II. Acquisizione della documentazione richiesta

Allegato “1”
DISTRETTO DI PARMA
REGOLAMENTO PER L’EROGAZIONE
DELL’ASSEGNO SOCIALE
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ART 1 - OGGETTO
Il presente regolamento disciplina l’erogazione dell’assegno sociale, risorsa che arricchisce
la rete dei servizi socio-sanitari, orientata a sostenere la libera determinazione della
famiglia nell’ambito di un progetto assistenziale individualizzato sostenuto dai servizi,
dove la stessa famiglia vuole continuare a svolgere il proprio ruolo di cura anche
avvalendosi di assistenti familiari.
ART 2 - FINALITÀ
L’assegno sociale è finalizzato a:
- favorire e sostenere la permanenza a domicilio di persone affette da demenza, sia
adulte che anziane, attraverso l’erogazione di specifica misura economica;
- promuovere la regolarizzazione della situazione lavorativa delle assistenti familiari
private scelte dalla famiglia;
- realizzare l’inserimento del lavoro di cura privato all’interno della più ampia rete di
servizi finalizzati al sostegno delle famiglie e al supporto e crescita professionale
delle assistenti familiari, anche mediante programmi distrettuali dedicati alla
formazione.
ART. 3 - DESTINATARI
Destinatari dell’intervento sono i cittadini anziani (cittadini con età uguale o superiore ad
anni sessantacinque) e adulti, affetti da forme certificate di demenza, residenti nel territorio
del Distretto di Parma, assistiti al domicilio da assistenti familiari private regolarmente
assunte.
ART. 4 - MODALITA’ DI ACCESSO AL SERVIZIO
L’erogazione avviene sulla base di uno specifico Progetto Assistenziale Individualizzato
(PAI), elaborato dall’Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) e condiviso con l’anziano e la
sua famiglia.
Alla valutazione, verifica e controllo collaborano i Consultori per la Diagnosi e la Cura dei
Disturbi Cognitivi dell’Azienda USL di Parma o l’Unità Operativa di Geriatria del
Dipartimento Geriatrico-Riabilitativo dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria, tramite
l’intervento del personale sanitario di specifica appartenenza nell’ambito del percorso
tecnico per l’erogazione dell’”assegno sociale”.
Il percorso per l’assegnazione di tale contributo si esplica nelle seguenti fasi:
I. Segnalazione, analisi e prima valutazione del bisogno.
L’anziano non autosufficiente o l’adulto con patologie assimilabili a quelle geriatriche,
affetti da forme di demenza, e le loro famiglie si rivolgono all’Assistente Sociale
Responsabile del Caso, del Polo o del Comune di residenza, che:
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accoglie la domanda di aiuto della famiglia, effettua l’analisi e la valutazione della
situazione anche in collaborazione con il Medico di Medicina Generale al fine di
condividere questa possibilità di sostegno;
- informa l’utenza sulle possibili risorse della rete e, nel momento in cui individua
l’assegno sociale come risorsa idonea, fornisce indicazioni sulle condizioni previste
per l’accesso;
- invita la famiglia a contattare il Medico di Medicina Generale dello stesso, nel caso
in cui l’anziano non sia in possesso della diagnosi di demenza richiesta, affinché
possa attivare il percorso sanitario per il suo rilascio;
- chiede al Servizio Assistenza Anziani (SAA) l’attivazione dell’UVG, evidenziando
la rilevanza dell'assegno sociale per la realizzazione del progetto di aiuto.
II. Acquisizione della documentazione richiesta
L’Assistente Sociale raccoglie la documentazione di cui al successivo articolo 8, necessaria
per attivare il percorso.
