Cosa nostra e l`uso dell`uomo come cosa

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Cosa nostra
e l'uso dell'uomo
come cosa
Riflessioni su mafia
e deumanizzazione
A cura di Ines Testoni
Scritti di
A. Anastasi, P. Barcellona, P. Corsini
P. Degani, N. Irti, E. Severino, R. Siebert,
I. Testoni, L. Violante e A. Zamperini
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FrancoAngeli
Istituto Universitario Architettura Venezia
SSI
294
Servizio Bibliografico Audiovisivo
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Cosa nostra
e l'uso dell'uomo
come cosa
Riflessioni su mafia
e deumanizzazione
A cura di Ines Testoni
Scritti di ·
A. Anastasi, P. Barcellona, P. Corsini
P. Degani, N. Irti, E. Severino, R. Siebert, .
I. Testoni, L. Violante e A. Zamperini
Dipa_rtimento di Psicologia Generale
Università di Padova
ISTITUTO UNIVERSITARIO ARCHITETTURA
FrancoAngeli
- - VENEZIA - SERVIZ(l31BLIOGRAFICI E DOCUMENTALI
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Indice
Introduzione. Dall'esser "cosa" al perché "nostra", di Ines
pag. 11
Testoni
1. "Cosa" nostra come avanguardia delle nuove economie
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della "cosa" umana
2. Anticultura tra pensiero della crisi e de-responsabilità degli
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intellettuali
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3. I contributi
1. La stagnazione, di Luciano Violante
1. Parlare oggi di mafia
2. C'è una differenza tra società e politica
3. Le classi dirigenti italiane sono venute meno al loro dovere
pnmano
4. La disumanità della mafia
5. L'andamento ciclico della mafia
6. La strage di Ciaculli e la prima Commissione Antimafia
7. Fino all'assassinio del Prefetto Dalla Chiesa
8. L'omicidio di Carlo Alberto Dalla Chiesa e la legge antimafia
9. Tre settimane dopo la strage di Via D'Amelio
10. Occorre un'altra strage?
2. Sulla mafia, di Pietro Barcellona
1. Introduzione: la perversione dello Stato
2. Cultura siciliana e codice mafioso
3. ~onclusioni: "Un paradiso abitato da diavoli"
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3. Mafia e politica in Sicilia. Elementi per un'analisi del capipag. 51
tale sociale cattivo, di Antonino Anastasi
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1. Introduzione
2. Mafia, regolazione, capitale sociale e problemi di sviluppo
locale: elementi per una definizione della questione siciliana
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oggi
3. Mafia e antimafia nella cronaca giornalistica: strategie e ri» 59
sorse
» 71
4. Regolazione, istituzioni e mafia
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5. Conclusioni
4. Dal capitale sociale alla questione femminile: tra anticultura mafiosa e de-umanizzazione, di. Ines Testoni
1. Introduzione
2. La condizione della donna tra capitale sociale e diritti umani
3. La fiducia tradita
4. De-umanizzazione e anticultura mafiosa
5. Nichilismo, disillusione e tradizionalismo mafiòso
6. Conclusioni
5. Diritti umani violati, attività criminali e sfruttamento sessuale delle donne. Note in margine al dibattito odierno, di
