IMPATTO DELLA CRISI GLOBALE SUI PAESI A BASSO REDDITO

IMPATTO DELLA
CRISI GLOBALE SUI
PAESI A BASSO
REDDITO
“The implications of the Global Financial Crisis for LowIncome Countries”, IMF marzo 2009 (update settembre
2009)
Klaudia Doko
Matteo Cesaroni
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• Situazione dell’economia mondiale
• Situazione LICs’ prima della crisi
• Canali di trasmissione
• Situazione LICs’ durante la crisi
• Bisogno di finanziamento dei LICs’ e supporto
dell’ IMF
• Politiche raccomandate
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Situazione dell’economia
mondiale
Durante il 2009 si è verificato
un indebolimento della
crescita globale
Determinato da:
- Recessione per la maggior
parte dei paesi avanzati
- rallentamento della crescita
nei paesi emergenti e in via
di sviluppo
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A livello mondiale si assiste:
- Rapida decelerazione della
domanda interna
- Diminuzione delle attività
industriali e del commercio
mondiale
- Aumento della
disoccupazione
- Calo del prezzo delle
commodities
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I paesi a basso reddito (LICs)
Il gruppo dei paesi poveri compresi nell’analisi è formato da 69 paesi
• Sub-Saharan Africa:
Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Cameroon, Cape Verde, Central
African Republic, Chad, Comoros, Democratic Republic of Congo, Republic
of Congo, Côte d’Ivoire, Eritrea, Ethiopia, The Gambia, Ghana, Guinea,
Guinea-Bissau, Kenya, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali,
Mozambique, Niger, Nigeria, Rwanda, São Tomé and Príncipe, Senegal,
Sierra Leone, Tanzania, Togo, Uganda, and Zambia.
• Middle East and Europe
Armenia, Azerbaijan, Djibouti, Georgia, Kyrgyz Republic, Mauritania,
Moldova, Sudan, Tajikistan, Uzbekistan, and Republic of Yemen.
• Asia
Afghanistan, Bangladesh, Bhutan, Cambodia, India, Lao People’s
Democratic Republic, Maldives, Mongolia, Myanmar, Nepal, Pakistan,
Papua New Guinea, Sri Lanka, and Vietnam.
• Latin America
Bolivia, Dominica, Grenada, Guyana, Haiti, Honduras, Nicaragua, St. Lucia,
and St. Vincent and the Grenadines.
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Situazione prima della crisi
Negli anni precedenti al 2007 grazie a:
• Migliori politiche macroeconomiche
• Maggiori aiuti
• Cancellazione del debito estero
• Favorevoli condizioni economiche globali
Nei LICs si è verificato un:
• Aumento della crescita
• Contenimento dell’inflazione e del debito
• Riduzione del deficit di bilancio e delle partite correnti
• Aumento delle riserve internazionali
La maggior apertura (comm.le e fin.ria) se da una parte ha contribuito ad
una migliore performance dall’altra ha aumentato l’esposizione agli
shock esterni.
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I cannali di trasmissione
1)Canale finanziario diretto
Gli effetti attraverso questo cannale sono stati limitati per la maggior
parte dei LICs.
La crisi ha colpito direttamente solamente i paesi più integrati
finanziariamente.
•
Il sistema bancario
Impatto diretto della crisi nel sistema bancario modesto dovuto alle:
-
Piccole esposizioni agli strumenti finanziari complessi
-
Abbondanza della liquidità e dei depositi, che hanno permesso alle
banche nazionali di autofinanziarsi con fondi interni e di
minimizzare il grado di indebitamento dello stato patrimoniale.
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• Il mercato finanziario
Prima dell’intensificarsi dell’attuale crisi finanziaria,
si stava aprendo l’accesso ai mercati dei capitali
internazionali per alcuni LICs’ con forti basi
economiche.
Questo accesso sembra che si stia chiudendo a
causa dei bisogni di liquidità degli investitori
stranieri e della preferenza per prodotti finanziari
di qualità maggiore, che si riflette in un rapido
aumento negli spreads sovrani dei LICs’ da metà
2008 in poi.
