In giardino, orto e balcone
La Maggiorana (Origanum majorana)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: nei cuscinetti d’erbe, nei tussie-mussie. Altezza:
20 cm, larghezza 25 cm. Radice: fibrosa. Fusto: grigioverdi, tenere, ovali, intere, lunghe 6-20 mm, opposte. Fiori: minuti. Bianchi o rosati, emergenti da ‘noduli’, gemme verdi simili a piselli formate da brattee
strettamente agglomerate e riunite in pannocchie; i noduli si allungano col tempo fino ad assomigliare ad amenti (‘gattini’). Semi: minuti, rotondi, marrone chiaro scuro.
COLTIVAZIONE semplice, a patto che la semina all’aperto venga fatta solo alla fine della primavera e
la pianta venga rigorosamente protetta dal gelo. Potrete anche seminare in vaso e trapiantare poi le
piantine a dimora in vasi più grandi (10-12 cm). All’esterno le piantine vanno distanziate di circa 20 cm
e tenute libere da malerbe. Indispensabili terreno umido e fertile e posizione soleggiata e riparata.
La germinazione è lenta e, se il terreno è freddo, potrà durare anche un mese.
USI Culinario: le foglie fresche o essicate si cospargono sulla carne in casseruola poco prima di
servire, e poi si usano con i salumi, nei ripieni, nel bouquet garni, nei funghi, nelle uova, con i
formaggi, per insaporire l’aceto. Medicinale: la pianta fiorita, fresca o essiccata, serve come digestivo, stomachico, antisettico esterno; un tempo veniva usata come ingrediente nei tabacchi da
fiuto. Cosmetico: per fare saponi profumati. Domestico: tiene lontani gli insetti.
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La Salvia
CARATTERISTICHE BOTANICHE Foglie: grigioverde chiaro, oblunghe con apici arrotondati, corrugate, morbide nella pagina superiore, lunghe 3-5,6 cm, opposte. Fiori: blu-porpora vivido,
bilabiato-tubolari, lunghi circa 2,5 cm, in mazzetti spaziati lungo la parte terminale degli steli a formare un’infiorescenza a spiga. Giugno/luglio. Semi: minuti, neri.
COLTIVAZIONE la salvia, nonostante le sue origini, può essere coltivata all’esterno anche in climi
fresco-temperati, e sopravviverà anche ad inverni piuttosto freddi, a condizione che il terreno sia
ben drenato e che la pianta sia ben maturata, in precedenza, grazie a una posizione molto soleggiata. Piantagione in primavera e talee apicali in estate, da far radicare con copertura protettiva; in
primavera può essere adottata anche la propagazione per margotta. La salvia non ha vita molto
lunga e sarà necessario rimuovere le sommità fiorite appena dopo la fioritura; produrranno molti
nuovi getti. La varietà S.o. ‘Purpurascens’ ha foglie con sfumature violette; la ‘Jcterina’ le ha variegate di giallo e la ‘Tricolor’ le esibisce venate di bianco-crema e rosa tendente al rosso.
USI Culinario: le foglie, fresche o essiccate, servono ad aromatizzare carni ricche e grasse di
ogni tipo, inclusa la selvaggina; si usano poi nei ripieni, nelle marinate, con le insalate, i salumi,
i formaggi, il pesce-specie i tipi grassi e nel bouquet-garni. Medicinale: se ne usano le foglie, fresche
o essiccate, e l’olio essenziale; ha effetto astringente e antisettico, è efficace contro il mal di gola, le malattie
della pelle, le ulcere del cavo orale; è coadiuvante nella cura dell’angina e della tonsillite; se ne fa una
bevanda rilassante e calmante.
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Il finocchio (Foeniculum vulgare)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: tute le parti sono spiccatamente aromatiche, specie foglie e semi; l’aroma è simile all’anice. Altezza: 1,5 m, larghezza 60 cm. Radice: color
crema o bianco, affusolata, carnosa, simile a una lunga carota. Fusto: robusto, solido fino a una
maturità, verde, liscio, articolato. Foglie: filamentose, piumose, verdi, molto ramificate. Fiori:
giallo vivo, minuti, riuniti in grandi ombrelli; metà a fine estate. Semi: marrone chiaro, piatti,
ovali, costoluti, lunghi da 6 a 12 mm. Agosto/settembre.
COLTIVAZIONE il finocchio si può coltivare per semina primaverile, direttamente a dimora.
Le piantine vanno sfoltite fino a 45 cm. Se volete, potete anche suddividere le piante a dimora e
ripiantare le varie sezioni, sempre in primavera. Non andrebbe coltivato vicino all’aneto, altrimenti le due piante si impollineranno reciprocamente producendo semi ibridi. È importante
scegliere una collocazione soleggiata e riparata, e terreno ben drenato. il tipo bulboso, da insalata,
è il finocchio ‘fiorentino’.
USI Culinario: le foglie fresche, secche e i semi si usano nei piatti di pesce, nelle insalate e nei
relativi condimenti, nello yogurt e con le carni grasse; la radice e il fusto si consumano come verdura. Medicinale: i semi essiccati e le foglie, fresche o secche, si usano contro la flautenza, e a
scopo diuretico. Cosmetico: decotto di foglie per gli occhi affaticati; infusione di foglie per le palpebre infiammate e impacchi per ammorbidire la pelle del viso.
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Coriandolo (Coriandum sativum)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: aroma intenso e sgradevole. I semi sono
usati nei popourris. Altezza: 45-60 cm, larghezza circa 20 cm. Radice: di forma simile a una lunga
carota sottile, con poche radichette fibrose; colore marrone chiaro. Fusto: eretto, verde, ramoso,
liscio e sottile. Foglie: verde chiaro; le inferiori pintate e lucide, a lombi ampi, le superiori filamentose e piumose. Fiori: minuti, da bianchi a lilla pallido, in mazzetti ombrelliformi.
