Chiesa Cristiana Evangelica “Il Libro della Vita” CORSO FTM1 www.illibrodellavita.it EPISTOLA AGLI EBREI INTRODUZIONE: La lettera agli ebrei è un trattato cristologico in forma discorsiva, un vero e proprio sermone. L'autore tratta diversi temi, cita dei versi dell'At, li commenta e li attualizza. Non ha un'intestazione epistolare, solo nel cap. 13:19-23 (“Ma ancor più vi esorto a farlo, affinché io vi sia restituito al più presto. 20 Or il Dio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù, 21 vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. 22 Ora, fratelli, sopportate con pazienza, vi prego, la mia parola di esortazione perché vi ho scritto brevemente.23 Sappiate che il nostro fratello Timoteo è stato messo in libertà; con lui, se viene presto, verrò a vedervi”) si nota di essere in presenza di una lettera. Questa parte sembra un frammento paolino. Per quanto riguarda la lingua, è il miglior scritto del NT. Non viene menzionata nel Canone Muratori.1 TEMA: Gesù Cristo. In Gesù crocifisso Dio si è rivelato e ha offerto agli uomini una salvezza perfetta. STRUTTURA: 1:1-2 PROLOGO (1:4 annuncia il tema seguente) 1:5-2:18 IL FIGLIO DI DIO UMILIATO ED ELEVATO (2:1718 annuncia il tema seguente) Prima parte 3:1-5:10 IL SOMMO SACERDOTE (5:6-10 annuncia il tema seguente) Seconda parte 5:11-10:18 L'INSEGNAMENTO PERFETTO 10:1912:13 ESORTAZIONI ALLA FEDE 12:14- ESORTAZIONI VARIE 13:20-25 CONCLUSIONE CORPO DELLA LETTERA: La lettera si divide in due parti: una dottrinale 1:5-10:18 dove presenta la salvezza e una parenetica 10:19-13:21. 1 Ricordiamo che Il Canone muratoriano è probabilmente la più antica lista dei libri del Nuovo Testamento. Fu scoperto in un manoscritto dell'VIII secolo. Chiesa Cristiana Evangelica “Il Libro della Vita” CORSO FTM1 www.illibrodellavita.it CAP. 1 > Dio si rivela attraverso Gesù. La superiorità di Cristo sugli angeli. CAP. 2 > Superiorità di Cristo su tutto. Bisogna prestare attenzione a ciò che il Figlio dice vv. 1-4 “Perciò bisogna che ci applichiamo ancora di più alle cose udite, per timore di essere trascinati lontano da esse. 2 Infatti, se la parola pronunciata per mezzo di angeli si dimostrò ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito, 4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro con segni e prodigi, con opere potenti di ogni genere e con doni dello Spirito Santo, secondo la sua volontà” CAP. 3-7 > Gesù è il Sommo Sacerdote 4:14-16 “Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo. 15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.”. Il sacerdozio di Cristo viene paragonato a quello di Melchisedec (Genesi 14) e si tratta di un sacerdozio: ● reale (re di pace e giustizia) ● universale (non solo per gli Ebrei) ● senza ascendenti umani ● senza successori (nessuno prese il posto di Melchisedec) CAP. 8-10 > Sacrificio di Cristo. Il Nuovo Patto. Cristo è sacerdote: ● di un patto migliore (8:13). Perchè è basato su migliori promese scritte sul cuore e non su tavole di pietra (8:10) ● di un tabernacolo migliore (9:1-12). Il tabernacolo era di questo mondo, mentre Cristo compie il suo compito dal cielo. Il Sommo Sacerdote entrava nel Luogo Santissimo una volta all'anno, ma Cristo è entrato una volta per sempre ● di un sacrificio migliore (10:18) Egli stesso è il sacrificio. Il sangue di vitelli e capre era solo l'ombra del Suo sacrificio. Cristo è il nostro Sommo Sacerdote. CAP. 11 > La fede. Si tratta di una fede che opera. CAP. 12-13 > Esortazioni finali, sulla vita comunitaria, contro l'apostasia finale. Come qualsiasi buon atleta dobbiamo prepararci mettendo da parte ogni abitudine peccaminosa che ci è di impedimento (12:1-2 “Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, 2 fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta. Per la gioia che gli era posta dinanzi egli Chiesa Cristiana Evangelica “Il Libro della Vita” CORSO FTM1 www.illibrodellavita.it sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio.”), avendo perseveranza (12:1 “...e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta...), sopportando le correzioni (12:11 “È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recar gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.”) e procacciando la pace e la purezza di cuore (12:14 “Impegnatevi a cercare la pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore”). PARTICOLARITA': ESEGESI ALESSANDRINA: Ebrei riprende l'esegesi di Filone di Alessandria.2 L'autore appartiene a questa scuola esegetica, difatti Lutero la attribuiva ad Apollo.3 COMPOSIZIONE LETTERARIA: Il testo utilizzato è quello greco della LXX. L'argomentazione dell'epistola cerca il vero significato delle prescrizioni veterotestamentarie.4 DUE FINALI: In 13:20 (“Or il Dio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, affinché facciate la sua volontà, e operi in voi ciò che è gradito davanti a lui, per mezzo di Gesù Cristo; a lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.”) e 13:22-25 (“Ora, fratelli, sopportate con pazienza, vi prego, la mia parola di esortazione perché vi ho scritto brevemente. 23 Sappiate che il nostro fratello Timoteo è stato messo in libertà; con lui, se viene presto, verrò a vedervi. 