Introduzione ............................................................................ 2 10 Segreti per prevenire e trattare le malattie delle piante ......... 5 Come liberarsi di questi ospiti. ............................................... 5 Cosa fare se le piante muoiono a causa della malattia ............ 7 Metodi naturali per combattere le malattie più comuni delle piante. ................................................................................. 7 8 Segreti naturali per liberarsi delle erbacce .............................. 9 I migliori metodi naturali ....................................................... 9 13 Segreti per Prevenire e curare le malattie fungine del prato ..................................................................................... 14 Consigli per la lotta ai funghi ............................................... 14 Rimedi naturali contro i funghi ............................................ 15 10 Cause e rimedi per un prato ingiallito ................................. 18 Principali cause dell’ingiallimento e loro rimedi ..................... 18 10 Segreti per un superfertilizzante fai da te ............................ 22 Tipi di fertilizzante .............................................................. 23 9 Segreti per un terreno superpotente .................................... 27 Migliora il terreno ............................................................... 27 Come trattare terreni difficili ................................................ 29 11 Segreti per un potente terriccio .......................................... 31 Ingredienti di un terriccio general purpose. .......................... 31 Creare un terriccio general purpose ..................................... 34 11 Segreti per un prato lussureggiante e in salute ................... 36 Conclusione ........................................................................... 40 1 Introduzione Si parla molto agricoltura biologica e, fortunatamente, questo settore è in continua crescita. Ma non è detto che l’argomento debba riguardare esclusivamente il settore agricolo. Anche il nostro giardino può e deve essere ecologico. Il giardinaggio fa bene alla nostra mente, al nostro corpo e alla nostra anima. Ci sono molte ragioni per utilizzare delle pratiche ecologiche nel nostro giardino, sia che coltiviamo verdure, fiori o prato. Ricorda che ogni residuo chimico che lasciamo nel nostro prato, poi o lo mangiamo o lo respiriamo. Il giardinaggio biologico crea un ambiente sano per le piante, gli animali e per i giardinieri. Usando le tecniche naturali, proposte di seguito, porrai attenzione alla Natura e alla terra, ma ti prenderai cura anche della salute dei tuoi familiari e dell’intero pianeta. D’altronde, prima dell’avvento dei prodotti chimici e della globalizzazione si usavano tecniche semplici e salutari che, con un po’ di fatica in più, offrivano comunque degli ottimi risultati. Oggi, molti giardinieri stanno tornando alle origini, usando fertilizzanti naturali, pesticidi ed erbicidi biologici e tutta una serie di tecniche non chimiche o industriali per aumentare il benessere del terreno e conseguentemente del giardino. Queste includono anche la conoscenza degli elementi che aumentano le difese naturali delle piante contro i parassiti e le più comuni malattie e i modi in cui i giardinieri possono favorire questo processo. La presente guida è ricca di segreti per poter ottenere il giardino dei tuoi sogni nel pieno rispetto dell’ambiente e della Natura. Sarai sorpreso nello scoprire quanto sia semplice avere un potente compost ecologico o un terreno fertile, mettendo in pratica i nostri 2 consigli e abbandonando una volta per tutte i pericolosi prodotti chimici che diffondono veleni pericolosi nell’aria, nella terra e quindi nelle nostre piante. Questo ebook, dunque, è stato pensato per essere il tuo braccio destro nel tuo tragitto verso la costruzione del tuo capolavoro. Di seguito proporremo delle soluzioni, dei rimedi e delle ricette per poter ottenere dei prodotti naturali a costo quasi zero e ad impatto ambientale nullo. Nel dettaglio vedremo come prevenire e trattare le piante con “medicine” naturali che non solo guariscono la pianta, ma alimentano anche il terreno. Conosceremo a fondo gli elementi chimici essenziali per il loro nutrimento, la loro salute e la loro crescita. Sveleremo dei piccoli segreti per eliminare le erbe infestanti (sì, anche le più ostiche) in maniera biologica e sana e, sebbene sia difficile da credere, con poco sforzo. Scopriremo come curare le piante dal più grande problema del giardinaggio e dell’agricoltura: i funghi. Analizzeremo in dettaglio anche delle strategie per prevenire la loro formazione. Piccoli accorgimenti possono rendere la nostra vita molto più semplice. In seguito, andremo ad analizzare le principali cause e conseguenti rimedi di un prato ingiallito. A tale fine abbiamo pensato che sarebbe utile comprendere come migliorare la salute del nostro prato, del nostro giardino o del nostro orto, vedremo dunque come risanare i nostri ambienti tramite fertilizzanti fatti in casa e come risolvere le problematiche di terreni difficili, quali: terreni poco fertili, troppo pesanti o che non offrono drenaggio. Anche questo è un 3 punto cruciale per il rispetto dell’ambiente: da tenere in considerazione, infatti, c’è anche la questione dello spreco di acqua. Un terreno problematico potrebbe richiedere enormi quantità (e sprechi d’acqua) senza che poi riusciamo ad ottenere il nostro scopo di avere un prato o un giardino perfetto. Scopriremo poi come creare un ottimo terriccio universale, general purpose, fai da te. In dettaglio analizzeremo tutti i vari aspetti che potranno renderlo utile il più possibile alle nostre piante o come aggiunta al nostro terreno. In fine vi sveleremo alcuni trucchi per avere un prato in salute e lussureggiante che ci ricompensi di tutte le fatiche fatte. Infondo, il giardinaggio ecologico è il modo migliore per entrare in sintonia con la Terra e per prendersi cura di noi stessi. 4 Segreti per prevenire e trattare le malattie delle piante Nei primi 20 o 25 cm del terreno del giardino vivono schiere di batteri, funghi e altre microscopiche entità. Molte di queste sono utili per le tue piante e le mantengono forti e in salute, altre, invece, non sono così amichevoli. Alcuni di questi agenti patogeni attaccano la radice della pianta, interferendo con l’assorbimento di acqua e nutrienti e finendo col distruggerle. Possiamo notare questi fenomeni nelle piante di pomodoro che continuano ad essere secche nonostante vengano costantemente innaffiate, o nei grandi noduli che compaiono sui roseti, o nelle bruciature su zucchine e cetrioli, segni di attacchi parassitari. Di seguito, un elenco dei microorganismi responsabili di questi problemi delle piante: Funghi: il fungo produce spore che si diffondono nel terreno quando lo coltiviamo; Batteri: i batteri si insinuano nelle radici o nei tessuti delle piante e possono rapidamente infettarle; Nematodi: questi microscopici vermi sono generalmente utili, a meno che non siano una specie parassita delle piante. In questo caso, possono bloccare la crescita della pianta o provocare appassimenti; Virus: i virus richiedono un ospite, come un nematode, per moltiplicarsi. Il più delle volte, quando si manifestano sintomi di malattie sulle piante da terreno, sono causati da un virus, un esempio è la bronzatura del pomodoro. Questa malattia crea delle macchie scure sulle foglie. Come liberarsi di questi ospiti. 