Paola Degani
1. Introduzione
2. Povertà e sex business
3. Tra passato e presente
4. Differenze di genere e razziali nella gestione della disciplina
subordinante
5. Conclusioni
6. La passività sociale tra legami d'obbedienza e d'insicurezza,
di Adriano Zamperini
1. Introduzione
2. La facile obbedienza
3. L'assoggettamento liberamente scelto
4. Una cultura (mentale) della rassegnazione
5. Quale autoefficacia per quale società?
6. Oppressione e potere
7. Conclusioni: Liberare le pratiche per liberare le menti: la
cittadinanza psicologica contro la sudditanza mafiosa
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7. Città e pratica mafiosa: il caso Brescia, di Paolo Corsini
1. Introduzione: dalla mafia al sistema mafioso
2. Brescia e là mafia
3. La comunità quale "parte offesa"
4. "Nuove cittadinanze"
5. Conclusioni: il costume della legalità
8. Storia dell'Occidente, organizzazione capitalistica e criminale della produzione di ricchezza, tecnica, di Emanuele Severino
1. Introduzione
2. Criminalità e tendenza fondamentale del nostro tempo
3. Sulla presunta astrattezza della differenza
4. Il fondamento del tramonto
5. Capitalismo e tecnica
6. Tramonto della criminalità capitalistica e salvaguardia della
vita dell'uomo e della terra
7. Conclusioni)'ultima parola
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9. Notazioni brevi sulla pluralità degli ordinamenti giuridici,
di Natalino Irti
1. Tre "luoghi" classici della letteratura filosofico-giuridica
2. L'equazione tra società e diritto
3. Pluralità ed esclusività degli ordinamenti giuridici
4. Stato e mercato
5. I significati di "legalità"
6. "Laicità" del mercato e legalità umanitaria
7. L'urto tra le forze
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Considerazioni conclusive, di Renate Siebert
1. A proposito del "paradigma culturalista"
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Bibliografia
» 175
Gli autori
» 187
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La mafia - sostiene la curatrice di questo volume - è un fenomeno che interessa la società intera in quanto avanguardia capitalistica che commercia e usa l'umano come "cosa".
Questa modalità di considerare la mafia non tanto come un prodotto deteriore di una società povera quanto piuttosto come l'emergenza di una
novità destinata a ottenere un sempre più ampio successo nel mondo è
data da una specifica contingenza storica, owero la crisi determinata dal
declino degli immutabili e dalla volontà di evitare che essi declinino.
La perdita delle certezze che la cultura tradizionale garantiva rispetto al
perché vivere è causa di una forte angoscia sociale che produce come
esito il desiderio regressivo di tornare a credere a ciò in cui non si crede
più. L'uso delle illusioni coinvolge pienamente il mondo femminile e quello
dei poveri che in questo modo si dispongono a essere usati come "cose"
da quel meccanismo che produce per un verso illusioni e per l'altro sopraffazione, quale è appunto la logica mafiosa che, tradizionalista per antonomasia, è anche estremamente all'avanguardia nelle modalità tecniche di sfruttamento dei conflitti e delle contraddizioni sociali.
Il tema dei diritti umani e la questione della loro universalizzazione dipanano il filo rosso della discussione all'interno della polarità tra crisi determinata dal declino di certezze e anticulturalità. Il testo si espone dunque
come un percorso in cui intellettuali, scienziati e politici offrono le proprie
riflessioni relativamente ai diversi nodi che tale percorso implica, sia assumendo posizioni in contrasto, sia offrendo approfondimenti e testimonianze.
Ines Testoni, associata di Psicologia sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Padova, centra il nucleo
della propria ricerca inerente al rapporto individuo-società sul nesso cultura-sofferenza e giunge dunque a sostenere con forza la necessità di
fondare la ricerca psicologica sulla riflessione sistematica che solo la filosofia garantisce. Allieva di Emanuele Severino, si impegna in una ricerca
che guadagna un sempre maggiore consenso anche in ambito psicosociale: lo studio dei processi sociali come co,struzione culturale del senso
della vita nella consapevolezza della morte. Eautrice di una cinquantina di
articoli scientifici e di una decina di testi, tra i quali: Psicologia del nichil~
smo. La tossicodipendenza come rimedio (1997), Il dio cannibale. Anoressia e culture del corpo (2001), Il sacrificio del corpo. Dialogo tra Caterina da Siena e Simone Weil (2002), Autopsia filosofica. li 1J1omento giusto per morire tra suicidio razionale ed eternità (2007). E in corso di
stampa Frattura originaria. Psicologia sociale del nichilismo mafioso.
ISBN 978-88-464-9007-0
€
22,00
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