Ad Alberto e Paolo
indimenticabili compagni
di avventura
22 - 25 / 10
GIAMPIERO
INGRASSIA
GIULIA
OTTONELLO
CABARET
SAVERIO
MARCONI
01 / 11
fuori abbonamento
IN MEMORIAM
PASOLINI
MA
ANTONIO
LATELLA
5 - 8 / 11
CLAUDIO
BISIO
FATHER
AND SON
GIORGIO
GALLIONE
10 - 13 / 12
LUCA
DE FILIPPO
NON TI PAGO
EDUARDO
DE FILIPPO
7 - 10 / 01
LUCA
ZINGARETTI
THE PRIDE
4 - 7 / 02
NANCY
BRILLI
LA BISBETICA
DOMATA
WILLIAM
SHAKESPEARE
CRISTINA
PEZZOLI
10 - 13 / 03
SABRINA
FERILLI
MAURIZIO
MICHELI
PINO
QUARTULLO
SIGNORI...
LE PATÉ
DE LA MAISON!
31 / 03
& 1 - 3 / 04
LUIGI
LO CASCIO
QUESTA SERA
SI RECITA
A SOGGETTO
LUIGI
PIRANDELLO
FEDERICO
TIEZZI
21&22 / 11
22 fuori abbonamento
STOMP
05 / 12
COMPAGNIA
JUNIOR
BALLETTO
DI TOSCANA
ROMEO E
GIULIETTA
DAVIDE
BOMBANA
03 / 01
fuori abbonamento
BALLETTO
DEL SUD
IL LAGO
DEI CIGNI
20 / 02
ATERBALLETTO
TEMPESTA/
THE SPIRITS
E-INK
UPPER-EAST-SIDE
16 /04
MM
CONTEMPORARY
DANCE COMPANY
LA SAGRA
DELLA
PRIMAVERA
BOLERO
Oltre la Scena
Come nasce un’opera? Quale lavoro affronta la compagnia per portare
in scena uno spettacolo? Per il secondo anno consecutivo torna
Oltre la Scena, ciclo di incontri con le compagnie protagoniste
del Teatro Rossini di Pesaro e momenti di approfondimento su testi
e personaggi che hanno ispirato i registi presenti nella stagione di Prosa.
Gli appuntamenti in calendario arricchiscono la proposta culturale
del teatro e della città, invitata a partecipare per conoscere meglio
il fascino della grande macchina dello spettacolo.
calendario
L’appuntamento con Oltre la Scena è a teatro in occasione della terza
replica di spettacolo sabato alle ore 18, nella Sala della Repubblica.
24 OTTOBRE
CABARET
7 NOVEMBRE
FATHER AND SON
12 DICEMBRE
NON TI PAGO
9 GENNAIO
THE PRIDE
6 FEBBRAIO
LA BISBETICA DOMATA
12 MARZO
SIGNORI… LE PATÉ
DE LA MAISON!
2 APRILE
QUESTA SERA
SI RECITA A SOGGETTO
Stop!
Visioni intorno alla danza
Stop! Visioni intorno alla danza è un ciclo di brevi incontri che accompagna
alcuni spettacoli di danza. Ogni incontro è un invito rivolto allo spettatore
perché possa fermarsi, manifestare i propri dubbi o semplicemente
lasciarsi guidare tra le sfumature dello spettacolo appena visto, imparando
a riconoscere nelle infinite possibilità di un corpo in movimento, le storie,
i personaggi e i sentimenti che la creatività del coreografo ha immaginato.
Stop! Visioni intorno alla danza propone alcune pillole di approfondimento
con esperti del settore come Silvia Poletti, giornalista, critico e studiosa
di danza che, al termine degli spettacoli, mette a disposizione del pubblico
la propria competenza per rendere la serata ancora più affascinante.
calendario
05 DICEMBRE
dopo lo spettacolo
ROMEO E GIULIETTA
DI
COMPAGNIA JUNIOR
BALLETTO DI TOSCANA
20 FEBBRAIO
dopo lo spettacolo
TEMPESTA/THE SPIRITS
E-INK
UPPER-EAST-SIDE
CON
ATERBALLETTO
16 APRILE
dopo lo spettacolo
LA SAGRA DELLA PRIMAVERA
BOLERO
DI
MM CONTEMPORARY
DANCE COMPANY
Cabaret, un titolo famosissimo grazie all’omonimo film del 1972 che
consacrò Liza Minnelli come un’autentica star e icona del film musicale.
Numerose sono state le edizioni del musical in tutto il mondo,
tra cui, negli ultimi anni, è memorabile la versione di Sam Mendes,
incredibile successo alle Folies Bergère di Parigi e allo Studio 54
di New York. Il testo di Joe Masteroff, basato sulla commedia
di John Van Druten e sui racconti di Christopher Isherwood,
con le musiche di John Kander e le liriche di Fred Ebb, è un classico
del teatro musicale e vanta una colonna sonora straordinaria,
a diritto entrata nel patrimonio dei musical grazie a brani intramontabili
come Mein Herr, Money Money, Maybe This Time (Questa volta)
e Life is a cabaret (La vita è un cabaret), interpretati in questa nuova
edizione dalla strepitosa voce di Giulia Ottonello.
22 - 25 / 10
CABARET
testo
Joe Masteroff
basato sulla
commedia di
John Van Druten
e sui racconti di
Christopher Isherwood
musiche
John Kander
liriche
Fred Ebb
traduzione
Michele Renzullo
adattamento
e regia
Saverio Marconi
interpreti
e personaggi
Giampiero Ingrassia
Maestro di Cerimonie
Giulia Ottonello
Sally Bowles
Mauro Simone
Cliff
Altea Russo
Fräulein Schneider
Michele Renzullo
Herr Schultz
Valentina Gullace
Fräulein Kost
Alessandro Di Giulio
Ernst Ludwig
e con
Ilaria Suss
Nadia Scherani
Marta Belloni
Andrea Verzicco
Gianluca Pilla
scene
Gabriele Moreschi
Saverio Marconi
costumi
Carla Accoramboni
coreografie
Gillian Bruce
supervisione
musicale
Marco Iacomelli
direzione
musicale
Riccardo Di Paola
disegno luci
Valerio Tiberi
disegno fonico
Enrico Porcelli
produzione
esecutiva
Michele Renzullo
produzione
Compagnia
della Rancia
foto
Iwan Palombi
Nella Berlino dei primi anni Trenta, prima dell’ascesa del III Reich,
il giovane romanziere americano Cliff (Mauro Simone) è a Berlino
in cerca di ispirazione e, nel trasgressivo Kit Kat Klub, incontra Sally
Bowles (Giulia Ottonello) e tra i due inizia una relazione tempestosa.
Sullo sfondo dell’avvento del nazismo, si intrecciano le storie di altri
personaggi (Altea Russo/Fräulein Schneider, Michele Renzullo/Herr
Schultz, Valentina Gullace/Fräulein Kost). Neanche l’ambiguo
e stravagante Maestro di Cerimonie del Kit Kat Klub - nel ruolo
Giampiero Ingrassia - riuscirà a far dimenticare al pubblico che
sulla Germania, e sulle loro vite, sta per abbattersi la furia hitleriana.
