Osservatorio sul Mercato del Lavoro
MERCATO DEL LAVORO
Osservatorio NENS
a cura di Marco Iezzi
NOTA DEL 3 MARZO 2004
FORZE DI LAVORO: MEDIA 2003
L’Istituto Nazionale di Statistica ha diffuso i dati sulle forze di lavoro 2003. Tale
rilevazione è il risultato dell'elaborazione dei dati delle rilevazioni trimestrali di gennaio, aprile,
luglio e ottobre 2003.
A nostro avviso il dato più rilevante che emerge dall'indagine è rappresentato dalla
crescita dell’1% dell’occupazione (media 2003) e dal fatto che questo incremento si sia
concentrato nella prima metà del 2003, mentre nella seconda parte dell’anno c’è stato un
decremento nel numero degli occupati come mostrano i dati riportati nel Grafico 1. Inoltre va
rilevato il fatto che la crescita complessiva sia attribuibile in larga parte all’aumento degli
occupati nella classe di età tra i 50 e i 59 anni (più 152 mila unità - 2003/2002).
Grafico 1: Occupati – valori assoluti 2003
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT (dati in migliaia)
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Dall'esame della distribuzione territoriale degli andamenti occupazionali tra il 2003 e il
2002, emergono alcuni spunti di riflessione interessanti: innanzitutto la crescita di posti lavoro si
concentra, come già in passato, nelle Regioni del Nord (+1,3%) e del Centro Italia (+1,6%),
mentre nel Sud, dove si auspicherebbe un maggior ritmo di crescita dell'occupazione, questa si
attesta su un valore pari a 0,2 punti percentuali.
Nella Tabella 1, abbiamo riportato i valori nazionali per le forze di lavoro con un
confronto tra il 2003 e il 2002. Dall’analisi dei dati emerge un incremento che riguarda sia gli
occupati "dipendenti" sia gli "autonomi" che fanno registrare un incremento percentuale pari a
0,5 punti.
Anche il tasso di disoccupazione scende, ma a ben guardare questo indicatore è ormai in
costante decremento da più periodi.
Tabella 1: Forze di lavoro per condizione e ripartizione geografica e occupati per posizione nella
professione
Forze di lavoro
Occupati
Dipendenti
Indipendenti
Persone in cerca di occupazione
Tasso di disoccupazione
Valori Assoluti
2002
2003
23.993
24.150
21.829
22.054
15.849
16.046
5.980
6.008
2.163
2.096
9,0
8,7
Variazioni
Assolute
Percentuali
158
0,7
225
1,0
197
1,2
28
0,5
-67
-3,1
-0,3
--
Fonte: ISTAT (dati in migliaia di unità)
A livello territoriale l’indagine Istat evidenzia che le Regioni italiane con un maggior
numero di occupati in età compresa tra i 15 e i 64 anni sono Emilia-Romagna (68,3%), Trentino
Alto Adige (66,9%), Valle d’Aosta (66,5%) e Lombardia (63,8%) mentre, rispetto ad una media
nazionale pari al 56,0%, agli ultimi posti troviamo la Calabria (42,3%), la Campania (42,2%) e la
Sicilia (41,8%).
L’aumento registrato in questa rilevazione in realtà ha origini lontane; ormai da più
esercizi si assiste ad un fenomeno di costante crescita occupazionale. Infatti, da un’analisi più
approfondita effettuata considerando le serie storiche dei dati dal 1997 al 2003 riguardanti gli
occupati per posizione (Graf.2), è evidente la crescita occupazionale continua dal 1998 per i
lavoratori "dipendenti", mentre per gli "indipendenti" la crescita degli occupati è costante già
dall’inizio dell’analisi, ovvero dal 1997.
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Grafico 2: Occupati per posizione (Serie 1997-2003)
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT (dati in migliaia di unità)
Discorso analogo a quello riguardante gli "occupati per posizione" è sostenibile quando si
considerano le serie storiche dei tassi di disoccupazione nelle classi di età tra i 25 e i 64 anni
(Graf.3)
Anche in questo caso, infatti, gli indici dimostrano un continuo decremento dal 1998 al
2003 dei tassi di disoccupazione, caratterizzato dalle riduzioni più significative registrate negli
anni 1999-2000 (-0,6%) e 2000-2001 (-0,7%).
Grafico 3: Tassi di disoccupazione per classi di età “25/64 anni” (Serie 1997-2003)
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
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Grafico 4
Tassi di disoccupazione
Variazioni sull'anno precedente
0
-0,1
-0,2
-0,3
-0,4
-0,5
-0,6
-0,7
-0,8
Anno 1999 Anno 2000 Anno 2001 Anno 2002 Anno 2003
Per quanto riguarda i dati per settore di attività (Graf.4), anche per il 2003 si confermano
le forti differenze occupazionali tra i settori dell’Agricoltura, dell’Industria e delle Altre attività
(che comprendono il commercio). Tali diversità nell'occupazione riguardano sia l'occupazione
temporanea che quella permanente.
Grafico 5: Occupati dipendenti per settore di attività economica e tipo di attività - media 2003
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT (dati in migliaia)
Un ulteriore passaggio importante dell'indagine Istat è quello riguardante l'analisi del
tasso di disoccupazione (Graf.5). Nella media nazionale 2003 il rapporto tra le persone in cerca di
occupazione e le forze di lavoro, evidenziato nel grafico, si attesta su un valore pari a 8,7 punti
percentuali.
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Grafico 6: Tasso di disoccupazione - Serie 1997-2003
Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT
Nella figura 6 sono riportati i dati regionali per l'anno 2003. Dunque le Regioni con un più
basso tasso di disoccupazione sono il Trentino Alto Adige (2,4%), l'Emilia-Romagna (3,1%) e il
Veneto (3,4%), mentre quelle che maggiormente soffrono un tasso di disoccupazione elevato
sono la Calabria (23,4%), la Campania (20,2%) e la Sicilia che fa registrare un valore pari a 20,1
punti percentuali.
Grafico 7: Tasso di disoccupazione per Regione - media 2003
Fonte: ISTAT
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