COLTIVAZIONE la semina del coriandolo va fatta all’esterno in aprile/maggio, in zona soleggiata e
terreno leggero, ben drenato; le piantine vanno sfoltite a 20 cm. Cresce rapidamente, raggiungendo
un’altezza di 60 cm, fiorisce profusamente e produce semi senza difficoltà. Tenete d’occhio i semi perché maturano in un batter d’occhio e cadono senza preavviso; se volete, potrete tagliare gli steli fioriti
non appena l’odore di semi comincia a diventare gradevole, e appenderli, a completare la maturazione,
infilati in sacchetti di carta.
USI Culinario: i semi servono ad insaporare una quantità di piatti che richiedono un tono speziato,
e sono usati interi o spolverizzati (di volta in volta); le foglie fresche si usano nello stesso modo, specialmente nelle ricette indiane, e poi con l’insalata, marinate, nel riso, e sul pane. Medicinale: digestivo
contro coliche, crampi e flautenza.
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Alloro (Laurus nobil)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: intensamente aromatica in tutte le sue parti.
Altezza: media 7,5 m, nelle regioni temperate fresche 4,5 m. Radice: Ramificata, fibrosa, ancorate, con rivestimento color marrone. Fusto: robusto, legnoso; corteccia grigio scuro sul tronco e sui rami. Foglie:
coriacee, verde scuro, intere, ovato-appuntite, lunghe 2,5-10 cm, alternate aromatiche. Fiori: piccoli, con
molti stami gialli, in racerni ascellari. Marzo/maggio. Frutti: bacche color porpora-nero.
COLTIVAZIONE gli alberi di alloro vengono piantati in primavera in luogo soleggiato e riparato, e in terreno medio, preferibilmente ben drenato. Il ritmo di crescita è lento, circa 23 cm
l’anno; non c’è bisogno di cure particolari, salvo l’eliminazione, alla fine dell’inverno, dei getti
e dei rami morti o rotti. Da giovani finchè non sono bene a dimora, le piante avranno bisogno di protezione durante gli inverni più rigidi. Crescono bene in mastelli, e possono essere
tosati in varie forme, scegliendo come periodo la tarda estate. La propagazione avviene per
talea di ramo, da prelevare all’inizio o a metà estate e piantare in zona coperta.
USI Culinario: le foglie sono usate, fresche o secche. In molti piatti saporiti a base di carne, nelle
marinate, nel consommè e nelle verdure poco saporite; mazza foglia è sufficiente per un piatto.
Medicinale: si usano le foglie, le bacche e l’olio essenziale. La pianta combatte la flautenza;
Le foglie bruciate hanno potere antisettico; l’olio cura distorsioni e abrasioni. Domestico: come
deodorante e insetticida casalingo; il legno è usato in lavori di intarsio.
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Ruta (Ruta graveolens)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: ha aroma amaro, sgradevole; l’olio essenziale si
usa in profumeria. Altezza: 45-60 cm, larghezza 20-30 cm. Radice: Robusta, fibrosa, con alcune appendici ancoranti carnose, bianca. Fusto: verde, marrone e legnoso da adulto, eretto, ramoso. Foglie:
verde-azzurro, sottili, profondamente suddivise, ogni sezione oblunga con apice arrotondato, semisempreverdi, alternate, lunghe fino a 1,5 cm. Fiori: gialli, con 4 petali, larghi 1,2 cm, i racemi sciolti.
Giugno/settembre. Semi: minuti, neri.
COLTIVAZIONE la specie descritta è un piccolo, grazioso arbusto. La cui parte maggiormente decorativa sono le foglie. Può essere tosata in forme particolari, e in tal caso se ne preverrà la fioritura, sicchè
la pianta risulterà coperta unicamente di delicato fogliame, simile a trine. C’è una cultivar chiamata
‘Jackman Blue’ le cui foglie sono davvero blu, il che le rende di grande effetto. La ruta vuole terreno
povero e asciutto e molto sole e calore per fiorire e produrre semi. La piantagione va fatta in primavera,
stagione in cui si può anche seminare – il seme germinerà facilmente – oppure si potrà attuare la propagazione per talea semilegnosa estiva, fatta radicare con copertura protettiva.
USI Culinario: le foglie, fresche o essiccate, si usano con parsimonia nelle insalate, nei sandwiches, con i
formaggi, per aromatizzare la birra. Medicinale: le foglie, fresche o essiccate, si usano per curare le
malattie della pelle e come lozione per gli occhi. La ruta viene usata tradizionalmente contro l’epilessia, e
come abortivo; è tossica se assunta in grandi quantità. Domestico: potente repellente contro pulci e altri
insetti; viene bruciata come deodorante ambientale.
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Rosmarino (Rosmarinus officianlis)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Altezza: 90 cm, larghezza quasi altrettanto. Può crescere fino a 1,5 cm
e più. Radice: fibrosa, robusta, profonda e ancorante. Fusto: quadrangolare, marrone, legnoso, grigioverde
e tenero nei nuovi getti. Foglie: Verde scuro nella pagina superiore, bianche nella inferiore, sempreverdi,
strette, appuntite, lunghe 2-3 cm, larghe 3 mm, opposte. Fiori: azzurro chiaro, bilabiato-tubolari,
piccoli, lunghi 1,2 cm, in corti racemi apicali.
COLTIVAZIONE il rosmarino è uno dei più begli arbusti di piccola-media taglia per il giardino. Unico
neo: è molto facile che venga danneggiato o che muoia per il freddo intenso. Comunque, piante adulte,
ben radicate in terreno leggero e rapido drenaggio, hanno concrete possibilità di sopravvivenza. Se la
sopravvivenza invernale è in dubbio, si tenga presente che talee apicali di nuovi getti, prelevate in estate,
radicheranno facilmente sotto copertura in terreno sabbioso. La piantagione va fatta a tarda primavera,
e la sommità del getto principale andrebbe recisa per incoraggiare l’emissione di getti laterali e conseguentemente un aspetto più cespuglioso. La posizione ideale è in pieno sole, contro un muro. Non è
necessaria alcuna potatura.
