8 SPETTACOLO DOMENICA 11 dicembre 2011 MONDRIAN - L'ARMONIA PERFETTA di Carla GUIDI Il Complesso del Vittoriano di Roma ospita una grande retrospettiva su “Mondrian, l'armonia perfetta” attraverso circa 70 olii e disegni del pittore olandese, inoltre con 40 opere di altri artisti (che influenzano la sua evoluzione) si ripercorre l'intero cammino artistico di uno dei più importanti Maestri del XX secolo, valorizzando la sua coerenza nel perseguire l'obiettivo di un'arte astratta. L'esposizione presenta capolavori in gran parte concessi eccezionalmente dal Gemeentemuseum de L'Aia e vanta la collaborazione e il supporto di grandi istituzioni museali come il Denver Art Museum, il Philadelphia Art Museum, la National Gallery of Canada di Ottawa, il National Museum of Modern Art di Kyoto. La mostra è a cura di Benno Tempel, Direttore del Gemeentemuseum de L'Aia, e si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto da Hans Janssen, Gemeentemuseum, L'Aia, Franz W. Kaiser, Gemeentemuseum, L'Aia, Michael White, Università di York, Frans Postma, Architetto. Le parole di Benno Tempel ben esemplificano il titolo della mostra “Mondrian. L'armonia perfetta” perchè come sottolinea Benno Tempel - “Piet Mondrian è uno dei pochi artisti che hanno lasciato una produzione regolare… Per Mondrian l'arte era più che la mera riproduzione della realtà. Con la sua pittura, voleva raggiungere uno scopo più alto. Era alla ricerca dell'armonia, di un'arte universale”. Piet Mondrian (Amesfoort, 1872 – New York, 1944) è un paesaggista di successo. Nei Paesi Bassi del primo Novecento il passaggio viene abbandonato alla ricerca simbolista con il trasferimento nel 1908 a Domburg in Zelanda e con l'incontro di J. Toorop. Gli artisti d'avanguardia dell'epoca contestavano l'arte deputata a rappresentare l'aspetto esteriore della realtà. Ricercando una verità più profonda, Mondrian si avvicina alla teosofia di Madame Blavatsky e Rudolf Steiner – dottrina di confine tra filosofia, religione e scienza. Nel 1911 Toorop e Mondrian organizzano una mostra d'arte moderna ad Amsterdam, e le loro opere vengono esposte tra quelle di Cézanne, Picasso e Braque. Per Mondrian è una rivelazione. E' la prima volta che vede dei quadri cubisti. Senza pensarci due volte, abbandona la posizione sicura raggiunta nei Paesi Bassi e va a Parigi. Qui la sua evoluzione passa per un breve intermezzo cubista e nel 1914 compone i suoi primi quadri astratti. Negli anni parigini la scomposizione della forma organica si attua in composizioni sempre più rigorose nelle quali la superficie è divisa in piccole zone con una sempre più evidente riduzione delle diagonali e delle linee curve. Dopo il suo rientro in Olanda (dove rimane dal 1914 al 1919) la ricerca di Mondrian si sviluppa sempre più verso il rigore astrattista. Fonda la rivista d'arte olandese “De Stijl”, uscita per la prima volta nel 1917, e il Neoplasticismo con Theo van Doesburg. Benno Tempel sottolinea che “De Stijl” è stato più di un semplice periodico. Gli artisti che vi scrivevano volevano creare con la loro arte una società nuova. Aspiravano a un'opera d'arte totale, in cui pittura, scultura, grafica e architettura formassero un insieme unico. Non credendo in una gerarchia tra le varie forme d'arte si occupano anche di pubblicità e fotografia. Con la minaccia della Germania nazista, Mondrian decide nel 1938 di trasferirsi a Londra e nel 1940 a New York dove vive la sua ultima stagione felice nell'incontro con un mondo nuovo: la patria del jazz lo ispira, la folla e il dinamismo della metropoli portano un rinnovamento nella sua arte. L' esposizione, che nasce sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione e con la partecipazione della Regione Lazio – Presidenza e Assessorato alla Cultura, Arte e Sport -, di Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Assessorato alla Famiglia, all'Educazione e ai Giovani –, della Provincia di Roma – Presidenza e Assessorato alle Politiche culturali - e con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati, del Ministero degli Affari Esteri, dell' Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. FOTO: Piet Mondrian (18721944) Albero: studio per “L'albero grigio” - 1911 Pastello nero su carta, 58,4 x 86,5 cm L'Aia, Collezione Gemeentemuseum © 2011 Mondrian/Holtzman Trust c/o HCR International Washington DC