Nel centenario della nascita di Dmitrij Šostakovič Mstislav Rostropovič e Vladimir Jurowski
dirigono la sinfonia “Leningrado”
Parma, Teatro Regio 16 gennaio 2006, ore 20.30,
Auditorium Paganini 4 febbraio 2006, ore 20.30
Nel centenario della nascita di Dmitrij Šostakovič, il Teatro Regio di Parma celebra il grande
compositore russo presentando la sua opera più celebre, la sinfonia in do maggiore “Leningrado” in
due distinte esecuzioni che si avvarranno della presenza di due prestigiosi direttori russi alla testa di
due importanti complessi sinfonici italiani.
Al Teatro Regio lunedì 16 gennaio Mstilav Rostropovič salirà sul podio della Filarmonica Arturo
Toscanini successivamente il 4 febbraio all’Auditorium Niccolò Paganini sarà la volta di Vladimir
Jurowski alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. In entrambi i casi, dunque, a
dirigere il capolavoro sinfonico di Šostakovič sono due maestri di origine russa e appartenenti a
generazioni diverse, chiamati a Parma in un confronto di interpretazioni ricco di valore e significato. Il
concerto della Filarmonica Toscanini diretto da Rostropovič il 16 gennaio intende inoltre ricordare la
figura di Arturo Toscanini nella ricorrenza del quarantanovesimo anniversario della scomparsa del
Maestro, che per primo negli Stati Uniti diresse la sinfonia “Leningrado”.
La Settima Sinfonia, “dedicata alla città di Leningrado”, fu composta di getto - «con un unico tratto di
penna» - nel caos drammatico dei primi mesi di assedio. Nikolas Slonimskij la definì una
Blitzsymphonie, in risposta alla Blitzkrieg nazista. I primi tre movimenti furono scritti a Leningrado,
l’ultimo a Kujbysev, una cittadina degli Urali, dove il governo aveva fatto sfollare i principali artisti
dell’Unione Sovietica. La Settima Sinfonia fu terminata in dicembre ed ebbe la prima esecuzione pochi
mesi dopo, il 5 marzo 1942, nella medesima località, con i musicisti del Teatro Bol’šoj, anch’essi
trasferiti negli Urali, sotto la direzione di Samuil Abramovič Samosud.
La storia di questo lavoro è un capitolo a sé nell’affresco terribile della Seconda Guerra Mondiale. La
Settima incarnò immediatamente lo spirito di resistenza al nazismo. Il 9 agosto 1942 la Settima risuonò
anche a Leningrado, nella Sala della Filarmonica, mentre la città sotto assedio era ridotta in condizioni
terribili. Gli abitanti non riuscivano nemmeno a seppellire i corpi delle persone, che morivano di fame a
migliaia nelle case e per la strada. Dopo che la musica era giunta negli Stati Uniti in microfilm, con un
viaggio avventuroso attraverso la Persia e l’Egitto, la Settima fu eseguita il 19 luglio a New York,
dall’orchestra della NBC diretta da Arturo Toscanini.