III. Valutazione e definizione del Progetto Assistenziale Individualizzato
L’UVG effettua la valutazione multidimensionale socio-sanitaria, stabilisce la priorità della
situazione, in base ai criteri indicati nel successivo articolo 7, ed elabora con la famiglia
un’ipotesi di Progetto Assistenziale Individualizzato (obiettivi e risultati attesi; la qualità e
la quantità degli interventi necessari; i soggetti che devono garantirli; gli indicatori di
verifica; la disponibilità della famiglia e dell’assistente familiare ad accettare l’eventuale
consulenza tecnico-operativa del Servizio Sociale Territoriale e/o a partecipare ad iniziative
di aggiornamento e formazione), finalizzato al miglioramento della qualità di vita del
beneficiario e della persona di riferimento per i suoi bisogni di cura.
IV. Assegnazione
Beneficiario dell’assegno sociale è il cittadino destinatario dell’intervento di cui all’art. 3.
Il familiare o altro soggetto di riferimento, che con il beneficiario dell’assegno sociale
mantiene consolidati e verificabili rapporti di cura o l'amministratore di
sostegno/tutore/curatore, è intestatario del contratto stipulato con il SAA – espressamente
delegato dal Dirigente Responsabile dell’Ente competente per la gestione del FRNA
distrettuale - in cui sono assunti formalmente gli impegni già individuati nel Progetto
Assistenziale.
Gli assegni verranno erogati sino a concorrenza del budget stanziato annualmente per la
misura in oggetto con il Piano Annuale per la Non Autosufficienza.
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ART. 5 - CRITERI D’ACCESSO ALLA QUOTA BASE
L’assegno sociale si concretizza in una misura economica costituita da:
- una quota base, riconosciuta a coloro che hanno i requisiti minimi di accesso alla
risorsa di seguito esplicitati;
- una “eventuale” quota aggiuntiva, riconosciuta a coloro che oltre ai requisiti minimi
di accesso posseggono anche ulteriori requisiti esplicitati al successivo art. 6.
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Per accedere alla quota base sono richiesti i seguenti requisiti:
 assistenza al domicilio di adulti e anziani non autosufficienti, residenti nel territorio
del Distretto di Parma;
 diagnosi di demenza rilasciata dal Consultorio per la Diagnosi e la Cura dei Disturbi
Cognitivi del Distretto di Parma o dalla Unità Operativa di Geriatria del
Dipartimento Geriatrico-Riabilitativo dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria;
 ISEE uguale o inferiore ad € 15.000,00 annui riferiti alla persona assistita al
domicilio;
 assistente familiare regolarmente assunta o direttamente o tramite soggetto
imprenditoriale terzo, con un contratto di almeno 20 ore settimanali;
 definizione di un PAI in cui sia evidenziata l’opportunità di tale misura da parte
dell’UVG.
ART. 6 - CRITERI D’ACCESSO ALLA QUOTA AGGIUNTIVA
Per beneficiare della quota aggiuntiva, oltre ai criteri d’accesso sopra elencati, occorre
inoltre essere in possesso degli ulteriori seguenti requisiti:
- somma delle ISEE del nucleo della persona assistita e dei nuclei degli eventuali
figli non conviventi non superiore ad € 15.000,00;
- presenza di almeno uno dei criteri di priorità elencati nel successivo articolo 7.
ART. 7 - CRITERI DI PRIORITÀ’ PER IL RICONOSCIMENTO E
L’EROGAZIONE DELLE QUOTE AGGIUNTIVE
L’Unità di Valutazione Geriatrica individua le situazioni ritenute prioritarie con particolare
riferimento:
1. alla presenza di disturbi comportamentali e maggior riduzione funzionale rilevati
dall’Unità di Valutazione Geriatrica stessa, anche in collaborazione con il
Consultorio;
2. ad anziani soli o in coppia, senza coobbligati ai sensi degli artt. 433 e seg. del
Codice Civile, o con rete familiare inadeguata (presenza all’interno della rete
familiare di problematiche quali ad esempio disabilità, non autosufficienza, gravi
patologie, gravi conflitti relazionali).
I criteri di priorità sono elencati in ordine di importanza.
