relazione generale - Regione Autonoma Valle d`Aosta

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COMMITTENTE
Nicole Favre
Frazione Champsavinal, 25
11010 DOUES (AO)
Comune
di Doues
OGGETTO
REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA IN
LOCALITÀ CHAMPSAVINAL - CENTRALE “ CHAMPSAVINAL”
DOMANDA DI SUBCONCESSIONE
OTTOBRE 2015
DATA:
AGG:
RELAZIONE
GENERALE
SCALA:
RIF.TO: IF 64
Fraz. Petit Cré, 28 - 11010 Sarre (AO)
Tel. 0165.257884
Fax. 0165.257884
[email protected]
faber ingegneria
associazione professionale
Fraz. Petit Cré, 28
11010 Sarre (AO)
Tel. 0165.257884
Fax. 0165.257884
[email protected]
DS.RG
Relazione Generale – DS.RG
Domanda di subconcessione
Nicole FAVRE
REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
IN LOCALITÀ CHAMPSAVINAL - CENTRALE " CHAMPSAVINAL"
1
PREMESSA
La presente relazione è redatta a corredo della domanda di derivazione di acque per
utilizzo idroelettrico dalla vasca esistente in loc. La Platta per turbinarle in loc. Champsavinal.
Le acque saranno, infine, nuovamente
tributate in una vasca irrigua esistente in loc.
Champsavinal.
La relazione tecnico-descrittiva e gli altri elaborati sono redatti seguendo la Deliberazione
3924.
Visto che l’impianto è incluso nel reticolo irriguo del CMF di Doues, si ometterà la
redazione della Relazione di compatibilità dell’opera di presa con il PTA.
pag.1
Relazione Generale – DS.RG
Domanda di subconcessione
Nicole FAVRE
REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
IN LOCALITÀ CHAMPSAVINAL - CENTRALE " CHAMPSAVINAL"
2
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E DELLE SOLUZIONI ADOTTATE
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto idroelettrico fra le frazioni La Platta e
Champsavinal. L’impianto sarà alimentato dalle acque del consorzio irrigo di Doues.
La scelta di realizzare un impianto idroelettrico sul suddetto corso d’acqua è discesa sia
da condizione idrologiche e morfologiche del pendio, sono disponibili buone quantità di acqua
su un versante fortemente acclive, sia dal suo stato di antropizzazione il quale, non
consentendo lo sviluppo di fauna e flora acquatica di pregio, offre la possibilità di realizzare
l’impianto senza il rischio di arrecare danni ulteriori all’ambiente.
L’impianto prevede una sola macchina idraulica (turbina Banki) con salto fiscale di 49.22
m.
L’opera di presa è esistente e coincide con la vasca irrigua consortile di La Platta. Non
saranno necessari altri manufatti per la captazione dell’acqua.
La vasca ha dimensione planimetriche di 4,8 m x 8,8 m, la profondità, misurata dal pelo
libero è pari a circa 3,2 m .La nuova condotta che collegherà la vasca alla centrale sarà
completamente interrata, essa sarà di tipo PEAD DN 500 mm fino da PN10.
Il locale che ospiterà le macchine sarà realizzato fuori terra per tre dei quattro lati. Il locale
ospiterà la macchina ed i quadri, la consegna è prevista in Bt e non sarà, dunque, presente il
trasformatore.
L’energia prodotta sarà portata alla cabina di trasformazione CEG in loc. La Platta per
mezzo di cavidotto in BT interrato.
2.1
PRINCIPALI INTERVENTI DA EFFETTUARE

Posa
della
nuova
condotta
entro
la
vasca
esistente
(carotatura
impermeabilizzazione);

Messa in terra di tubazione in PEAD Ø500 (esterno) PN 10 e cavidotto di
comunicazione;

Realizzazione di locale per allocazione centralina;

Inserimento dello scarico nella vasca esistente di valle;