1. Usa tanto salutare concime: poiché gli agenti patogeni vivono nel terreno, è impossibile liberarsi di questi. L’unico 5 fronte su cui si può agire è la loro moltiplicazione: si può creare l'ambiente perfetto far proliferare un’altra tipologia di microbi che si alimenta di questi batteri nocivi. Alcuni microrganismi buoni sono anche capaci di secernere antibiotici o sostanze nocive per i patogeni. Aggiungere un concime, ricco di sostanze nutritive, fornirà protezione ai microbi utili e aiuterà a prevenire la germinazione di funghi e spore. Inoltre, il concime favorirà il drenaggio, quindi gli agenti patogeni non avranno un terreno umido su cui proliferare. N.B. assicurati di usare un concime ben invecchiato, a meno che tu non lo lasci riposare per almeno 4 mesi prima di usarlo. 2. Scegli le giuste piante: è sempre un'ottima decisione scegliere specie resistenti alle malattie. Fai bene le tue ricerche prima di comprare delle piante. Ad esempio, puoi cercare degli esemplari che sono resistenti sia all’avvizzimento causato da Verticillium o Fusarium sia ai Nematodi galligeni delle radici. 3. Rotazione delle piante: per contrastare gli agenti patogeni, fai la rotazione delle piante ogni anno. Assicurati che la rotazione venga effettuata con piante di differenti famiglie, perché alcuni agenti patogeni attaccano proprio le famiglie. Se si ha lo spazio, una rotazione di 2 o 5 anni sarebbe la cosa migliore. A volte, per alcuni agenti patogeni, ci vogliono più di 5 anni per morire. 4. Pacciame: spargi un sottile strato di pacciame nel tuo giardino, così il terreno contaminato non contagerà il fogliame. Il pacciame eviterà che i frutti che cadono dagli alberi contaminino il terreno, riduce anche la formazione delle erbacce che possono ospitare agenti patogeni. 5. Test del terreno/piante salutari: 3-6 mesi prima di creare un giardino, procurati un campione del terreno che userai. I 6 risultati del campione ti aiuteranno a determinare quali sostanze vanno aggiunte al terreno per mantenere esso e le tue piante salutari. Più sane saranno le piante meno saranno preda degli agenti patogeni. Potrebbe rendersi necessario cambiare il PH del terreno e i nutrienti. Il PH del terreno incide non solo sulla salute delle piante ma anche su quella dei patogeni. Un esempio è l’ernia, una malattia fungina che attacca la famiglia della rapa. Essa predilige terreni acidi con un pH più basso di 5. 7. (Per approfondire vedi il capitoli sui Fertilizzanti) Cosa fare se le piante muoiono a causa della malattia È possibile che non si riesca a prevenire la morte delle piante, causata dalla malattia. Se questo succede, diagnosi e trattamenti preventivi sono essenziali per la salute del tuo giardino. Le malattie possono diffondersi rapidamente, controlla le piante ogni giorno per vedere se ci sono segni di malattie. Metodi naturali per combattere le malattie più comuni delle piante. 1. Camomilla: conosciuto dai giardinieri biologici come rimedio per i funghi, la camomilla è un ottimo alleato al quale ricorrere se insorgono malattie fungine come la Plasmopara viticola. Le proprietà antibatteriche e fungicida della camomilla possono aiutare a sconfiggere la malattia e a rivitalizzare la pianta. Poni 16 bustine in un litro d'acqua e lascia in infusione per 20 minuti. Togli le bustine e lascia riposare l’infuso per 3 ore. Filtra e versa in un vaporizzatore e tratta le piante rovinate. Per un'ulteriore protezione, metti le bustine rimaste nell’innaffiatoio. 7 2. Spray per le rose: puoi fare uno spray efficace usando ingredienti semplici da trovare. Ti sarà utile per trattare le macchie nere e la peronospora delle rose. Mescola due cucchiaini di bicarbonato, mezzo cucchiaino di sapone liquido, e due litri d'acqua. Vaporizzalo sulle rose ogni mese per proteggerle. 3. Macerato d'aglio: le piante che hanno funghi, batteri o virus possono essere trattate con una potente zuppa d'aglio. Metti 2 spicchi d'aglio (oppure le foglie) in un frullatore e unisci un litro d'acqua. Frulla per almeno 5 minuti e filtra. Unisci una goccia di sapone liquido e versa il miscuglio in un contenitore con un tappo. Quando individui un problema, semplicemente, aggiungi una parte di macerato d'aglio a 10 parti d'acqua e vaporizza sulla parte inferiore delle foglie. Fai molta attenzione a non spruzzarlo su insetti buoni. 4. Aspirina: l'aspirina è molto efficace sui punti neri, sulla Plasmopara viticola e sulla Ruggine - fungo parassita molto comune. Sciogliere 2 aspirine, non ricoperte da film, in un litro di acqua e nebulizzare il composto sulle piante malate per arginare il problema prima che vada fuori controllo. 5. Tea tree oil: il tea tree oil è uno dei pochi rimedi naturali con il potere non solo di prevenire la crescita dei funghi ma anche di ucciderne molte specie. Per trattare la crescita di funghi già esistenti o solo per prevenirli, mescola circa un cucchiaio di tea tree oil per ogni tazza di acqua. Versa in un vaporizzatore e nebulizza direttamente le piante infette una o due volte a settimana. Non usare questo composto quando fa molto caldo in quanto il calore del sole, unito all’olio, può facilmente bruciare le foglie. 8 8 segreti naturali per liberarsi delle erbacce Come abbiamo visto nel percorso fatto finora, un bel giardino è anche questione di chimica, ma non di prodotti chimici! Continuiamo con la rassegna dei metodi naturali per avere un prato fantastico. In questo caso ci occupiamo delle erbacce. Possiamo dividere le erbacce in due tipi: 1. Erbacce annuali che hanno un ciclo di vita per cui germogliano, nascono, crescono, liberano i semi e muoiono e ogni volta che i semi germogliano ricomincia il ciclo. 2. Piante perenni che causano molti più problemi di quelle annuali. Tutti sappiamo che estirparle è un’operazione complessa, in quanto riusciamo a togliere il fusto, ma non la radice. Di seguito alcune soluzioni per avere un bellissimo prato senza erbe infestanti. Sebbene siano naturali, però, usale con attenzione se non vuoi ritrovarti con un giardino desertico! I migliori metodi naturali 1. Estirparle: come detto, sebbene sembri la soluzione più scontata non è di certo la migliore, perché l’effetto potrebbe essere solo momentaneo o apparente. In ogni caso è la soluzione da preferirsi se l’erba infestante è molto vicina a qualche piantina che non intendiamo rovinare. Il momento migliore per estirparle è quando il terreno è ancora umido dopo l’innaffio. Bisogna tirare lentamente la pianta per avere più possibilità di estirpare la radice. Questo lavoro va effettuato con i guanti, soprattutto se siamo in presenza di piante con le spine, come ad esempio i cardi. Ma non gettare le piante che hai ricavato: usale per creare il tuo compost, in modo che possano contribuire alla salute del tuo giardino. Alcune specie, poi, sono commestibili e 9 buonissime, come ad esempio il Tarassaco, la Portulaca e la lattuga dei minatori. Chiaramente, prima di mangiare delle erbe che non conosci, procurati una guida delle erbe della tua zona e assicurati di identificarla correttamente per sapere se è commestibile! 2. Il metodo dei giornali: questo metodo è stato suggerito da Kevin Jacobs, giardiniere americano che si batte per coltivazioni biologiche. I giornali agiranno in modo tale che le erbacce non ricevano la luce solare. Con questo metodo (se ben applicato) i fogli del giornale impediranno alle erbacce di crescere di nuovo, ma diventeranno anche nutrienti per il terreno. Tramite la decomposizione, farà anche proliferare vermi e lombrichi che aumenteranno la qualità della nostra terra. Purtroppo però questa soluzione non è definitiva, ma dovrai ripeterla dopo qualche tempo. Non temere per la tossicità dell’inchiostro, al giorno d’oggi i colori dei giornali sono a base acquosa. Vediamo i passaggi: 1. Stendi i giornali sull’appezzamento di terra sul quale vuoi agire, non sarà necessario togliere le erbacce prima di questa operazione; 10 Non ricoprire la terra attorno alle piante che vuoi conservare; 3. Una volta distribuiti i giornali, bagnali con molta acqua. L’acqua eccedente si infiltrerà nel terreno, in quanto la carta di giornale è un materiale poroso; i nuovi semi non riusciranno a germogliare in un substrato poco profondo. I fogli del giornale eviteranno che le radici si facciano strada; 4. Copri la carta di giornale (ancora zuppa) con uno strato di 6 cm di terra o pacciame. Si possono usare anche fogli secche o trucioli di legno. 