ART. 8 - DOCUMENTAZIONE RICHIESTA
Viene richiesta la presentazione della seguente documentazione:
1. Certificazione ISEE completa di Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) come
segue:
 per il riconoscimento della quota base:
ISEE individuale della persona assistita al domicilio. L’attestazione ISEE del
nucleo familiare di riferimento è rilasciata da soggetti abilitati: CAAF ed Enti
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Pubblici. Il Responsabile del Servizio Assistenza Anziani distrettuale (SAA)
è tenuto a garantire, senza oneri per il cittadino, l’estrazione dell’ISEE del
beneficiario da quello del nucleo, qualora tale procedura non venga garantita
dai soggetti abilitati in forma gratuita.
 per l’eventuale riconoscimento delle quote aggiuntive:
ISEE del nucleo della persona assistita ed ISEE dei nuclei degli eventuali figli
non conviventi.
2. dichiarazione attestante l’impegno assistenziale a favore del destinatario
dell’assegno sociale da parte di assistente familiare resa in conformità al presente
Regolamento e la regolare assunzione dell’assistente familiare, comprendente:
 in caso di assunzione diretta avvenuta entro il 31.01.2003: copia del contratto
di assunzione e copia del bollettino dell’ultimo versamento dei contributi
INPS;
 in caso di assunzione diretta avvenuta dopo il 31.01.2003: copia della
comunicazione obbligatoria dell’avvenuta assunzione dell’assistente familiare
presentata dal datore di lavoro al competente Centro per l’impiego;
 in caso di assunzione tramite soggetto terzo: copia della fattura e di
un’attestazione del servizio reso e di regolarità contrattuale rilasciata dal
soggetto terzo;
3. diagnosi di demenza effettuata dal Consultorio per la Diagnosi e la Cura dei
Disturbi Cognitivi o dall’Unità Operativa di Geriatria dell’Azienda OspedalieraUniversitaria.
La documentazione sopraelencata deve essere consegnata all’Assistente Sociale
Responsabile del Caso solo se non già presentata per l’erogazione di altri servizi.
I beneficiari le cui dichiarazioni risultino mendaci, oltre ad incorrere nelle sanzioni penali
previste dalle leggi vigenti, sono tenuti alla restituzione delle somme indebitamente
percepite.
ART. 9 - CONTRATTO
Il contratto indica l’entità del contributo e la sua scadenza definita in base al Progetto
Assistenziale Individualizzato.
Nel contratto debbono essere inoltre indicati:
- il nominativo del beneficiario;
- il programma assistenziale personalizzato e gli obiettivi da perseguire;
- le attività assistenziali ed i soggetti che sono tenuti a realizzarle;
- la decorrenza e la scadenza contrattuale;
- le modalità ed i tempi della verifica;
- le modalità di erogazione ed il nominativo delle persone che riscuotono il contributo;
- gli altri impegni da parte di coloro che si assumono la responsabilità dell'accordo.
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ART. 10 - OBBLIGHI DELL’INTESTATARIO DEL CONTRATTO
L’intestatario del contratto è tenuto a:
- comunicare tempestivamente al SAA eventuali modificazioni della situazione ed
ogni variazione derivante da:
- situazioni familiari;
- variazioni degli ISEE di riferimento;
- variazioni della persona assistente familiare e/o del contratto di lavoro della
stessa;
- presentare l’ISEE aggiornata;
- rispettare gli impegni assunti con l’accettazione del progetto assistenziale e del
contratto;
- garantire la partecipazione a momenti di sostegno e/o aggiornamento per i
familiari, organizzati dal Servizio Assistenza Anziani.
- accettare la consulenza tecnico-operativa del Servizio Sociale territoriale e/o
facilitare la partecipazione dell’assistente familiare ad iniziative di aggiornamento e
formazione.
ART. 11 – ENTITÀ DELL’ASSEGNO SOCIALE
L’entità del contributo economico riconosciuto è indicato nella tabella “A” allegata al
presente Regolamento.
L’indennità d’accompagnamento non comporta decurtazione della quota mensile del
contributo.