USI Culinario: le foglie, fresche o essiccate, si usano per aromatizzare ogni tipo di carne (specialmente
d’agnello), le marinate, i bouquets garnis, il pesce arrosto, il riso, le insalate, e (con parsimonia) i piatti
d’uova. Medicinale: le foglie fresche o essiccate e l’olio, sono antisettiche, toniche, diuretiche. Contro le
nevralgie. Cosmetico: su usa nello shampoo per rinforzare il colore dei capelli scuri, e fare lozioni astringenti. Domestico: tiene lontani gli insetti deodora gli ambienti, la biancheria e gli abiti.
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La Maggiorana (Origanum majorana)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Altezza: dello stelo fiorifero circa 60 cm, larghezza fino a 90 cm.
Radice: Grande, carnosa, bianca, con numerose e profonde ramificazioni. Fusto: eretto, frondoso, con assi
fiorali molto alti. Foglie: quelle basali a rosetta, ampie, lucide oblunghe, leggermente dentellate, lunghe
30-50 cm; quelle appuntite, dentellate o profondamente incise, alternate. Fiori: Bianchi, minuti, profumati, in racerni sciolti. Tarda primavera/estate. Semi: neri.
COLTIVAZIONE il problema connesso alla coltivazione del rafano non è davvero quello di farlo crescere
bene, ma al contrario, quello di impedirgli, nel suo entusiasmo, di impossessarsi dell’intero giardino.
Comunque, per ottenerne radici quanto più carnose e succulente possibile, sarà opportuno propagare la
pianta usando sezioni radicali larghe circa 1,2 cm e lunghe 20 cm, da piantare in febbraio-marzo, non
prima di essersi assicurati che ogni sezione sia provvista di una gemma. Rimuovetene le radichette laterali e piantatele in buche profonde 30 cm, distanziate di 45 cm. Va bene qualsiasi posizione, ma il terreno
dovrà essere preferibilmente ricco e umido. Dopo due stagioni la qualità delle radici inizierà a deteriorarsi,
e occorrerà, un anno o due più tardi, provvedere al reimpianto. Quando estirpate le piante, fate attenzione a
rimuovere fino all’ultimo pezzo di radice, altrimenti germoglieranno di nuovo.
USI Culinario: con la radice cruda o essiccata si fa una salsa adatta alle carni, specie di manzo;
si usa per aromatizzare l’aceto e, grattugiata o (se secca) polverizzata, per accompagnare carni, salumi, prosciutto, verdure e pesci; dà tono ai piatti a base di uova.
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La Maggiorana (Origanum majorana)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: le foglie soffregate emanano aroma amarognolo. Altezza: 15-23 cm, larghezza 15 cm. Radice: fibrosa. Fusto: verde, eretto. Foglie: verde pallido,
oblunghe, lunghe fino a 12 cm, larghe 3,5 cm, leggermente tormentose. Fiori: arancio chiaro, più raramente gialli, con centro giallo, doppi, larghi in media 5 cm; da maggio in poi. Semi: marrone chiaro,
privi di pappo.
COLTIVAZIONE le calendule da vaso, come di solito vengono definite, si coltivano facilmente
in terriccio leggero e posizione soleggiata. La propagazione si attua per semina primaverile
all’aperto. Le piante andranno sfoltite fino a 25 cm e successivamente si riprodurranno spontaneamente. Per ottenere piante più robuste e fiori di maggiori dimensioni, coltivatele in buon
terriccio ricco di humus. Il seme matura a tarda estate.
USI Culinario: i petali si usano in luogo dello zafferano in molte ricette, specielmente a base di
riso, ma anche nelle minestre, con le uova, col formaggio, con la carne in casseruola, nei budini,
nei dolci, nelle insalate e per fare i vino. Le foglie si usano – con parsimonia – nelle insalate.
Medicinale: i capolini e i petali si usano come vulnerali e per curare la congiuntivite. Le foglie
pare siano efficaci a lenire il dolore delle punture di api o vespe. Cosmetico: con i fiori e le
foglie si fanno creme per ammorbidire, curare e nutrire la pelle; i fiori servono anche a schiarire i capelli. Domestico: i petali forniscono, con l’allume, una tintura giallo chiaro.
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Borragine (Borago officinalis)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Altezza: 45 cm, larghezza 30 cm. Radice: fibrosa, poco
estesa. Fusto: tormentoso, cavo, succulento, ramoso. Foglie: ovate, appuntite, alternate, ruvidotormentose, lunghe fino a 10 cm e larghe 3,5 cm. Fiori: cinque petali stellati, di un blu intenso;
prominente colonna staminale color porpora. I fiori sono larghi fino a 2,5 cm e riuniti in racerni
penduli. Aprile/ottobre. Semi: neri.
COLTIVAZIONE è facile; seminate rado in primavera, all’aperto, preferibilmente in terreno sabbioso e posizione soleggiata; comunque crescerà lo stesso in terreni umidi e
all’ombra. Spaziate le piante di 23-30 cm. Si riprodurrà spontaneamente nel corso della
stagione, sicchè, se l’autunno è mite e il giardino riparato, potrete avere piante fiorite fino a
novembre.