MA è un lavoro ispirato alla figura della madre nell’opera
di Pier Paolo Pasolini. Il pluripremiato regista Antonio Latella,
partendo dalla prima sillaba della parola mamma, ci guida in un
percorso all’interno dell’opera di uno dei massimi poeti del ‘900,
seguendo un filo conduttore che ha al suo centro quella forza
generatrice, procreatrice di parole come di uomini, di pensiero
come di gesti artistici. Attraverso la figura di Pasolini, in tutte
le sue complessità, la Madre diventa anche una Madre-Scrittura,
dove il pozzo inesauribile è il pensiero e l’arma nella battaglia
della vita è la parola.
01 / 11
IN MEMORIAM
PASOLINI
MA
fuori abbonamento
omaggio a Pier Paolo Pasolini
a quarant'anni dalla scomparsa
drammaturgia
Linda Dalisi
con
Candida Nieri
regia
Antonio Latella
scene
Giuseppe Stellato
costumi
Graziella Pepe
musiche
Franco Visioli
luci
Simone De Angelis
assistente alla regia
Francesca Giolivo
produzione
stabilemobile
compagnia
Antonio Latella
coproduzione
Festival delle Colline
Torinesi
in collaborazione con
Centrale Fies, NEST
foto
Brunella Giolivo
CHIESA
DELL’ANNUNZIATA
per l'occasione,
per gentile concessione
dell'autore saranno
esposte alcune
fotografie di Pasolini
di MARIO DONDERO
In tutte le sue vittorie e sconfitte accanto all’uomo Pier Paolo
Pasolini, c’è sempre la madre. Nel suo cinema la madre diventa
uno dei perni attorno a cui tutto ruota. Sguardi e sorrisi spezzati
delle madri scelte come icone assolute di un’Italia che sa che tutto
sarà irrecuperabile. Quegli sguardi potenti e violentati da un dolore
ancestrale. Tutta la sua letteratura e il suo teatro sono pervasi dalla
presenza di quella madre che lo ha accompagnato nella fuga dalla
banalità coatta del vivere quotidiano. Sarà proprio la madre del
Poeta la Maria straziata dal dolore sotto la croce di Gesù, nel film
Il Vangelo secondo Matteo. Ma ogni volta la MA diventa altro.
Per una madre che piange un figlio, un Gesù dei poveri, un operaio,
un pittore, un poeta, un re Edipo, per una città che accoglie i reietti,
per un paese che scaccia gli intellettuali, per una nazione troppo
cattolica per non essere ipocritamente di destra fino in fondo, tutto
è madre e si fa madre. Attraverso le parole, le immagini, il nostro
tentativo è quello di tracciare una possibile unica madre, con
quel MA necessario a mettere un dubbio: madre sì, ma....
Antonio Latella
Father and son racconta il rapporto padre/figlio radiografato senza
pudori e con un linguaggio in continua oscillazione tra l'ironico
e il doloroso, tra il comico e il tragico. Il testo, una riflessione sul nostro
tempo inceppato e sul futuro dei nostri figli, sui concetti – entrambi
consumatissimi – di libertà e di autorità, rivela in filigrana una società
spaesata e in metamorfosi, ridicola e zoppa, verbosa e inadeguata.
Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici,
e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare
nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche,
rifiutando o disprezzando il confronto.
Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo
e tenerissimo, un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso
e invadente quanto il figlio è muto e assente) a tratti spudoratamente
sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici
e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole.
La società dalla quale i ragazzi si defilano è disegnata con spietatezza
e cinismo: ogni volta che la evoca, il padre si rende conto di offrire
al figlio un ulteriore alibi per la fuga.
5 - 8 / 11
FATHER AND SON
ispirato a
Gli Sdraiati
e Breviario comico
di
Michele Serra
con
Claudio Bisio
e con i musicisti
Laura Masotto
violino
Marco Bianchi
chitarra
regia
Giorgio Gallione
scene e costumi
Guido Fiorato
musiche
Paolo Silvestri
luci
Aldo Mantovani
produzione
Teatro dell’Archivolto
foto
Bepi Caroli
Una società ritorta su se stessa, ormai quasi deforme, dove si organizza
il primo Raduno Nazionale degli Evasori Fiscali, si medita di sostituire
al Porcellum il ben più efferato Sputum, dove non è chiaro se i vecchi
lavorano come ossessi pur di non cedere il passo ai giovani o se i giovani
si sdraiano perché è più confortevole che i vecchi provvedano a loro.
In Father and son inventiva sfrenata, comicità, brutalità, moralità sono
gli ingredienti di un irresistibile soliloquio che permettono a Claudio
Bisio di confrontarsi con un testo di grande forza emotiva e teatrale,
comica ed etica al tempo stesso.
Nata nel 1991 a Brighton dalla creatività di Luke Cresswell e Steve
McNicholas, l’irresistibile esperienza di Stomp sta per compiere
25 anni di successo nei più importanti festival e teatri del mondo,
da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo, in oltre 40 paesi
e con cinque formazioni internazionali fisse.
21 & 22 / 11
STOMP
esclusiva regionale
22 fuori abbonamento
produzione
Stomp Productions
& Glynis Henderson
Productions
in collaborazione
con
Terry Chegia
Pura magia da palcoscenico, Brillante e molto divertente: il teatro
ballerete sulle vostre poltrone! al massimo della sua seduzione.
“New York Times”
“The Sunday Telegraph”
Senza trama, personaggi né parole, Stomp mette in scena il suono
del nostro tempo, traducendo in una sinfonia intensa e ritmica
i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea. Con strofinii,
battiti e percussioni di ogni tipo, i formidabili ballerini-percussionistiattori-acrobati danno voce ai più “volgari”, banali e comuni oggetti
della vita quotidiana: bidoni della spazzatura, pneumatici, lavandini,
scope, spazzoloni, riciclandoli a uso della scelta, in un “delirio”
artistico di ironia travolgente. Stomp trova la bellezza e la sua essenza
nella realtà quotidiana in cui viviamo. Trasforma scope in strumenti,
battiti di mani in una conversazione, bidoni della spazzatura in
percussioni; il disordine della vita urbana diventa fonte di stupore
e ritmo contagioso. Sfidando continuamente ogni convenzione
sui confini di genere, Stomp è danza, teatro e musica insieme.
È un elettrizzante evento rock, un anomalo concerto sinfonico in stile
“videoclip”: senso rapido del tempo, visualizzazione della musica,
vortice ritmico nella scansione delle immagini.
Stomp è circo, rito tribale, cultura “pop” del rumore che si fondono
in un’opera metropolitana. È una maestosa coreografia urbana
che possiede la furia ritmica e sensuale del flamenco e la precisione
del gioco percussivo del tip-tap. È l’umorismo del cinema muto
dato in prestito alla Pop Art. È comunicazione forte, diretta, capace
di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico di ogni lingua, cultura,
generazione. È sfida ecologica allo spreco urbano. È trasgressione
heavy metal e satira antinquinamento. È la violenza e l’intensità
del ritmo che muove il mondo del Duemila. La loro missione?
Liberare, attraverso il ritmo, i suoni più comuni e per questo più
sconosciuti dell’epoca contemporanea.