3. Pirodiserbo: tecnica biologica che lascia zero residui sul terreno. Per applicarla occorre un bruciatore che fa uso di gas GPL. Le piante che si vogliono bruciare devono essere esposte al calore per 1 secondo. La temperatura varia a seconda della maturità della pianta. Se è in fase giovanile (20-25 giorni) va bene una temperatura di 95°, se lo stadio è più avanzato la temperatura deve essere di 101°. Il calore agirà lessando i tessuti della pianta in questo modo non verranno nutrite le cellule vegetali e la pianta morirà in 2 o 3 giorni. 4. Usa altre piante: per aree ornamentali, si possono usare delle piante decorative per ricoprire il terreno. Queste, espandendosi, creeranno ombra e assorbiranno acqua e nutrienti senza che le malerbe abbiano la possibilità di formarsi. Secondo la Cornell University le specie migliori per questo scopo sono: 1. Erba stella; 2. Muschio rosa; 3. Nepeta x faasenii; 4. Solidago sphacelata “Golden Fleece”; 5. Timo precoce; 2. 11 Falsa ortica gialla; 7. Liriope. 5. Solarizzazione: metodo biologico che distrugge malerbe già esistenti e la loro formazione successiva riduce e indebolisce gli agenti patogeni. Se hai dei letti di terra che non usi, in estate (o tarda primavera se vivi in posti caldi), puoi usare questo metodo per rendere il terreno pronto per le lavorazioni autunnali (vedi il punto 4 del paragrafo “Migliora il tuo terreno”). Ecco i passaggi per una buona solarizzazione: 1. Rastrella molto bene il terreno e togli ogni detrito che trovi; 2. Scava un piccolo fosso, profondo circa 25 cm intorno ai bordi del letto di terra; 3. Stendi il telo di plastica e metti i bordi all’interno della buca che abbiamo scavato; 4. Riempi la buca con del terreno. Assicurati che la plastica aderisca perfettamente al letto di terra in modo che non si sollevi o non voli via. Volendo si può fissare il telo al terreno con cavallotti metallici o sassi posizionati sui bordi. Questa tecnica funziona solo se il terreno rimane coperto! 5. Lasciare il terreno coperto per 45-50 giorni; 6. Quando rimuovi il telo, rastrella di nuovo il terreno e fertilizzalo con il tuo compost o con i fertilizzanti (vedi sezione apposita). 6. Crea il tuo erbicida: usa questo rimedio con cautela perché può uccidere anche le altre piante. Vediamo i vari tipi da fare in casa: 1. mescola aceto, sale e acqua in parti uguali, amalgamare bene tutti gli ingredienti, inseriscili in un vaporizzatore e spruzzali solo sulle erbe che vuoi togliere. Attenzione 6. 12 all’uso del sale, nemico giurato della crescita di ogni tipo di pianta! 2. in alternativa si può creare una soluzione con 50% di acqua bollente e 50% di aceto. Vaporizzala sulle piante infestanti. 3. mescola in un vaporizzatore 30 ml di vodka con una goccia di sapone per piatti e due tazze di acqua. Applica la soluzione alle malerbe finché non finisce. Applicalo sulle piante esposte al sole, possibilmente nelle ore più calde della giornata e in giornate soleggiate. 4. spargi il bicarbonato sulle piante infestanti. Assicurati che entri bene nelle crepe del terreno. 7. Sale: questo metodo va usato solo ed esclusivamente laddove non si vogliono far crescere più piante di nessun tipo. In alternativa, una soluzione più soft è la farina di mais. In ogni caso è sufficiente spargere un po’ di questo materiale sulle erbacce che si vogliono sterminare. 8. Acqua bollente: getta un po’ di acqua bollente sulle piante che vuoi rimuovere. Attenzione alle piante vicine. Se vuoi essere eco-friendly al 100% puoi usare l’acqua che hai usato per cucinare, ma se vi hai messo del sale, il terreno ne risentirà. Quindi decidi bene cosa fare. 13 Prevenire e curare le malattie fungine del prato Spesso chi pratica giardinaggio si trova di fronte alla necessità di controllare le malattie o i parassiti delle piante e di curarle senza utilizzare prodotti chimici che possono essere aggressivi e pericolosi. Questi vanno usati come ultima spiaggia, quando la malattia si trova uno stato molto avanzato e i rimedi naturali non hanno fatto effetto. Un fungicida naturale, oltre ad eliminare gli sgraditi ospiti, fornisce alla pianta dei nutrienti importanti, non danneggia l’ambiente né la solute nostra, dei nostri bambini e animali domestici e ci fanno anche risparmiare denaro. I funghi possono essere prodotti da eccessi di umidità e dalle ferite delle piante provocate da altri parassiti. Causano l’85% delle malattie delle piante, spesso provengono da altri parassiti del giardino, se non curati possono diffondersi facilmente. Agiscono impedendo alla pianta di respirare e sottraendole importanti nutrienti. Per prevenirli prima di tutto scegli sempre piante sane, meglio ancora se sono specie resistente ai parassiti, anche se questo non è sempre possibile. Consigli per la lotta ai funghi 1. È fondamentale identificare correttamente il fungo che sta attaccando il nostro prato per applicare un trattamento corretto. Se ci sono dei dubbi si può effettuare un’analisi microscopica in laboratorio; 2. Aumentare l’altezza della rasatura aiuta il prato a resistere non li attacchi dei funghi, ma anche alla siccità e ad attacchi di altri parassiti; 3. Non innaffiare per i 3 giorni successivi all’applicazione del fungicida, per evitare che si dissolva o che filtri nel terreno. Il fungicida è più efficace se entra in contatto con le foglie della pianta; 14 4. 5. 6. 7. Troppa o troppa poca irrigazione è dannosa per il prato e per la lotta contro i funghi. Assicurati di innaffiare nella giusta misura; Applica il trattamento fungicida anche al tosaerba e agli strumenti per la cura del prato, per evitare che il fungo possa essere trasmesso a zone sane o recuperate. Se alcune zone del prato hanno ricevuto un danno importante o sono morte, non preoccuparti, sana la zona e effettua la semina. Usa varietà resistenti ai funghi. Se le malattie tendono a ripetersi, allora sarebbe meglio farsi consigliare da un professionista sulle varietà da usare. No camminare sulle zone infette per non trasmettere il fungo ad altre zone sane. A volte basta un potente getto d’acqua oppure un po’ di acqua saponata, ma se il rimedio più semplice non funziona e i funghi prolificano, allora c’è la necessità di applicare un trattamento. Per questo è molto utile conoscere le ricette di fungicidi fai da te, composti da materiali che possiamo trovare facilmente (Consulta anche la sezione Metodi naturali per combattere le malattie più comuni delle piante). Rimedi naturali contro i funghi 1. Oli essenziali: gli oli essenziali hanno potenti proprietà antibatteriche e sono un ottimo alleato contro i funghi. Sceglili sempre puri al 100%. a. Tea tree oil: il tea tree oil è uno dei pochi rimedi naturali con il potere non solo di prevenire la crescita dei funghi ma anche di ucciderne molte specie. Per trattare la crescita di funghi già esistenti o solo per prevenirli, mescola circa un cucchiaio di tea tree oil per ogni tazza di acqua. Versa in un vaporizzatore e nebulizza direttamente le piante infette una o due volte a 15 settimana. Non usare questo composto quando fa molto caldo in quanto il calore del sole, unito all’olio, può facilmente bruciare le foglie. b. Olio di Neem: molto usato contro le malattie fungine mescola il 5% di olio all’acqua tiepida (5 ml di olio ogni 100 ml di acqua), agita bene e spruzza direttamente sulla pianta. Ripeti l’operazione per qualche giorno finché non vedrai scomparire i funghi. c. Miscela di oli: unisci 10 gocce di olio di citronella (L'olio di citronella contiene due componenti organici citronellolo e linalolo che inibiscono la crescita di molte specie di funghi), 10 gocce di olio di rosmarino e 10 di tea tree oil in una bottiglia di vetro per vaporizzare, piena d’acqua. Mescola sempre bene prima dell’uso. 2. Fungicida con bicarbonato e sapone: la composizione chimica del bicarbonato crea un ambiente troppo alcalino per la crescita dei funghi. Uno dei fungicidi fatti in casa più conosciuti e quello che si prepara mescolando 4 cucchiai di bicarbonato di sodio ( o di bicarbonato di potassio) con 4 cucchiai di sapone per i piatti (scegliamone uno eco-bio) 3,5 litri d'acqua. Per renderlo più aggressivo, si può unire un cucchiaino di aceto come barriera per gli insetti 3. Fungicida con crisantemo margherita o piretrina: la pietrina proviene dalla pianta del Chrysanthemum Coccineum, o più comunemente chiamata Crisantemo Margherita è molto utilizzata nei fungicidi commerciali. Il consiglio è quello di coltivartele per poi utilizzarle come fungicida. Lascia seccare il fiore, tritalo e lascialo a mollo tutta la notte riempiendo per 1/8 una tazza di alcool. Trascorso questo tempo, filtrare il tutto con una garza e mescolare con 15 litri di acqua. 