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2) Canale economico
• Il commercio globale
Il commercio internazionale è
diventato una fonte importante
di reddito per i LICs
L’apertura commerciale dei LICs è
aumentata sostanzialmente dal
1991 ed è correlata con il trend
di crescita del PIL nello stesso
periodo
Le esportazioni sono concentrate
principalmente sulle
commodities
L’alta dipendenza dalle
commodities potrebbe
aggravare ulteriormente
l’impatto della recessione
globale poiché la richiesta dei
prodotti tende ad essere
altamente pro-ciclica
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• Le rimesse
Costituiscono una fonte
importante di finanziamento
estero per molti LICs,
fornendo reddito e
contribuendo alla crescita.
La crisi sta colpendo
simultaneamente sia la
fonte delle rimesse (i DC e
gli EME produttori di
petrolio) che i paesi
destinatari (LDC).
Le rimesse sono diminuite
sostanzialmente nel 2009,
mentre per il 2010 si
prevede una ripresa la
quale si rimarrà al di sotto
dei livelli di pre-crisi.
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•Gli investimenti diretti esteri (FDI)
L’importanza degli investimenti
diretti esteri è aumentata
sostanzialmente negli ultimi
due decenni
Gli FDI nei LICs dipende dalla
salute dell’economia del
paese d’origine
Questo comporta una rapida
diminuzione dei FDI dalla
seconda meta del 2008 fino
ai primi mesi del 2009. Per
il 2010 si prevede una
leggera ripresa, la quale si
pensa che rimarrà stabile
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• I flussi di aiuti ( aid)
I flussi di aiuti ai LICs sono
aumentati in maniera
sostanziale dalla meta
degli anni ‘90 con un
picco nel 2006, riflettendo
la cancellazione del
debito e i nuovi flussi di
aiuti dai paesi donatori
emergenti, come Russia,
Cina e gli EME produttori
di petrolio. Tuttavia, da
allora i flussi bilaterali
sono diminuiti.
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Situazione durante la crisi
effetti finanziari
diretti
effetti derivanti
dalla recessione
mondiale
Peggioramento delle variabili
macroeconomiche
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• Rallentamento della
crescita (pari per il 2009
al 2,4%)
• Saldo della bilancia
commerciale e di conto
corrente rimasto invariato
rispetto al 2008
• Diminuzione delle riserve
a 4,2 mesi di importazioni
(4,4 nel 2008)
• Diminuzione
dell’inflazione (5,9%)
• Peggioramento del saldo
della bilancia fiscale(in
media -2,8% PIL rispetto
2008)
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Peggioramento delle variabili
macroeconomiche
Vulnerabilità fiscale
Possibili problemi di sostenibilità del
debito
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Principale elemento di
vulnerabilità per i LICs’
è quindi la diminuzione
delle entrate fiscali
determinate da:
- Rallentamento
dell’attività economica
- Diminuzione del
commercio: derivante
sia da una diminuzione
dei volumi scambiati,
sia dal calo dei prezzi
delle commodities
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Aumento della spesa pubblica nel 2009 pari a +1,8%PIL
• Richiesta di trasferimenti statali da parte del settore delle
esportazioni, che ha visto diminuire le proprie entrate
• Necessità di aumentare la spesa in programmi sociali per
fronteggiare l’aumento della povertà (stime indicano un
aumento della povertà pari al 2% per ogni punto percentuale di
riduzione della crescita)
• Bisogno di supporto per le istituzioni finanziarie domestiche e di
garanzia per i depositi
• Aumento del costo sulla parte di debito estero dovuto ad un
deprezzamento del cambio
• Aumento del costo di finanziamento sul mercato internazionale
dei capitali
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Resteranno più colpiti quindi quei LICs’ in cui un aumento
della spesa non è stato compensato da un
corrispondente aumento delle entrate fiscali
E che stanno cercando di far fronte agli effetti negativi della
crisi contraendo nuovo debito
vanificando gli sforzi fatti negli ultimi anni per portarlo ad un
livello sostenibile
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Bisogni di finanziamento dei
LICs’
La prevista diminuzione del:
• commercio mondiale
• la crescita del PIL mondiale
E la continua turbolenza del settore finanziario globale
diminuzione degli FDI e dei flussi di Aiuti, nel momento in cui
questi fondi sono più necessari che mai negli LDC.