Teatro Regio - lunedì 16 gennaio 2006, ore 20.30 Turno A
FILAMONICA ARTURO TOSCANINI - Direttore MSTISLAV ROSTROPOVICˇ
Auditorium Paganini - sabato 4 febbraio 2006, ore 20.30 Turno C
ORCHESTRA SINFONICA DI MILANO GIUSEPPE VERDI Direttore VLADIMIR JUROWSKI
DMITRIJ ŠOSTAKOVIČ Sinfonia n. 7 in do maggiore op. 60 “Leningrado”
Mstislav Rostropovič
Celeberrimo violoncellista e direttore d’orchestra, nonché ardente attivista per i diritti umani, senza di lui la musica
contemporanea sarebbe impensabile. Il 27 marzo 2002, giorno del suo settantacinquesimo compleanno, il «London Times» lo ha
definito «il più grande musicista vivente». È nato nel 1927 a Baku, nella famiglia del noto violoncellista Leopold Rostropovič e
della pianista Sofia Fedotova-Rostropovič. All’età di quattro anni sua madre iniziò a insegnargli a suonare il piano. A otto anni ha
iniziato a prendere lezioni di violoncello con il padre e a tredici anni ha tenuto la sua prima performance come solista in
un’orchestra. Nel 1946 si è diplomato a pieni voti al Conservatorio di Mosca, perfezionandosi in violoncello, piano e
composizione (il suo professore di strumento è stato Dmitrij Šostakovič). Dopo aver terminato la scuola postdiploma nel 1948,
già professore in Conservatorio, ha iniziato a prendere lezioni private da Leo Ginsburg. Il suo debutto come direttore
d’orchestra ha avuto luogo a Gorki (l’attuale Nižnij Novgorod), dove ha diretto la Filarmonica di Stato di Gorki. La sua tempra
artistica, straordinariamente vivace, ha impresso un forte impeto alle sue attività di promoter e di direttore. È stato il primo in
Unione Sovietica a promuovere festival musicali: a lui si deve l’idea del primo Festival di Musica Contemporanea di Gorki nel
1962. Su sua richiesta, Šostakovič abbozzò il programma di un festival di proprie opere. Rostropovič realizzò questo grandioso
progetto anni dopo, ma esattamente come era stato concepito dal Maestro. Festival intitolati a Šostakovič si sono tenuti a San
Pietroburgo (1997), Londra (1998), Tokyo (1998), Chicago (1999) e New York (2002). La feconda e regolare collaborazione con
la London Symphony Orchestra ha permesso a Rostropovič di realizzare allo stesso modo grandi festival dedicati a Prokof’ev
(1991), Britten (1993) e Schnittke (1994). Poco dopo la sua partenza dall’Unione Sovietica, nel 1974, è diventato il direttore della
National Symphony Orchestra di Washington DC (NSO). Durante i diciassette anni (1977-94) della collaborazione con la NSO
ha diretto più di cinquanta opere diverse, alcune delle quali eseguite per la prima volta. La lista delle sue première come direttore
d’ochestra comprende lavori eccezionali, quali il Requiem polacco di Penderecki, la Sesta Sinfonia di Schnittke e la Novelette di
Lutoslawski (dedicata a Rostropovič), nonché Timbres, espace, mouvement di Dutilleux (quest’ultima dedicata ai due direttori Charles
Münch e Rostropovič). Ha dedicato gran parte della sua carriera alla musica del Ventesimo secolo. Il suo interesse verso la
musica contemporanea lo ha portato a dirigere le prime mondiali di circa settanta lavori per orchestra e nove opere, fra cui
Aquarium di Gubajdulina (Genova, 1991), Vita con un idiota di Schnittke (Amsterdam 1992), Oh, Those Russians di Tarnopolsky
(Evian, 1993), e Lolita di Šchedrin (Stoccolma, 1994). Le sue incisioni come direttore d’orchestra – La dama di picche, Evgenij
Onegin, Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, Tosca, tutte le sinfonie di Šostakovič, Canti e danze della morte di Musorgskij, i
Concerti per violino di Prokof’ev e Šostakovič – oltre a quelle, numerosissime, come violoncellista, sono diventate un
indiscutibile esempio per le nuove generazioni di musicisti e hanno ricevuto premi internazionali quali Grammy, Gramophone,
Académie Charles Cros, Académie du Disque français, EMI Classics. È riconosciuto internazionalmente come un aperto
difensore dei diritti civili. Fra le sue rinomate iniziative per garantire la dignità umana spiccano la coraggiosa difesa di Aleksandr
Solženicyn e il suo viaggio a Mosca nel 1991 – a rischio della propria vita e della propria libertà – per raggiungere coloro che
nella Casa Bianca russa resistevano al tentativo di colpo di stato. Per il suo sostegno è stato insignito del Premio di Stato di
Russia. Nel 1991, insieme a Galina Vishnevskaya, ha fondato a Washington la Fondazione Vishnevskaya-Rostropovič per la
salute e il futuro dei bambini in Russia. Ha ricevuto cinquanta lauree honoris causa e più di centotrenta riconoscimenti
internazionali, fra cui la Légion d’honneur, il titolo di Knight Commander of the Order of the British Empire e quello di
Chevalier des Arts et des Lettres. Nel maggio del 1995, è stato insignito del Polar Prize, l’equivalente del Premio Nobel nel
mondo della musica. Prima di abbandonare l’Unione Sovietica aveva ricevuto il Premio Stalin ed era stato nominato Artista del
Popolo dell’Unione Sovietica, allora massimo riconoscimento della nazione. Dall’ottobre 2002 collabora regolarmente con la
Filarmonica Arturo Toscanini sia come solista sia come direttore ospite. Il 16 gennaio 2004 ha diretto il concerto della
Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza nel Duomo di Parma nel 47° anniversario della
morte di Arturo Toscanini, eseguendo la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi (produzione realizzata nello stesso periodo presso il
Teatro Municipale di Piacenza con regia e videoproiezioni di Pier’Alli).