4. Fungicida con solfato di rame: (Bordeaux mixture) può essere utilizzato durante il periodo di latenza per controllare alcune malattie fungine e batteriche. Per ottenerlo mescola 7 o 16 8 cucchiai di solfato di rame, 3 cucchiai di pietra calcarea e 1 litro d'acqua. 5. Fungicida con latte e bicarbonato: come ben sanno le persone intolleranti al lattosio, il latte contiene acido lattico. Se applicato su una foglia infetta, riduce il PH dell’ambiente circostante, rendendolo sfavorevole al fungo. Il latte contiene inoltre fosfato di potassio che inibisce la crescita del fungo. il latte agisce per curare le malattie ma fornisce anche molti nutrienti alle nostre piante per renderle più forti e meno deboli. Per questo preparato abbiamo bisogno di 8 parti di acqua piovana (se del pozzo lasciarla riposare per un paio di giorni), due parti di latte scremato e 20 g di bicarbonato di sodio per ogni litro di mix. Lo inseriamo in un vaporizzatore mescoliamo bene e applichiamo sempre al tramonto o nelle ore nelle prime ore serali per due giorni di seguito in seguito possiamo applicarlo preventivamente ogni 15 giorni. 6. Equiseto dei campi: questa pianta contiene elevate quantità di silice e Sali solforici ed è un ottimo rimedio alle malattie fungine come l’Oido, la Peronospora e la Roya. Per ottenere questa mistura, mescolare 1 kg di equiseto fresco con 10 litri d’acqua fredda. Lasciare a bagno per 24 ore e poi riscaldare il tutto per almeno mezz’ora a fuoco moderato. Diluire 1:5 e usare per irrigare il terreno o direttamente sulle piante. Aggiungendo l’1% di silicato di sodio se ne aumentano persistenza ed efficacia. Non usare in inverno. 17 Cause e rimedi di un prato ingiallito Se il tuo prato è ingiallito, devi senza dubbio capire quale fattore ha provocato questo fenomeno. Nelle stagioni più calde, la mancanza d’acqua potrebbe deteriorarlo velocemente, ma anche troppa acqua potrebbe rovinare l’erba. Allo stesso modo, con il freddo eccessivo, il prato potrebbe bruciarsi e assumere quell’aspetto poco piacevole. Fortunatamente, non sempre il freddo porta alla morte delle piante che si rivitalizzano in primavera, tuttavia sarebbe meglio scegliere dei tipi di pianta che resistono bene alle condizioni climatiche avverse. Un altro aspetto da non sottovalutare è la concimatura. Un concime non maturo o non adatto al PH del nostro terreno potrebbe rendere vana ogni nostra fatica (puoi approfondire l’argomento nel capitolo seguente: 10 segreti per i migliori fertilizzanti biologici). Principali cause dell’ingiallimento e loro rimedi 1. Mancanza di acqua: quando fa molto caldo è bene dare l’acqua al terreno, prima che si formino le famose crepe. Per avere dei risultati ottimali quando si innaffia un prato d’estate, il momento migliore è il mattino presto (verso le 5 o le 6): la sera si potrebbe creare un choc termico alle radici e, inoltre, si accumula troppa umidità che alle piante non piace; di giorno invece si rischia di bruciare le piante con le elevate temperature. (Ovviamente in inverno bisogna innaffiare durante le ore più calde, per evitare che la pianta geli). Durante l’innaffio, controllare che l’acqua penetri a fondo e che non sia solo una “doccia” in superficie, perché le radici non ne beneficiano affatto. 2. Eccesso di acqua. Questo fenomeno potrebbe dipendere da due fattori: irrigazione eccessiva o cattivo drenaggio del suolo. 18 In ogni caso, questo produce una saturazione idrica del terreno che soffoca la radice per mancanza di ossigeno, aumenta le malattie e alla fine la pianta marcisce e prende il colore giallo. Se il problema è la troppa irrigazione, allora innaffia il prato la mattina presto per evitare la saturazione idrica. Se il problema è il drenaggio, ti consiglio la lettura del punto 2 del paragrafo “Migliora il tuo terreno”. In ogni caso prova ad aprire piccoli orifizi in superficie, profondi circa 10 cm, per far sì che l’aria possa penetrare fino alle radici del prato e poi riempili di sabbia. 3. Stress salino: Sia l’acqua che il terreno possono contenere alti livelli di sale. Questo problema non è di facile soluzione anzi è oggetto di continui studi. Per quanto riguarda le coltivazioni si possono usare tecniche complesse di agricoltura, per il prato si possono provare questi due rimedi: a. agire direttamente sul suolo aumentando i livelli di potassio (K) del terreno per limitare gli effetti negativi della salinità; b. usare i sali di silicio (Si) per rinforzare le piante e la loro resistenza al sale. 4. Terra pesante e compatta: soprattutto se abbiamo un terreno argilloso, la mancanza di ossigeno diventerà un problema estremamente grave. Puoi trovare una possibile soluzione nel paragrafo “come trattare terreni difficili”. 5. Mancanza di concimatura e nutrienti: La mancanza di alcuni nutrienti essenziali (azoto, fosforo, potassio, etc.) gioca un ruolo chiave nell’ingiallimento del prato. In dettaglio, la mancanza di a. Azoto (N): scarsa crescita del prato, colore verde chiaro tendente al giallo delle foglie, apparizioni di erbacce che non necessitano di azoto; 19 b. Fosforo (P): scarsa crescita del prato, le foglie sono di colore verde scuro con punte gialle che tendono a seccarsi e che si curvano assumendo una pigmentazione violacea; c. Potassio (K): le punte e i bordi delle foglie sono gialle e tendono a seccare; d. Zolfo (S), Ferro (Fe) e Magnesio (Mg): La loro carenza genera un ingiallimento del prato, ma è difficile da individuare a prima vista. Spesso è necessaria un’analisi di laboratorio. In linea di massima, un suolo molto ricco di Calcio (Ca) è povero di Fosforo, ferro, manganese, potassio e zinco. Per effettuare un’ottima concimatura e saperne di più, leggi il prossimo capitolo: “10 segreti per i migliori fertilizzanti biologici”. 6. Fertilizzazione eccessiva: all’opposto del problema precedente c’è un eccessiva fertilizzazione o un uso errato del fertilizzante. Questo può comportare che il livello di azoto si alzi troppo. Quando si sparge il fertilizzante bisogna distribuirlo bene per evitare che si accumuli in alcune zone e che manchi in altre. L’eccesso di azoto provoca: a. Brucia le foglie e le rende gialle; b. La crescita è più rapida quindi bisogna tagliare il prato con frequenza; c. Il prato accumula acqua e lo rende facilitato ad attacchi di parassiti, funghi, siccità e freddo. Anche in questo caso il consiglio è quello di visitare la sezione dedicata ai fertilizzanti. 7. Eccesso di feltro: il feltro si forma in maniera naturale in seguito ai resti decomposti di radici e foglie. Può formare una cappa che va da 1 a 3cm tra erba e suolo e, ovviamente, non consente un passaggio adeguato di aria, acqua e fertilizzanti. 