Luca Trezza : Il poter vedere il pensiero nel suo farsi , la
possibilità di affondare e dare forma ad un pensiero
profondo
06/02/2015
APRE UN NUOVO SPAZIO A TRASTEVERE - LUCA TREZZA E IL SUO ALLENAMENTO
UnfoldingRoma incontra Luca Trezza che con Elisabetta Carpineti hanno dato vita ad un progetto teatrale molto
interessante.
Ciao, piacere di conoscerti, allora, parlami un po’ di te e di questa tua professione! <o:p />
Luca: Mi chiamo Luca Trezza e sono un attore autore regista diplomato in accademia, ho 31 anni, ho aperto uno spazio prove
teatro a Trastevere, Roma e ho organizzato un corso per attori: l’Allenamento che è diventato un progetto per formulare spettacoli
autoprodotti
Elisabetta: Salve Giada, anche a me fa piacere conoscerla. Io faccio l'attrice di professione che è un mestiere non sempre facile
ed è difficile un guadagno sicuro, capita che molti di noi facciano anche altro, soprattutto insegnamo ed io infatti do lezioni di
dizione della lingua italiana. Per lo stesso motivo lavoriamo in compagnie 'miste' di professionisti e amatori. Dal punto di vista del
talento io non credo che ci sia molta differenza, non sono, queste abilità, 'calcolabili' con un diploma o con un'iscrizione all'Empals,
certo lavorare con persone che sono attori professionisti permette di poter provare di più e con maggiore regolarità e lo preferisco.
Ho scelto “La passione per ?'arte” che ho sempre avuta fin da piccolissima. Ricordo alcuni dei miei primissimi incontri con l'arte ed
è stato amore a prima vista! ?'arte drammatica l'ho conosciuta inizialmente attraverso i film che vedevo in televisione. Solo un po'
più tardi ho cominciato a vedere anche il teatro, sempre in tv. Ricordo che ad un certo punto trasmisero uno sceneggiato sulla vita
di Molière ed io fantasticavo di andare in giro col carretto per la Provenza come facevano loro... Avrei potuto dedicarmi anche ad
altre arti come la pittura e l'architettura ma la recitazione era sempre nei miei pensieri. Così decisi di cominciare a studiare.
Cosa ti affascina di più della recitazione? <o:p />
Luca: Il poter vedere il pensiero nel suo farsi , la possibilità di affondare e dare forma ad un pensiero profondo
Quale spettacolo ricorda con più affetto? E quale personaggio? <o:p />
Elisabetta: Sicuramente i personaggi di Chiara ne LE SERVE e di Ecuba nell'opera omonima. Due personaggi molto diversi ma
ugualmente tragici, una "disperata" nel senso letterale del termine e l'altra un'autentica combattente.
Ti ispiri a qualche attore in particolare? <o:p />
Luca: non in particolare forse ammiravo Carmelo Bene ed Eduardo ...
Elisabetta: Veramente ad ispirarmi a qualche attore non ho mai pensato, non saprei neanche dire perché... forse semplicemente
credo che non si possano imitare i grandi artisti, si può forse cercare di capire il modo in cui essi affrontano il lavoro: la dedizione
gioiosa, la passione, l'ironia e anche il senso che essi danno alla loro attività.
Con quante compagnie ha recitato e con quali si è trovata a suo agio? <o:p />
Elisabetta: Mi capita spesso di lavorare con le stesse persone e questo mi fa molto piacere perché vuol dire che si sono trovati
bene con me. Recentemente ho lavorato spesso con Francesca Romana Cerri con la quale ho interpretato LE SERVE di Jean
Genet e SPIRITO ALLEGRO di Noel Coward, due testi del '900 uno drammatico e l'altro comico. Inoltre ho lavorato spesso con
Maria Grazia Adamo a partire da un'ECUBA di Euripide per arrivare ad un testo contemporaneo, DIRITTO DI RECESSO, scritto
da Patrizia Palese. Ho cominciato poi questa collaborazione con Luca Trezza che ho conosciuto attraverso l'Allenamento per attori
infatti da questa esperienza stiamo formando un gruppo di attori che lavoreranno insieme a diversi spettacoli, i cui testi sono per lo
più scritti da lui. Saremo a breve in scena con ITHAKA, ciò mi emozionata, come sempre, specialmente quando sento di lavorare
a qualcosa che amo profondamente.
