COMUNE DI BAGNACAVALLO (Provincia di Ravenna) Comunicato stampa 23.11.2007 In vista dell’incontro al teatro Goldoni in programma mercoledì 28 novembre alle 21, proponiamo una breve intervista con il celebre compositore e pianista Giovanni Allevi. Ricordiamo inoltre che è possibile inviare domande all’indirizzo di posta elettronica [email protected]; le più interessanti saranno poste ad Allevi direttamente dall’intervistatore Gianni Gozzoli nell’incontro di mercoledì. Che definizione daresti della tua musica, se è possibile darne una? «Tecnicamente parlando, definirei la mia musica come Classica Contemporanea, essendo essa rigorosamente scritta, come nella tradizione classica europea, ed essendo specchio dei nostri giorni.» Cos’è che ti ispira quando componi? C’è una genesi tipo oppure l’approccio può cambiare di volta in volta? «In realtà, non c’è qualcosa che ispira le mie composizioni, non un volto o un paesaggio. La Musica viene a trovarmi, bussa alla mia testa già perfettamente strutturata, ed io devo semplicemente esserle recettivo. Il metodo compositivo che utilizzo è per deduzione, dal generale, dal linguaggio musicale mentale, al particolare, cioè la partitura scritta e poi l’esecuzione.» Quali sono le cose che ti piacciono nella musica di oggi? E quelle che non ti piacciono? «Nella musica di oggi esiste una pulsazione ritmica che nei secoli passati era impensabile. Trovo però un grande limite l’appiattimento e l’omologazione delle forme, troppo condizionate dall’urgenza di entrare nei meccanismi di comunicazione e diffusione.» I giovani utilizzano nuove forme di ascolto (internet, Ipod, My space…); tu cosa ne pensi? «Tutto il bene possibile. Tengo comunque a sottolineare la differenza sostanziale che c’è tra la Musica, un universo straordinario multiforme ed in continua evoluzione, e i mezzi tecnologici che contribuiscono alla sua diffusione, ritrovati informatici di nuova generazione, che comunque le sono totalmente indifferenti, perché appunto mezzi.» Per la classica prevedi un futuro sempre più pieno di “contaminazioni”? «Al contrario. La grande rinascita della Musica Classica Contemporanea passa attraverso l’abbandono della facile strada della contaminazione, verso il recupero di un linguaggio puro che abbia una grande forza strutturale.» Quali consigli ti senti di dare a un giovane che abbia voglia di avvicinarsi oggi al mondo della musica? «Avvicinarsi seriamente al mondo della musica oggi è un’avventura straordinaria. Consiglio ai giovani di non scoraggiarsi mai davanti al sacrificio che la musica comporta, e di tenere sempre presente l’obiettivo, che è quello di esprimere la propria personalità creativa attraverso le note.» Nell’incontro di mercoledì 28, organizzato dal Comune e dal Centro Musica Suburbia, la conversazione sulla musica con Allevi sarà integrata anche da alcune note al piano. Informazioni: Centro Musica Suburbia, tel. 0545 64410; Ufficio Cultura del Comune, tel. 0545 280862. Ingresso gratuito. Assegnazione posti presso la biglietteria del teatro il 28 novembre dalle 10 alle 13.30 e la sera a partire dalle 20 (informazioni: 0545 64330; [email protected]). Ufficio stampa: telefono 0545 280816 - fax 0545 63747 - [email protected] Giovanni Allevi, compositore e pianista, rielabora la tradizione classica europea aprendola alle nuove tendenze pop e contemporanee. Si trova dunque a suo agio sia nei teatri che di fronte alle platee dei concerti rock. Nato il 9 aprile del 1969 ad Ascoli Piceno, Allevi si è diplomato con il massimo dei voti in Pianoforte e in Composizione al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, e laureato, con lode, in Filosofia, con la tesi Il vuoto nella Fisica contemporanea. Ha pubblicato con l’etichetta Soleluna/Universal i suoi primi due album per pianoforte solo: 13 dita (1997) e Composizioni (2003) con i quali Allevi mostra la freschezza della sua invenzione musicale e l’attualità della sua produzione compositiva, riscuotendo ampi consensi di critica. Nel 2005 riceve due importanti riconoscimenti: a Vienna è insignito dell’onoreficenza di Bosendorfer Artist, per la “valenza internazionale della sua espressione artistica”, mentre dalla sua terra di origine arriva il Premio Recanati Forever per la Musica per “l’eccellenza e la magia con cui accarezza i tasti del suo pianoforte”. A maggio dello stesso anno pubblica il suo terzo album per pianoforte solo: No Concept (Bollettino/Bmg Ricordi) presentato anche in Cina e a New York e pubblicato in Italia, Germania e Corea. Nel 2006 Allevi intraprende il No Concept Tour (Cina, Usa, Nord Europa, Italia) che vede raccogliersi attorno al suo pianoforte una straordinaria partecipazione di pubblico. Al termine della lunga tournèe internazionale registra Joy (Bollettino/Bmg Ricordi), il suo quarto album di pianoforte solo. La critica nazionale e internazionale lo definisce “il genio italiano del pianoforte”, “il Mozart del 2000”, decretandolo portavoce nel mondo della nuova creatività musicale italiana. (r.e. 310-07)