05 / 12
COMPAGNIA JUNIOR
BALLETTO DI TOSCANA
ROMEO E GIULIETTA
+ masterclass gratuita per gli allievi scuole di danza della città
direzione artistica
Cristina Bozzolini
musica
Sergej Prokofiev
drammaturgia
e coreografia
Davide Bombana
luci
Carlo Cerri
costumi
Santi Rinciari
Romeo e Giulietta è il balletto che ho danzato con più frequenza
nella mia carriera di ballerino impersonando i ruoli di Romeo e Mercuzio
innumerevoli volte in diverse versioni coreografiche. Il capolavoro
di Prokofiev, lacerante nella sua tragicità, mi sta a cuore forse più di ogni
altro balletto. Personalmente trovo che la vicenda di Romeo e Giulietta
sia di grande attualità oggi più che mai. L’intolleranza, la violenza,
gli odi atavici, gli scontri tra faide ed etnie diverse hanno raggiunto oggi
un grado di tensione come forse mai in passato. La vera tragedia
di Romeo e Giulietta rimane la sconfitta dell’amore, al suo stadio più
puro, davanti alla cecità e alla barbarie dell’odio razziale, del conflitto
di ideologie e religioni. Il dramma si snoda e si sviluppa sino alla
sua catarsi tra giovani, anzi giovanissimi, la cui purezza di passioni
e sentimenti mai arriverà a intorpidirsi a contatto con il lacerante
corrosivo bisogno di supremazia e potere del mondo adulto. Per questo
ho accettato la proposta di Cristina Bozzolini di creare il mio primo
Romeo e Giulietta per i giovanissimi e talentuosi danzatori del Balletto
di Toscana in una versione “da camera“ focalizzando e comprimendo
il dramma sull’impulso vitale e veemente che solo l’amore e la passione
giovanili possono avere. Davide Bombana
prima assoluta
Partito nel 2002 come spin off dell'attività didattica dell'omonima
Scuola, ben presto lo Junior Balletto di Toscana è diventato una realtà
artistica analoga a celebrate esperienze internazionali come l' NDT2.
Formato da giovani la cui età va dai 16 ai 21 anni l'ensemble diretto
da Cristina Bozzolini si è immediatamente imposto per il riconoscibile
piglio con cui affronta palcoscenici sempre più prestigiosi nazionali
e internazionali, e soprattutto i diversi stili coreografici cui viene
sollecitato. Ed è proprio l'apertura a diversi autori ed esperimenti
coreografici - sulla stregua dell'antico BdT - con un occhio privilegiato
alla scena italiana e una progettualità capace di osare che rende ancor
più interessante il progetto artistico dello Junior Balletto di Toscana
e di fatto ne fa una duplice fondamentale palestra per testare nuovi
autori e interpreti della più giovane generazione.
Continuando il lavoro di approfondimento sulla drammaturgia
di Eduardo, la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone
Non ti pago, commedia tra le più brillanti del repertorio eduardiano
che lo stesso grande drammaturgo napoletano ha definito
“una commedia molto comica che secondo me è la più tragica
che io abbia mai scritto”. La commedia parla di sogni, vincite al lotto,
superstizioni e credenze popolari di un’umanità dolente e sfaccendata
che nella cruda realtà quotidiana fatta di paure, angosce e miseria
non rinuncia alla speranza, all’illusione, all’ingenua attesa
di un colpo di fortuna che determini un futuro migliore.
10 - 13 / 12
NON TI PAGO
di
Eduardo De Filippo
interpretato
e diretto da
Luca De Filippo
interpreti
e personaggi
Luca De Filippo
Ferdinando Quagliuolo
Carolina Rosi
Concetta, sua moglie
Carmen Annibale
Stella, loro figlia
Nicola Di Pinto
Aglietiello,
uomo di fatica
di casa Quagliuolo
Viola Forestiero
Margherita,
cameriera
Massimo De Matteo
Mario Bertolini
Paola Fulciniti
Erminia, sua zia
Andrea Cioffi
Vittorio Frungillo
Federica Altamura
Luigina Frungillo
Paola Fulciniti
Carmela, popolana
Gianni Cannavacciuolo
Don Raffaele Console
Giovanni Allocca
Lorenzo Strummillo
avvocato
scene
Gianmaurizio Fercioni
costumi
Silvia Polidori
musiche
Nicola Piovani
luci
Stefano Stacchini
produzione
Elledieffe
La Compagnia
di Teatro
di Luca De Filippo
Il protagonista Ferdinando Quagliuolo è personaggio ambiguo
e surreale che vive tra sogno e realtà. Gestore di un botteghino
del lotto a Napoli è un accanito giocatore eccezionalmente sfortunato.
Al contrario un suo impiegato Mario Bertolini, suo futuro genero,
interpretando i sogni, colleziona vincite su vincite e addirittura
un giorno gli capita di vincere una ricca quaterna di quattro milioni
delle vecchie lire datagli in sogno proprio dal defunto padre del suo
datore di lavoro. Accecato da una feroce invidia Don Ferdinando si
rifiuta di pagargli la vincita e rivendica il diritto di incassare la somma
per sé. Egli sostiene che lo spirito di suo padre avrebbe commesso
un involontario scambio di persona recandosi per errore nella vecchia
abitazione della famiglia Quagliuolo dove ora risiede il giovane Bertolini.
La commedia si sviluppa intorno ai vari tentativi di Ferdinando
di appropriarsi del biglietto vincente con esasperate contese,
dispute surreali e grottesche maledizioni.
Tra i capolavori di Cajkovskij, Il lago dei cigni ha sempre riscosso
enorme successo popolare e risulta essere il più affascinante
non solo per i significati reconditi ma anche per la calda atmosfera
romantica e per la poesia del tema d'amore. Esercita un fascino
durevole perché incarna la romantica aspirazione verso un ideale
irraggiungibile. La leggenda della donna-cigno, emblematica e
seducente, ci riporta al complesso di miti e leggende riguardanti
le metamorfosi di un essere umano in animale. Fredy Franzutti,
uno dei coreografi più apprezzati nel panorama nazionale,
ambienta il suo Lago dei cigni nella Baviera "fin de siècle"
di Ludovico II che proprio negli anni della composizione fu
dichiarato pazzo e deposto. Citazione diretta nella bella scenografia
dipinta che rappresenta il favoloso castello di Neuschwanstein.
Il clima romantico che si respira dall'inizio alla fine dell'accattivante
balletto proviene da tutto un filone della letteratura mitteleuropea
che Franzutti fa propria con citazioni qua e là disseminate
nella drammaturgia del balletto.
03 / 01
BALLETTO DEL SUD
IL LAGO DEI CIGNI
fuori abbonamento
balletto in due atti
coreografia
Fredy Franzutti
musica
Pëtr Il'ic Cajkovskij
scene
Francesco Palma
foto
Francesco Sciolti
I tre grandi balletti di Cajkovskij sono delle autentiche confessioni,
delle sincere esposizioni dei risultati di una ricerca personale,
e io sentivo che la magia di Rothbart è così potente perché agisce
su un terreno comune a tutti noi. Non è infatti a irreali incantesimi,
ma ad alcuni dei suoi plausibili incanti che, credo, noi tutti abbiamo
ceduto almeno una volta nella nostra vita. Qui l'incantesimo
è l'amore per una giovane fanciulla nelle sue due incarnazioni
tipicamente romantiche (bellezza medusea e purissimo angelo
vessato). Il finale è una vox media, scena ambigua tra lieto fine
e catastrofe: chi può infatti dimostrare che il cedere alla bellezza
dell'arte (la protagonista femminile) sia una fuga dalle
responsabilità del mondo reale? O è forse il mondo della
quotidianità a essere profondamente ipocrita? In altri termini,
la questione diventa: l'arte, con le sue bellezze, è un filtro
narcotico e stupefacente o è la verità? Fredy Franzutti
The Pride è un testo enigmatico costruito magnificamente: due storie
si svolgono in periodi di tempo lontani tra loro, il 1958 e il 2015.