Realizzazione cavidotto BT per il convogliamento dell'energia, con cavo interrato,
dalla centralina fino in loc. Platta, entro la stessa trincea delle condotte;
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IN LOCALITÀ CHAMPSAVINAL - CENTRALE " CHAMPSAVINAL"
2.2 CARATTERISTICHE TURBINA, GENERATORE E TRASFORMATORE
Caratteristiche impianto:
-
Salto utile all’asse della turbina:
Portata:
Potenza idraulica disponibile:
Potenza elettrica generata:
50
250
122
83
m
l/s
kW
kW circa
la microcentrale idroelettrica proposta è composta da un gruppo turbina Banki generatore asincrono ad asse orizzontale con collegamento della turbina al generatore
mediante pulegge e cinghia dentata.
Tutto il gruppo turbina-generatore è montato su di un telaio in acciaio che semplifica
notevolmente l'installazione.
La microcentrale idroelettrica è completa delle automazioni che ne permettono il
funzionamento in parallelo con la rete.
In particolare sono presenti: una valvola a farfalla con attuatore elettrico in c.c. per il
comando dell'acqua ed un sistema di regolazione continua dell'acqua mediante servomotore
elettrico funzionante in c.a. 220 V. Questa semplice soluzione di automazione richiede pertanto
un semplice caricabatteria e dei piccoli accumulatori al piombo che garantiscono la necessaria
disponibilità di energia per effettuare la chiusura della valvola generale in assenza della rete.
Tutte le parti rotanti sono dimensionate per sopportare senza danneggiamenti la velocità
di fuga (circa 1,8 la velocità nominale) per periodi prolungati.
Funzionamento
Avviamento
All’avviamento il tegolo di regolazione della portata può essere posizionato in qualsiasi
posizione.
-
Effettuate le verifiche dei parametri controllati, si procede all’avviamento della turbina
mediante avvio del generatore asincrono come motore e l’ausilio di un Soft start per evitare
perturbazioni in rete.
-
Al raggiungimento dei giri stabiliti si bypassa il soft-start.
-
Con il bypass del soft-start si comanda l’apertura della valvola a farfalla generale
-
Il generatore inizia a generare.
-
Il tegolo di regolazione portata si posiziona secondo le indicazioni dei controlli di livello
inseriti nell’impianto o secondo i comandi ricevuti.
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Arresto
- L’arresto può avvenire in automatico per intervento delle protezioni o in manuale.
- In arresto automatico, per intervento protezioni, si sgancia il generatore dalla rete e si chiude
la valvola a farfalla generale. Nel transitorio tra lo sgancio dalla rete e la completa chiusura
della valvola a farfalla generale il gruppo turbina generatore si trova a funzionare in
sovravelocità.
- In arresto manuale si chiude prima la valvola generale a farfalla e quindi si apre il parallelo
del generatore. Secondo le necessità è possibile portare al minimo il tegolo di regolazione
portata prima della chiusura della valvola generale
Descrizione componenti:
Girante Banki
La girante è composta da pale saldate direttamente ai dischi laterali.
Tutta la girante è in acciaio INOX AISI 316/L.
L'albero è bloccato sulla girante mediante due pinze coniche. Esso
ruota su due
cuscinetti a rulli esterni alla turbina, dove è impedito alcun contatto con l'acqua.
I cuscinetti sono dotati di ingrassatori per la lubrificazione periodica.
Un moltiplicatore di giri a cinghia dentata trasmette il moto al generatore.
Cassa turbina e iniettore
La cassa turbina è costituita da un composto saldato in lamiera d'acciaio. In essa è
alloggiato il tegolo per la regolazione dell'acqua. La regolazione avviene automaticamente
mediante un servomotore elettrico completo di fine corsa. Una scala graduata indica il grado di
apertura del tegolo.
Il tegolo di regolazione non ha funzione di fermata della turbina per cui non è prevista la
sua totale chiusura.
Nell'iniettore è ricavato uno sportello per poter accedere facilmente
all'interno del
medesimo ed alla ruota, per consentire l'ispezione e l'eventuale pulizia.
La cassa turbina ed i particolari non in acciaio inox vengono sabbiati, zincati a spruzzo a
caldo e successivamente verniciati con vernici epossidiche.
Gruppo di alimentazione
Consente il collegamento alla condotta forzata della cassa turbina. Ad esso è collegata
la valvola a farfalla di comando dell'impianto ed un attacco per la presa del manometro. La
valvola a farfalla è azionata da un attuatore pneumatico o elettrico. La valvola a farfalla è
azionabile anche manualmente. Il collegamento alla condotta avviene mediante un raccordo