Secondo l'FMI, l'ulteriore bisogno di finanziamento dei LICs’
dovuto al peggioramento della loro bilancia dei pagamenti e
alla riduzione delle riserve, come risultato della crisi globale, è
arrivato nel 2009 a circa $ 25 mld all’anno in più rispetto al
2008
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Il supporto del fondo
Il fondo fornirà un sostegno finanziario ai LICs colpiti dalla
crisi in modo che risponda alla loro situazione economica,
alla natura dei problemi della bilancia dei pagamenti e alla
presenza o meno di un programma già avviato con il
Fondo:
• Per i paesi con gli attuali accordi PRGF un aumento della
disponibilità è il meccanismo appropriato.
• Per un paese senza un accordo già esistente del FMI la
revisione dei Exogenous Shocks Facility (ESF) può essere
un meccanismo appropriato per il finanziamento dei LICs’.
• Per i paesi con una bilancia dei pagamenti esigente , che
potrebbe richiedere programmi a lungo termine, un nuovo
regime PRGF può essere uno strumento più appropriato,
a causa del suo orizzonte più lungo e una maggior
attenzione strutturale.
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Il Fondo ha avviato un ampio esame dei
suoi strumenti finanziari, per garantire che
la sua assistenza sia più adeguata alle
esigenze dei LICs’
provvedendo inoltre a dare consulenza sulle
politiche che devono seguire questi paesi
per conseguire un miglioramento
macroeconomico
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Politiche raccomandate
Politica fiscale
Interventi in materia fiscale vanno programmati tenendo
conto della situazione dei singoli LICs’, essendo gli effetti
della crisi differenti tra i vari paesi.
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• LICs’ che hanno raggiunto la stabilità macroeconomica e
che sono riusciti ad accumulare risorse finanziarie
durante gli anni di boom
in grado quindi di far fronte all’ aumento della spesa
senza ricorrere ad aggiustamenti della loro posizione
fiscale
potrebbero pensare di dare alcuni stimoli all’economia
nel tentativo di sostenere la domanda aggregata
• LICs’ il cui bilancio dopo la crisi risulta troppo
compromesso
per cui risulta necessario un aggiustamento della loro
bilancia fiscale:
aumentando le entrate
razionalizzando e aumentando l’efficienza della
spesa pubblica
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Consolidamento (o espansione) della spesa in programmi
sociali al fine di combattere il crescente aumento della
povertà
Data l’alta propensione al consumo della popolazione
povera qualsiasi forma di trasferimento di reddito si
traduce in uno stimolo alla domanda aggregata.
Il Fondo consiglia di sostenere la spesa in quei settori
collegati ai Millenium Development Goals (MDG)
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Politica monetaria
La diminuzione delle pressioni inflazionistiche nella
maggior parte dei LICs potrebbe permettere un
allentamento della politica monetaria.
Tuttavia in quei LICs dove continua ad essere presente un
alto livello di inflazione è richiesta una politica monetaria
restrittiva.
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Politiche di cambio
Mentre per i paesi con tassi di cambio flessibili non sono
richiesti aggiustamenti, in quanto questi tassi possono
operano come degli shock absorbers, i paesi con tassi di
cambio fissi dovranno affrontare problemi legati alla
diminuzione delle esportazioni, ad una fuga di capitali e
ad una ridotta disponibilità di finanziamenti esterni.
Per questi paesi è consigliabile l’introduzione di un maggior
grado di flessibilità del cambio.
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Bibliografia
“The implications of the Global Financial
Crisis for Low-Income Countries” IMF
march 2009 e update september 2009
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