Londra 1958. È una serata speciale. Sylvia, una ex attrice reduce
da un esaurimento nervoso, sta lavorando alle illustrazioni del libro
di Oliver, uno scrittore per ragazzi. Non vede l’ora di presentarlo
al marito Philip e quella sera, finalmente, usciranno a cena insieme.
Londra 2015. È una serata da incubo. Oliver, un giornalista gay,
ha appena rotto con Philip, un fotoreporter con il quale ha avuto
una storia di due anni. Sylvia, amica di entrambi, cercherà di indagare
i motivi per cui Oliver sta cercando di sabotare una relazione
importante come quella che ha con Philip.
7 – 10 / 01
THE PRIDE
di
Alexi Kaye Campbell
traduzione
Monica Capuani
interpretato
e diretto da
Luca Zingaretti
interpreti
e personaggi
[in ordine di
apparizione]
Maurizio Lombardi
Oliver
Luca Zingaretti
Philip
esclusiva regionale
Valeria Milillo
Sylvia
Alex Cendron
L'uomo
Peter
il dottore
scene
Andrè Benaim
costumi
Chiara Ferrantini
luci
Pasquale Mari
musiche
Arturo Annecchino
produzione
Zocotoco
Le due storie, interpretate dagli stessi attori, procedono a scene
alterne. A prima vista, sembrano non avere nulla in comune, a parte
i nomi dei personaggi. Ma via via che ci si inoltra nelle due vicende,
si scoprono echi, rimandi, problematiche che invece hanno molto
in comune. The Pride esplora temi come il destino, l’amore, la fedeltà
e il perdono. Pone la grande questione della nostra identità e delle
scelte che determinano il nostro io più profondo. Perché nella vita,
tutti prima o poi, etero e gay, ci troviamo ad affrontare lo stesso
dilemma: scoprire chi siamo veramente, cosa veramente vogliamo
dalla vita e rispondere all’interrogativo se saremo capaci di
raggiungerlo. Se saremo capaci di guardarci allo specchio ed essere
almeno contenti di quello che vediamo. Philip, Oliver e Sylvia stanno
lottando tutti per quella che sperano sarà una vita più facile.
Un classico senza tempo, ineguagliato capolavoro di William
Shakespeare, in una rappresentazione colorata da elementi
popolari ed echi della commedia dell’arte. Attraverso il gioco
metateatrale la chiave registica sostituisce allo Sly di Shakespeare
tutta la compagnia facendola diventare il gruppo di attori che mette
in scena La bisbetica domata. Tutta la vicenda è arricchita da
una verve comica che guida in modo parallelo i destini degli attori
della compagnia e dei personaggi della commedia, divertente, ricca
di colpi di scena e che, col sorriso, porta a riflettere sui rapporti
uomo-donna. Senza tradire il testo originale di Shakespeare si dà
vita a una rivisitazione capace di restituire la contemporaneità
di questo autore senza tempo.
4 - 7 / 02
LA BISBETICA DOMATA
di
William Shakespeare
traduzione e
drammaturgia
Stefania Bertola
interpreti e
personaggi
Nancy Brilli
Caterina
Matteo Cremon
Petruccio
Federico Pacifici
Gremio
Gianluigi Igi Meggiorin
Grumio
Gennaro Di Biase
Ortensio
Anna Vinci
Vedova
Dario Merlini
Tranio
Brenda Lodigiani
Bianca
Stefano Annoni
Lucenzio
e nel ruolo del
Dr. Jolly
Valerio Santoro
regia
Cristina Pezzoli
scenografia
Giacomo Andrico
costumi
Nicoletta Ercole
realizzati da
Sartoria Tirelli
luci
Massimo Consoli
musiche
Alessandro Nidi
produzione
La Pirandelliana
foto
Federico Riva
La vicenda ha per protagonisti una serie di personaggi che si
districano in un frizzante crogiuolo di equivoci e travestimenti.
Ben nota per il suo carattere intrattabile, Caterina fatica a trovare
pretendenti e quindi marito, a differenza della sorella minore
Bianca, apparentemente dolce e mansueta, bramata da Gremio
e Ortensio. Il padre delle ragazze, il nobile e avido Battista, decide
dunque che nessun uomo avrà la più giovane finché la primogenita
non si sarà accasata. Così gli zelanti corteggiatori fanno combutta
e convincono il veronese Petruccio a chiedere in moglie Caterina
incoraggiandolo con la prospettiva della dote. La storia narra
una serie di trattative al rialzo che mostrano quanto il padre
delle ragazze veda in loro poco più che un fattore di guadagno.
Aterballetto è la principale compagnia di produzione e distribuzione di spettacoli
di danza in Italia e prima realtà stabile di balletto al di fuori delle Fondazioni liriche.
Nata nel 1979 e formata da danzatori solisti in grado di affrontare tutti
gli stili, la compagnia gode di ampi riconoscimenti anche in campo internazionale.
La tempesta si è conclusa, possiamo archiviare l’oscuro terreno dell’usurpazione
e l’illusione del dominio, a noi rimane la possibilità di una riconciliazione,
di un luogo potente della relazione.
Tempesta/The Spirits è un balletto a tre coppie che formano un gruppo,
una specie di tribù che nel suo gioco coreografico articola una danza fatta
di ingaggi subitanei, di abitazioni epidermiche e di corpi volatili agganciati
in una continua e reciproca torsione di uno nell’altro.
20 / 02
ATERBALLETTO
TEMPESTA/THE SPIRITS
E-INK
UPPER-EAST-SIDE
+ masterclass gratuita per gli allievi scuole di danza della città
Fondazione Nazionale
della Danza Aterballetto
direttore generale
Giovanni Ottolini
direttore artistico
Cristina Bozzolini
foto
Alfredo Anceschi
Tempesta/The Spirits
E-ink [1999-2015]
coreografia/ideazione costumi
Cristina Rizzo
musiche di autori vari
interpreti
sei danzatori
consulenza sonora e mixage
Spartaco Cortesi
luci
Carlo Cerri
realizzazione costumi
Sartoria Aterballetto
uno spettacolo di
mk
riallestito per
RIC.CI da Aterballetto
direzione
Cristina Bozzolini
coreografia, luci e costumi
Michele Di Stefano
interpreti
Damiano Artale
Philippe Kratz
E-ink nasce dalla curiosità per le modalità di trasmissione dei messaggi oracolari
e divinatori che, pur essendo formalmente precisi, sono il prodotto di una
destabilizzazione. Michele Di Stefano 1999.
Mentre ricostruivamo il lavoro per Aterballetto, a distanza di più di quindici anni,
è stato soprattutto il corpo a ritrovare l’esattezza di quella scrittura, a rimettere
in connessione tutti i particolari scollegati tra di loro per farli ridiventare organici
nella loro misteriosa iconografia. Quel che abbiamo chiesto ai due nuovi interpreti
è stato soprattutto una fiducia incondizionata nei confronti di questo sistema
irriconoscibile, per produrre fisicamente un ritmo non necessariamente identico
a quello originario ma capace di ricreare la stessa assoluta arbitraria autorevolezza
di cui il lavoro è fatto. Michele Di Stefano 2015
La matematica della “frase” coreografica, la sua collocazione all’interno
di un sistema, la sua riproducibilità nel tempo e le conseguenze che essa produce
sono il punto di partenza di Upper-East-Side. Dalla grammatica alla geografia,
l’informazione viaggia per creare un impatto linguistico nello spazio,
in un continuo desiderio di scambio, per far vivere la danza come una condizione
ambientale, esplorativa.
musica
Paolo Sinigaglia
realizzazione costumi
Sartoria Aterballetto
Francesca Messori
produzione 2015
mk, Fondazione Nazionale
della Danza/Aterballetto
Fabbrica Europa
riallestimento 2015 a cura di
Biagio Caravano
e Michele Di Stefano
nell'ambito del progetto
RIC.CI / Reconstruction Italian
Contemporary Choreography
Anni Ottanta-Novanta
ideazione e direzione artistica
Marinella Guatterini
produzione
1999 mk/Festival Teatri
90/Ref.