flangiato.
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Generatore asincrono
Per il generatore asincrono si utilizza un motore asincrono opportunamente dimensionato.
Ai piedini del generatore è fissata un'apposita piastra che ne facilita il posizionamento. E'
previsto un ulteriore trattamento per
ambienti umidi, per gli avvolgimenti e per la vernice
esterna.
I cuscinetti sono ampiamente dimensionati e possono quindi sopportare agevolmente il
carico assiale della girante, il loro ingrassaggio è a vita con schermi che ne impediscono la
fuoriuscita. In casi particolari possono essere forniti di ingrassatori per l’ingrassaggio periodico.
Dati Tecnici
Gruppo introduttore
Valvola generale: a farfalla con attuatore elettrico in c.a. o c.c. DN 300 PN10
Collegamento alla condotta: DN 300 PN 10
Attuatore elettrico
Coppia nominale: 500 Nm
Tensione di funzionamento: 24 Vcc
Turbina
Diametro primitivo: 460 mm
Larghezza turbina: 230 mm
Materiale: AISI 316 L
Velocità: 614 giri/min
Cuscinetti: a rulli
Generatore
Potenza: 100 kW
Tensione: 400V 50Hz
Cosφ : 0.80
Velocità di rotazione nominale:1510 giri/min
Velocità di fuga: 2700 giri/min
Raffreddamento: ventilazione esterna
Isolamento: classe F
Protezione: IP 55
Grado di equilibratura: ridotto
Rendimenti: 0.92 a 4/4
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Domanda di subconcessione
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Posizione di funzionamento: orizzontale
Cuscinetti: a sfera lato ventola e lato albero
CARATTERISTICHE TECNICHE QUADRO ELETTRICO DI CONTROLLO E COMANDO
PER MICROCENTRALE IDROELETTRICA ECOWATT ASINCRONA
Funzioni Generali
Il quadro elettrico di controllo e comando è stato progettato per il governo
delle
Microcentrali Idroelettriche ECOWATT in parallelo con l'ENEL. E' previsto il funzionamento in
manuale o automatico.
Nel funzionamento in manuale si possono effettuare tutte le operazioni di inserzione /
disinserzione del parallelo (sempre controllando la presenza della rete ENEL e delle altre
protezioni presenti) ed apertura / chiusura del tegolo di regolazione della portata e della valvola
a farfalla.
Nel funzionamento in automatico la chiusura viene effettuata solo dopo un controllo
globale dell'impianto e se non ci sono anomalie in corso.
La
successiva
regolazione
della
potenza
generata
può
essere
eseguita
su
predisposizione manuale oppure in relazione al controllo di altri parametri.
Il quadro è costruito secondo le vigenti norme CEI.
L'armadio è in lamiera verniciata.
Dati Tecnici
-
Tensione nominale: 400V 50Hz
-
Potenza controllata: 110 KW
Caratteristiche principali
-
Interruttore di parallelo composto da interruttore magnetotermico motorizzato o
teleruttore.
-
Interruttore automatico o contattore con funzioni di rincalzo
-
Protezione per autoproduttore in b.t. modello adeguato alla normativa CEI 0-21 di
min.max. tensione e min.max.frequenza e relative disposizioni AEEG completa di
certificato di taratura
-
Strumento digitale multifunzione per misura di tensione, corrente, potenza attiva, potenza
reattiva, cosφ, frequenza ed altri parametri elettrici.
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REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
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-
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Domanda di subconcessione
Pannello operatore con visualizzazione allarmi e possibilità di modifica parametri variabili
sul programma. Touch screen
-
Batteria condensatori di rifasamento tale da soddisfare le richieste di cosφ del gruppo.
-
Sezionatore e teleruttore per inserimento batteria condensatori.
-
Batteria di rifasamento
-
Sistema a PLC di gestione di tutte le funzioni di controllo e regolazione.
-
Dispositivo lampeggiante presenza tensione.
-
Relè potenza inversa
-
Interruttori magnetotermici modulari di protezione servizi e comandi.
-
Parametri controllati: minima tensione batterie.
- minima e massima tensione
- minima e massima frequenza
- minimo e massimo livello o pressione condotta
- altri parametri da definire
-
Controllo giri per parallelo.
-
Energia ausiliaria: fornita da accumulatori elettrici
-
Caricabatteria con relè di minima tensione
- Avviatore soft start
- Sistema di telesegnalazione e teleallarme (standard IREM)
3
UBICAZIONE E CARATTERISTICHE DELL’ OPERA DI PRESA E RESTITUZIONE
L’opera di presa è situata in loc. La Platta di Doues a quota 1193 m s.l.m. Coordinate
UTM x.367895 y.5073792

