlino. Il futuro
fondatore dell’azienda sviluppò in quella sede il primo
pacemaker tedesco.
Nel 1963 il Prof. Dr. Schaldach fondò la BIOTRONIK.
Nei 40 anni trascorsi, la BIOTRONIK è diventata un’azienda di tecnologia medica di importanza internazionale con centri di ricerca e di produzione nel mondo
intero.
Oltre 2500 dipendenti altamente motivati sviluppano
e producono sistemi per la terapia antibradicardica e
antitachicardica, la cardiologia interventistica e l’elettrofisiologia.
La lunga esperienza del personale, l’affidabilità e l’efficienza dei prodotti come ad esempio i pacemaker e
i Defibrillatori Impiantabili hanno fatto di BIOTRONIK
un partner stimato dai medici e dai pazienti.
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12 Le mie note
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13 Glossario
Diastole: Rilassamento del muscolo cardiaco, breve
pausa del cuore
Aritmia: Battito irregolare del cuore
Elettrocardiogramma (ECG): Rappresentazione grafica delle sequenze di eccitazione elettriche nel cuore
che consente al medico di riconoscere le fasi individuali di un singolo battito del cuore
Arterie coronarie: Arterie che alimentano il cuore
con sangue
Asistolia: Arresto cardiaco
Endocardio: Membrana interna delle cavità cardiache
Atrio: Cavità nella parte superiore del cuore; atrio
sinistro e atrio destro
Epicardio: Membrana esterna del cuore
Blocco: Interruzione temporanea o permanente del
sistema di conduzione elettrica nel cuore
Extrasistole: Battito del cuore al di fuori del ritmo
normale; può provocare una tachiaritmia o una fibrillazione
Bradicardia: Battito lento del cuore
Cardiomiopatia: Malattia del muscolo cardiaco
Farmaci antiaritmici: Farmaci contro i disturbi del
ritmo
Catetere (elettrocatetere): Filo isolato che trasmette
impulsi elettrici dall’ICD al cuore
Fibrillazione ventricolare: Contrazioni rapide e disordinate delle singole fibre del muscolo cardiaco
Contrazione: Contrazione del muscolo cardiaco
Infarto del miocardio: Infarto del cuore; le arterie
coronarie si occludono a causa di trombi; una parte
del muscolo cardiaco muore e viene sostituita da tessuto cicatriziale.
Defibrillazione: Scarica ad alta energia (shock elettrico) per normalizzare il ritmo cardiaco
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97
Ipertensione: Pressione sanguigna eccessiva
Miocardio: Muscolo del cuore
Nodo del seno: Pacemaker naturale nell’atrio destro
del cuore
Programmabilità: Possibilità di modificare i parametri dell’ICD dall’esterno senza intervento chirurgico
Ritmo sinusale: Trasmissione elettrica di un impulso
generato nel nodo del seno, che viaggia attraverso il
cuore e determina con la contrazione delle camere
del cuore; si ripete 60–80 volte al minuto
Stimolazione antitachicardica: Erogazione di impulsi
elettrici al muscolo cardiaco per bloccare una tachiaritmia.
Stimolo: Impulso elettrico erogato al cuore; provoca
la contrazione o blocca una tachicardia
Tachicardia: Ritmo accelerato anormale del cuore;
più di 100 battiti al minuto
ventricolare: Che concerne il ventricolo
Ventricolo: Cavità inferiore del cuore
Sincope: Svenimento provocato dal malfunzionamento
del cuore
Sistole: Contrazione del muscolo cardiaco; azione di
pompaggio del cuore
Stimolazione antibradicardica: Erogazione di impulsi
elettrici al muscolo cardiaco per ripristinare il ritmo
cardiaco normale (pacemaker)
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« Mi sento più sicura dopo l’impianto dell’ICD
dato che prima, a volte, cadevo e perdevo i
sensi. Dopo l’impianto non è più successo.
Fin’ora l’ICD ha erogato un solo shock ed ho
impiegato circa un’ora per assimilare questo
evento. Quindi ho continuato a lavorare normalmente. Ho informato solo il mio medico di
famiglia sullo shock ricevuto poiché la settimana successiva avevo comunque un appuntamento per gli esami di controllo. Questi
esami hanno confermato che lo shock erogato
era necessario ed ha impedito conseguenze
ancora più gravi. »
R. E., nata nel 1956, abita a Werne (Germania)
ed è impiegata nel’commercio
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14 Annotazione di pubblicazione
Ringraziamo i membri del gruppo di auto-assistenza
per pazienti portatori di defribrillatore « Defi-Liga e. V.
Münster » per la loro pronta collaborazione nella realizzazione di questo libretto.
Disegno grafico
Dr. Hans Theissen, Berlin
Fotografie dei pazienti
Dagmar Ossig, Münster
© BIOTRONIK GmbH & Co., 2003
Tutti i diritti riservati.
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Una Nuova
Esperienza di Vita
con il Defibrillatore Cardioverter Impiantabile
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Informazioni per il Paziente
BIOTRONIK GmbH & Co.
Woermannkehre 1
D-12359 Berlin · Berlin
Tel (+49 30) 689 05 –600
Fax (+49 30) 6 85 28 04
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