Upper-East-Side
coreografia
Michele Di Stefano
musica
Lorenzo Bianchi Hoesch
interpreti
nove danzatori
luci
Carlo Cerri
Una cena in famiglia con il marito, l’amico del cuore e i cognati
nel calore delle mura domestiche, il profumo del cibo che con
amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mattino
aiutata dalla madre esperta e pignola, l’annuncio di un imminente
lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia
e il piacere di stare insieme, di dirsi tante cose non dette e forse
tenute dentro per anni, cosa c’è di più bello?
Il migliore dei ristoranti non potrebbe mai regalare la stessa
atmosfera, ma si sa, nella famiglia si nasconde tutto il bene
e tutto il male possibile come del resto nella società degli uomini.
Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico
può rivelare realtà inaspettate e imbarazzanti e allora anche
la più gustosa delle pietanze come il patè che dà il nome al titolo
può cambiare sapore e diventare un vero pasticcio, anzi
un “pasticciaccio”, la padrona di casa pentirsi di aver passato
tante ore ai fornelli e magari dare sfogo a rabbie e frustrazioni
per troppi anni represse. Ormai però tutto è pronto, ci si può,
anzi ci si deve mettere a tavola.
10 - 13 / 03 SIGNORI... LE PATÉ
DE LA MAISON!
da
Le Prenom di
Matthieu DeLaporte
e Alexandre
De La Patellière
adattamento
Carlo Buccirosso
Sabrina Ferilli
interpreti
e personaggi
Sabrina Ferilli
Gabriella
Maurizio Micheli
Vittorio
Pino Quartullo
Emanuele
Massimiliano Giovanetti
Marcello
Claudiafederica Petrella
Arianna
Liliana Oricchio Vallasciani
Liliana
regia
Maurizio Micheli
scenografia
Gilda Cerullo
costumi
Andreas Mercante
produzione
Camelia White
Una commedia brillante, a tratti grottesca dai risvolti amari
che porta i protagonisti alla consapevolezza che, finita la cena,
niente sarà più come prima. Insomma un “gruppo di famiglia
in un interno”, anzi l’interno di un gruppo di famiglia.
Signore e signori... lo spettacolo è servito!
Maurizio Micheli
31 / 03 & 1 - 3 / 04
QUESTA SERA
SI RECITA A SOGGETTO
esclusiva regionale
di
Luigi Pirandello
drammaturgia
Sandro Lombardi
Federico Tiezzi
con
[in ordine alfabetico]
Valentina Cardinali
Nicola Ciaffoni
Francesca Ciocchetti
Francesco Colella
Elisa Fedrizzi
Elena Ghiaurov
Gilberto Giuliani
Luigi Lo Cascio
David Meden
Sandra Toffolatti
Petra Valentini
Massimo Verdastro
Marouane Zotti
regia
Federico Tiezzi
scene
Marco Rossi
costumi
Gianluca Sbicca
Giovanna Buzzi
luci
Gianni Pollini
trucco
e acconciature
Aldo Signoretti
produzione
Piccolo Teatro
di Milano
Teatro d’Europa
foto
Norberth
Nel 1929, anno in cui vide la luce Questa sera si recita a soggetto l’Europa
era devastata da una terribile crisi economica. […] Oltreoceano crollava
Wall Street. Il testo di Pirandello non parla di questo ma si muove su
quello sfondo, con quel rumore di fondo. Il testo si basa, come avviene
anche per molti altri drammi di Pirandello, su una novella Leonora addio!
del 1910 in cui si racconta di Mommina innamorata del Trovatore di Verdi
e tenuta prigioniera dalla gelosia del marito Rico Verri.
Ma il soggetto vero del testo è l’imprevedibilità di ciò che accade sulla
scena quando si inizia a provare uno spettacolo e un regista/demiurgo
entra in conflitto con attori/creature, tanto da costituirne in più scene il
correlativo oggettivo. Gli attori sono gli insetti che un regista entomologo
studia sotto la sua lente di ingrandimento. La natura di Questa sera si
recita a soggetto consente di pensarlo teatralmente come un grande
trattato di regia, un ‘sistema di sistemi’ teatrali, una relazione di diverse
funzioni registiche. Molti teatri sono infatti contenuti in questo testo:
il teatro brechtiano, quello naturalistico (e i due lottano l’uno con l’altro),
la farsa, il dramma sentimentale, l’opera lirica (continui i riferimenti
operistici anche nella trama), nella terza parte si presagisce addirittura
il teatro di poesia di Eliot e Pasolini. Questa sera si recita a soggetto è
la terza opera della trilogia del cosiddetto “teatro nel teatro”.
Ma, se nelle prime due opere della Trilogia, Sei personaggi e Ciascuno
a suo modo, la teatralità è concepita come tentativo di salvezza rispetto
alla vita, in Questa sera il teatro è un’illusione che viene spazzata via.
La vita si riprende il suo spazio. Se il teatro cerca di stilizzarla, ne riceve
una controspinta. Il teatro ammutolisce. Il testo mostra alla fine il suo
grido bergmaniano, uno strazio; anche il ragionamento diventa doloroso.
Lo spettacolo vorrei che somigliasse a un trattato scientifico. Hinkfuss,
il regista mago al quale gli attori si ribellano, compone un trattato
matematico sulla regia, intesa come ciò che apre ferite all’interno di un
testo, all’interno del teatro. Una sorta di Galileo novecentesco che scrive
sulla pagina bianca del palcoscenico il suo trattato scientifico su cosa sia
il teatro, la regia… Una delle caratteristiche di Questa sera si recita
a soggetto è la decostruzione del linguaggio, la frantumazione delle frasi,
l’inciampo del periodo, l’esplosione della sintassi: in tutto questo vedo
una speciale malattia dei personaggi, specchio di quella crisi economica
e sociale che frantumò il mondo a partire dal finire degli anni venti del
'900. Un universo sociale, economico e linguistico prossimo al disastro,
all’afasia. Federico Tiezzi
Il 29 maggio 2013 Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij
ha compiuto cento anni: dopo lo scandalo suscitato all’esordio,
la partitura è diventata notissima, tanto da poter essere riconosciuta
alla prima battuta. Possente capolavoro musicale, Le Sacre è ispirato
a una antica leggenda slava. Secondo il mitico racconto, ad ogni
primavera una vergine doveva essere ritualmente sacrificata, affinché
la terra potesse rifiorire. Nella propria interpretazione del Sacre,
il coreografo Enrico Morelli si accosta con profondo rispetto a questa
partitura e nell'allestimento che ne risulta, si rispecchia un risvolto
dell'affannoso dinamismo del nostro tempo.