USI Culinario: le foglie succulente, dal sapore di cetriolo, si usano nelle macedonie di
frutta, nei punches estivi, nelle bibite alla frutta, nelle insalate, nelle guarniture; i fiori canditi servono alla decorazione di dolci e pasticcini. Può essere usata al posto degli spinaci, è
ricca di calcio e potassio. Medicinale: le erbe si usano per cataplasmi, sono diuretiche; in
infusione curano la tosse, l’intera pianta contiene una mucillagine che le conferisce proprietà
emollienti. Cosmetico: i preparati a base di foglie di boraggine servono ad ammorbidire e
pulir la pelle.
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Santoreggia (Satureja spp)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: le foglie hanno aroma piccante, leggermente pepato; la specie montana è più forte. Altezza: 30 cm, larghezza 15 cm. Radice: fibrosa,
poco profonda. Fusto: quadrangolare, verde scuro, eretto, ramoso. Foglie: verde scuro, strette,
intere, lunghe 1,2-2,5 cm, larghe 2 mm, opposte. Fiori: lilla-malva pallido, piccoli, bilabiatotubolari. Luglio/ottobre. Semi: rotondi, marrone scuro/neri, minuti.
COLTIVAZIONE la santoreggia estiva è coltivata come una semina si effettua all’esterno in
aprile-maggio, poi si sfoltisce a 20 cm. I primi geli autunnali, però, le saranno fatali. La santoreggia
montana, o invernale, può essere coperto perché ha bisogno di luce per germinare. Va sfoltita
come la annua. La specie invernale può essere propagata anche per margotta, tale tenera o divisione, all’inizio della primavera. Ambedue le specie gradiscono terreno piuttosto povero, buon
drenaggio, e molto sole.
USI Culinario: le foglie, fresche o secche, si usano con i legumi, nei ripieni, con la carne di
maiale, con la selvaggina. Medicinale: le foglie, fresche o essiccate e le sommità fiorite essiccate; hanno proprietà toniche, digestive, antisettiche e diuretiche, si dice vincano all’istante
il dolore delle punture di insetti. Domestiche: deodora gli ambienti.
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Ortica (Urtica dioica)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: leggermente aromatica. Altezza: fino a 1,8
m, ma di solito 60-90 cm, larghezza 23 cm. Radice: gialla, resistente, molto ramificata ed estesa.
Fusto: eretto, setoloso, verde slavato; alcuni dei fusti si sviluppano appena sotto la superficie, come
rizomi, e producono nuove piante a qualche distanza dalla generatrice. Foglie: verdi, profondamente dentate, cuoriformi-appuntite, lunghe fino a 12 cm, tomentose, opposte, provviste di
picciolo. Fiori: minutissimi, verdastri, in spighette ricadenti simili ad amenti. Giugno/settembre.
Semi: grigio-giallastri, piccolissimi.
COLTIVAZIONE di solito l’obiettivo dei floricoltori è scoraggiare, e non incoraggiare, la crescita delle ortiche; chi invece desidera coltivarle avrà cura di farlo in terreno sciolto e fertile,
ricco di nitrogeno e un po’ ombreggiato: otterrà piante alte e robuste. Le ortiche si riprodurranno spontaneamente sia per autosemina sia per rizoma. Danno nutrimento a una
quantità di insetti, tra cui farfalle e bruchi.
USI Culinario: steli e foglie giovani e freschi si usano in luogo degli spinaci, nelle carni in casseruola, per fare il formaggio e la birra d’ortica. Medicinale: le foglie, fresche o essiccate, sono efficaci
contro i reumatismi, per controllare le emorragie interne e in molti problemi dermatologici;
l’ortica è inoltre un buon diuretico. Cosmetico: contro la forfora, per tonificare la pelle e migliorare
la circolazione in infusione o decotto. Il succo d’ortica stimola la crescita dei capelli. Domestico:
le radici forniscono una tintura grigia, gialla o aranciata a seconda del mordente; con le foglie
fresche si ottiene un buon fertilizzante liquido, le foglie fresche tengono lontane le mosche.
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Tarassaco (Taraxacum officinale)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Altezza: degli steli fioriti: 15-23 cm, pari all’incirca all’estensione
delle foglie. Radice: a fittone, bruno-nerastra all’esterno, robusta, tenace, fusiforme (spessore alla base
2-3-cm), lunga almeno 15 cm. Fusto: cavo, cilindrico, verde chiaro-giallo; produce linfa lattiginosa.
Non ramificato. Foglie: in una rosetta basale, oblunghe-spatoliformi, lucide, con margini profondamente intagliati in ampie, appuntite dentellature, talora esse stesse ulteriormente dentellate.
Lunghezza da 7,5 a 15 cm. Fiori: solitari, giallo vivo, larghi da 3,5 a 5 cm, costituiti da molti flosculi nastriformi fittamente aggruppati. Aprile/novembre.
COLTIVAZIONE le descrizioni delle tecniche colturali del tarassaco sono, di solito, superflue;
al contrario, quel che occorre sapere è come sradicarlo! La radice è meno tenace all’inizio della
primavera, e quindi è più facile estirparla completamente; se viene rimossa in questo periodo,
poi, si eliminerà anche l’ulteriore problema della riproduzione da seme più avanti nella stagione. Per la propagazione si potranno usare sezioni radicali, e qualsiasi parte di radice
lasciata in situ germoglierà di nuovo senza problemi.
USI Culinario: la radice essiccata, tostata e macinata si usa come surrogato del caffè;
le foglie giovani si usano in insalata, nei sandwiches, nei minestroni di verdure e nella
verdura cotta. Con foglie e fiori si può fare il vino, con le foglie un tipo di birra scura
molto forte. Medicinale: ha notevoli proprietà terapeutiche nelle malattie del fegato; è un
buon tonico e diuretico, e blando lassativo; pare che il succo sia efficace nel trattamento
delle verruche. Domestico: con le radici si ottiene una tintura (magenta con l’allume, giallobruno con il ferro); le foglie fresche sono un ottimo nutrimento per i conigli.