20 Per limitare questo problema si possono usare alcuni accorgimenti: a. Scarificare e rastrellare il suolo; b. Tagliare l’erba intorno ai 2,5 cm di altezza; c. Raccogliere tutto il materiale organico (e possibilmente usarlo per il compost), senza lasciarlo sul prato; d. Concimare con un fertilizzante azotato; e. Effettuare la trasemina del prato. 8. Escrementi e urina di cani e gatti: oltre ad essere poco igieniche, le deiezioni dei nostri animali domestici possono causare dei problemi al prato: si formeranno delle macchie gialle, contornate da bordi verde scuro e crescita più rapida. La soluzione è quella di addestrare i nostri animali affinché espletino i loro bisogni in zone più lontane o usare degli emettitori di radiofrequenza, che risultano loro fastidiosi. 9. Scarsa qualità del suolo: Suoli argillosi, rocciosi o con resti di costruzioni (come ad es. il cemento) creano una scarsa crescita del prato e l’ingiallimento delle foglie. In questi casi è bene preparare il terreno prima della semina. A tale scopo, leggi il paragrafo dedicato ai terreni difficili. 10. Taglio errato: ogni tipo di prato naturale ha bisogno del suo taglio specifico. Una rasatura eccessiva del prato lo renderà debole facendolo ingiallire e lo renderà anche preda di parassiti. Per questo, devi regolare l’altezza del taglio in base al tipo di semina che hai scelto. 21 10 segreti per un superfertilizzante fai da te Nel giardinaggio biologico, in commercio, non ci sono molti fertilizzanti del tutto naturali. Quelli che esistono sono molto costosi e, anche se riportano la scritta “biologico” sulla confezione, non si può sapere cosa vi sia all'interno. Creare il proprio fertilizzante biologico è poco costoso e semplice e eco-friendly, dato che riuserai materiali di scarto. Per iniziare, dai un'occhiata agli elementi principali che compongono un buon fertilizzante e anche gli altri nutrienti di cui hai bisogno per un concime più specializzato. 1. La formula del fertilizzante: Un buon fertilizzante deve contenere 3 elementi vitali per la pianta: N è l’azoto, P il fosforo e K potassio, fondamentali rispettivamente per una crescita vigorosa, lo sviluppo della radice e il benessere di tutta la pianta. Conoscere questi tre componenti è essenziale per creare il concime perfetto per il tuo giardino. 2. Nutrienti: Le piante non possono sopravvivere solo con N-PK. Ci sono altri 13 elementi chimici che contribuiscono al benessere e alla produttività del giardino. Al di fuori dei principali nutrienti che abbiamo già identificato, le piante hanno bisogno di altri tre minerali secondari : calcio (CA) magnesio (MG) e zolfo (S). Durante la fotosintesi le piante usano la luce del sole per l'acqua e il biossido di carbonio in idrogeno (H), ossigeno (O) e carbonio (C). I tre nutrienti non-minerali che trasformeranno in cibo. Il boro (B), il rame (Cu), il ferro (Fe), il cloro (Cl), il 22 manganese (Mn) il molibdeno (Mo) e lo zinco (Zn) sono micronutrienti necessari che le piante ottengono dal terreno circostante. Quali minerali includere nel tuo fertilizzante dipende molto dal tuo terreno. a. Terreni acidi, con un pH basso, come quelli argillosi, tendenzialmente sono poveri di macronutrienti (N, P, K, Ca, Mg, S); b. Terreni alcalini, con un pH alto, generalmente contengono un livello insufficiente di micronutrienti (B, Cu, Fe, Cl, Mn, Mo, Z); c. Terreni con un pH neutro tra 6 e 6. 5 contengono una quantità adeguata di entrambe i tipi di nutrienti necessari per sostenere la salute delle piante. Tipi di fertilizzante 1. Fertilizzante per pomodori: La pianta del pomodoro ha bisogno di calcio e di azoto per dare ottimi risultati. Inizialmente, puoi usare il letame di coniglio, ricco di azoto. Una volta che le piante sono stabili puoi passare a un fertilizzante che abbia più fosforo e potassio e meno azoto. Invece, grazie al magnesio, i pomodori produrranno dei frutti più dolci. 2. Fertilizzante delle rose:.Le rose richiedono solo uniche attenzioni routine: togliere le erbacce, potarle, trattare i parassiti e nutrirle. Usare il fertilizzante sulle tue rose avrà sicuramente un forte impatto sull'aspetto e sulla quantità della fioritura dei tuoi roseti. 3. Riciclare fertilizzante: Prima di buttare uno dei seguenti “scarti” nell'immondizia, considera che potrebbe essere cibo per il tuo giardino: 23 a. Fondi di caffè, mescolati con foglie morte, paglia secca, erba tagliata, aggiungono azoto al terreno. Il caffè acidifica il pH del terreno perciò sarebbe meglio mescolarlo con un elemento dal pH neutro. Questo fertilizzante è ottimo per piante come azalee, rose e ortensie che vogliono un terreno più acido. b. I gusci d'uovo sono formati per il 96% da calcio. Quando vengono usati come fertilizzanti aiutano a rinforzare la struttura cellulare e il trasporto di nutrienti all'interno delle piante. Tienili da parte in un barattolo di vetro col tappo o in una busta di plastica richiudibile, in modo che non attirino insetti mentre attendono di essere usati. c. Non gettare l'acqua dei tuoi pesci rossi. L'acqua usata dai pesci è piena di azoto e tracce di nutrienti che possono migliorare la salute del tuo giardino. Questo vale solo per acqua dolce. L'acqua salata danneggia molte piante. 4. Solfato di magnesio. Il solfato di magnesio contiene due elementi importanti di cui le piante hanno : il magnesio ha un ruolo fondamentale nella fotosintesi ed è necessario alle piante per il corretto funzionamento di molti processi enzimatici. Aiuta, inoltre, i semi a germogliare. Lo zolfo aiuta le piante in molte loro funzionalità come: la produzione di amminoacidi, la crescita delle radici, e la formazione della clorofilla. Usalo: a. Con cipolle, broccoli e cavoli per rendere più dolce il sapore delle verdure; b. Con pomodori, peperoni e rose per far crescere piante più sane e con più frutti; c. Come fertilizzante per tutto il tuo; 24 d. Per ricostituire concime esausto. Usalo così a. Mescola un cucchiaio di solfato di magnesio con 5 litri d'acqua e adoperalo come spray per le foglie, una volta ogni due settimane. b. Quando pianti le rose, sciogli un cucchiaio di sale ogni 30 centimetri dell'altezza della pianta in 5 litri d'acqua. Spruzzalo una volta in primavera quando le foglie cominciano a nascere e di nuovo quando le rose hanno fiorito. c. Per le verdure, spargi un cucchiaio di solfato intorno ad ogni piantina, non appena la trapianti nel tuo orto. Ripeti questa operazione quando appaiono i fiori e poi i frutti. d. Per piante da vaso, sciogli due cucchiai di sale in 5 litri d'acqua e usa questa soluzione al posto della normale irrigazione una volta al mese. 5. Fertilizzante con l'aceto bianco, poco costoso ed efficace per piante che amano terreni acidi, come rose ed ortensie. Mescola un cucchiaio di aceto in 5 litri d'acqua. Usa questa soluzione al posto dell’irrigazione, una volta ogni tre mesi. Ricorda di testare il PH del terreno prima di usarlo, altrimenti potresti alterarlo. 6. Compost. Soluzione molto popolare tra i giardinieri biologici. Un buon mix per il compost include: a. aria e acqua per sostenere i batteri responsabili della decomposizione del materiale organico; b. rifiuti carboniosi: foglie morte, paglia, etc.; c. rifiuti azotati: letame di coniglio o pollo, erba tagliata, etc. Evita di aggiungere semi di erbacce al mix. Per un compost ideale ci vuole una dose di carbonio e azoto di circa 30:1 e 25 40:1. Ricorda che è importante dare al compost un adeguato tempo di maturazione, in modo che possa uccidere ogni agente patogeno pericoloso, che può vivere nei materiali marci. Stai attento anche a non farlo marcire per troppo tempo. Nota finale: assicurati che gli ingredienti che usi per il tuo fertilizzante non contengano erbicidi o altri agenti chimici che possono danneggiare la salute del tuo giardino e la tua. 7. Macerato di compost: il compost può essere mescolato con dell'acqua per formare un “macerato per piante”. Riempi un secchio da 5 litri d'acqua per un terzo di compost e per il resto d’acqua fino a circa 5 cm dal bordo. Lascia il miscuglio in infusione e mescola spesso. Dopo tre o quattro giorni, usa uno strofinaccio per filtrare il compost. Mescola la parte solida con il compost o spargila nel tuo giardino. Diluisci la parte liquida con una parte di macerato e 10 di acqua dolce. Puoi applicarlo direttamente sul terreno, oppure vaporizzarlo sulle foglie. 