16 / 04
MM CONTEMPORARY
DANCE COMPANY
LA SAGRA
DELLA PRIMAVERA
BOLERO
+ masterclass gratuita per gli allievi delle scuole di danza della città
La sagra della primavera
coreografia
Enrico Morelli
musica
Igor Stravinskij
interpreti
dieci danzatori
costumi
Nuvia Valestri
light design
Cristina Spelti
Bolero
coreografia
Michele Merola
musica
Maurice Ravel
Stefano Corrias
interpreti
sette danzatori
costumi
Alessio Rosati
con la collaborazione
di Nuvia Valestri
foto
Stefano Corrias
Meccanismo ad orologeria dalla rigorosa precisione, Bolero è ancora
oggi tra i brani più noti della storia della musica: una delle ragioni
della fortuna del pezzo sembra essere fortemente legata all’evocazione
di immagini di sensualità che questo suscita. Merola per questa nuova
versione si è confrontato con questa musica ossessiva e ripetitiva,
cercando di comprenderne l’identità, la ragione e la funzione.
Nelle diverse sfumature assunte dalla danza, la coreografia declina la
varietà di umori che “circolano” intorno e dentro al rapporto di coppia.
Su questa stessa musica, con la “licenza” e l’inventiva che sono
il segno vero di ogni artista, è intervenuto Stefano Corrias, compositore
raffinato ed esperto, che ha creato una sua propria partitura musicale,
liberamente ispirata alla versione originale.
Formata attualmente da dieci danzatori solisti, MM Contemporary
Dance Company è nata stabilmente nel 1999 come centro
di produzione di eventi e spettacoli. Il repertorio della compagnia,
che ha sede a Reggio Emilia, è ricco e variegato, grazie ai lavori di
Michele Merola e alle creazioni firmate da coreografi europei ed italiani
come Mats Ek, Karl Alfred Schreiner, Emanuele Soavi, Enrico Morelli.
Nel 2010 MM Contemporary Dance Company ha vinto il prestigioso
Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e oggi,
è, a tutti gli effetti, una realtà di eccellenza della danza italiana.
andar per fiabe
storie fantastiche
nei teatri della provincia
di pesaro e urbino
06 / 12
alice
Pesaro,
Teatro Sperimentale
ore 17
primo premio miglior spettacolo e miglior attore
Festival nazionale Teatro ragazzi,
Ti fiabo e ti racconto, Molfetta 2010
di
Giovanni Ferma
Daniele Dainelli
con
Giovanni Ferma
Marina Signorini
regia
Giovanni Ferma
Daniele Dainelli
scenografie
ideate da
Fratelli di Taglia
progettate
e realizzate da
Gilberto Cerri
costumi e oggetti
di scena
Marina e Patrizia
Signorini
musiche
Gianluca Brolli
Paolo Montebelli
Leonardo Militi
luci e fonica
Andrea Bracconi
Luca Baldacci
produzione
Compagnia Fratelli
di Taglia di Riccione
Quella di Alice è un’avventura fantastica in un mondo straordinario e pieno
di personaggi divertenti. Tutto comincia con una caduta in un pozzo
e prosegue con diversi incontri sorprendenti a metà tra il sogno e il gioco…
Per tutti i bambini dai 5 anni in su.
E dalle 16 vi aspettano a Teatro:
Pop up: uno spettacolo di libro laboratorio creativo
di libri pop up, a cura di Le foglie d’oro
Le foglie d’oro con tanti libri da sfogliare e da acquistare
le Pigotte di Unicef da creare e da adottare
PUK e le fantastiche creazioni in legno di Bartolucci
24 / 01
hansel & gretel
dei fratelli merendoni
Pesaro,
Teatro Sperimentale
ore 17
Giocateatro Torino 2014 — Menzione della Giuria
drammaturgia
e regia
Pasquale Buonarota
Alessandro Pisci
con
Pasquale Buonarota
Alessandro Pisci
Sara Brigatti
collaborazioni
artistiche
Compagnie
Clandestine
[Francia]
Controluce
Teatro d’Ombre
[Italia]
scenografia
Lucio Diana
costumi
Monica Di Pasqua
musiche originali
Diego Mingolla
burattini
Claudia Martore
creazione luci
Bruno Pochettino
maschere
Francesco Sanseverino
21 / 02
il circo
delle nuvole
Pesaro,
Teatro Sperimentale
ore 17
di e con Gek Tessaro
produzione
Fondazione onlus Teatro Ragazzi
e Giovani – Teatro Stabile
d’Innovazione per l’infanzia
e la gioventù di Torino
spettacolo prodotto
nell’ambito del progetto
Terre Comuni / Terres Communes
– Alcotra 2007 / 2013
Hansel e Gretel, un bel giorno, vanno nel bosco ad aiutare i genitori a tagliare la
legna. Ma è tutto un grande inganno perché i loro genitori li vogliono abbandonare
nel bosco. Questo è solo il primo di una famosa trama di inganni. Nella fiaba di
Hansel e Gretel, infatti, tutti i personaggi fingono, dicono bugie per ingannare
qualcuno. Alla fine anche Hansel e Gretel impareranno a mentire e ingannare
per salvarsi la pelle. Ma saper fingere è giusto o sbagliato? In questo spettacolo
la fiaba di Hansel e Gretel è raccontata da due vecchi fratelli burattinai, i fratelli
Merendoni, ultimi eredi di un'antica famiglia di burattinai italiani. Benvenuti
dunque nel teatro dei fratelli Merendoni, dove tutto è finto, ma niente è falso!
Per tutti i bambini
dai 5 anni in su.
E dalle 16
vi aspettano a Teatro:
le Storie… ad alta voce
a cura dei lettori volontari
di Nati per leggere
Le foglie d’oro con tanti libri da sfogliare e da acquistare
Sweety Cake le dolci creazioni di Elisa Panzieri
PUK e le fantastiche creazioni in legno di Bartolucci
e al termine dello spettacolo vi aspetta… La merenda della strega
a cura di Catering Mariella Mosca
“Il signor Giuliano non è cattivo e nemmeno farabutto, ma per essere felice
deve comperare tutto”. Quando tutto è già suo, altro non gli rimane che
comperarsi… il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, ci sta un circo, un circo molto
speciale fatto di personaggi bizzarri e poetici, scherzi della natura e creature
improbabili. Adesso Giuliano è diventato il padrone del circo ed è anche l’unico
ad assistere dello spettacolo che sta per cominciare sulla pista. Ma governa
qualcosa che è fatto… di nuvole, di niente, della materia dei sogni…
E alla fine si dovrà rassegnare: non tutto si può comperare. Autore poliedrico,
Gek Tessaro si muove tra letteratura per l’infanzia, illustrazione e teatro.
Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il disegno che racconta” nasce
“il teatro disegnato”.
In collaborazione con Adotta l’Autore,
progetto di promozione alla lettura
della Provincia di Pesaro e Urbino
Per tutti i bambini
dai 4 anni in su.