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Aneto (Anethum graveolens)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: l’aroma ricorda quello del comino.
L’intera pianta, è usata in profumeria. Altezza: 60-75 cm, larghezza 30 cm. Radice: fittone
sotile, bianco, fusiforme, lungo 23-30 cm. Fusto: eretto, singolo, verde, cavo, liscio. Foglie:
verdi, quelle superiori lineari e filiformi, quelle inferiori più ampie benchè sempre molto
strette, piccioli a guaina. Fiori: minuti, in mazzetti ombrelliformi appiattiti. Giugno/luglio.
Semi: o meglio, frutti color marrone biscottato, costoluti, piatti, ovali, prodotti in abbondanza,
amarognoli, vitali per tre anni.
COLTIVAZIONE l’aneto si propaga dai piatti semi ovali, interrati all’esterno da aprile all’inizio
di giugno, in terreno ben drenato e povero e posizione in pieno sole. Sarà bene seminarlo nel
luogo dove rimarrà a dimora, perché tollera poco i trapianti, e sfoltire le piantine a una distanza di
23 cm. Se cresce accanto al finocchi, le due piante si impollineranno reciprocamente creando degli
ibridi intergenere. Nelle estasi molto calde, l’aneto crescerà robusto e prepotente, ma se c’è molto vento
avrà bisogno di un sostegno. La riproduzione spontanea è frequentissima; i semi andranno quindi raccolti
sugli steli poco prima che siano tanto maturi da cadere, e messi i sacchetti di carta da appendere in luogo
caldo, arieggiato e asciutto. Se le piante sono fitte, controllate che siano infestate dai curculionidi.
USI Culinario: le foglie fresche guarniscono le salse, i piatti di pesce, lo yogurt, la panna; i semi aromatizzano l’aceto, i sottaceti, i cetrioli, e poi dolci e pasticceria. Medicinale: con l’olio essenziale si fa
un’acqua utile nella flautenza infantile, i semi hanno effetto sedativo ed eliminano il senso di fame.
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Melissa (Melissa officinalis)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: le foglie, dal profumo di limone, vengono usate
nei potpourris. Altezza: 45-90 cm, larghezza 38-60 cm. Radice: fibrosa, ramificata, robusta e tenace.
Fusto: quadrangolare, robusto alla base, verde, eretto, remoso, leggermente tormentoso. Foglie: verdi,
cuoriformi, corrugate con bordi a denti arrotondati, lunghe 6-7,5 cm, larghe 2,5-5 cm, opposte.
Fiori: bianchi, tubolari bilabiati, insignificanti, lunghi 1,5 cm, riuniti in racemi sugli assi fiorali.
Luglio/settembre. Seme: color marrone-nero.
COLTIVAZIONE una volta impiantata in giardino, la melissa non se ne andrà più, a meno che non
vi mettiate di impegno a sradicarla. Si autoriproduce rapidamente, ma gli esemplari a dimora sono
difficili da estirpare. Queste piante cespugliose, fitte di foglie, di forma arrotondata, prosperano in
terreni fertili e umidi, tra il sole e l’ombra; se il suolo è povero e secco restano piccole e rade.
Seminate all’esterno, o suddividete le piante, in primavera, spaziandole di circa 60 cm. Gli steli,
in autunno, decadono, e la corona può aver bisogno di protezione negli inverni più rigidi.
USI Culinario: le foglie fresche aromatizzano le bevande dissentanti e la macedonia di frutta;
si usano per fare tè e tisane, nelle marmellate, nei budini al latte, per condire l’insalata e i genere
come sostituto della scorza di limone grattuggiata nelle varie ricette. Medicinale: le foglie fresche
alleviano il mal di testa, calmano i nervi, inducono il sonno e riducono il dolore delle punture da
insetti. Cosmetico: le foglie vengono usate per profumare i saponi, e come astringente per la pelle.
Domestico: nelle cere per i mobili, come deodorante e per profumare la biancheria durante il lavaggio.
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Lavanda (Lavandula angustifolia, sin. L. officinalis, L. vera)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: i fiori hanno profumo intenso e dolce; sono usati
nei potpourris, nei profumi, nelle creme per mobili, nelle candele profumate, per risciacquare i capelli.
Altezza: 60-90 cm, larghezza 60-75 cm. Radice: in genere fibrosa, estesa, poco profonda. Fusto: corto,
legnoso, con corteccia a scaglie grigiastre, molto ramoso. Foglie: grigio-verde, strette, intere, lunghe fino a
5 cm, larghe 2 mm, sessili, opposte. Fiori: color lavanda-porpora, bilabiati-tubolari, lunghi 6 mm, prodotti in spighe lunghe circa 5 cm. Luglio/novembre (soprattutto a luglio). Semi: neri, minuti.
COLTIVAZIONE la lavanda è piuttosto tenera e sopravviverà meglio in posizioni calde e soleggiate e terreno asciutto e ben drenato, che le consentano di svilupparsi e maturare completamente prima dell’inverno.
La propagazione si attua per talea apicale prelevata, con un tratto di corteccia e fibre interne, in primavera o a
tarda estate; la piantagione va fatta in maggio. Sfoltite le piante fino a una distanza di 60 cm, ma se devono
formare siepe, solo di 30-45 cm. Raccogliete le spighe fiorali per l’essiccazione appena i fiori cominciano a
sbocciare. Eventuali cimature andranno fatte a metà primavera, molto moderatamente in modo da non
intaccare le parti vegetative degli anni precedenti. Nel corso del primo anno eliminate gli assi fiorali per
ottenere una pianta più forte e frondosa.