Cosa ne pensi della figura di Anita Ekberg? <o:p />
Luca: un icona , nella fontana
Quali sono gli aspetti positivi per chi lavora nel mondo dello spettacolo? <o:p />
Luca: penso che il lavoro può essere , se fatto bene, del tempo aggiunto che intensifica la vita
Quale consiglio daresti ad una persona che volesse iniziare la carriera artistica? <o:p />
Luca: non ci sono consigli , solo scelte sentite.
Elisabetta : Sicuramente studiare molto e continuare a farlo anche quando si è cominciato a lavorare. Per esempio con Luca
Trezza che è bravissimo!! E poi non pensare a cosa "funziona", cosa "potrebbe piacere" ma a cosa piace a te. Se piace a te
piacerà anche agli altri, il piacere è contagioso!
Può il teatro aiutare persone con problemi psicologici?Se si con quali tecniche e sopratutto con quali tecnologie? <o:p />
Elisabetta : Trovo molto curioso che tu mi rivolga questa domanda, perché io non sono una psicologa e non posso dare una
risposta precisa anche perché io ho un'idea piuttosto poco convenzionale al riguardo... generalmente si ritiene che l'arte possa
avere una valenza terapeutica, secondo me questo è un "pregiudizio" dell'epoca contemporanea che è l'epoca della psicologica
per eccellenza. L'arte non è una terapia e non risolve i problemi della vita, essi rimangono invariati, l'arte rende più felici solo quelli
che la amano. Tutto questo bisogno di "esprimersi" è generico e poco artistico, infatti molte persone si accostano all'arte senza
avere la più pallida conoscenza di ciò che decidono di affrontare, non hanno letto le opere dei drammaturghi, non hanno visto
spettacoli... cosa pensano di "voler" fare? E' chiaro che esprimersi fa sentire meglio, ma quanto dura? Quale capacità ha di
cambiare veramente e profondamente la vita delle persone? Secondo me le persone dovrebbero evitare di passare tutto il loro
tempo a cercare di "guarire" e cominciare semplicemente a vivere.
Fai parte di un progetto chiamato ALLENAMENTO, parlamene un po’ <o:p />
Luca: si il progetto Allenamento è una modalità di autoproduzione e in questi tempi di crisi, si può fare molto e ,dare una risposta
concreta alla cecità e alla lamentela, cercare di formare spettacoli allenare ad un concetto di ARTE ATTORIALE e non di attore
mercenario di cui se ne ha abbastanza, Almeno io .
Come mai, essendo così giovane, ti senti di insegnare? <o:p />
Luca: In effetti, a parte l’età che a volte è relativa, in effetti non insegno e non credo che la recitazione si può’ insegnare, è un arte
naturale che si educa , io stimolo ed alleno, in realtà ci alleniamo a sviluppare delle doti e a tenere vivo ed in fermento lo strumento
attoriale voce - gesto- pensiero.
Quando si esce dalle accademie si è veramente preparati? <o:p />
Luca: No, non sei mai preparato ad affrontare la realtà di un teatro e arriva con il tempo e con l’esperienza. Ma la preparazione è
soggettiva . L’Accademia aiuta però a decodificare un talento a dargli una direzione .
Su quali attori si basano le prove di recitazione e con quale criterio vengono scelti? <o:p />
Luca: Diciamo che la scelta è a monte, almeno nel mio caso. Non scelgo gli attori ci si sceglie a vicenda.
Quanto è importante la tua valutazione per un attore? <o:p />
Luca: Penso il feedback di chi stimola, guarda suggerisce sia importante e necessario.
Pensi, a breve, di portare in scena testi di Pino Daniele e Mango? <o:p />
Luca: Perché no , due artisti profondi
Elisabetta chiude infine con un piccolo grande grazie alle persone che le hanno dato fiducia nel corso degli anni, a quelle già
citate con le quali ha anche un rapporto di amicizia e anche a quelle più lontane nel tempo. In particolare, vuole ringraziare
Francesca Romana Cerri che negli ultimi anni ha avuto fiducia in lei e dalla quale ha imparato moltissimo.
Grazie Giada anche a te e spero di non aver detto troppe castronerie..
Giada Del Priore
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