E dalle 16
vi aspettano a Teatro:
Pop up: uno spettacolo di libro
laboratorio creativo di libri pop up,
a cura di Le foglie d’oro
Le foglie d’oro con tanti libri
da sfogliare e da acquistare
La sabbia magica laboratorio creativo
con la sabbia cinetica a cura di I giochi di Kim
PUK e le fantastiche creazioni in legno di Bartolucci
e al termine dello spettacolo...
una dolce sorpresa per tutti
20 / 03
sherlock holmes
[alias mock-hero’s hells]
17 / 04
il cavaliere
inesistente
progetto affidato a CollettivO CineticO [alias compagnia Vitellone CicciottO]
compagnia residente presso il Teatro Comunale di Ferrara ‘Claudio Abbado’
nell’ambito del Cantiere produttivo «Nuovi sguardi per un pubblico giovane» 2° Capitolo
di
Italo Calvino
con
Valeria Barreca
Tiziano Ferrari
voce registrata
Mariangela Granelli
drammaturgia
Cristina Grazioli
Fabrizio Montecchi
Pesaro,
Teatro Sperimentale
ore 17
concept
Francesca Pennini
[alias Annina Sperniccef]
regia e drammaturgia
Angelo Pedroni
Francesca Pennini
[alias Pina Redengolo
Annina Sperniccef]
coreografie
e partiture fisiche
Francesca Pennini
[alias Annina Sperniccef]
in collaborazione
con gli interpreti
Simone Arganini
Daniele Bonaiuti
Roberto De Sarno
[alias Maria Gonnesini
Edilio Beutanina
Bernardo Roseto]
costumi
Titta Caggiati
[alias Zia Catia
Pratiggi]
produzione
Teatro
delle Briciole
Scrive Arthur Conan Doyle, il padre di «Sherlock Holmes», che «il mondo è pieno
di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare». L’idea che guida
le parole e le azioni di questo spettacolo è la volontà assoluta, liberissima,
giocosa, di rovesciare quella verità e osservare con divertita ostinazione il mondo.
Sherlock Holmes, e il suo celebre metodo fondato sul binomio osservazione
e deduzione, si reincarna sulla scena in un anomalo terzetto di investigatori
contemporanei, animati da una inesauribile voglia di andare oltre il volto
immediato e ingannevole della realtà, di analizzare i dettagli e ipotizzare possibili
soluzioni.Lo spettacolo fonde il linguaggio della danza con una dimensione
investigativa, intrecciando la figura di Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle con
le analisi pittoriche di Daniel Arasse, il grande studioso francese del Rinascimento
italiano celebre per il suo invito a valorizzare nell’arte ciò che è visibile da tutti.
In collaborazione con Adotta l’Autore,
progetto di promozione alla lettura della Provincia di Pesaro e Urbino
Per tutti i ragazzi
dagli 8 anni in su.
E dalle 16
vi aspettano a Teatro:
La mostra Elementare Watson
a cura del Liceo Artistico
Mengaroni di Pesaro
Il Club dei giovani lettori
a cura di Le foglie d’oro di Pesaro
Le foglie d’oro con tanti libri
da sfogliare e da acquistare
PUK e le fantastiche creazioni
in legno di Bartolucci
regia e scene
Fabrizio Montecchi
disegni e sagome
Nicoletta Garioni
musiche
Alessandro Nidi
costumi
Tania Fedeli
luci
Davide Rigodanza
Pesaro,
Teatro Sperimentale
ore 17
assistente alla regia
Lucia Menegazzo
realizzazione sagome
e oggetti scenici
Nicoletta Garioni
Agnese Meroni
realizzazione scene
Sergio Bernasani
coproduzione
Teatro Gioco Vita
Festival “L’altra scena”
EPCC - Théâtre de
Bourg-en-Bresse
scène conventionnée
in collaborazione con
ERT Emilia Romagna
Teatro Fondazione
La nuovissima, affascinante proposta del “teatro d’ombre” Gioco Vita. Il cavaliere
inesistente di Italo Calvino è stato pubblicato nel 1959 e inserito, insieme
a Il visconte dimezzato e Il barone rampante, in una raccolta dal significativo titolo:
I nostri antenati (1960). I tre romanzi, pur ambientati in modo fiabesco in epoche
differenti, hanno uno stretto legame col presente e con i suoi problemi.
Ne Il cavaliere inesistente tutti i personaggi si cercano. Si cercano tra di loro ma,
soprattutto, cercano se stessi. L’uomo si muove dentro un mondo labirintico
e ambiguo, pieno di luci e ombre, e soggiace alla passione, all’amore, fino
a dimenticarsi persino della guerra. Gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano,
si ritrovano e nemmeno gli eroi, nell’epica nostrana, sono senza macchia e
tantomeno senza peccato. Fabrizio Montecchi
In collaborazione con Adotta l’Autore,
progetto di promozione alla lettura
della Provincia di Pesaro e Urbino
Per tutti i ragazzi
dai 10 anni in su.
E dalle 16
vi aspettano a Teatro:
Il Club dei giovani lettori
a cura di Le foglie d’oro di Pesaro
Le foglie d’oro con tanti libri
da sfogliare e da acquistare
PUK e le fantastiche creazioni
in legno di Bartolucci
PASSEGGIATA
NEL TEATRO SEGRETO
La cooperativa Teatro Skené, in collaborazione
con il Comune di Pesaro (Assessorato alla Bellezza) e AMAT,
organizza passeggiate al Teatro Rossini per scoprirne,
in maniera insolita e nuova, i segreti ed i luoghi più nascosti.
Sette appuntamenti, da ottobre ad aprile,
che ospiteranno di volta in volta “un cicerone” teatrale
il quale accompagnerà il pubblico calandolo nella magica
atmosfera di questo luogo affascinante.
L’idea che guida questa originale proposta culturale è
quella di immaginare il Teatro Rossini non più solo nella sua
veste tradizionale di palcoscenico e contenitore di spettacoli.
Ora lo spettacolo è il Teatro stesso che si svela come luogo
di emozioni vissute in maniera insolita e nuova anche da
chi lo frequenta da spettatore, certi che lo svelare i segreti
della macchina teatrale non faccia che aumentarne il fascino.
calendario
domenica 25 ottobre
domenica 08 novembre
domenica 13 dicembre
domenica 10 gennaio
domenica 7 febbraio
domenica 13 marzo
domenica 03 aprile
Le passeggiate si terranno
alle h 11 (appuntamento
h 10.45 nel foyer del teatro)
Le date potranno
subire variazioni
per motivi tecnici.
Tutte le informazioni su
teatridipesaro.it
e pesarocultura.it
Pagina Facebook:
Teatro Skené
costo del biglietto: 8 €
È necessaria la prenotazione:
Teatro Skené 339 65 65 106
Rinnovo
abbonamenti Prosa
e Danza
da sabato 19
a venerdì 25
settembre
rinnovi con conferma
del turno e posto
da sabato
26 settembre
a venerdì 2 ottobre
rinnovi con possibilità
di cambi di turno
e/o posto
Vendita nuovi
abbonamenti
Prosa e Danza
da sabato 3
a sabato 10
ottobre
Biglietteria
Teatro Rossini
Durante la campagna
abbonamenti
la biglietteria
[Piazzale Lazzarini
tel. 0721 387621]
è aperta tutti i giorni
con orario 10 – 13
e 17 – 19.30
Abbonamento
Prosa
[7 spettacoli]
Settore A
€ 175 Ridotto oltre 65 anni
€ 154 Ridotto fino a 29 anni
€ 105
Ridotto fino a 19 anni
€ 91
Settore B
€ 147
Ridotto fino a 29 anni
€ 98 Ridotto fino a 19 anni
€ 84
Settore C
€ 119
Ridotto fino a 29 anni
€ 91
Ridotto fino a 19 anni
€ 77
Settore D
€ 98
Ridotto fino a 29 anni
€ 63
Settore E
€ 70
Abbonamento
Danza
[4 spettacoli:
Stomp 21/11 recita
in abbonamento]
Settore A
€ 100
Ridotto
€ 85
Settore B
€ 90
Ridotto
€ 75
Settore C
€ 78
Ridotto
€ 57
Settore D
€ 60
Ridotto
€ 48
Settore E
€ 40
Ridotto valido fino a
29 anni, oltre 65 anni,
iscritti scuole danza
e convenzionati vari.