USI Culinario: di solito non è usata, benchè potreste trovarla nelle gelatine oppure sui biscotti (glassa),
o anche con carni molto saporite. Medicinale: si usano i fiori secchi e l’olio essenziale; come antisettici e
ricostituenti; contro distorsioni e dolori reumatici. Cosmetico: nell’acqua per lavarsi e nel bagno; come
astringente per la pelle. Domestico: contro le punture di insetti e per tener lontani i medesimi (zanzare,
moscerini ecc.).
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Timo (Thymus vulgaris)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Altezza: fino a 20, raramente 30 cm; largo quasi altrettanto. Radice:
molte radici fibrose, da una radice centrale legnosa e ancorante. Fusto: marrone e legnoso alla base, poi più
sottile e flessibile; gli steli più vecchi sono contorti e nodosi. Foglie: grigio-verdi, intere, ovali-allungate o
lineari, lunghe 3-5 mm, larghe circa la metà, opposte. Fiori: da porpora pallido a lilla, minuti, bilabiato-tubolari, in mazzetti; coprono l’intera pianta.
COLTIVAZIONE il timo deve essere coltivato con metodi ‘rudi’ perché dia il suo miglior gusto ed
aroma; il posto ideale sarà un terreno povero e roccioso, faccia a faccia al sole. È importante proteggerlo dal freddo e soprattutto, dal vento freddo, e negli inverni rigidi sarà improbabile che sopravviva.
Si propaga facilmente per talea apicale estiva, o propaggine, praticata torno torno alla pianta, che
radicherà facilmente. Sopporterà molto bene la siccità estiva, anche per lunghi periodi.
USI Culinario: le foglie fresche o essiccate nella carne arrosto o grigliata, con l’agnellino da
latte, con il pollame, nelle fines herbes, nei bouquets garnis, nei piatti al formaggio, nelle insalate,
nelle marinate, nell’aceto e nell’olio. Medicinale: è fortemente antisettico, particolarmente efficace nei
disturbi dell’apparato respiratorio e dell’intestino, come gargarismo e collutorio, come disinfettante;
l’olio è vermifugo, aiuta la digestione e stimola l’appetito. Cosmetico: come deodorante, contro brufoli e punti neri e simili, nei dentifrici. Domestico: bruciato, pulisce e profuma l’aria ambiente; nelle
candele e nel tabacco da fiuto; nella biancheria.
In giardino, orto e balcone
Valeriana (Valeriana officinalis)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: l’intera pianta, ma specialmente le radici,
hanno odore nauseabondo. Altezza: 20-150 cm, larghezza 60 cm. Radice: robusto, rizoma eretto, con
radici fibrose che si dipartono lateralmente nel terreno. Fusto: verde, eretto, cilindrico, cavo, leggermente costoluto, tomentoso verso la base. Foglie: verdi, pennate, con 6-10 paia di segmenti
lanceolati, dentellate, appaiate, lunghe 5-7 cm, tomentose nella pagina inferiore, e le inferiori provviste di picciolo.
COLTIVAZIONE la valeriana preferisce terreni molto umidi e la si trova spesso allo stato selvatico nelle
paludi e nei canali, vicino ai fiumi e ai bordi di stagni e laghi, dove abbondano umidità e nutrimento.
Accetta bene sia il sole che un’ombra moderata. La propagazione si attua molto facilmente staccando gli stoloni con attaccate alcune pianticelle già radicate; in tal modo, si otterranno piante con il maggior contenuto
di alcaloidi (quelle ottenute per seme ne hanno di meno). Se volete comunque seminare, fatelo in aprile,
all’esterno, senza alcuna copertura perché i semi non germogliano al buio. Tutte le piante dovranno, alla
fine, essere spaziate di 60 cm.
USI Culinario: attualmente nessuno, ma un tempo si usava come aromatizzante. Medicinale: il ceppo
radicale essiccato si usa come sedativo e tranquillante, in una varietà di disturbi nervosi e nell’insonnia;
non è consigliabile assumere alte dosi per lunghi periodi. Domestico: un tempo era usata come deodorante per gli abiti e la biancheria casalinga.
In giardino, orto e balcone
Menta (Mentha sp)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: le foglie, fortemente aromatiche, contengono l’olio
essenziale ‘mentolo’. Altezza: 30-45 cm, larghezza 15 cm (ovviamente i cespi hanno diametro superiore).
Radice: le radici vere e proprie sono fibrose, ma anche (rizomi e stoloni, lungo i quali si sviluppano i vari
cespi). Fusto: quadrangolare, verde, eretto, rigido alla base. Foglie: verde chiaro, quasi prive di picciolo, lanceolate, appuntite, dentellate, opposte. Lunghe fino a 6 cm. Fiori: minuti, color lilla pallido, in mazzetti;
formano spighe cilindriche lunghe fino a 6 cm. agosto/settembre. Semi: pochi minuti e di color marrone.
COLTIVAZIONE ci sono due problemi connesse alla coltura della menta; uno è quello di tenerla a freno,
l’altro quello di controllare la sua più frequente malattia crittogamica, la ruggine. La pianta si estende
rapidamente per mezzo di rizomi e stoloni; fusti sotterranei simili a radici, e sviluppa nuovi germogli ad
ogni loro articolazione. La si può tener e sotto controllo piantandola in un contenitore senza fondo; i
periodi adatti alla piantagione sono primavera e autunno, e gli stoloni possono essere staccati e piantati a
poca profondità per la propagazione. Quando si sviluppano gli steli fioriferi, dovrete rimuoverli se volete una
buona produzione di foglie. Poiché la menta decade in inverno, potrete portare al coperto, in autunno,
gli esemplari coltivati in vaso, in modo da mantenere viva la chioma il più lungo possibile.