8. Macerato di erba verde: questo composto è ricco di azoto. Riempi un secchio da 5 litri per due terzi con erba fresca e copri con l'acqua fino a circa 5 cm dal bordo. Lascia riposare il composto per circa 72 ore, mescolando almeno una volta al giorno. Filtra per rimuovere l'erba e diluisci il prodotto finale con una parte di macerato e 10 parti di acqua dolce. Puoi applicarlo direttamente sul terreno, oppure vaporizzarlo sulle foglie. 26 9 segreti per un terreno superpotente Il terreno giusto, ricco di nutrienti, minerali e microbi buoni darà alle piante la possibilità di liberare tutto il loro potenziale, in quanto potranno crescere in salute con radici forti. Solo che un terreno del genere non capita per caso. Il terreno può essere più o meno fertile, ma bisogna lavorare duramente affinché diventi il più adatto possibile alle nostre piante. Migliora il terreno 1. Testa il PH: è importante testare il PH del terreno circa 3 mesi prima di cominciare la piantatura. Puoi acquistare online dei kit per l’analisi del suolo. Per i giardini il PH ideale è tra 6.3 e 6.8. Una volta che hai i risultati dei test, saprai come dei trattarlo. (per ulteriori informazioni vedi: 11 segreti per un potente terriccio). 2. Controlla il drenaggio: prima di iniziare la piantatura, testa il drenaggio del terreno in questo modo: scava un buco profondo circa 30 cm, riempilo d’acqua e aspetta che la dreni tutta completamente. Riempi di nuovo il buco e misura la profondità dell’acqua con una riga. Dopo 15 minuti misura di nuovo la profondità. Moltiplica il numero che vedi per 4 per scoprire quanta acqua drena in un’ora. (60 minuti = 15*4). Se il terreno drena meno di 2 cm in un’ora, allora questo terreno non è la scelta migliore per iniziare il tuo giardino. Il miglior valore di drenaggio si ottiene tra 3 e 15 cm in un’ora. Se invece il buco drena più di 15 cm all’ora è un buon posto per piante che tollerano terreni “pieni di spifferi”. 3. Controlla il colore del terreno: un colore rosso-bruno indica un terreno in buona salute con buona circolazione d’aria e buon drenaggio; 27 un colore verde-blu o grigio indica un terreno troppo umido non adatto a un giardino; Un colore giallo indica un terreno povero di drenaggio; Un terreno striato o screziato può indicare un problema di drenaggio stagionale. 4. Aggiungi materiale organico: l’autunno è la stagione migliore per iniziare a preparare il terreno, aggiungendo foglie secche, detriti del giardino e avanzi di cucina al terreno. Taglia a pezzettini tutto il materiale organico e sotterralo nel terreno (ad una profondità di almeno 5 cm). È bene aggiungere letame, fosforo minerale e fertilizzante potassico (Quantità variabili in base al tipo di terreno). Lavorando in autunno si dà il tempo a questi materiali di decomporsi e in primavera il terreno sarà ricco e pronto per essere coltivato. Se sei partito in ritardo con la cura del tuo terreno, allora aggiungi letame e altri materiali compostati. Accertati che il materiale organico sia ben maturato prima di aggiungerlo a un terreno “primaverile”. Spargi circa 7 cm di materiale sulla superficie e lavoralo per circa 15 cm all’interno del terreno. In alternativa, scava un buco vicino alle piante un mese dopo averle piantate e riempilo con del compost. Fornirà un prezioso aiuto ai microrganismi. 5. Pianta una coltura di copertura: una coltura di copertura è una sorta di pacciame vivente che fornisce nutrimento e protezione al terreno. Questi tipi di coltura sono diverse nelle zone fredde del nord (ad es. la segale) rispetto a quelle più tiepide (ad es. l’avena). 6. Pacciamatura invernale: il pacciame evita che il tuo terreno diventi troppo compatto. Protegge anche le piante perenni del giardino da un clima troppo rigido. Aghi di pino, corteccia, foglie sminuzzate o paglia (che fornisce un ottimo isolamento). 28 Come trattare terreni difficili Per capire che tipo di terreno hai, prendi della terra e aggiungi poca acqua per formare una palla. Se questa è grossolana e si rompe con una minima pressione allora è un terreno limoso o sabbioso. Se il terreno ha una consistenza media e abbastanza compatta, ma cambia facilmente forma è un terreno limoso-fangoso (molto fertile), se invece la texture è molto compatta e la pallina non si rompe, si tratta di un terreno argilloso. 1. Terreno argilloso: i terreni argillosi, di solito, non lasciano circolare aria o non drenano bene. Senza un drenaggi appropriato, le piante hanno troppa acqua e muoiono, senza aria, le radici divengono malate e non fioriscono. È molto importante aprire la struttura dei pori in modo che i problemi di drenaggio possono essere risolti e l'aria possa penetrare all'interno del terreno. Una volta scoperto che il tuo terreno è argilloso è molto importante mescolarvi all’interno più materia organica possibile. Questo aiuterà a rompere l’argilla, fornirà più aria e aiuterà con i problemi di drenaggio. La materia organica nel terreno fornirà cibo per lombrichi, insetti, batteri e funghi che andranno a lavorare per trasformare la materia organica in nutrienti per il terreno e in humus. Le piante mangeranno il cibo disponibile e avranno delle radici forti. Il miglior materiale organico da includere è corteccia, composto di foglie, compost, muschio, e segatura. Una volta aggiunto materiale organico devi aggiungere la sabbia. La giusta quantità di sabbia renderà lavorabile questo tipo di terreno. Aggiungi 5 cm di sabbia e lavorarla all'interno del terreno. Nota: assicurati di aggiungere prima il materiale organico e poi la sabbia. Mai sabbia da sola. 29 2. Terreni sabbiosi: far crescere delle piante in terreni sabbiosi è pressoché impossibile, l'acqua scivola via e la sabbia non trattiene nutrienti. Il miglior compromesso per un terreno sabbioso è quello che permette di migliorare l’abilità del terreno di trattenere acqua e nutrienti. L'erba tagliata, il letame ben maturato lavorano per migliorare velocemente i terreni sabbiosi. Si può anche unire torba o vermiculite per aiutare il terreno a mantenere l'acqua, in questo caso però non si farà molto per i nutrienti. Nota: bisogna fare molta attenzione ai livelli di sale, infatti compost e letame sono degli ottimi modi per migliorare un terreno sabbioso, ma contengono anche alti livelli di sale che possono permanere nel terreno e danneggiare le piante. Se sai che il tuo terreno ha alti livelli di sale, usa un compost a base vegetale oppure la torba, additivi con bassi livelli di sale. 3. Terreni rocciosi: le rocce rendono difficile lavorare il terreno e questo tipo di terreno ha pochi e non trattiene l'acqua. Togliere i sassi dal terreno è un lavoro inutile in quanto, anno dopo anno, ne emergeranno di nuovi in quanto componenti del terreno stesso. Per provare a migliorare la situazione, crea uno strato di circa 10 cm di materiale organico, nell’area che intendi coltivare. Il miglior materiale da usare è riso, gusci di cacao e letame bel maturato. Lavorali all'interno del terreno a una profondità di circa 30 cm. Rimuovi i sassi più grandi. 30 11 segreti per un potente terriccio La genuinità di un terriccio dipende dagli ingredienti che ci sono dentro. A differenza del terreno del giardino, che è soggetto a continui cambiamenti, si può avere più controllo su struttura, composizione, e nutrienti del terriccio. Questo deve essere leggero e arioso per favorire la crescita delle radici e il drenaggio, ma deve avere abbastanza forza per supportare la pianta. Il terreno deve avere una sufficiente capacità di ritenzione idrica, non deve diventare troppo compatto o seccarsi tra un’irrigazione e l’altra e non deve saturarsi idricamente, perché le piante non amano l’acqua stagnante. Parlando di nutrienti, quelli del terriccio sono molto semplici da gestire, ma le piante possono esaurire velocemente le scorte limitate presenti in una data quantità di terreno, portandolo verso il deterioramento. Il terriccio richiede dei frequenti rimboccamenti e costanti contributi da parte nostra per mantenerne alta la qualità. Ingredienti di un terriccio general purpose. 