Vladimir Jurowski
Nato a Mosca, Vladimir Jurowski ha compiuto la prima parte dei suoi studi musicali nella città natale, inizialmente con il padre e
quindi presso il Conservatorio. Nel 1990 si è stabilito con la famiglia in Germania e ha portato a termine la sua formazione
presso le accademie musicali di Dresda e Berlino, perfezionandosi con Colin Davis, Rolf Reuter e Semion Skigin. Nel 1995 ha
debuttato al Festival di Wexford, dove ha diretto Notte di maggio di Rimskij-Korsakov, che lo ha rivelato come uno dei direttori
più interessanti della sua generazione. Dopo aver lavorato alla Komische Oper di Berlino, ha diretto concerti sinfonici con
l’Orchestra della Welsh National Opera di Cardiff, l’Orchestra Verdi di Milano e l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.
Nell’aprile del 1996, il suo brillante debutto al Covent Garden, con Nabucco, è stato molto apprezzato sia dal pubblico che dalla
critica («ha una visione sorprendentemente sicura della partitura. Di nuovo, per favore, e presto», ebbe a scrivere quell’anno
Rodney Milnes sul «Times»). Nel 1997 ha partecipato al Maggio Musicale Fiorentino e al Festival di Echternach, con l’Orchestra
Filarmonica di Lussemburgo. Nello stesso anno è stato impegnato con il Rossini Opera Festival, dove ha diretto una nuova
produzione di Moïse et Pharaon, il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma (con
la prima esecuzione italiana della Sinfonia n. 8 di Henze) e il Teatro Real di Madrid. Dal 1998 è stato regolarmente ospite di
alcune delle più prestigiose istituzioni musicali europee, come il Teatro La Fenice di Venezia, il Festival Internazionale di
Edimburgo, l’Opéra Bastille di Parigi, il Teatro Comunale di Firenze, la Oslo Philharmonic, il Teatro San Carlo di Napoli, la
English National Opera, la Bayerischer Rundfunk, l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, la Semperoper di Dresda, la Los
Angeles Philharmonic, la Russian National Orchestra, la London Philharmonic, la Gürzenich Orchester di Colonia, la City of
Birmingham Symphony Orchestra, la Rotterdam Philharmonic Orchestra, l’Ensemble Intercontemporain di Parigi. Nel
dicembre del 1999 è salito per la prima volta sul podio del Metropolitan, con Rigoletto, mentre il suo debutto sinfonico negli Stati
Uniti ha avuto luogo con la Minneapolis Symphony Orchestra nel marzo 2001. Di particolare rilievo il suo recente ritorno al
Metropolitan, per Evgenij Onegin, Jenufa e La dama di picche, e al Teatro Comunale di Bologna, per La dama di picche, La sposa venduta
e Jolanta. La sua discografia comprende, fra l’altro, la prima incisione assoluta della cantata Exil per soprano e orchestra da
camera del compositore georgiano Giya Kancheli (Ecm, 1994), L’étoile du Nord (Naxos-Marco Polo Records, 1996), Werther
(BMG, 1999) e un Cd di musiche di Milhaud, Debussy e Tomasi (Arte Nova, 1999). Nell’estate del 2000 è stato nominato
direttore ospite principale dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna e l’anno successivo ha assunto lo stesso incarico per
l’Orchestra Verdi di Milano. Recentemente è diventato direttore musicale del Glyndebourne Festival Opera. Nel 2000 ha vinto il
Premio Franco Abbiati della critica quale migliore direttore dell’anno.