USI Culinario: le foglie fresche o secche si usano per fare una salsa o gelatina da accompagnare alle carni
arrostite; si usano inoltre nelle insalate, coi formaggi, nelle bibite estive, nei bouquets garnis e per fare il
chutney. Medicinale: le foglie fresche o essiccate, sono stimolanti dell’appetito, antisettiche, stomachiche;
per i disturbi nervosi. Cosmetico: le foglie fresche guariscono le macchie della pelle e sono come astringenti; si usano nel bagno, e per aromatizzare le paste dentifrice. Domestico: si usa per fare saponi e candele
aromatici.
In giardino, orto e balcone
Camomilla (Chamaemelum nobile, sin. Anthemis nobilis)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: l’intera pianta è profumata alla mela.
Altezza: degli steli fioriti 30 cm; la pianta ha l’aspetto di un cuscinetto. Radice: fibrosa, poco profonda.
Fusto: tormentoso, ramoso, color verde. Foglie: grigioverdi, suddivise in molti segmenti filamentosi,
che le danno un aspetto piumoso. Fiori: simili a quelli della margherita, larghi fino a 3 cm, petali bianchi, cono centrale giallo. Luglio/settembre. Semi: marrone chiaro, oblunghi.
COLTIVAZIONE la forma a fiori doppi è quella più coltivata in quanto è preferita per gli usi
terapeutici, e viene propagata per divisione degli stoloni, prelevati e piantati all’inizio della primavera; le piantine forniranno anche un gran numero di esemplari a fiori semplici. Sono
indispensabili terreno fertile e umido, e posizione soleggiata; la spaziatura sarà di 23 cm in ambedue i casi, a meno che non si debba ottenere un prato, nel qual caso sono sufficienti 15 cm di
distanza. Per quest’ultimo uso, si preferirà la varietà non fiorita ‘Treneague’, che crescerà bene in
lieve ombreggiatura.
USI Culinario: con i fiori secchi si fa una tisana contro flautenza, dispepsia e altri disturbi
dello stomaco; è un blando sedativo, un potente antisettico e un buon tonico stimolante dell’appetito. Cosmetico: i fiori secchi servono a schiarire i capelli biondi; detergente, emolliente.
Domestico: per fare una tintura arancio o verde-bruno (Anthemis tinctonia o camomilla dei
tintori); prevenzione delle malattie delle piante causate da funghi; attivazione delle concimaie.
In giardino, orto e balcone
Erba citrina (Aloysia triphylla, sin. Lippa citiodora)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: le foglie emanano intenso aroma di limone, molto durevole; si usano i poutpourris, nei cuscinetti odorosi e nei tassie-mussies; l’olio è usato in profumeria. Altezza:
media in coltura 1,8 m, larghezza 1,2-1,5 m. Radice: radici fibrose e ancoranti. Fusto: angolare, con corteccia da
verde tenera a marrone ruvida in maturità, legnoso, eretto, graziosamente ramificato. Foglie: verdi, lanceolate,
affusolato-appuntite, lunghe fino a 10 cm, larghe 2,5, in gruppi di tre, pelose ai margini. Fiori: porpora
chiaro, bilabiato-tubolari, lunghi 1,2 cm, in infiorescenze simili a spighe. Agosto. Semi: neri.
COLTIVAZIONE l’erba citrina ha bisogno di protezione in quasi tutti i climi temperati freschi, perché
d’inverno non sopporta temperature inferiori 4°C. In luoghi tiepidi e protetti resisterà invece tutto
l’anno all’aperto. Se coltivate all’esterno, usate un composto brevettato e un contenitore di almeno
30 cm di diametro. All’inizio della primavera eliminate le cime vegetative e i germogli morti e allo
stesso tempo potate la pianta per controllarne la crescita. La piantagione all’esterno va fatta in primavera; potrete prelevare talee tenere a luglio e piantarle, con adeguata copertura, in terreno sabbioso.
USI Culinario: le foglie, fresche o essiccate, si usano (con moderazione!) nel pesce, nelle insalate,
nel ripieno del pollo, con la carne di maiale, nei funghi, nei budini, nel gelato. Medicinale: le foglie
fresche o essiccate sono efficaci contro l’indigestione e la flautenza, e come leggero sedativo.
Cosmetico: per l’acqua dl bagno, per rinfrescare la pelle (saponi profumati). Domestico: in sacchetti per
la biancheria e gli abiti.
In giardino, orto e balcone
Erba cipollina (Allium schoenoprasum)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: ha aroma di cipolla. Altezza: 15-30 cm, larghezza
di ogni cespo circa 15 cm. La varietà sibiricum raggiunge i 38 cm di altezza. Radice: bianca, bulbosa ma
snella. Fusto: eretto, liscio, grigioverde. Foglie: cave, arrotondate, grigioverdi, simili a giunchi. Fiori:
minuti, lilla - porpora, in mazzetti rotondeggianti simili a cuscinetti puntaspilli, durevoli. Luglio/agosto.
L’A. schoenoprasum sibiricum ha fiori rosa. Semi: neri.
COLTIVAZIONE l’erba cipollina vuole terreno leggero, ma umido e ben drenato, e posizione soleggiata
o lievemente ombreggiata. I cespi possono essere suddivisi e trapiantati a metà primavera, spaziati di
15 cm; la semina va fatta in aprile o agosto e le piantine vanno poi sfoltite. L’eliminazione degli steli fioriferi sono graziosi e, quanto a foglie, ce n’è sempre abbastanza. Queste piante formano siepi di
insospettato effetto ornamentale per aiuole e bordure, e crescono bene anche in vaso, dove si sentono
protette ed estendono la loro stagione vegetativa; anticipandola e prolungandola.
USI Culinario: le foglie fresche, tritate si usano nelle insalate, nei sandwiches, sparse sulle minestre,
per toast saporiti, omelettes e altri piatti a base di uova e anche con i formaggi. Medicinale: trascurabile;
comunque le foglie sono blandamente antisettiche, hanno proprietà toniche e possono portare sollievo
ai reumatismi. Domestico: si dice prevenga la rogna dalle mele.