1. Terreno: la terra normale forma la maggior parte del mix del terriccio in quanto facile da reperire. La terra grassa è la migliore: ritiene la giusta quantità di acqua, consente la circolazione dell'aria e la crescita delle radici e supporta gli organismi benefici per il terreno. 2. Perlite: materiale biancastro e inorganico formato da un tipo di vetro vulcanico scaldato a temperature molto elevate, per renderlo poroso. Viene scavato in alcune parti del mondo e poi 31 lavorato per usarlo in agricoltura. Ha una texture leggera ed è in grado di trattenere aria e acqua, consentendo però un buon drenaggio. Per questa ragione è comunemente usato nei terricci. La perlite è particolarmente utile per la germinazione e la crescita della radice del germoglio. A causa del forte impatto ambientale degli scavi e del trasporto, il suo uso è stato ridotto drasticamente. 3. Vermiculite: altro componente naturale inorganico composto principalmente di silicato di alluminio. Come la perlite ha un’ottima capacità di ritenzione idrica combinata a un buon drenaggio. In quanto mezzo sterile per la crescita delle piante, viene spesso usato in giardini senza terra ( per le colture idroponiche) o combinato con terra e altri materiali. Bulbi e tuberi vengono spesso riposti nella vermiculite asciutta per evitare che marciscano, assorbendo eccessiva acqua. La vermiculite è ideale per la germinazione e trattiene l'acqua per più tempo rispetto alla perlite. Ha anche più nutrienti da offrire alle piante. Se viene aggiunta a terreni argillosi, la vermiculite aumenta il drenaggio e la circolazione dell'aria attraverso la mistura di terriccio. È altrettanto valida per terreni arenosi aiutandoli a mantenere acqua e nutrienti. 4. Sabbia: la sabbia e, in particolar modo la sabbia dei fiumi, ha alcune proprietà della perlite e altri della vermiculite e può essere usata al loro posto in quasi tutti i tipi di terriccio. Quasi interamente composta di silicio di alluminio, è pesante e aiuta le piante a restare ben ferme. Non trattiene molta acqua e nutrienti, ma permette un buon drenaggio. Di semplice reperibilità è un buon additivo per il terriccio. 5. Compost: il compost è fatto da rifiuti di piante e animali che marciscono trasformandosi in un materiale marrone scuro (Vedi: 10 segreti per i migliori fertilizzanti biologici). Se hai una 32 pila per il compost, puoi inserirci i rifiuti della tua cucina e del tuo giardino e trasformarli in un composto molto ricco di elementi organici e minerali che favoriscono la crescita delle piante. Contiene anche miliardi di batteri che aiutano a mantenere il terreno bilanciato e aumenta la ritenzione idrica del terreno. Il compost della tua pila può essere usato direttamente nel giardino dopo averlo areato un po' e dopo averne testato il pH. Un compost maturo dovrebbe essere neutro oppure leggermente acido. Per usarlo nel terriccio, deve essere ben areato e setacciato. Deve essere uniforme e materiale duro, come ossa o pietruzze, deve essere rimosso. 6. Letame: il letame deriva da rifiuti dei animali da allevamento. Deve maturare prima di poter essere mescolato col terriccio. Se ben decomposto ha una texture simile al compost e non è maleodorante. 7. Foglie secche: sono foglie schiacciate e compostate. Offrono al terreno materiale organico ma non forniscono nutrienti in quanto si decompongono rapidamente. 8. Torba: materiale amorfo parzialmente decomposto di origine organica. Di solito si trova in terreni paludosi. Viene spesso usato come “agente di carica” . Va inumidita per permetterle di ritenere acqua e nutrienti per lunghi periodi. L'uso della torba aumenta l'acidità del terreno. Quindi la si può usare su terreni alcalini oppure mescolata con materiale neutro e pietra calcarea per ridurne l'acidità. 9. Fibra di cocco: questo prodotto organico si ricava dalla spazzolatura della noce di cocco. Non ha molti nutrienti utili alle piante, ma alleggerisce il terriccio e trattiene una grande quantità d’acqua. 10. Pietra calcarea: minerale naturale ricco di carbonio, sali di calcio e magnesio. Questo materiale viene largamente 33 impiegato per ridurre l'acidità del terreno. Le più usate sono: la calcite ricca di carbonato di calcio con livelli molto bassi di magnesio oppure la dolomite che contiene i due elementi in parti più o meno uguali. Creare un terriccio general purpose Per creare un buon terriccio, bisogna mescolare materiali organici e inorganici, a seconda delle loro proprietà nutrizionali. Bisogna inoltre aggiungere del materiale che favorisca il drenaggio ed eviti l’acqua stagnante. Terriccio semplice: 2 parti di terreno del giardino 1 parte di compost 1 parte di perlite o sabbia Se il terreno del tuo giardino è sabbioso, al posto di perlite o sabbia, usa la torba o la fibra di cocco. Tutti materiali che puoi trovare in qualsiasi vivaio. Arricchire il terriccio: Per arricchire il terriccio puoi aggiungere 2 o 3 cucchiai di farina di sangue o di ossa ogni 5 kg di terriccio. Dopo aver creato il tuo composto dovresti misurare il PH del terreno per verificare se esso è acido (<7) o alcalino (>8). Un terreno con PH 7 è un terreno neutro. La maggior parte delle piante predilige un terreno neutro o leggermente acido, quindi bisogna tenere il terreno vicino a 7. Aggiungere molto compost, aiuta a neutralizzare terreni sia alcalini che acidi. Piante che amano terreni acidi: 34 Ortensia, gardenia, magnolia, azalea, rododendro, rose, agrifoglio, mirtillo, ginepro, felce, astro, insalata, patate, cipolla, aglio, cavolo riccio. Per ottenere un terreno acido usa: 50% torba, 20% perlite, 20% sabbia and 10% terreno Piante che amano terreni alcalini: giglio, margherita, papavero, giacinto, castagno, campanula, clematide, carciofo, porro e bietola. Per ottenere un terreno alcalino è sufficiente arricchire il terriccio con del limone. La quantità di limone da aggiungere varia in base al terriccio che usi e al PH del tuo terreno. Risolvere problemi comuni del terriccio Il terriccio può seccarsi rapidamente o può presentare crescita di muffa o parassiti. Se sai esattamente cosa contiene il mix, non avrai problemi. Nel primo caso basta aggiungere qualche componente che aumenti la ritenzione dei liquidi (fibra di cocco, torba, foglie secche, compost, letame). Per fermare la muffa devi favorire la circolazione dell’aria aggiungendo perlite. Per i parassiti puoi usare dei pesticidi naturali o passare il terriccio in forno a circa 70° per un’ora. Quando decidi di comporre il tuo terriccio, annotane la composizione. Col tempo riuscirai a creare il giusto mix necessario alle tue piante. 35 11 segreti per un prato lussureggiante e in salute Per un prato superstar, quindi basta seguire questi 11 consigli: 1. Fai un test del terreno: prima di fare qualsiasi cosa, fai un test del terreno che, come spiegato nel capitolo dei fertilizzanti, ti restituirà i livelli di Azoto (N), Potassio (K) e Fosforo (P). Una volta che sai cos’hai tra le mani puoi prendere decisioni consapevoli sui fertilizzanti da usare per il tuo prato. 2. Inizia a compostare: puoi aiutare il prato e l’ambiente creando il tuo compost a casa. Ci sono vari modi per crearlo, e con una piccola ricerca potrai trovare il metodo adatto alle tue esigenze. Il compost si può creare inserendo nella pila di compostaggio avanzi di cibo, rifiuti del giardino, scarti del tosaerba e molto altro. Una volta che il compost è maturo, può essere mescolato al terreno nativo o può essere usato come macerato. Se non vuoi o non puoi farlo, compra del compost da produttori locali ed ecologici. 