Foto courtesy Gemeentemuseum Den Haag. Complesso del Vittoriano, via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali) fino a domenica 29/01/12. Orario: dal lunedì al giovedì 9.30 –19.30; venerdì e sabato 9.30 – 23.30; domenica 9.30 – 20.30. Info: tel.06/6780664 Fino al 18 dicembre 2011 La magia de Lo schiaccianoci per il Natale Il Natale all'Opera di Roma arriverà tra magici balocchi e fantastici soldatini, quelli che danzano con le note incantate di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Una favola per piccoli e grandi, per chi ama la musica e la danza. E' la magia de Lo schiaccianoci, il mitico balletto del compositore russo che da martedì 20 dicembre, alle 20.30, regalerà al pubblico dell'Opera la più fatata atmosfera natalizia per l'apertura della Stagione di danza 2011-2012. La coreografia sarà firmata da Slawa Muchamedow, da Marius Petipa. Sul podio uno specialista dei balletti, il Maestro Nir Kabaretti. Le scene e i costumi sono firmati da Carlo Savi. Nel ruolo di Clara la prima ballerina del Teatro dell'Opera Gaia Straccamore, danzerà accanto ad Anton Bogov, primo ballerino dell'Opera di Maribor nelle recite del 20, 21 e 28 dicembre. Accanto ad Anton Bogov danzerà Alessandra Amato nelle ultime due repliche del 29 e del 30 dicembre. Si alterneranno sul palco del Costanzi altre due coppie di interpreti: Alessia Gay e Alessio Rezza negli spettacoli del 22 e del 23 dicembre, e Rebecca Bianchi e Giuseppe Depalo che danzeranno il 24 e il 27 dicembre. Nel ruolo di Drosselmeyer si alterneranno Manuel Paruccini il 20, 21, 28, 29 e 30 dicembre e Mauro Murri il 22, 23, 24 e 27 dicembre. In scena anche il Coro di Voci Bianche della Scuola di canto corale dell'Opera, preparato dal Maestro José Maria Sciutto. La favola misteriosa de Lo Schiaccianoci rapisce da sempre l'attenzione del pubblico, nelle suggestioni visive e nei sogni di battaglie che in realtà nascono dalle paure dei grandi e si mescolano alle fantasie, solo apparentemente leg- gere, dei bambini. Protagonista la piccola Clara, la quale grazie all'aiuto dell'inventore di giocattoli Drosselmeyer, realizza per una notte i suoi sogni e diviene principessa accanto al suo giocattolo preferito, lo Schiaccianoci, tramutatosi nel coraggioso principe con cui riesce a sconfiggere il malvagio Re dei Topi e a fuggire verso una terra incantata sotto una fantastica tor- menta di neve. Lo schiaccianoci dopo la prima del 20 dicembre, resterà in scena per ben 8 repliche, in tutto il periodo natalizio; sarà replicato mercoledì 21 dicembre ( ore 20.30), giovedì 22 (17), venerdì 23 (17), sabato 24 (11), martedì 27 (20.30), mercoledì 28 (20.30), giovedì 29 (18), venerdì 30 (18). Ulteriori informazioni su www.operaroma.it NELLO MASCIA, BENEDETTA BUCCELLATO, SERGIO BASILE in NATALE IN CASA CUPIELLO di EDUARDO DE FILIPPO con (in ordine di apparizione) Nello Mascia, Benedetta Buccellato, Roberto Giordano, Sergio Basile, Danila Stalteri, Gino Monteleone, Franco Scaldati, Andrea Vellotti, Fiorenza Brogi, Aurora Falcone, Domenico Bravo, Massimo D'Anna regia NELLO MASCIA La compagnia del Teatro Biondo Stabile di Palermo propone un'edizione innovativa di una delle più famose e celebrate commedie di Eduardo De Filippo. Natale in casa Cupiello, tra le commedie di Eduardo, è quella che ha avuto la gestazione più lunga e singolare. Nato quasi come uno sketch da avanspettacolo, rimpolpato dall'improvvisazione comica degli interpreti, il testo si arricchì nel tempo di particolari realistici e di momenti addirittura drammatici, senza mai perdere però la sua natura comicoumoristica. Eduardo definiva Natale in casa Cupiello “una commedia affatata”, cioè magica, perché ogni volta che gli capitava di riprenderla il gradimento del pubblico era sempre altissimo. La vicenda si svolge a Napoli dove si avvicina il Natale e Luca Cupiello non pensa ad altro che a fare il presepe, anche se i figli sono cresciuti e la moglie Concetta non lo approva. In famiglia non mancano i problemi, la figlia sposata è innamorata di un altro uomo. Così, in occasione del pranzo di Natale, si consuma il dramma della gelosia. Per ben tre atti questa famiglia intrattiene il pubblico con i suoi contrasti tra farsa e grottesco, mostrando il volto amaro e realistico delle dinamiche parentali. INFO: TEATRO ELISEO via Nazionale, 183 00184 Roma Tel. botteghino 06 4882114