ART. 12 - MODALITÀ DI EROGAZIONE DELL’ASSEGNO SOCIALE
Il Responsabile del SAA inoltra l’elenco dei beneficiari dell’assegno sociale, nonché degli
intestatari del contratto che riscuotono il contributo con relativi importi per il bimestre di
riferimento all’ufficio amministrativo dell’Ente responsabile per il Distretto di Parma della
gestione del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, che provvede alla liquidazione
secondo le modalità indicate nel contratto stesso.
ART. 13 - VERIFICHE E CONTROLLI
La verifica ed il controllo sono assicurate dall’Unità di Valutazione Geriatrica, anche in
collaborazione con i Consultori per la Diagnosi e la Cura dei Disturbi Cognitivi
dell’Azienda USL di Parma.
La verifica sull’attuazione del piano e la realizzazione temporale degli obiettivi viene
effettuata, al domicilio dell'anziano, di norma con cadenza semestrale.
L’Ente responsabile della gestione del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza cui
compete la liquidazione, per tutta la durata del progetto:
 attiva le procedure di idonei controlli (art. 4 comma 7 del D.Lgs 31 Marzo 1998
n.109, così come modificato dal D.Lgs 3 Maggio 2000, n. 130, ed eventuali ulteriori
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

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successive modifiche ed integrazioni), sulla veridicità delle dichiarazioni rese e sul
mantenimento dei requisisti previsti per l’accesso alla misura;
provvede ad ogni adempimento conseguente alla non veridicità dei dati dichiarati;
può richiedere idonea documentazione atta a dimostrare la completezza e la veridicità
dei dati dichiarati, anche al fine di correzione di errori materiali o di modesta entità;
procede al recupero delle somme indebitamente percepite dall’intestatario del
contratto per mancata tempestiva comunicazione di variazioni inerenti la posizione
anagrafica e/o riferite alla situazione economica, in relazione alla costante valenza
dell’ISEE posseduto, e/o relative al rapporto contrattuale attivato per assicurare
l’assistenza familiare.
ART. 14 - SOSPENSIONE DEL CONTRATTO
E’ prevista, previo accertamento, la sospensione immediata dell’efficacia del contratto nel
caso di inserimento temporaneo dell’anziano in strutture residenziali socio sanitarie.
La durata della sospensione opera per tutto il tempo del ricovero.
Tale sospensione può avvenire anche con effetto retroattivo.
ART. 15 – REVOCA DEL CONTRATTO
E’ prevista, previo accertamento, la revoca del contratto per:
- inserimento stabile dell'anziano in struttura residenziale;
- qualunque inadempienza contrattuale;
- superamento dei limiti ISEE;
- mancata presentazione della documentazione ISEE aggiornata;
- sopraggiunta irregolarità del contratto di lavoro per l’assistente familiare.
ART. 16 - RINNOVO DEL CONTRATTO
Alla scadenza del contratto, sulla base delle verifiche periodiche effettuate, definite
nell’ambito del programma assistenziale, l’UVG può proporre al Responsabile del SAA
l’eventuale rinnovo del contributo.
E' previsto il rinnovo o anche più rinnovi, compatibilmente con le risorse disponibili e i
criteri di priorità definiti dal presente Regolamento se non sono intervenuti mutamenti
che non rendono più adeguato, possibile o necessario sostenere il progetto assistenziale
con l'assegno sociale.
Gli eventuali rinnovi dovranno essere effettuati anche in rapporto alle nuove situazioni
che necessitano di attivazione, tenendo conto della rilevanza progressiva dei criteri di
priorità.
Il Responsabile del SAA adotta procedure che assicurino la corretta e tempestiva
informazione dei cittadini, per quanto riguarda la determinazione in merito all’eventuale
rinnovo del contratto.
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Provvede altresì ad acquisire l’aggiornamento della documentazione prevista per l’accesso
alla misura, se necessario.
ART. 17 -TRATTAMENTO DEI DATI
Il trattamento dei dati avviene secondo le modalità e nel rispetto della legislazione vigente
in materia.
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