Pacchetto
abbonamenti
Prosa + Danza
[11 spettacoli]
[ulteriore riduzione
del 5%]
Settore A
€ 260
Ridotto oltre 65 anni
€ 227
Ridotto fino a 29 anni
€ 180
Ridotto fino a 19 anni
€ 167
Settore B
€ 225
Ridotto fino a 29 anni
€ 165
Ridotto fino a 19 anni
€ 150
Settore C
€ 185
Ridotto fino a 29 anni
€ 140
Ridotto fino a 19 anni
€ 127
Settore D
€ 150
Ridotto fino a 29 anni
€ 105
Settore E
€ 100
Biglietti Prosa
Biglietti Danza
Settore A
€ 27
Ridotto oltre 65 anni
€ 24
Ridotto fino a 29 anni
€ 21
Ridotto fino a 19 anni
€ 17
Romeo e Giulietta/
Aterballetto/
La sagra della
primavera & Bolero
Settore B
€ 24
Ridotto fino a 29 anni
€ 19
Ridotto fino a 19 anni
€ 15
Settore C
€ 20
Ridotto fino a 29 anni
€ 17 Ridotto fino a 19 anni
€ 14
Settore D
€ 16
Ridotto fino a 29 anni
€ 12
Settore E
€ 10
Loggione
€ 7,50
MA
[Chiesa
dell’Annunziata,
1 novembre]
fuori abbonamento
Posto unico
Intero
€ 15
Ridotto
€ 10
Ridotto valido fino a
29 anni, oltre 65 anni e
convenzionati vari.
Settore A
€ 27
Ridotto
€ 21
Settore B
€ 24
Ridotto
€ 18
Settore C
€ 20
Ridotto
€ 14
Settore D
€ 16
Ridotto
€ 12
Settore E
€ 10
Loggione
€ 7,50
Stomp
[21/ 11 recita in
abbonamento,
22/ 11 recita fuori
abbonamento]
Settore A
€ 40
Ridotto
€ 36
Settore B
€ 36
Ridotto
€ 31
Settore C
€ 31
Ridotto
€ 25
Settore D
€ 23
Ridotto
€ 20
Il lago dei cigni
[fuori abbonamento]
Settore A
€ 35
Ridotto
€ 32
Settore B
€ 31
Ridotto
€ 27
Settore C
€ 27
Ridotto
€ 24
Settore D
€ 23
Ridotto
€ 20
Settore E
€ 15
Settore E
€ 15
Loggione
€ 10
Loggione
€ 10
Ridotto valido fino
a 29 anni, oltre 65 anni,
iscritti scuole danza
e convenzionati vari.
Biglietti
Andar per fiabe
[Teatro Sperimentale]
Posto unico numerato
Adulti
€8
Bambini
€5
Ridotto
€4
Ridotto valido per
bambini e ragazzi iscritti
al Progetto Adotta
l'autore 2015/2016 in
possesso della Patente
del lettore
Vendita biglietti
Pagamenti
Inizio spettacoli
Da mercoledì
14 ottobre
vendita biglietti per
tutti gli spettacoli.
Abbonamenti e biglietti
possono essere pagati
per contanti, con carta
di credito e bancomat.
Biglietteria
Teatro Rossini
Vendita on-line
feriali ore 21
domenica ore 17
MA
domenica
1 novembre ore 21
STOMP
domenica
22 novembre ore 15.30
Per la vendita
dei biglietti
la biglietteria è aperta
dal mercoledì
al sabato dalle
ore 17 alle ore 19.30.
Nei giorni di
spettacolo feriali
è aperta con
orario 10–13 e
dalle 17 ad inizio
rappresentazione;
la domenica
di spettacolo è aperta
con orario 10–13
e dalle 16 ad inizio
rappresentazione.
Domenica
22 novembre
aperta dalle ore 14.30.
Biglietteria
presso Chiesa
dell’Annunziata
366 6305500
domenica 1 novembre
aperta dalle ore 20.
Biglietteria Teatro
Sperimentale
0721 387548
366 6305500
aperta le domeniche di
spettacolo
[Andar per fiabe]
dalle ore 10 alle ore 13
e dalle ore 16.
Una parte dei posti
disponibili viene
messa in vendita
on-line, l’acquisto
si può effettuare
visitando i siti:
vivaticket.it
comune.pesaro.pu.it
L’acquisto on-line
comporta un aggravio
del costo del biglietto
in favore del gestore
del servizio.
A spettacolo iniziato
non è possibile
l’ingresso in platea fino
al primo intervallo
[se previsto].
I ritardatari saranno
sistemati nei posti
eventualmente
disponibili nei diversi
ordini dei palchi.
Info
Teatro Rossini
tel. 0721 387620
Settore A:
teatridipesaro.it
Platea e palchi di I e II pesarocultura.it
ordine settore centrale AMAT
tel. 071 2072439
Settore B:
amatmarche.net
Palchi di I e II ordine
settore laterale
e palchi di III ordine
settore centrale
Seguici su
Desideri essere
informato
sugli appuntamenti
curati dall’ AMAT
nei Teatri delle
Marche?
Invia una email a
c.tringali@
amatmarche.net
Specifica settori
Settore C:
Palchi di III ordine
settore laterale
e palchi di IV ordine
settore centrale
Settore D:
Palchi di IV ordine
settore laterale
Settore E:
Posti di III e IV ordine
con visibilità ridotta
Il programma può
subire variazioni non
dipendenti dalla volontà
degli organizzatori.
Sarà cura
dell’organizzazione
darne opportuna
comunicazione.
Posto di platea e posto di palco
I e II ordinesettore centrale
[palchi 8–18]
Posto di palco
I e II ordine settore laterale
[palchi 1-7/19-25]
e posto di palco di
III ordine settore centrale
[palchi 8–18]
Posto di palco
III ordine settore laterale
[palchi 1-7/19-25]
e posto di palco di
IV ordine settore centrale
[palchi 8-18]
Posto di palco di
IV ordine settore laterale
[palchi 1-7/19-25]
Loggione
da 40 anni
la Platea delle Marche
AMATo spettatore
un pensiero speciale
per chi ci segue con passione
AMATo abbonato Card
Sei abbonato alla stagione 2015/16?
Per te una card, gratuita ed esclusiva, che offre
la possibilità di partecipare a delle estrazioni-premio,
dà accesso alle riduzioni sugli spettacoli,
propone visite ai luoghi di cultura
e riserva continue sorprese.
Richiedi la card al botteghino del teatro.
AMAT_ young Card
Hai meno di 30 anni? Per te una card,
gratuita ed esclusiva, che permette
di accumulare punti per aver diritto a riduzioni,
ingressi gratuiti e iniziative pensate ad hoc
per te giovane spettatore appassionato.
Richiedi la card all’indirizzo [email protected].
www.amatmarche.net
[email protected]
LA STAGIONE
2015/2016
DEL TEATRO ROSSINI
È PROMOSSA DA
COMUNE DI PESARO
Matteo Ricci
sindaco
Daniele Vimini
vice sindaco
assessore
alla Bellezza
AMAT
Gino Troli
presidente
Gilberto Santini
direttore
PROGETTO
ARTISTICO
Giorgio Castellani
Comune di Pesaro
in collaborazione con
AMAT