Filarmonica Arturo Toscanini
La Filarmonica Arturo Toscanini, complesso sinfonico di livello internazionale dell’omonima Fondazione musicale, ha sede a
Parma ed è intitolata al grande direttore d’orchestra che nella città emiliana ebbe i suoi natali nel 1867 e che è universalmente
riconosciuto come uno dei simboli mondiali della musica. La dimensione internazionale della Filarmonica e il suo valore
artistico, sin dal debutto nel giugno 2002 al Festival de Musique di Strasburgo, si sono subito imposti all’attenzione del pubblico
e della critica sia in termini di qualità che di fantasia. Unanime il plauso dei media e l’interesse dei maggiori operatori musicali
italiani e stranieri, che hanno immediatamente rilevato il vibrante entusiasmo dei suoi oltre cento componenti, ponendola sul
piano delle migliori orchestre internazionali. Sotto la guida del Maestro Lorin Maazel, che dal maggio 2004 ne ha assunto la
direzione musicale, l’orchestra si dedica con crescente successo al grande repertorio sinfonico, avvalendosi anche della
collaborazione di direttori e solisti di fama internazionale, quali Zubin Mehta, Mstislav Rostropovicˇ, Georges Prêtre, Yuri
Temirkanov, Kurt Masur, James Conlon, Charles Dutoit, Eliahu Inbal, Rafael Frühbeck de Burgos, Jeffrey Tate, Gianluigi
Gelmetti, Gary Bertini, Dmitrij Kitajenko, Michel Plasson, Heinrich Schiff, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Sergej Krylov,
Stanislav Bunin, Maxim Vengerov. La Filarmonica Arturo Toscanini tiene concerti in tutto il mondo: tra le tournée realizzate e
in programma spiccano quelle in Spagna, Francia, Svizzera, Ungheria, Turchia, Stati Uniti, Cina, Israele. Intensa anche l’attività in
Italia, dove l’orchestra viene regolarmente invitata a esibirsi nelle più importanti manifestazioni musicali, tra cui Settembre
Musica, il Festival pianistico internazionale Arturo Benedetti Michelangeli di Brescia e Bergamo, il Bologna Festival, la Sagra
Malatestiana di Rimini, mentre a Parma tiene i propri concerti presso l’Auditorium Niccolò Paganini. Molte le iniziative culturali
e di sostegno sociale che hanno visto protagonista la Filarmonica. Insieme a Lorin Maazel ha eseguito la Nona Sinfonia di
Beethoven nella Basilica della Natività di Betlemme e nella Henry Crown Symphony Hall-Jerusalem Theatre di Gerusalemme in
occasione del “Concerto per la Vita e per la Pace”, trasmesso in mondovisione il 25 dicembre 2004. Con Zubin Mehta, il 30
gennaio 2005, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, ha tenuto un concerto a sostegno delle popolazioni del Sud-Est
asiatico colpite dal maremoto, eseguendo la Messa da Requiem di Verdi. Con Georges Prêtre ha realizzato, sempre quest’anno, il
progetto “Verdi e la Francia” che, oltre ai concerti al Teatro Verdi di Busseto e al Palais Garnier di Parigi, comprende la
produzione di un Dvd con musiche di Verdi e Berlioz e suggestive immagini dei luoghi verdiani. Il 2005 può essere definito
anche come l’anno dei “grandi viaggi” nel nome della cultura musicale italiana. Sei le tournée: Spagna, Germania, Francia,
Giappone, Svizzera, Grecia, oltre a numerose esibizioni in festival e teatri italiani. Il 25 ottobre si è conclusa a Tokyo la lunga
tournée in Giappone, il cui successo ha portato subito a un un nuovo accordo con la Japan Arts per il ritorno della Filarmonica
nel Paese asiatico nel 2007. Nel corso della stessa tournée la Filarmonica e il Maestro Maazel sono stati protagonisti della prima