La quota di pelo libero nella vasca di carico è: 1192.90 m s.l.m.;

La quota di pelo libero nel canale di scarico è: 1143.18 m s.l.m.;

Il salto fiscale è pari a: 49.72 m;

La portata sarà derivata dal 1° maggio al 30 settembre, in relazione all’attività del
Ru du Mont;

La portata derivata media sul periodo di funzionamento è: 200 l/s (Qmax 250 l/s);

La portata derivata media sull’anno è: 200*(5/12) = 83.33 l/s (Qmax 250 l/s);

La potenza fiscale installata è di: 83.33*49.72/102 = 40.62 kW;

Il prelievo avviene dalla vasca irrigua del CMF di Doues sita in loc La Platta;

La restituzione avviene entro la vasca irrigua del CMF di Doues sita in loc
Champsavinal;
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La vasca di carico dell’impianto è esistente. Si tratta di una vasca irrigua del C.M.F. di
Doues in calcestruzzo armato con ingombro in pianta di 4,8 m x 8,8 m e profondità di circa 3,2
m. Il manufatto è solo parzialmente interrato. Alla destra della vasca scorre il canale irriguo che
nasce dallo scarico del Ru du Mont. La vasca è dotata di troppopieno a soglia sfiorante e di uno
scarico di fondo, entrambe tributano le acque nel canale.
L’intervento di modifica alla vasca sarà limitato alla carotatura della parete di valle della
vasca ed all’inserimento nella stessa dell’imbocco della tubazione. Sarà inoltre installato un
sensore di livello all’interno del bacino.
4
CARATTERISTICHE DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE
L’edificio presenta un ingombro in pianta di 5.40 m x 4.40 m. Il locale sarà interrato sul
solo lato di monte. Un portone insonorizzato garantirà l’accesso alla centrale. Non saranno
presenti altre aperture nell’involucro ad esclusione dei camini di ventilazione, che saranno
silenziati. La struttura sarà completamente rivestita in pietra. La copertura, piana, sarà
rinverdita.
L’allestimento interno prevede una turbina Banki e un quadro di bassa tensione.
Le acque turbinate dalla macchina saranno riversate nel canale di scarico e convogliate
alla vasca irrigua di Champsavinal.
5
IDROLOGIA E CARATTERISTICHE DEL PRELIEVO
Le acque utilizzate per la produzione di energia idroelettrica sono prelevate dalla vasca
irrigua esistente.
Le portate sono state dedotte dalle misurazioni effettuate dall’impianto della CEAB srl,
posto appena a valle dell’impianto in oggetto.
Mese
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Portata
[l/s]
0
0
0
0
185
250
200
185
180
0
0
0
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Non si prevede il rilascio del DMV in quanto il canale esistente è frutto esclusivo di
antropizzazione.
La portata media si attesta a 83.33 l/s
Si riporta il diagramma di durata delle portate.
Non essendovi invasi di grandi dimensioni a monte dell’opera di presa non vi sarà
presenza di fenomeni di demodulazione fra le portate naturali teoriche presenti in alveo e quelle
effettivamente rilasciate. Le portate prelevate e quelle rilasciate saranno, dunque, identiche se
comparate tenendo conto del tempo di percorrenza dell’impianto.
Vista la provenienza delle acque e la loro caratterizzazione non vi sono problemi di
trasporto solido e pulizia delle vasche. Questa sarà effettuata una volta ogni anno, ma si stima
che i depositi di materiali siano pressoché inesistenti.
6
INFRASTRUTTURE A SERVIZIO DELL’IMPIANTO
La presa è esistente, mentre l’area su cui sorgerà la centrale è già servita da una pista
inverdita, sarà, dunque, necessaria la sola realizzazione di una pista a servizio della condotta.
Questa sarà abbandonata alla fine dei lavori. Il suo sedime sarà riprofilato cancellandone
l’evidenza e si procederà alla semina del manto erboso.
7
STRUMENTI DI MISURA
La vasca di carico della centrale sarà munita un trasduttore per la lettura del livello del
pelo libero. Un controllore a logica programmabile gestirà le letture della sonda e piloterà i
sistemi di regolazione della centrale. Al diminuire del livello dell’acqua nella vasca di carico
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verrà diminuita la portata in entrata alla turbina, sotto un livello critico la macchina verrà
arrestata. I tempi di lettura del trasduttore si aggireranno attorno ai 30-60 secondi, le correzioni
sulla turbina saranno effettuate per scostamenti di livello significativi.
Non sono presenti altri strumenti di misura delle grandezze idrauliche in quanto non è
previsto il rilascio del DMV.
I controlli relativi ai parametri fiscali della concessione potranno essere ricavati dalla
produzione di energia elettrica una volta noti i rendimenti delle componenti dell’impianto. Le
letture della produzione potranno essere effettuate dagli strumenti di misura dell’energia
installati nel locale macchine.
8
CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO
L'assetto dell'impianto prevede la realizzazione di varie opere che richiedo una verifica
idraulica. Per molte di esse, la cui verifica avrebbe richiesto la realizzazione di modelli numerici
di calcolo, e la cui incidenza sull'impianto è minima si sono applicate norme di buona
progettazione. Sono state sottoposte a verifica idraulica le seguenti parti dell'impianto:
Condotta: il dimensionamento della condotta ha come target quello di minimizzare le
perdite di carico, che si trasformano in perdite economiche, garantendo un'adeguata altezza
piezometrica alla macchina idraulica. Il dimensionamento della condotta deve anche tenere
conto delle difficoltà tecniche di posa della stessa.
Sulla base delle precedenti considerazioni, si è optato per una condotta in PEAD. Come è
ben noto il punto di funzionamento di un complesso macchina-tubazione è stabilito
dall'intersezione della curva portata-perdite di carico della tubazione con la curva caratteristica
della macchina operatrice. In questo caso però la turbina sarà realizzata su misura e
l'intersezione suddetta sarà artificiosamente spostata sul punto di funzionamento voluto. L'unica
verifica idraulica riguarda le perdite di carico associate alle portate.
Data la formula di monomia di Hazen-Williams:
Con coefficiente di scabrezza “c” pari a 140 per il PEAD, valutato su tubi in servizio da un
po’ di tempo:
-Qmax 250 l/s --> Δh -1.4 m --> 3.0%
-Qmed 200 l/s --> Δh -0.9 m --> 1.9%
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Scarico: Il canale di scarico ha dimensione 100 x 80 cm ed una pendenza di fondo del
1%, esso deve essere dimensionato per scaricare la portata massima turbinatile.
Applicando Chezy abbiamo che:
dove:

k è il coefficiente di Strickler pari a 70 per il calcestruzzo

R è il raggio idraulico

i è la pendenza di fondo
La portata massima scorre nel canale con un tirante di 15 cm.
Sommergenza dell'incile della condotta forzata: La condotta forzata è stata
posizionata in modo da mantenere una distanza minima dalle pareti circostanti, ma sopratutto
ad una determinata profondità. Ciò al fine di evitare l'ingenerarsi di vortici di imbocco che
trascinando aria nella condotta causerebbero sicure perdite di produzione e possibili gravi danni
alle macchine.
Il dimensionamento è avvenuto secondo la seguente formula:
Smin = dE + 2,3 · vs · (dE/g)0,5
Dove:
Smin è la sommergenza minima
dE è il diametro esterno della tubazione compreso dell'eventuale cono
vs è la velocità di imbocco
Per una portata entrante di 250 l/s otteniamo una sommergenza minima di 1.24 cm.
Per una portata entrante di 180 l/s otteniamo una sommergenza minima di 1.00 cm.
9
PIANO DI MANUTENZIONE
L'impianto sarà oggetto di manutenzione ordinaria periodica. Si stima un fermo macchine
complessivo di circa 2 giorni ogni anno.
I fermi serviranno per la verifica di efficienza meccanica ed elettronica delle componenti
costituenti l'impianto, oltre all'attuazione delle operazioni di regolazione programmate.
Il fermo macchina, in periodi con limitati apporti idrici, sarà anche utilizzato per verificare
la funzionalità dei dispositivi di controllo degli organi mobili, e.g. saracinesche motorizzate, e la
pulizia delle vasche e dei canali che compongono l'opera di presa.
Si stima che il valvolame installato nella vasca di carico abbia una vita tecnica di circa 10
anni dopo la quale le performance di tenuta decadrebbero in maniera evidente. Il fermo
macchine legato a questa operazione sarà limitato.
Nelle condizioni previste da progetto, con basso tenore di limi, la vita utile della turbina è
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di 20-25 anni. Dopo questo periodo, sarà necessario sostituire la girante ed i cuscinetti e
procedere alle regolazioni di rito. La sostituzione e successiva regolazione della turbina
richiederà, secondo l'azienda, una settimana circa.
Durante la vita dell'impianto saranno necessarie la sostituzione degli organi di controllo
delle portate.
Per le tubazioni si prevede una vita utile di 40 anni.
Andranno anche condotte valutazioni sull'efficacia dei dissipatori di energia, se presenti,
alla fine del canale di scarico.
10
DESTINAZIONE DELL’ENERGIA PRODOTTA E TEMPI DI REALIZZAZIONE
10.1 PRODUZIONE
L’energia prodotta dall’impianto sarà riversata in rete nella sua totalità, fatta salva la parte
assorbita dai servizi ausiliari.
10.2 TEMPI DI REALIZZAZIONE
In analogia ad altri impianti realizzati, si stima che dal momento dell’acquisizione dei
pareri dalle Strutture, l’impianto potrà essere realizzato in 8-10 mesi.
Per lo sfilamento delle condotte e la realizzazione delle opere civili si stimato 2 mesi.
Circa 3 mesi saranno necessari al montaggio delle macchine e per le pratiche di
connessione e amministrative. La durata complessiva dei lavori è dettata dai tempi di attesa
delle parti meccaniche dal momento dell’ordine .
10.3 COSTI E PIANO FINANZIARIO
Si rimanda all’elaborato DS.PF per quanto concerne i costi di realizzazione dell’opera ed il
piano finanziario.
pag.12
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CONGRUENZA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI
11.1 INQUADRAMENTO DELL'OPERA
D.lg 387/03 art.12 comma 1:
“Le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le
opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi
impianti, autorizzate ai sensi del comma 3, sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti.”
11.2 PIANO TERRITORIALE PAESISTICO
Per quanto concerne la centrale “Champsavinal” abbiamo che:

Le condotte ed il cavidotto ricadono in:
o

Art. 13 “Sistema Boschivo”;
Il locale macchine ricade in:
o
Art. 13 “Sistema Boschivo”;
All’interno dell’articolo 13 non si rilevano norme cogenti.
Relativamente alle ‘’norme per settori’’, il progetto è coerente con le norme cogenti e
prevalenti per la cui puntuale verifica si riporta la seguente tabella di confronto.
TABELLA DI VERIFICA DELLA COERENZA DEL PROGETTO CON LE NORME COGENTI E PREVALENTI DEL P.T.P.
Norme cogenti e prevalenti
(rif.: N.d’A. del P.T.P.)
Norme
cogenti e
prevalenti
interessate
Giudizio
Coerenza
dal progetto
Trasporti
Note
Non
coerenza
•
9° comma, art. 20
Progettazione di strade
•
lett. b), 1° comma, art. 21
Industria e artigianato
7° comma art. 25
Aree ed insediamenti agricoli
6° comma, art. 26
Attrezzature e servizi per il turismo
6° comma, art. 29
pag.13
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TABELLA DI VERIFICA DELLA COERENZA DEL PROGETTO CON LE NORME COGENTI E PREVALENTI DEL P.T.P.
Norme cogenti e prevalenti
(rif.: N.d’A. del P.T.P.)
Norme
cogenti e
prevalenti
interessate
Giudizio
Coerenza
dal progetto
Note
Non
coerenza
Boschi e foreste
7° comma, art. 32
Difesa del suolo
•
•
1°, 3° e 4° comma, art. 33
Il progetto NON prevede:
a) di eseguire intagli artificiali non protetti, con
fronti subverticali di altezza non compatibile
con la struttura dei terreni interessati;
b) di costruire muri di sostegno senza drenaggio
efficiente del lato controripa, in particolare
senza tubi drenanti e dreno ghiaioso artificiale
o altra idonea tecnologia;
c) di demolire edifici e strutture che esplichino,
direttamente o indirettamente, funzione di
sostegno senza la loro sostituzione con opere
migliorative della stabilità;
d) di modificare il regime idrologico dei rivi
montani, e di norma restringere gli alvei con
muri di sponda e con opere di copertura;
modificare l'assetto del letto mediante
discariche; alterare la direzione di deflusso
delle acque; deviare il percorso dei rivi se non
esistono
motivazioni
di
protezione
idrogeologica;
e) di addurre alla superficie del suolo le acque
della falda freatica intercettata in occasione di
scavi, sbancamenti o perforazioni senza
regimentarne il conseguente deflusso;
f) di effettuare deversamenti delle acque di uso
domestico sul suolo e disperdere nel
sottosuolo acque di ogni provenienza;
g) di impermeabilizzare aree di qualsiasi genere
senza la previsione di opere che assicurino
corretta raccolta e adeguato smaltimento delle
acque piovane.
Attività estrattive
3° e 5° comma, art. 34
Fasce fluviali e risorse idriche
•
•
•
•
1°, 2°, 5° e 9° comma art. 35
Beni culturali isolati
3° comma, art. 37
Siti di specifico interesse naturalistico
1°, 2°, 3° e 4° comma, art. 38
Aree di specifico interesse paesaggistico,
storico, culturale o documentario e
archeologico
1°, 2° e 3° comma art. 40
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Relazione Generale – DS.RG
Domanda di subconcessione
Nicole FAVRE
REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
IN LOCALITÀ CHAMPSAVINAL - CENTRALE " CHAMPSAVINAL"
11.3 AMBITI INEDIFICABILI
Art.33
Aree
boscate
Condotta e
cavidotto
Edificio della
centrale
Art. 34
Zone
umide
X
X
Art. 35
Terreni sedi di
frane
F1
F2
Art. 36
Terreni
soggetti a
rischi
inondazioni
F3
FA
F3
FA
FB
Art.37
Terreni
soggetti a
rischio
valanghe
FC
11.4 ALTRI VINCOLI

