RELAZIONE FINALE (insegnamenti di filosofia e storia ed. civica – classe III A – a.s. 2007-2008) L’obiettivo delle prime lezioni del corso di filosofia è stato quello di far nascere la passione per il filosofare e di definire alcuni termini chiave del linguaggio filosofico. Ho utilizzato alcuni testi (il brano aristotelico sulla meraviglia tratto dalla Metafisica; il brano platonico in cui la filosofia viene presentata come dialogo tratto dalla VII lettera) per porre domande e sollecitare risposte all’interno di un dialogo che si è svolto in classe. La ricerca si è conclusa con un esercizio di creatività: la scrittura di un dialogo tra due o più studenti che per la prima volta si accostano allo studio della filosofia e si chiedono se è utile e interessante studiare la filosofia. Il primo impatto con il pensiero cosmologico greco è avvenuto attraverso la lettura di brani tratti dai frammenti di Eraclito e Parmenide. Dopo aver esposto le dottrine fondamentali, gli studenti hanno svolto esercizi riferibili a due tipologie (analisi del testo attraverso il filtro della propria esperienza; analisi del testo mediante l’elaborazione di uno schema) per approfondire i testi proposti. Lo studio si è concluso con un confronto tra la filosofia di Eraclito e quella di Parmenide. Il periodo sofistico è stato preso in esame attraverso il concetto di relativismo approfondendo in particolare il pensiero di Protagora. Gli studenti hanno continuato ad esercitarsi nell’analisi dei testi mediante la costruzione di schemi (porre in sequenza concetti ed argomentazioni a sostegno). Il modulo si è concluso con un dibattito in classe tra due gruppi contrapposti sulla legge come strumento di potere. Il passaggio da Socrate a Platone si è compiuto attraverso una riflessione sul rapporto tra intellettuale e politica. Acquisita la consapevolezza della centralità del problema politico nella filosofia platonica, si è proceduto allo studio della sua gnoseologia, ontologia, antropologia, per far ritorno al suo pensiero politico in particolare quello che appare dalla Repubblica. Gli studenti hanno svolto esercizi di riflessione (analisi del proprio atteggiamento di fronte alla politica tenendo conto di alcuni testi platonici) ed un dibattito in classe su idealismo e realismo in politica. Dopo un primitivo confronto teso a cogliere continuità e discontinuità tra il pensiero platonico e quello aristotelico, la trattazione di Aristotele ha privilegiato lo studio di alcuni concetti fondamentali della metafisica e dell’etica. Il periodo iniziale del corso di storia è stato finalizzato all’apprendimento di alcune modalità d’uso del manuale e alla capacità di schematizzazione di un processo storico. La crisi del ‘300 ha costituito il terreno di esercizio delle suddette competenze: bisognava individuare i rapporti tra le varie manifestazioni (agricola – demografica – economica – politica – sociale) della crisi. Il modulo si è concluso con l’elaborazione di uno schema da parte di ogni studente. Successivamente sono stati studiati i processi che hanno reso possibile il passaggio dalle monarchie medievali allo stato moderno tra il XIV e XV secolo attraverso la proposizione di alcuni parametri (giustizia, fisco, esercito, burocrazia) che gli studenti dovevano utilizzare come discriminanti delle informazioni raccolte dal manuale e da altre fonti. Lo studio dei temi della Riforma e Controriforma ha segnato l’inizio dell’approfondimento della storia religiosa del ‘500. Con lo studio della conquista dell’America mi sono posto la finalità di contribuire al superamento del pregiudizio etnocentrico ed a sviluppare un atteggiamento di apertura nei confronti del diverso. Gli studenti hanno apprezzato in particolare la lettura di alcune fonti coeve sulla questione Nell’ultimo modulo ho inteso sviluppare alcuni aspetti della storia del ‘600 lavorando sul concetto di assolutismo. Gli argomenti di educazione civica hanno preso in esame i principi fondamentali della Costituzione italiana (artt. 1 – 12). Sono stati affrontati, altresì, alcuni temi riguardanti la cittadinanza attiva studentesca. Agli studenti sono stati offerti materiali (mappe concettuali, esercizi, siti web e percorsi per l’approfondimento) attraverso un blog curato dal docente: http://blog.libero.it/depasquale La valutazione ha avuto come oggetto il grado di conseguimento degli obiettivi disciplinari in ordine a: 1) AREA COGNITIVA Dimensione semantica del linguaggio disciplinare - Possesso dei contenuti disciplinari ( conoscenza, comprensione, applicazione) Dimensione sintattica del linguaggio disciplinare - Aquisizione abilità operative della disciplina (analisi,sintesi) Qualità ed autonomia dell'apprendimento e capacità di rielaborazione personale - Acquisizione abilità operative disciplinari (sintesi,valutazione, creatività) 2) AREA EMOTIVA Profilo qualitativo dell'allievo sui seguenti livelli: ricezione: prendere consapevolezza, disponibilità a prestare attenzione, attenzione controllata (verso di sè); risposta: livello dell'interesse, della partecipazione, della motivazione (verso l'oggetto di studio); attribuzione di senso o di valore: accettare, scegliere un senso o un valore, l' impegno per esso (verso l'esperienza scolastica); organizzazione di modelli: organizzare e comparare modelli di interpretazione e di valutazione, di comportamento (verso gli altri); caratterizzazione di una posizione ragionata personale: elaborazione di una propria filosofia di vita,di un codice di comportamento, maturare orientamento e progettualità. SCALA DI RIFERIMENTO per la quantificazione della valutazione grave insufficienza = 0 - 3 lieve insufficienza = 4 - 5 sufficienza = 6 discreto-buono = 7- 8 eccellente = 9 - 10 prof. Michele de Pasquale