edizione del Festival internazionale Arturo Toscanini, progetto pluriennale che legherà l’orchestra alle più grandi capitali culturali
del mondo. Alla tournèe in Giappone è seguito un tour europeo che ha visto la Filarmonica impegnata a Dortmund, Lucerna,
Gubbio, Amburgo, Salonicco, Roma e Piacenza. A conferma della sua natura internazionale, il concerto di Roma del 13
dicembre 2005 è stato seguito da ben trentotto – su quaranta – ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. Tra i programmi
futuri spicca, in occasione del cinquantenario della morte di Arturo Toscanini, il viaggio che nel gennaio 2007 l’orchestra
realizzerà negli Stati Uniti, ripercorrendo le tappe delle due storiche tournée che il grande Maestro compì nel 1920, con
l’Orchestra Arturo Toscanini, e nel 1950, con la NBC Orchestra. Nell’agosto 2007, la Filarmonica si recherà in tournée in
America Latina, dove, in ricordo del debutto di Toscanini quale direttore d’orchestra il 30 giugno 1886 a Rio de Janeiro, verrà
eseguita, nella stessa città, l’ Aida di Giuseppe Verdi, opera che lo stesso Toscanini diresse salendo per la prima volta sul podio.
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Fondata nel 1993 da Vladimir Delman, si è imposta da alcuni anni come una delle più rilevanti realtà sinfoniche nazionali, in
grado di affrontare un repertorio che spazia da Bach ai capisaldi del sinfonismo ottocentesco, fino alla musica del Novecento. Il
cartellone dell’Orchestra prevede ogni anno più di trenta programmi sinfonici, dove i classici sono affiancati da pagine meno
consuete, oltre ad alcune stagioni attigue – come i cicli “Musica & Cinema” e “Storiainmusica” – a un’importante attività per
bambini e ragazzi, cui è dedicato anche il ciclo di concerti pomeridiani “Crescendo in Musica”. Dal 1999 al 2005 Riccardo
Chailly, oggi direttore onorario, ha ricoperto la carica di direttore musicale. L’Orchestra Verdi si avvale inoltre di Claus Peter
Flor e Christopher Hogwood come direttori principali ospiti, mentre Carlo Maria Giulini è stato direttore emerito fino alla sua
recente scomparsa. Il 6 ottobre 1999 è stata inaugurata, con la Sinfonia n. 2 Resurrezione di Mahler, diretta da Riccardo Chailly, la
nuova sede stabile dell’Orchestra, l’Auditorium di Milano, che per le sue caratteristiche estetiche, tecnologiche e acustiche
costituisce una della migliori sale da concerto italiane. Altro elemento distintivo dell’Orchestra è la costituzione, nell’ottobre
1998, del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, guidato da Romano Gandolfi, prestigiosa figura della direzione corale che
ha lavorato con i più grandi direttori d’orchestra e nei più importanti teatri lirici del mondo. Il Coro conta attualmente cento
elementi in grado di affrontare il grande repertorio lirico-sinfonico, dal barocco al Novecento. Alcuni appuntamenti ricorrenti
scandiscono il percorso musicale: l’esecuzione dei cicli integrali delle sinfonie di Mahler e Beethoven e il concerto di capodanno
con la Nona Sinfonia di Beethoven. Nella stagione 2005-06 è prevista inoltre l’integrale sinfonica e concertistica di Robert
Schumann, mentre un ampio spazio è riservato a Wolfgang Amadeus Mozart, in occasione del 250° anniversario della sua
nascita. L’Orchestra è stata diretta, tra gli altri, da Georges Prêtre, Riccardo Muti, Valery Gergiev, Rudolf Baršai, Claus Peter