24 Salutate tutti i vostri conduttori e tutti i santi. Quelli d'Italia vi salutano. 25 La grazia sia con tutti voi”). Il secondo è un finale paolino. Sembra un post-scriptum. Viene menzionato Tmoteo e questo la collega al corpus paolino. AUTORE: Ci sono due finali per cui si presuppone l'attività di un redattore finale. La tradizione sostiene la paternità paolina (la 14a lettera) per il finale in 13:2225, chiaramente paolino, ma né lo stile né la sua forma sono quelle delle altre lettere paoline e mancano i maggiori temi paolini. L'autore si presenta come appartenente alla seconda generazione (2:3 “come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata annunciata prima dal Signore, ci è stata poi confermata da quelli che lo avevano udito“). Alcuni la atrribuiscono a Barnaba (Tertulliano) altri ad Apollo, Calvino la attribuiva a Luca. In realtà non conosciamo l'autore e ciò che sappiamo è che 2 FILONE DI ALESSANDRIA: Filosofo ebreo contemporaneo di Gesù (dal 13 al 45-50 d.C.). Il suo pensiero è molto vicino a quello degli autori del NT. Ha scritto anche dei commenti sulla Genesi. 3 APOLLO: Luca dice che Apollo era un uomo colto e versato nelle Scritture. Priscilla e Aquila l'hanno istruito e poi ha lavorato tra i cristiani della Grecia meridionale. ATTI 18:24-19:1 4 VETEROTESTAMENTARIO:Relativo al Vecchio Testamento Chiesa Cristiana Evangelica “Il Libro della Vita” CORSO FTM1 www.illibrodellavita.it si tratta di un uomo originario di Alessandria o del Mediterraneo Orientale, un esegeta o comunque un predicatore. DESTINATARI: La dicitura “agli Ebrei” viene indicata da Clemente di Roma (97 d.C.) nella sua epistola ai Corinzi e dal P46. E', dunque, un'attestazione antica. Gli argomenti sono effettivamente rivolti a degli ebrei, ma potrebbe avere questa dicitura anche per l'abbondanza di citazioni dell'AT. Si parla del Vecchio e del Nuovo Patto e viene anche citato il Salmo 95, comprensibile solo da una prospettica ebraica. I destinatari sono convertiti da molto tempo (5:12 “ Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di cibo solido.“). La tradizione la colloca a Gerusalemme o in Palestina . LUOGO E DATA: L'unico indizio si trova nel saluto in 13:24 “Salutate tutti i vostri conduttori e tutti i santi. Quelli d'Italia vi salutano”. Il luogo di origine potrebbe essere l'Italia, forse Roma oppure si tratta di una cerchia di italiani all'interno di una comunità. Il luogo di orgine e di spedizione potrebbe essere, dunque, l'Italia. Non vengono menzionati personaggi di rilievo, quindi ci si trova dopo l'epoca apostolica, dopo il 70 d.C. Se la si attribuisce a Paolo, invece verso il 60 d.C. TEOLOGIA: IL NUOVO E IL PRIMO PATTO: Le relazioni tra Dio ed il popolo dei suoi adoratori sono comunemente rappresentate, nell'Antico Testamento, sotto la figura d'un patto stretto fra due parti sopra la base di certi obblighi assunti dai contraenti. Il patto stretto col popolo d'Israele è chiamato «il primo» o «l'antico patto» (Ebrei 9:15 “Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa.“) per opposizione al nuovo e migliore ed eterno: Ebrei 7:22 “Ne consegue che Gesù è divenuto garante di un patto migliore del primo”; 8:8 “Infatti Dio, biasimando il popolo, dice: «Ecco, i giorni vengono», dice il Signore, «che io concluderò con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, un patto nuovo“; 9:15 “Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l'eterna eredità promessa”; 13:20 “Or il Dio della pace che in virtù del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il grande pastore delle pecore, il nostro Signore Gesù”. Il nuovo Patto è «fondato su migliori promesse». GESU' SOMMO SACERDOTE: Gesù non apparteneva alla classe sacerdotale, ma secondo l'ordine di Melchisedec. La tipologia molto curata del sacerdote e del sacrificio costituisce il tema cristologico centrale della lettera. In questo quadro Chiesa Cristiana Evangelica “Il Libro della Vita” CORSO FTM1 www.illibrodellavita.it la figura di Melchisedec, re sacerdote di Salem (Gen 14, 18-20), gioca un ruolo decisivo. Cristo è il sommo sacerdote nel modo di Melchisedec. Ma ciò che li contraddistingue è che il sacerdozio di Cristo non è limitato nel tempo ma dura per l’eternità; Cristo non ha bisogno di offrire un sacrificio per il proprio peccato perché egli è senza peccato; Cristo non offre più il sangue degli animali ma il suo; e infine Cristo non svolge il sacrificio diverse volte ma in una sola che vale per sempre. Gesù Cristo viene paragonato alla figura del sommo sacerdote, anzi il titolo gli viene attribuito ma con un significato nuovo, cioè Cristo come sommo sacerdote ultimo e unico. Per riassumere schematicamente: DATA Dopo il 70 d.C. AUTORE Sconosciuto LUOGO Italia (Roma) forse DESTINATARI Ebrei ? TEMA CENTRALE Gesù Cristo. STRUTTURA La lettera si divide in due parti: una dottrinale 1:5-10:18 dove presenta la salvezza e Gesù superiore agli angeli e a Mosè e una parenetica 10:19-13:2 con esortazioni alla fede. PARTICOLARITA' ESEGESI ALESSANDRINA; COMPOSIZIONE LETTERARIA; DUE FINALI TEOLOGIA IL NUOVO E IL PRIMO PATTO, GESU' SOMMO SACERDOTE