Boschi;

La realizzazione delle opere è sottoposta ad autorizzazione ai sensi del R.D.
523/04, Polizia delle Acque;
11.5 P.R.G.C.
L’edificio che ospiterà le macchine ricadono entrambi in Zona Agricola E. In accordo con
il D.lg 387/03 è possibile la realizzazione di impianti idroelettrici in Zona Agricola utilizzando
l’indice di costruibilità ad essa associato, si evidenzia, inoltre, che le opere sono completamente
interrate.
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Relazione Generale – DS.RG
Domanda di subconcessione
Nicole FAVRE
REALIZZAZIONE DI NUOVA CENTRALE IDROELETTRICA
IN LOCALITÀ CHAMPSAVINAL - CENTRALE " CHAMPSAVINAL"
INDICE
1
PREMESSA ............................................................................................................... 1
2
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO E DELLE SOLUZIONI ADOTTATE ................. 2
2.1
PRINCIPALI INTERVENTI DA EFFETTUARE .................................................................... 2
2.2
CARATTERISTICHE TURBINA, GENERATORE E TRASFORMATORE ................................. 3
3
UBICAZIONE E CARATTERISTICHE DELL’ OPERA DI PRESA E RESTITUZIONE 7
4
CARATTERISTICHE DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE .................................... 8
5
IDROLOGIA E CARATTERISTICHE DEL PRELIEVO ............................................... 8
6
INFRASTRUTTURE A SERVIZIO DELL’IMPIANTO .................................................. 9
7
STRUMENTI DI MISURA ........................................................................................... 9
8
CALCOLI DI DIMENSIONAMENTO ........................................................................ 10
9
PIANO DI MANUTENZIONE .................................................................................... 11
10
DESTINAZIONE DELL’ENERGIA PRODOTTA E TEMPI DI REALIZZAZIONE ... 12
10.1
PRODUZIONE ....................................................................................................... 12
10.2
TEMPI DI REALIZZAZIONE ...................................................................................... 12
10.3
COSTI E PIANO FINANZIARIO ................................................................................. 12
11
CONGRUENZA CON GLI STRUMENTI URBANISTICI........................................ 13
11.1
INQUADRAMENTO DELL'OPERA ............................................................................. 13
11.2
PIANO TERRITORIALE PAESISTICO ........................................................................ 13
11.3
AMBITI INEDIFICABILI ........................................................................................... 15
11.4
ALTRI VINCOLI ..................................................................................................... 15
11.5
P.R.G.C. ............................................................................................................ 15
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