3. Pianta erba indigena: sebbene sembrino tutte uguali, differenti varietà di erba hanno differenti peculiarità. Crescono in maniera differente e hanno bisogno di differenti livelli di sole, acqua e nutrienti. E come tutte le piante, si adattano meglio al loro ambiente originario. Una volta che si sarà stabilita, avrà bisogno di meno acqua, concime, protezione dal gelo e falciatura rispetto a varietà non originarie. 4. Prova con piante differenti: in spazi stretti, come ad esempio vialetti, è molto difficile far crescere erba in salute. Se hai un posto come questo nel tuo giardino, potresti considerare di usare piante come la vite rampicante o piante grasse. Molte di queste specie hanno bisogno di poca acqua e poco mantenimento rispetto a un prato tradizionale. In base al posto che devi riempire, andando in un vivaio, troverai piante 36 che amano il sole o l’ombra, terreni sabbiosi o rocciosi o anche piante che possono stare vari mesi senza acqua. 5. Usa il giusto fertilizzante e le giuste correzioni per il terreno: oltre al compost, il tuo prato potrebbe avere bisogno di altri nutrienti (come determinato dal test del terreno). Se non vuoi farli da te, usa sempre fertilizzanti organici e se ne trovi uno prodotto nella tua zona, ancora meglio. I prati, in genere, preferiscono fertilizzanti con poco azoto. Di seguito ci sono delle correzioni comuni del terreno che possono essere utili al prato o al giardino. a. Sabbia edile: sabbia a grana grossa, indicata per terreni con problemi di drenaggio; b. Humus: materiale organico decomposto che aggiunge fertilità, trattiene l’umidità e fornisce areazione; c. Pietra calcarea: abbassa l’acidità del terreno; d. Torba di sfagno: alleggerisce terreni pesanti e terreni argillosi e aggiungono massa ai terreni sabbiosi, i quali assorbono i nutrienti esistenti; e. Farina di alghe marine: contiene oltre 70 vitamine e minerali utili alle piante e aiuta i microrganismi benefici a prosperare; f. Lombrichi: i lombrichi cacciano i parassiti che si nutrono dei succhi delle piante, come afidi e acari rossi. Loro eliminano anche le tracce dei metalli pesanti che si trovano negli scarti di materiale organico e possono essere usati per proteggere le piante che hanno PH troppo alti o troppo bassi. Strisciando, scavano nel terreno dei cunicoli che vanno dai 2 ai 4 metri, rendendo il terreno soffice e leggero. g. Guano di pipistrello: amalgama la terra smossa e rende il terreno denso più a lungo. Contiene azoto, fosforo, 37 potassio e altri micronutrienti che giovano il terreno e il prato. Non strafare: sebbene questi rimedi siano fantastici per dei prati lussureggianti, ricorda che troppo fertilizzante può essere più pericoloso che troppo poco, specialmente se stai usando erba originaria. Troppo fertilizzante potrebbe far crescere erba troppo grassa e renderli soggetti a malattie e insetti. Fertilizza giusto una volta all’anno, in Ottobre se vivi al nord e a Novembre se vivi al sud. 6. Evita i veleni: un prato organico potrebbe non esserlo se si usano dei pesticidi o erbicidi. Anche i cosiddetti “erbicidi organici” non vanno bene per il prato perché possono uccidere le piante che crescono attorno. Se pianti erbe originarie e arbusti e usi fertilizzante organico, l’ecosistema naturale che hai creato non ha bisogno di questi pericolosi e potenti veleni. 7. Non tagliare troppo corto, o troppo spesso: il tuo prato sarà più salutare se lo lasci crescere. Imposta le lame del tosaerba al valore più alto e taglia solo quando sai che pioverà nei giorni seguenti. Consentire all’erba di crescere naturalmente significa consentire alle radici di crescere forti e di assorbire più nutrienti. Se l’erba non viene tagliata molto spesso ha anche la possibilità di diffondersi negli spazi vuoti. 8. Innaffia bene, ma solo se necessario: un terreno umido favorisce la crescita profonda e forte delle radici del tuo prato. Quando il prato sembra umido dopo una breve irrigazione, l’umidità resta sul terreno solo a livello superficiale, ma sotto resta secco e le radici sottostanti non riescono a scavare il terreno. È molto meglio far andare gli irrigatori un’ora a settimana, anziché 15 minuti al giorno. Se avere un prato che sia verde tutto l’anno o se vivi in zone tendenti alla siccità, 38 puoi lasciare che l’erba diventi marrone d’estate, senza danneggiarla. Anche se sembra essere morta nei periodi più caldi dell’anno, tornerà ad ed essere lussureggiante e verde in primavera. Se ti sembra strano, pensa all’aspetto delle praterie in Agosto. LO stesso principio si applica al prato del tuo giardino. 9. Non lasciarti impressionare dagli insetti buoni: un prato ecologico non vuole e non deve essere privo di insetti. Il prodotto progettato per uccidere tutti gli insetti del tuo prato può essere pericoloso per il prato stesso, per i bambini e per gli animali domestici. Alcuni insetti viscidi sono molto vantaggiosi per il tuo prato. I lombrichi, ad esempio,sono un segno distintivo della salute del tuo terreno. Ragni, coccinelle, vespe e scarafaggi mangiano insetti dannosi per le piante. Vari tipi di insetti sono un segno di un ecosistema sano. 10. Aerare il prato per una guarigione naturale: come tutte le cose viventi, il prato ha bisogno di mangiare, di bere, di respirare. Una volta ottenuto un prato sano e biologico, inclusi fertilizzanti naturali e lombrichi, il tuo prato respirerà da solo. Se sei agli inizi e vuoi aiutare il tuo prato a guarire da solo, puoi noleggiare una carotatrice. Questo è uno degli strumenti migliori per arieggiare e rivitalizzare i tappeti erbosi. 11. Attira dei “mangia-insetti”: se non vuoi che ci siano insetti nel tuo giardino puoi cercare di attirare i loro predatori, gli uccelli. Piantare arbusti originari, viti e alberi li attirerà e aumenterai un pochino la diversità del tuo mini-ecosistema (questo aiuterà ad eliminare i parassiti). Per attirare fringuelli, passeri, scriccioli e altri uccelli che amano gli insetti prova ad usare anche delle mangiatoie sospese ripiene di semi. 39 Conclusione In questo breve, ma utile trattato sulle tecniche naturali di giardinaggio, abbiamo cercato di offrire la nostra conoscenza in maniera chiara e puntuale su alcune tecniche biologiche per prendersi cura del giardino e di chi lo vive (bambini e piccoli animali domestici). Abbandonare prodotti chimici ed usare i propri prodotti naturali fatti in casa, gioveranno all’ambiente e alla nostra salute, in quanto i residui chimici persistono sulle piante e nell’aria ed è molto facile entrarci in contatto. Tuttavia, vorremmo concludere con alcune raccomandazione in quanto naturale significa atossico, ma non meno pericoloso. Prima di utilizzare qualsiasi mix casalingo provalo sempre su una piccola parte della pianta o del prato per assicurarti che la specie che stai trattando tolleri bene il composto. Al pari degli esseri umani, alcune piante possono avere reazioni avverse ad alcuni componenti. Evita anche l'uso di saponi o detergenti che contengono cloro e che possono essere pericolosi. A meno che non sia specificato, non applicare i rimedi suggeriti in giorni troppo caldi, sotto al sole a picco, i raggi del sole potrebbero provocare bruciature alle foglie e irreparabilmente. In generale queste applicazioni devono essere usate al mattino presto o, ancora meglio, al tramonto. Tutti i composti di questo ebook devono essere utilizzati in modo responsabile soprattutto se si hanno bambini vicino, non lasciare mai i composti loro portata. I bambini, si sa sono curiosi, e potrebbero ingerire o inalare i composti. Quindi adoperare tutte le normali regole di cautela. Le suddette raccomandazioni valgono anche per i nostri amici a quattro zampe. 40