Flor, Christopher Hogwood, Helmut Rilling, Peter Maag, Daniele Gatti, Roberto Abbado, Ivor Bolton, Kazushi Ono, Yakov
Kreizberg ed Eiji Oue, e ha collaborato con solisti come Martha Argerich, Mstislav Rostropovič, Vadim Repin, Lynn Harrell,
Viktoria Mullova, Han-Na Chang, Sarah Chang, Midori, Alexander Kobrin, Jean-Yves Thibaudet, Nelson Freire, Salvatore
Accardo, Mario Brunello, Alexander Toradze, Hilary Hahn, Roman Vlatkovic. Nella stagione sinfonica 2004-05 sono tornati sul
podio della Verdi, tra gli altri, Ulf Schirmer, Junichi Hirokami e Vladimir Jurowski, mentre per la prossima stagione si
annunciano importanti debutti come quelli di Herbert Blomstedt e Krzysztof Penderecki. Nell’aprile 2002 è stata costituita la
Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. La Fondazione – cui hanno aderito Banca
Popolare di Milano, RAS, Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano e Pirelli RE – intende
salvaguardare la tradizione che ha caratterizzato l’Orchestra sin dalla sua nascita, ovvero la presenza di tanti soci aderenti che
danno un’identità particolare a questa istituzione musicale. Oltre alla ricca stagione sinfonica nella propria sede di Milano,
l’Orchestra è invitata spesso in sale prestigiose in Italia e all’estero. Nel 2002 l’Orchestra è stata orchestra residente del Festival
dei Due Mondi di Spoleto e ha suonato in Francia, Spagna, Portogallo e Svizzera, nella sua prima tournée europea. Nel giugno
del 2003, sotto la direzione di Oleg Caetani, si è esibita in Cile, Argentina e Brasile, e in ottobre ha suonato nelle principali sale da
concerto giapponesi in una tournée diretta da Riccardo Chailly, con la partecipazione di Martha Argerich e del Coro Verdi
diretto da Romano Gandolfi. Nel gennaio del 2004, diretta da Riccardo Chailly, ha debuttato al Festival delle Canarie. Nell’estate
dello stesso anno è stata impegnata come orchestra residente al Festival delle Nazioni di Città di Castello. Nel gennaio del 2005,
guidata da Eiji Oue e con la partecipazione di Hilary Hahn, ha effettuato una tournée in Germania e Francia, mentre in maggio,
diretta da Riccardo Chailly, è stata ospite in alcune delle maggiori città europee, tra cui Francoforte, Vienna e Budapest. Da
ricordare, infine, sempre nel maggio del 2005, l’importante debutto alla 68ª edizione del Maggio Musicale Fiorentino.
L’Orchestra ha sviluppato un’intensa attività discografica, incidendo più di venticinque Cd per le etichette Decca, EMI, RCA,
DG, Arts. Il primo Cd, Verdi Heroines (con Angela Georghiu), ha vinto il Gramophone Award 2000, il Classic FM People’s
Choice 2000 e Le Choc de l’Année 2000. Il Cd Verdi-Messa Solenne, con la partecipazione del Coro, è stato nominato ai
Gramophone Awards 2001, mentre grande successo di pubblico ha ottenuto Rossini Arias con Juan Diego Flórez, con cui
l’Orchestra ha pubblicato anche Una furtiva lagrima. Gli ultimi impegni discografici includono un Cd di arie sacre con Plácido
Domingo per Deutsche Grammophone, due Cd di rarità di compositori italiani, Rossini Discoveries e Verdi Discoveries, sotto la
direzione di Riccardo Chailly per Decca, e i primi quattro Cd dell’integrale delle Sinfonie di Šostakovič dirette da Oleg Caetani
per Arts. Con Riccardo Chailly l’Orchestra ha inciso nel 2004, per Decca, Puccini Discoveries, mentre nell’aprile 2005 è uscito
Orchestral Transcriptions di Luciano Berio.