In giardino, orto e balcone
Dragoncello (Artemisia dracunculus)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: aroma intenso e dolce, molto diverso da quello
di tutte le altre erbe. L’olio essenziale è occasionalmente usato in profumeria. Altezza: 60-90 cm,
larghezza 30-45 cm. Radice: affusolata, strisciante, assieme ad alcune radici fibrose. Foglie: verde
scuro nella pagina superiore, più chiare nella inferiore, strette, leggermente appuntite, intere o finemente dentellate, divise in tre all’apice se basali, lunghe da 2,5-7 cm, larghe da 3 a 6 mm, alternate.
Fiori: insignificanti, verdastri in racemi sciolti; sbocciano in luglio, ma non si aprono completamente nei climi fresco-temperati. Semi: non vengono prodotti se il clima è freddo; comunque, sono
minuti e privi di pappo.
COLTIVAZIONE il dragoncello ha bisogno, di più ogni altra erba mediterranea, di sole e di terreno
ben drenato, nonché protezione dal vento freddo. Se queste condizioni le vengono garantite,
la pianta prospererà e, nei giardini più soleggianti, riuscirà perfino a fiorire e a produrre i semi;
nei climi temperato-caldi, ovviamente, questo avverrà senza troppe difficoltà. Le radici, o rizomi,
si ramificano abbondantemente, e ogni pianta necessita di un’area di 120 cmq, benché la chioma raggiunga un diametro di non più di 60 cm. I rizomi possono essere usati, in primavera, per la
propagazione, staccandone dei brevi tratti con qualche gemma attaccata. Anche talee apicali di
nuovi getti radicheranno in estate, al caldo.
USI Culinario: le foglie, fresche o essiccate, si usano con parsimonia nei piatti di carne, nelle insalate, nelle ricette a base di uova e formaggio, e poi con i pomodori, i funghi, per fare il burro
d’erbe, aromatizzare l’aceto, con i pesci, nella salsa tartara. Medicinale: nessuno. Un tempo la
radice era usata contro il mal di denti.
In giardino, orto e balcone
Prezzemolo (Petroselinum crispum)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Profumo e aroma: le foglie e gli steli sono molto aromatici,
la radice un po’ meno. Altezza: media dello stelo fiorifero 30-45 cm, larghezza 23 cm. Fusto: verde,
solido, eretto. Foglie: verdi, pennate (ma le sezioni sono così arricciate che il loro aspetto pennato non
si nota); ogni sezione è lunga fino a 2,5 cm; formano un gruppo basale durante il primo anno. Fiori:
minuti, gialloverdi, riuniti in ombrelli. Giugno/settembre del secondo anno. Semi: neri, minuti.
COLTIVAZIONE per crescere al meglio, il prezzemolo dovrebbe disporre di terreno ricco e umido,
e posizione soleggiata o appena ombreggiata. La semina andrà fatta nel luogo di definitiva dimora,
e le piantine sfoltite un paio di volte, fino a intervallarle di circa 20 cm; le piante ben sviluppate
occupano 35 cm di spazio. Il prezzemolo seminato in primavera produrrà foglie anche in inverno,
ma una migliore provvista sarà fornita dalle piante seminate a inizio luglio, che verranno protette
con stracci o coperture a volta se si prevede l’arrivo della neve.
USI Culinario: le foglie fresche (preferibilmente) o essiccate si usano nelle salse, come guarnizione,
nelle insalate, nelle verdure, nelle patate, come ingrediente dei bouquets garnis, con i piatti di uova,
come fines-herbes nelle omelettes, nelle minestre, nelle marinate, nelle carni in casseruola (aggiunte
all’inizio o alla fine della cottura). Medicinale: si usano le foglie fresche o essiccate, le radici essiccate, i
semi essiccati; contiene vitamina C, è tonico e stomachico, combatte la flautenza, è diuretico e di grande giovamento in molti disturbi renali. Cosmetico: per prevenire la couperose; si dice che elimina le lentiggini.
Domestico: come tintura; produce un color crema o varie tonalità di verde, a seconda del mordente.
In giardino, orto e balcone
Lo Zafferano (Crocus sativus)
CARATTERISTICHE BOTANICHE Altezza: non più di 10/15 cm. Fusto: Perenne bulbosa a riposo
estivo e ciclo vegetativo breve. Fiori: Color lilla-viola con striature. Stimmi arancione vivo e stami
gialli. Frutti: essendo una pianta sterile non produce semi. Si moltiplica per bulbi.
COLTIVAZIONE è rustico e sopporta le gelate se interrato bene, esposizione molto soleggiata.
Umidità mai eccessiva non tollera i ristagni d’acqua, suolo sciolto, ben drenato e lievemente alcalino, concimazione organica e minerale all’atto della preparazione, sarchiature ed irrigazione solo se
necessarie. È fondamentale raccogliere I fiori tutte le mattine, prima che essi si aprano del tutto sotto
l’azione dei raggi solari rovinandosi. La fioritura dura circa 15 giorni ed ogni pianta può fiorire 4/5 volte.
Ogni mattina, raccolti i fiori si procede alla SFIORITURA, cioè la separazione degli stimmi dal resto del
fiore. Questi 3 filamenti, lunghi 3-4 cm, allargati a trombetta devono venire essiccati al fine di mantenere
le loro caratteristiche. La resa è buona ma per ottenere 1 kg di prodotto secco occorrono 150.000 fiori e
ciò rende lo zafferano particolarmente costoso.
USI Culinario: nella cucina casalinga, in liquoreria e in erboristeria. Medicinale: È antispasmodico, calmante della tosse, antiipertensivo, corroborante, stimolante e digestivo. Per migliorare la digestione
aggiungere regolarmente lo zafferano ai cibi.